COMUNE DI SOVERE (BG)

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1 Dott. Geol. Alessandro Chiodelli, via Garibaldi, 4 Mozzo (Bg) Tel e_mail: alechiodelli@yahoo.it COMUNE DI SOVERE (BG) VARIANTE ALLO STUDIO DEL RETICOLO IDRICO MINORE Mozzo, ottobre 2008 Dott. Geol. Alessandro Chiodelli

2 INDICE 1 PREMESSA CORSI D ACQUA OGGETTO DI VERIFICA DI FUNZIONALITÀ IDRAULICA. 3 3 DESCRIZIONE DELLE CONDIZIONI DI CIASCUNA ASTA IDROGRAFICA VERIFICHE IDRAULICHE DEI TORRENTI N. 279 E CONCLUSIONI...34 ALLEGATI: 1) STRALCIO DELLE PROPOSTE DI MODIFICA DEL RETICOLO IDRICO MINORE 2) PERIMETRAZIONE DEI BACINI IDROGRAFICI SU BASE CTR 3) UBICAZIONE SEZIONI MAGGIORMENTE CRITICHE VERIFICATE SU BASE 1: ) STIMA DELLA PORTATA CRITICA Tr = 100 anni 5) VERIFICA IDRAULICA DELLE SEZIONI CRITICHE D ALVEO TAVOLE: TAVOLA 4new PARTE URBANIZZATA DEL TERRITORIO COMUNALE E SUO INTORNO settore SUD-OVEST, scala 1:2.000, datata ottobre 2008 AMBITI MODIFICATI 2

3 1. PREMESSA Il Comune di Sovere, con determinazione n. 244 del del Responsabile del Settore Tecnico Gestione del Territorio, ha affidato allo scrivente l incarico di procedere alla verifica della funzionalità idraulica di alcuni torrenti, appartenenti al Reticolo Idrico Minore comunale. Si premette che il comune di Sovere è dotato di Piano del Reticolo Idrico Minore, redatto dallo Studio Geo.Te.C., nel settembre 2006, adottato con D.C.C. n. 61 del e validato dallo STER di Bergamo in data 16 luglio 2007 Prot. AD , ma mai approvato. Pur riconoscendo la validità generale di tale piano, redatto per l intero territorio della Comunità Montana dell Alto Sebino, l Amministrazione comunale ha avvertito l esigenza di effettuare una verifica di maggior dettaglio della funzionalità idraulica dei torrenti del R.I.M. e di procedere, qualora le condizioni geomorfologiche e idrauliche lo consentano, alla riduzione della fascia di rispetto dei corsi d acqua interferenti con il centro edificato. Pertanto si è proceduto ad eseguire tali verifiche, sulla scorta delle indicazioni emerse nell incontro tenutosi il 18 luglio scorso, presso la sede dello STER di Bergamo. Rammento infine che il Comune di Sovere, nel settembre 2008, ha provveduto a perimetrare il nuovo centro edificato, secondo i disposti della Legge 22 ottobre 1971 n

4 2. CORSI D ACQUA OGGETTO DI VERIFICA DI FUNZIONALITÀ IDRAULICA In dettaglio le verifiche di funzionalità idraulica hanno riguardato 6 aste torrentizie oggetto di n. 5 osservazione da parte dei privati cittadini. Di seguito è proposto uno schema riassuntivo: Osservazione N. asta torrentizia RIM Tipologia 1) Prot. n del Demaniale 2) Prot. n del Non demaniale 3) Prot. n del Non demaniale 4) Prot. n del Non demaniali 5) Prot. n del Non Demaniale 290 Demaniale I corsi d acqua esaminati sono definiti nella cartografia che accompagna il Piano del Reticolo Idrico Minore vigente (Geo.Te.C Tavv , settembre 2006) con i riferimenti seguenti: 276 Borgo San Martino 2 Bacino Idrografico Valle Dosso del Falo 279 Ovest di Via Roma 3 Bacino Idrografico dell Oneto 281 Ovest di Via Roma 5 Bacino Idrografico dell Oneto 282 Ovest di Via Roma 6 Bacino Idrografico dell Oneto 289 Nord Est di Via Pertegalli 1 Bacino Idrografico dell Oneto 290 Nord Est di Via Pertegalli 2 Bacino Idrografico dell Oneto Tutti i corsi d acqua oggetto di valutazione idraulica appartengono al Reticolo Idrico Minore comunale, definito secondo le disposizioni contenute nella D.G.R. 1 agosto 2003 n. 7/13950, e sono ricompresi nel perimetro del centro edificato, definito secondo la Legge 22 ottobre 1971 n

5 3. DESCRIZIONE DELLE CONDIZIONI DI CIASCUNA ASTA IDROGRAFICA Asta idrografica n. 276 Il corso d acqua n. 276 Borgo San Martino 2, demaniale, passante a margine del centro storico che si sviluppa attorno alla chiesa di San Martino, è a cielo aperto alle quote superiori (L = 15 m circa, rif. quote m s.l.m.), successivamente è interamente intubato (L = 225 m circa, rif. quote m s.l.m.) sino allo sbocco nel torrente n. 53 (Valle Dosso del Falo). Nel tratto compreso tra la confluenza di Via Manzoni ed il suo sbocco nel torrente n. 53, ha una lunghezza di circa 240 metri e sottende un bacino idrografico di limitata estensione, pari a circa 0,045 km 2. - Asta idrografica n. 276 L imbocco e lo sbocco del tratto di asta torrentizia intubata, interamente demaniale, avviene tramite un tubo Ø = 40 cm. Il vigente studio del Reticolo Idrico Minore definisce una fascia di rispetto pari a 10 m, su ambedue le sponde. 5

