ALLEGATO n 6. Guida Bando 2010 INDICAZIONI DI MASSIMA CUI TENER CONTO NELLA TINTEGGIATURA E NEL RESTAURO DELLE FACCIATE NEI CENTRI STORICI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ALLEGATO n 6. Guida Bando 2010 INDICAZIONI DI MASSIMA CUI TENER CONTO NELLA TINTEGGIATURA E NEL RESTAURO DELLE FACCIATE NEI CENTRI STORICI"

Transcript

1 SETTORE LAVORI PUBBLICI 2 Servizio Recupero Centri Storici Tutela del Patrimonio Storico Architettonico Piazza dei Dolori, Sanremo tel: 0184/ fax: 0184/ e. mail: ufficio.centristorici@comunedisanremo.it Guida Bando 2010 INDICAZIONI DI MASSIMA CUI TENER CONTO NELLA TINTEGGIATURA E NEL RESTAURO DELLE FACCIATE NEI CENTRI STORICI ATTENZIONE! Contiene significative novità rispetto al precedente BANDO 2003 Pag. 1 di 6

2 INTERVENTI DI TINTEGGIATURA E RESTAURO DI FACCIATE NEI CENTRI STORICI - INDICAZIONI DI MASSIMA Qualora l edificio presentasse segni di dissesto statico di entità rilevante oppure qualora il Responsabile del Servizio Recupero Centri Storici ravvedesse segni tali da far propendere ad una diagnosi di tale tipo, l istanza NON potrà essere ammessa a contributo, fatto salvo il caso in cui esista a monte un progetto di consolidamento approvato e valido; va rilevato peraltro che le opere relative a tale progetto non potranno essere inserite in computo metrico ed essere soggette a contributo; Si precisa che il Servizio Recupero Centri Storici si riserva in tal caso - la facoltà di chiedere ulteriore documentazione. Sarà facoltà del Servizio Recupero Centri Storici (d ora in poi per brevità denominato S.R.C.S.) richiedere sopralluoghi anche all interno delle unità immobiliari, se ritenuto necessario, al fine di effettuare analisi delle condizioni generali della struttura e valutare l ammissibilità o meno a contributo. PRESCRIZIONI DA RISPETTARE NEGLI INTERVENTI DA REALIZZARE NEI CENTRI STORICI INDICAZIONI DI ORDINE GENERALE L intervento dovrà interessare tutte le facciate dell immobile, anche se minori e non aggettanti sulla strada, intervenendo da terra alla linea di gronda, comprendendo anche i piani terreni, sia quelli facenti parte del condominio richiedente, che quelli esclusi (unità immobiliari indipendenti, ma facenti parte della medesima facciata); Si precisa che le prescrizioni potranno interessare, ove necessario, anche le porzioni di facciata relative a locali destinati ad uso commerciale, anche se parzialmente già ristrutturati (esempio negozi con sistemazione propria di vetrine ed accessi, tende, insegne e quant altro), se giudicate non consone al Centro Storico ; Qualora l edificio presentasse segni di dissesto statico di piccola/media entità, lesioni non trascurabili, ma tali da non richiedere una specifica diagnosi statica corredata da monitoraggio (o quant altro sia indispensabile operare al fine della messa in sicurezza dell immobile) si dovrà intervenire con opere di consolidamento previa un analisi dei dissesti statici effettuata da tecnico, al fine di adottare, in fase esecutiva, i criteri d'intervento più idonei per ovviare ai problemi statici rilevati (esempio utilizzo reti di rinforzo, applicazione di iniezioni di materiali specifici o quant altro ritenuto opportuno per consolidare la muratura); Benché non soggetti a contributo, gli interventi sulle coperture dovranno essere realizzati qualora le condizioni lo richiedessero; si precisa che sarà necessario un atto autorizzativo specifico ad esclusione della manutenzione ordinaria (sostituzione parziale della piccola orditura e del manto di copertura); non è ammesso inoltre aumento della sporgenza delle mantovane che dovranno essere tinteggiate con il colore previsto per i legni come da indicazioni in autorizzazione. TINTEGGIATURE ed INTONACI Non è ammesso il rivestimento esterno con pietre faccia a vista; Prima di procedere alla tinteggiatura dovranno essere consolidate o ricostruite quelle parti di intonaco, cornici, lesene che risultino deteriorate; Le tinteggiature dovranno essere realizzate a calce e stese a velatura; Pag. 2 di 6

3 Il Servizio Recupero Centri Storici potrà avvalersi della facoltà di richiedere l effettuazione di preventive indagini stratigrafiche sugli intonaci esistenti al fine di individuare la presenza di tinteggiature pregresse aventi colorazioni diverse da quelle previste in Piano del Colore; in caso di edifici particolarmente interessanti dal punto di vista storico, potranno essere richieste anche indagini di laboratorio più approfondite sugli intonaci, al fine di definire le composizioni mineralogichepetrografiche delle malte utilizzate; Qualora gli immobili presentassero particolari decorazioni e/o affreschi oppure qualora le indagini storiche testimoniassero la presenza di tali elementi, le stesse dovranno essere ripristinate secondo tradizionali tecniche; Gli intonaci dovranno essere realizzati a calce, senza l'uso di cementi. Il materiale utilizzato dovrà essere certificato come CALCE NHL 3.5/5 ( Certificazione europea che ne attesta la purezza e la resistenza) accompagnato da scheda tecnica unitamente alla Perizia giurata finale sottoscritta dal tecnico. Nel caso di sostituzione totale degli intonaci, dovranno realizzarsi intonaci a finitura superficiale frattazzata fine o a stabilitura ed in grado di conservare una buona traspirabilità alle murature; Prima di dar luogo all esecuzione delle tinteggiature, il richiedente dovrà far eseguire una campionatura delle tinte assegnategli affinché il S.R.C.S. possa verificare la corrispondenza delle tinte campionate con quelle in autorizzazione; Lo schema di coloritura delle cornici attorno alle finestre, della zoccolatura a finitura e di quant altro realizzabile a decoro dovrà essere concordato preventivamente all'inizio della tinteggiatura con il S.R.C.S. con un bozzetto delle coloriture; La zoccolatura, salvo diversa prescrizione specifica, dovrà essere eseguita in rilievo e non liscia, con tinta grigio antracite oppure in ardesia o pietra di Badalucco. ELEMENTI IN FACCIATA (TUBI ecc.) Laddove esistenti sulle facciate tutti i cavi e le tubazioni di adduzione dovranno essere incassati sotto traccia; Gli scarichi fognari, eventualmente ancora presenti in facciata, dovranno essere rimossi ed incassati nella parete muraria, fatto salvo il caso in cui il tecnico, di concerto con il Responsabile del S.R.C.S., ritenga che l'intervento possa pregiudicare la staticità dell'edificio; in ogni caso le tubazioni che non potessero essere incassate dovranno essere razionalizzate adeguatamente, posizionandole a minor disturbo e successivamente tinteggiate con il medesimo colore assegnato per i fondi ; Sostituire tutte le grondaie ed i pluviali esistenti che attualmente risultano in pessime condizioni manutentive; Per i pluviali dovrà essere utilizzato il rame; in particolare, nella sostituzione dei pluviali, curare opportunamente la razionalizzazione dei percorsi, evitando di renderli troppo articolati; Dovrà essere sdoppiata la rete delle acque bianche da quella delle acque nere, nel caso in cui ancora entrambe scarichino nella medesima rete; Tutti gli impianti in disuso dovranno essere rimossi dalle facciate; la rimozione riguarda anche canne fumarie e quant altro risulta ormai non più utilizzato. DAVANZALI, ARCHITRAVI, STIPITI, SOGLIE, ecc. I davanzali, gli architravi, le soglie esistenti dovranno essere uniformati su tutta la facciata per quanto concerne il materiale utilizzato, con uso di ardesia oppure, in alternativa, di Pietra di Badalucco o Pietra di Verezzo ; le lastre deteriorate dovranno essere sostituite oppure, in caso di conservazione dell esistente, sottoposte ad accurata pulitura ed eventuale integrazione delle porzioni mancanti; particolare attenzione dovrà essere usata nel posare le lastre che dovranno avere la medesima sporgenza, sia verso l'esterno che ai lati, simmetricamente rispetto all'asse della finestra; Pag. 3 di 6

