AI SOCI DELLA SEZIONE LOMBARDIA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "AI SOCI DELLA SEZIONE LOMBARDIA"

Transcript

1 AI SOCI DELLA SEZIONE LOMBARDIA Caro Socio, ti invio l ultima newsletter di Mazars, che propone uno sguardo d insieme sulle novità normative nell ambito dei principi contabili e di revisione. Ti segnalo che per il prossimo 23 giugno, il nostro Socio Sostenitore, ha organizzato il seminario sul tema degli Expatriates. In allegato trovi il programma dell'evento e la scheda di iscrizione. Cordiali saluti. Michael Tesch Presidente Sezione Lombardia ANDAF

2 La Newsletter di Mazars sui principi contabili Beyond the GAAP ITALIA N 02 Giugno 2011 Sommario Editoriale News p 02 Focus su IFRS L Exposure Draft sul Leasing: i principali p 06 commenti e le principali revisione ITALIA Impairment ed avviamento nel settore p 10 bancario Focus sull OIC: attività, principi contabili p 13 e guide applicative Revisione: contenuti art.17 e 19 d.lgs. p 14 39/2010 Beyond the GAAP - ITALIA oggi si presenta particolarmente ricco di notizie e informazioni, perché parimenti ricco si presenta ai nostri occhi il periodo a cui si fa riferimento. Sono numerose le novità in campo nazionale, in particolare per quanto concerne la pubblicazione di due documenti da parte di OIC, entrambi riguardanti l impairment dell avviamento in due settori molto rilevanti per il sistema economico complessivo del nostro Paese: istituti di credito e assicurazioni. I documenti OIC rappresentano, infatti, degli interessanti approfondimenti sui contenuti dell Applicazione n. 2, Impairment e avviamento, pubblicata nel dicembre 2009, per quanto concerne banche e compagnie assicurative, le quali, come facilmente intuibile presentano per gli amministratori delle specificità evidenti rispetto al classico settore manifatturiero a cui i documenti generali normalmente fanno implicito riferimento. Nel presente numero di Beyond the GAAP - ITALIA si è scelto di presentare i contenuti del documento OIC riguardante l impairment dell avviamento degli istituti di credito. Non meno rilevanti sono le novità in ambito internazionale. Lo IASB ha infatti recentemente pubblicato una serie di nuovi principi IFRS, che concernono la redazione del bilancio consolidato e la valutazione delle partecipazioni qualificate e non. Al contempo, il Board ha emanato un documento, IFRS 13, dedicato interamente alle modalità di utilizzo del fair value nelle valutazioni di fine esercizio. Buona lettura! Redazione : Stefano Bianchi, Claudia Mezzabotta, Paola Pedotti, Rosanna Vicari Stefano Bianchi Claudia Mezzabotta Rosanna Vicari Contatti: Mazars S.p.A. Corso di Porta Vigentina, Milano marketing@mazars.it Tel:

3 Principi contabili internazionali News 2 12 maggio 2011 Lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 13, Fair Value Measurement, di concerto con il FASB, che ha emendato il Topic 820 (il vecchio SFAS 157). I due board hanno così compiuto un nuovo grande passo verso la convergenza dei principi contabili internazionali e statunitensi. Il nuovo principio IFRS 13 raccoglie in un unico documento le norme che definiscono il concetto di fair value e il suo utilizzo nei diversi contesti valutativi delineati dai principi IFRS nel loro complesso. Inoltre, come accennato, il nuovo documento rappresenta un allineamento delle norme internazionali e statunitensi, anche per quanto concerne la loro applicazione concreta alle differenti fattispecie contabili, al fine di ridurre il più possibile le difficoltà interpretative di un concetto, quello di fair value, per l appunto, che finora ha presentato molte difformità tra l impianto logico-tecnico internazionale e quello del FASB. Lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 12, Disclosure of Interests in Other Entities, che riguarda le informazioni di bilancio da fornire in relazione alle partecipazioni in entità, incluse le società controllate e collegate e le joint venture. Tali informazioni dovrebbero mettere in grado i lettori del bilancio di comprendere al meglio la natura dei rischi associati agli investimenti in partecipazioni strategiche (qualificate e non) destinate a permanere nel medio lungo termine nel patrimonio aziendale. Inoltre, esse dovrebbero mostrare gli effetti della presenza di tali investimenti sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul risultato economico complessivo e sui flussi finanziari dell entità che ne è titolare. Lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 11, Joint Arrangements, che sostituisce il principio IAS 31, Interests in Joint Ventures. In particolare, il nuovo IFRS 11 basa la definizione di <<contratti congiunti>> sulla sostanza degli stessi e della ripartizione di diritti e obbligazioni degli investitori nel capitale netto di tali tipi di entità, pur non trascurandone la forma giuridica e la presenza di eventuali altri accordi e circostanze che renderebbero impossibile per un socio prevalere sull altro o sugli altri. Inoltre, si elimina il criterio di valutazione delle joint venture tramite consolidamento proporzionale nel bilancio consolidato del socio, imponendo l uso del solo equity method, lo stesso che deve essere utilizzato per le partecipazioni in società collegate. Le regole per la disclosure delle informazioni relative ai joint arrangements sono riportate, invece, nel principio IFRS 12. Lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 10, Consolidated Financial Statements, che sostituisce il principio IAS 27, Consolidated and Separate Financial Statements. In particolare, il nuovo IFRS 10 basa la definizione di controllo di un entità su un altra entità quando l investitore è esposto o vanta diritti a ricevere rendimenti variabili derivanti dal suo coinvolgimento nella partecipata e ha la capacità di influenzare tali rendimenti attraverso l esercizio del proprio potere sulla partecipata stessa. Gli elementi che definiscono il controllo, e quindi l obbligo di consolidamento, sono pertanto i seguenti: potere sulla partecipata; esposizione o diritti al rendimento variabile generato dal coinvolgimento nella partecipata; la capacità di esercitare il proprio potere sulla partecipata per influenzare il rendimento da questa generato.

4 Le informazioni da fornire con riguardo alle partecipazioni in società controllate sono definite nel principio IFRS 12, Disclosure of Interests in Other Entities. N.B.: L applicazione di questi nuovi principi, secondo il Board, è obbligatoria per i bilanci degli esercizi che si aprono il 1 gennaio 2013 o in data successiva. I principi, tuttavia, non sono ancora applicabili nei Paesi dell Unione Europea in quanto non ancora omologati. Principi contabili nazionali 20 maggio 2011 L OIC ha pubblicato la versione definitiva del primo principio contabile italiano per il Terzo Settore, intitolato Quadro sistematico per la preparazione e la presentazione del bilancio degli enti non-profit. In esso si definiscono i postulati di bilancio che devono informare la redazione dei conti annuali degli enti non-profit, i quali presentano alcune peculiarità che li distinguono dalle società costituite a scopo di lucro, specie per quanto concerne le modalità con cui devono essere rappresentati i <<vantaggi>> per gli associati a tali enti, in termini non solo quantitativi (l ente non-profit si prefigge normalmente il pareggio tra ricavi e costi e il reinvestimento di eventuali utili a fini migliorativi delle attività a servizio degli associati), ma anche di erogazione di beni e servizi a condizioni agevolate rispetto al mercato. News al comparto assicurativo e va letta congiuntamente e in via complementare a detta applicazione. L obiettivo del documento è di analizzare alcune peculiarità proprie del settore assicurativo nell effettuazione degli impairment test dell avviamento che risultano essere meritevoli di autonomo approfondimento. Si applica ai bilanci consolidati predisposti dalle compagnie di assicurazione e ai bilanci individuali redatti secondo gli IFRS. Questo documento si applica a decorrere dai bilanci in corso alla data di sua approvazione, vale a dire, nel caso di esercizio coincidente con l anno solare, ai conti annuali che si chiuderanno il 31 dicembre marzo L OIC ha pubblicato il testo definitivo dell Applicazione IFRS n. 2.1, Impairment e avviamento per il settore bancario. Essa fornisce alcune importanti considerazioni ed esempi sulle specifiche modalità di applicazione dello IAS 36 ai bilanci di imprese operanti nel settore bancario. Tale comparto, infatti, per effetto della tipologia di business, presenta alcune peculiarità nell effettuazione dell impairment dell avviamento. L Applicazione rappresenta un integrazione degli aspetti generali analizzati nell Applicazione IFRS n. 2, poc anzi citata, e quindi va letta congiuntamente con quest ultima. Questo documento si applica a decorrere dai bilanci in corso alla data di sua approvazione, vale a dire, nel caso di esercizio coincidente con l anno solare, ai conti annuali che si chiuderanno il 31 dicembre maggio 2011 L OIC ha pubblicato il testo definitivo dell Applicazione IFRS n. 2.2., Impairment e avviamento per il settore assicurativo. Essa rappresenta una integrazione dell Applicazione n. 2, Impairment e avviamento, con riferimento