6 La relazione idraulica allegata a quella tecnica inerente al Piano attribuisce al tratto di torrente in esame una portata critica Tr=100 anni pari a 2,08 m 3 /s (Metodo della Formula Razionale); in relazione a ciò indica che tutte le sezioni idrauliche significative misurate in loco sono risultate critiche. Pertanto si ritiene che l osservazione al Piano del Reticolo Idrico Minore di cui al Prot del 28/11/2007, contenente la richiesta di riduzione della fascia di rispetto del corso d acqua n. 276 da 10 a 5 m, pur essendo interna al centro edificato (Legge 86522/1971), per i suddetti motivi non sia accoglibile. - Torrente n. 276, tratto a cielo aperto immediatamente a valle di via Manzoni 6

7 - Torrente n. 276, imbocco del tratto intubato 7

8 Asta idrografica n. 279 L asta idrografica n. 279 Ovest di Via Roma 3, non demaniale, posta in Loc. La Mano di Sovere, si presenta a cielo aperto lungo tutto il suo corso e confluisce, verso valle, nel Torrente Oneto. L asta, appartenente al Reticolo Idrico Minore, ha una lunghezza di circa 235 metri ed è compresa tra le quote di 344 e 340 m s.l.m.; sottende un bacino idrografico pari a circa 0,065 km 2. - Asta idrografica n. 279 In considerazione delle caratteristiche idrogeologiche e di quelle morfologiche al contorno, è utile distinguere l asta in due tratti, di seguito illustrati. Primo tratto Il primo tratto, compreso tra la quota 344 e 342,5 m s.l.m. circa, si sviluppa da Via Lombardia, ove si nota un tubo in pvc Ø = 40 cm; dopo circa 125 metri dall origine transita sotto una strada poderale di accesso ai campi. 8

9 In questo tratto non si nota un asta torrentizia vera e propria, ma piuttosto un canaletto di drenaggio di ridotte dimensioni, creato artificialmente per consentire lo scolo delle acque bianche provenienti dalla caditoia posta in Via Lombardia (tubo in pvc) e di quelle meteoriche, provenienti dalle aree agricole limitrofe in caso di piogge intense e persistenti. In assenza di fenomeni meteorici non si rileva alcuno scorrimento idrico superficiale. - Tratto iniziale dell asta n

10 Secondo tratto Il secondo tratto, posto in continuità col primo, si sviluppa tra le quote di 342, 5 e 340 m s.l.m.; circa 85 metri dall inizio del secondo tratto si ha la confluenza nel Torrente Oneto. Questo secondo tratto ha caratteristiche idrografiche diverse rispetto al precedente; infatti, sin dai primi metri, si notano venute d acqua che, seppur di limitata portata, determinano uno scorrimento idrico constante, rilevato durante tutti i sopralluoghi eseguiti. Inoltre, ai lati del corso d acqua, è possibile osservare filari di piante di alto fusto (platani), che delimitano l ambito spondale; ciò testimonia che il tratto d alveo in esame è stato considerato, anche in passato, come corso d acqua. - Tratto finale dell asta n

11 Alla luce delle considerazioni idrogeologiche esposte e dei sopralluoghi di terreno eseguiti, si ritiene che le osservazioni al Piano del Reticolo Idrico Minore, di cui al Prot del 20/11/2007 e del 03/12/2007, contenenti la richiesta di stralcio dell asta idrografica n. 279, siano parzialmente accoglibili. Infatti, mentre il primo tratto, quello sino a quota 342,5 m s.l.m., non presenta i presupposti minimi per essere inserito nel Piano, per il secondo sussistono condizioni idrogeologiche e idrauliche tali da confermarne l attribuzione al Reticolo Idrico Minore. Compluvio n. 281 Il piccolo compluvio n. 281 Ovest di Via Roma 5, non demaniale, posto anch esso in Loc. La Mano di Sovere, è a cielo aperto. Ha una lunghezza di poco inferiore ai 35 metri e copre un dislivello di circa 0,2 metri (rif. quote di , 8 m s.l.m.), prima di confluire nel corso d acqua n. 279 (asta appartenente al Reticolo Idrico Minore). Sottende un bacino idrografico di dimensioni trascurabili. - Compluvio n

12 In realtà non si tratta di un asta torrentizia, ma di un semplice canale di drenaggio realizzato in passato per favorire il deflusso delle acque meteoriche; infatti, non è stata riscontrata la presenza di circolazione idrica superficiale o di tracce ad essa riconducibili (assenza di erosioni localizzate) durante i sopralluoghi eseguiti in loco. Le osservazioni di terreno eseguite, nonché le notizie raccolte (testimonianza del Sig. Castellani, proprietario dell area), indicano assenza di flusso idrico, anche durante periodi piovosi prolungati. D altro canto le caratteristiche idrogeologiche e geomorfologiche del compluvio non lasciano dubbi in tal senso. - Compluvio n. 281 Pertanto si ritiene che l osservazione al Piano del Reticolo Idrico Minore di cui al Prot del 03/12/2007, contenente la richiesta di stralcio dell asta idrografica n. 281, sia accoglibile. 12

