RELAZIONE GENERALE. Figura 1 - Corografia di inquadramento dell area oggetto dell intervento nel Comune di Cartura

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2 RELAZIONE GENERALE Premesse Il Centro Veneto Servizi S.p.A. ha redatto nel marzo 2010 il progetto preliminare AATO 2009 Linea A14 Costruzione e sostituzione condotte su tutto il territorio, comportante in questo caso interventi nel Comune di Cartura (PD), territorio inserito nella zona di competenza del servizio idrico integrato gestito da Centro Veneto Servizi S.p.A. Gli interventi riguardano la realizzazione di opere idriche finalizzate alla sostituzione delle condotte esistenti lungo via Padova SP 92 denominata Conselvana, con inizio in corrispondenza dell incrocio con via Roma, dalla tubazione ivi esistente e arrivo alla centrale di Cagnola. Figura 1 - Corografia di inquadramento dell area oggetto dell intervento nel Comune di Cartura La rete esistente, in tubi di cemento-amianto posta in opera nel 1954, soffre di sistematiche rotture causate dal cedimento del materiale giunto ben oltre la propria vita tecnica, numerose e preoccupanti sono state nell'ultimo periodo le fuoriuscite e notevoli le quantità di acqua disperse. Opere in progetto Le opere in progetto sono le seguenti: TRATTO A-B-C-D - Tratto lungo SP 92 con partenza da incrocio con via Roma fino a incrocio con Viale delle Industrie per collegamento con esistente condotta DN450 in ghisa mediante posa per circa metri 1580 di tubazione DN450 in ghisa sferoidale. In questo tratto la condotta di progetto dovrà attraversare due punti che ostacolano il normale 1

3 percorso: alla progressiva chilometrica , si evidenzia il punto B in corrispondenza dell'attraversamento dello scolo consorziale denominato Fossa Paltana. Si è preferito attraversare lo scolo sul lato a monte del ponte esistente dove è presente lo spazio sufficiente, di circa 50 cm, tra soletta di sostegno del marciapiede di recente realizzazione e la volta in mattoni di laterizio della canaletta presente sotto la Strada Provinciale n. 92. Dal progetto è previsto il posizionamento di un tubo di acciaio DN 400 autoportante, catramato esternamente, che si appoggerà alle due spalle in calcestruzzo armato presenti all'imbocco della canaletta, senza però restringere-ostacolare il flusso, anche in piena, delle acque dello scolo visto che il tubo sarà posizionato al disopra del cielo della volta della canaletta. Alla progressiva chilometrica del S.P. n. 92, si evidenzia il punto C, dove la condotta di progetto intercetta la canaletta a volta presente sotto la sede stradale che convoglia le acque dello Scolo Paltanella. Dal rilievo del tratto interessato si è evidenziata l'impossibilità di verificare le dimensioni e il corretto posizionamento, anche altimetrico, della canaletta stessa, pertanto si è supposto che vi sia almeno un metro circa tra il volta e il piano stradale. Tale misura, demolendo parzialmente la volta in laterizio e consentirà di superare l'ostacolo posto dalla canaletta realizzando un cavallotto con la tubazione in acciaio DN 450 mm. Con successivo ripristino della volta e protezione della nuova condotta con calcestruzzo armato si ripristineranno il funzionamento della linea di scolo e la funzionalità, senza riduzione di portata o interferenze con il deflusso delle acque convogliate. Entrambi gli interventi, punto B e C, sono sottoposti al parere di competenza del Consorzio di Bonifica Bacchiglione in qualità di gestore dei corsi d'acqua sopra menzionati. TRATTO D-E - Tratto esistente lungo SP 92 di condotta DN450 in ghisa di recente posa per un estesa di circa 170 metri. TRATTO E-F - Tratto lungo SP 92 con partenza dall estremità nord dell esistente condotta DN450 in ghisa fino all argine sud del Canale Cagnola mediante posa per circa metri 350 di tubazione DN450 in ghisa sferoidale. TRATTO F-G - Tratto di attraversamento del Canale Cagnola mediante posa per circa metri 50 di tubazione DN400 in acciaio supportata dal ponte esistente. La nuova condotta sostituirà l'esistente in acciaio DN 250, presente sul lato monte (lato ovest del ponte di Cagnola) sotto la soletta sporgente lateralmente, sostenuto e fissato alla facciata del ponte con staffa di acciaio. Tale posizione è vincolata anche dal fatto che il lato valle del ponte sono già presenti altre quattro condotte fissate con staffe sotto tutta la larghezza della soletta presente, circa m 1.2, utilizzate per le altre reti tecnologiche: cavi Enel, cavi Telecom, tubazione gas metano e tubazione acquedotto). La nuova condotta sarà posizionata al di sopra della volta centrale e quindi senza interferire e ostacolare con il deflusso delle acque. Tale intervento di sostituzione condotta è comunque sottoposto al parere idraulico di competenza del Genio Civile di Padova in qualità di ente gestore del Canale di Cagnola. L'opera inoltre ricade all'interno di zona sottoposta a diversi vincoli, quali: - vincolo paesaggistico corsi d'acqua (D.Lgs. 42/2004 art. 142 lett. c) del Canale di Cagnola; - vincoli derivanti da pianificazioni superiori quali il centro storico di Cagnola e paesaggi da 2

