Giuria della Congiuntura

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1 Giuria della Congiuntura Centro studi e ricerche economico sociali l evoluzione congiunturale dell industria manifatturiera delle Marche risultati del 4 trimestre 2015 e previsioni per il 1 trimestre 2016

2 Introduzione Produzione e fatturato Export Ordinativi Occupazione Scenari previsionali

3 I RISULTATI DEL 2 TRIMESTRE E LE PREVISIONI PER IL 3 TRIMESTRE 2015 DELL INDUSTRIA MANIFATTURIERA DELLE MARCHE L ultimo trimestre del 2015 conferma un trend in crescita dell economia manifatturiera marchigiana: si evidenziano progressi per gli indicatori della produzione con un andamento tendenziale pari al +2,0% e del fatturato totale con un incremento pari al +1,5%, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. L unica voce negativa riguarda il fatturato estero, in flessione del -2,1%, a causa principalmente delle negative performance delle industrie delle pelli, cuoio e calzature (-8,2%) e delle industrie delle macchine elettriche ed elettroniche (-7,8%). Gli ordinativi totali mostrano una crescita ancora più sostenuta con una variazione tendenziale pari al +6,2%, grazie soprattutto alla spinta degli ordinativi esteri (+10,6%), un dato che potrebbe compensare, nel breve periodo, il calo congiunturale delle esportazioni. Tra i vari settori di attività, le industrie del legno e del mobile ottengono la migliore performance a livello di produzione (+13,7%), mentre le industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto conseguono un notevole miglioramento del fatturato totale (+14,2%). I positivi risultati dei due citati settori mostrano una correlazione con l incremento del fatturato estero, aumentato rispettivamente del 17,3% e del 20,7%. Resta in recessione, invece, l intero comparto della moda con cali di produzione e di fatturato particolarmente significativi per le industrie tessili e abbigliamento (rispettivamente: -6,5% e -5,3%) e per le industrie delle pelli, cuoio e calzature (-6,0% e -4,7%). Andamento della PRODUZIONE industriale (var.% sul trimestre precedente e sullo stesso periodo dell'anno precedente)

4 Introduzione Produzione e fatturato Export Ordinativi Occupazione Scenari previsionali

5 PRODUZIONE E FATTURATO Nel quarto trimestre del 2015 prosegue l andamento positivo della produzione dell industria manifatturiera marchigiana: la variazione, rispetto allo stesso trimestre del 2014, presenta un saldo positivo, pari a un +2,0%. Analoghe considerazioni possono essere formulate per il fatturato totale, in crescita (+1,5% è la variazione tendenziale) come nei precedenti trimestri. A differenza di quanto verificatosi dall inizio del 2015, la crescita viene trainata dalle micro imprese (0-9 dipendenti) con incrementi di produzione (+6,0%) e di fatturato totale (+7,3%) a livelli decisamente superiori a quelli raggiunti nello stesso trimestre dell anno precedente. Le imprese di media dimensione, invece, presentano un lieve incremento dell indicatore della produzione (+0,6%) e una variazione del fatturato totale leggermente superiore (+1,3%). Le aziende di grandi dimensioni, viceversa, registrano un indicatore della produzione più alto (+1,8%) rispetto a quello del fatturato totale (+0,3%). Andamento della PRODUZIONE industriale per classe dimensionale di impresa (var.% sul trimestre precedente e sullo stesso periodo dell'anno precedente) Andamento del FATTURATO industriale per classe dimensionale di impresa (var.% sul trimestre precedente e sullo stesso periodo dell'anno precedente)

6 Tra i settori di attività, si evidenziano i migliori progressi per la produzione (6,6%) e per il fatturato (+7,7%) dell industria del legno e del mobile e degne di nota sono anche le performance delle industrie chimiche, petrolifere e plastiche (+6,8% per il primo indicatore e +4,7% per il secondo). Le altre industrie mostrano incrementi nell ordine del +4,2% per la produzione e del +4,4% per il fatturato totale, mentre le industrie dei metalli registrano crescite corrispettive del 2,3% e del +4,4%; quelle degli alimentari, invece, si posizionano al +2,2% e al +4,2%. In terreno positivo si piazzano anche le industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto con un aumento della produzione pari al +0,9% e del fatturato nella misura del +3,8%. Le industrie delle pelli, cuoio e calzature, invece, non sembrano uscire dalla fase recessiva, facendo segnare una variazione tendenziale della produzione del -5,5% e del fatturato del -3,3%. Il quarto trimestre 2015 si chiude negativamente anche per le industrie elettriche ed elettroniche (rispettivamente -0,6% e -3,6%) e per le industrie tessili e dell abbigliamento (-1,3% e -2,9%). Andamento del FATTURATO industriale (var.% sul trimestre precedente e sullo stesso periodo dell'anno precedente)

