Gli insetti, i grandi trasformisti
|
|
- Gianfranco Santoro
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Tocca con mano SCHEDA INSEGNANTE Gli insetti, i grandi trasformisti EMPIRICA officina di scienze ed arte Premessa Appassionare i ragazzi allo studio delle materie scientifiche significa guidarli ad osservare la realtà che li circonda in modo diverso e intraprendere con loro un percorso educativo che, partendo dall osservazione diretta, educhi alla sperimentazione e all interesse per conoscenza. Gli insetti possono sembrare un argomento difficile e complesso, ma sono affascinanti, coinvolgenti e facili da osservare. Li troviamo ovunque, si sono adattati ad ogni tipo di ambiente con le forme e i colori più vari, si cibano delle sostanze più diverse e assolvono a ruoli ecologici fondamentali. Osservarli, descriverli e conoscerli può essere un valido strumento didattico per studiare scienze in modo divertente e guidare i ragazzi ad un metodo di osservazione e di analisi rigoroso. Finalità del percorso didattico Sviluppare le capacità di osservazione e di descrizione. Stimolare la formulazione di domande indagabili e di ipotesi sul significato della forma degli organismi in relazione al ruolo ecologico quindi all ambiente (quindi al concetto di adattamento). Insegnare ad indossare gli occhiali del naturalista, per scoprire nel quotidiano un mondo fantastico e stimolante, spesso giudicato banale e insignificante. Obiettivi specifici Imparare a riconoscere un insetto, un aracnide, un crostaceo e un miriapode. Conoscere le parti fondamentali del corpo di un insetto e gli organi di senso (capo, torace, addome, occhi, antenne, setole). Scoprire e capire i principi fondamentali della classificazione (significato della nomenclatura binomia, rapporti di parentela tra gruppi basati su uguaglianze e differenze). Saper porre in relazione la forma e le dimensioni del corpo e delle appendici con le specifiche funzioni (apparato boccale succhiatore, masticatore o perforante, zampe scavatrici, saltatrici, fossorie ecc.). Acquisire una minima pratica nell utilizzo dei microscopi. Linee guida per insegnanti Osserviamo gli insetti Grilli, cicale, formiche sono da secoli i personaggi di favole e fiabe e ci parlano di vizi e virtù, ma questi bizzarri personaggi ci raccontano la meravigliosa storia dell evoluzione, che parla di come le dimensioni, la forma del corpo e delle appendici o il colore, possono cambiare per diventare più idonee a vivere in ambiente specifico. Gli insetti sono perfettamente adattati a qualsiasi habitat e vivono costantemente al nostro fianco, ma spesso del loro mondo fantastico non conosciamo quasi nulla e li pensiamo solo come esseri fastidiosi, mentre sono fondamentali per il funzionamento di tutti gli ecosistemi. Imparare a riflettere sull etimologia del vocaboli è fondamentale per capire e ricordare. Il termine etimologia compare in età ellenistica e si identifica con la ricerca della verità di una parola e della cosa che la parola designa. Il nome di una cosa è connesso all intima struttura della cosa stessa e per questo è fondamentale conoscerne il significato. 1
2 Tutti gli insetti sono artropodi. Nel 1848 Von Siebold coniò il termine arthropoda dal greco arthtron, articolazione e podos, piede, evidenziando l attributo che distingue questi animali: le appendici articolate. È utile tenere presente che: tutti gli esseri viventi sono messi in ordine secondo dei criterii rigorosi che non sono casuali, ma si riferiscono a caratteristiche strutturali e funzionali comuni; sono suddivisi in gruppi ordinati il cui nome ha un significato specifico, che ci fornisce precise informazioni. Il significato dei nomi è sempre una preziosa fonte di conoscenza e bisogna imparare a codificarla. Ad esempio podos significa piede, arthtron articolazione, cosa può significare artropodi? Indica animali con i piedi, quindi le appendici, articolate. Oppure chi sono i podisti? perché si chiama podio? la nomenclatura binomia utilizza il latino come lingua di riferimento ed attribuisce ad ogni animale due nomi che lo caratterizzano in modo univoco, ad esempio: Apis mellifera, Bombus terrestris. Il primo termine indica il genere e va sempre scritto con la lettera maiuscola, il secondo indica la specie e si scrive con lettera minuscola. Entrambi i termini vanno scritti in corsivo. Introdotta da Linneo è ad oggi il linguaggio che gli scienziati utilizzano come universale. Gli insetti appartengono al Phylum degli Artropodi. Tutti gli artropodi hanno il corpo suddiviso in segmenti e sono quindi animali metamerici, hanno simmetria bilaterale, sono dotati di appendici articolate, di uno scheletro esterno (esoscheletro) e sono soggetti a muta, spesso associata a vistosa metamorfosi. Tutte queste caratteristiche sono condivise da tutti gli Artropodi e caratterizzano quindi l intero gruppo, all interno del quale i diversi sottogruppi si differenziano tra loro per caratteri specifici, pur sempre condividendo le caratteristiche dette. Il gruppo degli Artropodi (Phylum) è suddiviso in 4 gruppi (classi): Miriapodi: molte paia di zampe, senza ali Crostacei: parecchie paia di zampe, 2 paia di antenne, senza ali. Aracnidi: corpo diviso in 2 parti, 4 paia di zampe, senza antenne (anche se i palpi boccali possono sembrare antenne), senza ali. Insetti: corpo diviso in 3 parti, 3 paia di zampe, di solito alato. 2
