SOLUZIONI ESERCIZI CAPITOLO 4

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SOLUZIONI ESERCIZI CAPITOLO 4"

Transcript

1 SOLUZIONI ESERCIZI CAPITOLO 4 1. In base all Articolo del Trattato, i compiti fondamentali dell Eurosistema sono quattro: a) definizione e implementazione della politica monetaria unica per l euro-area; b) condotta delle operazioni in cambi; c) custodia e gestione delle riserve ufficiali di valuta estera degli Stati membri; d) promozione e gestione del sistema dei pagamenti. La BCE ha il diritto esclusivo di autorizzare l emissione di banconote all interno dell euro-area. In cooperazione con le BCN, raccoglie le informazioni statistiche necessarie all espletamento delle funzioni fondamentali dell Eurosistema, rivolgendosi tanto alle singole autorità nazionali quanto agli agenti economici in prima persona. L Eurosistema contribuisce, inoltre, all attività delle autorità nazionali incaricate di esercitare la vigilanza prudenziale sulle istituzioni creditizie e la tutela della stabilità dei sistemi finanziari. Secondo quanto disposto dall Articolo 6 dello Statuto del SEBC, la BCE e, previa approvazione, le BCN, possono partecipare a istituzioni monetarie internazionali. Spetta alla BCE decidere le forme di rappresentanza dell Eurosistema nel campo della cooperazione internazionale. 2. Le operazioni di rifinanziamento principale costituiscono le operazioni di mercato aperto più importanti condotte nell ambito dell Eurosistema. Esse svolgono un ruolo fondamentale nell orientare i tassi d interesse, nella gestione della liquidità da parte delle banche e nel segnalare la posizione di politica monetaria della BCE. Forniscono, inoltre, l ammontare principale della liquidità che affluisce dalla Banca Centrale al sistema bancario. Le operazioni di rifinanziamento principale sono condotte in maniera decentrata dalle singole BCN su base settimanale e hanno una durata pari a una settimana. Le operazioni di rifinanziamento principale sono condotte secondo lo schema dell offerta Standard (le procedure di offerta sono condotte in accordo con un piano preannunciato e portate a termine entro 24 ore dal momento dell annuncio dell offerta a quello della comunicazione dei suoi risultati). Tutte le controparti che rispettano i criteri generali di eleggibilità possono prendere parte a queste operazioni L Eurosistema può condurre le operazioni di rifinanziamento principale sotto forma di offerte a tasso fisso o a tasso variabile. Nel primo caso, il tasso d interesse applicato all operazione è specificato dal Consiglio Direttivo e le controparti formulano le loro richieste di riserve liquide dato questo tasso. La BCE raccoglie tutte le offerte formulate in corrispondenza di questo tasso, stabilisce la quantità complessiva di riserve da fornire al sistema e la distribuisce proporzionalmente alle richieste. Nel secondo caso, le controparti specificano contemporaneamente l ammontare di riserve desiderato e il tasso d interesse che sono disposte a pagare. Il Consiglio Direttivo può specificare un limite minimo per i tassi offerti dalle banche, allo scopo di segnalare comunque la posizione di politica monetaria. Anche in questo caso, la BCE stabilisce la quantità di riserve da fornire al sistema. Sono soddisfatte per prime le richieste alle quali corrisponde un tasso d interesse più elevato, quindi quelle alle quali corrisponde un tasso d interesse inferiore e così via, fino a esaurimento della disponibilità. A partire dal 27 giugno 2000, le operazioni di rifinanziamento principale sono condotte secondo lo schema dell offerta a prezzo variabile, con tassi multipli e un tasso minimo richiesto dalla BCE. La spiegazione si lega alla presenza, nel caso di offerte a tasso fisso, di fortissimi eccessi di domanda di riserve da parte delle singole banche in presenza di uno scarto positivo fra i tassi del mercato monetario e i tassi applicati alle operazioni di rifinanziamento principale. Tale scarto rendeva estremamente conveniente per le banche prendere a prestito denaro dalla BCE attraverso le operazioni di rifinanziamento principale e riprestarlo sul mercato monetario. In un offerta a tassi variabili, viceversa, le banche non hanno incentivo a chiedere più riserve del necessario in quanto sanno che, volendo ottenere più riserve, dovrebbero pagare un tasso d interesse più alto. 1

2 3. L Eurosistema mette a disposizione delle istituzioni monetarie le seguenti tipologie di standing facilities: il rifinanziamento marginale e il deposito di riserve. Entrambi questi strumenti, al contrario delle operazioni di mercato aperto, sono attivati per volontà delle controparti. Nell ambito del rifinanziamento marginale, le istituzioni monetarie possono prendere a prestito in ogni momento riserve liquide dalla BCE, dietro la presentazioni di garanzie collaterali adeguate. Il tasso d interesse applicato su queste operazioni è più elevato dei tassi relativi alle operazioni ordinarie, a sottolinearne la natura marginale o straordinaria. L ammontare di riserve che le banche possono prendere a prestito dall Eurosistema attraverso il canale del rifinanziamento marginale è limitato unicamente dall ammontare di collaterale che sono in grado di fornire come garanzia del prestito. Il rifinanziamento marginale costituisce una fonte di credito di ultima istanza per le banche in deficit di riserve liquide. Nell ambito del deposito di riserve, le banche possono decidere di depositare una parte delle proprie riserve liquide presso la BCE. Ne ricavano un tasso d interesse inferiore a quello sulle operazioni di rifinanziamento principale a fronte della certezza di rientrare in possesso di tali riserve immediatamente e senza costi. 4. Il Consiglio Direttivo della BCE si compone dei sei membri facenti parte del Comitato Esecutivo e dei Governatori delle BCN dei paesi dell euro-area (13 nel 2007). Tanto il Consiglio Direttivo quanto il Comitato Esecutivo sono presieduti dal Presidente della BCE o, in caso di sua assenza, dal Vicepresidente. Le responsabilità del Consiglio Direttivo consistono: a) nell adozione delle linee guida e delle decisioni necessarie ad assicurarsi l efficace svolgimento dei compiti assegnati all Eurosistema; b) nella formulazione della politica monetaria dell euro-area. In accordo con lo Statuto del SEBC, la formulazione della politica monetaria per l euro-area comprende l assunzione di decisioni su obiettivi monetari intermedi, tassi d interesse chiave e offerta di riserve nell ambito dell Euro-sistema. Inoltre, il Consiglio Direttivo stabilisce le linee guida necessarie all implementazione di tali decisioni. Le decisioni inerenti alla politica monetaria e agli altri compiti dell Eurosistema sono prese a maggioranza semplice, secondo quanto sancito dallo Statuto del SEBC. Ogni membro del Consiglio Direttivo dispone di un voto, che esercita in piena libertà senza alcun vincolo di mandato come rappresentante della propria nazione di appartenenza. In caso di parità, prevale l orientamento espresso dal Presidente della BCE. Nel caso nel quale il numero di Paesi appartenenti all euro-area dovesse superare la soglia dei 15 membri, è prevista una modifica delle regole di voto, basata sul principio del voto a rotazione da parte dei Governatori delle Banche Centrali Nazionali (BCN). 5. Il Comitato Esecutivo della BCE si compone del Presidente, del Vicepresidente e di altri quattro membri, tutti nominati di comune accordo dai Capi di Stato e di Governo dei Paesi che costituiscono l euro-area. In accordo con lo Statuto del SEBC, il Comitato Esecutivo: a) prepara le riunioni del Consiglio Direttivo; b) implementa la politica monetaria in accordo con le linee guida e le decisioni stabilite dal Consiglio Direttivo e, nel farlo, fornisce le istruzioni necessarie alle BCN dei Paesi appartenenti all euro-area; c) è responsabile per la gestione corrente della BCE; d) assume poteri specifici, in seguito a delega del Consiglio Direttivo, ivi compresi, in linea di principio, poteri di natura regolamentare. 6. Il Consiglio Generale della BCE si compone del Presidente e del Vicepresidente della BCE e dei Governatori delle BCN di tutti i Paesi membri dell Unione Europea. Tale organismo rimarrà in vita fino al momento nel quale tutti i Paesi membri dell UE non abbiano adottato l euro come propria 2

