Agevolazioni e incentivi per l acquisto di generatori a biomasse

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1 Agevolazioni e incentivi per l acquisto di generatori a biomasse In questa breve sintesi, potete trovate informazioni utili, al fine di farvi un idea sulla convenienza d installare stufe, termocamini, termocucine e caldaie alimentate a pellet, cippato o legna. L energia che viene dai materiali naturali,è in assoluto la più economica. Si ricorda che l emissione di CO2 nell atmosfera prodotta dalla combustione delle biomasse, è la stessa quantità che queste hanno assorbito dall atmosfera, per mezzo della fotosintesi clorofilliana durante la loro vita. Quindi la quantità di CO2 reimmessa nella atmosfera, rende il bilancio d emissione in pareggio. E anche vero che, la stessa quantità di CO2, sarebbe comunque dispersa in atmosfera, se le biomasse venissero lasciate a decomporsi in modo naturale nei boschi,perdendo per sempre l energia in esse contenuta. Il disegno riportato qui sotto sintetizza il processo chimico descritto. Siamo sempre a vostra completa disposizione, per una consulenza preliminare completamente gratuita, con eventuali sopralluoghi e senza impegno! Collaboriamo con voi per un mondo più pulito, più efficiente e soprattutto più economico. Ringraziamo anticipatamente per la vostra attenzione. Pagina 1 di 9

2 Contributi del Conto Termico Detrazioni fiscali 65% per la riqualificazione energetica Detrazioni fiscali 50% per il risparmio energetico e ristrutturazione edilizia IVA agevolata su interventi di recupero del patrominio edilizio» Contributi del conto termico In cosa consiste Dal 31/05/16 è entrato in vigore il cosiddetto "Conto Termico 2.0", che rispetto al precedente Conto Energia inaugurato del 2013 prevede alcune semplificazioni e l'ampliamento degli interventi incentivabili. Si tratta sempre di un contributo in denaro concesso per l acquisto di stufe, termocamini,termocucine e caldaie a biomassa che rispondano a particolari requisiti e che siano installate in sostituzione di alcune tipologie di impianti di riscaldamento già esistenti. Non si tratta di una detrazione fiscale diluita nel tempo, ma di un incentivo erogato direttamente in contante dal GSE (bonifico bancario diretto) al richiedente in un'unica soluzione, nel caso di contributo minore o uguale a 5.000, quindi praticamente in tutti i casi di stufe, termocamini, termocucine o caldaie a biomassa. L incentivo viene erogato entro i due mesi dalla data di attivazione del contratto (pagamento prima rata ultimo giorno del mese successivo a quello del bimestre in cui ricade la data di attivazione del contratto). Chi può richiederlo accedere al Conto Termico Privati (imprese, persone fisiche, condomini) o Amministrazioni Pubbliche, che sostituiscono un vecchio apparecchio a gasolio, olio combustibile, carbone o biomassa con un nuovo apparecchio a biomassa (legna,cippato o pellet); Aziende agricole o imprese operanti nel settore forestale che installano un apparecchio a biomassa nuovo (anche non in sostituzione) o sostituiscono un apparecchio a GPL con uno a biomassa ad alta efficienza, in zona non metanizzata. Che prodotti rientrano Un prodotto, per rientrare negli incentivi del Conto Termico,deve rientrare in uno standard previsto dalla legge, deve dimostrare di rispondere a standard qualitativi particolarmente restrittivi, sia in termini di rendimento che di emissioni in atmosfera.molti prodotti datati non vi rientrano,ma noi siamo qui per consigliarvi nelle scelte giuste, basandoci sulla nostra esperienza acquisita negli anni e con la completa conoscenza delle normative tecniche vigenti. Pagina 2 di 9

