SCHEDA DI SINTESI ATTIVITA' 002 IMMOBILE COMUNALE : EX MACELLO SITO IN VIA FAZELLO
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- Stefano Edmondo Pasini
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1 ZONA "A" - CENTRO STORICO SUP.COP. EDIFICIO AREA PERTINENZIALE VIABILITA' ESISTENTE 441mq 470mq 69mq ESTRATTO CARTOGRAFICO DEL P.R.G. AREA TOTALE STIMATA 980mq STRALCIO DELLA MAPPA CATASTALE - FOGLIO 427 STRALCIO DEL PIANO PAESAGGISTICO PROVINCIALE D.A. 98_2012 PAGINA 1 DI 5
2 2 1 VISTA AEREA DEL SITO FOTO 1 : FRONTE SU VIA FAZELLO FOTO 2 : VISTA D'ANGOLO PAGINA 2 DI 5
3 VIA FAZELLO PLANIMETRIA DEI LOCALI - SCALA 1:200 PAGINA 3 DI 5
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5 6 - Nelle more della formazione dei piani esecutivi sono consentiti, attraverso singola concessione, gli interventi previste dalle lettere a), b), c) e d) dell'art. 20 della L.R. 71/78. Nelle zone interessate dai vincoli di cui alle leggi 1497/1939 e 431/1985 il rilascio della concessione è subordinato al parere della competente Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali. 6 bis - I progetti edilizi relativi agli interventi diretti da realizzare nella zona A devono essere corredati da: a) rilievo analitico dei prospetti dell'edificio, a scala non inferiore a 1/50, con l'indicazione di tutti gli elementi del linguaggio architettonico e dei tipi di finitura (tegole, gronde, infissi, ringhiere, ecc.); b) fotografie dei fronti dell'edificio, sia interni che esterni; c) disegno dei fronti a scala non inferiore a 1/50 con l'indicazione puntuale degli interventi da eseguire, delle parti da sostituire, delle finiture da impiegare; d) relazione tecnica in forma di scheda informativa, contenente notizie storiche sull'immobile oggetto di intervento, derivate possibilmente da ricerche di archivio presso gli uffici comunali inerenti l'epoca di costruzione, i nominativi dei progettisti e dei maestri d'opera che l'anno realizzata se noti con sufficiente certezza, eventuali interventi o manomissioni e superfetazioni subite nel tempo, notizie sulle condizioni statiche dell'immobile, sullo stato dei servizi tecnologici, ed indicazioni puntuali del tipo e delle modalità dell'intervento da effettuare; 6 ter - Tutti gli interventi diretti sugli immobili ricadenti nella zona A, si devono comunque attenere alle seguenti prescrizioni e codici di comportamento: a) obbligo di usare intonaci esterni in calce e sabbia tradizionali, colorati in pasta con tinte deboli tipiche del contesto, sulle tonalità predominanti del grigio, del giallo chiaro, del rosa chiaro; b) omissis; c) divieto di usare come chiusura ed oscuramento esterno serrande avvolgibili di qualsiasi materiale, bensì persiane a lamelle orientabili, ovvero scuretti tradizionali ad ante interne e vetro all'esterno; d) obbligo di usare, nelle coperture a falde inclinate, materiale di rivestimento con tegole di argilla del tipo "siciliano", nuove o di recupero; e) divieto, nelle coperture a falde inclinate, di usare aggetti in misura superiore a cm 20 non sagomati e rastremati tipo a cornicione; f) divieto di installare portoncini di ingresso su strada in materiali diversi dal legno con inserti in vetro di vario tipo; g) obbligo di ornare l'intradosso dei balconi con mensole in pietra naturale lavorata, con esclusione di qualsiasi imitazione in similpietra; h) obbligo della conservazione e del ripristino delle partiture e degli elementi architettonici e decorativi delle facciate cosi' come rilevate nell'analisi; i) obbligo della rimozione dalle facciate dei materiali, delle finiture e degli elementi aggiunti in epoca recente e non armonici con l'aspetto originario dell'edificio; l) divieto di usare grondaie e pluviali in plastica, bensì in lamiera zincata lavorata artigianalmente; m) obbligo di usare riquadrature dei vani aperture con stipiti, architravi e fascie in pietra naturale di calcare tenero di larghezza adeguata, con esclusione dei vari tipi di marmo; u) divieto di installare ringhiere per balconi in alluminio o parapetti in pannelli pieni in muratura o in calcestruzzo, bensì ringhiere in ferro battuto; v) divieto di demolire, modificare o alterare nell'aspetto originario, per tutti gli elementi formali caratteristici delle tipologie edilizie storiche, quali ad esempio balconi-terrazza a piano terra con balaustre in pietra, gradinate in pietra dura per l'accesso ai piani rialzati di edifici di antica costruzione, anche se occupano porzioni di marciapiede; w) altre eventuali prescrizioni ritenute opportune dalla Commissione Edilizia comunale in sede di esame del progetto. 6 quater - E' vietata la realizzazione di tettoie, stenditoi e simili, di qualunque genere e con qualsiasi tecnologia costruttiva, al piano terrazza degli edifici; 6 quinquies - Ai fini della protezione sismica, gli immobili ricadenti nella zona A dovranno essere considerati, nella progettazione degli interventi strutturali e di miglioramento statico, come ricadenti in zona sismica di 1.a categoria. 7 - Gli spazi liberi sono inedificabili sino alla formazione dei piani attuativi. 8 - Le zone da sottoporre a piani di recupero saranno di volta in volta delimitate previa delibera del Consiglio Comunale. Aspetti ambientali e paesaggistici Il sito ricade all'interno della perimetrazione del vincolo paesaggistico-ambientale ex L.1497/39 di cui al Decreto Presidenziale 3 maggio 1967 relativo alla Dichiarazione di notevole interesse pubblico dello intero complesso urbanistico del comune di Noto. OBBIETTIVI Gli interventi proposti dovranno essere finalizzati alla riqualificazione e valorizzazione del centro abitato mediante l'incremento degli spazi pubblici e delle dotazioni territoriali a servizio delle parti di città interessate alla qualificazione, e la produzione di edilizia sociale. In conformità agli aspetti urbanistici ed ambientali potranno attuarsi : interventi a carattere edilizio (incremento del numero di alloggi a canone sostenibile da immettere sul mercato e da locare alle categorie svantaggiate previste dall'art. 11 della legge 133/2008); interventi conservativi e/o di recupero del patrimonio edilizio e di pregio architettonico finalizzati alla rifunzionalizzazione delle strutture comunali individuate dall'ente da destinare a strutture alloggiative di natura temporanea e/o all'uso collettivo; opere di urbanizzazione primaria e secondaria in grado di eliminare e/o attenuare il fabbisogno di servizi, anche di tipo aggregativo per categorie sociali svantaggiate, con particolare riferimento a parcheggi e spazi ad uso collettivo. E' possibile la compresenza di più interventi se compatibili tra loro. PAGINA 5 DI 5
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