3 valuta. Il Consiglio Generale non ha alcuna responsabilità in materia di politica monetaria per l euro-area. Porta avanti quei compiti, originariamente assegnati all Istituto Monetario Europeo (IME), ai quali deve ancora attendere proprio perché non tutti gli Stati membri hanno adottato l euro. In accordo con lo Statuto del SEBC e con il Trattato, il Consiglio Generale contribuisce: a) al rafforzamento del coordinamento tra le politiche monetarie degli Stati membri che non abbiano ancora adottato l euro e la politica monetaria della BCE, con l obiettivo di tutelare la stabilità dei prezzi; b) alla raccolta di informazioni statistiche; c) alle attività di documentazione predisposte dalla BCE; d) alle operazioni necessarie alla determinazione dei tassi di cambio irrevocabili fra l euro e le valute degli Stati membri che ancora non lo hanno adottato. 7. Gli strumenti adottati dalla BCE per implementare le proprie decisioni di politica monetaria sono le operazioni di mercato aperto, le standing facilities e la riserva obbligatoria di liquidità. Le operazioni di rifinanziamento principale costituiscono le operazioni di mercato aperto più importanti condotte nell ambito dell Eurosistema. Esse svolgono un ruolo fondamentale nell orientare i tassi d interesse, nella gestione della liquidità da parte delle banche e nel segnalare la posizione di politica monetaria della BCE. Forniscono, inoltre, l ammontare principale della liquidità che affluisce dalla Banca Centrale al sistema bancario. 8. Gli effetti dell acquisto di 1miliardo di titoli di Stato dal sistema bancario da parte della BCE, sullo stato parimoniale della BCE e del sistema bancario stessi, è rappresentato di seguito. Effetti sul bilancio della BCE Titoli di stato + 1 mld Conto di riserva dei partecipanti alle operazioni con la BCE + 1 mld Conti di riserva presso la BCE Effetti sul bilancio del sistema bancario + 1 mld Conti di deposito + 1 mld 9. Gli effetti della vendita di 850 milioni di titoli di Stato al sistema bancario da parte della BCE, sullo stato parimoniale della BCE e del sistema bancario stessi, è rappresentato di seguito. Effetti sul bilancio della BCE Titoli di stato mln Conto di riserva dei partecipanti alle operazioni con la BCE mln Conti di riserva presso la BCE Effetti sul bilancio del sistema bancario mln Conti di deposito mln 3

4 10. In corrispondenza di una riduzione dela tasso d interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale, i tassi d interesse sul mercato monetario, che normalmente oscillano intorno al tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale all interno del corridoio, diminuiscono. Ciò favorisce un aumento dei prezzi delle attività finanziarie. La diminuzione dei tassi d interesse a breve favorisce inoltre la diminuzione dei tassi nominali a medio e lungo termine, stimolando la richiesta di prestiti. Le banche saranno ben disposte a soddisfare, almeno in parte, la maggior domanda di prestiti, essendo diminuito il costo del proprio rifinanziamento presso la BCE ed essendo aumentato il valore delle attività finanziarie di cui dispongono e che possono offrire in garanzia. Aumentando i prestiti, le famiglie e le imprese tenderanno a consumare e a investire più di prima. La domanda aggregata aumenterà, favorendo l incremento transitorio della produzione e dell occupazione e un aumento permanente del tasso d inflazione. 11. Una delle funzioni chiave del regime di riserva obbligatoria è quella di stabilizzare i tassi d interesse del mercato monetario. Questa funzione è svolta attraverso la possibilità, per ciascuna banca, di attingere alla propria posizione di riserva (o di depositare più riserve del necessario) nel corso del periodo di mantenimento, salvo poi reintegrarla (o attingervi in misura maggiore) prima che tale periodo abbia termine. Se in un certo giorno i tassi del mercato monetario risultano temporaneamente più elevati di quanto le banche si attendono, per il resto del periodo di mantenimento vi sarà una tendenza generale da parte delle banche ad attingere alle proprie riserve (andando sotto rispetto all ammontare di riserve da tenere in media nel corso del periodo di mantenimento) per prestarle nel mercato interbancario. Una volta che i tassi interbancari scendano al livello previsto, la tendenza descritta s invertirà, e le banche torneranno nuovamente a depositare presso l Eurosistema un ammontare di riserve tale da consentire il rispetto dell obbligo di riserva. È per questo motivo che, generalmente, verso la fine di ciascun periodo di mantenimento, i tassi del mercato monetario, e in particolare il tasso EONIA, tendono ad aumentare. Una seconda funzione fondamentale del regime di riserva obbligatoria è quella di garantire che, in ogni momento, il sistema bancario nel suo complesso si trovi in una posizione di liquidità. La presenza di un mercato interbancario organizzato permette alle singole banche di domandare e offrire riserve liquide secondo le proprie esigenze giornaliere, ma le banche nel loro insieme non sono in grado di modificare l ammontare complessivo di base monetaria. Tale possibilità appartiene esclusivamente alla BCE in quanto titolare potere di emissione monetaria. 12. a. La banca X deve deternere riserve liquide pari a 400 mln * 5% = 20 mln b. Dato il nuovo coefficiente, le riserve obbligatorie che la banca X deve detenere presso la BCE a fronte di passività pari a 400 milioni, scendono da 20 milioni a 16 milioni. La banca X smobilizza quindi il 20% delle proprie riserve liquide ( 4 milioni), aumentando i prestiti all economia di una quantità corrispondente. c. L incremento finale dell offerta di moneta sarà minore di quello calcolato al punto precedente d. L incremento finale dell offerta di moneta sarà minore di quello calcolato al punto precedente 13. Il tasso overnight non può superare il tasso sul rifinanziamento marginale (né cadere al di sotto di quello sul deposito di riserve presso la BCE). Se il tasso overnight superasse quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale, nessuna banca in deficit di riserve si rivolgerebbe al mercato interbancario: preferirebbe indebitarsi presso la BCE pagando un tasso d interesse inferiore. La domanda di riserve sul mercato interbancario si annullerebbe, portando a una brusca diminuzione del tasso overnight. 4

