CIFREL, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Éupolis Lombardia

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1 CIFREL, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Éupolis Lombardia Massimo Bordignon, Università Cattolica di Milano Edoardo Slerca, Università della Svizzera italiana Gilberto Turati, Università Cattolica di Roma Milano, 1 Marzo 2017 ¹ Si ringrazia Éupolis Lombardia per l accesso ai dati e per l assistenza fornitaci 1

2 Questo lavoro aggiorna e migliora il rapporto presentato l anno scorso. L aggiornamento è basato sull utilizzo di una nuova banca dati ISTAT (ARCHIMEDE). I dati ARCHIMEDE fanno riferimento al , mentre nel rapporto precedente avevamo usato dati 2014; tuttavia, il dato è tuttora significativo vista la sostanziale stabilità del fenomeno immigratorio in Regione. Non ci sono grandi differenze nei totali (il bilancio fiscale per le principali voci considerate si presenta in attivo, per circa 600 milioni di euro); tuttavia, ci sono differenze significative nelle singole voci. Ma la nuova banca dati permette anche un analisi territoriale del fenomeno non consentita dal campione precedente. 2

3 Il progetto ARCHIMEDE (ARCHivio Integrato di Microdati Economici e Demografici), utilizza come base informativa di riferimento il Sistema Integrato dei Microdati (SIM); Il SIM integra una sessantina di archivi gestiti dalle amministrazioni pubbliche, tra cui i principali sono: Anagrafi comunali, Archivi fiscali, camerali, previdenziali, delle prestazioni non pensionistiche, assicurativi, Miur; La banca dati ARCHIMEDE consente, pertanto, analisi dettagliate lungo tre livelli di analisi: individuale, familiare e spaziale; La banca dati copre la quasi totalità della popolazione residente in Lombardia, sia con cittadinanza italiana, sia straniera. Non copre, tuttavia, gli immigrati irregolari (circa il 5-10%). 3

4 La scelta delle fonti d entrata da considerare è stata fatta principalmente sulla base di: valutazioni di importanza relativa: quali fonti d entrata sono più importanti in termini quantitativi? vincoli di disponibilità dei dati Pertanto, sono state prese in considerazione tre fonti d entrata: l IRPEF i contributi previdenziali l IVA 4

5 Anche in questo caso, la scelta dei capitoli di spesa da considerare è stata fatta principalmente sulla base di: valutazioni di importanza relativa: quali capitoli di spesa sono più importanti in termini quantitativi? vincoli di disponibilità dei dati Pertanto, sono stati prese in considerazione tre capitoli di spesa: spesa sanitaria spesa pensionistica spesa per l istruzione 5

6 Il confronto è stato fatto su queste tre voci anche perché nel complesso, a livello nazionale, le entrate da IVA, Irpef, e contributi pensionistici sono all incirca pari alla spesa per prestazioni pensionistiche, sanità e istruzione; in entrambi i casi si tratta di circa 450 mld di euro. Il bilancio (differenza tra entrate e spese) per queste voci è dunque sensato. 6

7 IRPEF: i dati individuali sui redditi, la loro tipologia e le relazioni di parentela esistenti tra gli individui hanno consentito di effettuare una stima puntuale, a livello individuale, del reddito lordo, delle detrazioni e dell imposta netta; IVA: le informazioni sulla numerosità e composizione dei nuclei familiari hanno consentito di calcolare un aliquota media pesata dei panieri di consumo a partire dai dati sulla spesa delle famiglie italiane stimata dall Istat; Spesa sanitaria: si è proceduto ad una stima più puntuale, disponendo dell intera popolazione degli stranieri residenti e non di un suo campione; Spesa pensionistica: è stata stimata a livello individuale sulla base dei versamenti pensionistici effettivamente percepiti dagli individui; Spesa per istruzione: usando il numero dei cittadini stranieri iscritti e regolarmente frequentanti le scuole italiane, si è potuto stimare più correttamente l esborso associato. 7

8 Cittadini residenti in Lombardia: autoctoni, immigrati, naturalizzati, età mediana e reddito lordo degli immigrati, per provincia Provincia Totale Popolazione Autoctoni Naturalizzati % naturalizzati Immigrati % immigrati Età mediana immigrati Reddito medio lordo immigrati Varese ,7% ,8% Como ,6% ,6% Sondrio ,5% ,5% Milano ,4% ,0% Bergamo ,2% ,8% Brescia ,1% ,0% Pavia ,9% ,7% Cremona ,8% ,8% Mantova ,2% ,6% Lecco ,8% ,5% Lodi ,8% ,9% MB ,7% ,6% Totale ,2% ,9% Fonte: elaborazioni CIFREL su dati ARCHIMEDE (2016) 8

