Edizione Dicembre 2003

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1 144 REGGIO CALABRIA FASCICOLO LINEA Napoli Potenza Inf. Metaponto Napoli Taranto Battipaglia Sibari 145 Sapri Palermo Catania Reggio Di C. C.le Paola S. Lucido M. Lamezia T.C.le Eccellente Tropea S.Ferdinando Messina 142 Villa S.G Rosarno Montalto-Rose Castiglione Cos. Cosenza Roccella J. 145 Crotone Catanzaro Lido LINEE: LAMEZIA T.C. - CATANZARO LIDO Edizione Dicembre 2003

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3 Cap. 1 FL REGISTRAZIONE DELLE MODIFICHE AL FASCICOLO LINEA 144 Appendice Circ. Comp. Pagine modificate In vigore dal CC N RC N /09/2004 7/2004 2/2004 pag /12/2004 CC N RC 33/2006 CC N RC 37/2006 CC N RC 17/2007 CC N RC 23/2007 CC N RC 29/2007 CC N RC 35/2007 CC N RC 02/2008 CC N RC 08/2008 CC N RC 18/2008 CC N RC 08/2009 CC N RC 16/2010 CC N RC 19/2010 CC N RC 24/2010 CT N RC 03/2011 CT N RC 08/2011 CT N RC 09/2011 CT N RC 14/2011 CT N RC 1/2012 CT N RC 11/2012 CT N RC 11/2013 CT N RC 24/2013 pag /09/2006 Copertina Pag. 1 10/12/2006 Pag /07/2007 Pag /10/2007 Pag /12/2007 Pag /12/2007 Pag /02/2008 Copertina /06/ /11/ /06/ /5 24/06/ /6 19/07/ /12/ / /05/2011 Copertina 1-95/96-97/98 20/07/ /96-97/98 20/07/ /12/ /02/ /09/ /07/ / /12/2013 C.T. 24/ EDIZIONE DICEMBRE

4 Cap. 1 FL REGISTRAZIONE DELLE MODIFICHE AL FASCICOLO LINEA 144 Appendice Circ. Comp. CT N RC 1/2014 CT N RC 3/2014 CT N RC 4/2014 CT N RC 5/2014 CT N RC 1/2015 Pagine modificate In vigore dal /12 23/ /01/ / /05/ /96 97/98 10/06/ /28 25/06/ /02/ EDIZIONE DICEMBRE 2003 C.T

5 Cap. 2 FL INDICE DEL FASCICOLO LINEA 144 Cap. Pag. Sez. 1 REGISTRAZIONE DELLE MODIFICHE AL FASCICOLO LINEA 1 2 INDICE DEL FASCICOLO LINEA 3 3 DISPOSIZIONI VARIE PER LOCALITÀ DI SERVIZIO Norme particolari che interessano i treni da osservarsi in determinate località di servizio contraddistinte dal simbolo (per memoria) 3.2 Norme particolari che interessano l esercizio delle manovre e le attività da svolgersi prima della partenza o dopo l arrivo dei treni, da osservarsi in determinate località di servizio 4 DISPOSIZIONI VARIE PER TRATTI DI LINEA Tratti di linea sui quali è ammessa la marcia parallela. (per memoria) 4.2 Tratti di linea con blocco elettrico automatico dove il macchinista può riprendere la corsa, dopo 3 minuti di sosta al segnale permissivo disposto a via impedita, senza comunicare con la stazione successiva. (per memoria) 4.3 Tratti di linea sui quali anche di giorno si deve usare la segnalazione notturna e debbono essere mantenute accese le luci delle carrozze 4.4 Tratti di linea sui quali si possono omettere gli indicatori di velocità massima quando le variazioni di velocità sono riferite a punti singolari facilmente individuabili (per memoria) 4.5 Ubicazione del mezzo di trazione nei convogli di mezzi d opera circolanti su linee con pendenza maggiore del15 e tratti di linea sui quali è ammesso il dimezzamento dei convogli di mezzi d opera 4.6 Tratti di linea affiancati (per memoria) 4.7 Tratti di linea per i quali la nebbia è considerata fenomeno eccezionale Disposizioni restrittive per i brevi movimenti di regresso (per memoria) 4.9 Località e punti della linea ove esistono segnali a distanza di visibilità ridotta o a distanza ridotta rispetto ai relativi avvisi o 22 situati in posizione particolare 4.10 Norme particolari per l esercizio dei mezzi di trazione elettrici (per memoria) 4.11 Norme particolari per l esercizio dei mezzi di trazione termici (per memoria) C. T. 1/ EDIZIONE DICEMBRE

6 4.12 Norme particolari per l esercizio con mezzi leggeri (per memoria) 4.13 Norme particolari per l esercizio delle linee o tratti di linea (per memoria) 4.14 Scambio materiali fra stazioni e fra queste e i raccordi (per memoria) 4.15 Ubicazione, lunghezza ed attrezzaggio delle gallerie Autorizzazione alla partenza con comunicazione registrata del regolatore della circolazione Disabilitazione dal servizio (per memoria) 4.18 Linee sulle quali è ammesso affidare i mezzi di trazione, muniti di dispositivo vigilante, ad un agente di condotta (per memoria) 4.19 Ubicazione posti telefonici in linea Principali utenze telefoniche Linee sulle quali sono attivi particolari sistemi di collegamento terra-treno Norme particolari per il passaggio dei rotabili sulle navi traghetto (per memoria) 4.23 Disposizioni e/o indicazioni particolari (per memoria) 4.24 Linee sulle quali è ammesso lo scambio di comunicazioni verbali registrate fra il regolatore della circolazione e l agente di condotta GRAFICO SCHEMATICO DEL NODO (per memoria) 6 LINEA LAMEZIA T. CATANZARO L. (senso dispari) Schema unifilare (senso dispari) Fiancata di linea (senso dispari) Fiancata principale (senso dispari) LINEA CATANZARO L. LAMEZIA T.CLE (senso pari) Schema unifilare (senso pari) Fiancata di linea (senso pari) Fiancata principale (senso pari) CIRCOLABILITA DEI ROTABILI MASSIMA MASSA RIMORCHIABILE Appendice all FL ad uso del personale dei treni (1) TABELLA DI ACCESSO ALLE SIGLE COMPLEMENTARI SIGLE COMPLEMENTARI SENSO DISPARI SIGLE COMPLEMENTARI SENSO PARI (1) Detta appendice è riportata solo nel FL ROSSO ad uso del personale dei treni EDIZIONE DICEMBRE 2003 C.T. 1/2015

