ELEMENTI DI EDILIZIA OSPEDALIERA

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1 Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola di Medicina e Chirurgia Corso di Laurea in Infermieristica Polo Didattico di FRATTAMAMINORE ELEMENTI DI EDILIZIA OSPEDALIERA Dott. Chiacchio Ferdinando

2 FORME ARCHITETTONICHE 1. OSPEDALE MONOBLOCCO 2. STRUTTURA A PIASTRA, STRUTTURA UNICA CON SVILUPPO PREVALENTEMENTE ORIZZONTALE 3. POLIBLOCCHI A CORRIDOI 4. PADIGLIONI SEPARATI A UNO O PIU PIANI SVANTAGGI 1 1. Limitato contenuto funzionale per la riduzione dell area di piano 2. Eventualità di trasporti orizzontali ai piani bassi 3. Costi notevoli e forti disagi nel caso di modifiche interne 4. Completa dipendenza meccanica dei trasporti verticali VANTAGGI 1. Buona possibilità dei trasporti; 2. Chiari schemi di circolazione 3. Possibilità costruttive con minima superficie 4. Possibilità di centralizzazione, allacciata all area di degenza delle aree di trattamento, diagnosi e servizi

3 STRUTTURA A PIASTRA, STRUTTURA UNICA CON SVILUPPO PREVALENTEMENTE ORIZZONTALE VANTAGGI 2 SVANTAGGI 1. Possibilità di raggruppamento di funzioni correlate 2. Riduzione di montacarichi 3. Facile possibilità di espansione 1. Necessità di notevoli aree per la costruzione 2. Efficienza condizionata da un adeguato sistema di trasporti meccanici, manuali, misti 3. La costruzione di chiari schemi di circolazione non sempre è possibile

4 OSPEDALE A PADIGLIONI VANTAGGI 1. Limitazione dei fatti infettivi per la maggior possibilità di isolamento; 2. Possibilità di ricovero secondo il tipo di malattia e conseguentemente a seconda del tipo di terapia; 3. Possibilità di espansione degli edifici; 4. Maggiore flessibilità organizzativa SVANTAGGI 1. Lunghezza dei percorsi per il trasporto degli ammalati alle zone di diagnosi accertamento,terapia; 2. Polverizzazione dei servizi (cucine, ambulatori ecc.); 3. Difficoltà per la distribuzione dei flussi tecnici e per il funzionamento degli impianti tecnologici; 4. Disponibilità di una grande area per la costruzione 4

5 AZIENDA OSPEDALIERA A. CARDARELLI DI NAPOLI OSPEDALE A PADIGLIONI

6 TENDENZE MODERNE 1. MONOBLOCCHI 2. POLIBLOCCHI ARTICOLATI 3. CORPO DI FABBRICA IN PREVALENZA TRIPLO O MULTIPLO 4. AEREAZIONE, ILLUMINAZIONE DIRETTA, MA ANCHE ARTIFICIALE (CLIMITIZZAZIONE ECC.) 5. TENDENZA A DIMINUIRE IL NUMERO DEI POSTI LETTO PER SEZIONE A CAUSA DEI TIPI DI PATOLOGIA E DELLA CONSEGUENTE ASSISTENZA SPECIALIZZATA 6. TENDENZA A CAMERE CON NON PIU DI 6 LETTI, POSSIBILMENTE CAMERE A DUE O SINGOLE 7. POSSIBILMENTE SEVIZI IGIENICI PER OGNI CAMERA DI DEGENZA

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12 ELEMENTI DI EDILIZIA OSPEDALIERA Da un punto di vista igienico organizzativo si possono distinguere all interno degli ospedali tre zone funzionali diverse 1. Zona di degenza 2. Zona di Accertamento e Cura 3. Zona dei Servizi Generali

13 ZONA DI DEGENZA Le zone di degenza, sulla base della normativa vigente, sono organizzate in sezioni ed in divisioni. La sezione è l unità funzionale della zona di degenza e deve comprendere non meno di 25 p.l. e non più di 30 p.l. La divisione è composta da due o più sezioni (massimo quattro) comprendendo non meno di 50 p.l. e non più di 100 p.l. Le sezioni e le divisioni di specialità possono avere un numero inferiore di p.l. ma non inferiore rispettivamente a 15 e a 30 p.l.

14 ZONA DI ACCERTAMENTO E CURA Si tratta di una parte ospedaliera costituita da un notevole complesso di attrezzature le quali, negli ultimi anni, hanno assunto via via sempre una maggiore importanza. L evoluzione della scienza medica e la modificazione del sistema assistenziale sanitario, tuttora in atto, hanno imposto un relativo maggiore sviluppo di tale zona nei confronti di quella di degenza.

15 Zona di accertamento e cura Se risaliamo al principio del presente secolo noi incontriamo ad esempio, una chirurgia assai limitata, nonché l assenza di tecniche diagnostiche strumentali, vedi radiologia, dove la diagnosi e la terapia erano per lo più effettuate al letto del malato e non necessitavano di ambienti particolari. Oggi ben raramente si può rinunciare alla diagnostica strumentale; la chirurgia, sia generale che specializzata, ha raggiunto una complessità e delicatezza d intervento tali da richiedere locali all uopo attrezzati, i soli in grado di garantire la buona funzionalità dell equipe chirurgica.