4 Le architravi delle finestre non dovranno avere forma ad arco, tipologia non ammessa nel Centro Storico. TETTOIE Eliminare tutti i materiali esistenti, incompatibili alla natura di "Centro Storico" quali ondolux o similari; in particolare le tettoie, anche se condonate o autorizzate in passato dovranno essere rimosse e sostituite con i materiali ammessi; E consentito il posizionamento di piccole tettoie non invasive e consone alla natura di Centro Storico, aventi sporgenza di non oltre cm, lunghezza non superiore alla bucatura su cui insistono, strutture portanti in staffe di ferro lisce e prive di volute e manto di copertura in ardesia. INFISSI ESTERNI ED INTERNI Gli infissi esterni (persiane), posto che le condizioni attuali ne consentano il mantenimento, dovranno essere uniformati per quanto attiene la coloritura, purché le persiane esistenti siano di legno; in caso di sostituzione e per le bucature prive di persiane si precisa che i nuovi infissi dovranno avere telaio in legno, verniciato di colore bianco; Si precisa che non sono ammesse persiane e nessun altro tipo di serramento interno in PVC o in alluminio anodizzato e - anche se recentemente acquistate dai proprietari o definite idonee da autorizzazioni passate - dovranno essere sostituiti nell ambito delle opere per le quali si richiede contributo (vedere Bando 2009) con nuovi in legno. Il costo dei nuovi accessori potrà essere inserito nel computo metrico da allagare all istanza di contributo, senza possibilità di integrazioni successive, come già ampiamente specificato; Non sarà ammessa la presenza di avvolgibili, in quanto non adatti alla tipologia edilizia del Centro Storico ; Gli infissi interni (finestre) dovranno essere sostituiti qualora le condizioni attuali lo richiedano; in caso di mantenimento, purché in legno, dovranno essere opportunamente tinteggiati, previa carteggiatura e trattamento idoneo per salvaguardarne la manutenzione, con il medesimo colore (bianco); Le ante mobili vetrate dovranno rispettare le caratteristiche dei modelli tradizionali locali e preferibilmente non dovranno essere superiori al numero di due; ELEMENTI METALLICI Le grate, le inferriate, i cancelletti e gli altri elementi metallici, se aventi caratteristiche non adatte alla tipologia del nostro Centro Storico dovranno essere sostituiti, in particolare se aventi decori e volute; gli elementi metallici dovranno preferibilmente essere costituiti da semplici barre lisce a sezione quadrata o rettangolare (ferro piatto); Gli elementi metallici preesistenti dovranno invece prevedere un trattamento preventivo alla tinteggiatura da effettuare con il colore assegnato. Per tutti i tipi di serramenti dovranno essere utilizzati elementi di ferramenta di tipo tradizionale locale e con caratteristiche di linearità; SCALE E RAMPE ESTERNE, GRADINI DI ACCESSO ALLE ABITAZIONI, SOGLIE E DAVANZALI Le scale esterne - ove esistenti - dovranno essere intonacate e tinteggiate con il colore assegnato per i fondi ; le pedate e la copertura a mancorrente dovranno essere realizzati in Ardesia, Pietra di Verezzo, Pietra di Badalucco ecc.; le alzate dovranno essere intonacate e tinteggiate con il colore assegnato per i fondi; Pag. 4 di 6

5 In ogni caso sono ammessi esclusivamente materiali di rivestimento della tradizione locale quali l Ardesia la Pietra di Verezzo, Pietra di Badalucco, Pietra Serena ecc.; I contorni delle aperture (porte e finestre ad eccezione dei davanzali e delle soglie), devono essere lasciati ad intonaco e non possono essere rivestiti con materiali di nessun genere (marmi, ardesia, ecc ) Solo in caso di rivestimenti antichi già presenti è obbligatorio il recupero secondo le modalità indicate al capitolo Portali, Stemmi, iscrizioni storiche. Non sono consentiti rivestimenti in ceramica, in gres, nonché in marmo e in pietre di importazione quali il travertino, i marmi, ed in generale tutti i litotipi non caratteristici della Liguria. TERRAZZE, PAVIMENTAZIONI E SISTEMAZIONI ESTERNE I materiali utilizzati per i rivestimenti, le lastricature e la ultimazione delle sistemazioni esterne devono essere realizzate in ardesia, cotto (mattonato), ciottoli (rissoli); I parapetti dovranno essere realizzati in muratura intonacata ed eventualmente protetti con lastre in ardesia. Non sono consentite pavimentazioni in graniglia di cemento, piastrelle in ceramica e gres, nonché in lastre di pietra di importazione; Esclusivamente per terrazze e balconi già esistenti, di cui sia accertata e/o dimostrata al Servizio Recupero Centri Storici la regolarità edilizia, è consentito l uso di piastrelle in gres ceramico che simulino l effetto pietra, con riferimento alle tonalità delle pietre indicate (Ardesia, Pietra di Verezzo, di Badalucco ecc ); ELEMENTI LIGNEI I portoncini in legno, che potranno essere mantenuti, dovranno essere adeguatamente trattati e tinteggiati nei colori assegnati oppure, se ritenuto necessario dal S.R.C.S. sostituiti su precisa indicazione; Non sono ammessi portoncini in alluminio anodizzato; il solo materiale consentito sarà il legno e la tipologia utilizzata dovrà essere analoga a quella dei portoni antichi ancora presenti nel Centro Storico. ARCHETTI DI CONTROSPINTA L intervento di manutenzione dovrà comprendere anche gli archetti di collegamento con gli immobili frontestanti; in particolare si dovrà prevedere un intervento statico in caso mostrassero segni di lesioni o cedimenti. Dovrà essere regimentato lo smaltimento delle acque meteoriche mediante l opportuna sistemazione dell estradosso. E vietato l utilizzo dei coppi a copertura degli archetti di controspinta. Dovranno essere tinteggiati con il colore assegnato per i fondi. Anche se la proprietà è da attribuirsi in egual misura ai due edifici frontestanti su cui essi insistono, qualora i due edifici non fossero entrambi interessati da erogazione di contributo, l onere dell intera esecuzione sarà a carico dell unico beneficiario di contributo. Qualora invece i due edifici su cui l archetto insiste fossero entrambi beneficiari di contributo, il costo delle lavorazioni verrà computato una sola volta. ULTERIORI ELEMENTI IN FACCIATA E NICCHIE Le chiavi strutturali presenti in facciata (tiranti) dovranno essere evidenziate con tinta contrastante (colore assegnato per i metalli); I proprietari, coadiuvati dal tecnico, dovranno contattare gli Enti erogatori per il posizionamento dei vani di alloggiamento contatori e utenze; La creazione di nicchie nella muratura portante in quanto costituiscono indebolimento della muratura portante; Potranno essere realizzati dei piccoli volumi esterni al corpo di fabbrica al fine di non inficiarne in alcun modo la struttura: tali elementi dovranno essere inseriti negli elaborati formanti istanza di autorizzazione, ed avere le seguenti caratteristiche: Pag. 5 di 6