4 rigenerare area ad elevato tasso di monumentalità ; L'opera sul ponte ricade inoltre a circa 60 m dall'area di pertinenza della Villa Codignola, area sottoposta a vincolo sui beni culturali (D.Lgs. 42/2004 -artt. 10 e 12). TRATTO G-H-I-L - Tratto lungo SP 92 con partenza dall argine nord del Canale Cagnola fino alla centrale di Cagnola mediante posa per circa metri 260 di tubazione DN450 in ghisa sferoidale. La condotta di progetto, nel punto H del tracciato si dirama per collegare e sostituire uno degli ingressi-uscita acquedotto presenti nell'area della centrale di pompaggio, punto L. Dal punto H la condotta di progetto prosegue, uscendo dalla sede stradale e posizionandosi sotto la pista ciclabile posta a lato est, fino ad intercettare la linea di acquedotto principale proveniente da Albignasego. Sezione tipo fossa di scavo e posa tubazioni L intervento prevede complessivamente la posa di 2200 mt di tubazione del 450 mm in ghisa sferoidale/acciaio in Comune di Cartura (PD), comprese derivazioni ed allacciamenti idrici, in sostituzione delle esistenti condotte DN da 100 a 300 mm in cemento amianto gravemente ammalorata. Il progetto prevede la posa in opera di una nuova tubazione che va a sostituire le esistenti. Il cemento amianto viene sostituito dalla ghisa ottenendo il duplice beneficio di una maggiore solidità strutturale e minore necessità di manutenzione. Dal punto di vista idraulico le caratteristiche prestazionali del materiale posto in opera superano quelle del precedente e per i 3