5 Documenti Assirevi News 4 Aprile 2011 Assirevi ha pubblicato il documento 165, intitolato Le verifiche di solvibilità corretta effettuate per finalità di vigilanza della società di revisione incaricata della revisione contabile del bilancio consolidato. Il documento è entrato in vigore al momento della pubblicazione. Il testo integrale è reperibile gratuitamente sul sito nella sezione i documenti Assirevi. Gennaio 2011 Assirevi ha pubblicato il documento 160, Verifiche periodiche della regolare tenuta della contabilità sociale, e il documento 159, Bilanci di liquidazione: la relazione della società di revisione. Entrambi i documenti sono entrati in vigore al momento della pubblicazione. Il testo integrale è reperibile gratuitamente sul sito nella sezione i documenti Assirevi. Marzo 2011 Assirevi ha pubblicato il documento 164, Conferma annuale dell indipendenza al comitato per il controllo interno e la revisione contabile, e il documento 163, Aspetti operativi connessi all entrata in vigore del D-lgs. 39/2010: alcuni chiarimenti sui principi di revisione di riferimento nella fase transitoria. Entrambi i documenti sono entrati in vigore al momento della pubblicazione. Il testo integrale è reperibile gratuitamente sul sito nella sezione i documenti Assirevi. Febbraio 2011 Assirevi ha pubblicato il documento 162, L attestazione del revisore contabile sulla rendicontazione analitica/regolatori delle società di gestione aeroportuale, e il documento 161, La relazione sulle questioni fondamentali. Entrambi i documenti sono entrati in vigore al momento della pubblicazione. Il testo integrale è reperibile gratuitamente sul sito nella sezione i documenti Assirevi.

6 5

7 6 IFRS PREMESSA L Exposure Draft sul Leasing: principali commenti e revisioni Nell agosto 2010 lo IASB e il FASB congiuntamente hanno emesso l exposure draft del principio internazionale sul leasing con l obiettivo di sostituire gli standard attualmente in vigore su tale tematica (IAS 17 e IFRIC 4). Sinteticamente, l ED propone il riconoscimento di tutti i contratti di locazione nel bilancio, senza distinguere tra contratti di tipo operativo e finanziario (si veda anche Beyond the GAAP ITALIA del gennaio 2011). Inoltre per il locatore è previsto un approccio contabile di tipo ibrido basato sulle caratteristiche economiche del contratto di locazione, più in particolare sull analisi del trasferimento dei rischi e benefici associati all attività sottostante. L ED è stato oggetto di numerose lettere di commenti (più di 800), pubblicate dai board, inviate da diverse entità tra le quali società quotate, non quotate e operanti nel settore finanziario. I due board hanno anche condotto diverse tavole rotonde e workshop per illustrare i contenuti dell ED agli addetti ai lavori e raccogliere i loro feedback che sono stati spesso negativi. I principali commenti sui modelli contabili proposti L approccio contabile per il locatario Molti commentatori sono favorevoli all approccio contabile previsto dall ED per il locatario che consiste nel riconoscimento di un diritto all utilizzo di un bene in cambio dell obbligazione a pagare dei canoni. Tuttavia sollevano diverse critiche in relazione a : complessità e costo dell attuazione dell impostazione contabile in relazione alla valutazione iniziale e successiva delle attività e passività correlate al contratto; riduzione della comparabilità, considerato l elevato uso di stime nella determinazione delle obbligazioni a pagare i canoni; l impatto a conto economico dell ammortamento del diritto all uso che potrebbe non essere più lineare. L approccio contabile per il locatore Le critiche espresse dai commentatori sono unanimi in relazione all approccio ibrido proposto nell ED ritenendolo più difficilmente applicabile rispetto a quello del locatario. Le criticità sollevate sono state tali da suggerire ai Boards una rivisitazione del documento anche mediante test applicativi sul campo dei principi enunciati prima che gli utilizzatori finali possano effettivamente procedere al loro recepimento. Infatti i principali commenti espressi sollevano dubbi circa il reale progresso sulla rappresentatività dell operazione nei conti di bilancio che, invece, il modello attuale sembrerebbe garantire, a cui vanno aggiunti i notevoli costi implementativi rispetto ai reali benefici ottenibili. Le opinioni invece sono contrastanti sulle tempistiche di sviluppo dei modelli contabili in capo al locatario e al locatore. Alcuni ritengono che sia opportuno procedere dando priorità a quello del locatore, altri che i due modelli debbano procedere in parallelo accettando una dilazione dell entrata in vigore del nuovo standard.

8 Focus su 7 I principali commenti sull implementazione dei modelli contabili proposti Definizione di contratto di locazione (lease) La maggior parte dei commentatori ritiene che debba essere riconsiderata la definizione di lease poiché, a loro giudizio, quella proposta nell ED non è sufficientemente chiara al punto da non rendere sempre possibile valutare se un contratto rientri nella definizione di lease o di servizio. In particolare vi è unità di vedute sul fatto che la definizione di contratto di locazione debba essere sufficientemente appropriata al punto da non rendere necessarie linee guida aggiuntive per poter distinguere un lease da un contratto di vendita o di acquisto. Durata del contratto di locazione Sul tema vi è la visione quasi unanime che non si debba considerare la durata massima stimata del contratto ai fini della rilevazione iniziale poiché raramente è una ipotesi realizzabile. Le principali alternative che i commentatori propongono sono: adottare un termine ragionevolmente certo secondo la definizione dello IAS 17; prevedere il recepimento delle opzioni di estinzione anticipata o estensione della locazione solo se il contratto favorisce per il locatario o per il locatore tali scelte, vale a dire qualora l esercizio delle opzioni sia considerata altamente probabile. L obbligazione a pagare i canoni Molti non concordano con la proposta di determinare l obbligazione a pagare i canoni considerando elementi quali penalità e/o garanzie stimate sulla base della loro probabilità di realizzo. Le motivazioni di tale posizione sono legate sia ai costi che tali stime potrebbero comportare sia al livello di affidabilità attribuibile a tali stime che potrebbero generare una ingiustificata volatilità sul conto economico. Contratti di locazione a breve termine E stata apprezzata l introduzione di un modello semplificato per i contratti di locazione a breve termine. Tuttavia molti ritengono che l approccio per il locatore debba essere coerente con quello del locatario. Si ricorda, infatti, che il locatario mantiene iscritto in bilancio l attività locata e la passività corrispondente mentre il locatore si iscrive solo i canoni a conto economico. Altre questioni I commenti raccolti riguardano anche altre questioni, quali: i metodi di rilevazione o contabilizzazione delle opzioni di acquisto; i criteri di identificazione di una transazione come una vendita o una operazione di leaseback; la rappresentazione a conto economico e nello stato patrimoniale; la numerosità delle note al bilancio richieste (considerate eccessive); la possibilità di scelta di recepimento del principio sia secondo un modello sia pienamente applicabile sia semplificato per quanto concerne la retroattività; una dilazione della data di prima applicazione del principio; la determinazione del tasso di attualizzazione; la contabilizzazione del contratto di locazione tra la data di sottoscrizione del contratto e il suo inizio effettivo.

9 Focus su Le principali modifiche 8 A seguito dei commenti ricevuti e di cui si è detto nei paragrafi precedenti i board hanno rivisto i seguenti tre aspetti: definizione di un contratto di locazione; definizione di durata del contratto di locazione; canoni di locazione variabili. Definizione di un contratto di locazione Secondo l ED un lease è un contratto nel quale il diritto all utilizzo di una specifica attività (l attività sottostante) è trasferito per un periodo di tempo, in cambio di un corrispettivo. Questa definizione segue due principi fondamentali: l adempimento del contratto dipende dalla fornitura di una attività specifica; e il contratto trasferisce il diritto di controllare l'uso di un bene per un determinato periodo di tempo. Sulla base dei commenti ricevuti i board hanno chiesto al gruppo di lavoro identificare due tipologie di lease con differenti impatti sul conto economico (lasciando inalterato l approccio a stato patrimoniale); in particolare: il lease finanziario con un modello di rilevazione a conto economico coerente con le proposte già contenute nell ED; altre tipologie di lease con un modello di rilevazione a conto economico coerente con quello già presente nell attuale IAS 17 per il leasing operativo. Rimangono tuttavia aperte numerose questioni quali: cosa si intende per attività specifica?, come devono essere considerati i contratti di servizio che prevedono l'uso occasionale di attività?, può una attività che è una porzione di una attività essere considerata una specifica attività ai fini del lease?, il diritto all utilizzo di una specifica attività definita nell ED è coerente con il corpo dei principi o degli ED su altri temi? Definizione di durata di un contratto di locazione Nell ED i due board hanno proposto di definire la durata di un lease come la durata massima che più probabilmente non si verificherà. Sulla base di questa definizione la durata del contratto era determinata prendendo in considerazione l effetto implicito ed esplicito delle opzioni contrattuali relative a rinnovi o a estinzioni anticipate e/o fattori tipici del business quali strategie del management a cui associando una probabilità di realizzazione era possibile stimare la durata massima del contratto di locazione. Sulla base dei commenti pervenuti la nuova definizione di durata massima dovrebbe essere la seguente: Il periodo di locazione dell attività sottostante stabilito dal contratto e non annullabile, considerando qualsiasi opzione di rinnovo o di risoluzione anticipata quando esiste un significativo incentivo economico ad esercitare sia il rinnovo sia a non esercitare l estinzione anticipata. Questa nuova definizione ha il vantaggio di semplificare la questione poiché la durata è valutata sulla base di fattori obiettivi escludendo stime soggettive che potrebbero generare conflitti interpretativi anche fra i soggetti coinvolti nel contratto.

