Economia e microeconomia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Economia e microeconomia"

Transcript

1 Economia e microeconomia Definizioni introduttive Soggetto economico Singolo soggetto economico (consumatore, impresa). Sistema economico Per sistema economico intendiamo l insieme dei soggetti economici che operano in una determinata area geografica (l economia italiana, quella tedesca, i Paesi dell aurea Euro, i paesi dell Unione Europea etc.). Un sistema economico non può essere considerato come la semplice somma dei soggetti che operano al suo interno. Infatti, i meccanismi che regolano il funzionamento di una economia nel suo insieme, non coincidono con quelli che spiegano il comportamento di un singolo soggetto economico. Se così fosse, non avrebbe senso distinguere tra microeconomia e macroeconomia e sarebbe sufficiente occuparsi di microeconomia. Microeconomia La microeconomia studia il comportamento di singoli soggetti economici (teoria del consumatore, teoria dell impresa) e il funzionamento di singoli componenti del sistema economico (mercati). Macroeconomia La macroeconomia, invece, studia il funzionamento di un sistema economico nel suo complesso. Essa, quindi, ha per oggetto l analisi dei fattori che determinano i risultati prodotti dall economia considerata nel suo insieme. In macroeconomia, i risultati prodotti dal sistema economico vengono specificati utilizzando tre fondamentali indicatori: 1. Il prodotto interno lordo (PIL); 2. Il tasso di disoccupazione 3. Il tasso di inflazione Il prodotto interno lordo corrisponde al valore monetario dei beni e dei servizi finali prodotti in un sistema economico in un determinato intervallo di tempo (un mese, un trimestre, un semestre, un anno). Si tratta di una grandezza flusso, ovvero di una grandezza definita con riferimento a uno specifico intervallo di tempo. Il secondo importante indicatore macroeconomico è dato dal tasso di disoccupazione, che coincide con il rapporto tra il numero dei disoccupati e la forza lavoro: = /

2 I disoccupati sono i soggetti economici che: i) sono nelle condizioni di poter lavorare (perché esclusi dalla categoria dei giovani al di sotto dei 16 anni e dalla categoria dei pensionati); ii) sono disposti a lavorare alle condizioni di mercato; iii) sono attivamente alla ricerca di un lavoro. La forza lavoro corrisponde invece alla somma delle due categorie degli occupati e dei disoccupati. Infine, il terzo fondamentale indicatore macroeconomico è rappresentato dal tasso di inflazione. All interno di un sistema economico si producono molti beni e servizi. Con riferimento a un determinato intervallo di tempo, il tasso di inflazione consente di misurare la variazione non già di un singolo prezzo di un bene o di un servizio, ma quella della generalità dei prezzi dei beni e dei servizi prodotti all interno dell economia. Il tasso di inflazione si calcola costruendo un indice dei prezzi dato dal valore monetario di un determinato insieme (o paniere) di beni che costituisce un campione rappresentativo di tutti i beni prodotti nell ambito del sistema economico. Supponiamo che il paniere di beni sia costituito da () beni, e indichiamo con 1 Q la quantità di ognuno di questi beni inserita nel paniere stesso. Per ottenere l indice dei prezzi, è necessario calcolare il valore monetario del paniere di beni moltiplicando le quantità per i rispettivi prezzi. Indichiamo con i simboli p1 p il prezzo dei diversi beni inseriti nel paniere. Consideriamo, poi, la seguente successione di periodi:, + 1, + 2. Con riferimento a ciascuno di questi periodi temporali, è possibile calcolare un distinto indice dei prezzi dato dal valore monetario del paniere di () beni preso in considerazione. A tal fine, indichiamo con Pt P+n l indice dei prezzi. Avremo, quindi: Il tasso di inflazione corrisponde alla variazione percentuale dell indice dei prezzi. Se, ad esempio, fosse = 100 e +1 = 105, allora il tasso di inflazione nel periodo + 1 sarà pari a: Il valore del tasso di inflazione dipende dalla composizione del paniere usato per costruire l indice dei prezzi. Poiché il paniere non può contenere tutti i beni prodotti, l indice dei prezzi varia in funzione della composizione del paniere degli () beni presi in considerazione. Inoltre, a parità degli () beni inseriti nel paniere, il valore dell indice dei prezzi dipende dalle quantità () dei singoli beni che compongono il paniere stesso. L ISTAT (Istituto nazionale di statistica), che ha il compito istituzionale di misurare il tasso di inflazione nel nostro paese, aggiorna costantemente la composizione del paniere dei beni per tener conto dei cambiamenti nelle abitudini di consumo delle famiglie italiane. In sintesi, dunque, la macroeconomia studia i fattori da cui dipendono il prodotto interno, il tasso di disoccupazione e il tasso di inflazione di un paese.

3 L'economia si occupa delle relazioni tra - operatori economici (produttore, lavoratore, consumatore): beni - fattori produttivi (capitale, lavoro, terra): reddito Gli operatori economici, quindi, avendo un reddito a disposizione possono scambiare i beni prodotti dopo aver assegnato loro un prezzo di mercato. In economia si sono affermate quattro diverse correnti economiche: Tentativi precedenti alle quattro correnti: IL MERCANTILISMO ( ) Può esser considerata una teoria economica elaborata da mercanti e uomini d affari, quindi si riversano in essa molteplici elaborazioni di teorie; rimane dunque difficile una chiara sintesi della corrente. In questo periodo l economia intesa come disciplina non aveva ancora riscontrato una propria dignità accademica; con il declino del feudalesimo e di crescita dello stato nazionale, i mercantilisti tentarono di individuare le politiche più appropriate per favorire l incremento della potenza e della ricchezza della nazione stessa. Ipotesi fondamentale: la ricchezza globale del mondo è fissa, nel senso che nel commercio tra individui il guadagno di qualcuno comporta necessariamente la perdita di qualcun altro. Quindi, per quanto riguarda le nazioni, la ricchezza e il potere potevano aumentare solo a spese di qualche altro stato sovrano. Rimane dunque essenziale il ruolo del commercio internazionale e delle bilancia commerciale. Lo scopo dell attività economica, secondo la teoria considerata, è la produzione, non il consumo. L aumento della ricchezza nazionale deve essere conseguito attraverso l incremento della produzione, aumentando le esportazioni, contenendo il consumo interno. La politica economica suggerita contemplava bassi livelli di salario, sia per assicurare alla nazione un vantaggio competitivo sugli altri paesi, sia perché era loro convinzione che i salari al di sopra del livello di sussistenza avrebbero determinato un minore sforzo lavorativo. Cosa dovrebbe fare un paese nello specifico? Incoraggiare le esportazioni e disincentivare il importazioni per mezzo di tariffe, dazi, tasse, sussidi, per raggiungere un attivo della bilancia commerciale. LA FISIOCRAZIA L idea di una natura portatrice di un valore intrinseco veniva riletta in una originale chiave scientifica da un gruppo di economisti, che si dissero appunto fisiocratici. I fisiocratici attribuirono alla natura, in questo caso alla terra, il primato di fonte originaria di valore, cioè di ricchezza. Questo principio comportava che l agricoltura rappresentasse il motore principale di tutta l economia, in quanto principale forma di produzione della ricchezza attraverso la reazione di eccedenze di merci alimentari destinate a entrare nel circuito commerciale. L unico lavoro produttivo era dunque quello legato alla trasformazione della ricchezza potenziale della terra in ricchezza reale, ovvero in prodotti alimentari. L artigianato e il commercio, invece, trasformavano e distribuivano questa ricchezza, ma non la producevano. Con questa analisi dei meccanismi produttivi della società i fisiocratici ci avevano implicitamente dato all indagine economica un proprio statuto disciplinare scientifico.

