e, p.c. Preso atto che il proponente ha pagato gli oneri secondo quanto previsto all art. 3, comma 6 della L.R. n. 5/2010.
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1 Provincia di Bergamo Via T.Tasso, Bergamo Settore Ambiente Servizio Rifiuti Via G. Camozzi, 95 - Passaggio Canonici Lateranensi, Bergamo - Tel Fax segreteria.discariche@provincia.bergamo.it Prot. n 09.11/MM Bergamo, Raccomandata A/R Oggetto: BONOMELLI MASSIMO - Richiesta di verifica di assoggettabilità alla procedura di VIA ai sensi dell art. 20 del D.lgs. 152/06 e s.m.i. relativa ad un nuovo impianto di messa in riserva (R13), recupero (R3, R4, R12) e smaltimento (D15) di rifiuti non pericolosi da realizzarsi in Comune di Chiuduno (BG) via Lago Maggiore. Esito verifica assoggettabilità alla VIA. Spett.le ditta BONOMELLI MASSIMO Via dei Mille, Castelli Calepio (BG) Spett.le Comune Chiuduno Largo Europa, Chiuduno (BG) e, p.c. Spett.le A.R.P.A. della Lombardia Dipartimento di Bergamo Via Clara Maffei, BERGAMO Con nota del (agli atti provinciali con prot. n del ), poi integrata con note agli atti provinciali con prot. n del e prot. n del ), la Ditta in oggetto ha presentato richiesta di verifica di assoggettabilità alla VIA ai sensi dell art. 20 del D.lgs. 152/06 e s.m.i., relativamente ad una nuova attività di messa in riserva (R13), recupero (R3, R4, R12) e deposito preliminare (D15) di rifiuti non pericolosi da realizzarsi in Comune di Chiuduno (BG) via Lago Maggiore. Preso atto che l avviso di trasmissione del progetto preliminare e dello studio preliminare ambientale è stato pubblicato: sul BURL - Avvisi e Concorsi n. 9 del ; all Albo Pretorio del Comune di Chiuduno (BG) dal al (numero pubblicazione 169). Preso atto che il proponente ha pagato gli oneri secondo quanto previsto all art. 3, comma 6 della L.R. n. 5/2010. Rilevato che entro il previsto termine di 45 giorni dall avviso di avvenuto deposito pubblicato sul B.U.R.L. Serie Avvisi e Concorsi n. 9 del , non sono pervenute, da parte di eventuali soggetti interessati, osservazioni riguardanti la verifica di assoggettabilità di cui all oggetto. Lo scrivente Servizio ha proceduto ad effettuare il controllo in ordine all assoggettabilità alla procedura di VIA della nuova attività in progetto, sulla base degli elementi contenuti nella documentazione tecnica presentata e delle risultanze emerse dall applicazione del metodo di cui alla d.g.r. n del Pagina 1 di 11 Bonomelli_Massimo_Chiuduno_verificaVIA_esito
2 A seguito di tale controllo si attesta che l impianto di messa in riserva (R13) e recupero (R5) di rifiuti non pericolosi di cui all oggetto non è soggetto alla procedura di V.I.A. Si prescrive: l esecuzione, una volta avviata l attività di una campagna di rilevazioni fonometriche al fine di verificare il rispetto dei limiti previsti dal Piano di zonizzazione acustica comunale. Qualora le rilevazioni evidenziassero il superamento dei limiti imposti dalla normativa, la ditta dovrà presentare un piano di risanamento acustico, redatto in conformità con quanto previsto dalla d.g.r. n. 6906/01. Si precisa che il presente atto è rilasciato unicamente ai sensi e per gli effetti dell art. 20 del D.lgs. 152/06 e s.m.i. e non costituisce pertanto presunzione di legittimità sotto ogni diverso aspetto. Restano pertanto impregiudicati gli esiti del procedimento autorizzativo che prevede la convocazione di apposita Conferenza dei Servizi nel cui ambito potranno trovare una più specifica valutazione gli aspetti di natura urbanistica. In ottemperanza a quanto previsto all art. 3 della Legge n. 241, si precisa che è possibile presentare, entro 60 giorni dal ricevimento della presente, ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (L n. 1034) ovvero, entro 120 giorni, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica (D.P.R n. 1199). Distinti saluti. Il Dirigente del Servizio Dott. Claudio Confalonieri Allegati: (1) Metodo per l espletamento della verifica di assoggettabilità alla VIA per gli impianti di smaltimento e/o recupero rifiuti di cui alla d.g.r. n /10. Pagina 2 di 11
