I bambini hanno bisogno di famiglie normali. per questo i servizi debbono dotarsi di linee

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1 Conseguenze della disapplicazione della carta dei Servizi Sociali. Proposte per le nuove linee guida per il lavoro degli assistenti sociali I bambini hanno bisogno di famiglie normali per questo i servizi debbono dotarsi di linee guida certe Rosalba Trabalzini, psichiatra, psicologo, psicoterapeuta Resp. Scientifico

2 I bambini, fin dal loro primo giorno di vita, da sempre vengono affidati alla madre ed al padre e sono loro che, nel bene e nelle difficoltà, restano per il piccolo le prime figure di riferimento Il piccolo svilupperà il suo personale modo di essere in base al tipo di attaccamento che i genitori sapranno infondergli, e saranno sempre loro, i genitori a diventare la sua base sicura verso la quale si rifugerà, anche qualora non dovessero essere una madre o un padre proprio rassicuranti

3 La teoria dell attaccamento elaborata dallo psichiatra John Bowlby e confermata dall antropologa Mary Ainsworth illustra proprio questa correlazione tra la capacità o meno della madre e del padre di captare i bisogni del bambino e la loro soddisfazione Qualunque sia il risultato, soddisfatto o meno, per il bambino i genitori restano le sue prime ed uniche persone di riferimento e la famiglia sarà tale per tutta la vita

4 Il legislatore deve aver tenuto a mente questa realtà quando ha approvato la legge a tutela dei minori e di fatto afferma il diritto, quando si parla dei bambini, di crescere ed essere educati all interno della propria famiglia

5 Ma, cosa accade ai minori se la famiglia non è in grado di adempiere al ruolo stabilito e, non per propria volontà ma per motivi non sempre comprensibili? E sempre la legge a dare delle risposte: chi è privo di un ambiente familiare all'altezza dell accudimento di un bambino, è previsto il suo inserimento in una casa famiglia o affidato a dei genitori affidatari

6 Ma quale è il confine da valicare per traghettare un bimbo dalla sua famiglia alla famiglia affidataria o alla casa famiglia? A chi tocca l onere e con quali regole questo avviene? I Servizi Sociali hanno davvero le competenze necessarie per stabile se una mamma con una patologia borderline, ad esempio, sia una madre negativa e per questo da separare dal minore?

7 E se il problema è quello di un papà con una diagnosi di bipolarismo, davvero il bimbo deve essere allontanato perché è negativo vedere un papà in profonda depressione o in fase maniacale dirompente al punto da spaventarlo? E se, il problema è la separazione della coppia che non riesce a trovare un equilibrio tale da consentire al minore di vivere entrambi i genitori in modo armonico?

8 Conseguenze della disapplicazione della carta dei Servizi Sociali Sono davvero tanti gli esempi che potrebbero essere messi in evidenza e per il quale non ci sono garanzie su cosa è meglio per il minore Ecco perché, non solo sono necessarie delle linee guida ben chiare che prendano in considerazione anche tutta una serie di problematiche psichiche, ma che venga inserita anche la figura dello psichiatra all interno dei servizi, l unica figura in grado di emettere una diagnosi funzionale della famiglia e stabilire il rimedio migliore

9 Ed invece, cosa sta accadendo ormai da qualche anno, a molte delle nostre famiglie che per motivi vari si trovano in difficoltà sia a livello economico che psichico? E, può capitare ad ognuno di noi di perdere il lavoro e trovarsi senza più la copertura economica arrivando a fare così delle scelte che possono mettere in difficoltà i propri figli

10 Ebbene, bisogna fare molta attenzione, qualsiasi cosa ci capiti, dalla perdita del posto di lavoro ad una depressione, dalle difficoltà di relazione con il proprio partner ai rapporti compromessi con la propria famiglia di origine, se l informazione di una nostra debolezza temporanea arriva agli uffici del Servizi Sociali ci si può trovare privati della genitorialità

11 E l art. 403 a conferire un potere smisurato a questa figura professionale. Il testo così recita: Quando un minore si trova in una condizione di grave pericolo per la propria integrità fisica e psichica, la pubblica autorità, a mezzo degli organi di protezione dell infanzia, lo colloca in luogo sicuro sino a quando si possa provvedere in modo definitivo alla sua protezione

12 Avendo una natura operativa e di protezione, il provvedimento, non richiede quindi l esplicitazione dettagliata delle motivazioni addotte; deve tuttavia essere indicata la presenza di una situazione attuale di sofferenza e pregiudizio del minore

