La Mappatura dei processi nelle aziende sanitarie per prevenire la corruzione e migliorare le performance

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1 School of Government - Università di Roma Tor Vergata Progettazione di interventi organizzativi per implementare gli indirizzi governativi nel settore (corsi di II livello tipo B) La Mappatura dei processi nelle aziende sanitarie per prevenire la corruzione e migliorare le performance Indice 1. PREMESSA E OBIETTIVI DEL PROGETTO DESCRIZIONE DEL MODELLO DI PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI ORGANIZZATIVI PER IMPLEMENTARE GLI INDIRIZZI GOVERNATIVI NEL SETTORE: FASI E METODO A CHI SI RIVOLGE IL CORSO L ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO: DURATA E CONTENUTI METODOLOGIA DIDATTICA COORDINAMENTO SCIENTIFICO E CORPO DOCENTE

2 1. Premessa e obiettivi del progetto A decorrere dall entrata in vigore della Legge n. 190/2012, recentemente modificata dal D.lgs. n. 97/2016, è stato introdotto nel nostro ordinamento un sistema organico e molto complesso di prevenzione della corruzione. Anche il settore sanitario è stato interessato dall intervento normativo, attraverso l obbligo di redigere il c.d. Piano Triennale per la prevenzione della corruzione. Il sopraccitato Piano deve contenere l indicazione delle misure che l amministrazione intende realizzare per prevenire il verificarsi di fenomeni corruttivi, previa identificazione delle attività a rischio tra tutte quelle svolte dall amministrazione. In tale quadro, la realizzazione della mappatura dei processi rappresenta un passaggio indispensabile nella definizione della strategia anticorruzione dell ente. In tal senso, il progetto ha l obiettivo di sviluppare le competenze in materia di prevenzione della corruzione, con particolare riferimento alla definizione di strumenti e tecniche attraverso cui realizzare la mappatura dei processi. Il lavoro in sinergia, consente di ampliare lo spettro d azione anche attraverso la piena comprensione delle dinamiche che regolano il settore. La condivisione e la socializzazione delle problematiche, inoltre, consente di confrontarsi sulle soluzioni da adottare a fronte delle stesse. Il progetto, in tal senso, prevede alcune giornate di formazione in modalità frontale, tali da assicurare la condivisione degli elementi teorici, tecnici e metodologici connessi alla realizzazione della mappatura dei processi e giornate di formazione in modalità coaching, al fine di garantire il costante indirizzo, supporto e assistenza tecnico-metodologica ai partecipanti nella messa in atto delle attività previste per la realizzazione della mappatura dei processi. 2

3 2. Descrizione del modello di progettazione degli interventi organizzativi per implementare gli indirizzi governativi nel settore: fasi e metodo Il progetto prevede la definizione di un modello per la realizzazione condivisa della mappatura dei processi in ambito sanitario. L obiettivo è, dunque, quello di lavorare in sinergia con le aziende sanitarie ed Ospedaliere al fine di realizzare, in maniera congiunta, un Catalogo dei Processi caratterizzanti le aziende che operano nel settore sanitario. Nel dettaglio, il progetto La Mappatura dei processi nelle aziende sanitarie per prevenire la corruzione e migliorare le performance ha come oggetto il supporto formativo e operativo, finalizzato allo sviluppo di competenze specifiche in materia di analisi dei processi in logica anticorruzione, con il fine ultimo di sviluppare il Catalogo dei processi e dei rischi corruttivi delle aziende del settore sanitario. Il progetto prevede i seguenti momenti: 1. Definizione degli strumenti di rilevazione: predisposizione di materiali (moduli, schede, ecc.) in grado di guidare e standardizzare il lavoro di rilevazione oggetto dello sviluppo di competenze; tali materiali, relativi alle tematiche di analisi del processo, con riguardo alle ricadute su rischi e relative misure preventive/correttive in logica anticorruzione, sulla produzione e sull impiego di risorse, saranno contestualizzati alle specificità del contesto sanitario. 2. illustrazione e condivisione della metodologia, attraverso l erogazione di una prima sessione di lezioni frontali al fine di dotare i partecipanti di competenze specifiche, metodologiche e operative per il corretto utilizzo dei materiali di cui al punto precedente; le sessioni di lezioni frontali saranno, inoltre, erogate di volta in volta in funzione di necessità specifiche che emergeranno durante lo sviluppo delle attività; 3. catalogazione e descrizione dei processi, attraverso l utilizzo degli strumenti di rilevazione di cui al punto 1, con il coinvolgimento diretto di tutti i partecipanti, al fine di predisporre il catalogo di processi e dei rischi corruttivi delle aziende sanitarie e fornire gli elementi necessari alla loro descrizione, 4. definizione dei documenti per la diffusione del metodo e dei risultati, attraverso il supporto nella identificazione delle modalità di diffusione dei risultati ai diversi interlocutori: a. altre amministrazioni del sistema sanitario, al fine di consentire la replica e la diffusione del modello; b. degli stakeholders esterni, al fine di comunicare i risultati effettivamente raggiunti. La metodologia di lavoro prevede delle sessioni di formazione frontale, esperienze guidate sul campo ( coaching ). L attività verrà costantemente monitorata in tutte le fasi del lavoro, attraverso l esame e la discussione dello stato dell arte e delle soluzioni proposte ( laboratori ), al fine di promuovere la progressiva autonomia dei partecipanti. In particolare: - le lezioni frontali, previste sia in una fase iniziale del progetto, che in itinere, sono necessarie allo sviluppo di competenze specifiche in tema di mappatura dei processi; 3