3 Pur condividendo tutte le caratteristiche degli artropodi, Aracnidi, Miriapodi, Crostacei e Insetti possono avere forme, colori o dimensioni molto diversi. Hanno cioè sviluppato una sorprendente diversificazione adattativa che li ha resi in grado di sopravvivere praticamente in tutti gli ambienti. Ma come si riconosce un insetto? Il corpo è suddiviso in 3 parti (regioni): capo, torace e addome. Parti del corpo e loro appendici Il capo porta i principali organi di senso: 2 antenne, un apparato boccale (che può avere appendici sensoriali dette palpi), gli occhi e gli ocelli. Nel torace sono inserite 3 paia di zampe e le ali, che di solito sono 2 paia ma possono essere solo 2 o anche mancare. L addome può avere un pungiglione, dei cerci o un ovopositore, ben visibile ad esempio nei grilli o nelle cavallette (appendice a forma di spada al termine dell addome e presente solo nelle femmine). Capo, torace e addome caratterizzano in corpo di tutti gli insetti, dai grilli alle pulci, alle farfalle alle coccinelle, ma non sempre è facile saperli riconoscere, data l enorme biodiversità degli insetti. Bio significa che vive, il termine quindi indica la diversità dei viventi; osservare e scoprire che la diversità esiste in tutte le forme viventi e che ha un significato adattativo, cioè fondamentale per la vita dell organismo aiuta a concepirla come un valore. 3
4 4
5 Fasmide o insetto stecco (femmina) Pulce del ratto con uova, larva e ninfa Se si osserva una coccinella non è facile riconoscere le parti fondamentali del suo corpo e un trucco per capire dove inizia e finisce il torace è quello di osservare l insetto ventralmente, per vedere dove si inseriscono il primo e l ultimo paio di zampe. Cosa troviamo sul capo? L apparato boccale La bocca degli insetti è complessa, tanto da essere chiamata apparato boccale (il solo termine apparato è indicativo di una certa complessità). La forma e le dimensioni sono variabili, ma le parti fondamentali sono costanti: un paio di mandibole (più esterne), un paio di mascelle e un labbro inferiore o labium (più interno). Molto importante per capire il ruolo ecologico di un insetto è veder come e di cosa si nutre, quindi la forma dell apparato boccale. 5
6 Farfalla Bombo Mosca domestica Il più semplice e meno specializzato è l apparato boccale masticatore (formica, grilli, cavallette, scarafaggi). Modificando le parti dell apparato boccale masticatore i diversi gruppi di insetti hanno trasformato la bocca in un attrezzo specializzato. Gli occhi Occhio composto singolo ommatidio ocelli Gli insetti hanno due tipi di fotorecettori: occhi semplici, detti anche ocelli, e occhi composti. Negli adulti gli ocelli sono di solito 3, disposti a triangolo sulla sommità del capo. Non percepiscono immagini, ma solo luce polarizzata e variazioni dell intensità luminosa. Servono per l orientamento e sono molto sensibili a basse intensità. Gli occhi composti devono il nome alle singole unità strutturali che li compongono, gli ommatidi. Le faccette esagonali che vediamo sulla superficie dell occhio sono le cornee dei singoli ommatidi, 6
7 ciascuno dei quali fornisce una propria immagine. Maggiore è il loro numero, migliore è la visione. Per questo negli insetti diurni si pensa si formi l immagine come un mosaico di frammenti. Le antenne Come le altre appendici le antenne sono formate da singoli pezzi tra loro articolati: gli antennomeri. Essendo gli artropodi rivestiti da un esoscheletro rigido, le parti mobili non possono che essere formate da singoli pezzi tra loro articolati, come l armatura di un cavaliere medievale. Alcune hanno forma semplice e filiforme, altre hanno forme complesse, che ricordano un pettine, una collana, una piuma o una clava, dipende dall ambiente in cui vivono e dalle sostanze che devono percepire. Sulle antenne infatti sono presenti organi di senso molto importanti per la vita dell insetto e la loro forma è importante per identificarlo e per capire il tipo di vita che conduce. Ancora una volta il nome ci può dare molte informazioni: genicolato, ad esempio, significa inginocchiato, da genu ginocchio. Cos è la genuflessione? Questo tipo di antenna, che troviamo ad esempio nelle api e nelle formiche, di piega a ginocchio, cioè ad angolo retto. Le zampe Anche la zampa degli insetti è formata da singoli pezzi, o segmenti, tra loro articolati. Quasi sempre, anche quando la forma di una zampa cambia visibilmente, le singole parti che la costituiscono si allungano, si accorciano o si allargano ma sono tutte presenti. 7
8 Il modello base delle zampe serve per camminare o correre ed è detto cursorio. Lo troviamo per esempio in alcuni coleotteri o negli scarafaggi. Se la zampa è adattata al salto, come nei grilli o nelle cavallette, il femore è più sviluppato e robusto. Insetti come il grillotalpa o le ninfe di cicala vivono sotto terra dove scavano gallerie e hanno zampe fossorie adatte allo scavo. Le zampe anteriori delle cimici predatrici come lo scorpione d acqua, o della mantide religiosa, hanno tibie a uncino e femori sviluppati per catturare le prede e sono chiamate raptatorie. Le zampe sono dotate di recettori per i sensi del tatto e dell olfatto e di piccole unghiette terminali che consentono l adesione. 8