6 Posizionamento in punto non invasivo e con dimensioni contenute (tipo piccole panche di seduta ); Finitura con materiali appropriati e precisamente: copertina in ardesia, finitura in intonaco a calce, tinteggiatura come in facciata, sportellini di accesso ai contatori in ferro, tinteggiati con tinta ferromicacea grigio antracite, eventuale zoccolatura in ardesia e/o altro materiale analogo alla facciata; Per motivi di sicurezza non è da privilegiare la creazione di nicchie nella muratura portante. Eventuale realizzazione delle stesse qualora indispensabili sarà subordinata alla redazione di Perizia asseverata (TRIBUNALE) da tecnico (Ingegnere o architetto), attestante la fattibilità dell intervento sotto il profilo statico, con la specifica indicazione che l intervento in oggetto non lede il fabbricato sotto il profusilo statico strutturale: dovranno altresì essere indicati tutti gli elementi di dettaglio quali dimensioni putrelle e/o limiti dimensionali della bucatura ecc ritenuti necessari, nonché tutte le opere di finitura a completamento dell intervento; Gli sportelli a chiusura delle nicchie di alloggiamento utenze, dovranno essere di tipo semplice, senza alcun tipo di decorazione a rilievo (geometrica e/o di altro tipo), e tinteggiate con il medesimo colore della parete muraria sulla quale insistono. In ogni caso è richiesto un bozzetto di colorazione da parte del tecnico indicato dal/i richiedente/i il contributo; MARCAPIANO, CORNICIONI Non è ammessa la realizzazione di cornicioni con sporto in legno; Sia i cornicioni a coronamento dell edificio che le eventuali fasce marcapiano dovranno essere realizzati in muratura ura, secondo la tecnica costruttiva locale e con profilo semplice, simile a quelli esistenti. PORTALI, STEMMI, ISCRIZIONI STORICHE Qualora l immobile in oggetto presenti particolari elementi in ardesia, quali stemmi, portali, iscrizioni, stipiti, architravi, ecc. di particolare valenza storico - architettonica dovranno essere restaurati, seguendo tecniche tradizionali e secondo le indicazioni fornite dal Responsabile del S. R. C. S. nonché dalla Soprintendenza; le lavorazioni relative al restauro potranno essere inserite nel computo metrico. Tali interventi dovranno necessariamente essere eseguiti da restauratori specializzati. Il Responsabile del S.R.C.S. effettuerà sopralluoghi congiunti per la definizione di tutti gli aspetti di dettagli indispensabili alla buona riuscita dell intervento. Pag. 6 di 6

Adozione definitiva Versione di raffronto

Adozione definitiva Versione di raffronto TABELLA DEI MATERIALI COSTRUTTIVI PER I CENTRI STORICI Adozione definitiva Versione di raffronto Adozione Consiglio Comunale delibera n. 38 di data 29/10/2014 Adozione Definitiva Consiglio Comunale delibera

Dettagli

TABELLA DEI MATERIALI COSTRUTTIVI PER I CENTRI STORICI. Versione definitiva

TABELLA DEI MATERIALI COSTRUTTIVI PER I CENTRI STORICI. Versione definitiva TABELLA DEI MATERIALI COSTRUTTIVI PER I CENTRI STORICI Versione definitiva TABELLA DEI MATERIALI COSTRUTTIVI AMMESSI O COMPATIBILI E VIETATI PER GLI INTERVENTI NEI CENTRI STORICI ELEMENTO COSTRUTTIVO COMIGNOLO

Dettagli

SCHEDA DI INTERVENTO PER OPERE DI TINTEGGIATURA E RIASSETTO DELLE FACCIATE DEGLI EDIFICI DELLA CAT. C E C1 (1)

SCHEDA DI INTERVENTO PER OPERE DI TINTEGGIATURA E RIASSETTO DELLE FACCIATE DEGLI EDIFICI DELLA CAT. C E C1 (1) PIANODELCOLOREDIVENTIMIGLIALTA SCHEDA DI INTERVENTO PER OPERE DI TINTEGGIATURA E RIASSETTO DELLE FACCIATE DEGLI EDIFICI DELLA CAT. C E C1 (1) Individuazionedelfronteogetodeladomandadintervento Facciata

Dettagli

Capitolo colore e ambiente

Capitolo colore e ambiente Norme integrative del Regolamento Edilizio vigente da applicarsi nel centro storico Capitolo colore e ambiente Il presente capitolo organizza e stabilisce le procedure da seguire per la tinteggiatura degli

Dettagli

STRUTTURA. Analisi del tessuto urbano di Montanaro LEGENDA COMUNE DI MONTANARO (TO) REGIONE PIEMONTE. Muratura a scarpa.

STRUTTURA. Analisi del tessuto urbano di Montanaro LEGENDA COMUNE DI MONTANARO (TO) REGIONE PIEMONTE. Muratura a scarpa. STRUTTURA Muratura a scarpa Muratura semplice Soffitto voltato Solaio in latero-cemento Solaio in legno Struttura portante in calcestruzzo armato Volta a botte Volta a crociera Volta a vela Volta lunettata

Dettagli

Riferimenti catastali

Riferimenti catastali COMUNE DI MONTANARO (TO) Elementi caratterizzanti la struttura Riferimenti catastali Via Giacomo MATTEOTTI n 1 3, via Giuseppe FROLA n 2 4 6 Catasto Cesarini (Archivio storico comunale, 1750) Fondazioni

Dettagli

Allegato art.li 13 e 16 delle Norme Tecniche di Attuazione

Allegato art.li 13 e 16 delle Norme Tecniche di Attuazione Allegato art.li 13 e 16 delle Norme Tecniche di Attuazione Tale allegato intende essere lo strumento che permetta una lettura diretta ed omogenea degli interventi previsti su tutti i manufatti del Centro

Dettagli

COMUNE DI PULA Provincia di Cagliari

COMUNE DI PULA Provincia di Cagliari COMUNE DI PULA Provincia di Cagliari PROGETTO DEFINITIVO -ESECUTIVO RIFACIMENTO PROSPETTI EX PRETURA RELAZIONE GENERALE Pagina 1 di 7 PREMESSA L Amministrazione Comunale di Pula, nel suo programma di investimento,

Dettagli

ALLEGATO B INTRODUZIONE

ALLEGATO B INTRODUZIONE 1 ALLEGATO B INTRODUZIONE La presente integrazione al Regolamento Edilizio costituisce una normativa per gli interventi edilizi all interno delle ZONA A1 - CENTRO STORICO e per gli edifici esistenti cascine

Dettagli

ABACO DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI CARATTERIZZANTI IL CENTRO STORICO

ABACO DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI CARATTERIZZANTI IL CENTRO STORICO Premessa Lo studio sistematico degli edifici del tessuto storico ha permesso l elaborazione di un Abaco degli Elementi Architettonici Caratterizzanti il centro più antico di Villa San Pietro. L abaco è

Dettagli

PIANO DEL COLORE e del decoro urbano. Documentazione fotografica Materiali ed elementi accessori di facciata PROVINCIA DI TORINO COMUNE DI DRUENTO

PIANO DEL COLORE e del decoro urbano. Documentazione fotografica Materiali ed elementi accessori di facciata PROVINCIA DI TORINO COMUNE DI DRUENTO PROVINCIA DI TORI COMUNE DI DRUENTO PIA DEL COLORE e del decoro urbano Documentazione fotografica Materiali ed elementi accessori di facciata Luglio 2008 Arch. Riccardo Zanetta Arch. Noemi Gallo AREA snc

Dettagli

Scheda n. 04 I Renacci

Scheda n. 04 I Renacci Scheda n. 04 I Renacci Ubicazione: I fabbricati sono inseriti, dal Piano Strutturale vigente del Comune di Collesalvetti nel Sottosistema Rurale con funzione rurale di protezione ambientale, U.T.O.E. n.

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEL COLORE Approvato con deliberazione del C. C. n. 34 in data UFFICIO TECNICO

REGOLAMENTO COMUNALE DEL COLORE Approvato con deliberazione del C. C. n. 34 in data UFFICIO TECNICO COMUNE DI GIBA Provincia di Carbonia Iglesias VIA E. D'ARBOREA 1 - Tel. 0781 / 964023 - fax 0781 / 964470 e-mail: tecnico.giba@legalmail.it - utc.giba@libero.it - lavoripubblici.giba@libero.it UFFICIO

Dettagli

Foglio: 34 Mappale: 33A - 33B Coerenza mappa catasto terreni: Superficie lotto: 57,89 Superficie coperta: 57,89 Volume esistente: 313,09 I.F.

