LA DISABILITÀ OGGI. Prof.ssa Valeria Nieddu
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1 LA DISABILITÀ OGGI Prof.ssa Valeria Nieddu
2 ALCUNE DOMANDE CHIAVE Cos è la disabilità? Come è cambiato ai giorni nostri il concetto di disabilità? Quali sono i principali modelli di riferimento teorici che inquadrano la disabilità? Quali elementi sono stati riconsiderati alla luce delle più recenti prospettive? Quale relazione c è tra i diversi sistemi? Come si struttura l ICF?
3 IL MODELLO BIOMEDICO Il modello bio-medico concepiva la disabilità come deviazione dalla normalità a carico di una struttura o funzione psicologica, fisiologica o anatomica, causata da malattia, trauma o altro (Boorse, 1977). Focus sull individuo
4 IL MODELLO SOCIOPOLITICO Modello socio politico identificava la disabilità con un costrutto sociale,costituito da un insieme di condizioni,attività e relazioni(oliver,1986).lo svantaggio sociale percepito dai disabili deriva da un fallimento del contesto sociale nel rispondere ai loro bisogni. Il modello sociale della disabilità è uno strumento euristico che interpreta la disabilità come conseguenza Di base concettuale è la distinzione tra: menomazione:limitazione funzionale causata da menomazioni fisiche,mentali,sensoriali disabilità:perdita o menomazione delle opportunità di vita normale nella società. Limite:non si valuta la possibilità che una persona con menomazione possa non avere disabilità
5 MODELLI A CONFRONTO Modello bio-medico Problema Personale Cura medica Sociale Trattamento individuale Intervento sulla persona ambientale Comportamento Politica sanitaria Adattamento individuale Modello sociale Problema Sociale Integrazione Azione sociale Modificazione Atteggiamenti Politiche Cambiamento sociale
6 IL MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE bio psico sociale
7 IL MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE Prospettiva sistemica Integra tutti gli aspetti personali: biologici, psicologici e sociali Adotta un approccio multidisciplinare per la promozione della salute Valorizza percezione soggettiva senza escludere la valenza degli aspetti biologici e ambientali Consente di far emergere tutte le componenti che entrano in gioco nel processo diagnostico e di cura: la stessa malattia non produce gli stessi effetti in persone diverse poiché cambiano le variabili del sistema di riferimento (es. culturali) Salute intesa come processo composto da fattori in continua interazione
8 MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE E SALUTE Il concetto di salutedel OMS fa riferimento a componenti sia fisiche (funzioni, organi strutture) che mentali (stato intellettivo e psicologico), sociali (vita domestica, lavorativa, economica, familiare, civile) e spirituali (valori), per identificare in esse le variabili collegate alle condizioni soggettive e oggettive di bene-essere (salute nella sua concezione positiva) e male-essere (malattia, problema, disagio ovvero salute nella sua concezione negativa) di cui tenere globalmente conto nell approccio alla persona.
9 LA CLASSIFICAZIONE (OMS) ICD ICIDH-80 ICF
10 ICD International Classificationof Deseas classificare ogni sindrome e disturbo (identificato come Disease) in termini causali, fornisce un modello di riferimento eziologico (base medica) descrive le principali caratteristiche cliniche allo scopo di individuare indicazioni diagnostiche; le diagnosi vengono quindi tradotte in codici numerici che rendono possibile la memorizzazione, la ricerca e l analisi dei dati. EZIOLOGIA PATOLOGIA MANIFESTAZIONE CLINICA (NON è alternativo all ICF e ICIDH, ma complementare)
11 ICIDH 80 ICIDH-80: la Classificazione Internazionale delle menomazioni, delle disabilità e degli handicap Logica dell ICIDH 80 A seguito di un evento morboso,sia esso una malattia(congenita o meno) o un incidente,una persona può subire una menomazione,ovvero la a perdita o anomalia strutturale o funzionale,fisica o psichica. La menomazione può portare alla disabilità,ovvero alla limitazione della persona nello svolgimento di una o più attività considerate normali. Infine,la disabilità può portare all handicap,ovvero allo svantaggio sociale che si manifesta a seguito dell interazione conl ambiente
12 DEFINIZIONI DI DISABILITÀ E CLASSIFICAZIONI ICIDH (OMS, 1980) (International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps) Malattia/ eventolesivo(fisico, sensoriale,...) Menomazione Disabilità Handicap Perdita o anomalia a carico di strutture o funzioni psicologiche, fisiologiche o anatomiche Limitazione o perdita (conseguente a menomazione) della capacità di effettuare un attività, nel modo o nei limiti considerati normali Condizione di svantaggio risultante da un danno o disabilità che limita o impedisce lo svolgimento di un ruolo normale in rapporto all età, al sesso, ai fattori sociali e culturali Può essere transitoria o permanente, reversibile o irreversibile Cambiamenti migliorativi o peggiorativi
13 DEFINIZIONI DI DISABILITÀ E CLASSIFICAZIONI ICIDH (OMS, 1980) (International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps) Malattia/ eventolesivo(fisico, sensoriale,...) Menomazione Perdita o anomalia a carico di strutture o funzioni psicologiche, fisiologiche o anatomiche Disabilità Limitazione o perdita (conseguente a menomazione) della capacità di effettuare un attività, nel modo o nei limiti considerati normalipuò essere transitoria o permanente, reversibile o irreversibile Handicap Condizione di svantaggio risultante da un danno o disabilità che limita o impedisce lo svolgimento di un ruolo normale in rapporto all età, al sesso, ai fattori sociali e culturali Cambiamenti migliorativi o peggiorativi DEFINIZIONI DI DISABILITÀ E CLASSIFICAZIONI
14 ICIDH 1980 International Classification of ImpairementDisabilities and handicaps Malattia/evento lesivo(fisico, sensoriale,...) Menomazione Disabilità Handicap Rigidità concettuale (logica consequenziale): si presuppone che a fondamento e causa della situazione di disabilità ci sia la patologia, sorgente di disagio personale. Interventi volti a limitare o guarire la patologia NON SI TRATTA DI INTERVENIRE SU UN MALATO MA DI LIBERARE LE ENERGIE PROGETTUALI DI UNA PERSONA, CONSENTENDOGLI DI COSTRUIRE LA PROPRIA STORIA AL DI LÀ DI OGNI DANNO Ma davvero le difficoltà che la persona può sperimentare nell esercitare le normali attività dipendono univocamente da un danno di natura patologica? L handicap non si gioca invece più nei percorsi evolutivi e nella dinamiche relazionali tra individuo e società?
