VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

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1 Dr. Fausto Deponti Tecnico Competente in Acustica Ambientale Regione Lombardia (D.P.G.R. 10/07/01 N 16725) VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO RACCORDI REGONESI VIA ROMA 23, VERDELLO (BG) Maggio 2017 COMMITTENTE: Raccordi Regonesi s.r.l. via Roma Verdello (Bg) 1

2 INDICE Premessa- pag Riferimenti normativi pag Caratteristiche dell area interessata pag Descrizione dell attività pag Punti di misura pag Monitoraggio fonometrico pag Risultati delle misure pag Valutazione previsionale del rumore indotto nella nuova area di deposito pag Controllo basato sul limite massimo di emissione pag Controllo basato sul limite massimo di immissione pag Controllo basato sul limite massimo differenziale pag Conclusioni pag. 18 Allegato 1 - Classificazione del territorio comunale Allegato 2 - Rilievi fonometrici 2

3 Valutazione previsionale di impatto acustico Committente: Raccordi Regonesi s.r.l. Via Roma Verdello (Bg) Tecnico acustico: Dr. Deponti Fausto (D.P.G.R. 10/07/01 N 16725). Premessa La presente valutazione di impatto acustico si riferisce alla richiesta di ampliamento dell area di deposito dell insediamento produttivo della società Raccordi Regonesi s.r.l., sito in via Roma 23 nel territorio del comune di Verdello. In particolare la perizia si inquadra all interno del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) richiesto dal comune di Verdello al fine di accertare l impatto ambientale dell opera. In fase di valutazione preliminare di ammissibilità a VAS, è emersa altresì l opportunità di una verifica più estesa del rumore generato dall attuale insediamento produttivo in relazione alle operazioni di movimentazione di materiali esercitate nel piazzale esterno, da parte dell autorità territoriale competente (ARPA); tale valutazione, riferita all area di deposito dell attuale insediamento produttivo, è stata scorporata dalla presente valutazione previsionale e demandata ad una successiva perizia. Il progetto di ampliamento in oggetto si riferisce ad un area di circa m 2, confinante a Sud con l attuale insediamento produttivo (cfr. fig. 1). Una parte di tale area, pari a circa 5.900m 2, verrebbe destinata alla realizzazione di un piazzale impermeabilizzato per il deposito di materiali ferrosi costituiti da tubi e raccordi idraulici metallici da sottoporre a lavorazione nel contesto delle attività produttive della Raccordi Regonesi s.r.l.; la parte rimanente della superficie sarà destinata ad area drenante. Scopo della perizia è di accertare l impatto acustico determinato dall attività che verrà esercitata direttamente sul futuro piazzale di deposito nonché dalle eventuali altre attività indotte dall estensione dell area medesima. In particolare verrà valutato il rispetto dei limiti di rumorosità previsti dalla normativa vigente e dalla zonizzazione acustica comunale con particolare riferimento ai livelli di esposizione al rumore dei recettori sensibili posti nelle vicinanze del sito produttivo. Fig. 1 Rappresentazione aerea dell area. In evidenza l area che ospita le attività dell azienda (in giallo), il confine dell area di proprietà (in rosso) e l area oggetto della richiesta di ampliamento (in azzurro). 3

4 1. Riferimenti Normativi I principi fondamentali in materia di tutela dell ambiente esterno e dell ambiente abitativo dall inquinamento acustico sono stabiliti dalla Legge 447 del 26 Ottobre 1995 o Legge quadro sull inquinamento acustico, e dai successivi decreti attuativi. I criteri atti a valutare se un livello di rumore sia accettabile o meno, sono definiti dal D.P.C.M. del 14 novembre 1997, con riferimento alle diverse zone acustiche stabilite dai comuni. Ciascun comune deve provvedere alla classificazione acustica del proprio territorio, suddividendolo in zone acustiche omogenee così come indicate dalla Tabella A del DPCM 14/11/97, per ciascuna delle quali risultano stabiliti i valori limite di inquinamento acustico (cfr. ALLEGATO 1). Con riferimento alla suddetta Tabella è necessario pertanto accertare il rispetto dei seguenti parametri: 1) limite assoluto di emissione (cfr. Tabella B DPCM 14/11/97 Allegato 1 ) 2) limite assoluto di immissione (cfr. Tabella C DPCM 14/11/97 Allegato 1) Oltre a questi valori limite, in relazione al rumore prodotto da attività produttive, l art. 2 della Legge Quadro n. 447 del 1995 e l art. 4 del D.P.C.M. del 14 Novembre 1997, introducono anche il criterio del valore limite differenziale (LD). Il valore limite differenziale è determinato come la differenza tra il livello equivalente di rumore ambientale (prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo - rumore disturbante + rumore di fondo -) ed il rumore residuo (rumore di fondo). Tale differenza non deve superare i 5 db per il periodo diurno e i 3 db per il periodo notturno, all interno degli ambienti abitativi nelle condizioni a finestre aperte e chiuse. A tali criteri occorre pertanto riferirsi per la valutazione di impatto acustico in oggetto. 2.0 Caratteristiche dell area interessata L area che ospita l azienda, di proprietà della società FINREG S.p.A., è classificata secondo il PGT vigente come area destinata prevalentemente alle attività economiche di tipo produttivo; l area limitrofa che ospita abitazioni distribuite lungo la S.S. 42 del Tonale è classificata come ambito da riqualificare mentre l area rurale confinante come ambiti del paesaggio rurale compresi nel contesto urbano (cfr. Fig. 2). L area oggetto della richiesta è stata evidenziata nell estratto del PGT vigente del comune di Verdello; la richiesta riguarda la trasformazione da ambito del paesaggio rurale compreso nel contesto urbano ad ambito da destinare prevalentemente alle attività economiche di tipo produttivo con ampliamento di zona industriale e formazione di nuovo piazzale uso deposito dell attività produttiva esistente in Via Roma n. 23 a Verdello. 4