10 Focus su 9 Canoni di locazione variabili Come i canoni variabili incidono nella determinazione delle attività e passività correlate a un lease è stato un tema di particolare interesse da parte dei commentatori. Il campo di applicazione dei canoni di locazione variabili nella determinazione delle attività e passività, così come proposto nell ED, a detta di molti (anche di Mazars) non risultava in linea con il Quadro Sistematico. Conseguentemente i due board sembra concordino sulla limitazione dell inclusione dei canoni di locazione variabili nella determinazione delle attività e passività ai seguenti: canoni che dipendono da un indice o da un tasso; canoni per i quali la variabilità manca di sostanza commerciale; canoni che soddisfino una soglia elevata di manifestazione (quale la ragionevole certezza). I board continueranno la loro discussione sia sui temi appena esposti sia su altri argomenti quali il valore residuo garantito sia sulle penalità nel caso di opzioni legate alla durata dei contratti di locazione.

11 Focus su ITALIA Le turbolenze dei mercati finanziari e le correlate difficoltà dell economia reale costringono i preparatori dei bilanci ad una particolare attenzione nello svolgimento dell impairment test che non è solo una prerogativa degli IFRS ma è centrale anche nei principi contabili italiani. L obiettivo di questo contributo è analizzare le linee guida fornite dall OIC con le due Applicazioni pubblicate nel mese di marzo e maggio 2011 che rappresentano una integrazione dell Applicazione n. 2 Impairment e avviamento con riferimento al comparto assicurativo e bancario e vanno lette congiuntamente e in via complementare a detta applicazione del dicembre 2009 ed al Documento n. 4 del Tavolo di coordinamento fra Banca d Italia, Consob e Isvap in materia di applicazione dei principi contabili internazionali del marzo L impostazione di impairment seguita dallo IAS 36 si basa sulla determinazione del valore recuperabile come il maggiore tra il fair value (valore equo) di un attività o di un unità generatrice di flussi finanziari (Cash Generating Unit CGU) dedotti i costi di vendita e il proprio valore d uso. Schematizzando, il processo di impairment può essere riassunto nelle seguenti sei macrofasi: quando l impairment test va effettuato; identificazione delle unità generatrici di cassa (CGU); 10 Impairment e avviamento nel settore bancario identificazione dei valori contabili da assoggettare ad impairment; determinazione del valore maggiore tra (i) valore d uso e (ii) fair value; contabilizzazione dell impairment. E importante sottolineare come lo IAS 36, una volta identificato che il valore di recupero sia inferiore al valore contabile dell unità soggetta ad impairment, ha deciso di affidarsi all economic criterion per definire il quando contabilizzare l impairment loss. Ciò significa che ogni volta che il valore di recupero sia inferiore al valore contabile dell unità soggetta ad impairment, la perdita va contabilizzata necessariamente. Non vanno cioè fatte ulteriori considerazioni circa il fatto che la perdita vada contabilizzata solo se avente una natura permanente e non temporanea ( permanent criterion ) o se sia più o meno probabile che la società sia in grado di recuperare il valore contabile dell unità soggetta ad impairment ( probability criterion ). L impairment test, andrebbe effettuato a livello di singolo asset. Tuttavia, se questo non sia possibile, gli asset andranno raggruppati in unità generatrici di cassa e il test andrà effettuato a tale livello. Nell effettuare l impairment test a livello di unità generatrici di cassa, particolari problematiche potrebbero sorgere nell allocare correttamente il goodwill e le attività centralizzate (corporate assets). Figura 1: Il modello dell impairment

12 Focus su 11 In questo numero di Beyond the GAAP - ITALIA evidenzieremo alcune tematiche ed approcci proposti relativi all impairment e all avviamento del settore bancario illustrate nella Applicazione per il settore bancario n. 2.1 mentre le tematiche relative al settore assicurativo verranno trattate nei successivi numeri. 1. Allocazione del costo di acquisizione in una business combination bancaria In un operazione di aggregazione aziendale, nel settore bancario, assumono rilevanza una serie di attività immateriali quali: attività legate al cliente (customer relationship related), cioè rapporti contrattuali o non contrattuali ma comunque separabili dai quali l impresa ritrae un reddito; attività basate su contratto (contract based), quali contratti di gestione, di servizio di attività finanziarie; attività legate al marketing, quali brand di pertinenza del gruppo, marchi di prodotto, marchi di servizio, nomi di dominio internet. Secondo il documento OIC nelle acquisizioni bancarie particolare importanza hanno le immobilizzazioni immateriali rappresentate dalla prima categoria e cioè le relazioni con la clientela che possono essere esplicitate in varie componenti tra cui: la valorizzazione della raccolta a vista (i cosiddetti core deposits) rappresentata dal valore attuale della redditività che un portafoglio di depositi può generare lungo la vita attesa del rapporto contrattuale. In fase di Purchase Price Allocation (PPA) per la determinazione del fair value si considerano soltanto il valore dei rapporti in essere, e non anche quello dei nuovi rapporti, perché il beneficio futuro che utilzzerà l acquirente è dato dalla forma di raccolta che presenta costi inferiori a quelli di mercato. In sostanza l acquirente potrà disporre di una massa di raccolta per la propria attività creditizia il cui tasso di remunerazione è inferiore ai tassi di mercato, il cosidetto deposit premium; la valorizzazione dell attività di gestione del risparmio, rappresentata dal valore dei prodotti di asset management (se all interno del business acquisito sono presenti società di gestione del risparmio) e dei relativi rapporti con la clientela in capo alla rete distributiva; la valorizzazione del portafoglio di polizze assicurative (anch esso comprendente la componente prodotto e la componente distributiva), rappresentata nella sostanza dal cosiddetto embedded value e cioè il valore prospettico dei flussi reddituali ritraibili dai contratti assicurativi in essere; la valorizzazione di attività di servizio, quali, per esempio, quelle correlate all amministrazione e custodia di strumenti finanziari. 2. Cash-Generating Unit (CGU) ai fini dell impairment L identificazione delle CGU per lo svolgimento dell impairment è spesso oggetto di discussione tra i vari soggetti coinvolti nella redazione dell informazione finanziaria, a quale livello fermarsi e su quale suddivisione adottare. Nel settore bancario i flussi finanziari sono spesso legati a suddivisione di prodotto, clientela (corporate/retail) e localizzazione geografica come per esempio: intermediazione creditizia suddivisa tra retail, corporate, private; attività di investment banking; attività di gestione del risparmio; attività assicurativa; servizi finanziari (per es. leasing, factoring, credito al consumo). L OIC riconosce però come spesso la gestione della banca possa essere differente dalle suddivisioni per funzioni e/o prodotti e ragionare invece trasversalmente alle diverse funzioni. Sotto questo profilo, la definizione di questo livello dipende strettamente dai modelli organizzativi e dalla attribuzione delle responsabilità gestionali all interno dei gruppi