Foglio: 34 Mappale: 33A - 33B Coerenza mappa catasto terreni: Superficie lotto: 57,89 Superficie coperta: 57,89 Volume esistente: 313,09 I.F. EDIFICIO: 1 Isolato: 1 Unità volumetriche: 1 Via/Piazza: Via Gavino Contini n. civico: Foglio: 34 Mappale: 33A - 33B Coerenza mappa catasto terreni: Quota gronda: 413,26 Quota suolo: 407,69 Altezza: 5,57

Dettagli

UNITÀ TIPOLOGICO-FUNZIONALE E.2: INDICAZIONI PARTICOLAREGGIATE DELLE PRESCRIZIONI D'INTERVENTO

UNITÀ TIPOLOGICO-FUNZIONALE E.2: INDICAZIONI PARTICOLAREGGIATE DELLE PRESCRIZIONI D'INTERVENTO UNITÀ TIPOLOGICO-FUNZIONALE E.2: INDICAZIONI PARTICOLAREGGIATE DELLE PRESCRIZIONI D'INTERVENTO 1a - Caratteristiche tipologico-distributive: 1.1 E' prescritto il ripristino degli ambienti interni che presentano

Dettagli

PIANO DEL COLORE NORME DI ATTUAZIONE

PIANO DEL COLORE NORME DI ATTUAZIONE COMUNE DI PONT-SAINT-MARTIN PIANO DEL COLORE NORME DI ATTUAZIONE NORME DI ATTUAZIONE pag. 1 Indice Art. 1 - Obiettivi pag. 3 Art. 2 - Elaborati costituenti il Piano del Colore pag. 3 Art. 3 - Modalità

Dettagli

SCHEDATURA DEGLI EDIFICI E DEGLI SPAZI APERTI

SCHEDATURA DEGLI EDIFICI E DEGLI SPAZI APERTI SCHEDA N 1 VIA Michelangelo Buonarroti N CIVICO 338-344 33 MAPPALE 754, 119 DATAZIONE recente N INDICATIVO UNITA' IMMOBILIARI 2 N PIANI 2 TIPOLOGIA EDILIZIA linea TIPOLOGIA INSEDIATIVA edificio specialistico

Dettagli

Variante al P.R.G. di Besenello: Novembre 2005

Variante al P.R.G. di Besenello: Novembre 2005 COMUNE DI BESENELLO PROVINCIA DI TRENTO Variante al P.R.G. di Besenello: NORME DI ATTUAZIONE AL P.R.G. MANUALE DI INTERVENTO PER GLI INSEDIAMENTI STORICI progettista ing. Giorgio Rasera Il progetto di

Dettagli

COMUNE DI LIMBIATE. Provincia di Milano ALLEGATO 1 NORME MORFOLOGICHE E TECNOLOGICHE

COMUNE DI LIMBIATE. Provincia di Milano ALLEGATO 1 NORME MORFOLOGICHE E TECNOLOGICHE COMUNE DI LIMBIATE Provincia di Milano ALLEGATO 1 NORME MORFOLOGICHE E TECNOLOGICHE 2 1. MATERIALI Canne fumarie laterizio o intonaco metalli vari preverniciati cemento o altro Comignoli laterizio o in

Dettagli

COMUNE DI GIUSTINO Provincia di Trento

COMUNE DI GIUSTINO Provincia di Trento COMUNE DI GIUSTINO Provincia di Trento REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A PRIVATI PER GLI INTERVENTI DI RECUPERO, RINNOVAMENTO E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE NELL ABITATO

Dettagli

UNITÀ TIPOLOGICO-FUNZIONALE S.2: INDICAZIONI PARTICOLAREGGIATE DELLE PRESCRIZIONI D'INTERVENTO

UNITÀ TIPOLOGICO-FUNZIONALE S.2: INDICAZIONI PARTICOLAREGGIATE DELLE PRESCRIZIONI D'INTERVENTO UNITÀ TIPOLOGICO-FUNZIONALE S.2: INDICAZIONI PARTICOLAREGGIATE DELLE PRESCRIZIONI D'INTERVENTO 1a - Caratteristiche tipologico-distributive: 1.3 E' consentita la variazione del sistema di accessibilità

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEL COLORE E DELLE FINITURE DA UTILIZZARE NELL AMBITO DEI CENTRI STORICI DI FALCONARA ALTA E DI CASTELFERRETTI

REGOLAMENTO COMUNALE DEL COLORE E DELLE FINITURE DA UTILIZZARE NELL AMBITO DEI CENTRI STORICI DI FALCONARA ALTA E DI CASTELFERRETTI REGOLAMENTO COMUNALE DEL COLORE E DELLE FINITURE DA UTILIZZARE NELL AMBITO DEI CENTRI STORICI DI FALCONARA ALTA E DI CASTELFERRETTI (Approvato con D.C.C. n 6 del 01/02/2012) ==================== 1 INDICE:

Dettagli

5. I PRINCIPALI TIPI DI INTERVENTI AMMESSI ALLA DETRAZIONE IRPEF

5. I PRINCIPALI TIPI DI INTERVENTI AMMESSI ALLA DETRAZIONE IRPEF 5. I PRINCIPALI TIPI DI INTERVENTI AMMESSI ALLA DETRAZIONE IRPEF Ecco un elenco esemplificativo di interventi ammissibili a fruire della detrazione Irpef. In ogni caso, deve essere verificata la conformità

Dettagli

schede unità minime d intervento: TAVOLA B - CARUBBO

schede unità minime d intervento: TAVOLA B - CARUBBO UNITÀ MINIMA D INTERVENTO N 1 Edificio di testa verso ovest della cortina edilizia posta all estremità occidentale della frazione di Carubbo, di quattro piani fuori terra, a destinazione residenziale.

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO COMPUTO METRICO ESTIMATIVO DEFINIZIONI, MODALITÀ DI RETRIBUZIONE DELLE OPERE IN EDILIZIA, FASI DEL CME, CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI, ELEMENTI DEL CME, GLI ARTICOLI, UNITÀ DI MISURA, MISURAZIONI, PREZZI

Dettagli

Laboratorio di Disegno e Rilievo dell Architettura PROF. MANUELA PISCITELLI

Laboratorio di Disegno e Rilievo dell Architettura PROF. MANUELA PISCITELLI RILIEVO DI FACCIATA Per eseguire il rilievo della facciata di un edificio è necessario individuarne i rapporti proporzionali: Individuazione delle parti; individuazione delle matrici geometriche; individuazione

Dettagli

Dati generali. Edificio residenziale Fischetto. n/r. edificio residenziale e direzionale. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato

Dati generali. Edificio residenziale Fischetto. n/r. edificio residenziale e direzionale. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato Dati generali Denominazione Edificio residenziale Fischetto Localizzazione via Pordenone 15-17 Datazione fra il 1913 ed il 1928 Autore Oggetto Proprietà edificio residenziale e direzionale privata Proprietari

Dettagli

A.6 POGGIOLI, BALLATOI, GRATICCI E SCALE ESTERNE

A.6 POGGIOLI, BALLATOI, GRATICCI E SCALE ESTERNE A.6 POGGIOLI, BALLATOI, GRATICCI E SCALE ESTERNE ELEMENTI RICORRENTI Le costruzioni tradizionali sono caratterizzate dalla presenza di poggioli, ballatoi, graticci e scale esterne in funzione del carattere

Dettagli

Riportiamo, di seguito, le disposizioni previste nel suddetto Piano.

Riportiamo, di seguito, le disposizioni previste nel suddetto Piano. A seguito delle numerose segnalazioni pervenute al Comune di Putignano in merito all installazione di infissi in materiali e colori incongrui su immobili ubicati nel Centro Storico della nostra cittadina,

Dettagli

COMUNE DI BRENTONICO. (Provincia di Trento)

COMUNE DI BRENTONICO. (Provincia di Trento) COMUNE DI BRENTONICO (Provincia di Trento) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE AGEVOLAZIONI FINANZIARE PER GLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLE FACCIATE DEI FABBRICATI NEL CENTRO STORICO

Dettagli

COMUNE DI VOLPIANO (PROVINCIA DI TORINO) PIANO DEL COLORE 12. NORMATIVA E PROCEDURE DI ATTUAZIONE DEL PIANO COLORE ARCHITETTI ASSOCIATI

COMUNE DI VOLPIANO (PROVINCIA DI TORINO) PIANO DEL COLORE 12. NORMATIVA E PROCEDURE DI ATTUAZIONE DEL PIANO COLORE ARCHITETTI ASSOCIATI COMUNE DI VOLPIANO (PROVINCIA DI TORINO) PIANO DEL COLORE 12. NORMATIVA E PROCEDURE DI ATTUAZIONE DEL PIANO COLORE ARCHITETTI ASSOCIATI PROF. ARCH. GIOVANNI BRINO (CAPOGRUPPO) CORSO INGHILTERRA N. 41,

Dettagli

ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE ORDINARIA SPETTANTI AL SOGGETTO GESTORE

ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE ORDINARIA SPETTANTI AL SOGGETTO GESTORE ALLEGATO D PATRIMONIO E MANUTENZIONI ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE ORDINARIA SPETTANTI AL SOGGETTO GESTORE 1.DEFINIZIONE DI MANUTENZIONE ORDINARIA Sono definiti interventi di manutenzione ordinaria, gli interventi

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COLORE

REGOLAMENTO DEL COLORE COMUNE DI MONTEU DA PO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO DEL COLORE ALLEGATO 1 AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. DEL DIVENUTO ESECUTIVO IL PUBBLICATO SUL B.U.R.