4 saranno illustrate, a fini conoscitivi, le principali tecniche di mappatura dei processi e sarà approfondita la tecnica che verrà utilizzata durate lo svolgimento del progetto. - Il coaching è, invece, finalizzato allo sviluppo delle competenze e comportamenti attraverso esperienze guidate sul campo, utili in particolare a consolidare le competenze comportamentali; sono previste sessioni di analisi congiunta dei processi fino ad un grado di interiorizzazione ritenuto sufficiente per lo svolgimento del lavoro in modo indipendente ma comunque soggetto a verifica, discussione e validazione con conseguente monitoraggio del grado di apprendimento raggiunto. - I laboratori, infine, saranno strutturati con assegnazione del lavoro da svolgere in autonomia. In tal modo, i partecipanti saranno chiamati ad applicare le tecniche apprese durante la formazione frontale e sperimentate attraverso le sessioni di coaching, al fine di promuovere la progressiva autonomia dei singoli. Il risultato atteso è la costruzione di un catalogo dei processi tipici delle aziende sanitarie, anche in attuazione delle indicazioni contenute nei Piani Nazionali Anticorruzione 2015 e 2016, definiti attraverso la partecipazione e messa in rete di una pluralità di aziende sanitarie e ospedaliere. 3. A chi si rivolge il corso Il target del corso è costituito da dipendenti pubblici che operano nelle aziende del settore sanitario. 4

5 4. L articolazione del progetto: durata e contenuti Il progetto avrà una durata complessiva di 80 ore, da erogarsi tenendo conto delle esigenze espresse dai partecipanti, orientativamente in base al seguente schema di riferimento: Introduzione e presentazione generale del corso ore 2 Fase 1 ore 15 Fase 2 ore 10 Fase 3 ore 40 Fase 4 ore 15 Il progetto si terrà orientativamente a partire da aprile 2018 a dicembre FASE CONTENUTI Definizione degli strumenti di rilevazione illustrazione e condivisione della metodologia catalogazione e descrizione dei processi definizione dei documenti per la diffusione del metodo e dei risultati TEMPI APR MAG GIU LUG AGO SETT OTT NOV DIC 5

6 5. Metodologia didattica I temi trattati, per via della loro complessità applicativa, necessitano di un approccio capace di coniugare sia momenti di lezione frontale, che momenti di applicazione pratica, attraverso l utilizzo di laboratori, esercitazioni e simulazioni. In tal senso, quindi, il presente progetto intende adottare un approccio integrato che unisce momenti di lezione frontale a momenti di esercitazione, applicazione pratica e testimonianze, al fine di consentire gli adeguati approfondimenti e di assimilare i temi oggetto di discussione da un punto di vista prima teorico e, poi, pratico, attraverso delle esercitazioni mirate. In particolare, le metodologie didattiche utilizzate saranno le seguenti: Lezione frontale: è conosciuta come lo strumento formativo classico, nonché come quello più conosciuto ed utilizzato. La lezione frontale viene erogata attraverso l esposizione del contenuto oggetto della lezione (relazione) che viene effettuata da un esperto della materia. Durante la lezione frontale è consentita l interazione tra il docente/relatore ed i partecipanti. Laboratori/esercitazioni: sono conosciuti anche come formazione sul campo, poiché consentono la messa in atto, attraverso esercizi pratici e/o simulazioni, dei concetti teorici oggetto della lezione. Proprio per il loro contenuto applicativo, questo tipo di metodologia didattica si utilizza a valle delle lezioni frontali al fine di approfondire/consolidare i concetti esposti. Attraverso tale metodologia didattica i discenti, quindi, sono chiamati ad esercitarsi e sperimentare in prima persona le materie oggetto del corso di formazione. Analisi di casi studio: si tratta di un particolare tipo di laboratorio, in cui vengono discusse e analizzate situazioni reali (o realistiche) al fine di stimolare la riflessione ed il dibattito sulle stesse. Tale metodologia didattica è utile al fine di stimolare la riflessione dei partecipanti sui possibili scenari/conseguenze dell azione in esame. Analisi di best practices: anche in questo caso si tratta di una variante del laboratorio e dell analisi del caso studio. L analisi delle best practices consiste nell esaminare un caso di scuola che possa essere, quindi, esemplificativo per i discenti per la comprensione dell applicazione di un concetto teorico. L analisi della best practice, aiuta il discente a comprendere il caso di successo stimolando, altresì, una riflessione sulle modalità di replica/applicazione alla propria realtà. 6