13 Focus su 12 bancari e finanziari ai fini della definizione degli indirizzi dell attività operativa e del conseguente monitoraggio ed è perciò più coerente allinearsi alla definizione dei segmenti operativi del business che sono alla base della rendicontazione per settori prevista dall IFRS Il valore contabile della CGU La definizione di quali attività e passività includere nella CGU deve essere allineata con il criterio con cui è determinato il valore recuperabile della CGU (IAS 36, paragrafo 75). Di conseguenza, la configurazione del valore contabile di una CGU deve essere coerente con i flussi finanziari utilizzati per stimare il valore recuperabile della stessa CGU. Il documento OIC indica perciò come per le valutazioni di impairment di CGU operanti nel settore bancario/finanziario debbano essere svolte, in coerenza con le previsioni dello IAS 36, includendo anche le attività e passività finanziarie (incluse quelle subordinate) (ottica equity side), compresi l avviamento (e il relativo grossing up per le CGU non controllate in via totalitaria) e le attività immateriali di pertinenza, elencando le seguenti attività e passività: ATTIVITA : Attività finanziarie di negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino a scadenza Crediti verso banche Crediti verso clientela Partecipazioni Attività materiali Avviamento Altre attività immateriali Attività fiscali Altre voci dell attivo PASSIVITA : Debiti verso banche Debiti verso clientela Debiti rappresentati da titoli Passività finanziarie valutate al FV Passività fiscali Fondi a destinazione specifica Altre voci del passivo 4. La stima dei flussi finanziari e il tasso di attualizzazione Per la determinazione del valore d uso come indicato nella figura 1 è necessario determinare i flussi finanziari futuri che tendono a coincidere con il risultato netto della CGU anche perché, normalmente, nel comparto finanziario vengono adottate alcune semplificazioni con riferimento ad alcune poste quali rettifiche e riprese di valore, accantonamenti a fondi rischi e ammortamenti per le quali la manifestazione economica (considerata nel risultato economico) non coincide esattamente con la manifestazione finanziaria. L Applicazione 2.1 dell OIC indica le diverse componenti che concorrono alla determinazione dei flussi finanziari: Interessi netti (interessi attivi meno interessi passivi) Dividendi Commissioni nette (commissioni attive meno commissioni passive) Risultato dell'attività di negoziazione Altri proventi (oneri) di gestione Proventi operativi netti Spese del personale Spese amministrative Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali Oneri operativi Risultato della gestione operativa Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri Rettifiche di valore nette su crediti Risultato corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell'operatività corrente (se i flussi sono al netto delle imposte) Risultato netto Nella prassi di mercato il tasso di attualizzazione deve comprendere il costo delle diverse fonti di finanziamento dell attività da valutare e cioè il costo dell equity e il costo del debito e si utilizza il WACC, cioè il costo medio ponderato del capitale). Tuttavia, nel caso di un impresa bancaria, esso è stimato nella sola ottica equity side cioè considerando solamente il costo del capitale proprio (K).

14 Focus su ITALIA Come da compito istituzionale sono continuate nel corso del 2011 le lettere di commento da parte dell OIC indirizzate allo IASB ed all EFRAG tra cui si segnalano: i commenti inviati all EFRAG in risposta al draft endorsement advice in merito a IASB Amendments to IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures Transfers of Financial Assets; i commenti inviati all EFRAG in risposta alla sua draft comment letter in merito a IASB Request for Views Effective Dates and Transition Methods; i commenti che l OIC ha inviato ai Trustees dell IFRS Foundation in merito alla consultazione sulla Review of the operational efficiency and effectiveness of the IFRS Interpretations Committee; i commenti OIC sul paper EFRAG sullo staff draft Replacement of IAS 1 and IAS 7; i commenti OIC sullo IASB ED Hedge Accounting. 13 Focus sull OIC: attività, principi contabili italiani e guide applicative Rinnovato il Consiglio di Sorveglianza, il Consiglio di gestione e il nuovo Comitato-Tecnico Scientifico della Fondazione dell OIC (marzo 2011) Il governo dell OIC è attribuito ai seguenti organi: Collegio dei Fondatori, Consiglio di Sorveglianza, Consiglio di Gestione, Comitato Tecnico-Scientifico e Collegio dei Revisori. I principi contabili, le guide operative e le applicazioni dell OIC sono soggetti, ai sensi dell art. 12 dello Statuto, al parere dell Agenzia delle Entrate, della Banca d Italia, della CONSOB, dell ISVAP e dei Ministeri competenti nella fattispecie. Nel corso del mese di marzo l OIC ha provveduto al rinnovo e nomina del: nuovo Consiglio di Gestione della Fondazione, il cui presidente è il Dott. ANGELO CASO ; nuovo Comitato Tecnico-Scientifico dell OIC della Fondazione, con ai vertici il Prof. FLAVIO DEZZANI (Presidente) e il Prof. ALBERTO GIUSSANI (Vice Presidente); Consiglio di Sorveglianza, alla cui presidenza è stato confermato Paolo Gnes. E stato inoltre confermato il Dott. MASSIMO TEZZON quale Segretario Generale dell OIC. Approvazione definitiva delle Applicazioni Impairment e avviamento per il settore bancario e assicurativo (marzo e maggio 2011) Nel corso del mese di marzo e maggio 2011 sono state pubblicate in maniera definitiva le due Applicazioni che rappresentano una integrazione dell Applicazione n. 2 Impairment e avviamento con riferimento al comparto assicurativo e bancario e vanno lette congiuntamente e in via complementare a detta applicazione. L obiettivo dei documenti è di analizzare alcune peculiarità proprie del settore assicurativo e bancario nell effettuazione degli impairment test dell avviamento che risultano essere meritevoli di autonomo approfondimento. Si applica ai bilanci consolidati predisposti dalle compagnie di assicurazione e del settore bancario e ai bilanci individuali redatti secondo gli IFRS. Si precisa, che le considerazioni e le esemplificazioni effettuate potranno o dovranno essere rivisitate per tenere conto degli sviluppi della Fase II del Progetto Insurance Contracts, nonché per eventuali rilevanti modifiche su temi trattati a seguito di variazioni dei principi contabili internazionali ad oggi oggetto di riesame da parte dello IASB di particolare interesse per il settore assicurativo (quale ad esempio lo IAS 39). Le due applicazioni si applicano a decorrere dai bilanci 2011 in corso alla data di sua approvazione e sono oggetto dell approfondimento di questo numero Beyond the GAAP ITALIA.

15 Focus su ITALIA La dichiarazione annuale di indipendenza prevista dall art 17 comma 9 del decreto 39/2010 Ai sensi dell art. 17, comma 9, lettera a), del Decreto, i revisori e le società di revisione legale annualmente confermano per iscritto all organo di cui all art. 19, comma 1 1, la propria indipendenza e comunicano al medesimo gli eventuali servizi non di revisione forniti all ente di interesse pubblico, anche dalla propria rete di appartenenza. Si ritiene opportuno che la conferma annuale dell indipendenza di cui all art. 17 del Decreto venga predisposta coerentemente con il completamento del processo di revisione sul bilancio di esercizio, pertanto che venga rilasciata con la stessa data della relazione di revisione e la data della lettera di attestazione richiesta al cliente. Inoltre la conferma di indipendenza deve far riferimento al periodo compreso tra l inizio dell esercizio cui si riferisce il bilancio dell EIP e la data di emissione della conferma stessa. Il documento deve essere indirizzato sia al Comitato sia all EIP. La verifica di indipendenza va effettuata con riferimento ai servizi che la società di revisione e le società della sua rete di appartenenza non possono fornire all EIP, indicati art. 17, comma 1, del Decreto: tenuta dei libri contabili e altri servizi relativi alle registrazioni contabili o alle relazioni di bilancio; progettazione e realizzazione dei sistemi informativi contabili; servizi di valutazione e stima ed emissione di pareri pro veritate; servizi attuariali; gestione esterna dei servizi di controllo interno; consulenza e servizi in materia di organizzazione aziendale diretti alla selezione, formazione e gestione del 14 Revisione: contenuti art.17 e 19 d.lgs.39/2010 personale; intermediazione di titoli, consulenza per l'investimento o servizi bancari d'investimento; prestazione di difesa giudiziale; altri servizi e attività, anche di consulenza, inclusa quella legale, non collegati alla revisione, individuati dalla Consob con il regolamento adottato ai sensi del comma 2. Tenuto conto che il regolamento menzionato non è stato ancora emanato, nelle more sono sempre applicabili agli EIP, tenuto conto e nei limiti di quanto previsto dall art. 43 del Decreto, gli articoli di cui al Capo I-bis del Titolo VI Revisione contabile, - Incompatibilità - del Regolamento Emittenti adottato con delibera CONSOB n del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni, nonché il Principio di revisione, Documento n. 100 Principi sull indipendenza del revisore. 1 Art. 19, comma 1, del Decreto Comitato per il controllo interno e la revisione contabile. La relazione al comitato per il controllo interno e la revisione contabile ai sensi dell art.19 comma 3 del dlgs 39/2010 L art 19,comma 3 del dlgs 39/2010 dispone che Il revisore legale o la società di revisione legale presenta al comitato per il controllo interno una relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale, e in particolare sulle carenze significative rilevate nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria. Poiché il medesimo articolo non reca una definizione né di questioni fondamentali né di carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria ; la società di revisione può utilizzare i principi internazionali Isa 260 Comunicazione con