9 ( ,1] ( , ] ( , ] ( , ] ( , ] ( , ] ( , ] ( , ] [0, ] No data 9

10 Bilancio fiscale dell'immigrazione, anno 2013 (euro correnti) Dati ARCHIMEDE Entrate Valore Uscite Valore IRPEF Sanità Contributi previdenziali Prestazioni pensionistiche IVA Istruzione Totale entrate Totale uscite Avanzo Fonte: elaborazioni CIFREL su dati ARCHIMEDE, ISTAT, Eurostat e INPS,

11 Bilancio fiscale dell'immigrazione, variazioni stime ARCHIMEDE vs ORIM Entrate Valore Uscite Valore IRPEF Sanità Contributi previdenziali 0 Prestazioni pensionistiche IVA Istruzione Totale entrate Totale uscite Avanzo Fonte: elaborazioni CIFREL su dati ARCHIMEDE, ISTAT, Eurostat, INPS e ORIM,

12 Gli immigrati sono mediamente più poveri e spesso con famiglie più numerose dei nativi. Dunque pagano poca Irpef e in percentuale più IVA, perché consumano di più del loro reddito. Gli immigrati sono giovani (età mediana 32 anni) e con un alto tasso di partecipazione al mercato del lavoro. Dunque pagano i contributi (almeno i regolari) ma usufruiscono poco delle prestazioni pensionistiche e anche di quelle sanitarie. Il tasso di abbandono scolastico è più alto tra i figli degli immigrati e pochi frequentano l università. Dunque usufruiscono relativamente poco della spesa per istruzione. Ci sono forti eterogeneità nei livelli di reddito, nella composizione demografica e nella partecipazione al mercato del lavoro tra le diverse etnie. 12

13 Nazionalità Gettito dei cittadini stranieri residenti in Lombardia, prime cinque nazionalità (anno 2013) Popolazione % sulle prime 5 nazionalità % su totale stranieri IRPEF media Gettito IRPEF % sul gettito degli stranieri Romania ,99% 13,28% ,87% Marocco ,32% 9,57% ,63% Albania ,71% 8,88% ,40% Egitto ,04% 6,44% ,00% Cina ,93% 4,69% ,10% Totale prime 5 nazionalità Totale stranieri in Lombardia ,00% 42,85% ,00% / 100,00% ,00% Fonte: elaborazioni CIFREL su dati ARCHIMEDE,

14 Bilanci fiscali dell'immigrazione per le cinque principali nazionalità, anno 2013 Rumeni Marocchini Entrate Valore Uscite Valore Entrate Valore Uscite Valore IRPEF Sanità IRPEF Sanità Contributi Pensioni Contributi Pensioni IVA Istruzione IVA Istruzione Totale entrate Totale uscite Totale entrate Totale uscite Avanzo Avanzo Albanesi Egiziani Entrate Valore Uscite Valore Entrate Valore Uscite Valore IRPEF Sanità IRPEF Sanità Contributi Pensioni Contributi Pensioni IVA Istruzione IVA Istruzione Totale entrate Totale uscite Totale entrate Totale uscite Disavanzo Disavanzo Cinesi Prime 5 nazionalità Entrate Valore Uscite Valore Entrate Valore Uscite Valore IRPEF Sanità IRPEF Sanità Contributi Pensioni Contributi Pensioni IVA Istruzione IVA Istruzione Totale entrate Totale uscite Totale entrate Totale uscite Avanzo Avanzo Fonte: elaborazioni CIFREL su dati ARCHIMEDE 14

15 Il fatto che il bilancio complessivo sia positivo per l insieme delle amministrazioni pubbliche non significa che sia positivo per ogni livello di governo. L avanzo più consistente si ha sul sistema pensionistico (oltre 700 milioni di euro), dunque a vantaggio delle amministrazioni centrali. E anche le entrate tributarie IVA, Irpef (eccetto le addizionali, qui non considerate) vanno a vantaggio del governo centrale. Viceversa, le spese per l integrazione sono spesso a carico dei livelli locali (a cominciare dal livello comunale, qui non considerato). Se non vi è compensazione, questo può generare disequilibri. 15