15 ALCUNI PRINCIPI UTILI Assenza di identificazione della persona con il suo problema; Handicap e malattia non vanno confusi anche nei casi in cui vi sia relazione reciproca Handicap non deve essere confuso con svantaggio culturale o disadattamento La disabilità si traduce in handicap in funzione delle barriere (fisiche, psicologiche, sociali) che l individuo incontra nel corso della sua vita quotidiana.
16 I LIMITI DEL MODELLO La sequenza descritta non è sempre così semplice: O una persona può essere menomata senza essere disabile o(es.mancanza di un unghia,una menomazione che non porti a sensibili restrizionidelle attivitànormali ); O l handicap può essere diretta conseguenza di una menomazione o(es.una menomazione sfigurante,non da luogo a disabilità ma può creare una situazione di svantaggio); O una persona può essere disabile senza essere handicappata o(es.indipendenza del grado di compensazione funzionale della disabilità e d accettazione personale e sociale); O certe disabilità possono ritardarel osviluppo o il riconoscimento di altre capacità,come pure certi handicap che,influenzando il comportamento della persona,possono generare ulteriori disabilità o menomazioni.
17 I LIMITI DEL MODELLO Handicap come risultato di menomazioni o disabilità. L ICIDH 80 considerava il mondo fisico e sociale come fisso e immutabile, e non riconosceva né la presenza di barriere ambientali/sociali né l assenza di facilitatori ambientali/sociali, fattori questi che sono all origine della disabilità. La classificazione non poteva essere utilizzata per descrivere, e ancor meno per misurare, gli effetti di un ambiente inadatto alla vita delle persone. e la variabilità dell ambiente??????
18 ICF Progetto ICFNel maggio 2001 l OMS ha pubblicato la "Classificazione internazionale del funzionamento, della salutee della disabilità", l ICF, riconosciuto da 191 Paesi come il nuovo strumento per descrivere e misurare la salute e la disabilità delle popolazioni. La Classificazione ICF rappresenta ICF un autentica rivoluzione nella definizione e quindi nella percezione di salute e disabilità, i nuovi principi evidenziano l importanza di un approccio integrato, che tenga conto dei fattori ambientali, classificandoli in maniera sistematica.il nuovo approccio permette la correlazione fra stato di salute e ambiente arrivando così alla definizione di disabilità come una condizione di salute in un ambiente sfavorevole.
19 ICF Accettare la filosofia dell ICF vuol dire considerare la disabilità un problema che non riguarda i singoli cittadini che ne sono colpiti e le loro famiglie ma, coinvolge di tutta la comunità e, innanzitutto, le istituzioni.
20 ICF: DISABILITÀ COME TERMINE OMBRELLO Nella nuova prospettiva (ICF) la disabilità può indicare ogni menomazione e/o limitazione delle attività, o ancora, una restrizione della partecipazione sociale. Si pone l accento sull interazione tra un individuo e i fattori contestuali. Si riconosce che ogni essere umano può avere un decremento nello stato di salute e pertanto sperimentare una disabilità. Non si tratta di un fenomeno che ha luogo solo per una minoranza. La disabilità così intesa non può essere considerata una condizione stabile, ma un processo dinamico che coinvolge l individuo ed il contesto di appartenenza.non è uno stato dicotomico ma si distribuisce lungo un continuum (gradi di funzionamento). Il rapporto può comportare ulteriore svantaggio sociale (barriere fisiche/psico-sociali) Il rapporto può essere produttivo (facilitazioni, sostegni)
21 ICF: DISABILITÀ COME TERMINE OMBRELLO Disabilità:una condizione di salute in un ambiente sfavorevole. La disabilità implica una dis-funzione (mal-funzionamento) a livello di: -Deficit di una funzione o struttura corporea -Difficoltà nell eseguire attività -Restrizioni nel coinvolgimento in situazioni di vita ICF: DISABILITÀ COME TERMINE OMBRELLO corpo Individuo disabilità società
22 Strumenti di valutazione a confronto ICIDH (1980) Handicap Disabilità ModelloBio-medico (lineare) Modello lineare causa effetto Non registra effetti ambientali Non considera fattori personali ICF (2001) Funzionamento Attività e partecipazione Modello biopsicosociale Modello contestuale: interazione individuo-ambiente-società Considera influenza dell ambiente Considera influenza dell ambiente
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