3 ALLEGATO 1 Ditta richiedente: Bonomelli Massimo Sede legale: Via dei Mille, 121 Castelli Calepio (BG) Località impianto: Via Lago Maggiore Chiuduno(BG). Metodo per l espletamento della verifica di assoggettabilità alla VIA per gli impianti di smaltimento e/o recupero rifiuti di cui alla d.g.r. n /10. Il metodo di cui sopra determina l impatto complessivo sull ambiente generato da un attività di gestione, trattamento e smaltimento rifiuti in funzione dei seguenti elementi: 1. caratteristiche del progetto; 2. elementi di vulnerabilità presenti nell intorno dell attività; 3. potenziali effetti cumulo con altre attività presenti nell intorno. 1. Caratteristiche del progetto Tipologia di rifiuto (X1): rifiuti non pericolosi (NP); Tipologia di trattamento (X2): R13 R3 R4 R12 D15; Quantitativo (X3): R3, R4, R12 di rifiuti non pericolosi potenzialità massima di recupero rifiuti pari a 252 t/g; R13 di rifiuti non pericolosi per un quantitativo massimo istantaneo pari a 600 m 3 ; D15 deposito temporaneo dei rifiuti decadenti dall attività di recupero e da avviare a smaltimento per un quantitativo massimo istantaneo pari a 40 m 3. La ditta ha calcolato la potenzialità massima di recupero rifiuti dell impianto sulla base delle seguenti considerazioni: le operazioni di recupero in progetto, consistono nella selezione/cernita manuale o meccanica mediante ragno caricatore; il collo di bottiglia del processo è rappresentato dalle operazioni manuali di cernita e selezione che possono precedere le successive operazioni di riduzione volumetrica o dimensionale effettuate con macchinari (pressa, cesoia); presso l impianto opererà un solo addetto, e comunque con la disponibilità di un solo ragno caricatore; il quantitativo massimo giornaliero di rifiuti recuperati indicato in relazione tecnica (84 t/giorno) è stato stimato in base all esperienza di gestione di un attività analoga sita nel Comune di Castelli Calepio (BG), nell ipotesi che l operatore nel corso di una giornata lavorativa di 8 ore sottoponga a cernita e selezione il rifiuto a peso specifico più elevato (rifiuti metallici). Applicando le indicazioni della circolare del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio del 13 luglio 2004 e in particolare l assunzione che gli impianti possono essere eserciti continuativamente per 24 ore/giorno, la potenzialità dell impianto viene stimata in 252 t/giorno. Descrizione dell attività di recupero Metalli ferrosi e non ferrosi: tali rifiuti saranno sottoposti alle operazioni di messa in riserva (R13) e recupero (R4). Le operazioni di recupero consisteranno nella selezione e/o cernita manuale e/o meccanica mediante ragno caricatore finalizzata all eliminazione di impurezze e di materiali estranei. I rifiuti di cui al codice CER (non ricadenti nell ambito di applicazione del D.Lgs 151/05) verranno sottoposti anche a disassemblaggio (manuale con l ausilio di piccola attrezzatura specifica e/o meccanico con l ausilio di ragno caricatore) delle carcasse con asportazione dei cablaggi elettrici e delle schede elettroniche (qualora presenti) ed a separazione delle componenti metalliche (da avviare alle successive operazioni di recupero R4) dalle componenti di plastica, gomma, etc. Pagina 3 di 11
