pre r v e is i t s o o n g i ca c s a o il man a te t n e im i en e to d una mini n m i a
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- Aureliana Giannini
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2 Il progetto prevede la realizzazione di un piccolo impianto idroelettrico per recuperare l energia potenziale associata alle portate rilasciate. Le portate da destinarsi al rilascio per MDV saranno prelevate dalla vasca di calma esistente nel primo tronco del canale di derivazione dell impianto esistente, al termine del tratto che sottopassa la casa di guardia, e restituite al torrente Torre alla base della cascata di Crosis; per quest ultima è previsto in ogni caso il mantenimento di una minima alimentazione tramite sfioro al di sopra della paratoia a ventola dello scarico di alleggerimento. La portata massima da avviare al nuovo impianto è di 800 l/s, pari a oltre tre volte il valore minimo attualmente previsto in via provvisoria (L.R. 28/2001) in attesa dell approvazione definitiva del Piano di Tutela della Acque del FVG, con evidente beneficio per mantenere gli equilibri degli ecosistemi interessati. 2
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4 Il progetto del piccolo impianto idroelettrico è stato sviluppato tenendo in considerazione le caratteristiche geomorfologiche e paesaggistiche del luogo in cui verranno inseriti i manufatti. 4
5 CABINA MACCHINE: la maggior parte della cabina macchine verrà realizzata entro-terra, mentre la parte visibile verrà adeguatamente mimetizzata rivestendo la muratura, sia del manufatto principale che dei muretti che delimitano la scaletta di accesso. La porta di ingresso alla cabina macchine risulterà poco visibile in quanto coperta dai muretti che delimitano la scala d accesso. La porta metallica verrà dipinta in colore verde muschio. PARAPETTO: Il parapetto che contorna la copertura della cabina macchine sarà simile ad una staccionata a 2 traverse in rovere massiccio. 5
6 CONDOTTA FORZATA: La condotta forzata si sviluppa in un contesto morfologico, con copertura arborea, che la rende scarsamente visibile, inoltre sarà tinteggiata con una tonalità di colore tale da favorirne l inserimento ambientale riducendo la percezione visiva. Non sono previsti particolari manufatti per il collegamento della condotta forzata alla vasca di carico. Verrà realizzata solo una nuova paratoia di regolazione degli afflussi al canale, verso la centrale esistente. Pertanto, la percezione visiva rimarrà simile alla situazione attuale osservabile nella figura sotto riportata. 6
7 CABINA ELETTRICA: la cabina elettrica, che sarà posizionata tra la casa di guardia e il muro di contenimento della S.R. n. 646 di Uccea, è un box prefabbricato il cui dimensionamento risponde a precise normative. Nella fattispecie il box ha un altezza di 2,50 m, una lunghezza di 11,30 m e una larghezza di 2,40 m. 7
8 Per il calcolo previsionale dei livelli sonori generati dalla messa in funzione del nuovo impianto viene considerata come fonte sonora principale il rumore proveniente dall interno della cabina macchine, dovuto in particolare al gruppo turbina-generatore (circa 85 db (A)). Il valore di pressione sonora all esterno, a un metro dal locale macchine, corretto in considerazione dell abbattimento dovuto alle caratteristiche strutturali dell edificio, sarà di circa db(a). Considerata la presenza costante della cascata che genera un livello sonoro pari a circa 70 db(a), il rumore indotto dalla centralina in progetto non determinerà un impatto acustico significativo. 8
9 Ripresa fotografica della Ripresa fotografica della cascata di Crosis anno 1941 cascata di Crosis anno
10 Inserimento paesaggistico dell impianto idroelettrico: le scelte progettuali sono state fatte in modo da non interagire con la quinta scenografica rappresentata dalle cascate di Crosis. Condotta forzata: si sviluppa in un contesto morfologico, con copertura arborea, che la rende scarsamente visibile, inoltre sarà tinteggiata con una tonalità di colore tale da favorirne l inserimento ambientale riducendo la percezione visiva. Il valore più importante riguarda l Acqua : il progetto proposto risulta migliorativo dell attuale habitat acquatico in quanto l apporto idrico al Torrente Torre risulterà incrementato con conseguenti ricadute positive sull idrobiocenosi. 10