4 1. Economia classica ( ) - periodo liberismo economico: - Furono sviluppati concetti di reddito, salario, profitto, produttività e la teoria del valore-lavoro. - Il valore del bene viene determinato dal lavoro, LAVORO = VALORE. L economia classica è una scuola che ha avuto l apice nel pensiero economico a partire dal 1776, anno nel quale Adam Smith ha pubblicato: An inquiry into the nature and causes of the wealth of nations. L economia classica è cronologicamente la terza scuola di pensiero economico, in seguito al mercantilismo e alla fisiocrazia. Gli economisti classici sono considerati la prima scuola moderna fondante la scienza economica come oggi è contemplata. L economia classica dà risalto con la propria analisi alla crescita e alla libertà economica, valorizzate dal sistema capitalistico nato con la rivoluzione industriale. Peculiarità cardine dell economia classica è il ruolo di predominanza dato al libero mercato, immaginato come istituzione con la capacità di assicurare il completo utilizzo dei fattori di produzione e l allocazione efficiente delle risorse del sistema economico. Gli economisti classici hanno ispirato pensieri economici attuali come la Scuola neoclassica e la Macroeconomia classica. 2. Marginalismo o neoclassicismo ( ): - Furono studiate le utilità e le scarsità dei beni economici. - Teoria marginalista: utilità (marginale) del bene che determina il valore. La teoria del valore, giunge ad un punto critico quando si imbatte sul problema della trasformazione dei valori in prezzi. La teoria marginalista, parte da tale punto critico per negare in toto qualsiasi validità alla teoria del valore e quindi dichiara dall'inizio la sua rinuncia a calcolare su tale base i prezzi delle merci prodotte. La teoria marginalista o "teoria soggettiva del valore", parte non dalla produzione ma dalla circolazione. Nella fissazione dei prezzi domanda ed offerta assumono perciò un ruolo centrale. La domanda di un bene è, secondo questa teoria, in relazione alla sua utilità a soddisfare dei bisogni. Tuttavia ciò che influenza in primo luogo la domanda è il prezzo del bene. Un bene altrimenti utile, ma a caro prezzo, viene domandato in quantità minima. Altri beni, meno utili ma con prezzo più basso, vengono domandati in quantità superiori. L'offerta è invece in relazione alla "scarsità" del bene. Il lavoro, che nella teoria del valore occupa un posto centrale, è qui un fattore di produzione della pari importanza di altri (terra, capitale, etc). Più un fattore è "scarso", maggiore sarà il prezzo del bene in ragione alla quantità incorporata di tale fattore. Ottimizzazione dei bisogni in relazione ai costi della loro soddisfazione e scarsità dei fattori produttivi necessari a produrre i beni che tali bisogni soddisfano sono perciò i due poli da cui muove la teoria soggettiva del valore.

5 3. Scuola keynesiana (fascismo oggi): - Fu studiato il concetto di domanda aggregata. - Intervento diretto dello Stato sull economia, tutto è dello Stato. - Totalitarismo: l uomo è dello Stato, lavora per lo Stato. - Lo Stato può e deve spendere, basta che crei lavoro. Le precedenti visioni dell economia furono messe fortemente in discussione in seguito alla grave crisi del 29. In quei terribili anni gli economisti si resero conto dell impossibilità da parte del mercato di raggiungere da solo il pieno impiego. Infatti, la profonda crisi nei consumi, che caratterizzò quel periodo, portò alla fame una gran parte della popolazione e questo succedeva perché la produzione era ben lontana dal pieno impiego. E in questa situazione economica che nasce (nel 1936) la teoria economica di J.M. Keynes, destinata a durare (sia pur con varie rielaborazioni, da parte dei cosiddetti post-keynesiani) fino agli anni 70. I punti nevralgici delle osservazioni di Keynes erano i seguenti: La profonda crisi economica del 29 era dovuta ad un insufficienza di domanda, da parte dei consumatori, per i beni di consumo, e da parte delle imprese, per i beni di investimento. Era, secondo Keynes, il basso livello della spesa per i consumi e per gli investimenti (da parte delle imprese) ad aver causato la crisi e l allontanamento del sistema dalla piena occupazione. Era evidente la necessità di un intervento statale per uscire dalla crisi e per evitarla in futuro. Una manovra pubblica di Politica Economica che alimentasse la domanda di consumo, sia quella dei consumatori, sia quella delle imprese (per i beni d investimento). Questa Politica Economica poteva realizzarsi sia in termini di Politica Monetaria, che in termini di Politica Fiscale. Secondo Keynes la manovra migliore è quella sulla politica di spesa pubblica (cioè l aumento delle spese dello Stato nel sistema economico, per la costruzione di opere pubbliche, per offrire ai cittadini maggiori servizi d istruzione, di difesa, di assistenza sanitaria, ecc.). L aumento della spesa pubblica in economia era per Keynes la manovra di PE più efficiente, per il ritorno alla piena occupazione, perché la spesa pubblica costituisce essa stessa una domanda di consumo (proveniente dall apparato pubblico, e non dai cittadini o dalle imprese). Attraverso la spesa pubblica in economia, lo Stato può aumentare la domanda (aggregata) di beni e la conseguente ripresa dei consumi porta il sistema verso il pieno impiego e lontano dalla crisi da insufficienza di domanda. La domanda aggregata di Keynes Vediamo adesso questa teoria che tanto ha rivoluzionato, rispetto alle credenze economiche precedenti. Innanzitutto dobbiamo definire la domanda aggregata di beni. La domanda o spesa aggregata di Keynes è la spesa totale effettuata in un sistema economico. E questa domanda aggregata che determina la produzione o reddito (PIL) di un paese. La domanda aggregata si compone di (proviene da) 4 componenti: 1. I consumatori, che spendono in beni di consumo (chiameremo C questa componente) 2. Le imprese, che domandano beni di investimento (gli investimenti domandati dalle imprese li definiamo con la I) 3. Lo Stato ed in genere la pubblica amministrazione, che attraverso la spesa pubblica crea domanda di beni nel sistema economico (la parte di spesa nel mercato proveniente dall apparato pubblico la identifichiamo con S) 4. Le transazioni con l estero, definite dalle esportazioni (che indichiamo con X) che influenzano positivamente il reddito Y, e alle importazioni Z che invece influenzano