5 Fig. 2 Estratto dal PGT comune di Verdello (Variante n. 2 19/03/12) - uso del suolo e ambiti normativi. In evidenza l area oggetto della richiesta di trasformazione di ambito. Dal punto di vista della Classificazione Acustica, l area che ospita l azienda è inscritta in classe V, come risulta dalla Zonizzazione Acustica del territorio del Comune di Verdello (cfr. Fig. 3). Come si evidenzia dalla Tavola di Zonizzazione Acustica il confine dell area ove è ubicato l insediamento produttivo coincide anche con la demarcazione e il passaggio verso un area in classe acustica IV, che ospita alcune abitazioni, distribuite lungo la S.S.42 del Tonale e ad un area agricola in classe III, cui appartiene l area oggetto della richiesta di ampliamento (cfr. Fig. 3). Alla classe IV, aree ad intensa attività umana, corrispondono i seguenti limiti di rumore: 5

6 Valore limite assoluto di emissione Leq in db(a) diurno 60; notturno 50 Valore limite assoluto di immissione Leq in db(a) diurno 65; notturno 55 Mentre in corrispondenza della classe III, vale a dire ad aree di tipo misto, i limiti di rumore sono: Valore limite assoluto di emissione Leq in db(a) diurno 55; notturno 45 Valore limite assoluto di immissione Leq in db(a) diurno 60; notturno 50 Fig. 3 Estratto della zonizzazione acustica del Comune di Verdello. 6

7 3.0 Descrizione dell attività L azienda Raccordi Regonesi Srl risulta iscritta nel Registro delle Imprese di Bergamo con numero di iscrizione L azienda appartiene alla categoria ISTAT identificata dal n ed opera nel settore della produzione di raccordi in acciaio, lavorazione di tubi in acciaio e commercializzazione dei relativi manufatti. L azienda ha sede legale in Via Roma 23 a Verdello (Bg), ove risulta dislocata anche l unità produttiva. Legale rappresentante dell azienda è il sig. Regonesi Gualtiero, nato a Bergamo il 27/06/1957, amministratore unico. L area che ospita l attività produttiva confina a nord con un altra azienda, che risulta ubicata nel territorio del comune di Levate, ad est con la S.P. 42 del Tonale, ad ovest con un area agricola e a sud in misura prevalente con un area agricola e per una porzione più limitata con una abitazione, di proprietà del titolare (cfr. Fig. 1). Tutte le lavorazioni meccaniche vengono effettuate all interno di un capannone che si estende su una superficie di circa m 2 ubicato in via Roma 23 a Verdello (Bg). All esterno del capannone per una superficie di circa m 2 si estende l area di stoccaggio e movimentazione dei tubi e raccordi in acciaio da impiegare per le lavorazioni (cfr. Fig. 4). Fig. 4 Planimetria dell area produttiva e dell attuale area di deposito materiali. 7

8 All attuale area di deposito andrebbe ad aggiungersi l area di ampliamento oggetto della perizia (Fig. 5). Fig.5 Stralcio della planimetria di progetto con l area di trasformazione (in bianco l area del futuro deposito). Il ciclo produttivo è articolato nelle seguenti fasi: 1. scarico da camion e stoccaggio delle materie prime nelle stive predisposte sul piazzale esterno; 2. movimentazione dei materiali dalle stive di stoccaggio all area di lavorazione interna al capannone; 3. rimozione dei residui dei giunti di saldatura mediante soffiatura (solo su tubi con saldatura longitudinale) 8

9 4. taglio con seghe a nastro; 5. lavorazione meccanica (tornio, filettatrice, rullatrice); 6. eventuale saldatura e molatura; 7. stoccaggio materiale finito; 8. carico su camion e spedizione. Le sorgenti di rumore si possono distinguere sostanzialmente in due tipologie: a) Sorgenti interne al capannone - b) Sorgenti esterne al capannone - relative a tutte le lavorazioni e alla movimentazione dei materiali all interno dell area produttiva. Con riferimento al ciclo produttivo: operazioni relative a tutte le movimentazioni, il carico e lo scarico dei materiali sia in ingresso che in uscita e la soffiatura. Con riferimento al ciclo produttivo: operazioni a) Sorgenti interne Le sorgenti di rumore interne al capannone sono costituite da tutti i macchinari e le attrezzature utilizzate per il taglio e la lavorazione dei tubi in acciaio e dalle operazioni di movimentazione dei materiali fra le varie postazioni di lavoro e le stive di stoccaggio interne. Di seguito sono elencate le macchine impiegate, le lavorazioni effettuate e i livelli di rumore equivalente misurati in occasione dell ultimo rilievo fonometrico effettuato nell ambito delle disposizioni di legge sulla sicurezza nell ambiente di lavoro (D.L.vo 81/08). Il parco macchine dell azienda è così costituito: Numero di macchine per tipo Descrizione Leq db(a) 1 Impianto di taglio petrolifero Impianto di taglio automatico Tornio CN40 nuovo Tornio CN40 vecchio Tornio CN Cergk Niles per manicotti Trapano CNC Impianto di taglio Amada Impianto di taglio Multiplo Impianto di taglio Mamuth Taglio con seghetto Soffiatura 112,6 Non esiste ne è previsto un impianto di riscaldamento o ventilazione. In azienda svolgono la loro attività complessivamente 45 persone; di cui 2 sono impiegati e 43 sono operai; vi sono inoltre due soci che sovrintendono all attività. L attività lavorativa dello stabilimento è aa ciclo continuo su 3 turni giornalieri di 8 ore ciascuno, da lunedì mattina alle ore 6.00 sino a sabato alle ore Sia durante i turni diurni che in quello notturno operano in tutto 12 addetti per turno; sul turno giornaliero operano inoltre altri 9 addetti. 9