4 PM10 NOx I rifiuti che necessiteranno di riduzione volumetrica verranno stoccati prima di essere sottoposti a pressatura e/o cesoiatura. Imballaggi misti: tali rifiuti saranno sottoposti alle operazioni di messa in riserva (R13) e recupero (R3). Le operazioni di recupero consisteranno nella selezione e/o cernita manuale e/o meccanica mediante ragno caricatore finalizzata all ottenimento di materiali selezionati e cerniti (suddivisi per tipologie omogenee) ed all eliminazione di impurezze e di materiali estranei. Componenti rimossi da apparecchiature fuori uso Le operazioni di recupero consisteranno nella selezione e/o cernita manuale e/o meccanica mediante ragno caricatore finalizzata all eliminazione di impurezze e di materiali estranei. Una volta cerniti e/o selezionati, i materiali saranno stoccati nell apposita area per essere sottoposti alle successive operazioni di recupero consistenti nel disassemblaggio al fine di valorizzare la parte metallica. Ingombranti (CodCER ): tali rifiuti saranno sottoposti alle operazioni di messa in riserva (R13) e recupero (R4). Le operazioni di recupero svolte su tali rifiuti saranno finalizzate alla valorizzazione della componente metallica. Le componenti metalliche, qualora necessario, saranno sottoposte a pressatura e/o cesoiatura. Carta e cartone, Legno, Vetro: tali tipologie saranno sottoposte alle operazioni di messa in riserva o in alternativa all operazione di miscelazione (R12) con rifiuti aventi analoga composizione. Cavi elettrici, Raee, Rifiuti plastici, Serbatoi e catalizzatori, Inerti da demolizione, Pneumatici fuori uso: tali tipologie saranno sottoposti esclusivamente alla messa in riserva (R13). Le attività di recupero rifiuti non pericolosi verranno effettuate in parte presso un capannone esistente (lotto A) e in parte presso un capannone di nuova costruzione (lotto B) all interno della stessa proprietà. Nella gestione dell attività la potenzialità prevista sarà ripartita a seconda delle esigenze tra le diverse operazioni di recupero previste (R3, R4, R12). Tuttavia, ai fini della verifica, in accordo con quanto previsto nella metodologia di cui alla DGR 8/11317/2010, applicando un principio cautelativo, si ipotizza che tutta la potenzialità dell impianto sia impiegata nell operazione di recupero più impattante, la quale, a seguito dei calcoli effettuati, è risultata essere l operazione R4. Le caratteristiche del progetto di cui al punto 1. (Tipologia di rifiuto (X1); Tipologia di trattamento (X2); Potenzialità massima giornaliera (X3) concorrono alla determinazione degli impatti potenziali (indicatori di pressione), generati dall attività come di seguito riportato (Vettore A): Vettore A SO2 CO2 CH4 NH3 CO COV N2O Odori O2D BOD5 R4 R13 D15 3,8 3,8 3,8 3,8 3,8 0,0 0,0 3,8 0,0 3,8 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 4,0 3,8 3,8 3,8 3,8 0,0 0,0 3,8 0,0 4,0 0,0 0,0 Pagina 4 di 11
5 COD N-NH4 N-NO3 P tot Inq. Inorg Inq. Org. Rumore Vibrazioni Radiaz. Non ionizzanti Ingombri fuori terra Alterazione caratteri morfologici R4 R13 D15 3,8 3,8 0,0 0,0 3,8 3,8 3,8 3,8 0,0 3,8 3,8 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,2 0,0 0,0 0,2 0,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 3,8 3,8 0,0 0,0 3,8 3,8 4,0 3,8 0,0 4,0 4,0 2. Elementi di vulnerabilità presenti nell intorno dell attività Nella tabella seguente sono indicati gli elementi di vulnerabilità presenti nell intorno dell attività che possono risentire degli impatti generati dall attività stessa. Sigla Elementi di vulnerabilità Descrizione Distanza Punteggio K 1 Zone umide Stagno, palude > m 0 K 2 K 3 Zone costiere Zone montuose Area di ampiezza di 300 m dai grandi laghi tutelate ai sensi del d.lgs. 42/04 Zone poste a quota superiore ai 600 m.s.l.m. > 500 m 0 Area posta al di sotto 600 m 0 K 4 Zone forestali Territori boscati tra 500 e m 0,1 K 5 Riserve e Parchi Naturali Riserve e Parchi Naturali > m 0 K6 K 7 K 8 K 9 K 10 Zone classificate o protette dalla legislazione degli stati membri Zone protette speciali designate dagli stati membri in base alle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE Zone in cui gli standard di Qualità ambientale fissati dalla legislazione