16 Focus su 15 i responsabili delle attività di governance e ISA 265 COMUNICAZIONI delle CARENZE NEL CONTROLLO INTERNO ai responsabili delle attività di governance ed alla direzione, come indicato dal documento di ricerca n.161 Assirevi. La Relazione appare infatti inquadrabile nel novero delle comunicazioni dei fatti e circostanze d interesse per lo svolgimento delle attività di governance definiti dai predetti principi di revisione. Si tratta, più precisamente, di fatti che emergono dalla revisione del bilancio e che, secondo il giudizio del revisore, sono importanti e rilevanti per le persone che hanno responsabilità di governance e che, in particolare, sovrintendono alla predisposizione e alla presentazione delle informazioni finanziarie. Al riguardo, ai sensi di tale principio di revisione internazionale, il revisore deve comunicare ai responsabili delle attività di governance: (a) il punto di vista del revisore in merito agli aspetti qualitativi significativi delle prassi contabili adottate dall impresa, compresi i principi contabili, le stime contabili e l informativa di bilancio. Ove applicabile, il revisore deve spiegare ai responsabili delle attività di governance le ragioni per cui una prassi contabile significativa adottata dall impresa, pur se accettabile secondo il quadro normativo sull informazione finanziaria applicabile, non può considerarsi la più appropriata in relazione alle circostanze specifiche che riguardano l impresa; (b) le eventuali difficoltà significative incontrate nel corso della revisione legale; (c) tranne nei casi in cui tutti i responsabili delle attività di governance siano coinvolti nella gestione dell impresa: (i) eventuali aspetti significativi emersi dalla revisione discussi o oggetto di corrispondenza con la direzione; (ii) le attestazioni scritte richieste dal revisore; (d) eventuali altri aspetti emersi dalla revisione legale che, secondo il giudizio professionale del revisore, sono significativi ai fini della supervisione del processo di predisposizione dell informazione finanziaria. I significant findings di cui al paragrafo precedente comprendono, se riscontrati, i seguenti aspetti: scelta di principi e criteri contabili rilevanti, o la loro modifica, che hanno, o potrebbero avere, effetti significativi sul bilancio; correzioni proposte a seguito dello svolgimento dell attività di revisione, che siano state o meno recepite dalla società e che hanno, o possono avere, un effetto significativo sul bilancio; incertezze significative collegate a eventi e condizioni che possono porre in dubbio la continuità aziendale; rischi che possono determinare effetti significativi sul bilancio, come per esempio contenziosi pendenti; disaccordi con la Direzione aziendale su questioni che, singolarmente o nel loro insieme, possono essere rilevanti per il bilancio e/o per la relazione del revisore sul bilancio stesso; rilievi, incluse le limitazioni al procedimento di revisione i cui effetti siano giudicati dal revisore significativi rispetto al bilancio nel suo complesso, e richiami d informativa inclusi nella relazione del revisore. Con riferimento alle carenze significative rilevate nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria, di cui al comma 3 dell art. 19 del Decreto, utile riferimento appare invece il principio di revisione ISA 265. In merito alle finalità della Relazione in questione, si ritiene opportuno che contenga la precisazione che la Relazione non fornisce una garanzia che siano stati rilevati tutti i fatti e le circostanze d interesse per lo svolgimento dei doveri attribuiti al Comitato dall art. 19, comma 1, del Decreto né un giudizio sull efficacia del sistema di controllo interno dell impresa. Il documento, che farà riferimento al periodo oggetto della revisione del bilancio, non potrà che essere finalizzata con il completamento del processo di revisione, dovendo tener conto anche di quanto eventualmente indicato nella relazione di revisione sul bilancio, e di quanto segnalato nella lettera di attestazione ricevuta dal cliente.

17 16 Gli uffici Mazars in Italia Milano sede centrale Corso di Porta Vigentina, Milano Tel: Fax: Bologna Corte Isolani, Bologna Tel: Fax: contact.bologna@mazars.it Genova Via Innocenzo IV, Genova Tel: Fax: contact.genova@mazars.it Palermo Via Marchese di Villabianca, Palermo Tel: Fax: contact.palermo@mazars.it Brescia Via Cefalonia, Brescia Tel: Fax: contact.brescia@mazars.it Napoli Via San Carlo, Napoli Tel: Fax: contact.napoli@mazars.it Roma Via Del Corso, Roma Tel: Fax: contact.roma@mazars.it Firenze Via Fiume, Firenze Tel: Fax: contact.firenze@mazars.it Padova Piazza Zanellato, Padova Tel: Fax: contact.padova@mazars.it Torino Via Luigi Colli, Torino Tel: Fax: contact.torino@mazars.it Beyond the GAAP ITALIA e Beyond the GAAP (intl.) Beyond the GAAP - ITALIA, è la Newsletter trimestrale di Mazars in Italia, in lingua italiana, sui principi contabili nazionali ed internazionali. Beyond the GAAP è la Newsletter mensile di Mazars, in lingua inglese, sui principi contabili internazionali. Se desidera riceverle in formato pdf, scriva a marketing@mazars.it, con oggetto iscrizione Beyond the GAAP (intl.) o iscrizione Beyond the GAAP ITALIA, comunicando le seguenti informazioni: nome, cognome, azienda, ruolo, indirizzo . Se non desidera più riceverle, scriva a marketing@mazars.it, con oggetto iscrizione Beyond the GAAP (intl.): rimuovi o iscrizione Beyond the GAAP ITALIA: rimuovi. Beyond the Gaap - ITALIA viene pubblicata da Mazars con l intento di tenere aggiornati i lettori sugli sviluppi in ambito contabile. Beyond the GAAP non può, in nessuna circostanza, esser associata, in parte o in toto, ad un opinione espressa da Mazars. Nonostante l attenzione con cui è preparata la newsletter, Mazars non può essere ritenuta responsabile di eventuali errori od omissioni contenuti nelle informazioni fornite dal documento. La redazione di questo numero è stata completata il 31 maggio MAZARS Tutti i diritti sono riservati.

18 Seminario: La gestione degli Expatriates: aspetti legali, contributivi e fiscali PROGRAMMA Registrazione dei partecipanti 23 giugno 2011, Milano Hotel Manin (via Manin,7) Saluto e presentazione del seminario Simone Del Bianco Managing Partner Mazars in Italia Gli strumenti giuridici per l invio dei lavoratori all estero e la gestione del rapporto di lavoro del personale inviato all estero il distacco internazionale (comunitario ed extra-comunitario) l assunzione a livello locale del lavoratore gli adempimenti amministrativi Il contratto di lavoro con profili di internazionalità Francesco Pau Partner, Studio Associato Legale e Tributario La gestione fiscale del lavoratore espatriato: fiscalità internazionale e doppia imposizione nozione di residenza fiscale introdotta nell ordinamento italiano la tassazione dei dipendenti fiscalmente residenti / non residenti in Italia la tassazione forfettaria dei redditi di lavoro dipendente prestati all estero le convenzioni internazionali contro la doppia imposizione il recupero delle imposte estere tramite il credito d imposta Gianluca Marini Partner, Studio Associato Legale e Tributario Le politiche di neutralità fiscale il trattamento economico del lavoratore inviato all estero e la composizione del pacchetto retributivo Tax equalisation, Tax protection e Netto garantito Raffaele Di Landro Partner, Studio Associato Legale e Tributario Coffee Break in giardino Gli aspetti previdenziali del rapporto di lavoro prestato all estero il principio della territorialità dell obbligo assicurativo la tutela dei lavoratori italiani all estero la copertura assicurativa nei Paesi non convenzionati l assicurazione INAILdel lavoratore inviato all estero Beniamino Politano Manager HR Payroll, Mazars Services S.r.l Le implicazioni fiscali del distacco di personale per le aziende riflessi ai fini IRESed IRAP l esclusione del riaddebitodel personale ai fini IVA il ruolo dell azienda quale sostituto d imposta i rischi collegati alla configurazione di stabili organizzazioni Vincenzo Croce Amministratore, Mazars Services S.r.l Dibattito Chiusura dei lavori Studio Associato Legale e Tributario è la divisione legale e fiscale di Mazars in Italia. Mazars Services è specializzata in outsourcing e accounting services. Integrata a livello mondiale, Mazars è un organizzazione internazionale, indipendente ed integrata, specializzata in Audit& Assurance, Financial Advisory Services, Outsourcing& Accounting Services, Tax e Law, presente in61paesiconoltre professionisti, dicui400initalia.

19 Seminario: La gestione degli Expatriates: aspetti legali, contributivi e fiscali 23 giugno 2011, Milano Hotel Manin (via Manin,7) SCHEDA DI ADESIONE scheda da compilare in tutte le sue parti e da inviare firmata tramite a marketing@mazars.it, oppure tramite fax allo Cognome: Nome: Società: Ruolo: Indirizzo: Città: Tel: Chiedo l iscrizione al seminario (partecipazione gratuita): Data Firma D.Lgs. 196/2003: PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI In ottemperanza al D.Lgs. 196/2003, i dati personali sopraindicati sono raccolti solo per scopi organizzativi del seminario in oggetto. Preso atto dell informativa di cui sopra, autorizzo al trattamento dei dati personali conferiti. STUDIO ASSOCIATO LEGALE E TRIBUTARIO / MAZARS SERVICES S.r.l. Galleria del Corso, Milano Via del Corso, Roma Studio Associato Legale e Tributario è la divisione legale e fiscale di Mazars in Italia. Mazars Services è specializzata in outsourcing e accounting services. Integrata a livello mondiale, Mazars è un organizzazione internazionale, indipendente ed integrata, specializzata in Audit & Assurance, Financial Advisory Services, Outsourcing & Accounting Services, Tax e Law, presente in 61 paesi con oltre professionisti, di cui 400 in Italia.