3 Come viene calcolato il contributo Il contributo che potete ottenere varia in funzione: Della potenza nominale del prodotto scelto. Dal livello di emissioni di polveri sottili, rilasciate in atmosfera dal prodotto scelto. Delle ore di funzionamento medie, calcolate in termini di legge, in base alla Provincia e al Comune in cui sarà installato il prodotto (come sotto descritto). Vediamo oggi, nel dettaglio, quali sono le caratteristiche che deve avere il nuovo generatore di calore a biomassa (termocamino, caldaia a pellet, stufa a pellet o stufa a legna) per poter accedere al Conto Termico: Caldaie a biomassa (UNI EN 303-5) ; certificazione in classe 5 emissioni in atmosfera non superiori a 0,25 g/nm3 CO e 30 mg/nm3 di polveri rif. 13% O2 (Tab. 11, allegato II del decreto), come certificato da un organismo accreditato, obbligo di installazione di un sistema di accumulo termico dimensionato secondo quanto segue: - per le caldaie con alimentazione manuale del combustibile, in accordo con quanto previsto dalla norma EN 303-5; - per le caldaie con alimentazione automatica del combustibile, prevedendo un volume di accumulo non inferiore a 20 l/kwht. Solo pellet certificato di classe A1 o A2 secondo EN ,deve essere effettuata almeno una manutenzione biennale sul generatore e sulla canna fumaria Termocamini a legna (UNI EN 13229), devono essere installati esclusivamente in sostituzione di camini aperti ; rendimento termico utile maggiore dell 85%; emissioni in atmosfera non superiori a 1,25 g/nm3 CO e 80 mg/nm3 di polveri rif. 13% O2 (Tab. 11, allegato II del decreto), come certificato da un organismo accreditato; deve essere effettuata almeno una manutenzione biennale sul generatore e sulla canna fumaria Stufe a legna (UNI EN 13240) ; rendimento termico utile maggiore dell 85%; emissioni in atmosfera non superiori a 1,25 g/nm3 CO e 80 mg/nm3 di polveri rif. 13% O2 (Tab. 11, allegato II del decreto), come certificato da un organismo accreditato; deve essere effettuata almeno una manutenzione biennale sul generatore e sulla canna fumaria Stufe e termocamini a pellet (UNI EN 14785) ;rendimento termico utile maggiore dell 85%; emissioni in atmosfera non superiori a 0,25 g/nm3 CO e 40 mg/nm3 di polveri rif. 13% O2 (Tab. 11, allegato II del decreto), come certificato da un organismo accreditato; devono utilizzare solo pellet certificato di classe A1 o A2 secondo EN ; deve essere effettuata almeno una manutenzione biennale sul generatore e sulla canna fumaria Pagina 3 di 9

4 È facile quindi comprendere, che un prodotto ad alto rendimento e con bassi livelli di emissioni in atmosfera, installato in una zona climatica particolarmente fredda, otterrà un contributo più alto, rispetto ad un prodotto con performance inferiori e installato in un'area più calda. Quindi, delegare per vostro conto la scelta ad un progettista termotecnico, oltre essere un obbligo per legge, vi aiuta nell ottimizzazione completa del vostro impianto. Come richiedere il contributo L'ente responsabile (per conto dello stato) della valutazione delle pratiche di richiesta e dell'erogazione dei contributi, è il GSE (Gestore Servizi Energetici), che tramite il "Portaltermico" fornisce tutti i dettagli utili e le procedure di richiesta dell'incentivo. Lo trovate a questo indirizzo: Termico/Pages/default.aspx All'interno del Portaltermico è disponibile una scheda domanda che il soggetto responsabile o un suo delegato deve compilare esclusivamente on-line. Con il Conto Termico 2.0 la procedura dovrebbe essere a breve semplificata con l'introduzione di un catalogo degli apparecchi domestici, contenente già tutti i dati necessari per la compilazione della pratica.la domanda deve essere presentata entro 60 gg dalla data di conclusione dell'intervento. Una volta verificati tutti i requisiti, entro 60 giorni il GSE darà risposta positiva o negativa (con eventuale richiesta di integrazione documentale) alla domanda di concessione dell'incentivo. In caso positivo, tra utente e GSE verrà siglato un contratto con l'obbligo di conservare la documentazione per tutta la durata dell'incentivo e per i 5 anni successivi. Pagina 4 di 9

5 Per maggiori informazioni sulle procedure operative e sui documenti da presentare per ottenere il contributo, visitate il portale GSE al seguente indirizzo: Termico/Pages/default.aspx E comunque non esitate a chiamarci, per una nostra consulenza preleminare completamente gratuita e con eventuale sopralluogo senza impegno. Pagina 5 di 9