comunitaria sono già superati Zone a forte densità demografica Zone di importanza storica, culturale o archeologica Parchi Regionali nazionali, PLIS, Monumenti Naturali > m 0 SIC e ZPS > Zonizzazione regionale per la qualità dell area Zone con residenziale denso, mediamente denso e discontinuo Aree di valenza storico, culturale o archeologica Il Comune di Chiuduno è classificato in zona A2 e l impianto è posto ad una distanza > m da Comuni classificati in zona A1 La zona urbanizzata più vicina è posta ad una distanza compresa tra 201 e 500 m Si riscontra la presenza di una necropoli o tomba posta tra 200 m e 500 m 0 0,25 0,25 Pagina 5 di 11
6 K 11 Territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità di cui all'art. 21 del D.Lgs. 8 maggio 2001, n. 228 Aree agricole di pregio Le aree di pregio agricolo sono poste ad una distanza inferiore ai 100 m 1 Elenco dei corsi d acqua K 12 Reticolo idrico e laghi principali e dei laghi ai sensi dell Allegato A alla > m 0 d.g.r. n. 7868/02 e s.m.i. Livello statico del pozzo ad uso K 13 Profondità della falda superficiale Intervalli di soggiacenza della falda igienico sito in via Portici Manarini è indicato pari a 31 0,1 (1) metri. Tabella 1 (1) il livello statico del pozzo ad uso igienico sito in via Portici Manarini è pari a 31 metri (fonte: Siter@ Carta delle piccole derivazioni d acqua ). Diversamente da quanto indicato dalla ditta, la quale aveva indicato una profondità della falda superiore ai 40 metri, si assegna un valore di magnitudo pari a 0,1. Computo degli indici di impatto specifico (IA) e dell indice di impatto complessivo (IB) In considerazione delle caratteristiche dell attività (vettore A) e della presenza / assenza di elementi vulnerabili (Tabella 1) che possono risentire degli impatti generati dall attività stessa, vengono calcolati gli Indici di impatto specifico IA e Indice di impatto complessivo IB. (Tabella 2). Elemento I A - Indice di impatto specifico Valore di soglia A Verifica Esito k sottosoglia k sottosoglia k sottosoglia k 4 2,3 160 sottosoglia k sottosoglia k sottosoglia k sottosoglia k sottosoglia k 9 28,9 160 sottosoglia k 10 6,8 160 sottosoglia k sottosoglia k sottosoglia k 13 0,8 160 sottosoglia Tabella 2 PROGETTO NON SOTTOPOSTO A VIA CHE NON RICHIEDE MISURE INTEGRATIVE I B - Indice di impatto complessivo Valore di soglia B Verifica Esito 65,8 600 sottosoglia PROGETTO NON SOTTOPOSTO A V.I.A. Tabella 3 Pagina 6 di 11
7 3. Potenziali effetti cumulo con altre attività presenti nell intorno. Nella tabella seguente sono indicate le ulteriori attività (stressor), suddivisi per tipologia, presenti nell intorno dell insediamento, che possono determinare possibili effetti di cumulo. Tipologie di impianti (stressor) Descrizione Distanza Cave attive ATE g m Discariche attive - - Grandi strutture di vendita - - Impianti di trattamento, selezione, stoccaggio e recupero dei rifiuti Metalpi s.r.l. Comune di Chiuduno Rovaris Arnaldo Comune di Chiuduno Milesi S.p.A. Comune di Telgate Marmi Orobici Graniti Comune di Telgate F.lli Vescovi di Franco e Battista Vescovi Comune di Telgate Rigenerazione Pallets - Comune Carobbio degli Angeli m m m m m m Inceneritori - - Impianti di compostaggio - - Depuratori (Rifiuti ed acque) Depuratore di Chiuduno m Allevamenti (AIA) - - Attività energetiche (AIA) - - Impianti di produzione e trasformazione dei metalli (AIA) Industrie dei prodotti minerali (AIA) - - Industria chimica (AIA) - - Altre attività (AIA) - - Infrastrutture stradali Autostrada A4 S.P. n. 91 S.P. n m m m Aeroporti - - Tabella 4 Pagina 7 di 11