CONTABILITA E BILANCIO: IL BILANCIO PUBBLICO PRINCIPI ECONOMICI, DISCIPLINA GIURIDICA E NORMATIVA FISCALE

CONTABILITA E BILANCIO: IL BILANCIO PUBBLICO PRINCIPI ECONOMICI, DISCIPLINA GIURIDICA E NORMATIVA FISCALE CONTABILITA E BILANCIO: IL BILANCIO PUBBLICO PRINCIPI ECONOMICI, DISCIPLINA GIURIDICA E NORMATIVA FISCALE Prof. Giovanni Frattini Dal cap. 5 Il bilancio pubblico - L introduzione dei principi contabili

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Corso di Principi Contabili e Informativa Finanziaria Prof.ssa Sabrina Pucci Facoltà di Economia Università degli Studi Roma Tre a.a. 2004-2005 prof.ssa Sabrina

Dettagli

I contributi pubblici nello IAS 20

I contributi pubblici nello IAS 20 I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,

Dettagli

Approfondimenti. Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40. di Paolo Moretti

Approfondimenti. Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40. di Paolo Moretti Gli investimenti immobiliari secondo lo IAS 40 di Paolo Moretti L «International Accounting Standards Board» (IASB), nell ambito del progetto di revisione («Improvement») dei princìpi contabili internazionali,

Dettagli

Tecnica Bancaria (Cagliari - 2015)

Tecnica Bancaria (Cagliari - 2015) Tecnica Bancaria (Cagliari - 2015) prof. Mauro Aliano mauro.aliano@unica.it 1 Premessa La redazione del bilancio da parte degli amministratori rappresenta un attività di valutazione, ma soprattutto di

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

TEMI D ESAME. Valore contabile Valore corrente Brevetti 20.000 35.000 Magazzino 26.000 22.000

TEMI D ESAME. Valore contabile Valore corrente Brevetti 20.000 35.000 Magazzino 26.000 22.000 TEMI D ESAME N.1 QUESITO In data 1 gennaio 2005 Alfa S.p.A. ha acquistato una partecipazione dell 80% in Beta S.p.A., pagando un prezzo pari a euro 60.000. Il patrimonio netto contabile di Beta alla data

Dettagli

Nota integrativa nel bilancio abbreviato

Nota integrativa nel bilancio abbreviato Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 120 23.04.2014 Nota integrativa nel bilancio abbreviato Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie La redazione del bilancio in forma

Dettagli

IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari

IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari IAS 40 - OIC 16: Investimenti immobiliari Roma, marzo/maggio 2015 Finalità e ambito di applicazione Un investimento immobiliare è una proprietà immobiliare posseduta per: Percepire canoni d affitto Ottenere

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE ai sensi dell art. 5 del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.17389

Dettagli

Principi Contabili Internazionali Laurea Magistrale in Consulenza Professionale per le Aziende. IAS 17 Leasing. by Marco Papa

Principi Contabili Internazionali Laurea Magistrale in Consulenza Professionale per le Aziende. IAS 17 Leasing. by Marco Papa Principi Contabili Internazionali Laurea Magistrale in Consulenza Professionale per le Aziende IAS 17 Leasing by Marco Papa Outline o Definizioni o Classificazione del contratto di leasing o Contabilizzazione

Dettagli

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. L 77/42 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 24.3.2010 REGOLAMENTO (UE) N. 244/2010 DELLA COMMISSIONE del 23 marzo 2010 che modifica il regolamento (CE) n. 1126/2008 della Commissione che adotta taluni

Dettagli

Camozzi & Bonissoni. L applicazione dei principi contabili internazionali agli immobili. Francesco Assegnati. Camozzi & Bonissoni

Camozzi & Bonissoni. L applicazione dei principi contabili internazionali agli immobili. Francesco Assegnati. Camozzi & Bonissoni L applicazione dei principi contabili internazionali agli immobili Francesco Assegnati Camozzi & Bonissoni Studio Legale e Tributario Galleria San Carlo 6 20122 Milano www.camozzibonissoni.it Iter normativo

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Comunicazione del revisore con i responsabili delle attività di governance e con il pubblico Dicembre 2013 Comunicazioni del revisore con i responsabili delle attività di

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE ai sensi dell art. 5 del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.17389

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. Le considerazioni che hanno portato a ritenere esaurita la fase di turnaround di Be sono principalmente le seguenti:

COMUNICATO STAMPA. Le considerazioni che hanno portato a ritenere esaurita la fase di turnaround di Be sono principalmente le seguenti: COMUNICATO STAMPA Il Consiglio di Amministrazione di Tamburi Investment Partners S.p.A. ( TIP-mi ), riunitosi in data odierna, in considerazione dell ormai avvenuto completamento della fase di turnaround

Dettagli

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA Procedura aperta per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio per l'istituzione e la gestione di un fondo di investimento, immobiliare, chiuso per il patrimonio

Dettagli

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI Signori Azionisti, Vi abbiamo convocato

Dettagli

PRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE

PRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE PRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE (In vigore per le verifiche della regolare tenuta della contabilità sociale svolte dal 1 gennaio 2015)

Dettagli

La contabilizzazione del leasing: disciplina attuale e prospettive future

La contabilizzazione del leasing: disciplina attuale e prospettive future Principi contabili internazionali La contabilizzazione del leasing: disciplina attuale e prospettive future Marco Venuti Università Roma 3 2014 Agenda Caratteristiche dell operazione di leasing Il mercato

Dettagli

BILANCIO E COMUNICAZIONE FINANZIARIA Simulazione d esame del 27 maggio 2013

BILANCIO E COMUNICAZIONE FINANZIARIA Simulazione d esame del 27 maggio 2013 NOME: BILANCIO E COMUNICAZIONE FINANZIARIA Simulazione d esame del 27 maggio 2013 COGNOME: N. DI MATRICOLA: Utilizzando lo spazio sottostante a ciascun quesito: 1) Il candidato, dopo avere brevemente spiegato

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione

Dettagli

Comunicazione n. DEM/6094867 del 28-11-2006. inviata alla Pirelli & C. S.p.A.

Comunicazione n. DEM/6094867 del 28-11-2006. inviata alla Pirelli & C. S.p.A. Comunicazione n. DEM/6094867 del 28-11-2006 di chiusura del procedimento relativo all esercizio dei poteri di cui all art. 157, comma 2 del D.Lgs. n. 58/98 Comunicazione n. DEM/6094867 del 28-11-2006 inviata

Dettagli

RISOLUZIONE N. 216/E

RISOLUZIONE N. 216/E RISOLUZIONE N. 216/E Roma 09 agosto 2007. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Oggetto:Istanza di interpello - Afa S.p.a. - Applicazione dei principi contabili internazionali - Deduzione di costi

Dettagli

Lez. 2. I principi contabili

Lez. 2. I principi contabili Lez. 2 I principi contabili Il riconoscimento al bilancio del ruolo di strumento informativo a 360 impone al redattore del bilancio l obbligo di tenere un comportamento corretto......ma i redattori avvertivano

Dettagli

RISOLUZIONE N. 117/E

RISOLUZIONE N. 117/E RISOLUZIONE N. 117/E Direzione Centrale Normativa Roma, 5 novembre 2010 OGGETTO: Consulenza giuridica Opere ultrannuali Costi relativi ai SAL liquidati in via provvisoria al subappaltatore Articoli 93

Dettagli

IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa

IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa SCHEMA DI SINTESI DEL PRINCIPIO CONTABILE SINTESI ILLUSTRAZIONE DEL PRINCIPIO CONTABILE 1 FINALITA' LIABILITY

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE ai sensi dell art.5 del Regolamento Consob n.17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.17389

Dettagli

Il leasing in Nota integrativa

Il leasing in Nota integrativa Fiscal Adempimento La circolare di aggiornamento professionale N. 18 19.05.2014 Il leasing in Nota integrativa Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Nota integrativa Le operazioni di leasing

Dettagli

SUPPLEMENTO AL DOCUMENTO di REGISTRAZIONE

SUPPLEMENTO AL DOCUMENTO di REGISTRAZIONE in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento Società per Azioni Via Lucrezia Romana, 41/47-00178 Roma P. IVA, Codice Fiscale e n. di Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 04774801007

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

GRUPPO AUTOGRILL PROCEDURA DI GRUPPO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI ALLA SOCIETÀ INCARICATA DELLA REVISIONE LEGALE