7 Cap. 3 FL DISPOSIZIONI VARIE PER LOCALITA DI SERVIZIO SEZIONE 3.2 FL NORME PARTICOLARI CHE INTERESSANO L ESERCIZIO DELLE MANOVRE E LE ATTIVITA DA SVOLGERE PRIMA DELLA PARTENZA O DOPO L ARRIVO DEI TRENI, DA OSSERVARSI IN DETERMINATE LOCALITA DI SERVIZIO. In questa sezione sono riportate le norme particolari, vigenti in determinate località di servizio, che interessano l esercizio delle manovre, nonché le attività da svolgersi prima o dopo l' arrivo dei treni. 1) CATANZARO LIDO Movimenti di manovra sul piazzale di stazione Nell ambito della zona centralizzata del piazzale della stazione i movimenti di manovra sono normalmente regolati da segnali bassi luminosi. I recapiti telefonici dell agente di RFI competente all autorizzazione sono: telefono 810/320 cellulare I movimenti di manovra che rispettano tutte le condizioni di cui agli art. 7/29 IPCL e 18 ISM possono avvenire senza la presenza del manovratore. Entrata dei mezzi di trazione al Deposito Locomotive I mezzi di trazione in entrata al Deposito locomotive, potranno avanzare dai binari di stazione dal I al VI dopo la disposizione a via libera dei segnali bassi luminosi ( ) posti sui binari stessi, attraverso il deviatoio 1a. Uscita dei mezzi di trazione dal Deposito Locomotive I mezzi di trazione in uscita dal Deposito locomotive, devono fermarsi prima di impegnare il picchetto limite del circuito di binario (punto 15 Allegato 1 R.S.) di immobilizzazione del deviatoio 01b e potranno avanzare sui binari di stazione dal I al VI dopo la disposizione a via libera del segnale basso n. 13 situato in corrispondenza del deviatoio 01b. Manovre che interessano zone di piazzale non centralizzate I movimenti dovranno essere eseguiti con l ausilio del manovratore pilota, dietro specifica autorizzazione telefonica del D.M. al manovratore che comanda la manovra. Nella zona di pertinenza dell I.F. il manovratore si assicurerà che siano sospese tutte le manovre convergenti con la manovra in essere. 2) LAMEZIA TERME C.LE Movimenti di manovra sul piazzale di stazione Nell ambito della zona centralizzata del piazzale della stazione i movimenti di manovra sono normalmente regolati da segnali bassi luminosi. I recapiti telefonici dell agente di RFI competente all autorizzazione sono: telefono 825/318 cellulare I movimenti di manovra che rispettano tutte le condizioni di cui agli art. 7/29 IPCL e 18 ISM possono avvenire senza la presenza del manovratore. C.T. 3/ EDIZIONE DICEMBRE

8 Pagina disponibile per altri inserimenti EDIZIONE DICEMBRE 2003 C. T. 1/2014

9 In questo capitolo sono riportate eventuali norme particolari e disposizioni che riguardano tratti di linea. Quando una disposizione interessa entrambi i sensi di marcia, tra i nomi delle località (indicando per primo quello della località che per prima viene incontrata nel senso di marcia dispari) che delimitano tale tratto deve essere inserito il segno. Quando invece una disposizione interessa un solo senso di marcia, tra il nome della località incontrata per prima, nel senso di circolazione per il quale la disposizione è da osservare, e quello della seconda delimitante il tratto deve essere inserito il segno. Infine, quando una stessa norma interessa più tratti di linea, questa è riportata una sola volta in corrispondenza del tratto che si incontra per primo. Negli altri tratti che seguono si rinvia al primo. SEZIONE 4.3 FL TRATTI DI LINEA SUI QUALI ANCHE DI GIORNO SI DEVE USARE LA SEGNALAZIONE NOTTURNA E DEBBONO ESSERE MANTENUTE ACCESE LE LUCI DELLE CARROZZE Lamezia T.Cle Catanzaro Lido SEZIONE 4.5 FL UBICAZIONE DEL MEZZO DI TRAZIONE NEI CONVOGLI DI MEZZI D OPERA CIRCOLANTI SU LINEE CON PENDENZA MAGGIORE DEL 15 E TRATTI DI LINEA SUI QUALI È AMMESSO IL DIMEZZAMENTO DEI CONVOGLI DI MEZZI D OPERA TRATTO DI LINEA Lamezia T. Cle - Lamezia T. Nicastro Catanzaro L. - Lamezia T. Nicastro LATO UBICAZIONE LOCOMOTIVA Catanzaro L. Lamezia T. Cle TRATTO DI LINEA OVE E AMMESSO IL DIMEZZAMENTO Nessun tratto C. T. 5/ EDIZIONE DICEMBRE

10 SEZIONE 4.7 FL TRATTI DI LINEA PER I QUALI LA NEBBIA E CONSIDERATA FENOMENO ECCEZIONALE Lamezia T.C.le Catanzaro L. SEZIONE 4.9 FL PUNTI DELLA LINEA OVE ESISTONO SEGNALI A DISTANZA DI VISIBILITA RIDOTTA O A DISTANZA RIDOTTA RISPETTO AI RELATIVI AVVISI O SITUATI IN POSIZIONE PARTICOLARE Segnale ubicato a sinistra Segnale ubicato a destra SENSO DI MARCIA LOCALITA O PUNTI DELLA LINEA AVVISO PROTEZIONE SEGNALE PARTENZA PROTEZIONE P.L. DI BLOCCO 2^ CATEGORIA VISIBILITA IN METRI BINARI INTERESSATI ANNOTAZIONI Linea: Lamezia T.C. Catanzaro l. Lamezia 6-7 Dispari T.C. Catanzaro L EDIZIONE DICEMBRE 2003 Circ. Comp.le 18/2008