13 Compluvio n. 282 Il debole impluvio n. 282 Ovest di Via Roma 6, non demaniale, posto anch esso in Loc. La Mano di Sovere, è a cielo aperto. Ha una lunghezza di poco inferiore ai 65 metri e copre un dislivello di circa 1 metro (rif. quote di 342,1-341 m s.l.m.), prima di confluire nel Torrente Oneto, asta appartenente al Reticolo Idrico Principale. Sottende un bacino idrografico di dimensioni trascurabili. - Compluvio n. 282 Anche in questo caso non si tratta di un asta torrentizia, ma di un semplice canale di drenaggio realizzato in passato per favorire il deflusso delle acque meteoriche; infatti, non è stata riscontrata la presenza di circolazione idrica superficiale durante i sopralluoghi eseguiti in loco. Le osservazioni di terreno, nonché le notizie raccolte (testimonianza del Sig. Castellani, proprietario dell area), indicano che il canaletto di drenaggio, creato artificialmente, consente lo scolo delle acque meteoriche, provenienti dai terreni compresi tra Via Lombardia e il canaletto medesimo. Vale la pena di segnalare che, a pochi metri dallo sbocco nel Torrente Oneto, l impluvio scorre in tubo in pvc del diametro di Φ16 cm (L = 5 m circa). 13

14 Come nel caso descritto precedentemente, le caratteristiche idrogeologiche e geomorfologiche del compluvio non lasciano dubbi circa l assenza di caratteristiche idrauliche di rilievo del compluvio. Pertanto si ritiene che l osservazione al Piano del Reticolo Idrico Minore di cui al Prot del 03/12/2007, contenente la richiesta di stralcio dell asta idrografica n. 282, sia accoglibile. - Compluvio n

15 - Tubo in circolare in pvc posto al termine dell asta n

16 Compluvio n. 289 Il compluvio n. 289 Nord Est di Via Pertegalli 1, non demaniale, si sviluppa nella zona industriale di Sovere, a partire dalla C.na a valle di via Carducci. Ha un andamento rettilineo e una lunghezza di circa 160 metri (dislivello circa 3 metri). - Compluvio n. 289 Il compluvio non possiede alcun bacino idrografico di monte e, durante i sopralluoghi eseguiti in loco, non sono state rilevate tracce di scorrimento idrico superficiale. Le testimonianze raccolte suggeriscono che sia stato creato artificialmente, al confine tra due appezzamenti posti a quote differenti, ai fini di far confluire le acque meteoriche (e forse anche quelle sorgive presenti in ambiti limitrofi), verso il Torrente Oneto. Le caratteristiche idrogeologiche e geomorfologiche del compluvio, unitamente alla scarsa valenza idraulica, non costituiscono i presupposti per l attribuzione al Reticolo Idrico Minore. 16

17 - Compluvio n. 289 Pertanto si ritiene che l osservazione al Piano del Reticolo Idrico Minore di cui al Prot del 20/11/2007, contenente la richiesta di stralcio dell asta idrografica n. 2892, sia accoglibile. 17

18 Asta idrografica n. 290 L asta idrografica n. 290 Nord Est di Via Pertegalli 2, demaniale, posta nella zona industriale di Sovere, si presenta quasi interamente a cielo aperto. Ha una lunghezza di circa 170 metri e scorre tra le quote di 345 e 341 m s.l.m., prima di confluire nel Torrente Oneto, asta appartenente al Reticolo Idrico Principale. Sottende un bacino idrografico di ridotte dimensioni, pari a circa 0,02 km 2. - Asta idrografica n. 290 Questo corso d acqua demaniale è indicato sia nella CTR regionale che nelle carte catastali. La sua alimentazione è legata non solo ai deflussi idrici del bacino sotteso (come detto di dimensioni limitate), ma anche agli apporti di sorgentelle dal regime irregolare. Infatti, è importante evidenziare che all imbocco del canale è stata rilevata la presenza di alcune venute d acqua, la cui portata complessiva è difficilmente determinabile. La costante presenza d acqua in alveo, anche se con battente idrico quantificabile in pochi centimetri, testimonia il contributo sorgentizio di alimentazione del canale. 18

19 Ribadiamo che, durante i sopralluoghi eseguiti in loco, non sono stati rilevati in alveo apporti idrici significativi. Inoltre, in considerazione dell assetto geomorfologico del luogo e delle caratteristiche idrogeologiche degli ambiti sorgentizi, si ritiene che, anche in caso di eventi meteorici intensi, il deflusso idrico in alveo non sia particolarmente rilevante. Ciò è anche confortato dalle evidenze di terreno; infatti, i segni di erosione spondale e le tracce di deflusso presenti sul tombotto, inducono a ritenere che le portate idriche siano ampliamente contenute nelle sezioni considerate. - Asta idrografica n

20 Infine si sottolinea che il tratto terminale del corso d acqua, di collettamento all Oneto, è tombottato (tubo in CLS del diametro di 55 cm). - Tubo in circolare in CLS, Ø = 55 cm, posto al termine dell asta n