5 maggiori diametri, si tratta di una tubazione del diametro di 450 mm e per la modesta scabrezza idraulica delle pareti dello stesso. Il criterio generale della scelta è legato quindi alla economia di gestione dell'impianto che utilizzando questi materiali vede drasticamente ridotti gli interventi di manutenzione sia per numero che per importanza. Parallelamente alla tubazione principale, con lo scopo di facilitare gli interventi di allacciamento e per mantenere funzionale la condotta principale durante le operazioni di allacciamento e manutenzione si affianca alla tubazione di diametro 450 mm una tubazione parallela del diametro di 150 mm a cui sono collegate le utenze private e parte delle derivazioni. Si ottiene così la possibilità di effettuare sospensioni temporanee del servizio all'utenza senza che queste provochino la sospensione del servizio principale che rimane il collegamento Nord-Sud alla zona del Conselvano. Caratteristiche prestazionali dei materiali. I tubi in ghisa sferoidale sono del tipo centrifugati e ricotti per il trasporto di acqua potabile in pressione, certificato a norma ISO 9001, conformi alla norma UNI EN 545/2003 ed UNI ISO (Classe K9). Le tubazioni dovranno inoltre essere rivestite internamente con malta cementizia d'altoforno, applicata per centrifugazione secondo le norme ISO ed UNI EN 545/2003, idonea a venire a contatto con liquidi alimentari ed essere conforme alle caratteristiche previste dal D.M n 174 del 06 aprile 2004, dal D.L. n 31 del 02 febbraio 2001 ed essere conformi a quanto previsto dal DPR 236 del Le tubazioni dovranno essere rivestite esternamente, per DN mm, con una lega di zinco-alluminio 400 g/m2 applicato per metallizzazione poi ricoperta da una vernice epossidica azzurra secondo la UNI EN 545/2003. I tubi dovranno avere un'estremità a bicchiere per giunzione a mezzo di anello di gomma. Il giunto, che dovrà permettere deviazioni angolari e spostamenti longitudinali del tubo senza compromettere la tenuta, sarà elastico di tipo automatico, conforme alla norma UNI La guarnizione dovrà presentare all'esterno un apposito rilievo per permettere il suo alloggiamento all'interno del bicchiere e una forma conica con profilo divergente a "coda di rondine" all'estremità opposta. La tenuta sarà assicurata dalla reazione elastica della gomma e dalla compressione esercitata dal fluido nel divergente della gomma; le guarnizioni per il trasporto di acque potabili saranno conformi a quanto previsto dal D.M n 174 del 06 aprile 2004, dal D.L. n 31 del 02 febbraio 2001 ed essere conformi a quanto previsto dal DPR 236 del A corredo della tubazioni vengono inserite saracinesche, giunti di dilatazione, curve, deviazioni e altri elementi le cui caratteristiche sono analoghe e compatibili con i materiali della tubazione. Il cavo di posa delle tubazioni sarà riempito di inerti provenienti da cava e le stratificazioni saranno così costituite: per tutta l'altezza della tubazione da materiale arido di tipo sabbioso, per la parte superiore in materiale di cava additivato di legante cementizio o calce, successivamente gli strati di pavimentazione in calcestruzzo di bitume con spessore minimo di 20 cm e tappeto di usura dello spessore minimo di 3 cm. Materiali dati in opera perfettamente costipati e rullati. 4

6 Non sono presenti strutture portanti a corredo della posa, limitatamente all'attraversamento del canale di Cagnola si prevede la realizzazione di selle in acciaio zincato a caldo che sostituiscono le esistenti e non modificano lo schema statico della struttura portante sul ponte. Una considerazione sulla scelta dei materiali è strettamente correlata all'economia di gestione della tubazione, in questo materiale infatti si ritrovano le caratteristiche di durabilità, che sollevano l'ente dalla necessità di manutenzione, sia programmata, che periodica, solo in caso di scavi in prossimità della linea possono verificarsi le condizioni che ne possono compromettere la durata o l'integrità. In tutte le condizioni ne è garantita la sicurezza e la funzionalità. Valutazione degli aspetti territoriali dell'intervento Geologia Il sedime della tubazione usa la sede stradale, anche gli interventi di allacciamento delle diramazioni avvengono in sede stradale. Limitatamente a profondità di poco superiori a quelle utilizzate dagli strati di fondazione della strada stessa. La massima profondità di scavo è limitata a 1,6-1,7 m dal piano stradale. In questo modo si vanno ad interessare strati di terreno che hanno raggiunto una ottima stabilità e ridotte deformazioni. La struttura geologica del sito latistante l'intervento è costituita prevalentemente da limi argillosi e negli strati più superficiali il limo è in parte sostituito da terreno di coltivo. In sede stradale ove si interviene sulla fondazione costituita da limi e sabbie di sovrappongono altri strati di materiale di cava di provenienza locale dai colli euganei e da cave di lapidei fluviale per gli interventi più recenti. A maggiori profondità, a quota lontana dagli effetti dell'intervento di posa della tubazione si intercalano strati di argilla sovra consolidata: caranto con stratificazioni discontinue di torbe e strati di argilla limosa normalmente consolidata. 5