9 Le ali I primi animali a volare sono stati gli insetti. Si pensa che in origine le ali fossero espansioni rigide usate per salire sfruttando i moti convettivi di aria calda e allontanarsi dalle zone paludose, per planare da un albero all altro, per posarsi diritti dopo i salti o per termoregolarsi. Le ipotesi sono tante, l origine sconosciuta. Le ali sono molto varie come forma e funzioni. In genere le ali sono 4 (2 paia per lato), i ditteri invece ne hanno solo 2, alcuni gruppi non le hanno mai avute (i Collemboli o i Pesciolini d argento), altri le hanno perse adattandosi ad una vita da parassiti (come le pulci o i pidocchi). Collemboli Folsomia candida Orchesella Nei coleotteri, come le coccinelle, il primo paio di ali, dette elitre, è duro e ricopre e protegge il secondo paio, che invece è membranoso ed è usato per volare. Nella condizione primitiva le due copie di ali hanno dimensioni simili e battono indipendentemente, in altri insetti le ali di ciascun lato sono unite per sincronizzare il battito: nei lepidotteri (farfalle) sono solo sovrapposte, negli imenotteri (api, vespe e formiche) sono agganciate da una serie di uncini. Con le ali si vola ma non solo! Gli insetti le usano per comunicare tra loro (con i colori), per nascondersi (se si mimetizzano), per spaventare (come le farfalle che hanno sulle ali finti occhi), per emettere suoni (grilli) e cantare serenate d amore. e ancora una volta: ptèro significa ala: gli insetti con 2 ali si chiamano ditteri, cioè di-ptero; quelli senza ali atteri, cioè senza ptero; quelli con le li sono detti pterigoti. Ed è proprio il tipo di ala che ha dato il nome a molti gruppi. I coleotteri hanno il primo paio di ali duro per proteggere le ali membranose, infatti còleo significa guania, astuccio (coleo-ptero); i lepidotteri (le farfalle) hanno le ali ricoperte di scaglie e lèpido significa scaglia!!! Le cimici e le cicale appartengono al gruppo degli Emitteri (hemi = mezzo, ptero), che deve il nome al fatto che quando sono a riposo sembrano avere solo mezze ali. A sua volta il gruppo è suddiviso 9
10 in due sottogruppi, gli Omotteri (omo-ptero, con ali uniformi) e gli Eterotteri (etero-ptero, con ali diverse). Le cimici ad esempio, sono eterotteri in quanto hanno le ali anteriori nettamente divise in due regioni: una dura e coriacea e una apicale membranosa. Cimici (Eterotteri) Le ali anteriori degli Omotteri invece sono omogenee: completamente indurite o completamente membranose, come quelle della cicala. Gli omotteri a riposo tengono le ali disposte a tetto sopra il corpo. 10
11 Idee e suggerimenti per osservare gli insetti I bimbi possono raccogliere insetti ovunque, all aperto o in casa, sui davanzali delle finestre quando arriva la stagione fredda, dopo un temporale in primavera, sui fiori del balcone o nei terreno dei vasi, nel cibo della credenza. È però importante che prendano nota e descrivano la data del ritrovamento, le condizioni atmosferiche, l ambiente in cui li hanno raccolti, il tipo di fiore o pianta su cui sono stati rinvenuti. Questo è fondamentale per associare l insetto all ambiente e capirne gli adattamenti. I negozi di caccia e pesca sono sempre una fonte inesauribile di materiale, dove poter comprare camole, larve varie o grilli. Questi ultimi sono facilmente allevabili in classe dentro una vaschetta da tartarughe (di plastica trasparente e con coperchio) con all interno dei supporti di carta presi dalle scatole delle uova. Si nutrono di detriti e mangiano pane secco, pezzi di frutta e verdura. Le camole della farina o del miele sono invece molto utili per osservare i diversi stadi di sviluppo e la metamorfosi. Bisogna ricordarsi di inumidire l ambiente con uno spruzzatore e non posizionare la cassetta troppo vicino ad un fonte di calore. Due volte all anno si svolge a Campogalliano (MO), in settembre e in aprile sempre sabato e domenica, un meeting dedicato all entomologia in cui è possibile acquistare e scambiare materiale didattico e divulgativo e insetti vivi. Le date precise si trovano sul sito Per l occasione sono realizzate conferenze, laboratori per ragazzi e attività specifiche presso i musei. Nell insieme è un evento sempre ricco e stimolante ed è tutto assolutamente gratuito. Bello anche da suggerire alle famiglie. Interessante e poco dispendiosa è l esperienza delle trappole a caduta, realizzabili con bicchieri di plastica nel giardino e utili per scoprire gli animali del prato. Si interra il bicchiere raso terra e lo si copre con un sasso leggermente sollevato da un lato, in modo che rimanga un piccolo spessore e non si riempia di acqua nel caso di pioggia. Si controlla poi giornalmente per verificare gli animali scivolati nel bicchiere. Ogni animale va poi attentamente osservato, descritto e, se possibile, classificato. Considerando che non è possibile conoscere tutto, non bisogna temere di non saper rispondere alle domande o di non saper riconoscere una pianta, un insetto o un uccello: a volte la risposta è talmente complessa da non poter essere immediatamente fornita. Nel