21 4. VERIFICHE IDRAULICHE DEI TORRENTI N. 279 E 290 Secondo le indicazioni fornite dallo STER di Bergamo, è possibile procedere alla riduzione della fascia di rispetto dei corsi d acqua previa predisposizione di un apposita relazione idraulica di supporto. Tale riduzione di fascia è applicabile ai torrenti, a cielo aperto o intubati, contenuti nel centro edificato, perimetrato come stabilito nella Legge 22 ottobre 1971 n. 865, sino ad un ampiezza minima non inferiore ai 5 metri. Visto che i corsi d acqua demaniali n. 279 e n. 290, appartenenti al reticolo Idrico Minore, hanno una fascia di rispetto pari a 10 metri su ambedue le sponde, preso atto del nuovo perimetro del centro edificato comunale, si è proceduto alla definizione della presente relazione idraulica per valutare l esistenza dei presupposti per la riduzione della fascia di rispetto. La presente relazione è stata sviluppata secondo le fasi seguenti: 1. Parte prima: determinazione dei parametri morfometrici dei bacini 2. Parte seconda: definizione delle caratteristiche pluviometriche dei bacini idrografici 3. Parte terza: determinazione delle portate di massima piena per eventi con tempo di ritorno (Tr) di 100 anni (indicazione STER di Bergamo) 4. Parte quarta: verifiche idrauliche delle sezioni d alveo maggiormente critiche 5. Parte quinta: considerazioni conclusive delle verifiche condotte 21

22 1) Determinazione dei parametri morfometrici dei bacini La sezione di chiusura dei due bacini idrografici in esame è stata posta in corrispondenza del punto di confluenza al Torrente Oneto. CARATTERISTICA Bacino Torrente n. 279 Bacino Torrente n. 290 Superficie sottesa (Km 2 ) 0,065 0,020 Quota massima (m s.l.m.) 388,50 391,70 Quota minima (m s.l.m.) 340,00 341,00 Quota media (m s.l.m.) 364,25 366,45 Lunghezza asta principale (Km) 0,11 0,16 I dati morfometrici dei bacini idrografici sono stati ottenuti dall esame della cartografia aerofotogrammetrica comunale in scala 1:2.000, nonché dalla consultazione della CTR regionale, integrata con verifiche dirette di terreno. 2) Definizione delle caratteristiche pluviometriche dei bacini idrografici Le curve di possibilità pluviometrica per i due bacini idrografici in esame sono dedotte dall Allegato 3 - Distribuzione spaziale delle precipitazioni intense, Parametri delle linee segnalatrici di probabilità pluviometrica per tempi di ritorno di 20, 100, 200 e 500 anni - della Direttiva sulla piena di progetto da assumere per le progettazioni e le verifiche di compatibilità idraulica dell Autorità di Bacino del Fiume Po. La curva pluviometrica è data nella forma: h = a θ dove: h è l altezza di pioggia attesa, in [mm] θ è la durata di pioggia, in [h] n 22

23 a, n sono parametri che dipendono dal tempo di ritorno dell evento T, dati per ciascuna cella e riportati nella seguente tabella. L intero bacino padano è suddiviso in celle quadrate aventi lato pari a 2 km per una superficie coperta di 24 km 2 complessivi. Ogni cella è caratterizzata dalla codifica, dalle coordinate di riferimento UTM e dai parametri iso-a, iso-n riferiti a differenti tempi di ritorno (Tr=20, 100, 200 e 500 anni). Di seguito riportiamo la cella relativa caratterizzante l ambito in esame. Coordinate Coordinate a n a n a n a n Cella Est UTM cella Nord UTM cella Tr 20 Tr 20 Tr 100 Tr 100 Tr 200 Tr 200 Tr 500 Tr 500 di calcolo di calcolo EJ ,31 0,335 63,76 0,334 69,58 0,333 77,09 0,333 I parametri iso-a e iso-n utilizzati, con riferimento Tr = 100 anni, sono stati evidenziati nella tabella sopra riportata. In allegato è proposta la tavola con la perimetrazione dei bacini idrografici dei torrenti n. 279 e ) Determinazione delle portate di massima piena con Tr = 100 anni In mancanza di misurazioni dirette di portata al colmo, sono state utilizzati i metodi empirici maggiormente noti in letteratura, usualmente accettati per il dimensionamento e la verifica delle opere idrauliche. La determinazione della portata al colmo, ottenuta attraverso l utilizzo di specifiche formule, è stata condotta a partire dai dati morfometrici del bacino (paragrafo 1) e da quelli idrologici relativi alle precipitazioni (paragrafo 2). 23

24 Sono state utilizzate le formule seguenti: Forti Paoletti (PTCP di Bergamo) Formula Razionale (Modello afflussi-deflussi) - Formula di Forti Si tratta di una formula empirica che associa la portata all area del bacino, non dedotta con considerazioni di carattere statistico. - Formula di Paoletti Ci si è avvalsi inoltre dei dati risultanti dallo studio relativo al P.T.C.P. di Bergamo, redatto dal Prof. Paoletti. In questo studio sono stati analizzati vari bacini, per riuscire a ricavare una relazione empirica che legasse i valori di portata al colmo alla superficie. In particolare sono stati analizzati i valori di portata centennale e duecentennale per vari bacini di diverse dimensioni. Tale relazione è espressa dalla formula: u = 15.38*S dove: u = contributo unitario di piena per chilometro quadrato S = superficie del bacino idrografico interessato E da tenere in considerazione che questa espressione è stata ricavata per un tempo di ritorno Tr = 100 anni. - Formula Razionale E' stata utilizzata, come detto in precedenza, la formula razionale (nell espressione del modello afflussi deflussi), che prende in considerazione diversi parametri. 24