10 b) Sorgenti esterne Le sorgenti esterne al capannone sono rappresentate da tutte le attività di movimentazione, carico e scarico del materiale e dalle operazioni di soffiatura, operate solo sulle tubazioni con cordone di saldatura longitudinale. Come visibile anche dalla aerofotogrammetria di Fig. 1, la superficie esterna al capannone è suddivisa in stive di raccolta e deposito della materia prima. Le stive sono disposte in file allineate e ordinate in funzione delle tipologie e dimensioni dei tubi in acciaio; l estensione della superficie esterna e la sua organizzazione consente il transito e l accesso diretto dei camion a ridosso delle corrispondenti zone di deposito. I tubi, raggruppati in fascine, vengono prelevati dai camion e assiepati direttamente nelle corrispondenti stive di raccolta tramite un caricatore con pinza idraulica per il carico e lo scarico delle fascine. Nel corso delle operazioni di movimentazione si realizzano le condizioni di generazione del rumore dovuto all urto reciproco fra i tubi all interno dello stesso fascio e/o fra i tubi del fascio in fase di deposito e i tubi già presenti nella corrispondente stiva di deposito. L attività di ingresso, scarico e deposito della materia prima viene svolta solo al mattino, tra le ore 8.00 e le ore Poiché l azienda dispone di un solo addetto a questo tipo di attività, è possibile effettuare al massimo lo scarico e il deposito di 9 carichi all ora pari ad un massimo di 36 transiti e scarichi giornalieri. L attività di carico dei tubi lavorati sui camion viene invece effettuata nel corso di tutta la giornata, fino alle ore L area di deposito del materiale lavorato è situata sia all interno del capannone che all esterno, a ridosso del piazzale collocato dalla parte opposta rispetto alla S.S. 42. Il carico viene fatto sia nel suddetto piazzale, a ridosso del portale Ovest dell edifico, che all interno del capannone. Per le operazioni di carico all esterno vengono utilizzati dei muletti o il caricatore con pinza idraulica, mentre all interno del capannone il carico avviene solo mediante muletti o carri ponte. Nel corso della giornata vengono effettuate inoltre le operazioni di prelievo dai depositi del materiale da sottoporre alle lavorazioni. Le tubazioni, movimentate sempre in fasci, vengono prelevate tramite il caricatore dalle stive e depositate a terra su degli appositi pianali in legno da cui vengono poi prelevate tramite muletto per il trasporto all interno del capannone. Tutte le operazioni di movimentazione di materiale dalle stive per la preparazione per le successive lavorazioni vengono fatte nell arco della giornata (tra le 8.00 e le 22.00). Il materiale da sottoporre alle lavorazioni nel corso del turno di lavoro notturno viene preparato prima del termine del secondo turno di lavoro e predisposto in parte già all interno del capannone e in parte all esterno, sui pianali in legno da cui viene prelevato dal muletto. Nel corso del turno notturno sono mediamente previsti nell area esterna 4 transiti del muletto ogni due ore, pari a circa 16 transiti complessivi per il prelievo del materiale già predisposto su bancale e l allestimento delle postazioni di lavoro all interno del capannone. Le sorgenti di rumore esterne sono dunque rappresentate dal transito in ingresso e uscita dei camion, dalle attività di scarico della materia prima nelle stive di raccolta dell area di deposito, di prelievo, allestimento e movimentazione del materiale da sottoporre alle lavorazioni all interno del capannone, dalle attività di movimentazione e carico dei manufatti di lavorazione per il trasporto in uscita dall area produttiva. Escluso il rumore generato dai mezzi in movimento (camion in ingresso e uscita, caricatore con pinza idraulica, muletti), la tipologia principale del rumore maggiormente disturbante generato dall attività esterna al capannone è di tipo impattivo, dovuta all urto reciproco dei tubi raggruppati in fascine durante la movimentazione. In riferimento alla valutazione previsionale in oggetto, relativa all ampliamento dell area di deposito, sono state valutate tutte e solo le sorgenti di rumore esterne che andranno a contribuire al rumore ambientale direttamente dalla nuova area di deposito. Va infatti sottolineato che la nuova area di deposito verrebbe destinata ad ospitare tutte le tubazioni e i materiali ferrosi attualmente stivati nell area posta al confine Sud dell attuale insediamento produttivo, originalmente destinata ad area drenante. La disponibilità della nuova area impermeabilizzata consentirebbe il ripristino ad area drenante della fascia di terreno posta al confine 10

11 Sud dell attuale area di deposito. L area complessivamente disponibile per il deposito del materiale da sottoporre a lavorazione rimarrebbe pertanto sostanzialmente inalterata. Per questo motivo nella valutazione previsionale si è considerato che l attività produttiva nel suo complesso non sia incrementata ne subisca modifiche di rilievo; non sono pertanto stati considerati eventuali contributi aggiuntivi indotti. 4.0 Punti di misura Dall aerofotogrammetria riportata in Fig. 6 si evidenzia la presenza di recettori sensibili nell area prossima all insediamento produttivo e all area di ampliamento del deposito oggetto della perizia. Le abitazioni sono disposte sia lungo la SS42 che al confine Sud e Sud Ovest dell area di proprietà. Fig. 6 Aerofotogrammetria della nuova area oggetto della richiesta (in rosso) e dei recettori sensibili collocati lungo la SS 42 e al confine Sud Ovest dell area di proprietà FINREG (in giallo). In evidenza i due punti di acquisizione dei rilievi fonometrici P1 e P2 (in azzurro). Considerando la collocazione e le dimensioni della nuova area di deposito risulta che la distanza minima dai suddetti recettori è pari ad almeno 90m per le abitazioni poste al confine Sud -Sud Ovest e di 75m per la più prossima fra le abitazioni disposte lungo la SS42 (cfr. Fig.7). Tenuto conto che le abitazioni disposte lungo la SS42 ricadono in classe IV mentre le abitazioni disposte a Sud sono in classe III, si è scelto come punto di misura per la rilevazione del rumore ambientale un punto collocato a ridosso di queste ultime, potenzialmente più esposte all eventuale rumore indotto dall ampliamento dell area di deposito. Per quanto riguarda i recettori disposti lungo la statale SS42 sono comunque disponibili rilievi fonometrici effettuati in una precedente campagna di misura svolta nel 2014 che consentono di avere riferimenti adeguati al fine dell indagine. I rilievi fonometrici sono state effettuati contemporaneamente in due punti di misura, rispettivamente collocati all interno dell area produttiva, nell area di transito dei mezzi di carico/scarico della merce, 11