5 14. Il tasso overnight non può cadere al di sotto di quello sul deposito di riserve presso la BCE. Se il tasso overnight cadesse al di sotto di quello sul deposito di riserve presso la BCE, nessuna banca in surplus di riserve si rivolgerebbe al mercato interbancario: preferirebbe depositare tali eccedenze presso la BCE ricavandone un interesse superiore. L offerta di riserve sul mercato interbancario si annullerebbe, portando a un brusco aumento del tasso overnight. 15. La complessità del processo di trasmissione delle monovre di politica monetaraia può indurre la Banca Centrale a scegliere una variabile di mercato, definita obiettivo intermedio, dalla cui osservazione trarre indicazioni circa il grado d avanzamento del processo di trasmissione e l efficacia della manovra in atto. Per adempiere a tale funzione, gli obiettivi intermedi devono godere di tre requisiti essenziali: devono reagire in maniera prevedibile agli strumenti di politica monetaria; devono influenzare in modo altrettanto prevedibile gli obiettivi finali di politica monetaria; la Banca Centrale deve poterli osservare facilmente e con tempestività. 16. Le Banche Centrali prediligono l impiego di target espressi in termini di tassi d interesse piuttosto che di aggregati monetari; funzione, a loro volta dell andamento macroeconomico corrente e atteso. Un esempio di target del genere è fornito dalla cosiddetta regola di Taylor che si può esprimere nella forma seguente: i = ρ it-1 + (1 ρ){r* + π* + βet (πt+h π*) + g(yt yt*)} + εt dove it è il tasso di interesse nominale corrente a breve termine. L evoluzione nel tempo del tasso di interesse è spiegata in relazione a tre termini. Il primo è un termine inerziale, per cui si postula che il tasso di interesse corrente sia influenzato dal suo valore ritardato it-1, mentre il parametro ρ corrisponde al grado in cui il tasso corrente dipende dai valori pregressi. Il secondo termine è dato dagli elementi inclusi fra parentesi graffe e rappresenta il livello del tasso di interesse a breve termine verso il quale la Banca Centrale, in base all equazione, porterà il tasso effettivo nel lungo periodo in risposta alle condizioni economiche correnti. Questo termine composito è costituito dalla somma del valore di equilibrio di lungo periodo del tasso di interesse reale a breve termine, r*, dall obiettivo di inflazione di lungo termine della Banca Centrale, π*, e dagli indicatori delle pressioni inflazionistiche attese (π t+h- π *) e (yt-y*t). Il primo termine misura lo scostamento del tasso d inflazione atteso al tempo t proiettato h periodi in avanti dal tasso d inflazione obiettivo della Banca Centrale π*. Il secondo termine, noto con la locuzione inglese output gap, registra lo scostamento del reddito reale yt dal suo livello di piena occupazione y*. In presenza di piena occupazione e di aspettative d inflazione corrette il tasso d interesse nominale tende a convergere verso il valore d equilibrio r*+ π*. Infine, il termine εt rappresenta la differenza fra il tasso di interesse a breve termine effettivo e l evoluzione sistematica della conduzione della politica monetaria prodotta dagli altri due termini della regola. 17. Le sigle M1, M2, M3 rappresentano aggregati monetari, insieme di strumenti finanziari in grado di assolvere a una parte o a tutte e tre le funzioni fondamentali della moneta (mezzo di pagamento e intermediario degli scambi, numerario, riserva di valore). L Eurosistema definisce tre aggregati monetari: un aggregato ristretto (indicato con la sigla M1), un aggregato intermedio (M2) e un aggregato ampio (M3). Questi aggregati, costruiti secondo il metodo delle scatole cinesi (gli aggregati più grandi contengono quelli più piccoli), differiscono per il grado diverso di liquidità (misurata in base ai criteri di trasferibilità, convertibilità, certezza del prezzo e negoziabilità) delle attività che li compongono. In particolare, la dinamoca dell aggregato M3 è osservata per valutare i rischi d inflazione di lungo periodo. 5

987-88-386-6873-9 Saunders, Cornett, Anolli, Alemanni, Economia degli intermediari finanziari 4e 2015 McGraw-Hill Education (Italy) S.r.

987-88-386-6873-9 Saunders, Cornett, Anolli, Alemanni, Economia degli intermediari finanziari 4e 2015 McGraw-Hill Education (Italy) S.r. 987-88-386-6873-9 Saunders, Cornett, Anolli, Alemanni, Economia degli intermediari finanziari 4e 2015 McGraw-Hill Education (Italy) S.r.l SOLUZIONI ESERCIZI CAPITOLO 4 1. In base all Articolo 105.2 del

Dettagli

Lezione 11 Banche centrali e politica monetaria

Lezione 11 Banche centrali e politica monetaria Lezione 11 Banche centrali e politica monetaria L offerta di moneta: la Banca Centrale Tra i compiti principali della Banca centrale rientrano: emettere banconote e monete agire come banca delle banche

Dettagli

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 5

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 5 Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 5 Riepilogo il tasso d interesse è determinato dall uguaglianza tra offerta di moneta e domanda di moneta; variando l offerta di moneta,

Dettagli

La politica monetaria della BCE

La politica monetaria della BCE La politica monetaria della BCE Politica monetaria UEM Politica monetaria gestita da BCE e Sistema europeo di banche centrali (SEBC) SEBC: indipendente verso altre istituzioni europee e verso i governi

Dettagli

UNIONE MONETARIA. I paesi aderenti adottano un unica moneta

UNIONE MONETARIA. I paesi aderenti adottano un unica moneta UNIONE MONETARIA I paesi aderenti adottano un unica moneta Quali implicazioni per la politica economica? unica politica monetaria (obiettivi, organi, strumenti) la politica monetaria assume come riferimento