7 I dati ricavati dalla cartografia del P.A.T di Cartura definiscono l'area di intervento come territorio idoneo e a modesta fragilità. Topografia Dal punto di vista topografico l'area di presenta con un leggera declività in direzione Nord-Sud, il tracciato della tubazione praticamente rettilineo con deviazioni localizzate dovute alla presenza di manufatti. La livelletta di posa della tubazione è condizionata altimetricamente dalla quota stradale e dai manufatti di attraversamento dei cavi consortili e dal canale di Cagnola. L'intervento non è condizionato e non condiziona l'assetto idrologico del territorio circostante. Geotecnica Lo scavo per la posa delle tubazioni altera la normale stratificazione del terreno per una profondità stimata di circa 1 m. sopra questa quota siamo in presenza di materiale lapideo di importazione, opportunamente costipato in fase di realizzazione del solido stradale e ulteriormente assestato dal normale trascorrere del tempo. La posa della tubazione superiore alla normale quota di falda non genera sottospinte o fenomeni di sollevamento, il peso del tubo vuoto è tale da bilanciare l'eventuale spinta al galleggiamento. I materiali usati per la posa/protezione della tubazione sono costituiti da inerti aridi di cava a granulometria fine, privi di materiale proveniente da demolizione assicurano ottima stabilità ed elevato grado di compattazione. Gli strati superficiali sono additivati di legante cementizio per ulteriore garanzia di stabilità e rigidezza. 6

8 Valutazione delle interferenze dell'intervento L'opera si sviluppa totalmente in area pubblica, non sono necessari espropri o l'accensione di servitù di alcun tipo. Non altera il paesaggio. Non altera l'ambiente. Cave e discariche I materiali di risulta dallo scavo sono destinati alla rete di recupero degli stessi ovvero in discarica autorizzata, per un futuro reimpiego e riutilizzo: essi sono costituiti da materiale di demolizione dei manti bitumati; materiale lapideo di fondazione, materiale limoso/argilloso del terreno in sito. I materiali nuovi da porre in opera derivano dalla rete commerciale degli inerti e provengono da cave autorizzate presenti nel territorio. Interferenze Le interferenze rilevate e prevedibili dal progetto derivano dalla presenza nel sottosuolo di altre reti di tubazioni destinate alla raccolta delle acque piovane e reflue; dall'esistente rete di distribuzione dell'acqua potabile, dalla rete di cavidotti telefonici, dalla rete di tubazioni per l'adduzione e distribuzione di gas combustibile. La posizione di questi sottoservizi è stata raccolta e documentata in fase di rilievo ed i tracciati sono riscontrabili negli elaborati. I tracciati sono stati verificati in fase preliminare con i tecnici degli enti proprietari delle reti e sono stati ulteriormente controllati in fase di progettazione definitiva/esecutiva ed in fase d'opera. Variazioni alle indicazioni contenute nel progetto preliminare In merito alla variazione degli importi riscontrati rispetto all'originario progetto preliminare derivano in parte da scelte operative, si è ritenuto infatti che la massima funzionalità della nuova opera si potesse ottenere con un tracciato completamente realizzato in sede stradale. Vuoi per la mancanza di vincoli legati alla proprietà del terreno di sedime, vuoi per la facilità di accesso in ogni condizione di esercizio della linea vuoi per la maggior velocità di accesso per gli interventi manutentori; legata a questa scelta e in conseguenza delle nuove norme adottate dall'ente proprietario della strada si rendono necessari interventi di sistemazione delle pavimentazioni che hanno aumentato i costi dell'intervento rispetto a quanto previsto originariamente. Questi maggiori costi sono in parte compensati da minori interventi per le opere strutturali, si utilizza allo scopo di attraversare il canale di Cagnola il sedime della tubazione esistente, senza dover quindi ricorrere ad opere specifiche o nuove strutture. Tempi di attuazione In merito ai tempi per la realizzazione dell'opera si ritiene che il programma degli interventi possa essere suddiviso in due fasi: una prima fase relativa all'acquisizione di permessi autorizzazioni all'esecuzione di scavi ed opere da parte degli enti proprietari delle reti che si sovrappone a quella di approvazione del progetto definitivo/esecutivo; si stima possa essere di 60 giorni, una seconda fase legata alla formazione della gara e successiva aggiudicazione di altri 30 giorni l'esecuzione delle opere cautelativamente definita in 400 giorni. 7 e poi

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