11 C. C. n 16/2010 Sezione 4.15 FL Per tutte le gallerie d estensione metri sono indicate le principali caratteristiche nel prospetto seguente Linea Denominazione galleria Dal Km Progressive Lunghezza in metri A Km Uscite progressive (1) UBICAZIONE, LUNGHEZZA ED ATTREZZAGGIO DELLE GALLERIE Ubicazioni telefoni fissi (2) Cavo fessurizzato (si/no) Diffusione sonora (si/no) Cadenzamento citofoni Cadenzamento pulsanti illuminazione emergenza Cadenzamento nicchie Cadenzamento nicchioni Sentieri pedonali Ubicazione dispositivi fissi di corto circuito Ubicazione dei piani a raso Impianto idrico 144 EDIZIONE DICEMBRE Lamezia T.- Catanzaro L. Pianopoli NN NN NO NO NO NO Marcellinara NN NN NO NO NO NO Chiana Munda NN NN NO No NO NO Monaci NN NN NO NO NO NO (1) Da intendersi eventuali finestre, pozzi, ercc.presenti lungo la galleria; (2) Chilometrica FS; N.B. Vedi allegato 2 N. 38 ogni 30 m. N. 58 ogni 30 m. N. 42 ogni 30 m. N. 52 ogni 30 m. NN NN No No No NN SI larghezza 50 cm No No No NN SI No No No NN SI No No No

12 Allegato 2 Norme da osservare in caso d'emergenza nelle gallerie Estratto del Piano di E- mergenza Interno PEI per le Gallerie ad uso del Personale dei treni. Le disposizioni del presente documento riassumono i comportamenti da adottare nei casi di incidenti nel seguito ipotizzati e non sostituiscono le norme vigenti in materia (RCT, RS, IPCL, PGOS, ecc.) e le competenze e i compiti previsti dalla C.Op. n. 309 del a carico dei vari soggetti interessati nonché dalla Disposizione n. 18 del Anormalità nella corsa del treno sui tratti di linea con gallerie Qualora il PdC rilevi una qualsiasi anomalia al proprio convoglio che possa far presumere l eventuale impossibilità a proseguire la marcia deve provvedere all arresto del treno prima di inoltrarsi in galleria. Se l'anomalia si manifesta con treno già in galleria il PdC dovrà, attivando tutto quanto è nelle sue possibilità, non fermare il treno, cercando di proseguire la corsa fino all'uscita, a meno che non si tratti di evento che ne imponga l'immediato arresto (carico sporgente, deragliamento, urto, ecc...). Qualora, nonostante ogni tentativo, il treno rimanesse bloccato in galleria a causa di un qualsiasi evento incidentale, si dovranno adottare le procedure conformi alla normativa vigente con le specifiche di seguito riportate. Arresto del treno in galleria per avaria o incidente Comunicazioni al DM/DCO/DC a cura del Personale del Treno (PdT) Al manifestarsi dell evento, l agente del treno (PdC e/o PdA) che per primo ne viene a conoscenza dovrà darne immediata comunicazione, oltre che al restante personale del treno, al DM/DCO (comunicando nome, qualifica e numero del telefono utilizzato) e dovrà precisare, dettagliando nella maniera più esatta possibile: dati identificativi del treno (numero, tipo, composizione, massa, ) e scenario incidentale, con particolare riferimento all eventuale presenza di fiamme, fumi, spargimento di sostanze pericolose, viaggiatori feriti, altri treni coinvolti, ecc.; il numero stimato delle persone trasportate; la posizione del treno rispetto all'imbocco della galleria (n nicchia più vicina o progressiva chilometrica, imbocco più vicino); inoltre, eventualmente, dovrà specificare: il numero di identificazione ed il codice delle merci trasportate (n ONU e di pericolo nel caso di merci pericolose), eventuali iscrizioni o etichette di pericolo applicate al carro, effetti/sintomi riscontrati; necessità della locomotiva di soccorso (preavviso di richiesta); necessità del carro di soccorso; necessità di trasbordo in galleria; le previsioni per il ripristino del mezzo di trazione e/o del materiale trainato; prima valutazione del numero delle persone eventualmente coinvolte; necessità di interventi di soccorso esterni a FSI (VV.F, 118, ecc.). Per la richiesta di successive ulteriori notizie il DM/DCO farà riferimento, possibilmente, al Capotreno, o a chi ne svolge le funzioni. Per tale motivo la protezione del treno fermo in linea, qualora prevista (spezzamento o dimezzamento), dovrà essere affidata, possibilmente, ad altro agente. Le principali utenze telefoniche sono elencate nella sezione 4.20 FL 23/1 144 EDIZIONE DICEMBRE 2003 CT n 24/2013

13 Ulteriori compiti del personale del treno Il PdA, per quanto possibile, si adopererà per mantenere chiuse le porte, tenere informati i viaggiatori sulle cause e probabile durata della sosta nonché per l eventuale gestione del panico. In presenza di fumi dovrà provvedersi anche allo spegnimento dell impianto di climatizzazione. Inoltre il PdA si dovrà attivare per dissuadere i viaggiatori dall utilizzo dei cellulari al fine di lasciare i limitati canali di comunicazione a disposizione degli addetti alla gestione dell emergenza. Nel caso di treni viaggiatori bloccati in galleria dovrà essere valutata, nel più breve tempo possibile, l opportunità di effettuare il trasbordo su altro treno osservando le procedure previste o, in caso di pericolo, provvedere, se possibile, al dimezzamento del treno con le norme di cui al paragrafo successivo. In presenza di incendio o in caso di blocco di lunga durata, eventuali treni viaggiatori non direttamente coinvolti nell incidente che non possono proseguire la marcia (binario occupato dal treno precedente in avaria, sagoma del proprio binario occupata, condizioni della galleria proibitive per il passaggio del treno, ecc.) saranno fatti retrocedere con le norme di cui al paragrafo successivo. In caso d inefficienza delle comunicazioni, al fine di consentire l organizzazione del soccorso eventualmente necessario, il PdC del treno fermo deve individuare il mezzo più idoneo per avvisare quanto prima il DM/DCO. Se l incidente occorso è tale da rendere prioritaria l evacuazione delle persone e non sia possibile proseguire con il proprio convoglio, neanche ricorrendo al dimezzamento, il Capotreno dovrà valutare ogni opportunità di evacuazione dandone immediato avviso ai viaggiatori, richiamandoli al rispetto delle cautele che le precarie condizioni richiedono. Nel caso di avaria che interessi solo alcuni dei rotabili in composizione, il Capotreno, se ritenuto opportuno, può disporre per il dimezzamento, previo benestare del DM/DCO. Nel caso di incendio di modeste dimensioni il PdT tenterà di spegnerlo con i mezzi disponibili a bordo. Qualora l incendio assuma dimensioni non più controllabili con i mezzi a bordo e le condizioni ambientali diventino proibitive per la salute e/o vita delle persone, il PdC dovrà provvedere, previo benestare del DM/DCO, all immediato dimezzamento del proprio treno proseguendo fino alla successiva stazione con la parte di treno non coinvolta dalle fiamme. Il PdT dovrà provvedere immediatamente al dimezzamento del treno per ricoverare in stazione i rotabili non coinvolti dal deragliamento è consentire, quindi, l evacuazione dei passeggeri dalla galleria e l arrivo del carro soccorso in prossimità dei rotabili deragliati. Nel caso di treni viaggiatori con locomotiva in coda, trasferiti i viaggiatori sui rotabili prossimi al locomotore e non interessati dall inconveniente, si dovrà provvedere alla retrocessione del treno dimezzato. Nell impossibilità di proseguire la corsa verso l uscita con il treno eventualmente dimezzato (locomotore in coda o deragliamento dello stesso), il PdC confermerà al DM/DCO di non riprendere la corsa se non dopo suo ordine scritto. CT n 24/ EDIZIONE DICEMBRE /2