11 Il cascamificio di Bulfons, edificato nel 1901, rappresenta uno dei più significativi esempi di archeologia industriale dell Alto Friuli. Lo sbarramento di Crosis assieme alle opere di presa fa capo alla derivazione ad uso idroelettrico che alimenta la centrale di Bulfons. Tale centrale è a servizio di un impianto di produzione di filato che impiega in modo stabile una sessantina di addetti, garantendo un reddito alla popolazione locale che vi lavora. Alla fine degli anni 90 la Cascami Seta, causa la mancanza di materia prima impiegata nel mercato interno dei paesi produttori (Cina ed India) ha dovuto ridimensionare notevolmente l apparato produttivo che contava ben 5 Stabilimenti (Pomaretto (TO) Vigevano (MI) Zuliano (VI) Jesi (AN) e Tarcento (UD)). Dal 2003 è rimasto attivo esclusivamente lo stabilimento di Tarcento. Sono state riprogettate le linee produttive per poter far fronte alla domanda dei mercati, sempre meno orientati alla seta (che ciclicamente risente di cali di domanda legata prevalentemente a fattori moda). L odierna attività industriale, contraddistinta dalla produzione di filati pettinati di seta di di lana, cachemire, lino, cotone e misti pregiati si sostenta grazie anche all energia prodotta dalla centrale idroelettrica che copre interamente i fabbisogni energetici dello stabilimento. La parte eccedente di energia prodotta viene venduta alla rete e quindi al mercato elettrico. Il costo dell energia è l unica variabile economica (alla voce costo) che può rendere competitiva la produzione tessile in Italia; materie prime, costo del lavoro e tutti gli altri costi non possono essere ridotti in modo significativo perché soggetti a regole di mercato o al contratto collettivo nazionale. La nostra realtà produttiva può essere definita «Unica in Italia» e ci permette di produrre filati completamente Made in Italy ed energicamente/ambientalmente completamente sostenibili. 11
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15 Quanto progettato si inserisce in un ambiente reso peculiare (cascata di Crosis) dalle trasformazioni conseguenti alla realizzazione di una diga. Il progetto si inserisce in un percorso antropico di ingegneria idraulica che ha avuto inizio alla fine del 1800 per proseguire fino ad oggi nell ottica di produrre energia elettrica utilizzando l acqua del torrente Torre. Le fasi di cantiere verranno ridotte al minimo indispensabile per non alterare l ambito boscato che comunque non presenta specie di pregio in quanto trattasi di alberi radicati su un substrato roccioso con ridotta copertura di terreno vegetale in zone, in passato, coltivate a prato. 15
16 Per quanto possa apparire incongruo, il nuovo piccolo impianto idroelettrico si inserisce positivamente nel contesto ambientale. Ciò discende, dal fatto che nella condizione ante-operam esiste già una derivazione dal corpo idrico che sottende un tronco d alveo di circa 1.5 km. Con la realizzazione dell intervento in progetto nel tronco sotteso dalla derivazione esistente si avrà un incremento della portata defluente rispetto alla condizione attuale. L incremento deriva dal fatto che una parte delle portate, che nella configurazione attuale sono avviate alla centrale di Bulfons, saranno utilizzate nel sito di presa e restituite al piede della cascata di Crosis, percorrendo così l intero tronco d alveo naturale sotteso dall impianto esistente. 16
17 Nella condizione post-operam l alveo sotteso dall impianto già esistente verrà quindi a trovarsi in una condizione meno discosta da quella naturale che si osserverebbe in assenza di derivazioni. Quanto sopra vale in particolare per i periodi di magra più accentuata del torrente (Q<1.5 m3/s), perché in quel caso l intera portata utilizzabile transiterà dalla nuova centralina MDV e sarà quindi rilasciata al piede della cascata. 17
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19 Grazie per l attenzione 19
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