Dettagli

Il tasso di interesse come obiettivo operativo

Il tasso di interesse come obiettivo operativo Corso interfacoltà in Economia Politica economica e finanza Modulo in Teoria e politica monetaria Il tasso di interesse come obiettivo operativo Giovanni Di Bartolomeo gdibartolomeo@unite.it 1. Aggregati

Dettagli

Capitolo 19. La moneta e la politica monetaria

Capitolo 19. La moneta e la politica monetaria Capitolo 19 La moneta e la politica monetaria Aggregati monetari La moneta svolge 3 funzioni: È unità di conto È mezzo di pagamento È riserva di valore Nelle moderne economie il compito di fornire i mezzi

Dettagli

La moneta. Che cos è la moneta? Le funzioni della moneta

La moneta. Che cos è la moneta? Le funzioni della moneta La moneta La definizione e le funzioni della moneta: mezzo di scambio, riserva di valore, unità di conto, mezzo per trasferire il valore nel tempo Il ruolo della banca centrale, delle banche e degli altri

Dettagli

Università degli Studi La Sapienza

Università degli Studi La Sapienza Università degli Studi La Sapienza ECONOMIA E POLITICA FINANZIARIA Prof. Massimo ARNONE Terza Prova Intermedia- Compito B 23.11.2017 ************************************************************************************************

Dettagli

Regimi di Politica Monetaria e Strategie delle Principali Banche Centrali

Regimi di Politica Monetaria e Strategie delle Principali Banche Centrali Regimi di Politica Monetaria e Strategie delle Principali Banche Centrali Caratterisitiche dei regimi di politica monetaria Insieme delle procedure operative Grado di discrezionalità delle Autorità Procedure

Dettagli

BCE: caratteri istituzionali, obiettivi e strategia di politica monetaria. Saveria Capellari

BCE: caratteri istituzionali, obiettivi e strategia di politica monetaria. Saveria Capellari BCE: caratteri istituzionali, obiettivi e strategia di politica monetaria Saveria Capellari Il mandato della BCE L obiettivo principale del SEBC è il mantenimento della stabilità dei prezzi. Fatto salvo

Dettagli

Supplementi al Bollettino Statistico

Supplementi al Bollettino Statistico Supplementi al Bollettino Statistico Indicatori monetari e finanziari Aggregati monetari e creditizi dell area dell euro: le componenti italiane Nuova serie Anno XII Numero 29-3 Giugno 2002 BANCA D ITALIA

Dettagli

Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 10

Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 10 Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 10 Sistema monetario Mankiw, Capitolo 29 La moneta Significato della moneta L insieme dei valori che vengono utilizzati regolarmente dagli individui di un

Dettagli

LA BANCA CENTRALE EUROPEA

LA BANCA CENTRALE EUROPEA Politica Economica A.A. 2016-2017 LA BANCA CENTRALE EUROPEA dott.ssa Cristiana Fiorelli Ph.D student in GIASDI e-mail: cfiorelli@unite.it UNIONE ECONOMICA E MONETARIA L Unione economica e monetaria europea

Dettagli

Supplementi al Bollettino Statistico

Supplementi al Bollettino Statistico Supplementi al Bollettino Statistico Indicatori monetari e finanziari Moneta e banche Nuova serie 12 Anno XXI - 8 Marzo 2011 Avviso AVVISO A partire dal Supplemento n. 7 dell'8 febbraio 2011, vengono pubblicate

Dettagli

Supplementi al Bollettino Statistico

Supplementi al Bollettino Statistico Supplementi al Bollettino Statistico Indicatori monetari e finanziari Moneta e banche Nuova serie 7 Anno XXIII - 8 Febbraio 2013 Avviso AVVISO Il Supplemento è articolato in tre sezioni: 1. Statistiche

Dettagli

La Banca Centrale. La Banca Centrale (BC)

La Banca Centrale. La Banca Centrale (BC) La Banca Centrale 1/26 La Banca Centrale (BC) è l istituzione responsabile dell ordinato funzionamento del sistema creditizio, in grado di determinare la disponibilità di mezzi di pagamento e l offerta

Dettagli

Economia monetaria. Mercati primari Mercati secondari. Prestiti Obbligazioni Azioni. Crediti. Crediti. diretti

Economia monetaria. Mercati primari Mercati secondari. Prestiti Obbligazioni Azioni. Crediti. Crediti. diretti Politica monetaria Economia monetaria In un economia monetaria Le transazioni sono regolate tramite moneta (no baratto) Le unità in surplus (famiglie) prestano le eccedenze alle unità in deficit (imprese

Dettagli

Struttura delle banche centrali: la Banca Centrale Europea Appunti per il corso PAS sul libro: Mishkin, Eakins, Forestieri, capitolo 9

Struttura delle banche centrali: la Banca Centrale Europea Appunti per il corso PAS sul libro: Mishkin, Eakins, Forestieri, capitolo 9 Struttura delle banche centrali: la Banca Centrale Europea Appunti per il corso PAS sul libro: Mishkin, Eakins, Forestieri, capitolo 9 1 Anteprima Le banche centrali sono le autorità governative incaricate

Dettagli

DECISIONI ASSUNTE DAL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BCE (IN AGGIUNTA

DECISIONI ASSUNTE DAL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BCE (IN AGGIUNTA 13 gennaio 2011 DECISIONI ASSUNTE DAL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BCE (IN AGGIUNTA A QUELLE CHE FISSANO I TASSI DI INTERESSE) Gennaio 2011 Comunicazione esterna Pubblicazione delle Decisioni assunte dal

Dettagli

Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia

Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia Università Kore Enna, aprile - maggio 2016 Le funzioni della Banca d Italia Enna, 18 aprile 2016 Chi siamo? La Banca d Italia è

Dettagli

Alessandro Scopelliti

Alessandro Scopelliti Alessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria University of Warwick alessandro.scopelliti@unirc.it Problemi di politica monetaria La politica monetaria comporta alcune decisioni fondamentali: 1)

Dettagli

Moneta e sistema bancario

Moneta e sistema bancario Moneta e sistema bancario Cos è la moneta? La moneta è uno strumento indispensabile al funzionamento dell economia e il mercato monetario condiziona in modo determinante il mercato dei beni reali. Sebbene

Dettagli

Lezione 13. L equilibrio del mercato della liquidità bancaria

Lezione 13. L equilibrio del mercato della liquidità bancaria Lezione 13. L equilibrio del mercato della liquidità bancaria 13.1 Il Mercato della Base Monetaria Determinare la liquidità bancaria se (come avviene con la BCE) la domanda di base monetaria delle famiglie