7 La provincia di Pesaro beneficia della positiva congiuntura del settore legno e mobile e consegue incrementi di crescita nell ordine del +5,5% per la produzione e del +5,6% per il fatturato; anche Macerata ottiene risultati estremamente positivi con un +3,7% e un +3,5%. Moderati progressi, invece, dei due indicatori in esame per la provincia di Ascoli Piceno (rispettivamente +0,8% e +1,2%) e segnali contrastanti per quella di Fermo (-0,6% e +1,5%) e per quella di Ancona (+0,1% per la produzione e -1,3% per il fatturato). L incremento produttivo comporta anche un maggiore grado di utilizzo degli impianti rispetto ai precedenti trimestri, raggiungendo una quota pari all 70,7% dell intera capacità produttiva (l artigianato fa segnare, invece, una quota del 68,7%). L utilizzo più intensivo degli impianti di produzione viene segnalato dalle industrie delle pelli, cuoio e calzature con il 78,8% di utilizzo degli impianti, nonostante la situazione congiunturale non favorevole, mentre le industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto sfruttano poco oltre la metà del loro potenziale produttivo (50,5%). Grado di utilizzo degli impianti nel 4 trimestre 2015

8 Introduzione Produzione e fatturato Export Ordinativi Occupazione Scenari previsionali

9 EXPORT Nel trimestre ottobre-dicembre 2015 le esportazioni dei prodotti marchigiani hanno subito un rallentamento, chiudendo l anno con variazioni pari al -2,1%, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. La nota positiva consiste nel lieve miglioramento, rispetto al precedente trimestre lugliosettembre (+0,4%). L artigianato segnala un consistente aumento dei valori dell export (+12,2%), dovuto soprattutto alla performance di un impresa della provincia di Ancona classificata come artigiana, di grandi dimensioni operante nel campo degli impianti tecnologici civili e industriali; tutto il settore mostra, comunque, segnali positivi sul fronte dell export. Negli specifici settori di attività, si evidenziano gli incrementi delle industrie del legno e del mobile (+7,7%) e delle industrie alimentari (+7,2%), seguite dalle altre industrie (+5,9%), dalle industrie dei metalli (+4,0%), dalle industrie chimiche, petrolifere e plastiche (+3,4%) e dalle industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto (+2,4%). Battuta d arresto, invece, per le esportazioni delle industrie delle pelli, cuoio e calzature (-8,2%), delle industrie elettriche ed elettroniche (-7,8%) e, in misura minore, delle industrie tessili e dell abbigliamento (-3,4%). A livello dimensionale, si segnala un consistente incremento dell export delle micro imprese (+8,9%), mentre le imprese di grandi dimensioni segnalano una diminuzione pari al -3,3% e le aziende di fascia intermedia registrano un -1,0%. Le province di Pesaro (+9,3%) e di Macerata (+7,1%) beneficiano di un trimestre favorevole per le esportazioni, mentre si presentano variazioni in evidente flessione per Ancona (-7,6%), per Fermo (-5,7%) e, in misura minore, per Ascoli Piceno (-3,8%). Andamento del fatturato EXPORT (var.% sul trimestre precedente e sullo stesso periodo dell'anno precedente) Alimentari Metalli Altre industrie +4,0% +7,2% +5,9% -7,8% Tessili e abbigliamento -3,4% +2,4% +3,4% -8,2% +7,7% Pelli, cuoio e calzature Legno e mobile Metalmeccaniche e mezzi di trasporto Macchine elettriche ed elettroniche Chimiche, petrolifere e plastiche