8 Computo degli indici di impatto cumulativo specifico (IC) e dell indice di impatto cumulativo complessivo (ID). In considerazione delle attività presenti nell intorno che possono determinare degli impatti cumulativi vengono calcolati gli indici di impatto cumulativo specifico IC e l Indice di impatto cumulativo complessivo ID. Elemento I C - Indice di impatto cumulativo specifico Valore di soglia C Verifica Esito PM10 43,0 60 Sottosoglia NOx 40,8 60 Sottosoglia SO2 40,8 60 Sottosoglia CO 40,8 60 Sottosoglia CO2 40,8 60 Sottosoglia COV 37,0 60 Sottosoglia CH4 3,0 60 Sottosoglia NH3 36,8 60 Sottosoglia N2O 26,0 60 Sottosoglia Odori 34,0 60 Sottosoglia O2D 2,0 60 Sottosoglia BOD5 2,0 60 Sottosoglia COD 5,8 60 Sottosoglia N-NH4 5,8 60 Sottosoglia N-NO3 2,0 60 Sottosoglia P tot 2,0 60 Sottosoglia Inquinanti inorganici 4,8 60 Sottosoglia Inquinanti organici 4,8 60 Sottosoglia Rumore 30,0 60 Sottosoglia Vibrazioni 8,8 60 Sottosoglia Radiazioni non ionizzanti 0,0 60 Sottosoglia Tabella 5 PROGETTO CHE NON RICHIEDE MISURE INTEGRATIVE I D - Indice di impatto cumulativo complessivo Valore di soglia D Verifica Esito 410,9 500 Sottosoglia PROGETTO CHE NON RICHIEDE MISURE INTEGRATIVE Tabella 6 Computo indici Sulla base degli elementi contenuti nella documentazione tecnica presentata e dalla verifica effettuata, con riferimento agli indici IA, IB di cui alle Tabelle 2 e 3 ed agli indici IC, ID di cui alle Tabelle 5 e 6, si rileva quanto segue: nessun supero degli indici IA ed IB; nessun supero degli indici IC ed ID; Pagina 8 di 11
9 Il computo degli indici di cui sopra: esclude la necessità dell assoggettamento dell attività alla procedura di V.I.A.; esclude la necessità di specifiche integrazioni, misure di mitigazione, compensazione e/o di un Piano di Monitoraggio e Controllo. La ditta prevede comunque accorgimenti progettuali/gestionali atti a limitare gli impatti generati dall attività, in particolare nella relazione viene evidenziato che: al fine di limitare i rischi di contaminazione del suolo connesso all eventuale percolazione di acque meteoriche o di liquidi provenienti dall attività di trattamento rifiuti lo stoccaggio e la lavorazione verranno effettuati in area coperta, i contenitori utilizzati per lo stoccaggio dei rifiuti avranno adeguati requisiti di resistenza, la superficie interna è realizzata in cls. La superficie pavimentata dell impianto verrà quindi sottoposta a controllo periodico per verificare la presenza di eventuali deterioramenti o rotture; il sistema di raccolta e smaltimento delle acque risulta così configurato: le acque reflue domestiche provenienti dai servizi igienici o sanitari sono scaricate nella fognatura comunale di via Lago Maggiore, previo passaggio in fossa biologica. E stata prevista la possibilità di allacciare un secondo blocco servizi nella porzione sud ovest del capannone, le cui acque reflue, in futuro, potranno essere scaricate nella rete fognaria, senza pretrattamenti; all interno del capannone, dove verranno effettuate le operazioni di recupero dei rifiuti non pericolosi, con stoccaggio in cumuli o container, è stata predisposta una rete di raccolta di eventuali colaticci che confluiscono ad una vasca a tenuta ispezionabile; le acque pluviali delle coperture vengono smaltite direttamente su suolo/strati superficiali del sottosuolo (batteria di n. 4 pozzi perdenti); le acque meteoriche di dilavamento della superficie scolante sono inviate ad un sistema di separazione ed accumulo della prima pioggia. La vasca viene esclusa a riempimento avvenuto, mediante valvola di non ritorno, e viene svuotata ad evento meteorico concluso e comunque entro 96 ore dal suo inizio. La prima pioggia viene scaricata in pubblica fognatura, dopo trattamento di sedimentazione e disoleatura. La seconda pioggia viene deviata nella batteria di pozzi perdenti, previo passaggio in manufatto disoleatore e pozzetto di ispezione e prelievo campione; l attività svolta non è assoggetta ad autorizzazione per le emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. L emissione di gas di scarico derivanti dalla macchina