con la collaborazione dell Istituto Guglielmo Tagliacarne

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1 DOCUMENTAZIONE E STATISTICA QUADERNO DI DOCUMENTAZIONE N. 6/2009 ECONOMIA ED OCCUPAZIONE LO STATO DELLE PROVINCE IN ITALIA DICEMBRE 2009 REPORT TERRITORIALE LAZIO con la collaborazione dell Istituto Guglielmo Tagliacarne

2 LAZIO Nella prima parte del 2009, l andamento dell economia laziale ha mostrato una certa variabilità: nel primo trimestre dell anno si è accentuata la contrazione dell attività produttiva iniziata sul finire del 2008, mentre nel secondo trimestre si è manifestato qualche timido miglioramento. La regione ha comunque sofferto meno di altre aree del Paese dell intensificarsi della crisi internazionale, dato che il suo tessuto produttivo si caratterizza per la scarsa apertura agli scambi commerciali e per il notevole contributo del terziario alla formazione del valore aggiunto. Dopo alcuni anni di crescita molto sostenuta, dall inizio del 2009 l occupazione ha iniziato a flettere, facendo lievitare l offerta di lavoro insoddisfatta. L andamento del settore delle costruzioni ha tratto un lieve impulso dall incremento dei prezzi nell edilizia residenziale, evidenziando negli altri principali comparti segni di indebolimento delle attività. Secondo le rilevazioni dell Agenzia del territorio, nei primi sei mesi dell anno il numero delle compravendite di abitazioni si è ulteriormente ridotto ( 13,9 per cento rispetto al periodo corrispondente). Nel commercio, nei trasporti e nel turismo sono emerse tendenze piuttosto sfavorevoli. I finanziamenti bancari hanno segnato una decelerazione più marcata di quella riscontratasi su scala nazionale. * * * Analizzando più nel dettaglio i recenti sviluppi del mercato del lavoro, dai risultati delle indagini condotte dall ISTAT si evince che nel primo semestre del 2009 il numero degli occupati si è attestato nel Lazio a 2 milioni e 243 mila unità, essendosi ridotto di mezzo punto percentuale rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente. Tale contrazione ha interessato prevalentemente i lavoratori indipendenti, il cui numero risulta in diminuzione dall inizio del A livello provinciale, la base occupazionale ha registrato variazioni di segno positivo a Viterbo (+3,5%) e Frosinone (+1,1%), e variazioni di segno negativo a Roma ( 0,7%), Latina ( 1,3%) e Rieti ( 1,7%). Si noti, tuttavia, che nel corso della stagione primaverile la dinamica dell occupazione è risultata un po più favorevole, grazie soprattutto al contributo apportato dalla provincia di Roma, che ha messo a segno nel periodo aprile giugno un +0,5 per cento, dopo il 1,9 per cento del primo trimestre. Scontando il deterioramento della domanda di lavoro e il leggero incremento della popolazione attiva, nei primi sei mesi del 2009 il tasso di disoccupazione si è ampliato, portandosi all 6,9 per cento per i maschi e al 10,8 per cento per le femmine. Delle 211 mila persone in cerca di lavoro, il 71 per cento si è dichiarato disoccupato in senso stretto ed il rimanente 29 per cento senza precedenti esperienze lavorative. A tale proposito, vale la pena rilevare che con la recente legge regionale n.4/2009 è stata disposta nei limiti delle dotazioni di bilancio l erogazione di un reddito minimo, di importo non superiore ai 7 mila euro all anno, in favore dei disoccupati in senso stretto, iscritti nelle liste di collocamento e in possesso di inadeguati mezzi di sussistenza. La flessione dei livelli occupazionali rilevata nella prima parte dell anno è il risultato di andamenti molto differenziati a livello settoriale. Se si esclude l agricoltura, il cui dato è influenzato da fattori di carattere stagionale, il numero degli addetti si è infatti 2