processo educativo il formulare una domanda in termini corretti può già essere un ottima partenza, ed arrivare insieme alla risposta può essere un percorso lungo e impegnativo, ma estremamente interessante e stimolante. Parte delle immagini sono tratte da: L ora blu, il racconto degli insetti, Quaderni del Giardino, serie speciale I. Realizzato dal Comune di Parma, Assessorato alle Politiche Culturali ed alla Creatività Giovanile, Centro Parchi Storici e Cultura Scientifica. Planorbis editore. Il significato biologico delle forme geometriche, Quaderni del Giardino, serie speciale II. Realizzato dal Comune di Parma, Assessorato alle Politiche Culturali ed alla Creatività Giovanile, Centro Parchi Storici e Cultura Scientifica. Planorbis editore. Si ringrazia il Gruppo Modenese di Scienze Naturali per il materiale fornito e per la disponibilità che sempre li distingue. 11
INSETTARIO VIRTUALE. PARCO del MOLGORA. Scuola Secondaria di Primo Grado Burago di Molgora Classi 1A-1B Aprile- Maggio 2012
PARCO del MOLGORA Parco Locale di Interesse Sovracomunale INSETTARIO VIRTUALE Scuola Secondaria di Primo Grado Burago di Molgora Classi 1A-1B Aprile- Maggio 2012 GLI INSETTI Comprendono pulci, libellule,
DettagliI.C. A. Manzoni di Ornago ARTROPODI A.S. 2010/2011 Eleonora Parenti & Giorgia Terranova
LE LORO CARATTERISTICHE Gli artropodi sono forniti di un esoscheletro (cioe' uno scheletro esterno) composto da una proteina dura, la chitina. Anche se gli artropodi hanno un esoscheletro le altri parti
DettagliQuanti animali! Mettiamo ordine
Quanti animali! Mettiamo ordine Quando... Classe III mangia, è mangiato Quanto... 3 mesi CON... Italiano Educazione all immagine Matematica COME... Immagini chiare e dettagliate Filmati :EARTH,OCEANI,LIFE
Dettagli4. Conoscere il proprio corpo
4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune
DettagliCONOSCERE IL PROPRIO CORPO
CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune
DettagliPRIME LETTURE Materiali per leggere e fare insieme. con Il mondo del Signor Acqua. Gita alla fattoria di Agostino Traini
PRIME LETTURE Materiali per leggere e fare insieme con Il mondo del Signor Acqua. Gita alla fattoria di Agostino Traini INDICAZIONI DIDATTICHE Agostino Traini Illustrazioni dell autore serie Il mondo del
DettagliCURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE
CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE - L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. - Esplora i
DettagliCOM È FATTA UNA FARFALLA?
COM È FATTA UNA FARFALLA? CORPO SUDDIVISO IN 3 SEGMENTI - TESTA - TORACE - ADDOME 3 PAIA DI ZAMPE = 6 ZAMPE 2 PAIA DI ALI = 4 ALI 1 SPIRITROMBA: è l organo con cui le farfalle succhiano il nettare dai
Dettagliorganismi e classificazione
Biologia marina organismi e classificazione Artropodid Echinodermi d i TERZA LEZIONE A CURA DELLA PROF.SSA ROSA DOMESTICO I.I.S NINO BIXIO PIANO DI SORRENTO ARTROPODI Artropodi Phylum di animali a simmetria
DettagliBase di lavoro. Idea principale
Base di lavoro Idea principale «Gli esseri viventi vivono in relazione tra loro e con l ambiente che li ospita, all interno di particolari ecosistemi dotati di un equilibrio ben preciso. Tutti gli organismi
DettagliGli organismi viventi
Gli organismi viventi Gli organismi viventi Quali caratteristiche contraddistinguono i viventi? È facile distinguere un organismo vivente da un oggetto non vivente? Gli organismi viventi Tutti gli organismi
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MONTEGROTTO TERME SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
PRIMA DELLA DISCIPLINA: SCIENZE - CLASSE PRIMA L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. Esplora i fenomeni
DettagliCURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3
CURRICOLO SCIENZE SCUOLA PRIMARIA Classe 1, 2, 3 Nuclei tematici Scienza della materia Traguardi per lo sviluppo della competenza L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità verso fenomeni del mondo fisico
DettagliIstituto Comprensivo statale Girolamo Fracastoro Cavaion Veronese. SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE Classe prima
Classe prima Classe I competenza matematica e SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALI competenze di base in scienza e tecnologia competenza digitale Osservare, descrivere elementi della realtà circostante
DettagliAttività di Educazione Ambientale per le SCUOLE DELL INFANZIA
Attività di Educazione Ambientale per le SCUOLE DELL INFANZIA PRECISAZIONI: I percorsi sono consigliati per tutte le classi: varierà la specificità ed il grado di approfondimento del programma. La maggior
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA INDICATORI 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali 2. Osservare e sperimentare sul campo Sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo circostante
DettagliLA NATURA E LA SCIENZA
LA NATURA E LA SCIENZA La NATURA è tutto quello che sta intorno a noi: le persone, gli animali, le piante, le montagne, il cielo, le stelle. e tante altre cose non costruite dall uomo. Lo studio di tutte
DettagliGLI AUSTRALOPITECHI. Tra gli animali che vedi nelle figure, sai dire quale è una scimmia? Cerchia l animale giusto e collega i nomi ai disegni.