14 Norme da osservare per il dimezzamento di un treno in galleria Qualora occorra provvedere al dimezzamento di un treno in galleria a seguito di un e- vento incidentale dovranno essere osservate le norme previste dall articolo 23/13 RCT e corrispondenti articoli 40/12 delle IPCL e 25/16 ISPAT con le seguenti precisazioni: a) Treni viaggiatori Il dimezzamento deve essere immediatamente attuato, su ordine del DM/DCO, dal PdT per consentire la prosecuzione o la retrocessione, qualora si tratti di treno con locomotiva in coda, di almeno parte del convoglio. Se le comunicazioni con il DM/DCO non sono possibili ed il dimezzamento si rende necessario per la salvaguardia della vita e/o salute delle persone, il provvedimento dovrà essere attuato d iniziativa dal Capotreno. I viaggiatori presenti nella parte impossibilitata alla fuoriuscita dalla galleria devono essere fatti spostare nella prima parte che proseguirà. In tale operazione dovrà essere prestata la massima attenzione al fine di non compromettere l incolumità dei viaggiatori stessi. Qualora il dimezzamento è attuato per cause che possono compromettere la vita o la salute dei passeggeri imprigionati in galleria, al fine di accelerare le operazioni il PdA dovrà invitare i viaggiatori interessati allo spostamento a rinunciare ai propri bagagli. Il proseguimento fino alla stazione successiva può avvenire senza alcuna ulteriore formalità, a meno che il DM/DCO non abbia impartito l ordine di non muoversi per consentire l invio del convoglio soccorso sullo stesso binario del treno in senso opposto; in quest ultimo caso è necessaria autorizzazione scritta del DM/DCO che potrà concedere solo se non è stato inviato alcun mezzo sul medesimo binario in senso opposto. Qualora la situazione di pericolo sia peggiorata al punto da compromettere la vita delle persone, e non risulta possibile comunicare con il DM/DCO per il proseguimento, o è già partito qualche mezzo sullo stesso binario, il ricovero della prima parte del convoglio potrà avvenire solo facendola precedere da un agente con un segnale di arresto a mano a metri e avanzando con marcia a vista. Nel caso di treni con mezzo di trazione ubicato in coda il ricovero della prima parte è possibile solo per retrocessione. La parte che rimane in linea dovrà adeguatamente essere immobilizzata ricorrendo ad ogni mezzo utile allo scopo. Si potrà omettere il presenziamento della stessa se le condizioni esistenti nella galleria risultano proibitive per la salute delle persone. Il PdT farà il possibile anche per proteggere la parte lasciata in linea, fermo restando che in caso di estrema urgenza dell abbandono della galleria si potrà omettere anche tale operazione. b) Treni merci Nel caso di treni merci il dimezzamento dovrà essere attuato in caso di incendio,esplosione, deragliamento. Dovranno essere lasciati in composizione alla prima parte che proseguirà la marcia, tutti i rotabili in grado di proseguire provvedendo al taglio del convoglio in corrispondenza dei rotabili direttamente coinvolti nell evento incidentale. Il PdC dovrà ovviamente provvedere all immobilizzazione della parte da lasciare in galleria. Ai fini del ricovero della prima parte e della protezione e presenziamento della parte lasciata in galleria sono validi gli stessi principi descritti per i treni viaggiatori tenendo presente che il ricovero è possibile solo nella stazione successiva, a meno che non vi sia in composizione una locomotiva efficiente in coda. 23/3 144 EDIZIONE DICEMBRE 2003 CT n 24/2013

15 Norme da osservare per la retrocessione di un treno fermo nella Galleria La retrocessione di un convoglio fermo in galleria deve avvenire con le norme degli articoli 23 RCT, 40 IPCL e 25 ISPAT. In caso di imminente pericolo ed in assenza di comunicazioni con il DM/DCO il Capotreno deve disporre d iniziativa la retrocessione dei treni viaggiatori adottando ogni cautela del caso. In caso di pericolo, la retrocessione del convoglio in assenza di autorizzazione del DM/DCO deve avvenire almeno per lo spazio strettamente necessario alla salvaguardia della salute e/o vita delle persone. Nel caso di treno viaggiatori con locomotiva in testa dovrà provvedersi affinché la coda del convoglio sia presenziata con un agente con il compito di azionare il freno di emergenza per l arresto del treno in retrocessione in caso di necessità. Per la retrocessione dei treni merci è sempre necessaria l autorizzazione del DM/DCO. Il secondo agente di macchina dovrà portarsi in coda al convoglio e far retrocedere lo stesso con i previsti segnali di manovra. Se disponibili possono anche essere utilizzati mezzi di comunicazione alternativi (telefoni cellulari, ecc.). In ogni caso qualora la retrocessione prosegua fino all uscita dalla galleria, prima di entrare in stazione dovranno essere presi accordi con il DM/DCO per l individuazione del binario di ricovero. Al caso potrà essere disposta anche la retrocessione in linea, oltre le stazioni limitrofe la galleria. I convogli retrocessione in stazione devono arrestarsi oltre il segnale di partenza lato galleria per lasciare liberi i deviatoi necessari a consentire l ingresso dei mezzi di soccorso. CT n 24/ EDIZIONE DICEMBRE /4