10 Introduzione Produzione e fatturato Export Ordinativi Occupazione Scenari previsionali

11 ORDINATIVI Un indicatore particolarmente positivo risulta essere quello degli ordinativi totali con una variazione tendenziale pari al +6,2%; un risultato ancora migliore lo raggiunge l artigianato con un +6,9%. Le imprese di grandi dimensioni (50 e più dipendenti) segnalano il maggiore incremento con un tasso tendenziale pari al +6,3%, mentre le imprese di piccole dimensioni (0-9 dipendenti) ottengono un aumento pari al +5,8%; risulta più contenuta, invece, la crescita degli ordinativi della fascia dimensionale media (10-49 dipendenti) con un +1,9%, rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente. Le industrie elettriche ed elettroniche offrono la migliore performance tra i vari settori di attività (+12,5%) e vengono seguiti dalle altre industrie (+11,1%). Discreti risultati per le industrie dei metalli (+6,1%) e per le industrie chimiche, petrolifere e plastiche (+5,1%) e in terreno positivo si posizionano anche le industrie del legno e del mobile (+3,6%), le industrie alimentari (+3,5%) e le industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto (+0,9%). Il maggiore calo degli ordinativi totali lo subiscono le industrie delle pelli, cuoio e calzature (-8,4%), mentre le industrie tessili e dell abbigliamento fanno segnare un -2,3%. A livello provinciale, Ascoli Piceno mostra un incremento degli ordinativi pari al +9,3%, seguono Ancona (+7,4%), Macerata (+7,1%) e Pesaro (+5,0%). Soltanto Fermo evidenzia una carenza di ordinativi presentando un calo pari al -6,9% rispetto ai livelli dello stesso periodo dell anno precedente. Ordinativi totali Totale +6,2% Artigianato +6,9%

12 Settimane di PRODUZIONE assicurata dalla consistenza del portafogli ordini a fine trimestre, per settore di attività, classe dimensionale e provincia MARCHE 4 trimestre 2015 settimane Resta in crescita il tempo medio della produzione assicurata dalla consistenza del portafogli ordini a fine trimestre con un risultato corrispondente a 8,6 settimane (a fronte di un tempo di 7 settimane segnalato nel precedente trimestre). I tempi più lunghi di produzione sono riservati alle industrie dei metalli (16 settimane), seguiti da quelli delle altre industrie (9,8 settimane) e delle industrie elettriche ed elettroniche (9,4 settimane). TOTALE 8,6 - di cui: Artigianato 8,7 SETTORI DI ATTIVITA' Industrie alimentari 7,3 Industrie tessili e abbigliamento 5,4 Industrie pelli, cuoio e calzature 9,4 Industrie legno e mobile 3,3 Industrie chimiche, petrolifere e plastiche 5,5 Industrie dei metalli 16,0 Industrie metalmeccaniche e mezzi di trasporto 6,6 Industrie elettriche ed elettroniche 9,4 Altre industrie 9,8 CLASSE DI ADDETTI 0-9 dipendenti 8, dipendenti 7,3 50 e più dipendenti 11,9 PROVINCE Ancona 9,1 Ascoli Piceno 11,9 Fermo 10,5 Macerata 8,6 Pesaro e Urbino 5,3 6 Settimane di produzione assicurata dalla consistenza del portafogli ordini

13 Andamento degli ORDINATIVI ESTERI rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, per settore di attività e classe dimensionale (distribuzione % risposte delle imprese e variazione %) ORDINATIVI ESTERI Gli ordinativi del mercato estero offrono segnali incoraggianti per l export del sistema manifatturiero marchigiano (+10,6%), grazie al contributo decisivo del settore artigiano, che presenta un indicatore in netto rialzo, rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente (+27,0%). A livello settoriale, i maggiori incrementi vengono realizzati dalle industrie elettriche ed elettroniche (+17,0%) e dalle altre industrie (+14,4%), seguite a distanza dalle industrie dei metalli (+8,2%) e dalle industrie chimiche, petrolifere e plastiche (+5,6%). Gli ordinativi esteri risultano in aumento anche per le industrie alimentari (+3,1% rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente) e per le industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto (+1,7%). In decisa flessione risultano le industrie delle pelli, cuoio e calzature (-10,9%) e le industrie tessili e dell abbigliamento (-8,7%), mentre resta più contenuto il calo degli ordinativi esteri delle industrie del legno e del mobile (-2,9%). Andamento estremamente positivo per gli ordinativi esteri della provincia di Ancona (+13,2%) e buone performance anche per quelle di Macerata (+8,3%) e di Pesaro (+7,0%), seguite a distanza dalla provincia di Ascoli Piceno (+3,9%). In deficit, rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente, soltanto la provincia di Fermo (-3,1%). MARCHE 4 trimestre 2015 Totale imprese Ordinativi esteri aumento stabilità diminuzione TOTALE ,6 - di cui: Artigianato ,0 SETTORI DI ATTIVITA' Industrie alimentari ,1 Industrie tessili e abbigliamento ,7 Industrie pelli, cuoio e calzature ,9 Industrie legno e mobile ,9 Industrie chimiche, petrolifere e plastiche ,6 Industrie dei metalli ,2 Industrie metalmeccaniche e mezzi di trasporto ,7 Industrie elettriche ed elettroniche ,0 Altre industrie ,4 CLASSE DI ADDETTI 0-9 dipendenti , dipendenti ,1 50 e più dipendenti ,8 PROVINCE Ancona ,2 Ascoli Piceno ,9 Fermo ,1 Macerata ,3 Pesaro e Urbino ,0 var.% Totale +10,6% Artigianato +27,0%