6 negativamente il reddito, comportando un flusso di moneta dal territorio nazionale fuoriesca verso il resto del mondo. In formula, quanto detto finora sarà: Y = C + I + S + X - Z 4. Monetarismo (1950 oggi): - Analisi dei flussi di produzione della moneta dei vari Stati. - Problemi di inflazione (stagnazione), deflazione (recessione): effetti dell economia sulla moneta. La scuola monetarista (anche ricordata come Scuola Chicago) è caratterizzata dalla fiducia nel sistema di mercato per l allocazione efficiente delle risorse e la convinzione che la pianificazione e l intervento aggravano, piuttosto che curare le difficoltà economiche. Milton Friedman, il principale esponente di tale scuola di pensiero, fu un liberista convinto ed è stato più volte posto in contrapposizione a Keynes, per il suo rifiuto verso qualsiasi intervento dello Stato nell'economia ed il suo sostegno convinto a favore del libero mercato e della politica del lassaiz-faire.

Ripasso Macroeconomia. Economia del territorio e dello sviluppo

Ripasso Macroeconomia. Economia del territorio e dello sviluppo Ripasso Macroeconomia Economia del territorio e dello sviluppo Principali variabili macroeconomiche PIL reale, PIL nominale e PIL pro capite Tasso di disoccupazione Tasso di inflazione PIL: produzione

Dettagli

I principali temi della Macroeconomia

I principali temi della Macroeconomia I principali temi della Macroeconomia Oggetto della macroeconomia La Macroeconomia si occupa del comportamento di grandi aggregati di soggetti (i consumatori, le imprese, lo Stato, ecc.) e studia l impatto

Dettagli

PARTE SECONDA: LA MACROECONOMIA MD 06 I DATI MACROECONOMICI

PARTE SECONDA: LA MACROECONOMIA MD 06 I DATI MACROECONOMICI PARTE SECONDA: LA MACROECONOMIA MD 06 I DATI MACROECONOMICI Con questa Unità didattica iniziamo la parte dedicata alla macroeconomia, ossia all analisi del funzionamento del sistema economico nel suo insieme.

Dettagli

Blanchard, Macroeconomia, Il Mulino 2009 Capitolo II. Un viaggio attraverso il libro. Un viaggio attraverso il libro

Blanchard, Macroeconomia, Il Mulino 2009 Capitolo II. Un viaggio attraverso il libro. Un viaggio attraverso il libro Capitolo II. Un viaggio attraverso il libro 1.1. Pil: produzione e reddito La misura della produzione aggregata nella contabilità nazionale è chiamata prodotto interno lordo, o Pil. Esistono tre modi equivalenti

Dettagli

Spesa e produzione nel breve periodo: il modello reddito-spesa A.A

Spesa e produzione nel breve periodo: il modello reddito-spesa A.A Spesa e produzione nel breve periodo: il modello reddito-spesa A.A. 2014-2015 Introduzione Keynes sostiene che una spesa aggregata insufficiente possa portare alla recessione e che le politiche pubbliche

Dettagli

32 L influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata

32 L influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata 32 L influenza della politica monetaria e fiscale sulla domanda aggregata 1 La domanda aggregata è influenzata da molti fattori, inclusi i desideri di spesa delle famiglie e delle imprese Quando i desideri

Dettagli

ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL CICLO ECONOMICO

ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL CICLO ECONOMICO Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2009/2010 ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL CICLO ECONOMICO Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@univpm.it

Dettagli

Economia Politica e Istituzione Economiche

Economia Politica e Istituzione Economiche Economia Politica e Istituzione Economiche Barbara Pancino Lezione 8 Il modello IS-LM in economia aperta Economia aperta Economia aperta applicata a: mercati dei beni: l opportunità per i consumatori e

Dettagli

Macroeconomia: la visione. Cap.16

Macroeconomia: la visione. Cap.16 Macroeconomia: la visione d insieme del sistema economico Cap.16 Macroeconomia studio dei fenomeni che riguardano il sistema economico nel suo complesso e le politiche adottate dallo Stato per cercare

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

Occupazione e disoccupazione

Occupazione e disoccupazione Lezione 20 1 Occupazione e disoccupazione L occupazione ha una fortissima importanza sociale, e pone molti problemi di rilevazione. In questa lezione vediamo come la definizione di occupazione fa emergere

Dettagli

Sistemi di welfare. IL MERCATO DEL LAVORO. Strumenti di base per l analisi.