16 INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE SUI COMPORTAMENTI DA TENERE IN GALLERIA IN CASO DI DISCESA DAL TRENO A SEGUITO DEL VERIFICARSI DI UN EMERGENZA Per un ordinato e rapido esodo dalla galleria è necessario attenersi alle istruzioni fornite dal personale ferroviario direttamente o mediante gli impianti di diffusione sonora, prestando comunque osservanza alle seguenti indicazioni di carattere generale: For an orderly and efficient evacuation in a tunnel please follow the instructions provided by the train personnel either or over the train P.A. system, while bearing in mind the following general indications: 1. una volta discesi dal treno occorre dirigersi verso la direzione più opportuna per l esodo seguendo le indicazioni fornite dal personale ferroviario e/o i cartelli segnaletici affissi sulla parete della galleria, ove presenti; Once off the train, you must head in the most appropriate direction for evacuation by following the indications of the train personnel and/or, if there are, the signs on the tunnel walls; 2. la galleria dovrà essere percorsa camminando esclusivamente sul marciapiede laterale della stessa evitando di invadere i binari; While in the tunnel, walk along the side pavement only and be sure to avoid encroaching on the tracks; 3. l attraversamento dei binari, se necessario per raggiungere l uscita, deve essere preventivamente autorizzato dal personale ferroviario; Crossing of the tracks,if required in order to reach the exit, must be authorised in advance by the train personnel; 4. durante l esodo occorre mantenere la calma, non spingere o accalcarsi con le persone che precedono, non creare allarmismo; During the evacuation you must keep calm at the all times. Avoid pushing or crowding the people in front and do not panic; 5. aiutare per quanto possibile, le persone a mobilità ridotta; People with reduced mobility should be helped as much as possible; 6. una volta raggiunta l uscita, occorre non disperdersi e seguire le istruzioni impartite dalle squadre di soccorso. On reaching the exit, remain in the area and follow the instructions provided by rescue teams. 23/5 144 EDIZIONE DICEMBRE 2003 CT n 24/2013

17 Pagina disponibile per altri inserimenti C.T. 24/ EDIZIONE DICEMBRE /6

18 SEZIONE 4.16 FL AUTORIZZAZIONE ALLA PARTENZA CON COMUNICAZIONE REGISTRATA DEL REGOLATORE DELLA CIRCOLAZIONE In questa sezione è riportato, secondo l ordine alfabetico, l elenco delle stazioni relative al FL, munite di segnali di partenza comuni a più binari, nelle quali la partenza del treno è subordinata all autorizzazione del regolatore della circolazione nei casi previsti dal Regolamento sui segnali in uso sulla infrastruttura ferroviaria nazionale. Stazione Binari muniti di segnale di partenza comune Lamezia T.C Segnalamento integrativo Segnale basso luminoso atto a fornire la segnalazione di luci bianche verticali lampeggianti Destinazione o senso di marcia Dispari EDIZIONE DICEMBRE 2003 C. T. 1/2015

19 SEZIONE 4.19 FL UBICAZIONE POSTI TELEFONICI IN LINEA Nel prospetto seguente sono elencati, per le linee non elettrificate, tutti i posti telefonici esclusi quelli delle località di servizio presenziate o telecomandate LINEA Km Note (1) STAZIONI COLLEGATE 12,959 Ev. - Tel. 15,170 Ev. Gall. LameziaT. C. Catanzaro L. 17,487 Ev. Gall. 17,978 Ev. Gall. 18,643 Ev. Gall. 18,958 Ev. Gall. 19,882 Ev. Gall. 26,784 Ev. Tel Ev. Gall Ev. Gall Ev. Gall Ev. Gall Ev. Gall Ev. Gall Ev. Gall. LT Nicastro Marcellinara Marcellinara Catanzaro 1 Tel. Telefono impiantato in piena linea allo scoperto, su stanti, su piantane di semaforo o simili; Gall. Telefoni in galleria (imbocco- sbocco - in nicchia o interno galleria); C.C. Telefono in Casa Cantoniera; Ev (indicazione che può essere unita alle precedenti). Telefono d utilizzazione eventuale, normalmente disinserito dal circuito. FV Fermate Circ.Comp.le 08/ EDIZIONE DICEMBRE

20 SEZIONE 4.20 FL PRINCIPALI UTENZE TELEFONICHE Numero associato telefonia mobile Località di servizio GSM-R LAMEZIA T.C. LE DM CATANZARO LIDO DM REGGIO C. ( 7 Sez. Lamezia T.C. LE Catanzaro L.) DCO RAPP RAPP. IMPR.FERR.IA REGGIO C. RFI DIR.COO.MOV. REGGIO CAL. DCCM CENTRO OPER. TERR. REGGIO CAL. COT COORD. ESERC. INFR. REGGIO CAL. CEI Altre utenze telefoniche NUCLEO TERRITORIALE M3M40 Sede presso il Centro Coordinamento Circolazione della DTP di Reggio Calabria. Svolge le funzioni relative alla gestione del sistema ASTER M3M40 per tutte le linee di giurisdizione della DTP di Reggio Calabria. 903/3026 fax 903/2085 cell Numero telefono GSM-R X SEZIONE 4.21 FL LINEE SULLE QUALI SONO ATTIVI PARTICOLARI SISTEMI DI COLLEGAMENTO TERRA-TRENO Linea o tratti di linea CHIAMATA DI EMERGENZA SISTEMA GSM-R UTILIZZABILE LAMEZIA T.C.LE CATANZARO L. X EDIZIONE DICEMBRE 2003 C. T. 3/2014