25 La Formula Razionale esprime la portata al colmo di piena come prodotto tra l intensità di precipitazione, i, di assegnata durata d, il coefficiente di afflusso φ, la superficie del bacino A, il coefficiente di attenuazione ε(dc): Q c = A Φ ( d ) i( d ) ε d ) c c ( c (1) dove con dc si è indicato il valore di durata critica, ossia la durata di pioggia che da luogo alla massima portata di piena. L intensità di precipitazione che determina la massima portata di piena (intensità critica) è ottenuta dalla curva di possibilità pluviometrica. Questa esprime la legge di variazione dei massimi annuali di pioggia in funzione della durata della precipitazione, d. Tale curva è riportata dalla letteratura tecnica secondo le due forme equivalenti: h ( d ) = m( d) ( d ) i h( d) = d (2) La prima delle quali da come risultato l altezza di pioggia complessiva in mm dell evento caratterizzato dalla durata d, mentre la seconda fornisce l intensità media di tale evento e dove: m( d) = a1 d n (3) Dove a1 è un parametro, corrispondente alla altezza di pioggia di durata oraria, dipendente dalla rarità dell evento considerato. I parametri di tali formule, note come linee segnalatrici di probabilità pluviometrica, sono stimati in funzione della posizione geografica sito per sito (vedi paragrafo precedente). La durata di pioggia critica (dc), necessaria per determinare dalla (2) l altezza di pioggia, è assunta pari al tempo di corrivazione (tc) ossia quel tempo per cui tutta l area del bacino contribuisce alla formazione della piena alla sezione di chiusura. d c = t c (4) 25

26 Tale tempo di corrivazione può essere ricavato tramite opportune espressioni empiriche, a partire dai parametri morfologici del bacino. Con tale metodo, il valore del coefficiente di attenuazione,ε(dc), viene posto pari ad uno, ossia si assume che il bacino non eserciti alcuna azione di attenuazione sulla piena (modello cinematico). Tale approssimazione è adatta in particolare per bacini montani, che non esercitano rilevanti effetti di invaso e laminazione. Tempo di corrivazione (tc) Esso corrisponde teoricamente al tempo necessario a far confluire l acqua proveniente dalle precipitazioni dal punto più distante del bacino alla sezione di chiusura dello stesso. Inoltre il tempo di corrivazione corrisponde al tempo che, una volta eguagliato dalla durata delle precipitazioni, determina il raggiungimento della portata massima di deflusso nella sezione. Può essere calcolato attraverso diverse formule, tra le quali quella di Giandotti: t c 4 A +1.5L = 0.8 h _ media Trasporto solido Infine facciamo presente che in un bacino, oltre al deflusso idrico, va stimato anche il trasporto solido che può significativamente interferire con l assetto idraulico dell area in esame; è una parametro difficilmente determinabile, soprattutto per ambiti limitati come quello in oggetto, e per di più mancanti di strumentazione di controllo. Si è deciso quindi di effettuare delle valutazioni basate sui rilievi di terreno. Nella tabella seguente sono indicati i valori di portata ottenuti con le diverse metodologie impiegate: 26

27 VALUTAZIONE DELLA PORTATA CRITICA (m 3 /s) con Tr = 100 anni N. 279 N. 290 Metodo di Forti-De Marchi 0,62 0,19 Metodo Paoletti 2,90 1,41 Metodo della formula razionale 1,23 0,53 Dalla valutazione critica dei risultati ottenuti e dal confronto con analisi condotte su bacini idrografici aventi caratteristiche simili a quelle dei due torrenti in esame, si ritiene che, sia sovrastimata, e quindi non attendibile, la determinazione effettuata con la formula di Paoletti. Operando a favore di sicurezza, il valore di portata critica con Tr = 100 anni maggiormente attendibile è quello ottenuto con la formula razionale: N. 279 N. 290 PORTATA CRITICA Tr = 100 anni (m 3 /s) 1,23 0,53 In generale, visto l'andamento dei due bacini e la modesta erosione causata dai corsi d'acqua, è attendibile ipotizzare che i due torrente abbiano un trasporto solido pressoché irrilevante. Infatti, i bacini non presentano fenomeni di dissesto in atto o potenziali o evidenze geomorfologiche tali da giustificare apporti solidi rilevanti. 4) Verifica idraulica della sezione d alveo maggiormente critica Al fine di verificare se i due corsi d acqua oggetto di proposta di riduzione della fascia di rispetto, sono in grado di smaltire la portata liquida stimata, è stata condotta una verifica idraulica sulla sezione d alveo maggiormente critica. 27

28 - Schema sezioni critiche torrenti n. 279 e 290 La verifica idraulica è stata eseguita effettuando il calcolo in condizioni di moto uniforme, impiegando la formula di resistenza di Gauckler Strickler, una fra quelle che danno maggiore affidabilità per casi analoghi a quello esaminato. L utilizzo di tale formula prevede la conoscenza di alcuni parametri base: Le dimensioni e la geometria del canale Il coefficiente di scabrezza adottato in funzione della tipologia di condotta o di terreno interessato dal calcolo La pendenza media del tratto esaminato 28

29 La pendenza media, che condiziona il valore della velocità di ruscellamento, può essere determinata con un procedimento semplice anche se piuttosto laborioso dove: e = equidistanza delle isoipse l i = lunghezza della i-esima striscia delimitata da due generiche isoipse S = superficie del bacino i m = e S li Si specifica che le sezioni sottoposte a verifica idraulica sono state misurate direttamente sul terreno, mediante triplometro. In allegato è proposta la tavola con l esatta ubicazione delle sezioni verificate idraulicamente. Al fine di valutare la possibilità che si verifichino esondazioni in corrispondenza delle due sezioni considerate, per ciascuna di esse è stata calcolata la portata massima transitabile, considerando la sezione di deflusso completamente ingombra d acqua. Tale portata è stata poi confrontata con la portata critica stimata nel precedente paragrafo 3 (Tr = 100 anni). CARATTERISTICA Bacino Torrente n. 279 Bacino Torrente n. 290 Geometria trapezoidale trapezoidale Altezza minima delle sponde (m) 0,70 0,90 Gradiente idraulico 0,018 0,025 Coefficiente di Gauckler Strickler m 1/3 s

