Istituto Scientifico di Telese Terme IRCCS ECONOMIA ARTICOLARE PER L AUTONOMIA

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1 ECONOMIA ARTICOLARE PER L AUTONOMIA

2 La medicina fisica e riabilitativa sono componenti essenziali nel trattamento complessivo delle malattie reumatiche in generale.

3 Le principali limitazioni funzionali sono dovute: al dolore alla riduzione della mobilità articolare alla debolezza muscolare alla riduzione della resistenza alla limitazione della capacità aerobica.

4 L imprevedibile decorso della malattia causa spesso ansia e depressione e riduce la fiducia nelle proprie capacità di affrontare la situazione

5 CHINESITERAPIA Esercizi per mantenere il range di mobilità Esercizi per la forza, resistenza e capacità aerobica muscolari Esercizi in acqua

6 TRATTAMENTO DEL DOLORE CON TERAPIA FISICA TERMOTERAPIA. CRIOTERAPIA. TENS - ELETTROTERAPIA ANTALGICA. LASERTERAPIA A BASSA ENERGIA.

7 RIDUZIONE D AMPIEZZA DEL MOVIMENTO ARTICOLARE (range of motion, ROM) Tensione della capsula e aumento del volume liquido intrarticolare Contrattura e rigidità muscolare Alterazioni strutturali dell articolazione Processi adesivi Istituto Scientifico di Telese Terme Alterazioni infiammatorie dei tendini dei muscoli flessori ed estensori

8 ESERCIZI DI MOBILIZZAZIONE passivi assistiti attivi

9 La funzionalità muscolare è necessaria per mantenere la mobilità articolare

10 Per aumentare l estensibilità si eseguono esercizi di allungamento massimale Una volta raggiunto il massimo grado, si deve mantenere l allungamento per 5-20 sec (ripetere l esercizio non meno di 3 volte)

11 Il numero delle ripetizioni degli esercizi viene stabilito individualmente in base al dolore, alla limitazione del ROM e alla resistenza.

12 La rigidità capsulare e muscolare possono essere temporaneamente ridotte con regolari esercizi di mobilizzazione. Comunque, a lungo andare, con questi esercizi non è possibile prevenire in modo significativo la riduzione della mobilità associata ad una progressiva distruzione articolare.

13 Esercizi per la forza, la resistenza e capacità aerobica muscolari Un programma intensivo con esercizi, tre volte a settimana, aumenta di solito in modo significativo la capacità aerobica, la forza e la capacità fisica. Programmi non intensivi (solo una volta a settimana o esercizi ripetitivi contro resistenza, con sforzo moderato) non favoriscono miglioramenti significativi.

14 Esercizi in acqua L alleggerimento del carico consente di eseguire i movimenti più facilmente e con minimo dolore. La maggiore resistenza dell acqua durante i movimenti rapidi aumenta la forza e la capacità aerobica.

15 TRATTAMENTO FISICO DEL DOLORE. TERMOTERAPIA: Istituto Scientifico di Telese Terme Riduce la tensione muscolare. Aumenta l estensibilità del tessuto connettivo. Produce un transitorio aumento della soglia del dolore. Favorisce un miglioramento dei risultati degli esercizi di mobilizzazione. CRIOTERAPIA: Aumenta la soglia del dolore.

16 TERMOTERAPIA ESOGENA:» luce infrarossa» paraffina liquida» impacchi caldi ENDOGENA:» diatermia a onde corte» diatermia a microonde» ultrasuoni

17 TERMOTERAPIA ESOGENA Riduce il flusso sanguigno della membrana sinoviale deviando il sangue dai tessuti periarticolari a quelli superficiali.

18 TERMOTERAPIA ENDOGENA Aumenta in modo variabile la temperatura intra-articolare.

19 TENS Effetto sulla trasmissione del dolore Effetto diretto sul processo infiammatorio Terapia LASER a bassa energia

20 TERAPIA OCCUPAZIONALE 1 L attività è il concetto essenziale della terapia occupazionale e comprende tutte quelle situazioni nelle quali l individuo interviene attivamente con le proprie risorse personali.

21 TERAPIA OCCUPAZIONALE 2 Il paziente è visto come soggetto attivo nella definizione degli obiettivi della riabilitazione piuttosto che il loro destinatario passivo.

22 TERAPIA OCCUPAZIONALE 3 La terapia occupazionale, basata su di un concetto olistico della persona, sottolinea che gli individui devono essere coinvolti attivamente nel loro stesso programma terapeutico.

23 TERAPIA OCCUPAZIONALE 4 L attività comprende tutte le situazioni come la cura personale, le condizioni di vita, il lavoro, il tempo libero e le relazioni con altre persone, tipicamente indicate come attività della vita quotidiana (AVQ).

24 I soggetti con A. R. hanno problemi nel condurre la vita quotidiana per il dolore, la debolezza muscolare, la rigidità, l astenia, la ridotta forza di presa, la deformità delle mani.

25 Nell A. R. sono frequenti frustrazioni per l incapacità di eseguire i propri compiti, la dipendenza dagli altri, le limitazioni della vita quotidiana dovute alla malattia e le difficoltà nell adattarsi alla routine quotidiana.