operatrice (ragno) limitato ai tempi di utilizzo del mezzo stesso, è da ritenersi trascurabile; i rifiuti verranno stoccati e lavorati all interno del capannone; le tipologie dei rifiuti trattati, di matrice prevalentemente inerte, non comportano emissioni di odore; le sorgenti sonore più significative connesse all esercizio dell impianto vengono individuate nelle attrezzature che verranno installate all interno del capannone (cesoia, pressa, etc.) e nei mezzi utilizzati per la movimentazione dei rifiuti (autocarri per il conferimento dei container, ragno e muletto). Non vi saranno impianti installati all esterno del capannone, l operatività dell impianto risulterà limitata al periodo diurno; l area è prevalentemente industriale, l abitazione più prossima è posta ad oltre 100 m in direzione Nord Est, l attività verrà normalmente svolta da 1 solo addetto ed è pertanto da escludere che si possa verificare il funzionamento contemporaneo di più sorgenti. La zonizzazione acustica comunale inserisce l area dell impianto parte in classe V e parte in classe IV mentre il ricettore abitativo risulta in classe III. Alla luce di quanto sopra la ditta prevede il rispetto dei limiti previsti dalla zonizzazione acustica. Tale valutazione verrà comunque dettagliata e approfondita in sede di istanza di autorizzazione ex Pagina 9 di 11
10 art. 208 D.Lgs. 152/06 con predisposizione di una previsione di impatto acustico così come richiesta dalla L. 447/95. Valutazione del traffico indotto dal progetto Dal punto di vista della viabilità, l impianto si trova in posizione ottimale in quanto si colloca in una zona industriale che verrà quanto prima attraversata dal nuovo tracciato della SP 91, attualmente in fase di completamento. Il traffico veicolare indotto dall attività non comporterà quindi l attraversamento di centri abitati ma potrà riversarsi direttamente sulla viabilità principale dopo un percorso di circa 800 metri all interno della zona industriale. Il traffico indotto dall attività è legato all accesso all impianto da parte dei mezzi che effettuano il trasporto dei rifiuti in ingresso/uscita e il ritiro delle MPS prodotte per un totale di circa 12 mezzi/giorno, valore ricavato dalla potenzialità giornaliera dell impianto 84 t/giorno su mezzi con portata media di 15 t e considerando il doppio flusso ingresso/uscita. Tale flusso andrà poi a riversarsi su una strada provinciale con un traffico giornaliero medio prossimo alle unità (fonte: censimento traffico Provincia di Bergamo - Anno TGM Totale al Km Carobbio degli Angeli). Il contributo percentuale sulla viabilità principale di riferimento viene valutato inferiore allo 0,1 %. Localizzazione del progetto Il Comune di Chiuduno con Certificato di destinazione urbanistica del (prot. n. 1413) ha certificato che: i mappali 4964 e 4988 del Foglio 6 ricadono in Ambito produttivo di completamento i mappali 4995 e 4997 del Foglio 6 ricadono in Ambito Agricolo Pianura Tipica. Esistenza vincoli - Criteri escludenti/penalizzanti La ditta ha valutato la localizzazione dell'impianto in rapporto ai criteri per la localizzazione degli impianti di gestione rifiuti per la specifica tipologia impiantistica di cui alla DGR n /2009 e s.m.i. integrati con quelli aggiunti dal Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti (PPGR). L area interessata dall attività di recupero rifiuti: (1) risulta ricompresa nell ambito di produzione del DOC Valcalepio (criterio escludente) e IGT Bergamasca (criterio penalizzante); (2) ricade in aree inserite nel programma di tutela delle risorse idriche (l.r. n. 26/2003 e PTUA d.g.r. n del ) Aree di ricarica dell acquifero profondo e area di riserva ottimale dei bacini (criterio penalizzante); (3) ricade in aree classificate come Contesti a vocazione agricola (art. 60 del PTCP) (criterio penalizzante). (4) Nelle