Dettagli

BANCA CENTRALE EUROPEA

BANCA CENTRALE EUROPEA L 148/56 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 2.6.2006 BANCA CENTRALE EUROPEA DECISIONE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA del 19 maggio 2006 che modifica la Decisione BCE/2001/16 relativa alla distribuzione

Dettagli

Corso di Economia Politica Facoltà di Giurisprudsenza LIUC Prof.ssa Donatella Porrini a.a

Corso di Economia Politica Facoltà di Giurisprudsenza LIUC Prof.ssa Donatella Porrini a.a Corso di Economia Politica Facoltà di Giurisprudsenza LIUC Prof.ssa Donatella Porrini a.a. 2011-2012 OTTAVA LEZIONE 2 APRILE 2012 LA MONETA LA MONETA La definizione e le funzioni della moneta: mezzo di

Dettagli

Gazzetta ufficiale dell'unione europea

Gazzetta ufficiale dell'unione europea L 14/30 21.1.2016 INDIRIZZO (UE) 2016/65 DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA del 18 novembre 2015 sugli scarti di garanzia applicati nell'attuazione del quadro di riferimento della politica monetaria dell'eurosistema

Dettagli

La politicamonetarianell Eurosistema

La politicamonetarianell Eurosistema Università Roma 3 Corso di POLITICA ECONOMICA (II canale) Prof. Luca Salvatici La politicamonetarianell Eurosistema Annalisa Bucalossi- Banca d Italia 5 maggio 2014 1. Il ruolo della politica monetaria..

Dettagli

Banca Centrale, moneta e credito

Banca Centrale, moneta e credito Banca Centrale, moneta e credito La moneta: cosa sappiamo già che cos è La moneta è un bene comunemente accettato come mezzo di scambio e pagamento. Deve avere come caratteristiche: facile trasferibilità,

Dettagli

CAPITOLO 1 UN VIAGGIO INTORNO AL MONDO

CAPITOLO 1 UN VIAGGIO INTORNO AL MONDO CAPITOLO 1 UN VIAGGIO INTORNO AL MONDO Qual è attualmente il principale problema economico degli Stati Uniti? Quali sono le cause del deficit di bilancio degli Stati Uniti? Fate un confronto tra la performance

Dettagli

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari Cattedra di Mercati e investimenti finanziari La politica monetaria nell area dell euro Prof. Domenico Curcio Nel gennaio 2015, a seguito dell annuncio della decisione di avviare il programma di acquisto

Dettagli

Comunità, ossia un elevato livello di occupazione e una crescita sostenibile e non inflazionistica.

Comunità, ossia un elevato livello di occupazione e una crescita sostenibile e non inflazionistica. Il Trattato di Maastricht attribuisce la responsabilità per la politica monetaria unica alla BCE, affidandole un obiettivo primario, il mantenimento della stabilità dei prezzi. Senza pregiudicare tale

Dettagli

Variazioni dei tassi di interesse

Variazioni dei tassi di interesse Variazioni dei tassi di interesse Determinanti della domanda di attività Un attività è un bene che incorpora un valore. Posto di fronte alla questione se comprare e conservare un attività, o se acquistare

Dettagli

Macroeconomia: la visione. Cap.16

Macroeconomia: la visione. Cap.16 Macroeconomia: la visione d insieme del sistema economico Cap.16 Macroeconomia studio dei fenomeni che riguardano il sistema economico nel suo complesso e le politiche adottate dallo Stato per cercare

Dettagli

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. Il quadro istituzionale (3)

DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA. Il quadro istituzionale (3) Dipartimento di Giurisprudenza DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA Il quadro istituzionale (3) LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL UNIONE EUROPEA (CGUE) Si tratta di un istituzione unitaria che comprende al suo interno:

Dettagli

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni 2004O0013 IT 22.12.2004 001.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B M1 INDIRIZZO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA del 1 o luglio

Dettagli

La Trasmissione della Politica Monetaria. Giorgio Di Giorgio

La Trasmissione della Politica Monetaria. Giorgio Di Giorgio La Trasmissione della Politica Monetaria Giorgio Di Giorgio La Funzione di Reazione Collega variazioni dello strumento obiettivo operativo (tasso di interesse) a scostamenti delle variabili di interesse

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

Il sistema reale, finanziario e l intermediazione

Il sistema reale, finanziario e l intermediazione Il sistema reale, finanziario e l intermediazione Obiettivi Specificare i collegamenti tra circuito reale e circuito finanziario Introdurre alcuni concetti di politica economica e monetaria Definizione

Dettagli

Il modello IS-LM. Alessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria e University of Warwick.

Il modello IS-LM. Alessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria e University of Warwick. Il modello IS-LM Alessandro Scopelliti Università di Reggio Calabria e University of Warwick alessandro.scopelliti@unirc.it 1 Equilibrio nei mercati dei beni e della moneta Nell impostazione del modello

Dettagli

CAPITOLO XXV. L unione economica e monetaria europea

CAPITOLO XXV. L unione economica e monetaria europea CAPITOLO XXV. L unione economica e monetaria europea 1. PERCHÉ GLI EUROPEI SONO SEMPRE STATI AVVERSI ALLA VOLATILITÀ DEI CAMBI? 1. Le economie europee sono molto aperte. Il commercio internazionale è una

Dettagli

IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA,

IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA, REGOLAMENTO N. 469/2014 DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA del 16 aprile 2014 che modifica il Regolamento (CE) n. 2157/1999 sul potere della Banca centrale europea di irrogare sanzioni (BCE/1999/4) (BCE/2014/18)

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Capitolo 1 MODELLI DI POLITICA ECONOMICA. 1. Concetti introduttivi... Pag. 31

INDICE SOMMARIO. Capitolo 1 MODELLI DI POLITICA ECONOMICA. 1. Concetti introduttivi... Pag. 31 INDICE SOMMARIO Prefazione... Lista degli acronimi... Pag. VII» XVII Capitolo 1 MODELLI DI POLITICA ECONOMICA 1. Concetti introduttivi... Pag. 1 2. Dal modello di analisi al modello di politica economica

Dettagli

Economia politica. Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza Prof. Lucia Visconti Parisio a.a

Economia politica. Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza Prof. Lucia Visconti Parisio a.a Economia politica Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza Prof. Lucia Visconti Parisio a.a. 2014-2015 2015 1 Moneta e inflazione Capitolo 4 Teoria classica delle cause, degli effetti e dei costi sociali

Dettagli

Il sistema finanziario cap.10

Il sistema finanziario cap.10 10-5-2017 Il sistema finanziario cap.10 Svolge la funzione di trasferire risorse finanziarie ai soggetti che ne dispongono a quelli che le impiegano Strumenti finanziari principali (par. 10.2.1) Strumenti