7 6. Coordinamento scientifico e corpo docente Data la complessità della tematica e del progetto, il coordinamento è affidato a due condirettori: - Prof. Fabio Monteduro, componente del consiglio Scientifico della School of Government e professore associato di Economia Aziendale presso il Dipartimento di Management e Diritto dell Università di Roma Tor Vergata. Il prof. Monteduro ha maturato una esperienza didattica decennale in ambito accademico e professionale, con particolare riferimento ai temi della prevenzione del rischio di corruzione e della governance pubblica. È attualmente Responsabile Scientifico di un accordo di Collaborazione tra l Università di Roma Tor Vergata e l Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) per la realizzazione di attività di formazione e ricerca nel campo della prevenzione della corruzione, della trasparenza e dell etica nella Pubblica Amministrazione. Nell ambito di tale accordo sono state svolte attività quali: la redazione di un rapporto di analisi dei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione adottati dalle amministrazioni pubbliche, la formazione di funzionari e dirigenti dell ANAC e la partecipazione al gruppo di lavoro costituito per l aggiornamento del Piano Nazionale Anticorruzione. - Prof. Alessandro Hinna Professore di Organizzazione della Pubblica Amministrazione, di Analisi Organizzativa della Istituzioni Pubbliche, presso l Università degli Studi di Roma Tor Vergata è dal 2004 Dottore di Ricerca in Economia e gestione delle aziende e delle amministrazioni pubbliche. Vanta un esperienza pluriennale in materia di prevenzione della corruzione e risk management, In questo ambito è autori di pubblicazioni scientifiche e professionali. È stato docente e coordinatore del corso di Prevenzione della corruzione e comportamento organizzativo, del Master di II livello in Legalità, anticorruzione e trasparenza, dell Università degli Studi Roma Tre, in collaborazione con il Ministero dell Interno Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali - Albo nazionale dei Segretari Comunali e Provinciali (Albo), e la Scuola Superiore dell Amministrazione dell Interno (S.S.A.I.). È stato Membro del Comitato Scientifico per la progettazione e dei corsi sulla prevenzione dell anticorruzione, Istituto Arturo Carlo Jemolo. Dal 2012 coordina il corso in materia di risk management per la prevenzione della corruzione preso presso Scuola Nazionale dell Amministrazione (SNA) - Presidenza del Consiglio dei Ministri, dove altresì docente incaricato di Organizzazione e management pubblico, presso Scuola Nazionale dell Amministrazione (SNA) - Presidenza del Consiglio dei Ministri e responsabile dell azione n.21 Anticorruption Academy all interno del Piano d Azione dell Italia La faculty del corso è composta prevalentemente da docenti universitari appartenenti alla struttura proponente, con competenze disciplinari che spaziano dalle materie aziendalistiche ed economiche a quelle giuridiche. Fanno parte della Faculty: - Maurizio Decastri, Professore Ordinario di Organizzazione Aziendale presso l'università degli studi di Roma Tor Vergata. Nella stessa università è anche Prorettore al Personale e coordinatore della "Tor Vergata School of Government". È docente di Organizzazione alla 7