GRUPPO AUTOGRILL PROCEDURA DI GRUPPO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI ALLA SOCIETÀ INCARICATA DELLA REVISIONE LEGALE AUTOGRILL SPA GRUPPO AUTOGRILL PROCEDURA DI GRUPPO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI ALLA SOCIETÀ INCARICATA DELLA REVISIONE LEGALE Novembre 2012 Indice 1. Oggetto della procedura... 3 2. Revisore principale

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,

Dettagli

RISOLUZIONE N. 131/E. Roma, 22 ottobre 2004. Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari

RISOLUZIONE N. 131/E. Roma, 22 ottobre 2004. Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari RISOLUZIONE N. 131/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 22 ottobre 2004 Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari L Associazione XY (di seguito XY ), con nota

Dettagli

RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA

RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA ALLEGATO RICHIESTE INSERITE NELLA SCHEDA DI CONTROLLO CON RIFERIMENTO AL CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA CONTROLLO INTERNO SULL INFORMATIVA FINANZIARIA Premessa. Le risposte alle domande

Dettagli

Definizione strumenti finanziari

Definizione strumenti finanziari I criteri di valutazione secondo gli IAS 39 Definizione strumenti finanziari Lo IAS 39 definisce lo strumento finanziario come un qualsiasi contratto che dà origine ad una attività finanziaria per un impresa

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La continuità

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La continuità LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La continuità aziendale Novembre 2013 Indice 1. Introduzione 2. La responsabilità della Direzione 3. La responsabilità del revisore 4. Gli indicatori per valutare la continuità

Dettagli

Risoluzione n. 150/E. Roma, 9 luglio 2003

Risoluzione n. 150/E. Roma, 9 luglio 2003 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Risoluzione n. 150/E Roma, 9 luglio 2003 Oggetto: Depositi a garanzia di finanziamenti concessi ad imprese residenti aventi ad oggetto quote di fondi comuni di

Dettagli

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA

STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.

Dettagli

IAS 17 : LEASING. Schemi di analisi. Roma, 20 maggio 2011 Prof. Dott. Ubaldo Cacciamani

IAS 17 : LEASING. Schemi di analisi. Roma, 20 maggio 2011 Prof. Dott. Ubaldo Cacciamani IAS 17 : LEASING Schemi di analisi Roma, 20 maggio 2011 Prof. Dott. Ubaldo Cacciamani INDICE SCOPO ED AMBITO DI APPLICAZIONE CLASSIFICAZIONE CONTABILIZZAZIONE VENDITA E RETROLOCAZIONE PRINCIPI CONTABILI

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di

Dettagli

Periodico informativo n. 150/2015

Periodico informativo n. 150/2015 Periodico informativo n. 150/2015 Bilancio: le principali novità dal 2016 Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza che con il D.Lgs. n. 139 del

Dettagli

Contabilità Regolatoria dei Mercati e dei Servizi di rete fissa dell esercizio 2010. Principi e criteri di Separazione Contabile e

Contabilità Regolatoria dei Mercati e dei Servizi di rete fissa dell esercizio 2010. Principi e criteri di Separazione Contabile e Contabilità Regolatoria dei Mercati e dei Servizi di rete fissa dell esercizio 2010 Principi e criteri di Separazione Contabile e Allegato alla lettera Adempimenti di Telecom Italia degli obblighi contabili

Dettagli

in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento

in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento Società per Azioni Via Lucrezia Romana, 41/47-00178 Roma P. IVA, Codice Fiscale e n. di Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 04774801007

Dettagli

OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO

OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO Roma, 30 gennaio 2008 OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO L ANIA ha esaminato i contenuti della documentazione

Dettagli

CONVEGNO BNL / ODCEC TORINO. Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi

CONVEGNO BNL / ODCEC TORINO. Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi Torino, 22 novembre 2013 CONVEGNO BNL / ODCEC TORINO Problematiche inerenti l utilizzo di prodotti a copertura dei rischi INTEREST RATE SWAP Gli strumenti finanziari che vengono utilizzati a copertura

Dettagli

IAS 12 Imposte sul Reddito (Income Taxes)

IAS 12 Imposte sul Reddito (Income Taxes) IAS 12 Imposte sul Reddito (Income Taxes) INDICE INTRODUZIONE L EVOLUZIONE DELLO STANDARD OGGETTO, FINALITÀ ED AMBITO DI APPLICAZIONE DELLO STANDARD LA RILEVAZIONE DI IMPOSTE RILEVAZIONE DEGLI EFFETTI

Dettagli

PROCEDURA PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ALLE SOCIETÀ DI REVISIONE NELL AMBITO DEL GRUPPO ENEL

PROCEDURA PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ALLE SOCIETÀ DI REVISIONE NELL AMBITO DEL GRUPPO ENEL PROCEDURA PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ALLE SOCIETÀ DI REVISIONE NELL AMBITO DEL GRUPPO ENEL Documento approvato dal Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. nella riunione dell 11 settembre 2012.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20

Dettagli

PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A.

PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A. PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A. Tomo 1 Modulo1 1. Le società di persone. Gestire il sistema delle rilevazioni con

Dettagli

FAQ AVVISO PUBBLICO FINALIZZATO A FAVORIRE L ACCESSO AL CREDITO DELLE IMPRESE TRAMITE I CONFIDI DECRETO N. 5630/2014

FAQ AVVISO PUBBLICO FINALIZZATO A FAVORIRE L ACCESSO AL CREDITO DELLE IMPRESE TRAMITE I CONFIDI DECRETO N. 5630/2014 FAQ AVVISO PUBBLICO FINALIZZATO A FAVORIRE L ACCESSO AL CREDITO DELLE IMPRESE TRAMITE I CONFIDI DECRETO N. 5630/2014 1) 4. SOGGETTI BENEFICIARI. COME ANDRANNO ASSEGNATE LE AZIONI O QUOTE ALLE IMPRESE ISCRITTE

Dettagli

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti.

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti. Direzione Area Contabile Servizio Affari Fiscali Viale Gallipoli 49-73100 Lecce Tel. 0832/293392 - Fax. 0832/293042 Lecce, lì 18 luglio 2003 Prot. 15971 Ai Direttori dei Centri di Spesa Ai Responsabili

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE ai sensi dell art. 5 del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.

Dettagli

MIFID Markets in Financial Instruments Directive

MIFID Markets in Financial Instruments Directive MIFID Markets in Financial Instruments Directive Il 1 1 Novembre 2007 è stata recepita anche in Italia, attraverso il Decreto Legislativo del 17 Settembre 2007 n.164n.164,, la Direttiva Comunitaria denominata

Dettagli

RISOLUZIONE N. 52 /E

RISOLUZIONE N. 52 /E RISOLUZIONE N. 52 /E Direzione Centrale Normativa Roma, 16 maggio 2014 OGGETTO: Consulenza giuridica Disciplina IVA delle prestazioni, rese alle imprese assicuratrici, di gestione degli attivi a copertura

Dettagli

2) il trasferimento della sede legale con relative modifiche statutarie;

2) il trasferimento della sede legale con relative modifiche statutarie; Relazione dei Liquidatori sul valore di liquidazione delle azioni per l esercizio del diritto di recesso predisposta ai sensi e per gli effetti dell art. 2437 e dell art. 2437-ter del c.c. Signori Azionisti,

Dettagli

BCC BARLASSINA. Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da

BCC BARLASSINA. Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da BCC BARLASSINA (ai sensi delle Linee-Guida interassociative ABI-Assosim-Federcasse per l applicazione delle misure di attuazione della Direttiva

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

POLICY DI VALUTAZIONE E PRICING DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI

POLICY DI VALUTAZIONE E PRICING DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI POLICY DI VALUTAZIONE E PRICING DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI Versione 0.0 delibera del Consiglio di Amministrazione del 05/05/2011 Versione 1.0 delibera del Consiglio di Amministrazione del 04/08/2011 Versione

Dettagli

NOTE ESPLICATIVE ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE ED ECONOMICA AL 31 MARZO 2005

NOTE ESPLICATIVE ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE ED ECONOMICA AL 31 MARZO 2005 EMAN SOFTWARE S.P.A. SEDE LEGALE: MILANO Viale Monza 265 CAPITALE SOCIALE: Euro 120.000.= i.v. CODICE FISCALE: 04441590967 CCIAA di Milano nº 1747663 REA REGISTRO IMPRESE di Milano nº 04441590967 Società

Dettagli

Immobili, impianti e macchinari Ias n.16

Immobili, impianti e macchinari Ias n.16 Immobili, impianti e macchinari Ias n.16 Corso di Principi Contabili e Informativa Finanziaria Prof.ssa Sabrina Pucci Facoltà di Economia Università degli Studi Roma Tre a.a. 2005-2006 prof.ssa Sabrina

Dettagli

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali

Nota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato

Dettagli

BANCA ALETTI & C. S.p.A.