GLI AUSTRALOPITECHI Prerequisiti: orientarsi nel tempo fra passato, presente e futuro, usare gli strumenti sussidiari al testo (cartine, immagini, tabelle ) Obiettivi: studio dell evoluzione dell uomo
Dettagliche hanno racconto come protagonisti degli animali una morale linguaggio semplice frasi brevi insegnamento parlano e si comportano come gli uomini
LA favola È un racconto breve ha come protagonisti degli animali che parlano e si comportano come gli uomini un linguaggio semplice frasi brevi molti dialoghi una morale cioè un insegnamento hanno pregi
DettagliIL CICLO (RITMO) VITALE DELLA MUFFA
IL CICLO (RITMO) VITALE DELLA MUFFA (Pezzo di formaggio ammuffito) Problema: cos è quest oggetto? Discussione dei bambini: osservazione, annusa mento e proposta di varie risposte, tra cui è formaggio con
DettagliCURRICOLO DISCIPLINARE DI SCIENZE
A.S. 2014/2015 MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Comprensivo Palena-Torricella Peligna Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Palena (CH) SCUOLA PRIMARIA
DettagliIn mostra la Biodiversità
In mostra la Biodiversità Attività pratiche, curiose, ludiche per la Scuola e il grande pubblico Perchè conoscere provando è divertente Micromondo Insetti Millimondo Piante Micromondo Parlare di biodiversità
Dettagli* Obiettivi trasversali con tecnologia
Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto Comprensivo Giulio Bevilacqua Via Cardinale Giulio Bevilacqua n 8 25046 Cazzago San Martino (Bs) telefono 030 / 72.50.53 - fax 030 /
DettagliPERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE. Con la collaborazione con il Centro R.D.P. del Padule di Fucecchio
PERCORSO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Con la collaborazione con il Centro R.D.P. del Padule di Fucecchio SCUOLA PRIMARIA GALILEO GALILEI CLASSE 3A e 3B ANNO SCOLASTICO 2011/2012 Le attività si sono svolte
DettagliLe Cesine per la Scuola. Programma Formativo 2015/2016
Le Cesine per la Scuola Riserva Naturale dello Stato Oasi WWF Le Cesine La Riserva Naturale dello Stato Oasi WWF Le Cesine rappresenta l ultimo tratto superstite della vasta zona paludosa che si estendeva
DettagliOBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA DELLA SCUOLA PRIMARIA) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE
(AL TERMINE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA) /ESPERIENZE LA CONOSCENZA DEL MONDO L alunno osserva con curiosità lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause, rendendosi sempre più
DettagliW LE STAGIONI. Anno Scolastico 2011/2012. Delibera n.12 - Collegio dei Docenti 06/09/2010 - pagg. 8 PREMESSA
W LE STAGIONI Anno Scolastico 2011/2012 Delibera n.12 - Collegio dei Docenti 06/09/2010 - pagg. 8 PREMESSA Il ciclo delle stagioni è un opportunità da non perdere per sollecitare i bambini ad esplorare
Dettagli6. La Terra. Sì, la terra è la tua casa. Ma che cos è la terra? Vediamo di scoprire qualcosa sul posto dove vivi.
6. La Terra Dove vivi? Dirai che questa è una domanda facile. Vivo in una casa, in una certa via, di una certa città. O forse dirai: La mia casa è in campagna. Ma dove vivi? Dove sono la tua casa, la tua
DettagliCaratteri distintivi degli Insetti
GLI ARTROPODI Animali il cui nome significa letteralmente zampe articolate ; i loro arti sono infatti costituiti da parti rigide articolate fra loro. Tutti gli artropodi hanno in comune le seguenti caratteristiche:
DettagliSCIENZE E TECNOLOGIA
SCIENZE E TECNOLOGIA COMPETENZE Dimostra conoscenze scientifico-tecnologiche che gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche
DettagliMA COME VIVE UN APE E QUALI SONO I SUOI COMPITI?
MA COME VIVE UN APE E QUALI SONO I SUOI COMPITI? LE API VOLANDO DA UN FIORE ALL ALTRO RACCOLGONO IL NETTARE PRODOTTO DAI FIORI E LO UTILIZZANO PER FARE IL MIELE CHE SARA UNA PREZIOSA SCORTA DI CIBO PER
DettagliTIMBRI E STAMPE TIMBRANDO LE STAGIONI Che cos è un timbro? Come si realizza? Che cosa produce?
LABORATORIO DIDATTICO CREATIVO Timbri e stampe è una proposta di laboratorio didattico rivolto alle classi della Scuola dell infanzia per l anno scolastico 2014-15. L obiettivo è avvicinare il bambino
DettagliSCIENZE. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (dalle Indicazioni Nazionali) AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA. Esplorare e descrivere oggetti e materiali
SCIENZE CLASSE 1 a TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO INDICATORI DI VALUTAZIONE (Stabiliti dal Collegio Docenti) AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA AL TERMINE DELLA CLASSE
DettagliLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Alla fine del 1700 in Inghilterra c è un grande sviluppo dell industria. Gli inventori costruiscono delle macchine per lavorare il cotone. Le macchine fanno in poco tempo e in
Dettaglibiologica era al culmine. Oggi, man mano che la popolazione umana si accresce aumentano gli p
La specie umana è comparsa sulla Terra nel momento in cui la diversità biologica era al culmine. Oggi, man mano che la popolazione umana si accresce aumentano gli p effetti distruttivi nei confronti delle
DettagliSCIENZE SCUOLA PRIMARIA
SCIENZE SCUOLA PRIMARIA CLASSE PRIMA 1 I CINQUE SENSI 1. Osservare il funzionamento del proprio corpo per riconoscerlo come organismo complesso 2. Osservare e riconoscere alcune caratteristiche dei corpi
DettagliSCHEDA DI PRESENTAZIONE
SCHEDA DI PRESENTAZIONE TITOLO: il mondo degli insetti BREVE DESCRIZIONE DELL UNITA DI APPRENDIMENTO: l unità di apprendimento ha l intento di presentare le caratteristiche del mondo degli insetti, esseri
DettagliLA CONOSCENZA DEL MONDO
SCUOLA DELL INFANZIA INDICATORI LA CONOSCENZA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO 3 anni 4 anni 5 anni. DEL MONDO FISICO E.. Esplorare con curiosità attraverso i sensi. Manipolare materiali diversi. Sperimentare
DettagliCittadinanza e Costituzione
Cittadinanza e Costituzione Anno Scolastico 20010/11 Progetto di Cittadinanza e Costituzione Finalità Essere cittadini di un mondo in continuo cambiamento ha come premessa il conoscere e il porre in atto
DettagliGLI OGGETTI E LE LORO PROPRIETA
GLI OGGETTI E LE LORO PROPRIETA PERCORSO DIDATTICO PER LE CLASSI PRIMA E SECONDA DELLA SCUOLA PRIMARIA (prima parte) SCUOLA PRIMARIA G. MAZZINI BARBERINO MUGELLO Partendo dall osservazione e dalla manipolazione
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO ORZINUOVI ANNO SCOLASTICO 2012-2013 PROGRAMMAZIONE di SCIENZE 2 QUADRIMESTRE CLASSE PRIMA
PROGRAMMAZIONE di SCIENZE 2 QUADRIMESTRE CLASSE PRIMA 2. L alunno riconosce e descrive i fenomeni fondamentali del mondo fisico, biologico e tecnologico. 1a. Osservare con attenzione il mondo circostante
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015
SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 FINALITÀ: Formare persone responsabili con un profondo senso civico. Sviluppare nell alunnocittadino il senso di appartenenza ad una comunità residente in
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
DettagliArcheologia a scuola
Archeologia a scuola Progetto per attività didattiche archeologiche per le scuole primarie e secondarie proposto da: Museo di Archeologia per Roma UNIVERSITA DI ROMA TOR VERGATA Piccoli Archeologi Progetto
DettagliINCONTRI COLORATI. meravigliare!!