21 SEZIONE 4.24 FL LINEE SULLE QUALI E AMMESSO LO SCAMBIO DI COMUNICAZIONI VERBALI REGISTRATE FRA IL REGOLATORE DELLA CIRCOLAZIONE E L AGENTE DI CONDOTTA Sulle linee e i tratti di linea e nelle località di servizio sotto indicati è ammesso lo scambio di comunicazioni verbali registrate fra il regolatore della circolazione e l agente di condotta nei casi e con le modalità previste dalle apposite procedure di interfaccia. Linea o tratti di linea Numero Telefono GSM-R FS Sede Lamezia T.C. (e)-catanzaro L. (e ) Sala Operativa Territoriale Reggio Calabria C.T. 5/ EDIZIONE DICEMBRE

22 Pagina disponibile per altri inserimenti EDIZIONE DICEMBRE 2003 C. T. 5/2014

23 CAP. 6 LINEA: LAMEZIA T.C.LE CATANZARO LIDO (SENSO DISPARI) 144 EDIZIONE DICEMBRE

24 SEZ. 6.1 FL SCHEMA UNIFILARE DELLA LINEA (SENSO DISPARI) LINEA: LAMEZIA T.C. - CATANZARO L. PER METAPONTO CATANZARO L. Da Reggio C. Per Paola 1 2 LAMEZIA T.C. DA REGGIO C EDIZIONE DICEMBRE 2003 C. T. 1/2014

25 SEZ. 6.2 FIANCATE DI LINEA (SENSO DISPARI) 144 EDIZIONE DICEMBRE

26 Grado di frenatura Velocità massima in Km/h A B C Progressive chilometriche Località di servizio II I 0,00 LAMEZIA TERME C/LE Cippo Km. 2,000 I 5,93 Lamezia Terme Sambiase VII I 9,09 Lamezia Terme Nicastro III5 I 14,79 P.M. Feroleto Antico Pianopoli Ia3 I 24,86 Marcellinara VII Cul. Gall. Marcellinara Km. 26,133 IV I 29,31 Settingiano III I 35,63 Catanzaro Cippo Km. 39, Cippo Km.41,000 I 43,16 CATANZARO LIDO EDIZIONE DICEMBRE 2003 C.C. 1/2014

27 SEZ. 6.3 FIANCATE PRINCIPALI (SENSO DISPARI) EDIZIONE DICEMBRE

28 Linea LAMEZIA TERME C.LE - CATANZARO LIDO: Trazione Diesel.Esercizio con C.T.C./D.C.O. (sede D.C.O. Reggio C.). Grado di prestazione Ascesa Progressive Chilometriche Distanze parziali LOCALITA' DI SERVIZIO Posti di Blocco INDICAZIONI DI SERVIZIO E PROTEZIONE P.L. Numero e capacità dei binari ,000 LAMEZIA TERME CENTRALE (per Paola) 2,000 Cippo 1 (1) Vari ( ) 5,932 3,932 Lamezia Terme Sambiase 1 0 9,093 3,161 Lamezia Terme Nicastro 3 2 ( ) ,790 5,697 P.M. Feroleto Antico Pianopoli 4 1 (331) ,860 10,070 Marcellinara 5 1 (291) 0 26,133 1,273 Culmine Galleria Marcellinara 29,310 3,177 Settingiano 1 35,630 6,320 Catanzaro 6 2 (647) (1) (2) 39,000 3,370 Cippo 41,000 2,000 Cippo 43,160 2,160 (da Reggio C.) CATANZARO LIDO Fine SCMT e inizio SSC dopo deviatoio uscita 25b Km Fine SSC e inizio SCMT segnale di protezione 21s Km (2) G Vari ( ) EDIZIONE DICEMBRE 2003 C.T. 1/2014

29 CAP. 7 LINEA: CATANZARO LIDO LAMEZIA T.C.LE (SENSO PARI) 144 EDIZIONE DICEMBRE

30 SEZ. 7.1 FL SCHEMA UNIFILARE DELLA LINEA (SENSO PARI) LINEA: CATANZARO L. - LAMEZIA T.C. PER REGGIO C. LAMEZIA T.C. Da Paola Per Reggio C. 1 2 CATANZARO L. DA METAPONTO EDIZIONE DICEMBRE 2003 C. T. 1/2014

31 SEZ. 7.2 FIANCATE DI LINEA (SENSO PARI) 144 EDIZIONE DICEMBRE

32 Grado di frenatura Velocità massima in Km/h A B C Progressive chilometriche Località di servizio I I I 43,16 CATANZARO LIDO Cippo Km. 41, Cippo Km. 39,000 I 4 I 35,63 Catanzaro II I 29,31 Settingiano III Imbocco Gall.Marcellinara Km.26,784 V I 24,86 Marcellinara II7 I 14,79 P.M. Feroleto Antico Pianopoli VII I 9,09 Lamezia Terme Nicastro 5,93 Lamezia Terme Sambiase Cippo Km. 2,000 I 0,00 LAMEZIA TERME C/LE EDIZIONE DICEMBRE 2003 C.T. 1/2014

33 SEZ. 7.3 FIANCATE PRINCIPALI (SENSO PARI) EDIZIONE DICEMBRE

34 Linea CATANZARO LIDO - LAMEZIA TERME C.LE: Trazione Diesel. Esercizio con C.T.C./D.C.O. (sede D.C.O. Reggio C.). Grado di presta- Ascesa Progressive Distanze zione Chilometriche parziali LOCALITA' DI SERVIZIO Posti di Blocco INDICAZIONI DI SERVIZIO E PROTEZIONE P.L. Numero e capacità dei binari ,160 41,000 2,160 Cippo 39,000 2,000 Cippo CATANZARO LIDO (per Reggio C.) 9 2 (1) G Vari ( ) ,630 3,370 Catanzaro 6 2 (647) 22 29,310 6,320 Settingiano 2 26,784 2, ,860 2,000 Imbocco Galleria Marcellinara Marcellinara 5 1 (291) ,790 10,070 P.M. Feroleto Antico Pianopoli 4 1 (331) 1 0 9,093 5,697 Lamezia Terme Nicastro 3 2 ( ) 5,932 3,161 Lamezia Terme Sambiase 2,000 0,000 3,932 2,000 Cippo (da Paola) LAMEZIA TERME CENTRALE (1) Fine SCMT e inizio SSC dopo deviatoio uscita 2a Km (2) Fine SSC e inizio SCMT al segnale di protezione 5s km (2) Vari ( ) EDIZIONE DICEMBRE 2003 C.T. 1/2014