6 Domande frequenti D. Cosa si intende per sostituzione? Il termine sostituzione riferito ai generatori di calore è da intendersi la rimozione di un vecchio generatore e l'installazione di un altro nuovo, di potenza termica non superiore di più del 10% della potenza del generatore sostituito, destinato a erogare energia termica alle medesime utenze. Gli interventi che comportano un incremento della potenza superiore al 10% rispetto a quella del generatore sostituito non sono ammessi in quanto configurano il potenziamento dell impianto esistente. Qualora l impianto sostituito risulti insufficiente per coprire i fabbisogni di climatizzazione invernale richiesti, è possibile accedere agli incentivi anche per un impianto potenziato oltre la soglia del 10% (fermi restando i limiti di potenza previsti dal Decreto), purché il corretto dimensionamento del nuovo impianto potenziato, sia adeguatamente giustificato nell asseverazione del tecnico, di cui dall art. 7, comma 6, lettera c) del Decreto. NOVITÀ APPLICATIVA DEL CONTO TERMICO 2.0: L'asseverazione redatta da un tecnico abilitato (termotecnico) di cui sopra (per giustificare un incremento della potenza d'impianto superiore al 10%) non è richiesta nel caso di interventi di installazione di stufe e termocamini con potenze post operam fino ai 15 kw. D. Posso accedere al contributo se sostituisco una caldaia a gas GPL? La sostituzione di generatori di calore alimentati a GPL è ammessa per i soli interventi effettuati in aree non metanizzate, esclusivamente dalle aziende agricole. Inoltre il nuovo generatore installato deve avere un coefficiente premiante relativo alle emissioni di polveri pari al valore massimo, ovvero 1,5. D. Posso accedere al contributo se sostituisco una caldaia a gasolio? Questo è un caso tipico ammesso dal GSE, che riguarda la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale alimentati a biomassa, a carbone, a olio combustibile o appunto - a gasolio. Va sempre tenuto presente che il nuovo apparecchio non deve superare di più del 10% la potenza della caldaia sostituita (a meno di un asseverazione tecnica adeguata che giustifichi il potenziamento dell impianto). D. Posso accedere al contributo del Conto Termico e contemporaneamente alle detrazioni fiscali? No, si tratta di incentivi non cumulabili. Attenzione: nel momento in cui viene acquistato il nuovo apparecchio a biomassa, nel bonifico va già indicato il tipo di incentivo a cui si intende accedere D. Il contributo del Conto Termico può superare il costo effettivo del prodotto? A seguito della pubblicazione del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, di "Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica", a partire dal 19 luglio 2014, l'incentivo erogato al soggettoresponsabile non potrà superare il 65% dell'investimento complessivo (somma delle spese ammissibili). D. Devo sostituire un vecchio camino aperto, che non ha targhe che ne attestino la potenza. Come posso procedere? Pagina 6 di 9

7 Nel caso di camini aperti e in generale di manufatti artigianali costruiti in loco o prodotti installati prima dell entrata in vigore dell obbligo di apporre la targa, potete contattarci, sarà nostra cura attestare la potenza del generatore stesso con perizia asseverata. D. Per usufruire del Conto Termico è necessario installare un accumulo termico esterno oltre alla caldaia a pellet o a legna? Si, per le caldaie a biomassa fino ai 500 kw è prevista di norma l'installazione di un sistema di accumulo termico. L'accumulo, infatti, garantisce un'adeguata funzione di compensazione di carico e minimizza i cicli di accensione e spegnimento della caldaia. La dimensione dell'accumulo è una valutazione che spetta al progettista dell'impianto, ma in linea generale valgono le seguenti regole: - per le caldaie con alimentazione manuale: volume di accumulo in accordo alla EN per le caldaie con alimentazione automatica: volume di accumulo > 20 dm3/kwt Inoltre, se il progettista dell'impianto certifica secondo la UNI/TS che il fabbisogno minimo di riscaldamento dell'edificio risulta superiore alla potenza minima utile del generatore di calore, la sua asseverazione può permettere di accedere al Conto Termico anche in assenza di un volume di accumulo termico. Questa rimane in ogni caso una valutazione che dipende dalle caratteristiche specifiche dell'impianto considerato. D. Come dev essere compilata la causale del bonifico? Il bonifico deve riportare il riferimento al decreto, la tipologia dell intervento (2B nel caso degli apparecchi a biomassa, 2C nel caso dei pannelli solari), il numero/anno fattura, il codice fiscale del soggetto responsabile e il codice fiscale/partita IVA del beneficiario. Attenzione: è necessario NON UTILIZZARE i modelli standard di bonifico che fanno riferimento alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica (65% - 55%) o per la ristrutturazione edilizia (50% - 36%). L indicazione nella causale di riferimenti a norme di legge inerenti le suddette detrazioni fiscali determina la non accettazione della richiesta. Se inizialmente chi "sbagliava" il bonifico (spesso per colpa della banca) riceveva un preavviso di rigetto e riusciva quindi a "salvare" la pratica, ora l'errata esecuzione del bonifico comporterà la non accettazione della richiesta, quindi un rigetto diretto. Per inciso, la causale del bonifico deve essere compilata come segue: Esempio di compilazione di una causale: DM 28/12/2012 FATTURA 1120/2013 SR VFEFCN81L21H471Y P.iva BENEFICIARIO VFEFCN81L21H471Y P.iva (rif. Decreto) [DM 28/12/2012] + (rif. fattura) [FATTURA 1120/2013] + (Codice Fiscale Soggetto Responsabile) [SR VFEFCN81L21H471Y] + (Codice Fiscale/Partita IVA/Identificativo fiscale beneficiario) [BENEFICIARIO VFEFCN81L21H471Y] Nota: l utilizzo dei separatori nell indicazione delle date, ecc. (/ - ;...) è discrezionale e dipende dalle funzionalità dell applicativo utilizzato dagli Istituti bancari. Pagina 7 di 9