12 e in prossimità del suddetto recettore posto al confine di proprietà in direzione Sud-Sud-Ovest. La disposizione dei punti di misura è riportata in Fig. 6. Fig.7 Aerofotogrammetria della nuova area di deposito (in bianco) e della distanza minima dai recettori sensibili più prossimi. 5.0 Monitoraggio fonometrico Per i rilievi acustici sono stati utilizzati due fonometri integratori di precisione Brüel & Kjær modello 2260, classe 1. Le misurazioni sono state eseguite seguendo le modalità riportate nel Decreto 16/03/1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico. Prima di effettuare le misure e al termine delle stesse è stata verificata la calibrazione di entrambi i fonometri mediante un calibratore della Bruel & Kiaer mod di classe 1 che produce un livello di pressione acustica di 94 db+0.2db (re 2x 10-5 Pa). Le misure fonometriche sono state effettuate in ponderazione A e con larghezza di banda di un terzo di ottava. Sono stati impiegati due microfoni, dotati di cuffia antivento, montati su apposito treppiede telescopico di supporto e posizionato ad un altezza di 1,5m dal terreno (DMA 16/03/98 Allegato C) per l acquisizione del rumore ambientale. I rilievi sono stati eseguiti in assenza di precipitazioni atmosferiche e in assenza di vento. Per le valutazioni è stato acquisito il livello equivalente di pressione sonora ponderato A, Leq(A), l andamento temporale del rumore, i livelli statistici e la composizione spettrale relativi ai periodi di acquisizione. 12

13 Ai fini della valutazione e dell analisi dettagliata dei sonogrammi è stato impiegato il software Evaluator Type 7820 della Bruel & Kiaer. Le misurazioni fonometriche in situ sono state svolte nei giorni 2 e 3 Marzo 2017, in periodo diurno e notturno, e il giorno 3 Aprile 2017 in periodo diurno. Tutte le acquisizioni sono state effettuate con rilevazione fonometrica contemporanea e sincronizzata in due distinti punti di misura. Un fonometro è stato mantenuto fisso e posizionato in prossimità del recettore sensibile al confine Sud-Ovest dell area di proprietà (cfr. Fig. 6, punto P1), mentre il secondo fonometro è stato invece posizionato all interno dell area produttiva. In particolare nelle misure effettuate nei giorni 2-3 Marzo il secondo fonometro è stato collocato in posizione fissa nell area di transito dei veicoli adibiti al carico/scarico dei tubi (cfr. Fig. 6, punto P2), mentre nelle successive acquisizioni del giorno 3 Aprile è stato di volta in volta posizionato a ridosso delle diverse sorgenti di rumore all interno dell insediamento produttivo al fine di evidenziare la correlazione del rumore generato dalle specifiche sorgenti con quello rilevato all altezza dei recettori. Per alcune misure è stato necessario effettuare l epurazione di eventi eccezionali riscontrati durante i rilievi fonometrici (eventi non connessi con le sorgenti normalmente presenti); a tal riguardo è importante sottolineare che i sorvoli degli aerei e il transito dei treni poiché caratterizzano fortemente il clima acustico della zona oggetto di studio non sono stati oggetto di epurazioni in fase di elaborazione dei dati. È stata inoltre valutata la presenza di eventuali componenti tonali o impulsive. 6.0 Risultati delle misure Di seguito sono riportati i livelli di pressione sonora ottenuti nel corso delle misure svolte. Per comodità di lettura sono state riportate in Tabella 1 solo i valori di Leq ottenuti, mentre in ALLEGATO 2 sono stati riportati i sonogrammi relativi alle acquisizioni fatte. I punti di acquisizione sono riportati in Fig. 6. Tabella 1 Rilievi fonometrici Misurazioni effettuate a livello del recettore sensibile Punto di misura P1 Recettore Durata misura Leq db(a) Misura 1a :03-00:21 2h 18m 48,0 Misura 2a :39-10:49 3h 28m 51,3 Misura 3a :39-17:38 1h 0m 50,7 Misurazioni effettuate per il monitoraggio del sito produttivo Punto di misura P2 Durata misura Leq db(a) Misura 1b :04-00:07 2h 03m 49,0 Misura 2b :51-11:21 3h 23m 63,1 Punti di misura a ridosso di sorgenti specifiche Durata misura Leq db(a) Misura : m 77,2 Misura : m 87,9 Misura : m 77,7 Misura : m 82,0 13