35 Cap. 8 FL CIRCOLABILITÀ DEI ROTABILI CIRCOLABILITA DEI MEZZI DI TRAZIONE E DI ALTRI ROTABILI Norme generali e segni convenzionali 1.Le ammissioni, le esclusioni, e le condizioni di circolabilità dei singoli gruppi di rotabili sono stabilite dalla struttura operativa Direzione Tecnica di Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Esse sono indicate nei prospetti che seguono ed hanno validità nel rispetto del Certificato di Sicurezza rilasciato dall Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie. 2.La responsabilità dell osservanza delle ammissioni, esclusioni e condizioni di circolabilità dei mezzi di trazione, contenute nei seguenti prospetti, compete al personale delle Imprese Ferroviarie delegato a disporre la gestione e l utilizzazione dei mezzi stessi. 3. Tutte le locomotive a trazione elettrica, quando circolano sulle linee non elettrificate,devono avere smontati i pattini di derivazione elettrica e l intelaiatura dei pantografi dovrà essere assicurata ai telai dei veicoli in modo da impedire sollevamenti anche accidentali. 4. Si definisce semplice attacco la circolazione a qualunque titolo di una locomotiva. 5. Si definisce multiplo attacco la circolazione di un numero indefinito di locomotive insieme riunite a qualunque titolo, in tale ambito si può utilizzare la definizione doppio attacco per indicare circolazioni di due locomotive. Il multiplo attacco è consentito anche tra locomotive di diversi gruppi, quando è consentito per ciascuno dei gruppi stessi. 6. Sulle linee e per mezzi di trazione per i quali è prevista la circolazione in semplice attacco, si avverte che nel solo caso in cui la doppia trazione è ammessa (richiesta di locomotiva di soccorso) si dovrà rispettare la velocità massima di 6 (sei) km/h nel percorrere i ponti esistenti lungo la tratta interessata. 7. Le ammissioni, esclusioni e condizioni di circolabilià sono indicate nei prospetti con segni convenzionali il cui significato viene di seguito riportato: il segno indica l ammissione al rango A e in multiplo attacco salvo le eventuali limitazioni di velocità precisate con le note in calce ai prospetti. Qualora il segno citato sia integrato con le lettere B, C, P (es. C) è indicata l ammissione al rango di velocità corrispondente (P.G.O.S.) Il segno indica l esclusione dalla circolazione. CT 1/ EDIZIONE DICEMBRE

36 8. Il numero arabo eventualmente presente in luogo dei segni convenzionali indica il numero massimo delle locomotive ammesse a circolare al rango A insieme riunite (multiplo attacco); dovendosi inviare un numero maggiore di mezzi, questi potranno circolare purchè distanziati di almeno 60 metri; quanto sopra non si applica nei casi di richiesta di soccorso. 9. Qualora tra due località esistano due o più possibili itinerari l istradamento è specificato solo se sussistono diverse condizioni di circolabilità. Se la tratta in questione è indicata senza alcuna specificazione le prescrizioni indicate, vanno intese per tutti i possibili itinerari esistenti. 10. Rotabili dello stesso tipo possono essere suddivisi in sottogruppi qualora, per i medesimi, esistano, condizioni diverse di circolabilità. 11. Tutte le eventuali limitazioni (velocità ecc.), stabilite con le annotazioni riportate in calce ai singoli prospetti devono essere comunicate al personale dei treni mediante modulo M Si rammenta la necessità di consultare le sezioni dell orario di servizio che indicano le linee da considerare affiancate al fine di poter correttamente comunicare al personale dei treni quanto indicato al punto precedente EDIZIONE DICEMBRE 2003 CT 1/2014

37 LINEE/TRATTI di LINEA NON ELETTRIFICATI E 186 E 483 E 484 E 486 E 189 E 436 E 474 EU 43 LOCOMOTIVE ELETTRICHE E 190 E 402 E 403 E 405 E 412 E 444 E 414 (*) E 464 E 632 E 633 E 652 E 655 E 656 Lamezia Terme - Catanzaro Lido Note: (*) La circolazione a locomotiva isolata NON è consentita. I rotabili dei gruppi ETR 460 / 470 / 485 / ed E402 ( ) se ammessi a circolare, circolano col vincolo di non programmare d orario la contemporanea presenza di più di tre unità (complessivamente) tra due sottostazioni per ciascun senso di marcia. LOCOMOTIVE DIESEL LINEE/TRATTI di LINEA NON ELETTRIFICATI D100 D 145 D146 D 220 DE 520 D 752 D 753 D 343 D 345 D 443 D 445 (1) D 445 (2) DG 2000 Lamezia Terme - Catanzaro Lido B B B B Note: (1) Loc. D 445 ( ) (2) Loc. D 445 ( ) C.T. 4/ EDIZIONE DICEMBRE

38 ALe- ALn LINEE/TRATTI di LINEA NON ELETTRIFICATI Ale 506/426 (TAF) 710/711 (TSR) Ale 601/ /783 Ale Ale 803 Aln 501/502 (DMU) Lamezia Terme - Catanzaro Lido B Note: - I mezzi di trazione dei gruppi "Aln 668", appartenenti alle serie , sono ammessi a circolare al Rango "B" su tutte le linee del Fascicolo Linea I mezzi di trazione dei gruppi "Aln 668" appartenenti alle serie e "ALn 663" sono ammessi a circolare al Rango massimo dalla linea previsto per i treni ad assetto fisso su tutte le linee del Fascicolo Linea 144. ETR -ATR LINEE/TRATTI di LINEA NON ELETTRIFICATI ETR 150/ /524 ETR 330/ / ETR 450 ETR 460/ / /610 ETR 500 ATR / / /126 Lamezia Terme - Catanzaro Lido (1) Note: (1) Limitazione di velocità a 55 km/h tra Lamezia T. e Settingiano - I rotabili dei gruppi ETR 460 / 470 / 485 ed E402 ( ), se ammessi a circolare, circolano col vincolo di non programmare da orario la contemporanea presenza di più di tre unità (complessivamente) tra due sottostazioni per ciascun senso di marcia EDIZIONE DICEMBRE 2003 C.T. 4/2014