30 Asta torrentizia n. 279 Il tratto di corso d acqua in esame ha natura prevalentemente argillosa e non è interessato dalla presenza di tombotti o attraversamenti o strutture potenzialmente interferenti. La portata massima transitabile attraverso la sezione in esame può essere calcolata con la formula: Q = A V dove A = area della sezione di deflusso V = velocità di deflusso della corrente, data dalla relazione proposta di seguito: - Misura della larghezza dell asta n

31 V = k s R 2/3 H i 1/2 dove: k s = coefficiente di scabrezza Gauckler-Strickler R H = raggio idraulico i = pendenza La verifica idraulica condotta indica che la sezione maggiormente critica dell asta torrentizia è in grado di smaltire 2,74 m 3 /s. Asta torrentizia n. 290 Anche il corso d acqua n. 290 è costituito da terreno argilloso naturale; l alveo, alla sezione maggiormente critica (posta in prossimità della sezione di chiusura) è a cielo aperto. La portata massima transitabile attraverso la sezione in esame può essere calcolata con la formula: Q = A V dove: A = area della sezione di deflusso V = velocità di deflusso della corrente, data dalla relazione: V = k s R 2/3 H i 1/2 dove k s = coefficiente di scabrezza Gauckler-Strickler R H = raggio idraulico i = pendenza La verifica idraulica condotta indica che la sezione maggiormente critica dell asta torrentizia è in grado di smaltire 6,65 m 3 /s. 31

32 - Misura della larghezza dell asta n. 290 A tutti gli effetti la sezione di maggiore criticità all interno del bacino in esame è posta allo sbocco nell Oneto, laddove il corso d acqua, come accennato precedentemente, presenta un tubo in CLS, con sezione circolare del diametro di 55 cm. In base a ciò si verifica che la quantità d acqua che è in grado di smaltire il canale in quella sezione è di circa 0,9 mc/sec. Anche questo valore è ampliamente superiore a quello della portata di colmo del bacino sotteso con tempo di ritorno Tr=100 anni, anche incrementandola del 30% (aumento della portata critica che si applica ai bacini in area montana con trasporto solido). 32

33 5) Considerazioni conclusive delle verifiche condotte I risultati dei calcoli idraulici eseguiti nelle sezioni d alveo maggiormente critiche indicano che, attraverso le stesse, possono transitare portate superiori a quelle massime calcolate per i rispettivi corsi d acqua (Tr = 100 anni), anche ipotizzando cautelativamente un ulteriore incremento delle portate del 30% (trasporto solido dei bacini montani). PORTATA MASSIMA PIENA Tr = 100 anni (m 3 /s) PORTATA SEZIONE CRITICA (m 3 /s) N ,23 2,74 N ,53 6,65 - Tabella di raffronto portata massima piena / portata sezione critica delle aste torrentizie n. 279 e 290 Sulla base delle succitate considerazioni, anche alla luce delle testimonianze raccolte in loco, constatato che non sussistono motivi ostativi di carattere idraulico lungo i tratti di reticolo minore analizzati, si propone la riduzione della fascia di rispetto da 10 a 5 m, per ambedue i torrenti esaminati. 33

34 5. CONCLUSIONI Il presente studio è stato commissionato dal Comune di Sovere (Bg), con l intento di verificare la funzionalità idraulica di alcuni torrenti, appartenenti al Reticolo Idrico Minore, a seguito della presentazione, da parte dei privati cittadini, di n. 5 osservazioni al Piano del Reticolo Idrico Minore. La necessità di procedere con uno studio di maggior dettaglio, rispetto a quello predisposto dallo studio Geo.Te.C nel settembre 2006, e tutt ora vigente, è conseguente anche alla predisposizione della perimetrazione del centro edificato, avvenuta secondo i disposti della Legge 22 ottobre 1971 n Nello svolgimento del lavoro sono state rispettate le indicazioni fornite dallo STER di Bergamo, secondo cui è possibile procedere alla riduzione della fascia di rispetto dei corsi d acqua (ricadenti nel centro edificato), previa predisposizione di una specifica relazione idraulica di supporto. Tutti i torrenti o i compluvi oggetto di osservazione dei privati, di cui è stato richiesto lo stralcio (rif. Tav. 4 Studio Geo.Te.C., n. 279pp, n. 281, n. 282 e n. 289), non rispondono ad alcuno dei criteri definiti al par. 4 Criteri per l individuazione del reticolo idrico minore dell Allegato B della D.G.R. 1 agosto 2003, ossia: - non appartengono al Reticolo Idrico Principale (non sono iscritti negli elenchi delle acque pubbliche) - non sono indicati come demaniali nelle carte catastali - non sono indicati come corsi d acqua nella cartografia ufficiale (IGM, CTR) - non sono stati oggetto di intereventi idraulici da parte di Enti Pubblici - non sono stati oggetto di derivazione o attingimento - su di essi non sono state rilasciate autorizzazioni di polizia idraulica - non posseggono un bacino idrografico significativo - hanno lunghezza di molto inferiore ai 2 Km 34