14 Introduzione Produzione e fatturato Export Ordinativi Occupazione Scenari previsionali

15 Numero delle ore di Cassa Integrazione Guadagni dell'industria, dell'edilizia e dell'artigianato secondo la classificazione Inps e variazioni tendenziali MARCHE 4 trimestre 2015 Gestione ordinaria Gestione straordinaria Deroga Totale 4 trimestre trimestre trimestre trimestre trimestre trimestre trimestre trimestre 2014 Var. % rispetto allo stesso trim. anno precedente OCCUPAZIONE Nonostante le positive evoluzioni dell andamento di produzione e di fatturato, le imprese manifatturiere marchigiane non tornano a rafforzare i propri organici. L indicatore dell occupazione si posiziona, infatti, in terreno negativo anche nell ultima frazione dell anno (-0,6% rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente). Ma una diversa chiave di lettura può essere formulata osservando anche i dati della Cassa Integrazione Guadagni: se è vero che le assunzioni risultano inferiori alle uscite, è altrettanto plausibile affermare che una parte di questo gap, in termini di ore lavorate, viene colmata dal reintegro di una quota consistente dei lavoratori cassaintegrati. Rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente, infatti, le ore di CIG risultano diminuite di quasi 3 milioni di ore per una variazione pari al -44,4%. In particolare, è di tutto rilievo la diminuzione delle ore di Cassa Integrazione delle industrie meccaniche ( ore, pari al -63,7% rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente). L artigianato recupera una parte dei posti di lavoro persi nei trimestri precedenti ottenendo un deciso incremento occupazionale (+2,8%). Attività economiche connesse con l'agricoltura Estrazioni minerali metalliferi e non ,0 Legno ,4 Alimentari ,7 Metallurgiche ,1 Meccaniche ,7 Tessili ,2 Abbigliamento ,0 Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche ,8 Pelli, cuoio e calzature ,3 Lavorazione minerali non metalliferi ,9 Carta, stampa ed editoria ,5 Installazione impianti per l'edilizia ,6 Energia elettrica, gas ed acqua Trasporti e comunicazioni ,8 Tabacchicoltura ,0 Servizi Varie ,4 Totale industria ,4 Totale edilizia ,2 Totale artigianato ,2 Totale commercio ,4 Totale settori vari ,6 Totale generale ,2 Andamento dell'occupazione rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, per settore di attività e classe dimensionale (distribuzione % risposte delle imprese e variazione %) MARCHE 4 trimestre 2015 Totale imprese aumento stabilità diminuzione TOTALE ,6 - di cui: Artigianato ,8 SETTORI DI ATTIVITA' Industrie alimentari ,5 Industrie tessili e abbigliamento ,2 Industrie pelli, cuoio e calzature ,0 Industrie legno e mobile ,2 Industrie chimiche, petrolifere e plastiche ,0 Industrie dei metalli ,3 Industrie metalmeccaniche e mezzi di trasporto ,3 Industrie elettriche ed elettroniche ,9 Altre industrie ,8 CLASSE DI ADDETTI 0-9 dipendenti , dipendenti ,9 50 e più dipendenti ,6 PROVINCE Ancona ,2 Ascoli Piceno ,2 Fermo ,8 Macerata ,2 Pesaro e Urbino ,7 var.%