Sistemi di welfare. IL MERCATO DEL LAVORO. Strumenti di base per l analisi. A.A. 2014-2015 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione Sistemi di welfare IL MERCATO DEL LAVORO. Strumenti di base per l analisi Maria Letizia Pruna SPS/09 Sociologia dei processi economici

Dettagli

Il Mercato del Lavoro. determiniamo l equilibrio nel mercato del lavoro e il tasso naturale di disoccupazione

Il Mercato del Lavoro. determiniamo l equilibrio nel mercato del lavoro e il tasso naturale di disoccupazione Il Mercato del Lavoro In questa lezione: definiamo i concetti di disoccupazione, occupazione, forza lavoro determiniamo il funzionamento del mercato del lavoro determiniamo l equilibrio nel mercato del

Dettagli

IL MODELLO ECONOMICO DI BASE: RIPASSO

IL MODELLO ECONOMICO DI BASE: RIPASSO IL MODELLO ECONOMICO DI BASE: RIPASSO 1 Argomenti studiati nel corso di Economia Politica Introduzione e funzionamento dell economia nel lungo periodo o Il modello macroeconomico (capp. 1-3) o Moneta e

Dettagli

Lezione 12 Costi marginali, salario e produttività marginale del lavoro. Curva di domanda e

Lezione 12 Costi marginali, salario e produttività marginale del lavoro. Curva di domanda e Corso di Economica Politica prof. S. Papa Lezione 12 Costi marginali, salario e produttività marginale del lavoro. Curva di domanda e offerta di lavoro Facoltà di Economia Università di Roma La Sapienza

Dettagli

Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 4 Moneta, Modello IS-LM e Stabilizzazione Soluzioni

Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 4 Moneta, Modello IS-LM e Stabilizzazione Soluzioni Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 4 Moneta, Modello IS-LM e Stabilizzazione Soluzioni Daria Vigani Maggio 205. In un economia senza banche un individuo con un reddito di 75000eè caratterizzato

Dettagli

Spesa effettiva e spesa programmata Nella Teoria Generale Keynes ha ipotizzato che il reddito totale prodotto da un economia nel breve periodo sia

Spesa effettiva e spesa programmata Nella Teoria Generale Keynes ha ipotizzato che il reddito totale prodotto da un economia nel breve periodo sia Spesa effettiva e spesa programmata Nella Teoria Generale Keynes ha ipotizzato che il reddito totale prodotto da un economia nel breve periodo sia determinato in larga misura dalla domanda La spesa effettiva

Dettagli

Pubblichiamo la prima parte di una ricerca realizzata da Raffaella Pucciarello e Michelina Zampino.

Pubblichiamo la prima parte di una ricerca realizzata da Raffaella Pucciarello e Michelina Zampino. 1 Roma, 16 novembre 2015 Pubblichiamo la prima parte di una ricerca realizzata da Raffaella Pucciarello e. Per vedere in modo schematico ma efficace ciò che è accaduto nel nostro Paese in questi anni relativamente

Dettagli

Non entrano invece nel calcolo della produzione i servizi domestici e le attività illegali.

Non entrano invece nel calcolo della produzione i servizi domestici e le attività illegali. Produzione: flusso di beni e servizi che deriva da ogni attività esercitata da una u.i. nella quale vi sia impiego di fattori produttivi e di beni e servizi e realizzata al fine di soddisfare bisogni individuali

Dettagli

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 14/15)

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 14/15) Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 14/15) Soluzione Prova intermedia (15 novembre 2014) 1. (11 p.) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, India e Stati Uniti, due fattori, capitale

Dettagli

MERCATO, DOMANDA E OFFERTA

MERCATO, DOMANDA E OFFERTA MERCATO, DOMANDA E OFFERTA LO SCAMBIO I soggetti che operano nel SISTEMA ECONOMICO, sono strettamente interdipendenti tra di loro e creano dei flussi di scambio sia reali (di beni) che monetari Il luogo

Dettagli

Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA PRIMA SETTIMANA

Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA PRIMA SETTIMANA Economia, Corso di Laurea Magistrale in Ing. Elettrotecnica, A.A. 2013-2014. Prof. R. Sestini SCHEMA DELLE LEZIONI DELLA PRIMA SETTIMANA ALCUNE PREMESSE Cosa e la microeconomia? E la disciplina che studia

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. a cura della FONDAZIONE ISTITUTO DI RICERCA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI

CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. a cura della FONDAZIONE ISTITUTO DI RICERCA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI CONSIGLIO NAZIONALE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI OSSERVATORIO ECONOMICO IRDCEC OTTOBRE 2013 - GRAFICI a cura della FONDAZIONE ISTITUTO DI RICERCA DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI

Dettagli

Lezione 2 continua La storia della macroeconomia

Lezione 2 continua La storia della macroeconomia Lezione 2 continua La storia della macroeconomia (Cap. 27 edizione 2009) Corso di Macroeconomia Prof. Guido Ascari, Università di Pavia Prof. Alessandro Flamini, Università di Pavia 1. Keynes e la Grande

Dettagli

Il lavoro delle donne NOTA dell IRES Catania

Il lavoro delle donne NOTA dell IRES Catania 1 CATANIA Il lavoro delle donne NOTA dell IRES Catania In Sicilia, come in tutto il resto del mondo, il lavoro retribuito delle donne ( diverso dai lavori domestici e di cura che in famiglia toccano prevalentemente

Dettagli

Economia monetaria e creditizia. Slide 6

Economia monetaria e creditizia. Slide 6 Economia monetaria e creditizia Slide 6 La trasmissione monetaria nello schema neoclassico The image cannot be displayed. Your computer may not have enough memory to open the image, or the image may have

Dettagli

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio.

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. Domande a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 4 L equilibrio del mercato del lavoro - 1 Abbiamo visto le conseguenze dell equilibrio in un unico mercato del lavoro concorrenziale (es. efficienza). Ma una economia

Dettagli

Misurare l attività economica: il PIL

Misurare l attività economica: il PIL Misurare l attività economica: il PIL Prodotto Interno Lordo (PIL) Il PIL è considerata una misura della condizione economica di un paese. Misura due cose contemporaneamente (semplicemente in quanto sono

Dettagli

Il commercio internazionale

Il commercio internazionale Lezione 29 1 A prima vista l importazione di beni dall estero è un costo per un paese cui non corrisponde nessun guadagno in termini di salari e profitti generati per la sua produzione. Sulla base di questo

Dettagli

ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE. Prof. Marco Papa. Anno Accademico: I Lezione. Prof. Marco Papa

ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE. Prof. Marco Papa. Anno Accademico: I Lezione. Prof. Marco Papa ECONOMIA AZIENDALE E RAGIONERIA GENERALE Anno Accademico: 2015-2016 I Lezione 1 q L orario delle lezioni Martedì: 15.00 18.20 Mercoledì: 9.50 13.10 q Il ricevimento Mercoledì dopo la lezione e-mail: marco.papa@uniba.it

Dettagli

Struttura della presentazione

Struttura della presentazione Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 5 (a) Un modello generale del commercio internazionale 1 Struttura della presentazione Misurazione del valore della produzione e del consumo Benessere e

Dettagli

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ

REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ 8 gennaio 2016 III trimestre 2015 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Nel terzo trimestre del 2015 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è aumentato

Dettagli

Il tasso di disoccupazione: confronti internazionali

Il tasso di disoccupazione: confronti internazionali Il tasso di disoccupazione: confronti internazionali Andamento della disoccupazione - Il caso statunitense - Euro area Italy United States Japan United Kingdom 12.00 10.00 8.00 6.00 4.00 2.00 0.00 1997

Dettagli

Macroeconomia. Equilibrio di breve e medio periodo: Modello As - Ad. Esercitazione del 13.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.

Macroeconomia. Equilibrio di breve e medio periodo: Modello As - Ad. Esercitazione del 13.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott. Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza Corso di Laurea in ECONOMIA Macroeconomia Equilibrio di breve e medio periodo: Modello As - Ad Esercitazione del 13.04.2016 (+ soluzioni) (a cura della dott.ssa

Dettagli

MICROECONOMIA La teoria della domanda. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza

MICROECONOMIA La teoria della domanda. Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza MICROECONOMIA La teoria della domanda Enrico Saltari Università di Roma La Sapienza 1 Dalla scelta ottimale per il consumatore, si ha che la quantità domandata del bene A è data da Q a = D (P a,p b,r)

Dettagli

SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA. Settore Prezzi. Il valore della moneta in Italia dal 1861 al 2005

SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA. Settore Prezzi. Il valore della moneta in Italia dal 1861 al 2005 SISTEMA STATISTICO NAZIONALE ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA 2 0 0 6 Settore Prezzi Il valore della moneta in Italia dal 1861 al 2005 Informazionin. 21-2006 I settori AMBIENTE E TERRITORIO POPOLAZIONE

Dettagli

Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11)

Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11) Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11) MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO In economia tradizionalmente si assume che l obiettivo principale dell impresa sia la massimizzazione del profitto Il profitto economico

Dettagli

(iii) il valore aggiunto di ciascuna impresa e il valore aggiunto del sistema economico;

(iii) il valore aggiunto di ciascuna impresa e il valore aggiunto del sistema economico; Macroeconomia, Esercitazione 1. A cura di Giuseppe Gori e Gianluca Antonecchia (gianluca.antonecchia@studio.unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 PIL/1 Si consideri un sistema economico che produce solo pane. Questo

Dettagli

IL CONSUMATORE E LA DOMANDA

IL CONSUMATORE E LA DOMANDA IL CONSUMATORE E LA DOMANDA AA 2013-2014 Prof. Anna Carbone- DAFNE acarbone@unitus.it Il comportamento del consumatore. La teoria della domanda Iniziamo con qualche interrogativo: -Perchè compriamo alcuni

Dettagli

Macroeconomia a. a. 2014-15 Luca Deidda e-mail: deidda@uniss.it. Economia aperta nel breve periodo e Aree valutarie

Macroeconomia a. a. 2014-15 Luca Deidda e-mail: deidda@uniss.it. Economia aperta nel breve periodo e Aree valutarie Macroeconomia a. a. 2014-15 Luca Deidda e-mail: deidda@uniss.it Economia aperta nel breve periodo e Aree valutarie 0 Obiettivi Modello di breve periodo per un economia aperta, ripasso: Tassi di cambio

Dettagli

Lombardia e crisi di struttura. Roberto Romano CdL Brescia, 8 aprile 2014

Lombardia e crisi di struttura. Roberto Romano CdL Brescia, 8 aprile 2014 Lombardia e crisi di struttura Roberto Romano CdL Brescia, 8 aprile 2014 Lo sradicamento della povertà e la libertà dal bisogno sono il tratto costitutivo delle economie industrializzate William Beveridge

Dettagli

Capitolo 6. Politica monetaria e politica fiscale

Capitolo 6. Politica monetaria e politica fiscale Capitolo 6 Politica monetaria e politica fiscale Dornbusch, Fischer, Startz, Canullo, Pettenati, Macroeconomia 11e Politiche economiche I Governi e le Banche Centrali utilizzano le politiche fiscale e

Dettagli

Statistica Applicata all edilizia Lezione 3: i numeri indice

Statistica Applicata all edilizia Lezione 3: i numeri indice Lezione 3: i numeri indice E-mail: orietta.nicolis@unibg.it 24 marzo 2009 Programma Programma Operazioni statistiche elementari Vengono utilizzate per confrontare fenomeni nel tempo (nello stesso luogo

Dettagli

Corso di. Economia Politica

Corso di. Economia Politica Prof.ssa Blanchard, Maria Laura Macroeconomia Parisi, PhD; Una parisi@eco.unibs.it; prospettiva europea, DEM Università Il Mulino di 20 Brescia Capitolo I. Un Viaggio intorno al mondo Corso di Economia

Dettagli

I DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA

I DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2011/2012 I DIECI PRINCIPI Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi

Dettagli

Esercizi svolti per l esame di Microeconomia

Esercizi svolti per l esame di Microeconomia Esercizi svolti per l esame di Microeconomia Università di Bari aa. 015-16 Es. 3.1 Concorrenza perfetta In un mercato in concorrenza perfetta in equilibrio di lungo periodo il prezzo è P = 00, la quantità

Dettagli

FACOLTA DI SCIENZE STATISTICHE Corso di laurea in Statistica, Imprese e Mercati Statistica economica (Prof. Filippucci) Prova del 19/12/07

FACOLTA DI SCIENZE STATISTICHE Corso di laurea in Statistica, Imprese e Mercati Statistica economica (Prof. Filippucci) Prova del 19/12/07 FACOLTA DI SCIENZE STATISTICHE Corso di laurea in Statistica, Imprese e Mercati Statistica economica (Prof. Filippucci) Prova del 19/12/07 Nome e cognome N. di Matricola 1.) Quale delle seguenti affermazioni

Dettagli

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (I trimestre I trimestre 2016)

Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (I trimestre I trimestre 2016) Note di sintesi sull andamento del mercato del lavoro in Liguria(*) (I trimestre 2015- I trimestre 2016) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Giugno 2016 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di

Dettagli

Le differenze nel livello dei prezzi in 20 comuni capoluogo

Le differenze nel livello dei prezzi in 20 comuni capoluogo Le differenze nel livello dei prezzi in 20 comuni capoluogo Aprile 2008 L Istat ha diffuso, per la prima volta, i risultati di una ricerca sui differenziali di livello dei prezzi al consumo relativi all

Dettagli

PENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI

PENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI PENSIONI MINIME E MAGGIORAZIONI 2013: ATTENZIONE AI REDDITI Già da qualche anno sono stati cambiati i parametri con i quali i pensionati possono ottenere le prestazioni pensionistiche legate al reddito.