8 » Detrazione fiscale 65% per la riqualificazione energetica In cosa consiste Potete ottenere una detrazione fiscale Irpef del 65% ripartita in dieci anni dell'importo pagato per acquistare un nuovo apparecchio di riscaldamento a biomassa, se i lavori effettuati rientrano in un più ampio progetto di riqualificazione energetica dell edificio esistente (intervento riferito al comma vedi vademecum ENEA). La legge di stabilità 2015 ha inoltre esteso l agevolazione del 65% anche alle spese sostenute dal 1 gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2017 per l acquisto e la posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, fino a un valore massimo della detrazione di euro (intervento riferito al comma 347 vedi vademecum ENEA). In questa detrazione specifica rientrano tutti i generatori di calore a biomassa, compresi quelli senza caldaia integrata, che soddisfano determinati requisiti di emissioni e rendimenti. Tale detrazione non prevede l obbligo di presentazione dell attestato di certificazione (o qualificazione) energetica, ma obbliga per la presentazione della documentazione necessaria una perizia asseverata da parte un tecnico abilitato( termotecnico ). Si può inoltre usufruire della detrazione fiscale del 65% fino ad un valore massimo di anche per l'installazione dei pannelli solari (e dei relativi bollitori) per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università (intervento riferito al comma 346). Anche in questo caso non si prevede l'obbligo di presentazione dell'attestato di qualificazione energetica; è indespensabile che i pannelli solari possiedano una certificazione di qualità conforme alle norme europee con una garanzia di almeno 5 anni ed un accurata progettazione svolta da tecnici abilitati ( termotecnici ). Attenzione, le detrazioni del 65% saranno in vigore fino al 31/12/17. Dal primo gennaio 2018 la detrazione scenderà al 36%, salvo ulteriori proroghe. Che prodotti rientrano Tutti i prodotti che superano l'85% del rendimento. Per approfondire Per valutare se il vostro intervento può essere considerato di riqualificazione energetica e per maggiori informazioni sulle procedure e sui documenti da presentare per ottenere l'agevolazione, vi invitiamo a rivolgervi ad un tecnico abilitato iscritto all'albo, che si occuperà di redigere i documenti da inviare ad ENEA: l'asseverazione energetica di intervento di riqualificazione per il comma 344, oppure la semplice asseverazione dei requisiti di prodotto per il comma 347. Vi sarà utile anche scaricare la documentazione ai seguenti link Pagina 8 di 9

9 » Detrazione fiscale 50% per il risparmio energetico e ristrutturazione edilizia In cosa consiste Potete ottenere una detrazione fiscale Irpef del 50% in dieci anni dell'importo pagato per acquistare una nuova stufa o camino, se i lavori effettuati rientrano in un progetto di risparmio energetico o di ristrutturazione edilizia. Attenzione, la detrazione del 50% è valida per le spese sostenute entro il 31/12/17. Dal primo gennaio 2018 la detrazione scenderà al 36%, salvo ulteriori proroghe.» Iva agevolata su interventi di recupero del patrimonio edilizio Con Legge 23/12/1999 n. 488 all'art. 7 comma 1 lett. B) è stata introdotta l'aliquota agevolata del 10% sulle prestazioni e interventi di recupero del patrimonio edilizio di cui all'art comma lett. a), b) (manutenzione ordinaria e straordinaria), salvo per alcuni beni significativi individuati dal D.M. 29/12/1999 (fra cui le caldaie). Tale previsione è diventata a tempo illimitato con Legge 23/12/2009 n. 191 art. 2 comma 11. Risulta chiaro pertanto che sulle cessioni con posa in opera di caminetti e/o stufe si applica l'aliquota IVA del 10% sul valore della prestazione, degli accessori e sul valore del bene pari al valore della prestazione e degli accessori stessi. SINTESI ALIQUOTE IVA APPLICABILI ALLE CESSIONI DI CAMINETTI E STUFE Fabbricati a prevalente Manutenzione ordina- Restauro e risanamen- Costruzione di un'abi- destinazione abitativa ria e straordinaria di to conservativo e in- tazione non di lusso privata cui alle lettere a), b) terventi di ristruttura- art. 31, legge 457/78 zione edilizia e di ristrutturazione urbanistica di cui alle lettere c), d), e) art. 31 legge 457/78 Cessioni di beni finiti con posa in opera 10% con la limitazione di alcuni beni significativi 10% 4% Cessioni di beni finiti senza posa in opera 22% 10% 4% Pagina 9 di 9

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