16 Introduzione Produzione e fatturato Export Ordinativi Occupazione Scenari previsionali

17 PREVISIONI Gli scenari previsionali emersi dall indagine congiunturale di Unioncamere Marche indicano discrete opportunità di ripresa produttiva nei primi mesi del Il 27% degli imprenditori interpellati, infatti, prevede un incremento dei livelli di produzione contro una quota del 25%, che indica una possibile diminuzione; il restante 48%, invece, ritiene che la situazione resterà invariata. Previsioni relative alla PRODUZIONE nel trimestre successivo, per settore di attività, classe dimensionale e provincia (distribuzione % risposte delle imprese) MARCHE 4 trimestre 2015 Totale imprese aumento stabilità diminuzione TOTALE di cui: Artigianato SETTORI DI ATTIVITA' Industrie alimentari Industrie tessili e abbigliamento Industrie pelli, cuoio e calzature Industrie legno e mobile Industrie chimiche, petrolifere e plastiche Industrie dei metalli Industrie metalmeccaniche e mezzi di trasporto Industrie elettriche ed elettroniche Altre industrie CLASSE DI ADDETTI 0-9 dipendenti dipendenti e più dipendenti PROVINCE Ancona Ascoli Piceno Fermo Macerata Pesaro e Urbino

18 Per quanto riguarda il fatturato, la quota di ottimisti risulta più ampia con un 29% delle segnalazioni, mentre i pessimisti si attestano sempre al 25% e infine si evidenzia una quota pari al 46% di stabili. Previsioni relative al FATTURATO nel trimestre successivo, per settore di attività, classe dimensionale e provincia (distribuzione % risposte delle imprese) MARCHE 4 trimestre 2015 Totale imprese aumento stabilità diminuzione TOTALE di cui: Artigianato SETTORI DI ATTIVITA' Indus trie alimentari Indus trie tes s ili e abbigliamento Indus trie pelli, cuoio e calzature Indus trie legno e mobile Indus trie chimiche, petrolifere e plas tiche Indus trie dei metalli Indus trie metalmeccaniche e mezzi di tras porto Indus trie elettriche ed elettroniche Altre indus trie CLASSE DI ADDETTI 0-9 dipendenti dipendenti e più dipendenti PROVINCE Ancona As coli Piceno Fermo Macerata Pes aro e Urbino

19 Stessa percentuale di segnalazioni di aumento (29%) per gli ordinativi interni, ma con una quota di indicazioni di diminuzione pari al 26%. Le previsioni nelle province marchigiane (saldo previsioni aumento-diminuzione) Ancona produzione: -21 ordinativi interni: -23 ordinativi esteri: +11 fatturato: -14 Ascoli Piceno produzione: +4 ordinativi interni: +16 ordinativi esteri: +49 fatturato: +10 Fermo produzione: +4 ordinativi interni: -15 ordinativi esteri: -27 fatturato: -10 Macerata produzione: +21 ordinativi interni: +22 ordinativi esteri: +17 fatturato: +11 Pesaro produzione: +20 ordinativi interni: +23 ordinativi esteri: +12 fatturato: +23 Previsioni relative agli ORDINATIVI INTERNI nel trimestre successivo, per settore di attività, classe dimensionale e provincia (distribuzione % risposte delle imprese) MARCHE 4 trimestre 2015 Totale imprese aumento stabilità diminuzione TOTALE di cui: Artigianato SETTORI DI ATTIVITA' Industrie alimentari Industrie tessili e abbigliamento Industrie pelli, cuoio e calzature Industrie legno e mobile Industrie chimiche, petrolifere e plastiche Industrie dei metalli Industrie metalmeccaniche e mezzi di trasporto Industrie elettriche ed elettroniche Altre industrie CLASSE DI ADDETTI 0-9 dipendenti dipendenti e più dipendenti PROVINCE Ancona Ascoli Piceno Fermo Macerata Pesaro e Urbino

20 Gli ordinativi esteri presentano quasi le stesse probabilità di crescita (26% delle segnalazioni), ma con ridotti rischi di flessione (19% delle indicazioni). Previsioni relative agli ORDINATIVI ESTERI nel trimestre successivo, per settore di attività, classe dimensionale e provincia (distribuzione % risposte delle imprese) MARCHE 4 trimestre 2015 Totale imprese aumento stabilità diminuzione TOTALE di cui: Artigianato SETTORI DI ATTIVITA' Industrie alimentari Industrie tessili e abbigliamento Industrie pelli, cuoio e calzature Industrie legno e mobile Industrie chimiche, petrolifere e plastiche Industrie dei metalli Industrie metalmeccaniche e mezzi di trasporto Industrie elettriche ed elettroniche Altre industrie CLASSE DI ADDETTI 0-9 dipendenti dipendenti e più dipendenti PROVINCE Ancona Ascoli Piceno Fermo Macerata Pesaro e Urbino