13 E però necessario, quando il provvedimento si contrappone alla volontà dei genitori, che questi siano in ogni caso tempestivamente informati che il minore è sotto la protezione della pubblica autorità e che, l intervento è stato segnalato all autorità giudiziaria minorile competente per la risoluzione del conflitto Non è necessario che venga indicato il luogo in cui il minore si trova se ciò serve a proteggerlo

14 Ad operare è la Pubblica Autorità e quindi: gli organi di polizia e quelli deputati all assistenza dei minori e alla protezione dell infanzia. I primi devono comunque sempre avvalersi dei secondi. Non è invece vero il contrario Pertanto, se l iniziativa di protezione proviene dai Servizi Sociali, essi dovranno farsi carico della collocazione in luogo sicuro e potranno richiedere l intervento della forza pubblica soltanto se ciò è strettamente necessario per vincere la resistenza dei genitori. Quindi, i Servizi Sociali operano il totale autonomia

15 Il legislatore infatti considera i Servizi Sociali quali referenti privilegiati del minore e questo. in assenza di linee guida certe che stabiliscono un percorso verificabile e ripetibile e soprattutto, in totale autonomia valutativa e diagnostica

16 Il presupposto per intervenire è che vi sia un grave pericolo per l integrità fisica e psichica del minore e dovrebbe essere solo l urgenza e la necessità di porre riparo ad una situazione di grave rischio per il minore a giustificare l allontanamento dalla famiglia Ma, come può un assistente sociale, in forza ai Servizi Sociali, valutare e diagnosticare un pericolo psichico ai danni di un minore? E solo un medico, e nello specifico lo psichiatra o neuropsichiatra infantile, la figura in grado di fare una adeguata valutazione

17 Non c è ombra di dubbio che i bambini hanno bisogno di restare nel loro ambito famigliare, e se la famiglia è temporaneamente in difficoltà, è l intero nucleo che va aiutato e protetto e non è di certo collocando il minore presso una struttura assistenziale, del tipo casa famiglia, che si fa il bene del minore

18 All arrivo di una qualsivoglia segnalazione, i Servizi Sociali dovrebbero prendere in osservazione la famiglia nel suo insieme, attraverso colloqui individuali ed è solo dopo aver verificato i bisogni che possono essere messi in atto i correttivi necessari per sostenere la genitorialità e conseguentemente il minore

19 Sono i Servizi Sociali che debbono adattarsi alla famiglia in difficoltà e non di certo il contrario, ma per arrivare a questo obiettivo è necessario ripensare i Servizi Sociali come struttura organizzativa e propositiva Deve essere pensata una equipe multidisciplinare che agisca in modo coordinato con ruoli, funzioni e confini chiari per ogni singola figura professionale e quindi: lo psichiatra, l assistente sociale, l educatore/psicologo ed il legale

20 La figura centrale per coordinare il gruppo di lavoro cui è affidata la famiglia, ovvero, il minore è lo psichiatra Il coordinatore, infatti, oltre a saper armonizzare il lavoro dell equipe deve saper cogliere i segnali di disagio, capire se l aggressività latente faccia parte di un correlato del disagio o se patologie sotterranee fanno da corollario alla conflittualità genitoriale

21 L assistente sociale è sicuramente il profilo professionale con le competenze di lavoro in rete con i servizi istituzionali, l educatore / psicologo attraverso il protocollo stabilito dovrà ricomporre la relazione all interno della famiglia, ma relativamente agli aspetti decisionali deve essere lo psichiatra, l unica figura in grado di fare una diagnosi, sia medica che psicologica, a stabilire quali correttivi apportare per quella particolare famiglia disfunzionale in quel particolare momento

22 La storia della famiglia va sottoposta al Giudice del Tribunale di Minori nella sua interezza e nel modo più esplicativo possibile, il tutto, per mettere il Giudice nella posizione di prendere una decisione veramente nel rispetto del minore

23 L eventuale scelta della casa famiglia va riservata solo ed unicamente a quei casi dove pur avendo tentato di tutto per non sradicare il minore dalla sua famiglia, non ci sono altre alternative Il lavoro dei Servizi Sociali a questo dovrebbe tendere

24 Conseguenze della disapplicazione della carta dei Servizi Sociali. Proposte per le nuove linee guida per il lavoro degli assistenti sociali Grazie per l attenzione

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