16 Zona di accertamento e cura In questi ultimi anni si sono poi andati imponendo i centri di terapia intensiva, quali soprattutto le unità coronariche, le sezioni per neonati immaturi, i centri di emodialisi, i centri di rianimazione e i centri di terapia per i grandi ustionati, di pari passo con le continue conquiste mediche in tali importantissimi settori che forniscono un ingente contributo alla salvezze di vite umane.

17 E tali perfezionati metodi di indagine e terapia, associati al profondo mutamento verificatosi nel concetto di assistenza ospedaliera, non più riservata ai soli indigenti, ma spettante di diritto a tutta la popolazione (socializzazione della medicina), hanno trasformato l ospedale, da luogo essenzialmente di degenza a centro prevalentemente diagnostico e terapeutico non solo per il ricoverato, ma per la popolazione tutta (attività ambulatoriale). Ne consegue la necessità di fornire alla zona di accertamento e cura un adeguato sviluppo e una certa indipendenza, sia dal punto di vista funzionale che da quello dislocativo, rispetto ai reparti di degenza.

18 Zona di accertamento e cura Comprende i seguenti principali reparti: 1. Reparto di Accettazione, Pronto Soccorso e Astanteria; 2. Centri di Terapia Intensiva (Rianimazione, UTIC, Sezione Immaturi, Centri per i grandi Ustionati, Centri di Emodialisi) ; 3. Centro Trasfusionale; 4. Poliambulatorio; 5. Reparto di analisi cliniche, batteriologiche e virologiche, Anatomia e istologia patologica; 6. Reparto radiologico ed eventualmente fisioterapico; 7. Reparti operativi chirurgici o specializzati

19 Zona di Accertamento e Cura Pronto Soccorso e di Accettazione va ubicato nella posizione più comoda rispetto alle vie di accesso e pertanto, se si tratta di H monoblocco, vi sarà riservata una parte del piano terreno con accesso indipendente sito nella posizione più favorevole rispetto alle vie più prossime di grande comunicazione; se si tratta di H a padiglione (o una parte di esso) più prossimo all allineamento stradale dell area ospedaliera.

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21 1. Triage infermieristico con assegnazione del codice colore che stabilisce la priorità di Accesso alla visita medica CODICE ROSSO: IMMEDIATO PERICOLO DI VITA, ACCESSO IMMEDIATO CODICE GIALLO: POTENZIALE PERICOLO DI VITA, ACCESSO NEL PIÙ BREVE TEMPO POSSIBILE CODICE VERDE: NESSUN PERICOLO DI VITA, ACCESSO DOPO I CODICI ROSSO E GIALLO CODICE BIANCO: NESSUNA URGENZA, ACCESSO DOPO I CODICI ROSSO, GIALLO E VERDE

22 Nell'ambito del Pronto Soccorso sono attive le seguenti aree: 1. Area del Triage, in cui il personale infermieristico, adeguatamente formato, attribuisce agli utenti un codice di priorità di accesso agli ambulatori; 2. Area Rossa (codici Rossi e Gialli di emergenza-urgenza): per la rianimazione, la stabilizzazione ed il trattamento iniziale di tutte le emergenze; 3. Area Verde (codici Verdi e Bianchi): con quattro ambulatori ed una sala gessi, per il trattamento ambulatoriale dei traumi e per la valutazione di pazienti in condizioni non gravi; 4. Area di osservazione breve (12-24 ore): con quattro posti letto monitorizzabili, in cui si svolge attività assistenziale per la valutazione diagnostica ed il trattamento a breve termine di patologie urgenti ad alto grado di criticità, ma bassa gravità potenziale, (per le quali, cioè, potrebbe non essere necessario il ricovero ospedaliero); oppure osservazione e valutazione di pazienti a bassa criticità, ma potenziale gravità.

23 Nell Area di degenza della Medicina d Urgenza sono attive le seguenti aree: 1. Area di degenza breve: costituita da otto posti letto per la definizione diagnostica ed il trattamento di pazienti ad alto grado di criticità, che possono essere dimessi entro pochi giorni - dopo osservazione e degenza brevi. Le patologie di riferimento sono le sincopi, le aritmie atriali parossistiche, lo scompenso cardiaco, l asma bronchiale, la colica renale, il dolore addominale, la polmonite, la trombosi venosa profonda, il trauma cranico, le disidratazioni, le intossicazioni e gli scompensi metabolici; 2. Area per Osservazione sub-intensiva: con otto posti letto monitorati con degenza massima di ore per pazienti instabili o ad elevato rischio di instabilità che ancora non richiedono il ricovero in terapia intensiva, ma che necessitano monitoraggio non invasivo. Nell'area di Osservazione sub-intensiva vengono accolte le urgenze cardiorespiratorie, neurologiche, infettive, gastroenterologiche e metaboliche sia come ricovero sia come osservazione senza ricovero.

24 Entrambe le aree presentano rapido accesso ai servizi diagnostici e disponibilità di procedure diagnostico-strumentali complesse (ecografia, etc.).

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