Dettagli

DECISIONI ASSUNTE DAL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BCE (IN AGGIUNTA A QUELLE CHE FISSANO I TASSI DI INTERESSE)

DECISIONI ASSUNTE DAL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BCE (IN AGGIUNTA A QUELLE CHE FISSANO I TASSI DI INTERESSE) 22 novembre 2013 DECISIONI ASSUNTE DAL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA BCE (IN AGGIUNTA A QUELLE CHE FISSANO I TASSI DI INTERESSE) Operazioni di mercato Novembre 2013 Istituzione di una rete di accordi di swap

Dettagli

Capitolo IV. I mercati finanziari

Capitolo IV. I mercati finanziari Capitolo IV. I mercati finanziari Che cosa studieremo in questa lezione? La domanda di moneta La determinazione del tasso di interesse nell ipotesi che l offerta di moneta sia sotto il controllo della

Dettagli

6014 Principi di Economia Che cos è la moneta (Cap. 29, 30)

6014 Principi di Economia Che cos è la moneta (Cap. 29, 30) 604 Principi di Economia Che cos è la moneta (Cap. 29, 30) Moneta Insieme dei valori regolarmente utilizzati dagli individui per acquistare beni e servizi da altri individui Le 3 Funzioni della Moneta

Dettagli

GLI STRUMENTI DEL DIRITTO EUROPEO ED INTERNAZIONALE DI FRONTE ALLA CRISI FINANZIARIA: INQUADRAMENTO GENERALE E PROFILI DI CRITICITÀ

GLI STRUMENTI DEL DIRITTO EUROPEO ED INTERNAZIONALE DI FRONTE ALLA CRISI FINANZIARIA: INQUADRAMENTO GENERALE E PROFILI DI CRITICITÀ GLI STRUMENTI DEL DIRITTO EUROPEO ED INTERNAZIONALE DI FRONTE ALLA CRISI FINANZIARIA: INQUADRAMENTO GENERALE E PROFILI DI CRITICITÀ DIRITTO PUBBLICO DELL ECONOMIA Lezione 20 novembre 2012 DIRITTO DELL

Dettagli

Indice. 2 Elementi di teoria dell intermediazione finanziaria Introduzione 3

Indice. 2 Elementi di teoria dell intermediazione finanziaria Introduzione 3 parte I Prefazione Attribuzioni Ringraziamenti dell Editore Guida alla lettura XIII XVI XVIII XIX Introduzione e panoramica dei mercati finanziari 1 1 Introduzione 3 1.1 Perché uno studio su mercati e

Dettagli

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio.

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

ARTICOLI LA RISPOSTA DELLA BCE ALLA CRISI FINANZIARIA

ARTICOLI LA RISPOSTA DELLA BCE ALLA CRISI FINANZIARIA ARTICOLI LA RISPOSTA DELLA ALLA CRISI FINANZIARIA 1 INTRODUZIONE Ottobre 21 61 Figura 1 Illustrazione stilizzata del meccanismo di trasmissione dai tassi di interesse ufficiali ai prezzi 2 LA TR ASMISSIONE

Dettagli

CERTIFICATI DI DEPOSITO A TASSO FISSO (TIPO CEDOLA)

CERTIFICATI DI DEPOSITO A TASSO FISSO (TIPO CEDOLA) CERTIFICATI DI DEPOSITO A TASSO FISSO (TIPO CEDOLA) I - INFORMAZIONI SULLA BANCA EMITTENTE - BANCA NAZIONALE DEL LAVORO Società per Azioni - Sede legale e Direzione Generale: Via Vittorio Veneto 119 00187

Dettagli

ECONOMIA POLITICA II - ESERCITAZIONE 2 Il mercato dei beni Il mercato della moneta

ECONOMIA POLITICA II - ESERCITAZIONE 2 Il mercato dei beni Il mercato della moneta ECONOMIA POLITICA II - ESERCITAZIONE 2 Il mercato dei beni Il mercato della moneta Esercizio. Equilibrio sul mercato dei beni Supponete che un economia sia descritta nel modo seguente: le famiglie consumano

Dettagli

BANKPEDIA. Abstract. Nell ambito del processo di rafforzamento dell integrazione economica, finanziaria e fiscale dell Unione Europea,

BANKPEDIA. Abstract. Nell ambito del processo di rafforzamento dell integrazione economica, finanziaria e fiscale dell Unione Europea, Il Dizionario Enciclopedico on-line di Banca, Borsa e Finanza * Meccanismo di vigilanza unico - MVU di Giovanni Aversa Voci Pubblicate Abstract Nell ambito del processo di rafforzamento dell integrazione

Dettagli

Capitolo 6. Politica monetaria e politica fiscale

Capitolo 6. Politica monetaria e politica fiscale Capitolo 6 Politica monetaria e politica fiscale Dornbusch, Fischer, Startz, Canullo, Pettenati, Macroeconomia 11e Politiche economiche I Governi e le Banche Centrali utilizzano le politiche fiscale e

Dettagli

I MERCATI FINANZIARI : ALCUNE DEFINIZIONI

I MERCATI FINANZIARI : ALCUNE DEFINIZIONI I MERCATI FINANZIARI : ALCUNE DEFINIZIONI 1 I MERCATI FINANZIARI: ALCUNE DEFINIZIONI -EURIBOR (Euro Interbank Offered Rate): - è il tasso di interesse prevalente sul mercato dei depositi interbancari per

Dettagli

Il mercato della moneta

Il mercato della moneta Il mercato della moneta Domanda e offerta di moneta. Mario Sportelli Dipartimento di Matematica Università degli Studi di Bari Via E. Orabona, 4 I-70125 Bari (Italy) (Tel.: +39 (0)99 7720 626; fax: +39

Dettagli

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni 2010D0023 IT 31.12.2011 001.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B DECISIONE DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA del 25 novembre 2010

Dettagli

LEZIONE SU MODELLO AD-AS

LEZIONE SU MODELLO AD-AS CURV di DOMND GGREGT (D) LEZIONE SU MODELLO D-S La D mostra la relazione negativa tra il reddito e il tasso di inflazione: se allora Il tasso di inflazione è un obiettivo della banca centrale (C), che

Dettagli

LA BANCA CENTRALE EUROPEA (BCE)

LA BANCA CENTRALE EUROPEA (BCE) LA BANCA CENTRALE EUROPEA (BCE) La Banca centrale europea (BCE) è l'istituzione centrale dell'unione economica e monetaria e dal 1 O gennaio 1999 è incaricata di condurre la politica monetaria della zona

Dettagli

Macroeconomia. Lezione n. 5 Moneta e inflazione. Luca Deidda. UNISS, CRENoS, DiSEA. Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 1 / 19

Macroeconomia. Lezione n. 5 Moneta e inflazione. Luca Deidda. UNISS, CRENoS, DiSEA. Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 1 / 19 Macroeconomia Lezione n. 5 Moneta e inflazione Luca Deidda UNISS, CRENoS, DiSEA Luca Deidda (UNISS, CRENoS, DiSEA) 1 / 19 Scaletta della lezione Definizione di inflazione Sistemi di calcolo Deflatore del

Dettagli

Considerate il modello di Solow senza progresso tecnologico. La funzione di produzione è Y = K / N / e il tasso di deprezzamento è = 0.05.