35 - non mostrano rilevanti problematiche idrauliche o idrogeologiche e non sono interessati da fenomeni destabilizzanti attivi - sono totalmente compresi entro il territorio comunale e non fungono da confine con altri comuni Per i due rimanenti torrenti oggetto di osservazione (rif. Tav. 4 Studio Geo.Te.C., n. 279 e n. 290), è possibile proporre la riduzione della fascia di rispetto da 10 a 5 metri, in quanto ricadono all interno del centro edificato e sono verificati idraulicamente. Il corso d acqua n. 276, invece, transitante per il Borgo San Martino, non soddisfa i criteri idraulici minimi ai fini della richiesta di riduzione della fascia di rispetto e pertanto l osservazione non è accoglibile. Si rammenta infine, che le modifiche contenute nella presente proposta di variante allo studio del Reticolo Idrico Minore, dovranno essere sottoposte al parere vincolante dello STER di Bergamo. Con riferimento all intero sistema idrografico comunale, si raccomanda altresì, di prevedere ed effettuare periodici interventi manutenzione, pulizia ed esbosco delle ramaglie, nonché del materiale potenzialmente interferente con il naturale deflusso idrico, anche dopo eventi meteorici di particolare rilevanza. Mozzo, ottobre 2008 Dott. geol. Alessandro Chiodelli 35

36 ALLEGATO 1 STRALCIO DELLE PROPOSTE DI MODIFICA DEL RETICOLO IDRICO MINORE 36

37 - Stralcio studio del R.I.M. vigente compluvi n. 279, 281 e Stralcio proposta di modifica compluvi n. 279, 281 e

38 - Stralcio studio del R.I.M. vigente compluvi n. 289 e Stralcio proposta di modifica compluvi n. 289 e

39 ALLEGATO 2 PERIMETRAZIONE DEI BACINI IDROGRAFICI 39

40

41 ALLEGATO 3 UBICAZIONE SEZIONI MAGGIORMENTE CRITICHE 40

42

43

44 ALLEGATO 4 STIMA DELLA PORTATA CRITICA Tr = 100 anni 41

45 DATI Parametri geo-morfologici DATI BACINO Bacino Torrente 279 A 0,07 Km 2 Area L 0,42 Km Lunghezza percorso più lungo del bacino h max 388,50 m s.l.m. Altitudine massima del bacino h med 364,25 m s.l.m. Altitudine media del bacino h min 340,00 m s.l.m. Altitudine sezione di chiusura Parametri pluviometrici a 63,76 - Parametro della ccp (funzione del tempo di ritorno) n 0,33 - Parametro della ccp Coefficiente di afflusso φ 0,60 - CALCOLI Calcolo del tempo di corrivazione (Giandotti) Tc 0,42 ore 25,00 min Tc = 4 A L 0.8 hm ho dott. geol. Alessandro Chiodelli Via Garibaldi, 4 - Mozzo (Bg)

46 FORMULA DI FORTI Bacino Torrente 279 DATI A 0,065 Kmq Area Per bacini si superficie A inferiore a 1000 km 2 CALCOLI 500 b q max = + A a a) Bacini con pioggia massima giornaliera mai registrata < 200 mm/giorno qc 9,50 m 3 /(s*km 2 ) Q 0,62 m 3 /s b) Bacini con pioggia massima giornaliera mai registrata < 400 mm/giorno qc 13,99 m 3 /(s*km 2 ) Q 0,91 m 3 /s De Marchi c) Bacini soggetti a pioggie elevatissime (400 mm in 12 ore e oltre) e di superficie fino a circa 150 kmq qc 28,99 m 3 /(s*km 2 ) Q 1,88 m 3 /s Scelta del valore che interessa Q 0,62 m 3 /s NOTE La formula ha un interesse per lo più storico, in quanto dedotta in epoca ormai remota e quindi a partire da una base di dati idrometrica molto meno ampia di quella disponibile al giono d'oggi. dott. geol. Alessandro Chiodelli Via Garibaldi, 4 - Mozzo (Bg)

47 FORMULA DI PAOLETTI Bacino Torrente 279 DATI A 0,065 Km 2 Area CALCOLI qc = ( A 0.39 ) qc 44,66014 m 3 /(s*km 2 ) Q 2,90 m 3 /s Note: Formula ricavata dall'analisi di vari bacini nello studio del P.T.C.P. dott. geol. Alessandro Chiodelli Via Garibaldi, 4 - Mozzo (Bg)

48 FORMULA METODI RAZIONALI (afflussi - deflussi) Bacino Torrente 279 DATI A 0,065 Km 2 Area L 0,420 Km Lunghezza percorso più lungo del bacino hm 364,25 mslm Altitudine media del bacino ho 340 mslm Altitudine sezione di chiusura ε 1,00 - Coefficiente di laminazione φ 0,60 - Coefficiente di deflusso a 63,76 - Parametro funzione del tempo di ritorno n 0,33 - Parametro Per il calcolo del Tempo di Corrivazione (Tc) (Da carte o analisi statistiche) CALCOLI Calcolo del tempo di corrivazione Tc 0,42 ore Tc = 4 A L 0.8 hm ho n 1 Calcolo della portata qc= φ ε A a Tc 3.6 Q 1,23 m 3 /s N.B. 3.6 è un fattore di conversione per le U.M. NOTE La formula del tempo di corrivazione è quella di Giandotti 1 dott. geol. Alessandro Chiodelli Via Garibaldi, 4 - Mozzo (Bg)