INCONTRI COLORATI E il titolo della bellissima festa organizzata dalle insegnanti della Scuola dell Infanzia di via C. Battisti di Grottammare come chiusura del progetto didattico annuale. Festa organizzata
DettagliL ACQUARIO DI BOLSENA, offre ad adulti e ragazzi una grande quantità di attività:
L ACQUARIO DI BOLSENA, offre ad adulti e ragazzi una grande quantità di attività: visite guidate, laboratori didattici, filmati, conferenze, convegni, mostre, eventi artistici, ma anche: soggiorni per
DettagliL intelligenza numerica
L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE N 4 A BAROLINI VIA R PALEMONE, 20 CAP 36100-0444 500094-0444 504659 - segdidattica@ic4baroliniit CODICE FISCALE 80016410245
DettagliMomo alla conquista del tempo
Momo alla conquista del tempo La vita è fatta di eventi che si susseguono nel tempo che ci è dato da vivere. Vogliamo imparare con i bambini a considerare il tempo come occasione propizia per costruire
DettagliPROGETTO SCIENZE CLASSI PRIME SECONDARIA I GRADO A.S. 2013/2014
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO Via San Francesco 5 20061 CARUGATE (MI) tel. 02.92151388 02.9253970 02.9252433 FAX 02.9253741 e-mail segreteria: miic8bj003@istruzione.it
DettagliPLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana
PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri
DettagliPROGETTI INTEGRATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2014-2015 SCUOLA DELL INFANZIA di CASTEL DI CASIO
PROGETTI INTEGRATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE ANNUALE A.S. 2014-2015 SCUOLA DELL INFANZIA di CASTEL DI CASIO PROGETTO 3-5: UN LIBRO PER. 2 ANNUALITA La tematica scelta come indirizzo principale fra quelli proposti
DettagliCHI SEI TU? CHI SONO IO?
L associazione Don Lorenzo Milani e l ICS Lorenzo Bartolini Vaiano in partenariato con il Comune di Cantagallo e l ICS Sandro Pertini di Vernio Con il contributo dell Assessorato alle Politiche Sociali
DettagliLA TERRA E NELLE NOSTRE MANI
ISTITUTO PARITARIO SAN VINCENZO PALLOTTI SCUOLA DELL INFANZIA PROGETTO EDUCATIVO-DIDATTICO LA TERRA E NELLE NOSTRE MANI ANNO SCOLASTICO: 2015-2016 1 PREMESSA La terra è la nostra casa poiché su questo
DettagliLa candela accesa. Descrizione generale. Obiettivi. Sequenza didattica e metodo di lavoro. Esperimenti sulla crescita delle piante
Esperimenti sulla crescita delle piante unità didattica 1 La candela accesa Durata 60 minuti Materiali per ciascun gruppo - 1 candela - 1 vaso di vetro - 1 cronometro - 1 cannuccia - fiammiferi - 1 pezzo
DettagliLA COMBUSTIONE. Proposta didattica per la classe terza. Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano. Anno scolastico 2011-2012
LA COMBUSTIONE Proposta didattica per la classe terza Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello Galliano Anno scolastico 2011-2012 IL FUOCO IO SO CHE Iniziamo il percorso con una conversazione: parliamo
DettagliL osservatorio è collocato all interno del Parco pineta tra Saronno e Varese. Attorno ad esso troviamo un incredibile distesa di alberi.
L osservatorio L osservatorio è collocato all interno del Parco pineta tra Saronno e Varese. Attorno ad esso troviamo un incredibile distesa di alberi. All interno troviamo la sala conferenze e i vari
DettagliAzione 1- Italiano come L2-La lingua per studiare
Azione 1- Italiano come L2-La lingua per studiare Disciplina:Scienze Livello:A2-B1 COME SI NUTRE UNA PIANTA? Gruppo 6 Autori:Albanello Aida, Peretti Chiara, Pontara Susanna, Pignataro Stefania. Destinatari:Percorso
DettagliCasa delle Farfalle & Co.