Dettagli

Domanda individuale e domanda di mercato (Frank, Capitolo 4)

Domanda individuale e domanda di mercato (Frank, Capitolo 4) Domanda individuale e domanda di mercato (Frank, Capitolo 4) GLI EFFETTI DELLE VARIAZIONI DI PREZZO: CURVE PREZZO CONSUMO La curva prezzo-consumo per l abitazione rappresenta i panieri ottimali corrispondenti

Dettagli

CAPITOLO II. Il Vantaggio Assoluto

CAPITOLO II. Il Vantaggio Assoluto CAPITOLO II Il Vantaggio Assoluto Ragionare di commercio internazionale facendo uso del modello Domanda-Offerta: le esportazioni (importazioni) corrispondono ad un eccesso di offerta (domanda), ai prezzi

Dettagli

Economia del turismo

Economia del turismo Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia e Gest. dei Serv. Turistici A.A. 2013-2014 Economia del Prof.ssa Carla Massidda Sezione 11 La macroeconomia del Argomenti

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

STIMA PRELIMINARE DEL PIL

STIMA PRELIMINARE DEL PIL 12 febbraio 2016 IV trimestre STIMA PRELIMINARE DEL PIL Nel quarto trimestre del il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di

Dettagli

La statistica per la programmazione pubblica. Direzione generale. L attività dell Ufficio di statistica della Regione si concentra su:

La statistica per la programmazione pubblica. Direzione generale. L attività dell Ufficio di statistica della Regione si concentra su: Al servizio di gente unica La statistica per la L attività dell Ufficio di statistica della Regione si concentra su: Rilevazioni Elaborazioni Supporto alla programmazione Il Programma statistico regionale

Dettagli

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio.

In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. Domande a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

LIUC Istituzioni di Economia. Domande relative al capitolo 2 di KW

LIUC Istituzioni di Economia. Domande relative al capitolo 2 di KW Domande relative al capitolo 2 di KW 1. Quale delle seguenti è un affermazione normativa? a. Un italiano su tre possiede un telefono cellulare. b. I prezzi dei telefoni cellulari sono diminuiti in termini

Dettagli

8MODULO. L economia e il mondo

8MODULO. L economia e il mondo L economia e il mondo 1 8MODULO Coloro che sono favorevoli al... scambio affermano che esso permette a ogni paese di... nella produzione dei beni e servizi per i quali ha più... e di consumare i beni di

Dettagli

ECONOMIA DEI SISTEMI PRODUTTIVI

ECONOMIA DEI SISTEMI PRODUTTIVI FACOLTA DI INGEGNERIA ECONOMIA DEI SISTEMI PRODUTTIVI ESERCIZI SVOLTI IN AULA A.A. 2010-2011 DOCENTE: Francesca Iacobone ASSISTENTE ALLA DIDATTICA: Andrea Maresca RICHIAMI DI TEORIA I richiami di teoria

Dettagli

Economia Politica H-Z Lezione 18

Economia Politica H-Z Lezione 18 Economia Politica H-Z Lezione 18 Sergio Vergalli vergalli@eco.unibs.it Sergio Vergalli - Lezione 4 1 Capitolo XX. Stagnazioni e Depressioni Vergalli - Eco Pol II HZ 1. Disinflazione, deflazione, trappola

Dettagli

Introduzione alla macroeconomia

Introduzione alla macroeconomia Introduzione alla macroeconomia MACROECONOMIA CHE COSA STUDIA? Studio delle variabili economiche aggregate, tra cui: produzione dell intera economia (= prodotto aggregato) prezzo medio di tutti i beni

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 4 L equilibrio del mercato del lavoro -Introduzione -L equilibrio in un unico mercato del lavoro concorrenziale 1 Introduzione Lavoratori: preferiscono lavorare quando

Dettagli

Economia Internazionale e Politiche Commerciali a.a. 2013/14 ESERCIZIO n. 3 SOLUZIONE

Economia Internazionale e Politiche Commerciali a.a. 2013/14 ESERCIZIO n. 3 SOLUZIONE Economia Internazionale e Politiche Commerciali a.a. 2013/14 ESERCIZIO n. 3 SOLUZIONE Krugman, Obstfeld e Melitz, Capitolo 5: Problemi n. 1, 2 e 3 (pp. 140 141) 4. Ipotizziamo che il Brasile abbia una

Dettagli

L aumento dei differenziali salariali di genere in Italia durante la crisi economica

L aumento dei differenziali salariali di genere in Italia durante la crisi economica L aumento dei differenziali salariali di genere in Italia durante la crisi economica 2008-2012 Maria Laura Di Tommaso Daniela Piazzalunga Dipartimento di Economia e Statistica Cognetti de Martiis Collegio

Dettagli

Capitale di Funzionamento Principio della Prudenza

Capitale di Funzionamento Principio della Prudenza Prof. Riccardo Viganò Cattedra di Ragioneria ed Economia Aziendale 2014-15 Capitale di Funzionamento Principio della Prudenza Rappresentazione ed interazioni con il Capitale Economico Dott. Alessandro

Dettagli

Definire e misurare il lavoro

Definire e misurare il lavoro Anno Accademico 2013-2014 Sociologia del Lavoro Modulo Sociologia del Lavoro 19/03/2014 Definire e misurare il lavoro Figure del lavoro a partire dalla RCFL / Istat RICCARDO GUIDI / riccardo.guidi@sp.unipi.it