14 7.0 Valutazione previsionale del rumore indotto nella nuova area di deposito Dai dati riportati in Tabella 1 è possibile verificare la situazione attuale del rumore ambientale dell area. In particolare, considerando i livelli di rumore in prossimità del recettore e tenuto conto che le corrispondenti sequenze fonometriche non hanno evidenziato la presenza di componenti tonali né impulsive, le misure hanno consentito una verifica diretta del rispetto dei limiti di emissione ed immissione diurni e notturni in relazione alla posizione del suddetto recettore, posto in prossimità del punto di misura al confine Sud-Sud Ovest dell area di proprietà FINREG. Scopo della perizia è valutare, a partire dagli attuali livelli di rumore, il contributo che sarà generato dall estensione dell area di deposito delle tubazioni. Come ricordato, il progetto di ampliamento si riferisce ad un area di circa m 2, confinante a Sud con l attuale insediamento produttivo (cfr. Fig. 1). Di questa area solo una parte, pari a circa 5.900m 2, sarà destinata alla realizzazione di un piazzale impermeabilizzato per il deposito delle tubazioni e dei materiali ferrosi. Tenuto conto della tipologia di attività il rumore addizionale indotto dall estensione dell area di deposito e generato all interno dell area in oggetto è dato dai possibili seguenti contributi: 1) Transito di mezzi pesanti per lo scarico della merce in ingresso 2) Scarico delle tubazioni e accatastamento nelle stive mediante caricatore a gancio 3) Prelievo delle fascine mediante caricatore a gancio e deposito delle stesse a terra su pianali di legno 4) Prelievo delle fascine disposte a terra mediante muletto e trasferimento del materiale nel capannone per le successive lavorazioni. Le operazioni 2) e 3) sono del tutto equivalenti ed assimilabili fra loro dal punto di vista del rumore generato. Inoltre non tutti i contributi sono fra loro sovrapposti o sovrapponibili. È disponibile infatti un solo caricatore a gancio per lo scarico dei materiali e il loro accatastamento nelle stive così come per il corrispettivo prelievo dalle stesse per la successiva movimentazione verso l area di lavorazione. Nel corso di un operazione di scarico o di prelievo potrebbe sovrapporsi il rumore del transito di un eventuale altro mezzo pesante in arrivo nell area ma in tal caso il mezzo dovrebbe comunque attendere a distanza il completamento delle operazioni in corso prima di poter avviare le attività di scarico. Il prelievo delle fascine mediante muletto e il trasferimento nell area delle lavorazioni è l unica operazione che può essere considerata indipendente e sovrapponibile alle precedenti. Per questo motivo nel corso della campagna di misura sono stati effettuati dei rilievi del rumore generato simultaneamente dalle operazioni di movimentazione del caricatore a gancio e del muletto. Analizziamo in dettaglio i diversi contributi. 1) Transito di mezzi pesanti per lo scarico della merce in ingresso. L organizzazione dell attività produttiva prevede che l arrivo dei mezzi pesanti per lo scarico e il deposito dei materiali ferrosi da sottoporre a lavorazioni sia effettuato solo al mattino, fra le 7.30 e le Durante il monitoraggio all interno del sito produttivo sono stati rilevati diversi transiti di mezzi pesanti, sia in ingresso che in uscita; considerando solo i contributi dei mezzi in transito in prossimità del fonometro (a circa 1m-2m) ed escludendo dalla valutazione rilievi affetti dalla sovrapposizione di altre sorgenti di rumore, sono stati isolati 6 diversi eventi, il cui valore in termini di LAeq è riportato nella Tabella seguente. 14

15 Tabella 2 Livello di rumore generato dal transito dei mezzi pesanti 1 69,6 dba 2 70,9 dba 3 68,1 dba 4 71,7 dba 5 67,7 dba 6 71,7 dba Media energetica 70,1 dba Il valore massimo rilevato su 6 eventi è risultato pari a 71,7 db(a). 2) Altre operazioni. Le operazioni 2) e 3) sono sostanzialmente equivalenti, cosi come la 4) in quanto il rumore è generato prevalentemente dall impatto reciproco fra i tubi delle fascine durante la movimentazione e il deposito a terra o in stiva. Come già accennato le operazioni 2) e 3) sono fra loro alternative, per la presenza di un solo caricatore a gancio; viceversa le operazioni di movimentazione con muletto possono sovrapporsi a quelle condotte tramite caricatore. Per questo motivo sono state effettuate delle misure con la sovrapposizione di entrambe le operazioni condotte in condizioni anche di prossimità spaziale, per considerare il massimo contributo proveniente dall esercizio delle operazioni di movimentazione. I risultati delle misure sono riportati nella Tabella seguente: Tabella 3 Misura del rumore generato dalla movimentazione dei tubi (caricatore + muletto) Leq Comp. Sorgente Distanza Comp. tonali Note (dba) impulsive Caricatore a gancio+muletto 10m Media energetica 83,5 Tubi in fascine di 77,2 tessuto 87,9 Sì, ma non Tubi più sciolti No 77,7 al recettore Tubi più sciolti (sporadiche) 82,0 Movimentazione tubi 8.0 Controllo basato sul limite massimo di emissione Il valore limite di emissione è il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente. I valori limite relativi alla zona III e alla zona IV, riportati in ALLEGATO l, sono pari rispettivamente a 55dB(A) e a 60dB(A) con riferimento al periodo diurno e a 45dB(A) e 50dB(A) con riferimento al periodo notturno; i rilevamenti e le verifiche devono essere effettuati in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e comunità (cfr. Il DPCM ). Le distanze minime dei due recettori più prossimi alla nuova area di deposito e rappresentativi delle due classi acustiche sono pari a rispettivamente a 90m (Classe III recettore a Sud) e a 75m (Classe IV recettore Ovest, cfr. Fig. 7). A tali distanze corrisponde cautelativamente un attenuazione per effetto della sola divergenza geometrica dell onda sonora (senza considerare ad esempio l attenuazione per effetto suolo) pari rispettivamente a 39dB (90m) e a 37,5dB (75m). 15