49 DATI Parametri geo-morfologici DATI BACINO Bacino Torrente 290 A 0,02 Km 2 Area L 0,30 Km Lunghezza percorso più lungo del bacino h max 391,70 m s.l.m. Altitudine massima del bacino h med 366,35 m s.l.m. Altitudine media del bacino h min 341,00 m s.l.m. Altitudine sezione di chiusura Parametri pluviometrici a 63,76 - Parametro della ccp (funzione del tempo di ritorno) n 0,33 - Parametro della ccp Coefficiente di afflusso φ 0,60 - CALCOLI Calcolo del tempo di corrivazione (Giandotti) Tc 0,25 ore 15,00 min Tc = 4 A L 0.8 hm ho dott. geol. Alessandro Chiodelli Via Garibaldi, 4 - Mozzo (Bg)

50 FORMULA DI FORTI Bacino Torrente 290 DATI A 0,02 Kmq Area Per bacini si superficie A inferiore a 1000 km 2 CALCOLI 500 b q max = + A a a) Bacini con pioggia massima giornaliera mai registrata < 200 mm/giorno qc 9,50 m 3 /(s*km 2 ) Q 0,19 m 3 /s b) Bacini con pioggia massima giornaliera mai registrata < 400 mm/giorno qc 14,00 m 3 /(s*km 2 ) Q 0,28 m 3 /s De Marchi c) Bacini soggetti a pioggie elevatissime (400 mm in 12 ore e oltre) e di superficie fino a circa 150 kmq qc 29,00 m 3 /(s*km 2 ) Q 0,58 m 3 /s Scelta del valore che interessa Q 0,19 m 3 /s NOTE La formula ha un interesse per lo più storico, in quanto dedotta in epoca ormai remota e quindi a partire da una base di dati idrometrica molto meno ampia di quella disponibile al giono d'oggi. dott. geol. Alessandro Chiodelli Via Garibaldi, 4 - Mozzo (Bg)

51 FORMULA DI PAOLETTI Bacino Torrente 290 DATI A 0,02 Km 2 Area CALCOLI qc = ( A 0.39 ) qc 70,72202 m 3 /(s*km 2 ) Q 1,41 m 3 /s Note: Formula ricavata dall'analisi di vari bacini nello studio del P.T.C.P. dott. geol. Alessandro Chiodelli Via Garibaldi, 4 - Mozzo (Bg)

52 FORMULA METODI RAZIONALI (afflussi - deflussi) Bacino Torrente 290 DATI A 0,020 Km 2 Area L 0,300 Km Lunghezza percorso più lungo del bacino hm 366,35 mslm Altitudine media del bacino ho 341 mslm Altitudine sezione di chiusura ε 1,00 - Coefficiente di laminazione φ 0,60 - Coefficiente di deflusso a 63,76 - Parametro funzione del tempo di ritorno n 0,33 - Parametro Per il calcolo del Tempo di Corrivazione (Tc) (Da carte o analisi statistiche) CALCOLI Calcolo del tempo di corrivazione Tc 0,25 ore Tc = 4 A L 0.8 hm ho n 1 Calcolo della portata qc= φ ε A a Tc 3.6 Q 0,53 m 3 /s N.B. 3.6 è un fattore di conversione per le U.M. NOTE La formula del tempo di corrivazione è quella di Giandotti 1 dott. geol. Alessandro Chiodelli Via Garibaldi, 4 - Mozzo (Bg)

53 ALLEGATO 5 VERIFICA IDRAULICA DELLE SEZIONI CRITICHE D ALVEO 42

54 SCALA DELLE PORTATE TORRENTE N. 279 Sezione trapezioidale Hmin [m] = 0,000 Hmax [m] = 0,700 Base [m] = 0,500 z = 1,000 Hmax H A P z 1 Intervallo [m] = 0,100 i = 0,018 Ks [m^(⅓)/s] = 50 H [m] A [m²] Pbagn. [m] Ridr. [m] V [m/s] Q [m³/s] 0,000 0,000 0,500 0,000 0,000 0, ,100 0,060 0,783 0,077 1,210 0, ,200 0,140 1,066 0,131 1,734 0, ,300 0,240 1,349 0,178 2,122 0, ,400 0,360 1,631 0,221 2,450 0, ,500 0,500 1,914 0,261 2,741 1, ,600 0,660 2,197 0,300 3,009 1, ,700 0,840 2,480 0,339 3,260 2,73810 Valori max di V e Q Vmax [m/s] 3,260 Qmax [m³/s] 2,73810

55 SCALA DELLE PORTATE TORRENTE N. 290 Sezione trapezioidale Hmin [m] = 0,000 Hmax [m] = 0,900 Base [m] = 1,000 z = 1,000 Hmax H A P z 1 Intervallo [m] = 0,100 i = 0,025 Ks [m^(⅓)/s] = 40 H [m] A [m²] Pbagn. [m] Ridr. [m] V [m/s] Q [m³/s] 0,000 0,000 1,000 0,000 0,000 0, ,100 0,110 1,283 0,086 1,230 0, ,200 0,240 1,566 0,153 1,811 0, ,300 0,390 1,849 0,211 2,241 0, ,400 0,560 2,131 0,263 2,594 1, ,500 0,750 2,414 0,311 2,901 2, ,600 0,960 2,697 0,356 3,177 3, ,700 1,190 2,980 0,399 3,430 4, ,800 1,440 3,263 0,441 3,666 5, ,900 1,710 3,546 0,482 3,890 6,65117 Valori max di V e Q Vmax [m/s] 3,890 Qmax [m³/s] 6,65117

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