21 Resta stazionaria la situazione occupazionale per il 1 trimestre 2015 con una quota pari all 80% delle imprese che dichiara di voler mantenere invariato il numero dei propri dipendenti, mentre si equivalgono le quote delle aziende (pari al 10%) che intendono ampliare il proprio organico e quelle che saranno costrette a ridurlo. Ripartizione % delle previsioni sull OCCUPAZIONE del 4 trimestre 2015 per classi di addetti Ripartizione % delle previsioni sull OCCUPAZIONE del 4 trimestre 2015 per settore di attività

22 Nella suddivisione per classe di addetti, le imprese di grandi dimensioni (50 e più dipendenti) presentano le migliori prospettive di crescita nel breve termine. Eseguendo un saldo tra le previsioni di aumento e quelle di diminuzione, le quote si attestano a +12 punti percentuali per la produzione, +13 punti per il fatturato totale, +11 punti per gli ordinativi interni e +22 punti percentuali per gli ordinativi esteri. Le imprese di grandi dimensioni restano orientate a una situazione di stabilità sul versante occupazionale con l 82% di segnalazioni che si esprimono in tal senso e con quote di ottimisti e pessimisti che si attestano entrambe a una quota del 9%. Le micro imprese (0-9 dipendenti) formulano previsioni in terreno positivo per tutti gli indicatori monitorati, a cominciare dalla produzione (+1 punto percentuale è il saldo tra segnalazioni di aumento e quelle di diminuzione), proseguendo per fatturato e ordinativi interni (+3 punti) e soprattutto per gli ordinativi esteri (+9 punti percentuali). La spinta all incremento occupazionale proviene essenzialmente proprio dalle imprese di piccola dimensione, le sole a presentare un saldo positivo tra le previsioni di entrate (11% delle segnalazioni) e di uscite (7% del totale). Le imprese di media dimensione (10-49 dipendenti) prevedono un incremento di produzione e di fatturato (+3 punti percentuali è il saldo per le previsioni dei due indicatori), così come degli ordinativi interni ed esteri (entrambi con +2 punti percentuali). Si prevede, infine, un calo dei livelli occupazionali delle imprese di media dimensione, considerato che una quota pari all 8% aumenterà il proprio numero di addetti, mentre il 17% ridurrà il proprio organico. + - Ripartizione % delle previsioni sulla PRODUZIONE del 4 trimestre 2015 per classi di addetti Ripartizione % delle previsioni sul FATTURATO del 4 trimestre 2015 per classi di addetti

23 Ripartizione % delle previsioni sulla PRODUZIONE del 4 trimestre 2015 Ripartizione % delle previsioni sul FATTURATO del 4 trimestre 2015 Tra i vari settori di attività, gli scenari previsionali a breve termine si presentano favorevoli alle industrie elettriche ed elettroniche, soprattutto per quanto riguarda la produzione (+47 punti percentuali è il saldo tra ottimisti e pessimisti) e gli ordinativi esteri (+31 punti). Anche le industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto auspicano un 1 trimestre 2016 positivo prevedendo, innanzitutto, un incremento del fatturato (con un saldo di +28 punti percentuali) e, a seguire, della produzione (+22 punti percentuali). Buone previsioni di crescita anche per le industrie del legno e del mobile, grazie al saldo previsionale degli ordinativi interni (+22 punti percentuali) e della produzione (+17 punti). Le industrie dei metalli esprimono aspettative positive per fatturato (+14 punti), ordinativi interni (+9 punti) ed esteri (+11 punti), a fronte di un possibile calo della produzione (-5 punti percentuali). Le industrie tessili e dell abbigliamento e le industrie delle pelli, cuoio e calzature presentano un discreto quadro previsionale, ma dovranno far fronte a un possibile calo degli ordinativi esteri (-20 punti percentuali le prime, -27 punti le seconde). I settori in maggiore difficoltà nel primo trimestre dell anno, secondo le indicazioni previsionali, saranno quelli delle industrie alimentari, delle industrie chimiche, petrolifere e plastiche e delle altre industrie.