Dettagli

Orbassano, 13.07.2012

Orbassano, 13.07.2012 Orbassano, 13.07.2012 Richiesta di Permesso di Costruire convenzionato, per fabbricato di civile abitazione in Via Trento, Aree di PRGC 1.20.2 1.30.1 Proprietà MORABITO G. e LA MARGHERITA Srl NORME TECNICHE

Dettagli

sezione 2b: elementi di pregio

sezione 2b: elementi di pregio sezione 2b: elementi di pregio allegare planimetrie con individuazione dei subalterni identificativo aggregato unità immobiliari inserite nella proposta d'intervento foglio numero part numero sub numero

Dettagli

PIANO DEL COLORE E REGOLAMENTO DEI MATERIALI DELL AREA CENTRALE DI VENARIA REALE

PIANO DEL COLORE E REGOLAMENTO DEI MATERIALI DELL AREA CENTRALE DI VENARIA REALE CITTÁ DI VENARIA REALE (TORINO) SERVIZI TECNICI AREA GOVERNO TERRITORIO SOPRINTENDENZA PER I BENI AMBIENTALI PER IL PAESAGGIO DEL PIEMONTE PIANO DEL COLORE E REGOLAMENTO DEI MATERIALI DELL AREA CENTRALE

Dettagli

COMUNE DI REGGIO CALABRIA

COMUNE DI REGGIO CALABRIA NormeTecniche di Attuazione Allegato C Dipartimento Programmazione Unità di I Livello Urbanistica E DEL DECORO URBANO Allegato C NTA NTA - Norme Tecniche di Attuazione -- Allegato C -- Dipartimento Programmazione

Dettagli

Dati generali. Villino. n/r. edificio residenziale bifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato. Riferimenti archivistici

Dati generali. Villino. n/r. edificio residenziale bifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato. Riferimenti archivistici Dati generali Denominazione Villino Localizzazione via Gorizia 5 Datazione fra il 1913 ed il 1928 Autore Oggetto Proprietà edificio residenziale bifamiliare privata Proprietari Grado di Utilizzo utilizzato

Dettagli

COMUNE DI LORETO P R O P O S T A PARERE DI REGOLARITA' TECNICA PARERE DI REGOLARITA' CONTABILE

COMUNE DI LORETO P R O P O S T A PARERE DI REGOLARITA' TECNICA PARERE DI REGOLARITA' CONTABILE COMUNE DI LORETO Provincia di Ancona OGGETTO: PIANO PARTICOLAREGGIATO E DI RECUPERO DEL CENTRO STORICO CITTA MURATA INTEGRAZIONE CARTELLA COLORI DELLE FINITURE - APPROVAZIONE P R O P O S T A PARERE DI

Dettagli

CROVELLA FLAVIO ingegnere Via De Gasperi n San Maurizio Canavese (TO) Tel. 011 /

CROVELLA FLAVIO ingegnere Via De Gasperi n San Maurizio Canavese (TO) Tel. 011 / CROVELLA FLAVIO ingegnere Via De Gasperi n. 7 10077 San Maurizio Canavese (TO) Tel. 011 / 9276287 email crosvell@tin.it AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI STREVI COMUNE DI STREVI (AL) PROGETTO ESECUTIVO Riqualificazione

Dettagli

AGGETTI E SPORGENZE 6 Doccioni. 1 in muratura RICORRENZA DELL ELEMENTO STATO D INTEGRAZIONE INTERVENTO PROPOSTO RIFERIMENTO CONSIGLIATO NOTE

AGGETTI E SPORGENZE 6 Doccioni. 1 in muratura RICORRENZA DELL ELEMENTO STATO D INTEGRAZIONE INTERVENTO PROPOSTO RIFERIMENTO CONSIGLIATO NOTE 5 AGGETTI E SPORGENZE 6 Doccioni 5.6.1 1 in muratura 5 AGGETTI E SPORGENZE 6 Doccioni 5.6.2 2 in ferro Nuovo doccione in ferro 5 AGGETTI E SPORGENZE 7 Soglie 5.7.1.1.1 1 in muratura 1 impianto originario

Dettagli

VECCHIO NUCLEO: VALGREGHENTINO EDIFICIO N 1

VECCHIO NUCLEO: VALGREGHENTINO EDIFICIO N 1 VECCHIO NUCLEO: VALGREGHENTINO EDIFICIO N 1 - Prescrizioni particolari: Eliminare superfetazioni, armonizzare gli interventi con gli edifici confinanti. Le altezze nelle diverse parti dell edificio sono

Dettagli

Dati generali. Villa Vergani - Bonora. n/r. edificio residenziale unifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato

Dati generali. Villa Vergani - Bonora. n/r. edificio residenziale unifamiliare. privata. utilizzato parzialmente utilizzato non utilizzato Dati generali Denominazione Villa Vergani - Bonora Localizzazione via Pordenone 60-64, angolo via S. Vito Datazione fra il 1913 ed il 1928 Autore Oggetto edificio residenziale unifamiliare Proprietà privata

Dettagli

ABACO DEI COMPONENTI COSTRUTTIVI COERENTI NELL AMBITO 1

ABACO DEI COMPONENTI COSTRUTTIVI COERENTI NELL AMBITO 1 COMUNE DI SANTO STEFANO DI MAGRA PROGETTO COLORE DEL CENTRO STORICO DI SANTO STEFANO DI MAGRA ABACO DEI COMPONENTI COSTRUTTIVI COERENTI NELL AMBITO 1 PORTE Devono essere realizzate in legno o suoi aggregati

Dettagli

COMUNE DI CUCCIAGO PIANO DEL COLORE E DEL DECORO

COMUNE DI CUCCIAGO PIANO DEL COLORE E DEL DECORO COMUNE DI CUCCIAGO PIANO DEL COLORE E DEL DECORO 1 IL TEMA DEL COLORE NELLE FACCIATE DELL EDILIZIA STORICA Il lavoro di ricerca sul tema del colore delle facciate dell edilizia storica mira a definire

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Studio Tecnico Associato Geom. Andrea Contemori & Geom. Gianluca Tonioni Via Pia dei Tolomei 26 52040 Pieve al Toppo (AR) Tel. e Fax. 0575/41.05.29 P.Iva 01645760511 email contemori.tonioni@tiscali.it

Dettagli

OPERE DI RIQUALIFICAZIONE DELL EDIFICIO PUBBLICO CASA PROTETTA

OPERE DI RIQUALIFICAZIONE DELL EDIFICIO PUBBLICO CASA PROTETTA OPERE DI RIQUALIFICAZIONE DELL EDIFICIO PUBBLICO CASA PROTETTA INTRODUZIONE RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA Gli interventi che si prevede di eseguire sono stati definiti a seguito dei sopralluoghi eseguiti

Dettagli

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo POLO MUSEALE DELLA LOMBARDIA SOPRINTENDENZA BELLE ARTI E PAESAGGIO MILANO, COMO,LECCO,LODI,MONZA-BRIANZA,PAVIA,SONDRIO E VARESE CORSO MAGENTA,24

Dettagli

P.R.G.C. Legge Regionale 5/95

P.R.G.C. Legge Regionale 5/95 COMUNE DI MONTOPOLI IN VAL D'ARNO Provincia di PISA P.R.G.C. Legge Regionale 5/95 REGOLAMENTO URBANISTICO ADOTTATO con delibera del Consiglio Comunale n. 2 del 03/03/99 APPROVATO con recepimento delle

Dettagli

Prot. n Del 16/12/2015

Prot. n Del 16/12/2015 COMUNE DI Cavallino - Treporti (Provincia di Venezia) Servizio Urbanistica Prot. n. 50804 Del 16/12/2015 OGGETTO: Variante non sostanziale al Piano degli Interventi ai sensi dell art. 107 delle NTO. Modifica

Dettagli

studio pfm - arch. parotti geom. porta geom. vai viggiù via s. elia 29 - tel 0332/488921

studio pfm - arch. parotti geom. porta geom. vai viggiù via s. elia 29 - tel 0332/488921 Sommario Art. 1 Ambito del Piano Urbanistico Attuativo della proprietà Ferri.... 3 Art. 2 Elaborati di cui al presente Piano.... 3 Art. 3 Obbiettivi del Piano.... 4 Art. 4 Applicazione del Piano.... 4

Dettagli

Comune di Alseno P.S.C.