Dettagli

STIMA PRELIMINARE DEL PIL

STIMA PRELIMINARE DEL PIL 12 agosto II trimestre STIMA PRELIMINARE DEL PIL Nel secondo trimestre del il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario

Dettagli

ECONOMIA MONETARIA (parte generale) Prof. Guido Ascari LEZIONE 9-109

ECONOMIA MONETARIA (parte generale) Prof. Guido Ascari LEZIONE 9-109 ECONOMIA MONETARIA (parte generale) Prof. Guido Ascari Anno 2006-2007 2007 LEZIONE 9-109 ANALISI EMPIRICA DEL MECCANISMO DI TRASMISSIONE DELLA POLITICA MONETARIA MECCANISMO DI TRASMISSIONE (Teoria Walrasiana)

Dettagli

Sommario. Opere citate

Sommario. Opere citate Sommario Presentazione dell edizione italiana Opere citate Prefazione Introduzione Che cos è la storia economica? L efficienza nell uso delle risorse plasma la ricchezza delle nazioni Un quadro sintetico

Dettagli

ISTAT: RAPPORTO ANNUALE

ISTAT: RAPPORTO ANNUALE 409 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com ISTAT: RAPPORTO ANNUALE 2013 Italia a pezzi a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Il quadro macroeconomico 2012; Crolla la propensione al risparmio;

Dettagli

Energia: risorsa preziosa

Energia: risorsa preziosa Energia: risorsa preziosa Luigi Bruzzi Dipartimento di Fisica - Università di Bologna Workshop 1. ENERGIA E SVILUPPO L ENERGIA: RISORSA PREZIOSA PER LO SVILUPPO Dalla metà del 1800 a oggi la disponibilità

Dettagli

Università di Siena Sede di Grosseto Secondo Semestre Macroeconomia. Paolo Pin ( ) Lezione Maggio 2011

Università di Siena Sede di Grosseto Secondo Semestre Macroeconomia. Paolo Pin ( ) Lezione Maggio 2011 Università di Siena Sede di Grosseto Secondo Semestre 2010-2011 Macroeconomia Paolo Pin ( pin3@unisi.it ) Lezione 10 13 Maggio 2011 Cosa abbiamo fatto finora Considerato l equilibrio nel mercato dei beni,

Dettagli

12 Il mercato del lavoro dei politici

12 Il mercato del lavoro dei politici INTroDUzIoNE La figura del politico e quella dell elettore sono alla base del concetto di democrazia rappresentativa. Ma chi è il politico? Ed è giusto considerare quella del politico una professione come

Dettagli

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti: costanti@uniroma3.it

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti: costanti@uniroma3.it ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre Contatti: costanti@uniroma3.it LA MICROECONOMIA LO STUDIO DEL COMPORTAMENTO DEI SINGOLI AGENTI IN UN SISTEMA ECONOMICO Economia

Dettagli

Fattori di produzione

Fattori di produzione I mercati dei fattori della produzione Capitolo 18 Fattori di produzione Fattori di produzione sono gli input utilizzati per produrre beni e servizi. 1 Il mercato dei fattori di produzione La domanda per

Dettagli

Lezione 12. Flessibilità automatica di bilancio Stabilizzatori automatici Saldo strutturale

Lezione 12. Flessibilità automatica di bilancio Stabilizzatori automatici Saldo strutturale Lezione 12 Flessibilità automatica di bilancio Stabilizzatori automatici Saldo strutturale 1 Obiettivo Richiamare elementi di macroeconomia relativi alle nozioni di Stabilizzatori automatici Flessibilità

Dettagli

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti: costanti@uniroma3.it

ECONOMIA URBANA. Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre. Contatti: costanti@uniroma3.it ECONOMIA URBANA Valeria Costantini Facoltà di Architettura, Università Roma Tre Contatti: costanti@uniroma3.it LA MICROECONOMIA LO STUDIO DEL COMPORTAMENTO DEI SINGOLI AGENTI IN UN SISTEMA ECONOMICO Economia

Dettagli

ASSISTENTE SOCIALE SPECIALISTA LIANA FANI

ASSISTENTE SOCIALE SPECIALISTA LIANA FANI ASSISTENTE SOCIALE SPECIALISTA LIANA FANI E quell insieme di organizzazioni che producono beni/servizi e gestiscono attività fuori dal mercato o, se operano nel mercato, agiscono con finalità non lucrative,

Dettagli

L IMMIGRAZIONE IN SVIZZERA. Chi sono? Che lavoro svolgono? Come sono integrati? Da dove provengono?

L IMMIGRAZIONE IN SVIZZERA. Chi sono? Che lavoro svolgono? Come sono integrati? Da dove provengono? L IMMIGRAZIONE IN SVIZZERA Chi sono? Che lavoro svolgono? Come sono integrati? Da dove provengono? CHI SONO? Dalla fine degli anni Ottanta,l immigrazione ha continuato a oscillare, secondo le fasi congiunturali

Dettagli

Corso di Ingegneria Economica - Sessione#1.3 Elementi di Economia cont.

Corso di Ingegneria Economica - Sessione#1.3 Elementi di Economia cont. Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Industriale - Anno Accademico 2015/2016 Corso di Ingegneria Economica - Sessione#1.3 Elementi di Economia cont. Dr. Claudio PETTI claudio.petti@unisalento.it

Dettagli

OSSERVATORIO ECONOMICO INDICOD-ECR XIII EDIZIONE - SETTEMBRE 2011

OSSERVATORIO ECONOMICO INDICOD-ECR XIII EDIZIONE - SETTEMBRE 2011 1.1 I principali risultati OSSERVATORIO ECONOMICO INDICOD-ECR XIII EDIZIONE - SETTEMBRE 2011 Congiuntura e clima di fiducia. Il clima di fiducia crolla decisamente nella rilevazione di settembre 2011.