16 Tenuto conto di tali effetti di attenuazione e dei limiti di emissione delle rispettive classi, per superare il limite assoluto diurno della classe III occorre avere una sorgente pari ad almeno 94dB (55dB di limite di zona +39dB di attenuazione da propagazione) mentre per superare il limite assoluto diurno in Classe IV occorre avere una sorgente pari ad almeno 97,5dB (60dB di limite di zona + 37,5dB di attenuazione da propagazione Nessuna delle sorgenti di rumore associabili all estensione dell area di deposito e alle operazioni di movimentazione dei manufatti ferrosi può generare dei contributi così elevati. Per quanto riguarda invece la valutazione dei limiti assoluti di emissione notturni, i valori limite per le sorgenti, per assicurare il rispetto dei limiti in classe III e IV sono ridotti di 10dB e quindi pari rispettivamente a 84dB e a 87,5dB. Il transito degli automezzi non costituisce problema, sebbene in realtà non sia nemmeno previsto nel periodo di riferimento notturno. La combinazione del rumore da movimentazione di materiale attribuibile all esercizio del caricatore a gancio e del muletto può superare il limite di emissione notturna sia in relazione alla classe III che, in misura minore alla Classe IV (cfr. id. 8). Occorre tuttavia considerare che al recettore le eventuali componenti impulsive e tonali vengono attenuate e non sono rilevate e che il limite deve essere valutato in relazione all intero periodo di riferimento notturno (8 ore). Come già ricordato il caricatore a gancio opera solo nel periodo di riferimento diurno mentre nel periodo di riferimento notturno sono previsti 4 transiti del muletto ogni due ore, per complessivi 16 transiti; ipotizzando un tempo di circa 10 minuti per ciascun transito si ottiene una stima di circa 160 minuti; estendendo cautelativamente a 180m il tempo complessivo del transito, pari a 3/8 del periodo di riferimento notturno, il livello di rumore andrebbe quindi diminuito di 4,2 db, rientrando entro i limiti sia per la Classe III che per la Classe IV. Il margine di rispetto del limite di emissione notturna per la Classe III, pur assicurato e valutato in termini cautelativi, è esiguo e si ritiene opportuno evitare o quantomeno ridurre al minimo la movimentazione notturna del materiale dalla nuova area di deposito. 9.0 Controllo basato sul limite massimo di immissione In base alla zona in cui ci si trova e alla fascia oraria, il decreto ministeriale fissa i valori massimi di livello sonoro che non devono essere superati. Il valore massimo di esposizione viene valutato considerando il livello equivalente (pesato A) del rumore effettivamente prodotto dalla sorgente disturbante sommato al rumore di fondo; il valore risultante viene chiamato rumore ambientale. I valori limite relativi alla zona III e alla zona IV, riportati in ALLEGATO l, sono pari rispettivamente a 60dB(A) e a 65dB(A) con riferimento al periodo diurno e a 50dB(A) e 55dB(A) con riferimento al periodo notturno; anche in tal caso i rilevamenti e le verifiche vanno effettuati in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e comunità (cfr. Il DPCM ). Il rumore ambientale misurato in prossimità dei recettori posti al limite Sud-Ovest dell area è pari 51,5dB e a 48dB rispettivamente in relazione al periodo di riferimento notturno (cfr. TABELLA 1). A partire dal livello di rumore ambientale misurato in prossimità del recettore Sud e tenuto conto dell attenuazione del rumore per effetto della sola divergenza geometrica, si ottiene che per raggiungere il valore limite di immissione diurno previsto per la classe III e pari a 60dB è necessario un contributo di rumore alla sorgente pari a 95dB; una simile valutazione fatta in relazione al periodo di riferimento notturno porta invece ad un contributo limite del rumore alla sorgente pari a 75dB. In relazione al recettore collocato in Classe III, in prossimità del limite Sud Ovest della proprietà, è assicurato il rispetto del limite di immissione diurno mentre non risulta rispettato il limite di immissione notturno per effetto delle operazioni di movimentazione dei materiali. In relazione al recettore più prossimo posto ad Est della nuova area di deposito, lungo la SS42, rilevazioni fonometriche ottenute nel corso di una precedente campagna di misure sul balcone dell abitazione adiacente hanno rilevato livelli di rumore ambientale pari a 54,9dB e a 51,0dB rispettivamente nel periodo di riferimento diurno e in quello notturno. 16

17 Rispetto ai dati acquisti nel corso della campagna di misure corrente il rumore ambientale ottenuto in prossimità del recettore posto lungo la SS42 risulta maggiore rispetto al valore ottenuto nei pressi del recettore posto al confine Sud-Sud Ovest di circa 3dB; tale incremento è dovuto alla maggior prossimità del recettore al sito produttivo e alla SS42. Per favorire un approccio di tipo conservativo, ai fini della valutazione in corrispondenza del suddetto recettore, è stato considerato il livello di rumore ambientale più elevato, vale a dire quello ottenuto nel corso della precedente campagna di misura in corrispondenza di un abitazione adiacente. Pertanto, a partire dai livelli di rumore acquisiti nell area prossima alla SS42, tenuto conto dei valori limiti propri della Classe IV e dell attenuazione per divergenza geometrica, si ottengono dei valori limiti di immissione per i contributi alla sorgente pari rispettivamente a 99dB e a 83,5dB per il periodo di riferimento diurno e quello notturno. Il limite di immissione diurno è soddisfatto mentre nel caso del limite di immissione notturno, il rumore dovuto alle operazioni di movimentazione tramite muletto, pur tenendo conto di un contributo temporale pari a circa 3 ore in relazione all intero riferimento notturno (riduzione di 4,2 db), può teoricamente portare il livello di rumore ambientale ad eguagliare il limite notturno per la Classe IV. Su base previsionale, il limite di immissione diurno risulta soddisfatto in relazione sia ai recettori di Classe III che a quelli in classe IV; il limite di immissione notturno non risulta invece rispettato in relazione ai recettori in Classe III Controllo basato sul limite massimo differenziale Questo tipo di misura consiste nel verificare che la differenza tra il rumore ambientale (rumore disturbante più rumore di fondo) e il rumore di fondo non superi il valore di 5dB(A) con riferimento al periodo diurno e a 3dB(A) con riferimento al periodo notturno. La verifica del criterio differenziale richiede una misura in situ da effettuarsi in prossimità dei potenziali recettori. Per quanto riguarda i recettori posti a Sud-Sud Ovest, tenuto conto del livello di rumore ambientale misurato in situ e del fattore di abbattimento per effetto dell attenuazione per divergenza geometrica, il rispetto del limite differenziale richiede un contributo massimo diurno pari ad 88 db e un contributo massimo notturno pari a 79 db. Nel caso dei recettori posti a Est, a partire dai corrispondenti livelli di rumore ambientale si ottengono dei contributi massimi pari a 90 db e 80 db rispettivamente per il periodo di riferimento diurno e per quello notturno. Tenuto conto dei livelli di rumore generati dalle sorgenti in oggetto, cfr. Tabella 2 e 3, e dalla corrispondente attenuazione per divergenza geometrica, il criterio differenziale risulta rispettato in relazione ai livelli diurni mentre non risulta rispettato in relazione ai livelli notturni. 17