39 Rotabili Parco Storico LINEE/TRATTI di LINEA E 424 E 428 E 626 E 636 E 645 E 646 ETR 250 D 342 Lamezia Terme - Catanzaro Lido Note: - La circolabilità dei rotabili non più utilizzati per il servizio ordinario è presenti in questo prospetto dovrà essere concessa dall'unità Centrale competente. I mezzi di trazione dei gruppi Aln 772, Aln 773, Aln 873 e Aln 990 a circolare al Rango "A" su tutte le linee del Fascicolo Linea 144. appartenenti al parco storico sono ammessi C.T.4/ EDIZIONE DICEMBRE

40 LINEE/TRATTI di LINEA NON ELETTRIFICATI nbb npb (tradizionali) Lamezia Terme - Catanzaro Lido Circolabilità e Rango Carrozze a due piani nb-npb npb na (VIVALTO) Note: Per memoria Mezzi di manovra Categoria delle linee A B C D Automotori D225 - D235 D245 - D250 2 D255 Note: Le locomotive dei gruppi D141 /D143 sono ammesse a circolare a Rango A su tutte le linee del Fascicolo Linea 144. Di norma i mezzi di manovra possono viaggiare in coda ai treni e come veicolo; la loro massa dovrà essere computata nella massa del treno e non dovranno essere superate le velocità massime del tipo di locomotiva. Possono viaggiare come locomotive titolari del treno solamente se rispettano la normativa sui sistemi di protezione della marcia dei treni sulla rete convenzionale gestita da RFI EDIZIONE DICEMBRE 2003 C.T. 4/2014

41 SEZ. 9 MASSIMA MASSA RIMORCHIABILE 144 EDIZIONE DICEMBRE

42 102 MASSIMA MASSA RIMORCHIABILE LOCOMOTIVE DIESEL LAMEZIA T.C.LE - CATANZARO LIDO D220 D343 D345 D361 D443 D445 D752 D753 DE520 G EDIZIONE DICEMBRE 2003 Circ. Comp.le 08/2008 LAMEZIA T.C.LE - LAMEZIA T. NICASTRO LAMEZIA T. NICASTRO - CATANZARO LIDO CATANZARO LIDO - LAMEZIA T.C.LE D220 D343 D345 D361 D443 D445 D752 D753 DE520 G2000 CATANZARO LIDO - LAMEZIA T.NICASTRO LAMEZIA T.NICASTRO - LAMEZIA T.C.LE I valori riportati nelle tabelle non autorizzano a derogare dai limiti impostati dalla PGOS

43 APPENDICE AL FL 144 AD USO DEL PERSONALE DEI TRENI TABELLA DI ACCESSO ALLE SIGLE COMPLEMENTARI SIGLE COMPLEMENTARI SENSO DISPARI SIGLE COMPLEMENTARI SENSO PARI App. (n. Agg.) 1 AGGIORNAMENTI ALL APPENDICE FL 144 (*) Circ. Comp. 08/ Pagine modificate In vigore dal 15/06/ C.C.N RC 24/ /12/ (*) Aggiornamenti prodotti da Edizione 2001 a Edizione 2003 C.C. n 24/ EDIZIONE DICEMBRE

44

45 SIGLE DI COMPOSIZIONE COMPLEMENTARI ACCESSO ALLE SIGLE A MEZZI DI TRAZIONE ATR ETR ETR 460/P - ETR ETR ETR * 250C * 200C * 160C * 140C 125% 120% 105% 90% * 160B * 140B * 130B 115% 105% 75% * 120A 90% * 100A 70% * 90A * 80A * 60A G 75% G 60% G 45% EDIZIONE DICEMBRE 2003 B C D E F G E444 - E402( ) - E402( ) ETR ETR Ale Ale TGV Rèseau Ale Ale Ale 724 E E E E E E 464 Ale Ale Ale Ale 801/940 - TAF - Ale803 - Ale 644/804 - E D 343/345 - D D 445 Aln 663 (Tutte le serie) - Aln 668 (Serie 1000/1100/1200/1800/1900/3000/3100/3200/3300) H I Aln 668 (Serie ) E E Mezzi di Manovra Mezzo di trazione ammesso ad utilizzare la sigla corrispondente Mezzo di trazione non ammesso ad utilizzare la sigla corrispondente 113

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47 SIGLE COMPLEMENTARI (SENSO DISPARI) 144 EDIZIONE DICEMBRE

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49 SIGLE COMPLEMENTARI Linea: LAMEZIA T. C.LE- CATANZARO L. FL: 144 Circolazione sul binario legale o di Sinistra *250C *200C *160C *140C *160B *140B *130B *120A *100A *90A *80A *60A 125% 120% 105% 90% 115% 105% 75% 90% 70% G75% G60% G45% Località Km NoRs NoRs NoRs NoRs NoRs NoRs NoRs NoRs NoRs NoRs NoRs NoRs LAMEZIA T. C.LE - CATANZARO L. LAMEZIA T. C.LE 0, CIPPO KM. 2,000 2, L. Terme SAMBIASE 5, L. Terme Nicastro 9, P.M. FEROLETO 14, Marcellinara 24, C. G. Marcellinara 26, Settingiano 29, Catanzaro 35, CIPPO KM. 39,000 39, CIPPO KM. 41,000 41, CATANZARO L. 43, EDIZIONE DICEMBRE 2003 C.C. 24/

50

51 SIGLE COMPLEMENTARI (SENSO PARI) 144 EDIZIONE DICEMBRE

52

53 SIGLE COMPLEMENTARI Linea: CATANZARO L. - LAMEZIA T. C.LE FL: 144 Circolazione sul binario legale o di Sinistra *250C *200C *160C *140C *160B *140B *130B *120A *100A *90A *80A *60A 125% 120% 105% 90% 115% 105% 75% 90% 70% G75% G60% G45% Località Km NoRs NoRs NoRs NoRs NoRs NoRs NoRs NoRs NoRs NoRs NoRs NoRs CATANZARO L. - LAMEZIA T. C.LE CATANZARO L. 43, CIPPO KM. 41,000 41, CIPPO KM. 39,000 39, Catanzaro 35, Settingiano 29, I. G. Marcellinara 26, Marcellinara 24, P.M. FEROLETO 14, L. Terme Nicastro 9, L. Terme SAMBIASE 5, CIPPO KM. 2,000 2, LAMEZIA T. C.LE 43, EDIZIONE DICEMBRE 2003 C.C. 24/

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