vicinanze è presente un insediamento di interesse rurale (art. 68 PTCP) rappresentato dal nucleo rurale di Portici Manarini (criterio penalizzante). In merito a tali fattori la ditta: (1) ha autocertificato, allegando relativa documentazione fotografica, che l area interessata, limitrofa ad un capannone esistente già ricompresa entro la recinzione esistente, non è interessata direttamente dalla presenza di vigneti; (2) ha indicato le attenzioni che sono state poste nella progettazione/realizzazione dell attività in virtù della sensibilità ambientale rilevata; (3) ha specificato come di fatto il sito non presenti più le caratteristiche tipiche previste dal PTCP nella definizione della aree soggette all art. 60: Contesti a vocazione agricola Pagina 10 di 11
11 caratterizzati dalla presenza del reticolo irriguo, dalla frequenza di presenze arboree e dalla presenza di elementi e strutture edilizie di preminente valore storico culturale, in quanto, come già esplicitato nello Studio Preliminare Ambientale, una porzione del sito (lotto A) risulta già edificata (è presente un capannone già realizzato ove andrà ad insediarsi la nuova attività), mentre la parte ove si prevede la realizzazione di un nuovo capannone (lotto B) risulta in parte già pavimentata e in parte destinata a verde (giardino) di pertinenza del capannone esistente e perimetrata da una siepe. Tale area non è quindi più utilizzata a fini agricoli, non presenta essenze arboree e reticolo idrico significativi o tipologie edilizie di valore storico culturale; (4) ha precisato che l edificio è soggetto all art. 26 delle NTA del PGT di Chiuduno, riferimento scheda 79 allegata al Piano delle Regole. La normativa del PGT fornisce indicazioni esclusivamente in merito alle modalità d intervento sul bene, ma non prevede la presenza di una fascia di rispetto e/o limitazioni d uso delle aree nel suo intorno. CONCLUSIONI Alla luce degli elementi contenuti nella verifica di assoggettabilità presentata dalla ditta ed agli esiti della verifica di cui alla d.g.r. n /10, l ufficio ritiene che non sussistano fattori legati all attività in esame che possano causare ripercussioni sull ambiente di importanza tale da rendere necessario l espletamento della procedura di valutazione di impatto ambientale. Si prescrive: l esecuzione, una volta avviata l attività di una campagna di rilevazioni fonometriche al fine di verificare il rispetto dei limiti previsti dal Piano di zonizzazione acustica comunale. Qualora le rilevazioni evidenziassero il superamento dei limiti imposti dalla normativa, la ditta dovrà presentare un piano di risanamento acustico, redatto in conformità con quanto previsto dalla d.g.r. n. 6906/01. Parte dei mappali interessati dalla futura attività, ricadenti in zone classificate dal PTCP come Contesti a vocazione agricola (art. 60), risultano classificati ai sensi del PGT del Comune di Chiuduno recentemente approvato come Ambito Agricolo Pianura Tipica. Nel dare atto di quanto indicato dalla ditta al precedente punto (3), si evidenzia che la valutazione degli aspetti urbanistici inerenti la trasformazione di tali aree (edificazione di un nuovo capannone), potrà trovare una più specifica valutazione nell ambito della Conferenza dei Servizi da convocarsi nell ambito del procedimento autorizzativo. L Istruttore Agro - Ambientale Il Responsabile del procedimento L Istruttore Agro Ambientale e lo specialista Agro Ambientale (x valutazione criteri localizzativi) Il Dirigente del Servizio Pagina 11 di 11
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Provincia di Bergamo Via T.Tasso, 8-24121 Bergamo Settore Ambiente Servizio Rifiuti Via G. Camozzi, 95 - Passaggio Canonici Lateranensi, 10-24121 Bergamo - Tel. 035387539 - Fax 035387597 Http://www.provincia.bergamo.it
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