Comune di Alseno P.S.C. Comune di Alseno P.S.C. piano strutturale comunale progetto Arch. Giuseppe Tacchini QUADRO CONOSCITIVO Sistema territoriale Insediamenti e tipologie di interesse storico ELEMENTI COSTITUTIVI DI PREGIO

Dettagli

RELAZIONE TECNICA DELLA PROGETTAZIONE

RELAZIONE TECNICA DELLA PROGETTAZIONE RELAZIONE TECNICA DELLA PROGETTAZIONE Oggetto: Piano di recupero in zona B0-CU* per interventi di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione urbanistica ed ampliamenti, di un nucleo storico-residenziale

Dettagli

03. NORME PARAMETRI e PRESCRIZIONI

03. NORME PARAMETRI e PRESCRIZIONI 03. NORME PARAMETRI e PRESCRIZIONI Art. 1 FINALITA Le presenti norme, parametri e prescrizioni, costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione del Piano di Recupero dell area ubicata nell

Dettagli

SCHEDE DEGLI EDIFICI COMUNE DI ETROUBLES HAMEAU ÉCHEVENNOZ

SCHEDE DEGLI EDIFICI COMUNE DI ETROUBLES HAMEAU ÉCHEVENNOZ SCHEDE DEGLI EDIFICI COMUNE DI ETROUBLES HAMEAU ÉCHEVENNOZ S Scheda N : 1 COMUNE DI ETROUBLES Epoca di costruzione: antecedente il 1900 Stato di conservazione: discreto Stato del fabbricato: originario

Dettagli

Murature.1 Portali..3. Finestre...9 Infissi e sistemi di oscuramento.13 Balconi 15 Davanzali e soglie.17 Soluzioni di coronamento.19.

Murature.1 Portali..3. Finestre...9 Infissi e sistemi di oscuramento.13 Balconi 15 Davanzali e soglie.17 Soluzioni di coronamento.19. Indice Abaco: Murature.1 Portali..3 Porte 5 Finestre...9 Infissi e sistemi di oscuramento.13 Balconi 15 Davanzali e soglie.17 Soluzioni di coronamento.19 Arredo urbano 21 Abaco delle murature Opera incerta

Dettagli

COMUNE DI UDINE Edifici e ambiti urbani tutelati Fascicolo N. Scheda 222 Ambito

COMUNE DI UDINE Edifici e ambiti urbani tutelati Fascicolo N. Scheda 222 Ambito Dati generali Denominazione Case popolari quartiere Chiavris Localizzazione Datazione 1927 viale Generale Cantore, via M.Pal Grande, via M.Pal Piccolo Autore geom. Vittorio Fattori Oggetto gruppo di edifici

Dettagli

COMUNE DI SANT'AGATA DI PUGLIA (PROVINCIA DI FOGGIA)

COMUNE DI SANT'AGATA DI PUGLIA (PROVINCIA DI FOGGIA) COMUNE DI SANT'AGATA DI PUGLIA (PROVINCIA DI FOGGIA) Piazza XX Settembre cap 71028 Tel 0881/984007 Fax 0881/984084 www.comune.santagatadipuglia.fg.it - e-mail: gab@santagatadip.it Castello Imperiale Tel

Dettagli

Norme Tecniche di Attuazione

Norme Tecniche di Attuazione COMUNE DI CORTONA - AREZZO PIANO DI RECUPERO DI FABBRICATO e PORZIONE DI FABBRICATO Località Case Sparse Terontola Piano di Recupero ai sensi della Legge Regionale n. 1 del 2005 e del Regolamento Urbanistico

Dettagli

CRONOPROGRAMMA COMPLESSIVO SINGOLI INTERVENTI

CRONOPROGRAMMA COMPLESSIVO SINGOLI INTERVENTI CRONOPROGRAMMA COMPLESSIVO mese 1 mese 2 mese 3 mese 4 mese 5 mese 6 mese 7 mese 8 mese 9 mese 10mese 11mese 12mese 13mese 14mese 15mese 16mese 17mese 18mese 19mese 20 Via Corte d Appello 16 Via Del Carmine

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE N.T.A.

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE N.T.A. 1 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE N.T.A. ART. 1 Ambito di validità del Piano Attuativo Il Piano Attuativo in oggetto, tramite le seguenti Norme Tecniche di Attuazione (N.T.A.) e gli elaborati di cui al successivo

Dettagli

RELAZIONE TECNICA 1. INTRODUZIONE

RELAZIONE TECNICA 1. INTRODUZIONE RELAZIONE TECNICA 1. INTRODUZIONE Oggetto del presente progetto è la ristrutturazione di una porzione dell immobile ad uso governativo di proprietà dell Agenzia del Demanio, ubicato in Cagliari nella via

Dettagli

NUOVO REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE

NUOVO REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE COMUNE DI TORRE D ISOLA PROVINCIA DI PAVIA NUOVO REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE Allegato 2 Tabelle colori Versione C.C. 16/06/06 1 ALLEGATO 2 INDICE Art.1 Premessa pag. 3 Art.2 Tipi di intervento pag. 3

Dettagli

AMBITI DI APPLICAZIONE DELLE NTA E CARTOGRAFIA DI RIFERIMENTO

AMBITI DI APPLICAZIONE DELLE NTA E CARTOGRAFIA DI RIFERIMENTO ARTICOLO VIGENTE ART. 2 AMBITI DI APPLICAZIONE DELLE NTA E CARTOGRAFIA DI RIFERIMENTO L ambito di applicazione delle presenti norme è costituito dai nuclei di antica formazione di Dazio Centro e Sant Anna,

Dettagli

COMUNICAZIONE OPERE DI MANUTENZIONE ORDINARIA (ai sensi dell art. 6 lettera 2 LR 16/2008 e s.m. e i.)

COMUNICAZIONE OPERE DI MANUTENZIONE ORDINARIA (ai sensi dell art. 6 lettera 2 LR 16/2008 e s.m. e i.) COMUNE DI CALICE AL CORNOVIGLIO Provincia della Spezia DATA di PRESENTAZIONE DOMANDA PROTOCOLLO COMUNICAZIONE OPERE DI MANUTENZIONE ORDINARIA (ai sensi dell art. 6 lettera 2 LR 16/2008 e s.m. e i.) COPIA

Dettagli

LOTTIZZAZIONE LA VIGNA SUBBIANO

LOTTIZZAZIONE LA VIGNA SUBBIANO LOTTIZZAZIONE LA VIGNA SUBBIANO GRUPPO EGIDIO IMMOBILIARE SRL In splendida posizione nell esclusivo contesto in Loc. La Vigna a Subbiano realizziamo ville unifamiliari e bifamiliari di pregio costruite

Dettagli

Fa parte di un complesso immobiliare. PRESENZA DI CORPI ACCESSORI NO SI se SI, n.

Fa parte di un complesso immobiliare. PRESENZA DI CORPI ACCESSORI NO SI se SI, n. UBICAZIONE COMUNE di BALLABIO LOCALITA' (frazione, borgata, ecc.) VIA n civico RIFERIMENTI CATASTALI COMUNE CENSUARIO INTESTAZIONE DITTA C.T. Foglio n. Particella n. Sup. C.E.U. Foglio n. Particella n.