Foto Giulia Maioli Casa delle Farfalle & Co. Il fantastico mondo dei piccoli via Jelenia Gora 6/D 48015 Milano Marittima (RA) tel 0544 995671 fax 0544 082810 e-mail: casadellefarfalle@atlantide.net web:
DettagliCOMPETENZE SPECIFICHE
CURRICOLO PROVVISORIO SETTEMBRE 2015 AMBITO DISCIPLINARE: SCIENZE CLASSE: PRIMA-SECONDA SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE SPECIFICHE 1. Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale
DettagliTOLLO CH -VIA CAVOUR N.2
TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO
DettagliOGGETTI E MATERIALI. Scuola Primaria Vittorino da Feltre Classi I A e I B a.s. 2012 2013 Docente Annalisa Nardini
OGGETTI E MATERIALI Scuola Primaria Vittorino da Feltre Classi I A e I B a.s. 2012 2013 Docente Annalisa Nardini Conversazione introduttiva: scienze e scienziato Conversazione - Chi è lo scienziato e che
DettagliIndice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi
Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA PETER PAN VERIFICA FINALE - AREA DIDATTICA/ORGANIZZATIVA
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA DI 1 GRADO - PIETRASANTA 1 Codice fiscale: 82008190462 Via Garibaldi 72 _55045 Pietrasanta (LUCCA) Telefono: 0584/793975 telefax: 0584/735612
DettagliPROGETTO UN ALBERO PER AMICO
SCUOLA DELL INFANZIA DI LENO - PLESSO BLU PROGETTO UN ALBERO PER AMICO Il progetto di quest anno Un albero per amico, è stato scelto di comune accordo per avvicinare i bambini/e all ambiente naturale,
DettagliIstituto Comprensivo Casalgrande (R.E.) PROGETTAZIONE DI ISTITUTO. "SCIENZE" - Scuola primaria. Obiettivi formativi di Istituto
Istituto Comprensivo Casalgrande (R.E.) PROGETTAZIONE DI ISTITUTO "SCIENZE" - Scuola primaria Obiettivi formativi di Istituto CLASSE PRIMA SCIENZE - ED. ALLA SALUTE - ED. AMBIENTALE Esplorare ii mondo
DettagliPROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.
PROGETTARE UNA GITA Prima di dare avvio al percorso è opportuno condividere con gli alunni tutto il progetto ed eventualmente modificare alcuni elementi in rapporto alla discussione. Gli alunni devono
DettagliLE PIANTE. acqua anidride carbonica
Unità La foglia e la fotosintesi La foglia è la parte principale della pianta, perché nelle foglie la pianta produce il proprio cibo. luce solare acqua anidride carbonica clorofilla glucosio ossigeno Nella
DettagliIL PAESE QUATRICERCHIO
Scuola dell infanzia di Santa Maria in Punta UNITÀ DI APPRENDIMENTO: IL PAESE QUATRICERCHIO UN MONDO DI FORME(prima parte) Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO GRIGLIA DI OSSERVAZIONE/RUBRICA
DettagliUn viaggio con...i semi
PERCORSI DIDATTICI di: Un viaggio con...i semi Liliana Coltorti, Bifolchi Pierrica scuola: F. Conti (I. C. Jesi Centro) area tematica: Scienze pensato per: 6-7 anni OBIETTIVI 1) Esercitare la percezione
DettagliLa ricerca empirica in educazione
La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni
DettagliL EDUCAZIONE AMBIENTALE E IL RINNOVAMENTO DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO. Carlo Fiorentini
L EDUCAZIONE AMBIENTALE E IL RINNOVAMENTO DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO Carlo Fiorentini La collaborazione ci ha portato ad individuare 5 aspetti caratterizzanti l educazione ambientale 1.
Dettagliinsegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel
insegnanti : Gabriella Balbo Anna Maria De Marchi Maria Cristina Giraldel BAMBINI COINVOLTI : 19 del gruppo rosa (D) 17 del gruppo giallo (C) INSEGNANTI RESPONSABILI : Balbo Gabriella Anna Maria De Marchi
DettagliCURRICOLO DI SCIENZE della scuola primaria
CURRICOLO DI SCIENZE della scuola primaria CURRICOLO DI SCIENZE al termine della classe prima della scuola primaria...2 CURRICOLO DI SCIENZE al termine della classe seconda della scuola primaria...3 CURRICOLO
DettagliTRAGUARDI FORMATIVI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA, SCIENZE E TECNOLOGIA
TRAGUARDI FORMATIVI COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN MATEMATICA, SCIENZE E TECNOLOGIA Campo di esperienza: CONOSCENZA DEL MONDO COMPETENZE SPECIFICHE ABILITA CONOSCENZE COMPITI SIGNIFICATIVI
DettagliPROGRAMMMAZIONE DIDATTICA
ISTITUTO COMPRENSIVO G. D ANNUNZIO SCUOLA DELL INFANZIA NAUSICAA A.S.2012-13 PROGRAMMMAZIONE DIDATTICA MOTIVAZIONE Il progetto alimentazione, filo conduttore di quest anno scolastico, nasce dal desiderio
DettagliSCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI SCIENZE. TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE I
SCUOLA PRIMARIA I.C. di CRESPELLANO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI SCIENZE ANNO SCOLASTICO INSEGNANTI TRAGUARDI DELLE COMPETENZE AL TERMINE della CLASSE I Osserva con curiosità che lo circonda, ponendo spontaneamente
DettagliScuola Primaria di Campoformido
Scuola Primaria di Campoformido Classe Prima A UA L ambiente di vita di Gesù nel periodo della sua infanzia Religione Cattolica e Laboratorio di Intercultura Matematica e Scienze Religione Cattolica -
DettagliSCIENZE - CLASSE PRIMA
ELABORATO DAI DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA DIREZIONE DIDATTICA 5 CIRCOLO anno scolastico 2012-2013 SCIENZE - CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA Utilizza i
DettagliFinalità. Sensibilizzare al rispetto di genere per prevenire forme di discriminazione.