Considerate il modello di Solow senza progresso tecnologico. La funzione di produzione è Y = K / N / e il tasso di deprezzamento è = 0.05. ESAME DI ECONOMIA POLITICA II DEL 7 LUGLIO 2015 sintesi delle soluzioni DOMANDA AX Che cosa si intende per moltiplicatore della domanda nazionale? Il moltiplicatore della domanda nazionale misura la risposta

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

Capitolo 1 MODELLI ECONOMICI DEL TASSO DI CAMBIO 11

Capitolo 1 MODELLI ECONOMICI DEL TASSO DI CAMBIO 11 Indice INTRODUZIONE p. 8 Capitolo 1 MODELLI ECONOMICI DEL TASSO DI CAMBIO 11 1.1 - TASSI DI CAMBIO E MERCATI VALUTARI: APPROCCIO DI PORTAFOGLIO 11 1.1.1 TASSI DI CAMBIO E TRANSAZIONI INTERNAZIONALI Prezzi

Dettagli

Lezioni di Economia Politica

Lezioni di Economia Politica Università degli Studi ROMA TRE Facoltà di Giurisprudenza Lezioni di Economia Politica Il sistema bancario, la Banca Centrale e la politica monetaria Giovanni Nicola De Vito - Anno Accademico 2009-2010

Dettagli

Lezione 11. Equilibrio dei mercati del credito e della moneta bancaria

Lezione 11. Equilibrio dei mercati del credito e della moneta bancaria Lezione 11. Equilibrio dei mercati del credito e della moneta bancaria 11.1 Tra Credito e Moneta: il Ruolo delle Banche Relazioni di Equilibrio nei Mercati del Credito e della Moneta: L E d = L B s M d

Dettagli

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 4

Economia Politica e Istituzioni Economiche. Barbara Pancino Lezione 4 Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 4 La domanda di moneta Come allocare la ricchezza finanziaria risparmiata? La moneta può essere usata per transazioni, ma non paga interessi.

Dettagli

Lezione La politica fiscale

Lezione La politica fiscale Lezione 26 1 Vediamo in questa lezione gli strumenti a disposizione dei governi per influenzare il sistema economico. In tutti i paesi le spese pubbliche costituiscono una gran parte del PIL del paese,

Dettagli

SERIE STORICA PRINCIPALI INDICI E PARAMETRI

SERIE STORICA PRINCIPALI INDICI E PARAMETRI TASSO LEGALE La determinazione del TASSO LEGALE è prevista dall'articolo 1284 C.C. Sino alla fine del 1997 la misura di detto tasso è stata fissata con provvedimento legislativo. A partire dalla fine del

Dettagli

BANCA CENTRALE EUROPEA

BANCA CENTRALE EUROPEA L 276/32 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 17.10.2008 II (Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione non è obbligatoria) INDIRIZZI BANCA CENTRALE EUROPEA INDIRIZZO DELLA BANCA

Dettagli

Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 5 Modello AD-AS, Controllo dell inflazione ed economia aperta Soluzioni

Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 5 Modello AD-AS, Controllo dell inflazione ed economia aperta Soluzioni Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 5 Modello AD-AS, Controllo dell inflazione ed economia aperta Soluzioni Daria Vigani Giugno 2014 1. Considerate un sistema economico in cui la produzione

Dettagli

La Politica Monetaria dell Eurosistema. a cura di Claudio Picozza

La Politica Monetaria dell Eurosistema. a cura di Claudio Picozza La Politica Monetaria dell Eurosistema a cura di Claudio Picozza 1 UN LUNGO CAMMINO... Il cammino verso l Unione Europea 1951 CECA 1967 Fusione delle tre Comunità - Commissione Europea - Parlamento Europeo

Dettagli

COMUNE DI MULAZZANO Provincia di Lodi

COMUNE DI MULAZZANO Provincia di Lodi COMUNE DI MULAZZANO Provincia di Lodi Regolamento interno di istituzione e funzionamento del Comitato Unico di garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le

Dettagli

retemmt

retemmt MMT Primer di L. Randall Wray Blog 19 retemmt www.retemmt.it Gli effetti dei deficit di bilancio di uno Stato sovrano su risparmio, riserve e tassi di interesse di L. Randall Wray Postato il 09 ottobre

Dettagli

QUANTO COSTA USCIRE DALL EURO?

QUANTO COSTA USCIRE DALL EURO? a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente QUANTO COSTA USCIRE DALL EURO? 25 gennaio 2017 EXECUTIVE SUMMARY 2 Lo scorso 8 dicembre

Dettagli

Mandato del Comitato di audit

Mandato del Comitato di audit BCE - PUBBLICO Mandato del Comitato di audit Il Comitato di audit, istituito ad alto livello dal Consiglio direttivo ai sensi dell articolo 9 bis del Regolamento interno della BCE, rafforza ulteriormente

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 ottobre 2017 Tassi bassi, sofferenze in calo, poco credito I dati del sistema bancario italiano 1 relativi al mese di agosto mostrano una continuità con quanto analizzato

Dettagli

Banca della Lettonia. Introduzione

Banca della Lettonia. Introduzione Banca della Lettonia Introduzione La Banca di Lettonia è la banca centrale della Repubblica di Lettonia. È un ente giuridico che opera secondo le norme stabilite dalla Legge sulla Banca di Lettonia del

Dettagli

OIC 14 DISPONIBILITA LIQUIDE

OIC 14 DISPONIBILITA LIQUIDE OIC 14 DISPONIBILITA LIQUIDE 1 L OIC ha elaborato una nuova edizione dell OIC 14, allo scopo di renderne più agevole la lettura e l utilizzo. Le variazioni apportate hanno comportato un riordino generale

Dettagli

MATRICOLA. ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA Del (VERSIONE A) COGNOME NOME 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D

MATRICOLA. ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA Del (VERSIONE A) COGNOME NOME 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D ESAME DEL CORSO DI MACROECONOMIA Del 29.09. 17 (VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8) A B C D 9) A B C D 10) A B C D 11) A B