3 accresciuto nelle costruzioni (+11,7%) e nel commercio (+0,3%), mentre si è ridotto nell industria in senso stretto ( 5,1%) e nelle altre attività dei servizi ( 1,2%). Per effetto di tali variazioni, si è ulteriormente ampliato il peso del terziario sull economia in termini di addetti, portandosi a ridosso dell 80 per cento, contro una media nazionale del 67 per cento. Naturalmente, il risultato del Lazio è in gran parte ascrivibile alla provincia di Roma, dove l incidenza dell occupazione nei servizi ha addirittura scavalcato la soglia dell 84 per cento La contrazione della base occupazionale nell industria in senso stretto è una conseguenza del drastico ridimensionamento dell attività manifatturiera registratosi nella prima parte del 2009; ridimensionamento che trova conferma nelle indagini promosse sia dall ISAE che da Federlazio. In particolare, dalla lettura dei risultati di queste indagini si evince che nei primi sei mesi dell anno i comparti più colpiti dalla crisi sono stati la meccanica, la gomma e plastica, il tessile abbigliamento e il legno e mobilio. Cioè i comparti che hanno contribuito in misura maggiore al tracollo delle esportazioni nel primo semestre ( 17,0 per cento sul periodo corrispondente). Si noti, tuttavia, che le esportazioni di manufatti presentano una ridotta rilevanza per l economia laziale, tenuto conto che esse incidono per meno del 5 per cento sul prodotto lordo, a fronte di una media nazionale del 23 per cento. Il rapido deterioramento del quadro economico e del clima delle aspettative ha spinto le imprese a tagliare i livelli di produzione e a ricorrere in maniera massiccia agli ammortizzatori sociali. Le ore autorizzate dall INPS per trattamenti ordinari di integrazione salariale cioè quelli concessi in presenza di difficoltà di ordine congiunturale (mancanza di commesse, cattive condizioni climatiche, ecc.) sono così cominciate a crescere a ritmo sostenuto, fino a raggiungere nel primo semestre del 2009 la ragguardevole cifra di Rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente, esse si sono ampliate del 575,8 per cento, contro l 807,0 per cento dell intera economia italiana. Si tenga tuttavia presente che sulla variazione rilevata a livello regionale ha pesato negativamente l esplosione degli interventi della CIGO a Frosinone, che è la provincia laziale che mostra la più alta incidenza di attività industriali. Nella provincia di Roma, le ore di cassa integrazione ordinaria hanno evidenziato un evoluzione relativamente più moderata (+144,1%), tenuto conto che la decelerazione riscontratasi nella fabbricazione di prodotti chimico farmaceutici e nella lavorazione dei metalli ha in parte compensato la lievitazione delle ore di CIGO negli altri comparti. Se con riferimento al mercato del lavoro e alla natalità delle imprese l economia laziale ha mostrato dinamiche un po più favorevoli di quelle prevalenti su scala nazionale, non altrettanto può dirsi per quanto riguarda i finanziamenti bancari: dopo la frenata registrata sul finire del 2008, essi hanno infatti segnato un tendenziale assottigliamento, che è da attribuire anche all irrigidimento degli istituti nella concessione degli affidamenti. Alla data del 30 giugno 2009, lo stock dei finanziamenti concessi dalle banche alla clientela residente nel Lazio si è posizionato su un valore di milioni di euro, corrispondenti al 12,8 per cento del totale Italia. Rispetto al corrispondente periodo dell anno precedente, essi hanno accusato una flessione del 2,2 per cento, 3