Dettagli

COMUNE di MONDOLFO PIANO PARTICOLAREGGIATO DEI FABBRICATI RICADENTI IN ZONA AGRICOLA SCHEDA DI RILIEVO UBICAZIONE INQUADRAMENTO URBANISTICO

COMUNE di MONDOLFO PIANO PARTICOLAREGGIATO DEI FABBRICATI RICADENTI IN ZONA AGRICOLA SCHEDA DI RILIEVO UBICAZIONE INQUADRAMENTO URBANISTICO SCHEDE DI RILIEVO COMUNE di MONDOLFO PIANO PARTICOLAREGGIATO DEI FABBRICATI RICADENTI IN ZONA AGRICOLA SCHEDA DI RILIEVO CENSITO AL N UBICAZIONE Località: Via: n INQUADRAMENTO URBANISTICO Proprietà: Rilevatore:

Dettagli

Comune di Vicopisano Provincia di Pisa "Regolamento delle insegne, delle tende e degli arredi urbani"

Comune di Vicopisano Provincia di Pisa Regolamento delle insegne, delle tende e degli arredi urbani Comune di Vicopisano Provincia di Pisa "Regolamento delle insegne, delle tende e degli arredi urbani" per le seguenti vie e piazze del centro storico di Vicopisano: Viale XX Settembre - Piazza Cavalca

Dettagli

PIANO PARTICOLAREGGIATO

PIANO PARTICOLAREGGIATO COMUNE D VLLASMUS Provincia di Cagliari PANO PARTCOLAREATO DEL CENTRO D PRMA ED ANTCA FORMAZONE Allegato alla Delibera del Consiglio Comunale n del Elaborato Norme Tecniche per Unità Edilizia solato Data:

Dettagli

INDICE CAPO I INTERVENTI SULLE FACCIATE

INDICE CAPO I INTERVENTI SULLE FACCIATE INDICE CAPO I INTERVENTI SULLE FACCIATE CAPO II COMPOSIZIONE E DECORAZIONE SINGOLI COMPONENTI a. Rivestimenti e trattamento delle superfici b. Accessi pedonali e carrai c. Soglie, davanzali e gradini d.

Dettagli

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE E RISANAMENTO CONSERVATIVO DEL CIMITERO MONUMENTALE PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA

RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE E RISANAMENTO CONSERVATIVO DEL CIMITERO MONUMENTALE PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE E RISANAMENTO CONSERVATIVO DEL CIMITERO MONUMENTALE PROGETTO PRELIMINARE RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA PROGETTISTA arch. ATTILIO CITTERIO RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO geom.

Dettagli

Norme Tecniche di Attuazione

Norme Tecniche di Attuazione B VARIANTE PARZIALE AL PIANO REGOLATORE GENERALE PARTE STRUTTURALE E OPERATIVA DEL COMUNE DI SAN GEMINI Norme Tecniche di Attuazione Progettisti: Ufficio Tecnico Comunale del Comune di San Gemini Arch.

Dettagli

DEFINIZIONE DEI CARATTERI COMPOSITIVI E INDIRIZZI PROGETTUALI

DEFINIZIONE DEI CARATTERI COMPOSITIVI E INDIRIZZI PROGETTUALI NORME SPECIFICHE PER L AMBITO SOTTOPOSTO A TUTELA Le seguenti linee guida sono finalizzate alla salvaguardia e valorizzazione dell ambito interessato in quanto soggetto a tutela paesaggistica, relativamente

Dettagli

Disposizioni Tecniche Servizio Acquedotto

Disposizioni Tecniche Servizio Acquedotto Disposizioni Tecniche Servizio Acquedotto approvato dal CdA dell Ufficio d Ambito di Lodi il 17/09/2013 In vigore dal 16/01/2014 Pagina 1 di 16 I N D I C E SCHEMI DI INDIVIDUAZIONE DEL PUNTO DI CONSEGNA...

Dettagli

Facciata principale del fabbricato lato Est - che si sviluppa su n. 2 piani Bastia di Rovolon via S. Francesco, 91, percorso principale

Facciata principale del fabbricato lato Est - che si sviluppa su n. 2 piani Bastia di Rovolon via S. Francesco, 91, percorso principale Foto n.1 Accesso autonomo all abitazione singola, accostata ad altro fabbricato, con cortiletto di pertinenza Bastia di Rovolon, via san Francesco, 91 lato Est del fabbricato Foto n.2 Facciata principale

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNE DI TERRES INDICE

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNE DI TERRES INDICE all. B ALLEGATO B - INDICE B.1. B.1.1 FORO CON CONTORNO IN LEGNO B.1.2 FORO CON ARCHITRAVE IN LEGNO B.1.3 FORO CON ARCHITRAVE IN LEGNO "A TIMPANO" B.1.4 FORO AD ARCO A SESTO RIBASSATO B.1.5 FORO CON CONTORNO

Dettagli

PIANO DELLE REGOLE. Delibera di approvazione del Consiglio Comunale n 42 del

PIANO DELLE REGOLE. Delibera di approvazione del Consiglio Comunale n 42 del PIANO DELLE REGOLE COMUNE DI ARCONATE 1.3.1 ABACO DELL'AMBITO STORICO ORIGINARIO CONSOLIDATO Delibera di adozione del Consiglio Comunale n 11 del 07.03.2013 Delibera di approvazione del Consiglio Comunale

Dettagli

SCHEDA DI SINTESI ATTIVITA' 002 IMMOBILE COMUNALE : EX MACELLO SITO IN VIA FAZELLO

SCHEDA DI SINTESI ATTIVITA' 002 IMMOBILE COMUNALE : EX MACELLO SITO IN VIA FAZELLO ZONA "A" - CENTRO STORICO SUP.COP. EDIFICIO AREA PERTINENZIALE VIABILITA' ESISTENTE 441mq 470mq 69mq ESTRATTO CARTOGRAFICO DEL P.R.G. AREA TOTALE STIMATA 980mq STRALCIO DELLA MAPPA CATASTALE - FOGLIO 427

Dettagli

CONCORDATO PREVENTIVO OMOLOGATO N. 4/2011 TRIBUNALE DI S. MARIA C.V. LIQUIDAZIONE DEI BENI OFFERTI ALLA MASSA DEI CREDITORI DELLA ELDO ITALIA SPA

CONCORDATO PREVENTIVO OMOLOGATO N. 4/2011 TRIBUNALE DI S. MARIA C.V. LIQUIDAZIONE DEI BENI OFFERTI ALLA MASSA DEI CREDITORI DELLA ELDO ITALIA SPA CONCORDATO PREVENTIVO OMOLOGATO N. 4/2011 TRIBUNALE DI S. MARIA C.V. LIQUIDAZIONE DEI BENI OFFERTI ALLA MASSA DEI CREDITORI DELLA ELDO ITALIA SPA IMMOBILI OGGETTO DI CESSIONE IMMOBILE COMMERCIALE VIA PONTEGRADELLA,

Dettagli

COMUNE DI CASCIA PROVINCIA DI PERUGIA PROGETTO ESECUTIVO

COMUNE DI CASCIA PROVINCIA DI PERUGIA PROGETTO ESECUTIVO COMUNE DI CASCIA PROVINCIA DI PERUGIA PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO PER LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA DELLA CHIESA DI SAN VALENTINO IN LOCALITA' MALTIGNANO COMMITTENTE: COMUNE DI CASCIA COORDINATORE SICUREZZA:

Dettagli

Premessa. Scavi. Fondazioni. Murature. Solaio intermedio

Premessa. Scavi. Fondazioni. Murature. Solaio intermedio 1 Premessa Il residence ilive green si trova all interno del territorio comunale di Crocetta del Montello a pochi passi dal centro cittadino. L intera superficie di progetto sviluppa una metratura di circa

Dettagli

COMUNE DI COLLESANO Provincia Regionale di Palermo

COMUNE DI COLLESANO Provincia Regionale di Palermo COMUNE DI COLLESANO Provincia Regionale di Palermo DECORO URBANO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI AGEVOLAZIONI IN CONTO INTERESSI FINALIZZATE A INTERVENTI DI DECORO URBANO DEGLI IMMOBILI RICADENTI NEGLI

Dettagli

COMUNE DI SAN MARCELLO PISTOIESE. PIANO STRUTTURALE art. 53 Legge Regionale 3 Gennaio 2005 n.1

COMUNE DI SAN MARCELLO PISTOIESE. PIANO STRUTTURALE art. 53 Legge Regionale 3 Gennaio 2005 n.1 COMUNE DI SAN MARCELLO PISTOIESE PIANO STRUTTURALE art. 53 Legge Regionale 3 Gennaio 2005 n.1 Rilevazione del patrimonio edilizio esistente di valore testimoniale Toponimo Attuale Podere Giuncheto Toponimo

Dettagli

COMUNICAZIONE DI INIZIO ATTIVITA EDILIZIA LIBERA

COMUNICAZIONE DI INIZIO ATTIVITA EDILIZIA LIBERA Spazio per il protocollo Al Responsabile dell Area Tecnica DEL COMUNE DI SOLEMINIS Via Chiesa n.18 09040 - Soleminis COMUNICAZIONE DI INIZIO ATTIVITA EDILIZIA LIBERA Ai sensi dell Art. 9, comma 1, lett.