18 11.0 Conclusioni Su incarico della società Raccordi Regonesi srl è stato effettuato una valutazione previsionale di impatto acustico volta ad accertare il rispetto dei criteri previsti dalla legislazione vigente in materia di inquinamento acustico (Legge quadro 447/95) in relazione alla richiesta di ampliamento dell area di deposito del corrispondente insediamento produttivo, posto in via Roma 23 nel territorio del comune di Verdello. Il progetto di ampliamento dell area di deposito, in una zona posta al confine Sud dell attuale sito produttivo, integra approssimativamente m 2 ; parte di questa area, pari a circa 5.900m 2, verrà impiegata per realizzazione di un piazzale impermeabilizzato per il deposito dei materiali ferrosi da sottoporre alle lavorazioni mentre la parte rimanente verrà destinata ad area drenante. La perizia in oggetto si inquadra all interno del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) richiesto dal comune di Verdello al fine di accertare l impatto ambientale dell opera. In fase di valutazione preliminare di ammissibilità a VAS, è emersa altresì l opportunità di una verifica più estesa del rumore generato dall attuale insediamento produttivo in relazione alle operazioni di movimentazione di materiali esercitate nel piazzale esterno, da parte dell autorità territoriale competente (ARPA); tale valutazione, riferita all area di deposito dell attuale insediamento produttivo, è stata scorporata dalla presente valutazione previsionale e demandata ad una successiva perizia. L area produttiva, collocata in via Roma 23 nel Comune di Verdello (BG), risulta classificata dal PGT vigente come area destinata prevalentemente ad attività economiche di tipo produttivo e appartiene alla zona acustica V del territorio di Verdello. Le indagini condotte sono state indirizzate a valutare il contributo al rumore ambientale attribuibile all estensione dell area di deposito esterno, con particolare riferimento ai livelli di esposizione al rumore dei recettori sensibili posti nelle vicinanze del sito produttivo, vale a dire sia lungo la S.S. 42 del Tonale (Classe acustica IV) che in relazione ai recettori collocati al confine Sud e Sud ovest dell area di proprietà FINREG (Classe acustica III). I rilievi fonometrici sono stati effettuati simultaneamente sia all interno dell area produttiva, nell attuale piazzale di movimentazione e deposito dei materiali, sia in prossimità di uno dei recettori sensibili, particolarmente rappresentativo in termini di esposizione al disturbo. I risultati ottenuti hanno evidenziato che, in relazione alla richiesta di estensione dell area di deposito dei materiali, oggetto della procedura VAS, sono rispettati limiti assoluti di emissione ed immissione diurni e notturni in relazione a tutti gli insediamenti abitativi esposti, sia in Classe III che in Classe IV. Sono rispettati i limiti assoluti di immissione notturni per gli insediamenti abitativi in Classe IV ma non per gli insediamenti abitativi in Classe III. Su base previsionale risulta inoltre rispettato il criterio differenziale diurno, in relazione a tutti gli insediamenti abitativi (Classe III e Classe IV). Non risulta invece rispettato il criterio differenziale notturno in relazione a tutti gli insediamento abitativi (Classe III e Classe IV). L attività di movimentazione e deposito del materiale nell area di ampliamento andrà pertanto confinata all interno del periodo di riferimento diurno per assicurare il rispetto dei limiti di legge e il benessere acustico dei residenti. Treviglio-25/05/2017 Responsabile dello studio Dr. Fausto Deponti Tecnico Competente in Acustica Ambientale (D.R. Lombardia n /2001) Assistenza tecnica Dr. Fabio Angelini Tecnico Competente in Acustica Ambientale (D.R. Lombardia n. 6089/2011) 18

19 Allegato 1 Tabella A Classificazione del territorio comunale CLASSE I - aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. CLASSE II - aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali CLASSE III - aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici CLASSE IV - aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie. CLASSE V - aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. CLASSE VI - aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi Tabella B: valori limite di emissione - Leq in db(a) (art. 2) classi di destinazione d'uso del territorio tempi di riferimento diurno ( ) notturno ( ) I aree particolarmente protette II aree prevalentemente residenziali III aree di tipo misto IV aree di intensa attività umana V aree prevalentemente industriali VI aree esclusivamente industriali Tabella C: valori limite assoluti di immissione - Leq in db (A) (art.3) classi di destinazione d'uso del territorio tempi di riferimento diurno ( ) notturno ( ) I aree particolarmente protette II aree prevalentemente residenziali III aree di tipo misto IV aree di intensa attività umana V aree prevalentemente industriali VI aree esclusivamente industriali Tabella D: valori di qualità - Leq in db (A) (art.7) classi di destinazione d'uso del territorio tempi di riferimento 19