8 Scuola Nazionale dell Amministrazione e alla Scuola Interforze. Si occupa di progettazione organizzativa, di sistemi di gestione del personale, di cambiamento organizzativo. - Aristide Police, Componente del consiglio scientifico School of Government e Professore Ordinario di Diritto Amministrativo presso l Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Attualmente è Coordinatore del Master Universitario di II livello in materia di Anticorruzione presso l Università di Roma Tor Vergata. - Federico Spandonaro, Professore aggregato presso l'università degli Studi di Roma Tor Vergata, Presidente di C.R.E.A. Sanità (Consorzio per la Ricerca Economica Applicata in Sanità promosso dall Università degli studi di Roma Tor Vergata e dalla FIMMG). Insegna Economia Sanitaria, Economia dell'industria Farmaceutica e Sanitaria, Management Sanitario, e coordina il Master in Economia e Management della Sanità presso l'università degli Studi di Roma Tor Vergata. Attualmente è membro del Comitato Scientifico a supporto di AgeNaS, dell'oiv dell'az. Osp. Policlinico di Tor Vergata, del CdA dell'italian Barometers Diabetes Observatory Foundation (IBDO). - Fabio Monteduro, componente del consiglio Scientifico della School of Government e professore associato di Economia Aziendale presso il Dipartimento di Management e Diritto dell Università di Roma Tor Vergata. - Alessandro Hinna, Componente del consiglio scientifico School of Government e Professore Associato di Organizzazione Aziendale presso l Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Vanta un esperienza pluriennale in materia di prevenzione della corruzione e risk management. È professore di Management pubblico presso la Scuola Nazionale dell Amministrazione dove coordina corsi di formazione in materia di prevenzione della corruzione. - Marco Meneguzzo, Professore Ordinario di Aziende ed Amministrazioni Pubbliche presso l Università degli Studi di Roma Tor Vergata dal 2002, è anche Professore di Management pubblico presso l Università svizzera italiana a Lugano - Domenico Campisi, Professore Ordinario di Economia Industriale e direttore del Master in "Organizzazione e Sviluppo del capitale umano in ambito internazionale" dell'università di Roma "Tor Vergata". - Paolo Mancuso, professore associato di Ingegneria Economico-Gestionale dell università di Roma Tor Vergata. Collabora con diverse aziende alla creazione e allo sviluppo di modelli di business intelligence e data mining. Svolge ricerche sull'efficienza nei sistemi sanitari. - Simone Gitto, Ricercatore a tempo determinato di Ingegneria Economico-Gestionale presso l'università Di Roma Tor Vergata. Collabora con diverse aziende alla creazione e allo sviluppo di modelli di business intelligence e data mining. Svolge ricerche sull'efficienza nei sistemi sanitari. A supporto: - Sonia Moi, assegnista di ricerca presso l Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Ha svolto docenze presso la Scuola Nazionale dell Amministrazione (SNA), la ex Scuola Superiore Pubblica Amministrazione Locale (SSPAL, ora Albo Nazionale dei Segretari Comunali e Provinciali) e Scuola Superiore Amministrazione Interno (SSAI) in materia di management pubblico, performance management, risk management e prevenzione della 8

9 Corruzione. È esperto di sistemi di gestione del rischio corruttivo e svolge attività di formazione e consulenza presso Enti e Amministrazioni Pubbliche nell ambito di corsi di formazione, Master Universitari e progetti di assistenza tecnica. - Federico Cheschel, dottorando di ricerca presso l Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Docente temporaneo SNA sui corsi di formazione in materia di prevenzione della corruzione. È esperto di sistemi di gestione del rischio corruttivo e svolge attività di formazione e consulenza presso Enti e Amministrazioni Pubbliche nell ambito di corsi di formazione, Master Universitari e progetti di assistenza tecnica. Esperto in gestione dei gruppi: - Gianfranca Traclò, docente temporaneo presso la SNA, esperta di design thinking, di design dei processi di apprendimento e di accompagnamento ai processi di cambiamento. Ha sviluppato una metodologia di intervento "EXperiment" che prevede una stretta collaborazione fra chi accompagna e chi è accompagnato, tra soggettività ed oggettività; le linee di demarcazione sono spesso percepite come caotiche, intuirle, definirle, chiarirle attraverso un lavoro di gruppo è il compito che la metodologia richiede. La parola esperimento si riferisce a una situazione in cui dovremmo essere sempre in grado di dire che cosa abbiamo fatto e cosa abbiamo appreso, come definito da Niels Bohr. EXperiment è il frutto di connessioni, relazioni e analogie esistenti tra le scienze dell educazione, le scienze della vita, la teoria dei sistemi, la filosofia del linguaggio, le scienze economiche, la fisica quantistica. EXperiment è una metodologia di accompagnamento dei gruppi, è stata usata in processi di formazione dei docenti; in processi governo della partecipazione; in processi di design thinking. Nella Faculty potranno essere inclusi anche docenti esterni alla struttura proponente, i quali saranno selezionati tra professionisti altamente qualificati nelle tematiche del corso. Il Corso prevede, inoltre, la presenza di uno o più tutor d aula, i quali saranno individuati con procedure tali da garantire la trasparenza del processo di selezione. 9

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