Dettagli

RELAZIONE GENERALE- TECNICA

RELAZIONE GENERALE- TECNICA RELAZIONE GENERALE- TECNICA Premessa L istituto scolastico di istruzione superiore ad indirizzo agrario Dalmasso sito in via Claviere n. 10 Pianezza (TO), già Opera Pia Casa Benefica, è divenuto proprietà

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L INCENTIVAZIONE DI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DEGLI EDIFICI DEL CENTRO STORICO NEL COMUNE DI TUENNO

REGOLAMENTO COMUNALE PER L INCENTIVAZIONE DI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DEGLI EDIFICI DEL CENTRO STORICO NEL COMUNE DI TUENNO COMUNE DI TUENNO Provincia Autonoma di Trento REGOLAMENTO COMUNALE PER L INCENTIVAZIONE DI INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DEGLI EDIFICI DEL CENTRO STORICO NEL COMUNE DI TUENNO APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA. COMPLESSO DELL EX MONASTERO DI SAN FELICE Via San Felice n. 5 Piazza Botta n. 6

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA. COMPLESSO DELL EX MONASTERO DI SAN FELICE Via San Felice n. 5 Piazza Botta n. 6 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA COMPLESSO DELL EX MONASTERO DI SAN FELICE Via San Felice n. 5 Piazza Botta n. 6 Progetto di fattibilità tecnica ed economica per interventi di restauro e di recupero conservativo

Dettagli

ALL. 1 - RELAZIONE ILLUSTRATIVA

ALL. 1 - RELAZIONE ILLUSTRATIVA ALL. 1 - RELAZIONE ILLUSTRATIVA CAMPUS BIZZOZERO - PADIGLIONE ROSSI: OPERE IMPIANTISTICHE ED EDILI PER LA RISTRUTTURAZIONE DI UNA PORZIONE DEL PIANO RIALZATO Via Ravasi, 2 21100 Varese (VA) Italia Tel.

Dettagli

COMUNE DI GIBA PPCS PERIMETRO DEL CENTRO MATRICE - APRILE ISOLATO N. 24 S3 S

COMUNE DI GIBA PPCS PERIMETRO DEL CENTRO MATRICE - APRILE ISOLATO N. 24 S3 S COMUNE DI GIBA PERIMETRO DEL CENTRO MATRICE - APRILE 2012 - C3 S1 S1 S4 S3 S S C3 S4 SOVRAPPOSTO AL CATASTALE D'IMPIANTO CATASTALE D'IMPIANTO SOVRAPPOSTO A ORTOFOTO DEL 2008 SOVRAPPOSTO A ORTOFOTO DEL

Dettagli

Residence Leonardo - Marano (VE) capitolato delle opere. leonardo.masierorealestate.it

Residence Leonardo - Marano (VE) capitolato delle opere. leonardo.masierorealestate.it Residence Leonardo - Marano (VE) capitolato delle opere leonardo.masierorealestate.it CAPITOLATO DELLE OPERE RESIDENCE LEONARDO VIA PACINOTTI MARANO DI MIRA MARANO DI MIRA Via Pacinotti DESCRIZIONE DELLE

Dettagli

COMUNE DI CACCAMO Provincia di Palermo

COMUNE DI CACCAMO Provincia di Palermo COMUNE DI CACCAMO Provincia di Palermo REGOLAMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI STRUTTURE PRECARIE AI SENSI DELLA L.R. n. 4/2003 Esaminato dalla Commissione Edilizia nella seduta del 19/06/2008 Approvato con

Dettagli

1 Fronte Sud-Est 3 Pavimetazione in battuto di cemento 5 Copertura in legno e tavelloni 7 Laterizio scialbato di rosso 9 Portale di ingresso in legno

1 Fronte Sud-Est 3 Pavimetazione in battuto di cemento 5 Copertura in legno e tavelloni 7 Laterizio scialbato di rosso 9 Portale di ingresso in legno EDIFICIO N.31 1 Fronte Sud-Est 3 Pavimetazione in battuto di cemento 5 Copertura in legno e tavelloni 7 Laterizio scialbato di rosso 9 Portale di ingresso in legno 2 Fronte Sud-Ovest 4 Pavimentazione in

Dettagli

APPALTO DELLE OPERE ESTERNE

APPALTO DELLE OPERE ESTERNE PROGETTO DI RECUPERO EX AREA CAMPOLMI ISTITUTO CULTURALE E DI DOCUMENTAZIONE A. LAZZERINI APPALTO DELLE OPERE ESTERNE RELAZIONE IGIENICO-SANITARIA 1. Il progetto di recupero della fabbrica Campolmi Il

Dettagli

STUDIO TECNICO DOTT. ING. ROBERTO BISSANI

STUDIO TECNICO DOTT. ING. ROBERTO BISSANI RELAZIONE TECNICA COMPLETA DI DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA - 21 LUGLIO 2014 PREMESSA E DESCRIZIONE DELL EDIFICIO A seguito del terremoto del 2012 l edificio in oggetto ha subito vari tipi di danno che non

Dettagli

RELAZIONE TECNICA-DESCRITTIVA E SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA-DESCRITTIVA E SPECIALISTICA RELAZIONE TECNICA-DESCRITTIVA E SPECIALISTICA PROGETTO DEFINITIVO: RISTRUTTURAZIONE EDIFICIO AULE E.2 - P.T. P.1. P.2 ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L AGRICOLTURA E L AMBIENTE SAN BENEDETTO VIA MARIO

Dettagli

Perizia di stima Comune di Pioltello (MI) ALLEGATO N. 2. DESCRIZIONE DEL BENE e IDENTIFICAZIONE CATASTALE M A R Z I A C O T O I A A R C H I T E T T O

Perizia di stima Comune di Pioltello (MI) ALLEGATO N. 2. DESCRIZIONE DEL BENE e IDENTIFICAZIONE CATASTALE M A R Z I A C O T O I A A R C H I T E T T O Perizia di stima Comune di Pioltello (MI) ALLEGATO N. 2 DESCRIZIONE DEL BENE e IDENTIFICAZIONE CATASTALE M A R Z I A C O T O I A A R C H I T E T T O COMPLESSO INDUSTRIALE N.C.E.U. : foglio 8, particella

Dettagli

a) studio di fattibilità ambientale (art. 27 DPR207/2010)

a) studio di fattibilità ambientale (art. 27 DPR207/2010) SETTEMBRE 2015 a) studio di fattibilità ambientale (art. 27 DPR207/2010) b) relazione descrittiva del progetto e tecnica delle opere architettoniche (art.li 25 e 26 RELAZIONE TECNICA GENERALE DPR207/2010)

Dettagli

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE:

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE: Comune di Calci PIANO ATTUATIVO DI RECUPERO EX FRANTOIO DI MONTEMAGNO SITO IN VIA VENEZIA MONTEMAGNO, CALCI, AI SENSI DELL ART.119 L.R. 65/2014 ex ART. 73 L.R. 1/05 PROPRIETA : Ari Erik Antero Köpman Ktajaranta

Dettagli

INDICE. PUC LEVANTO Disciplina Paesistica Rewpertorio modalità d intervento

INDICE. PUC LEVANTO Disciplina Paesistica Rewpertorio modalità d intervento Levanto, giugno 2003-luglio 2004 INDICE Premessa... 4 COD.1. INTERVENTI DI NUOVA EDIFICAZIONE... 6 scheda 1.1... 6 Abitazione colonica isolata interventi di nuova edificazione... 6 scheda 1.2... 9 Edifici

Dettagli