BANCA ALETTI & C. S.p.A. BANCA ALETTI & C. S.p.A. in qualità di Emittente e responsabile del collocamento del Programma di offerta al pubblico e/o quotazione dei certificates BORSA PROTETTA e BORSA PROTETTA con CAP e BORSA PROTETTA

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

L impatto in bilancio delle operazioni di ristrutturazione

L impatto in bilancio delle operazioni di ristrutturazione L impatto in bilancio delle operazioni di ristrutturazione Alberto Tron Presidente Comitato Financial Reporting Standards ANDAF Crisi di impresa e informazione finanziaria: scenario di riferimento In questi

Dettagli

(G.U.U.E n. L 282 del 26 ottobre 2005)

(G.U.U.E n. L 282 del 26 ottobre 2005) REGOLAMENTO (CE) N. 1751/2005 DELLA COMMISSIONE del 25 ottobre 2005 che modifica il regolamento (CE) n. 1725/2003 della Commissione che adotta taluni principi contabili internazionali conformemente al

Dettagli

Criteri di pricing per i prestiti obbligazionari emessi dalla Banca

Criteri di pricing per i prestiti obbligazionari emessi dalla Banca Criteri di pricing per i prestiti obbligazionari emessi dalla Banca Redatto da: Responsabile Servizio Finanza e Tesoreria / Responsabile Servizio Controlli Interni Verificato da: Responsabile Compliance

Dettagli

(In vigore per le revisioni contabili dei bilanci relativi ai periodi amministrativi che iniziano dal 15 dicembre 2009 o da data successiva) INDICE

(In vigore per le revisioni contabili dei bilanci relativi ai periodi amministrativi che iniziano dal 15 dicembre 2009 o da data successiva) INDICE PRINCIPIO DI REVISIONE INTERNAZIONALE (ISA) 720 LE RESPONSABILITÀ DEL REVISORE RELATIVAMENTE ALLE ALTRE (In vigore per le revisioni contabili dei bilanci relativi ai periodi amministrativi che iniziano

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto

Dettagli

ESAMINATI GLI EFFETTI SUL BILANCIO 2004 DEI NUOVI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS/IFRS

ESAMINATI GLI EFFETTI SUL BILANCIO 2004 DEI NUOVI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS/IFRS CAMFIN s.p.a. COMUNICATO STAMPA RIUNITO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI CAMFIN SPA ESAMINATI GLI EFFETTI SUL BILANCIO 2004 DEI NUOVI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS/IFRS APPROVATA LA RELAZIONE

Dettagli

BANCA ALETTI & C. S.p.A. PER DUE CERTIFICATE e PER DUE CERTIFICATES DI TIPO QUANTO CONDIZIONI DEFINITIVE D OFFERTA

BANCA ALETTI & C. S.p.A. PER DUE CERTIFICATE e PER DUE CERTIFICATES DI TIPO QUANTO CONDIZIONI DEFINITIVE D OFFERTA BANCA ALETTI & C. S.p.A. in qualità di emittente e responsabile del collocamento del Programma di offerta al pubblico e/o di quotazione di investment certificates denominati PER DUE CERTIFICATE e PER DUE

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

RISOLUZIONE N. 102/E

RISOLUZIONE N. 102/E RISOLUZIONE N. 102/E Roma, 26 novembre 2012 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000 n. 212 FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA BANCA Regime fiscale

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE Società cooperativa Sede sociale in Modena, Via San Carlo 8/20 Iscrizione al Registro delle Imprese di Modena e Codice Fiscale/Partita Iva n.01153230360 Iscritta all Albo delle Banche al numero di matricola

Dettagli

PROPOSTA FORMATIVA FQR

PROPOSTA FORMATIVA FQR PROPOSTA FORMATIVA FQR 1. Modulo: Contabilità Generale COGE 1: La contabilità generale COGE 2: Analisi di bilancio COGE 3: I principi contabili internazionali CONSO 1: Il bilancio consolidato (corso base)

Dettagli

RELAZIONE DEL REVISORE AL BILANCIO CHIUSO IL

RELAZIONE DEL REVISORE AL BILANCIO CHIUSO IL VALSUGANA SPORT SRL Sede sociale: Borgo Valsugana (TN) Piazza Degasperi n. 20 Capitale sociale: 10.000,00 interamente versato. Registro Imprese di Trento N. 02206830222 C.C.I.A.A. di Trento R.E.A TN -

Dettagli

INFORMATIVA SULL APPLICAZIONE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE A FAVORE DEGLI ORGANI SOCIALI E DEL PERSONALE NELL ESERCIZIO 2015

INFORMATIVA SULL APPLICAZIONE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE A FAVORE DEGLI ORGANI SOCIALI E DEL PERSONALE NELL ESERCIZIO 2015 INFORMATIVA SULL APPLICAZIONE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE A FAVORE DEGLI ORGANI SOCIALI E DEL PERSONALE NELL ESERCIZIO 2015 Marzo 2016 1. PREMESSA Il Consiglio di Amministrazione è tenuto a rendere

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE Sede legale: Cagliari - Viale Bonaria 33 Sede amministrativa e Direzione generale: Sassari Piazzetta Banco di Sardegna, 1 Capitale sociale Euro 155.247.762,00 i.v. Cod. fisc. e num. iscriz. al Registro

Dettagli

Focus sulle principali recenti evoluzioni nel corpo dei principi contabili nazionali e internazionali

Focus sulle principali recenti evoluzioni nel corpo dei principi contabili nazionali e internazionali Focus sulle principali recenti evoluzioni nel corpo dei principi contabili nazionali e internazionali Giovanni Ferraioli Roma 2 dicembre 2009 PwC Agenda IFRS 8 Segment Reporting Cenni su IFRIC 13 e IFRIC

Dettagli

Economia dei gruppi e bilancio consolidato. Esempi di quesiti d esame. (limitatamente alla parte dedicata al bilancio consolidato) * * *

Economia dei gruppi e bilancio consolidato. Esempi di quesiti d esame. (limitatamente alla parte dedicata al bilancio consolidato) * * * Economia dei gruppi e bilancio consolidato Esempi di quesiti d esame (limitatamente alla parte dedicata al bilancio consolidato) Q. 1 Il Candidato, ricorrendo alla costruzione del foglio di lavoro di stato

Dettagli

ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale Marche

ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale Marche Partita Iva: vantaggi e svantaggi L apertura della partita iva consente di diventare liberi professionisti, con conseguenti vantaggi e svantaggi. Lavorare come liberi professionisti, consente di poter

Dettagli

IAS 32 e IAS 39: La rilevazione e la valutazione degli strumenti finanziari. Edgardo Palombini Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi

IAS 32 e IAS 39: La rilevazione e la valutazione degli strumenti finanziari. Edgardo Palombini Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi IAS 32 e IAS 39: La rilevazione e la valutazione degli strumenti finanziari Edgardo Palombini Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi L introduzione degli International Financial Reporting Standards

Dettagli

ESTRATTO DELLA POLITICA PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSE GENERALI Investments Europe S.p.A. SGR

ESTRATTO DELLA POLITICA PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSE GENERALI Investments Europe S.p.A. SGR ESTRATTO DELLA POLITICA PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSE GENERALI Investments Europe S.p.A. SGR Politica per la gestione dei conflitti d interesse di GENERALI INVESTMENTS EUROPE

Dettagli

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...

Dettagli

Rendimento del capitale investito e costo delle risorse finanziarie. Cenni funzionali sui principi legislativi e ragionieristici del bilancio

Rendimento del capitale investito e costo delle risorse finanziarie. Cenni funzionali sui principi legislativi e ragionieristici del bilancio Le Novità del Credito: corso di aggiornamento Obiettivi Fornire una visione sistematica e completa dell'operatività creditizia, aggiornata alle piu recenti novita (I.A.S., riforma societaria, riforma diritto

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE ai sensi dell art.5 del Regolamento Consob n.17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.17389

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943 BANCA DI CESENA CREDITO COOPERATIVO DI CESENA E RONTA SOCIETA COOPERATIVA CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO BANCA DI CESENA 01/06/07-01/06/10 - TF

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO AD OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE ai sensi dell art.5 del Regolamento Consob n.17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.17389

Dettagli

GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA

GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 31 MARZO 2006 1 INDICE Prospetti contabili pag. 03 Note di commento ed osservazioni degli Amministratori pag. 04 Nota informativa pag. 04 La struttura

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO

DOCUMENTO INFORMATIVO DOCUMENTO INFORMATIVO Relativo ad operazioni con parti correlate Ai sensi dell art. 71 bis del Regolamento di attuazione del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 adottato dalla Consob con Delibera

Dettagli

POLICY DI PRICING E REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI

POLICY DI PRICING E REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI Banca di Credito Cooperativo di Triuggio e della Valle del Lambro POLICY DI PRICING E REGOLE INTERNE PER LA NEGOZIAZIONE DEI PRESTITI OBBLIGAZIONARI (emesse in relazione alla Linee Guida Federcasse per

Dettagli