24 CLASSIFICAZIONE DELLE DIVISIONI E DEI GRUPPI DI ATTIVITA' ECONOMICA (ATECO 2007) NEI SETTORI DI INDAGINE SETTORI DI INDAGINE ATECO 2007 Industrie alimentari Industrie tessili e dell'abbigliamento Industrie delle pelli, cuoio e calzature Industrie del legno e del mobile Industrie chimiche, petrolifere e delle materie plastiche Industrie dei metalli Industrie metalmeccaniche e dei mezzi di trasporto Industrie elettriche ed elettroniche Altre industrie 10 INDUSTRIE ALIMENTARI 11 INDUSTRIA DELLE BEVANDE 12 INDUSTRIA DEL TABACCO 13 INDUSTRIE TESSILI 14 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO; CONFEZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E PELLICCIA 15 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PELLE E SIMILI 16 INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO (ESCLUSI I MOBILI); FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN PAGLIA E MATERIALI DA INTRECCIO 31 FABBRICAZIONE DI MOBILI 19 FABBRICAZIONE DI COKE E PRODOTTI DERIVANTI DALLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO 20 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI 21 PRODUZIONE DI PRODOTTI FARMACEUTICI DI BASE E DI PREPARATI FARMACEUTICI 22 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE 24 METALLURGIA 25 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO (ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURE) 28 FABBRICAZIONE DI MACCHINARI ED APPARECCHIATURE NCA 29 FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI 30 FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO 26 FABBRICAZIONE DI COMPUTER E PRODOTTI DI ELETTRONICA E OTTICA; APPARECCHI ELETTROMEDICALI, APPARECCHI DI MISURAZIONE E DI OROLOGI 27 FABBRICAZIONE DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED APPARECCHIATURE PER USO DOMESTICO NON ELETTRICHE 17 FABBRICAZIONE DI CARTA E DI PRODOTTI DI CARTA 18 STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI 23 FABBRICAZIONE DI ALTRI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI 32 ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE 33 RIPARAZIONE, MANUTENZIONE ED INSTALLAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHIATURE NOTA METODOLOGICA SINTETICA La raccolta dei questionari è stata effettuata dalla società Questlab srl nel periodo tra il 7 gennaio e il 5 febbraio Come per le precedenti rilevazioni, l'obiettivo complessivo da raggiungere era di 300 unità, con stratificazione per settore, classe dimensionale e provincia (cfr. tab. 1a/b). Per questo scopo sono state attivate unità, opportunamente ripartite fra gli strati (cfr. tab. 2a/b). I contatti con le imprese e la somministrazione dei questionari sono avvenuti via web, attraverso la piattaforma presente nel sito Tale piattaforma è servita per fornire alle imprese l accesso ad un area Internet riservata, contenente utili informazioni sull iniziativa, dove poter compilare il questionario. La stessa piattaforma è stata utilizzata per la realizzazione dei solleciti telefonici, l invio automatizzato o mirato di di sollecito e di fax contenenti il questionario, la registrazione dei questionari pervenuti via fax e la somministrazione di questionari telefonici con metodologia Cati (Computer Assisted Telephone Interview). Nel complesso sono stati raccolti 345 questionari completi con un tasso di risposta pari al 24,2%. Nelle tabelle 3a e 3b vengono fornite le distribuzioni del numero di questionari raccolti per settore e classe dimensionale e per settore e provincia; nelle tabelle 4a e 4b vengono forniti i corrispondenti tassi di risposta. Per quanto riguarda infine le coperture rispetto alla stratificazione obiettivo, rileviamo che i risultati sono molto buoni e, nella grande maggioranza dei casi, i livelli di copertura dei singoli sono prossimi al 100% o superiori (cfr. tab. 5a/b). Questi risultati permettono di realizzare, a partire dai dati campionari raccolti, statistiche molto affidabili associate ad un livello di errore che complessivamente risulta inferiore al 5,2%. Al fine di garantire un livello di errore omogeneo anche all'interno dei vari strati, si è fatto ricorso ad un campione di tipo non proporzionale, tale cioè da garantire livelli (pur minimi) di rappresentatività anche ai diversi strati indagati. Pertanto, per la realizzazione delle elaborazioni statistiche, è stato necessario ricorrere all'impiego di opportuni pesi al fine di riproporzionare le distribuzioni ottenute all'effettiva distribuzione dell'universo. Tali pesi sono definiti mediante il rapporto, all'interno di ogni strato, fra la numerosità dell'universo e la numerosità del campione dei rispondenti.

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