16 La distribuzione degli immigrati sul territorio regionale è anche molto diversa, come è diversa è la concentrazione delle diverse etnie nei diversi territori; etnie che a loro volta sono caratterizzate da diversi bilanci fiscali. Dunque, è possibile che in certe zone il disequilibrio sia anche molto marcato. Questo, unito al fatto che i risparmi sul lato pensionistico sono poco visibili ai cittadini mentre la possibile competizione sull accesso ai servizi locali lo è molto di più, può contribuire a spiegare la resistenza all immigrazione (oltre, naturalmente, alle differenze culturali). 16

17 In particolare, mentre gli immigrati sono concentrati soprattutto nelle provincie orientali della regione, le differenze nei redditi mediani e medi degli immigrati rispetto ai nativi sono maggiori nelle province occidentali, oltre che nelle grandi città. Questo dipende dal tipo diverso di attività che gli immigrati svolgono nelle province occidentali e nelle grandi città (servizi alle persone, ristorazione, commercio) rispetto a quanto svolgono nelle province orientali (industria, agricoltura). 17

18 (14781,19820] ( ,14781] (13000, ] (12322,13000] ( ,12322] ( , ] (9660, ] ( ,9660] [ , ] No data 18

19 Questo, unito alla maggiore numerosità delle famiglie degli immigrati e quindi alle maggiori riduzioni per oneri familiari, comporta una differenza più marcata tra le imposte sui redditi pagate dai nativi rispetto agli immigrati in questi territori. 19

20 ( , ] ( , ] ( , ] ( , ] ( , ] ( , ] ( , ] ( , ] [ , ] No data 20

21 ( , ] ( , ] ( , ] ( , ] ( , ] ( , ] ( , ] ( , ] [ , ] No data 21

22 Una possibile congettura (da verificare empiricamente in lavori futuri) è che nelle aree e nei comuni dove questa differenza tra le imposte pagate dai nativi e quelle pagate dagli immigrati è maggiore si alimenti la percezione che gli immigrati non paghino per i servizi ricevuti, o comunque che non paghino come i nativi. Naturalmente, poiché laddove i redditi sono più simili è anche più probabile che nativi e immigrati svolgano le stesse attività, è viceversa possibile che in queste aree gli immigrati vengano percepiti come maggiormente concorrenti sul mercato del lavoro, alimentando il conflitto. 22

23 Sulla base delle nostre elaborazioni, l immigrazione risulta avere un effetto positivo sulle finanze pubbliche. Naturalmente si tratta solo di una fotografia: per esempio, a fronte del positivo effetto attuale sul fronte pensionistico, ci saranno esborsi futuri qui non conteggiati. Tuttavia, vista la distorsione a vantaggio degli anziani del sistema pensionistico (andati in pensione prima e con un sistema più favorevole di calcolo delle prestazioni dei futuri pensionati), è probabile che in parte questo effetto positivo si mantenga anche in un contesto intertemporale. Un aspetto negativo che emerge dalla ricerca è che parte di questi risparmi derivano da uno scarso investimento degli immigrati in capitale umano. 23

24 Questo è negativo non solo da un punto di vista sociale ma anche economico. Significa che la forza lavoro della regione del futuro, composta in misura maggiore (rispetto ad ora) da figli di immigrati, avrà minori livelli di istruzione. La ricerca evidenzia anche forti variazioni per paesi e etnie. Se l effetto complessivo è positivo, è particolarmente positivo per alcuni e negativo per altri, a seconda di attitudini culturali, diversi modelli di consumo, diversa composizione familiare, diversa partecipazione al mercato del lavoro della componente femminile. Vi è potenzialmente una scarsa corrispondenza tra livelli di governo che beneficiano delle entrate derivanti dall immigrazione e livelli di governo che devono far fronte alle spese per l immigrazione. 24

25 Le fonti d entrata più importanti vanno principalmente a beneficio dello stato centrale (Irpef, Iva, contributi); fonti di spesa rilevanti gravano sui livelli inferiori di governo, quali regioni e comuni; in assenza di compensazioni, vi sono dei rischi di conflitto tra livelli di governo. La significativa eterogeneità sul territorio non solo della distribuzione degli immigrati ma anche nei livelli dei redditi e dei versamenti fiscali degli immigrati rispetto ai nativi può essere fonte di conflitti distributivi. 25