Dettagli

INDICE SOMMARIO PARTE PRIMA FONDAMENTI CAPITOLO 1 MONETA, ECONOMIE MONETARIE, SISTEMA DEI PAGAMENTI

INDICE SOMMARIO PARTE PRIMA FONDAMENTI CAPITOLO 1 MONETA, ECONOMIE MONETARIE, SISTEMA DEI PAGAMENTI INDICE SOMMARIO Prefazione alla quarta edizione.... Pag. XIII Prefazione alla terza edizione...» XIV Prefazione alla seconda edizione...» XVI Prefazione alla prima edizione...» XVII PARTE PRIMA FONDAMENTI

Dettagli

Corso di laurea in Scienze Internazionali e diplomatiche Corso di Macroeconomia a.a

Corso di laurea in Scienze Internazionali e diplomatiche Corso di Macroeconomia a.a Corso di laurea in Scienze Internazionali e diplomatiche Corso di Macroeconomia a.a 2016-2017 Moneta, banche e politica monetaria Saveria Capellari a.a. 2016-2017 Contenuti DEFINIZIONE, FUNZIONI TIPOLOGIA

Dettagli

MACROECONOMIA Del ( VERSIONE A) COGNOME NOME DOCENTE 1) A B C D

MACROECONOMIA Del ( VERSIONE A) COGNOME NOME DOCENTE 1) A B C D MACROECONOMIA Del 10.06.2015( VERSIONE A) COGNOME NOME MATRICOLA DOCENTE 1) A B C D 2) A B C D 3) A B C D 4) A B C D 5) A B C D 6) A B C D 7) A B C D 8) A B C D 9) A B C D 10) A B C D 11) A B C D 12) A

Dettagli

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni 2000X0776 IT 01.03.2010 007.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B INDIRIZZO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA del 31 agosto 2000

Dettagli

Obiettivi principali della politica monetaria

Obiettivi principali della politica monetaria Politica monetaria Obiettivi principali della politica monetaria stabilità monetaria interna (controllo dell inflazione) stabilità monetaria esterna (stabilità del cambio e pareggio della BdP) ma a effetti

Dettagli

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari

Cattedra di Mercati e investimenti finanziari Cattedra di Mercati e investimenti finanziari I mercati monetari: caratteristiche e strumenti Prof. Domenico Curcio I mercati monetari: definizione Sui mercati monetari avviene l emissione e la negoziazione

Dettagli

Lezione 30: Modello AD-AS nel breve e lungo periodo

Lezione 30: Modello AD-AS nel breve e lungo periodo Corso di Economia Politica prof. S. Papa Lezione 30: Modello AD-AS nel breve e lungo periodo Facoltà di Economia Sapienza Roma Curva AS di breve periodo Le imprese stabiliscono i prezzi dei propri prodotti

Dettagli

Lezioni di Economia Politica

Lezioni di Economia Politica Università degli Studi ROMA TRE Facoltà di Giurisprudenza Lezioni di Economia Politica I principi fondamentali dell economia e gli strumenti per lo studio Giovanni Nicola De Vito - 2010 Microeconomia area

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 8 gennaio 2016 III trimestre 2015 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Nel terzo trimestre del 2015 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è aumentato

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTA' DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA in ECONOMIA E COMMERCIO TESI DI LAUREA in POLITICA ECONOMICA IL DEBITO PUBBLICO: CRISI FINANZIARIA DEGLI STATI SOVRANI Relatore Candidato

Dettagli

BANCA CENTRALE EUROPEA

BANCA CENTRALE EUROPEA 4.8.2009 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 202/65 INDIRIZZI BANCA CENTRALE EUROPEA INDIRIZZO DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA del 17 luglio 2009 che modifica l indirizzo BCE/2006/16 relativo al quadro

Dettagli

Capitolo 4. Moneta, tassi di interesse e tassi di cambio. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi)

Capitolo 4. Moneta, tassi di interesse e tassi di cambio. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi) Capitolo 4 Moneta, tassi di interesse e tassi di cambio preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Elisa Borghi) Anteprima Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta di moneta La domanda di

Dettagli

I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM

I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM Attività di tutoring per il corso di Economia Politica CdL Giurisprudenza Appunti su I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM 1 2 OBIETTIVO: Fornire uno schema concettuale per analizzare

Dettagli

Offerta aggregata: salari, prezzi e disoccupazione

Offerta aggregata: salari, prezzi e disoccupazione 6 Offerta aggregata: salari, prezzi e disoccupazione Problemi teorici 1. La curva di offerta aggregata e la curva di Phillips descrivono relazioni sostanzialmente molto simili e possono essere utilizzate

Dettagli

Esercitazione di Economia Politica Macroeconomia 2 23 maggio 2008

Esercitazione di Economia Politica Macroeconomia 2 23 maggio 2008 Esercitazione di Economia Politica Macroeconomia 2 23 maggio 2008 1. La disoccupazione che l economia normalmente sperimenta è conosciuta come a. Disoccupazione da salari di efficienza b. Disoccupazione

Dettagli

sulla valutazione del merito creditizio

sulla valutazione del merito creditizio EBA/GL/2015/11 19.08.2015 Orientamenti ABE sulla valutazione del merito creditizio 1 Indice 1. Sezione 1 Conformità e obblighi di comunicazione 3 2. Sezione 2 Oggetto, ambito d applicazione e definizioni

Dettagli

MACROECONOMIA L-SID, Esame totale (non frequentanti) - prova tipo d esame Cognome Nome Anno di Corso Matricola Domande a risposta multipla PIL

MACROECONOMIA L-SID, Esame totale (non frequentanti) - prova tipo d esame Cognome Nome Anno di Corso Matricola Domande a risposta multipla PIL MACROECONOMIA L-SID, SCUOLA DI SCIENZE POLITICHE - SEDE DI FORLÌ Esame totale (non frequentanti) - prova tipo d esame Cognome Nome Anno di Corso Matricola Domande a risposta multipla: Soltanto una delle

Dettagli

Livello del reddito e moltiplicatore Domanda e offerta di moneta

Livello del reddito e moltiplicatore Domanda e offerta di moneta ISPI MACROECONOMIA Lezioni 5 e 6 Livello del reddito e moltiplicatore Domanda e offerta di moneta Antonella Mori Macroeconomia 1 Agenda 1. La determinazione del livello del reddito e il moltiplicatore

Dettagli

Supplementi al Bollettino Statistico

Supplementi al Bollettino Statistico Supplementi al Bollettino Statistico Indicatori monetari e finanziari Istituzioni finanziarie monetarie: banche e fondi comuni monetari Nuova serie Anno XV Numero 18-1 Aprile 2005 BANCA D ITALIA - CENTRO

Dettagli