Dettagli

Effetti dell imposizione societaria: analisi delle aliquote effettive. Economia dei tributi_polin 1

Effetti dell imposizione societaria: analisi delle aliquote effettive. Economia dei tributi_polin 1 Effetti dell imposizione societaria: analisi delle aliquote effettive Economia dei tributi_polin 1 Aliquote effettive Per valutare l incidenza del sistema fiscale sulle decisioni di investimento e di localizzazione,

Dettagli

Marketing avanzato per i beni e i servizi. Prof. Nicola Cobelli

Marketing avanzato per i beni e i servizi. Prof. Nicola Cobelli Marketing avanzato per i beni e i servizi Prof. Nicola Cobelli MERCATO TARGET e POSIZIONAMENTO (cap. 9) A. COPERTURA TOTALE DEL MERCATO Marketing indifferenziato Marketing differenziato QUOTA DI MERCATO

Dettagli

Il primo ruolo che può essere attribuito alla moneta è quello di intermediario dello scambio.

Il primo ruolo che può essere attribuito alla moneta è quello di intermediario dello scambio. Il primo ruolo che può essere attribuito alla moneta è quello di intermediario dello scambio. Da questo punto di vista la moneta non avrebbe alcun ruolo attivo nei sistemi economico ma servirebbe solo

Dettagli

Economia Applicata ai sistemi produttivi Lezione I Maria Luisa Venuta 1

Economia Applicata ai sistemi produttivi Lezione I Maria Luisa Venuta 1 Economia Applicata ai sistemi produttivi 22.04.05 Lezione I Maria Luisa Venuta 1 Schema della lezione di oggi Introduzione breve presentazione Il mercato: 1. costruzione di un modello 2. Ottimizzazione

Dettagli

soddisfare dei BISOGNI ILLIMITATI con dei BENI SCARSI

soddisfare dei BISOGNI ILLIMITATI con dei BENI SCARSI soddisfare dei BISOGNI ILLIMITATI con dei BENI SCARSI Stati di insoddisfazione Stati di insoddisfazione accompagnati dalla consapevolezza che esiste un bene capace di soddisfarli I bisogni economici SONO:

Dettagli

Curva prezzo-consumo. U 2 U 1 U0 D C Unità del bene x. per intervallo di tempo. Curva di domanda del bene x

Curva prezzo-consumo. U 2 U 1 U0 D C Unità del bene x. per intervallo di tempo. Curva di domanda del bene x 3 Le curve di domanda 3.1 a. L aria pulita sarebbe un bene inferiore se, al ridursi del reddito, la gente volesse più aria pulita! b. La riduzione del reddito sposta il vincolo di bilancio verso sinistra

Dettagli

La Politica Economica in Economia Aperta

La Politica Economica in Economia Aperta La Politica Economica in Economia Aperta In questa lezione: Studiamo l equilibrio in economia aperta. Studiamo gli effetti di shock esterni sulla produzione e sulla bilancia commerciale. Studiamo gli effetti

Dettagli

MD 10. Le fluttuazioni economiche di breve periodo

MD 10. Le fluttuazioni economiche di breve periodo MD 1. Le fluttuazioni economiche di breve periodo Sinora abbiamo concentrato il nostro studio della macroeconomia sul funzionamento del sistema economico nel lungo periodo. In questo ultimo modulo del

Dettagli

A cura di Giuseppe Gori e Gianluca Antonecchia

A cura di Giuseppe Gori e Gianluca Antonecchia Macroeconomia, Esercitazione 5. A cura di Giuseppe Gori e Gianluca Antonecchia (gianluca.antonecchia@studio.unibo.it) Esercizi. Curva LM L equazione che descrive la domanda di moneta è la seguente (M/P

Dettagli

SCIENZA DELLE FINANZE A.A Esercitazione IVA e IRAP TESTO e SOLUZIONI

SCIENZA DELLE FINANZE A.A Esercitazione IVA e IRAP TESTO e SOLUZIONI SCIENZA DELLE FINANZE A.A. 2013-2014 Esercitazione IVA e IRAP TESTO e SOLUZIONI Esercizio 1 Si consideri la seguente situazione: - l impresa A vende all'impresa B un bene intermedio, che ha prodotto utilizzando

Dettagli

Test ingresso lauree magistrali_fin

Test ingresso lauree magistrali_fin Test ingresso lauree magistrali_fin 1. Determinare quale punto appartiene alla curva di equazione a. (4, 0) (2, 2) (1, 3) nessuna delle precedenti risposte è corretta 2. Il profitto economico: a. è dato

Dettagli

Macro 1. Marco Grazzi Economia Politica 2010/11

Macro 1. Marco Grazzi Economia Politica 2010/11 Macro 1 Introduzione alla Macroeconomia La MACROECONOMIA è lo studio dell economia intesa come sistema Non si tratta solo di definire un oggetto d analisi differente, ma anche uno scopo differente: la

Dettagli

Il modello AD-AS. macroeconomia (clamm), a.a

Il modello AD-AS. macroeconomia (clamm), a.a Il modello AD-AS macroeconomia (clamm), a.a. 2013-2014 Contenuto Il Modello La curva di domanda aggregata La curva di offerta aggregata Equilibrio macroeconomico Equilibrio di medio periodo Breve periodo

Dettagli

REDDITO POVERTA DISUGUAGLIANZA IL CASO ITALIANO

REDDITO POVERTA DISUGUAGLIANZA IL CASO ITALIANO REDDITO POVERTA DISUGUAGLIANZA IL CASO ITALIANO MISURARE IL GRADO DI DISEGUAGLIANZA NELLA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO Indice di Gini. L indice di concentrazione di Gini è una misura sintetica del grado

Dettagli

IL LAVORO DEI CITTADINI STRANIERI

IL LAVORO DEI CITTADINI STRANIERI IL LAVORO DEI CITTADINI STRANIERI Roma e provincia nel 2014 Indice I numeri più significativi... 2 Le conseguenze della Crisi economica... 3 Il contesto nazionale... 3 I numeri di Roma: la condizione occupazionale...

Dettagli

Num Titolo delle UNITA DIDATTICHE/MODULI

Num Titolo delle UNITA DIDATTICHE/MODULI ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE IRIS VERSARI - Cesano Maderno (MB) PIANO DI LAVORO DEL PROFESSORE Indirizzo: LICEO SCIENTIFICO LICEO SCIENTIFICO Scienze Applicate X LICEO TECNICO ISTITUTO TECNICO

Dettagli

IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013

IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013 UNIONE EUROPEA IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013 Sentirsi protagonisti per il successo del progetto Prologo 16 luglio 2009 TU IO NOI Prologo al 1 Incontro

Dettagli