4 contro il +1,4 per cento della media nazionale. Tale flessione è da ascrivere per intero alla provincia di Roma ( 2,9%), dato che nelle altre province la consistenza dei prestiti è aumentata ad un tasso compreso tra il 3,2 per cento di Latina e il 6,7 per cento di Frosinone. Il divario rispetto alla media nazionale appare più evidente se si considerano i finanziamenti a medio lungo termine, cioè quelli con scadenza superiore ai 12 mesi. Ebbene, dalla lettura dei dati contenuti nella tabella allegata emerge che nel periodo considerato i finanziamenti in questione si sono accresciuti nel Lazio del 2,6 per cento, vale a dire in misura di gran lunga inferiore all intera economia italiana (+10,4 per cento). Oltre che alla voce Altre destinazioni, questo risultato è da ascrivere al fatto che i prestiti erogati alle famiglie laziali per l acquisto di abitazioni hanno mostrato un significativo rallentamento, così come quelli concessi per la costruzione di abitazioni. A livello territoriale, i prestiti per il finanziamento degli investimenti sono lievitati dell 1,6 per cento nella provincia di Roma e a tassi superiori al 10 per cento nelle altre province. Sulla variazione riscontratasi a Roma pesa il drastico ridimensionamento del numero delle compravendite di abitazioni, che si è ridotto nel primo semestre del 2009, secondo le valutazioni dell Agenzia del territorio, del 12,1 per cento sul periodo corrispondente, portandosi a unità. Per la precisione, la Capitale ha messo a segno un 10,2 per cento e gli altri comuni della provincia romana un 15,3 per cento. PROVINCE Tab.48 Consistenza degli occupati (I e II trimestre 2009) I TRIMESTRE II TRIMESTRE I SEMESTRE Migliaia Var. tend. Migliaia Var. tend. Migliaia Var. tend. VITERBO 115,4 9,9 116,1 2,1 115,8 3,5 RIETI 59,5 0,4 58,3 3,1 58,9 1,7 ROMA 1.684,0 1, ,3 0, ,6 0,7 LATINA 189,2 4,1 201,0 1,4 195,1 1,3 FROSINONE 176,4 3,7 170,7 1,5 173,5 1,1 TOTALE 2.224,5 1, ,4 0, ,9 0,5 Fonte: elaborazioni su dati ISTAT Periodo di riferimento 2008 Tab.49 Occupati per settori di attività economica (I trimestre 2008 II trimestre 2009) In Agricoltura Industria senso Servizi Costruzioni Commercio stretto Altre attività Totale Dati assoluti in migliaia I Trimestre 46,5 409,0 262,6 146, ,6 287, , ,0 II Trimestre 39,7 410,4 228,3 182, ,3 322, , ,5 III Trimestre 39,8 413,0 229,4 183, ,9 325, , ,7 IV Trimestre 38,3 423,2 252,6 170, ,1 299, , , I Trimestre 42,2 430,9 248,8 182, ,4 286, , ,5 II Trimestre 43,1 401,9 217,1 184, ,3 324, , ,4 I Semestre 42,6 416,4 232,9 183, ,9 305, , ,9 4

5 Variazioni sul periodo corrispondente I Trimestre 9,2 5,4 5,3 24,4 2,4 0,1 2,8 1, II Trimestre 8,6 2,1 4,9 1,5 0,5 0,7 0,5 0,2 I Semestre 1,2 1,6 5,1 11,7 0,9 0,3 1,2 0,5 Fonte: elaborazioni su dati ISTAT PROVINCE Tab.50 Depositi e impieghi bancari (Consistenze al 30 giugno 2009) Consistenze in milioni di euro Variazioni tendenziali Depositi Impieghi Depositi Impieghi VITERBO 2.679, ,3 11,0 5,4 RIETI 1.220, ,6 13,4 5,8 ROMA , ,5 16,8 2,9 LATINA 4.781, ,9 7,2 3,2 FROSINONE 3.542, ,0 8,7 6,7 TOTALE , ,3 16,0 2,2 Fonte: elaborazioni su dati Banca d Italia Tab.51 Finanziamenti bancari a medio lungo termine secondo la destinazione (Consistenze al 30 giugno 2009) Province Per Per l acquisto Per la Per l acquisto Per altri macchine, di altri costruzione di abitazioni investimenti Per altre attrezzature immobili di (famiglie in destinazioni e mezzi di (famiglie abitazioni consumatrici) costruzioni trasporto consumatrici) TOTALE Milioni di euro VITERBO 305,1 918,5 162,3 252,0 149, , ,0 RIETI 189,4 380,0 50,8 111,9 52,7 536, ,2 ROMA 7.658, , , , , , ,3 LATINA 545, ,0 334,9 552,5 356, , ,7 FROSINONE 517,4 882,3 323,6 276,3 212, , ,3 TOTALE 9.215, , , , , , ,6 Variazioni tendenziali VITERBO 7,9 12,9 1,7 16,0 5,2 10,9 10,2 RIETI 17,4 12,3 0,1 4,8 4,4 17,3 13,0 ROMA 3,0 8,2 21,7 7,8 19,6 2,3 1,6 LATINA 0,3 12,5 8,4 10,3 4,2 19,8 11,3 FROSINONE 10,8 20,2 20,4 19,7 21,0 14,9 13,2 TOTALE 3,6 8,9 20,7 8,3 18,5 1,2 2,6 Fonte: elaborazioni su dati Banca d Italia 5