Finalità. Sensibilizzare al rispetto di genere per prevenire forme di discriminazione. Obiettivi. Suscitare curiosità verso l altro. Indagare sulle diversità e i ruoli. Riconoscere e valorizzare le differenze.
DettagliEDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO
EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia
DettagliL importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014
L importanza delle cose semplici. La natura come maestra, risorsa, stimolo Cesena, 10 Maggio 2014 Partendo da lontano: appunti di viaggio di Beatrice Vitali Berlino è così: c è sempre qualcuno scalzo c
DettagliRimini Fiera 7-10 novembre 07 ECOMONDO
Rimini Fiera 7-10 novembre 07 Presentazione La presenza dell U.O.S. Tutela dell Ambiente Naturale fra le iniziative previste nella manifestazione fieristica 2007 nasce dal desiderio di approfittare di
DettagliPaletta, vasi, semi e piantine: la primavera è la stagione ideale per creare un piccolo orto. Anche sul balcone. Basta poco: semplici vasi possono
Paletta, vasi, semi e piantine: la primavera è la stagione ideale per creare un piccolo orto. Anche sul balcone. Basta poco: semplici vasi possono ospitare i pomodorini a grappolo, i pisellini, le fragoline,
DettagliELABORATO DAI DOCENTI ISTITUTO COMPRENSIVO CALVISANO. ertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghj. Anno scolastico 2014-2015
qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdf ghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg CURRICOLO DI SCIENZE hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqw ELABORATO DAI DOCENTI
DettagliFISICA. Le forze. Le forze. il testo: 2011/2012 La Semplificazione dei Testi Scolastici per gli Alunni Stranieri IPSIA A.
01 In questa lezione parliamo delle forze. Parliamo di forza quando: spostiamo una cosa; solleviamo un oggetto; fermiamo una palla mentre giochiamo a calcio; stringiamo una molla. Quando usiamo (applichiamo)
DettagliIL REGNO ANIMALE. Descrizione dell unità
IL REGNO ANIMALE Descrizione dell unità Tematica Attraverso l osservazione diretta di alcune specie animali gli alunni identificano semplici criteri di classificazione. Comprendono che per conoscere gli
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA
ISTITUTO COMPRENSIVO «V.MUZIO» SCUOLA DELL INFANZIA LA SCUOLA DELL INFANZIA La scuola dell infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età E la risposta al loro diritto all
DettagliATTIVITÀ PER LABORATORI. Anno scolastico 2007-2008
ATTIVITÀ PER LABORATORI Anno scolastico 2007-2008 Il bambino ha naturalmente un atteggiamento scientifico, vuole conoscere il che cosa, il come e il perché del mondo che lo circonda. Toccare le cose, sentire
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO
IL PESO percorso didattico scuola primaria Sperimentazione didattica ISTITUTO COMPRENSIVO BARBERINO MUGELLO I bambini utilizzano spontaneamente il concetto di pesante? Collochiamo su un banco alcuni oggetti:
DettagliNel campo d'esperienza "Immagini, suoni e colori" gli obiettivi specifici sono stati:
Mescolanze di colori L'attività laboratoriale è stata pensata e programmata per i bambini di 4/5 anni; il suo obiettivo generale è la scoperta dei colori derivati: viola, arancione e verde, principalmente
DettagliSeriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà. Osservare momenti significativi nella vita di piante e animali.
CLASSE PRIMA Sviluppa un atteggiamento di curiosità e di ricerca esplorativa. Sa raggruppare classificare e ordinare in base ad una caratteristica. Individuare la struttura di oggetti semplici e descriverli
DettagliUN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)
IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org
DettagliIl teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.
Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in
DettagliPERCORSO DIDATTICO per conoscerla e rispettarla
PERCORSO DIDATTICO per conoscerla e rispettarla Acqua in Tavola Scuole Elementari Nome del Gruppo Classe L acqua è un bene molto prezioso non solo per la vita di piante e animali ma anche per la nostra!
DettagliVEGETALI U N S O T U R I O L O P S I T T O S U N O D. Vegetali V5 I SEMI V1 V2 V3 V8 U1
VEGETAL L P E U R S T Vegetali SEM V1 V2 V3 V8 U1 1 VEGETAL L P E U R S T SEM Quando un seme cade nel terreno può germogliare se trova le condizioni adatte. Esperienza 1: om è fatto un seme. Materiale
DettagliCorso di formazione Autismo CTI di Cantù 2 24 novembre 2015 orario 15.00-18.00
Corso di formazione Autismo CTI di Cantù 2 24 novembre 2015 orario 15.00-18.00 Relatrice: Jessica Sala jessica.sala.lc@istruzione.it IL MENÙ DI OGGI 1. Breve ripresa dei concetti teorici 2. Introduzione
DettagliScuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964
Pagina 1 di 7 PREMESSA E FINALITA La sezione primavera nasce, all interno della scuola dell Infanzia nel settembre 2007 come sperimentazione messa in atto dal Ministro Fioroni e continua fino ad oggi.
DettagliKINO CLUB BERGAMO FILM MEETING PER LE SCUOLE
KINO CLUB BERGAMO FILM MEETING PER LE SCUOLE 5 13 Marzo 2016 La sezione di Bergamo Film Meeting dedicata agli studenti delle scuole primarie e secondarie di Bergamo e provincia Anche quest anno Bergamo
Dettagli