26 ESEMPI DI AUSILI ERGONOMICI Coltello per il pane con manico ergonomico Taglia formaggio con manico verticale Forbici con le molle Pela-patate a presa larga

27 OBIETTIVI GENERALI DI UNA ORTESI PER LA MANO Stabilizzazione delle articolazioni infiammate Immobilizzazione per il controllo della infiammazione e del dolore Protezione dei ligamenti Prevenzione delle deformità Sollievo del dolore

28 ATTIVITÀ DELLA VITA QUOTIDIANA PERSONALI (P.AVQ): indicano la capacità di base delle persone di prendersi cura di sé. STRUMENTALI (S.AVQ): attività necessarie per una vita indipendente come cucinare, lavare, tenere in ordine la casa.

29 Le valutazioni delle AVQ sono utilizzate per descrivere i problemi dei pazienti, identificare le misure adatte di intervento, stabilire gli obiettivi, seguire le variazioni, valutare il trattamento e predire la prognosi.

30 VALUTAZIONE DELLE AVQ Questionario per la valutazione delle attività della vita quotidiana (EDAQ): descrive gli ausili come interventi specifici e identifica le tecniche messe in atto dall individuo stesso per risolvere i propri problemi. analizza anche le manovre di tipo ergonomico (come prendere gli oggetti con entrambe le mani) e indica le attività per le quali devono essere sviluppate nuove soluzioni.

31 L EDAQ consta di 12 attività di vita quotidiana diverse in 11 dimensioni e può essere impiegato per valutare l invalidità sia intrinseca (senza ausili), sia effettiva (con ausili). Nel questionario è inclusa una lista inventario con gli ausili esistenti, al fine di rilevare il numero di ausili attualmente a disposizione, il loro uso e raccogliere l opinione di ciascun individuo.

32 Una ricerca ha confermato una significativa diminuzione delle difficoltà dei pazienti quando impiegano ausili e modificano i metodi di lavoro.

33 TECNOLOGIA DEGLI AUSILI Il termine ausilio è inteso come ausilio tecnologico ed è definito come l articolo, pezzo di equipaggiamento o il prodotto acquistato, pronto, modificato o su misura, che è impiegato per aumentare, mantenere o migliorare le capacità funzionali dei disabili, diminuire le difficoltà e ottimizzare la qualità delle loro attività. Dipende sempre dal paziente stabilire se gli ausili influenzano la qualità della propria attività.

34 EDUCAZIONE DEL PAZIENTE NEL MODERNO APPROCCIO ALLA CURA DELLA MALATTIA E DELLA FORMA FISICA Perché: Istituto Scientifico di Telese Terme Per valorizzare le capacità, prevenendo in tal modo l atteggiamento passivo. Per assumere parte delle responsabilità della propria cura. Per partecipare al programma terapeutico ed influenzarlo.

35 SENZA AUSILI aprire una bottiglia CON AUSILI aprire una bottiglia M aprire un vasetto di vetro aprire una bottiglia di succo aprire un cartone di latte riempire di latte tagliare il pane tagliare il formaggio versare il latte aprire un vasetto di vetro aprire una lattina aprire una bottiglia di succo A N G 0-- sollevare un bicchiere aprire una lattina sollevare una tazza 1-- usare una forchetta, un coltello 2-3- aprire un cartone di latte usare una forchetta, un coltello versare il latte riempire di latte tagliare il formaggio sollevare una tazza tagliare il pane sollevare un bicchiere I A R E

36 -1--- SENZA AUSILI mettere una supposta aprire un flacone di medicine lavarsi le mani 0-- mettersi i gioielli sedersi, alzarsi dalla toilette usare il dentifricio lavarsi i denti 1-- andare in bagno asciugarsi dopo aver usato il bagno spazzolare e pettinare i capelli 2- sistemare i vestiti 3- truccarsi lavarsi il sedere CON AUSILI mettere una supposta mettersi i gioielli truccarsi asciugarsi dopo aver usato la toilette andare alla toilette spazzolare e pettinare i capelli sistemare i vestiti lavare i denti lavarsi il sedere aprire un flacone di medicine sedersi, alzarsi dalla toilette usare il dentifricio lavarsi le mani F A R E T O I L E T T E

37 PROTEZIONE ARTICOLARE Riduzione delle forze biomeccaniche che agiscono sulle articolazioni per ridurre il danno articolare Ottenere la miglior funzione possibile, con il minor dolore possibile

38 CORSO DI PROTEZIONE ARTICOLARE 13 ore in 3 settimane. Team costituito da: 1 T.O.; 1 medico e/o 1 infermiere; 1 fisioterapista; 1 assistente sociale. Incontro di formazione con i parenti. Materiale per i pazienti e per i consulenti. Piccoli gruppi. Alternanza di teoria e pratica. Compito a casa. Istituto Scientifico di Telese Terme

39 Le parole di una donna con A.R. dopo un corso di protezione articolare sono state: io non sono sola con i miei problemi, ho fatto importanti esperienze e ne sono consapevole, io voglio e so come influenzare l ambiente che mi circonda

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