20 Allegato 2 Rilievi fonometrici DEFINIZIONI L espressione attraverso cui si quantifica il rumore presente in un determinato momento e in un determinato luogo è il Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A, Leq espressa in db(a): 1 Leq = 10 log10 T T 0 p p dt [db(a)] Tale parametro traduce il contributo energetico di eventi sonori di durata ed intensità variabile avvenuti nel tempo di integrazione T in un valore corrispondente ad un unico suono di intensità costante e durata equivalente a T. I periodi lungo i quali avviene l integrazione sono diversi: Tempo a lungo termine (TL): costituito da più periodi di riferimento il cui insieme (media logaritmica) risulti rappresentativo del fenomeno che si intende caratterizzare; Tempo di riferimento (TR): secondo la normativa italiana è il parametro che rappresenta la collocazione degli eventi rumorosi all interno delle 24 ore, relativamente al periodo diurno (ore 06:00 22:00) e relativamente al periodo notturno (ore 22:00 6:00); Tempo di osservazione (TO): periodo di tempo compreso entro uno dei tempi di riferimento, in cui si manifesta il fenomeno rumoroso che si intende valutare; Tempo di misura (TM): è il periodo di tempo, compreso entro il tempo di osservazione, durante il quale vengono effettuate le misure fonometriche. Deve essere scelto in base alle caratteristiche di variabilità del rumore e in modo che sia rappresentativo del fenomeno. Per determinare il disturbo da rumore è molto importante conoscere i livelli percentili (Ln) correlati ad ogni rilievo effettuato. Tali livelli sonori, di origine statistica, quantificano il valore di rumore superato per una determinata % del tempo di misura: ad esempio il livello percentile L95 rappresenta il livello sonoro superato nel 95% del tempo di misura, il livello percentile L5 rappresenta il livello sonoro superato nel 5% del tempo di misura. Le misure fonometriche riportate sono state effettuate in ponderazione A e con larghezza di banda di un terzo di ottava. Prima di effettuare le misure e al termine delle stesse è stata verificata la calibrazione del fonometro mediante calibratore classe 1, che produce un livello di pressione sonora nominale di 94 db + 0,2 db (re 2 x 10-5 Pa). I certificati di taratura della strumentazione impiegata sono disponibili all occorrenza presso i nostri laboratori. Di seguito sono riportate alcune foto dei siti di misura e le schede di dettaglio delle misurazioni effettuate. 20

21 Postazione di misura all interno dell area produttiva, nel magazzino di deposito esterno. 21

22 Sito di misura a ridosso del recettore sensibile R. Abitazioni al confine Sud dell area. 22

23 =0001notturno.S3D in Calcoli aereo db LAeq Cursore: 02/03/ LAeq=41,1 db LAFmax=41,7 db LLpicco=66,6 db LAFmin=40,5 db Nome Ora Tempo Sovraccarico LAeq LAFmax LAFmin Inzio trascorso [%] [db] [db] [db] Totale 02/03/ ,0 48,0 71,8 38,0 db 02/03/ Totale 100 =0001notturno.S3D in Calcoli , , A L LLeq LLFmin Cursore: 500 Hz LLeq=39,7 db LLFmax=59,7 db LLFmin=29,1 db Punto di Misura P1 Recettore. Acquisizione notturna 02/03/2017. Hz 23

24 Nome Ora Tempo Sovraccarico LAeq LAFmax LAFmin inzio trascorso [%] [db] [db] [db] Totale 03/03/ ,0 51,5 72,4 37,2 db Totale 100 == diurno1.S3D in Calcoli , , A L LLeq LLFmin Cursore: 500 Hz LLeq=43,8 db LLFmax=73,2 db LLFmin=23,8 db Punto di Misura P1 Recettore. Acquisizione diurna 03/03/2017. Hz 24

25 =0001notturno.S3D in Calcoli Escludi aereo db LAeq Cursore: 02/03/ LAeq=59,1 db LAFmax=60,5 db LLpicco=82,3 db LAFmin=58,2 db Nome Ora Tempo Sovraccarico LAeq LAFmax LAFmin inzio trascorso [%] [db] [db] [db] Totale 02/03/ ,0 49,0 71,6 39,9 db 02/03/ Totale 100 =0001notturno.S3D in Calcoli , , A L Hz LLeq LLFmin Cursore: 500 Hz LLeq=40,5 db LLFmax=68,2 db LLFmin=29,8 db Punto di Misura P2 Insediamento produttivo, piazzale esterno. Acquisizione notturna 02/03/

26 Nome Ora Tempo Sovraccarico LAeq LAFmax LAFmin inzio trascorso [%] [db] [db] [db] Totale 03/03/ ,0 63,1 96,3 40,7 db Totale 100 == diurno1.S3D in Calcoli , , A L Hz LLeq LLFmin Cursore: 500 Hz LLeq=54,7 db LLFmax=91,9 db LLFmin=30,0 db Punto di Misura P2 Insediamento produttivo, piazzale esterno. Acquisizione diurna 03/03/

27 =0002.S3D in Calcoli db LAeq Cursore: 03/04/ LAeq=43,4 db LAFmax=45,1 db LLpicco=91,5 db LAFmin=42,6 db Nome Ora Tempo Sovraccarico LAeq LAFmax LAFmin inzio trascorso [%] [db] [db] [db] Totale 03/04/ ,0 50,7 86,6 35,7 db Totale 100 %0002.S3D in Calcoli , , A L LLeq LLFmax LLFmin Cursore: 8 Hz LLeq=--- LLFmax=--- LLFmin=--- Punto di misura P1- Acquisizione diurna 03/04/2017 Hz 27

28 %=Project A cadenza rapida in Calcoli Specifico 3 db LAeq Cursore: 03/04/ , ,100 LAeq=64,7 db LASmax=71,6 db LAF =64,8 db Nome Ora Tempo LAeq inzio trascorso [db] Totale 03/04/ , ,300 77,2 Misura7 all interno dell insediamento produttivo 03/04/2017 Specifico 3 =Project A cadenza rapida in Calcoli db LAeq Cursore: 03/04/ , ,500 LAeq=65,6 db LASmax=70,1 db LAF =66,7 db Nome Ora Tempo LAeq inzio trascorso [db] Totale 03/04/ ,9 Misura8 all interno dell insediamento produttivo 03/04/

29 =Project A cadenza rapida in Calcoli Specifico 3 db LAeq Cursore: 03/04/ , ,100 LAeq=82,7 db LASmax=91,5 db LAF =82,9 db Nome Ora Tempo LAeq inzio trascorso [db] Totale 03/04/ ,7 Misura 9 all interno dell insediamento produttivo 03/04/2017 Specifico 3 =Project A cadenza rapida in Calcoli db LAeq Cursore: 03/04/ , ,500 LAeq=66,1 db LASmax=65,7 db LAF =65,7 db Nome Ora Tempo LAeq inzio trascorso [db] Totale 03/04/ ,0 Misura 10 all interno dell insediamento produttivo 03/04/

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