Strutture in acciaio. Unioni

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1 Strutture in acciaio Unioni

2 Tipologie di unioni Chiodi o bulloni Sono puntuali Indeboliscono le sezioni Ripristinano solo parzialmente la continuità Si eseguono in opera con relativa facilità Saldatura Ripristinano la continuità senza indebolire gli elementi Sono difficili da realizzare in opera

3 Unioni con bulloni

4 Calcolo delle forze nei bulloni Bulloni a taglio Bulloni ad attrito

5 Distribuzione delle forze Si assume una distribuzione uniforme delle forze tra i bulloni Quando possibile si impiegano copriguinto simmetrici; quelli asimmetrici inducono flessione nelle lamiere

6 Tensioni nei bulloni

7 Verifiche delle unioni bullonate Classi di resistenza dei bulloni Alta resistenza

8 Verifica dei bulloni Collegamenti a taglio n è il numero delle facce collegate

9 Verifica dei bulloni Collegamento ad attrito In presenza di una forza di trazione

10 Verifica dei bulloni Coefficiente di attrito

11 Verifica delle lamiere a) Rifollamento b) Rottura per trazione c) Rottura per taglio

12 d = diametro del bullone t = spessore della lamiera Verifica a rifollamento

13 Interassi minimi e massimi

14 Unioni con momenti «parassiti» Quando le forze trasmesse dall unione non sono allineate, oltre alla forza deve essere trasmesso un momento «parassita»

15 Momenti «parassiti» In questo caso le forze non possono essere distribuite in modo uniforme, perché l equilibrio non sarebbe soddisfatto. Per cercare la corretta soluzione in campo plastico si potrebbe far ricorso al teorema «statico» dell analisi limite.

16 Teorema statico Ogni distribuzione delle tensioni in equilibrio con le forze agenti (scalate di un moltiplicatore ) e tale che in nessun punto è superata la soglia plastica, corrisponde ad un moltiplicatore dei carichi non maggiore di quello che produce il collasso. Il moltiplicatore di collasso è il massimo tra tutti i moltiplicatori statici

17 Distribuzione degli sforzi nei bulloni

18 Equazioni di equilibrio Fissato un centro C di rotazione della piastra, gli spostamenti dei bulloni sono

19 Assumendo proporzionalità tra spostamenti e deformazioni attraverso la rigidezza k e sostituendo nelle equazioni di equilibrio: Avendo posto C nel baricentro della bullonatura, per cui

20 Risolvendo le equazioni precedenti otteniamo E le forze corrispondenti

21 Esempio Bullonatura di collegamento delle anime Oltre la forza di taglio V si genera un momento Le forze nei bulloni sono

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23 Esempio di calcolo di una bullonatura 3

24 6.8

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29 Saldatura La saldatura si ottiene provocando, in genere attraverso un arco voltaico, la fusione del metallo delle parti che debbono essere unite; questa fusione, insieme al materiale di apporto dell elettrodo, dopo il raffreddamento, ripristina la continuità delle parti giustapposte. È evidente che se si vuole realizzare una struttura monolitica in cui le parti sono permanentemente connesse, la saldatura `e il metodo preferenziale, sia per l efficacia, sia per la relativa semplicità, in quanto non richiede l introduzione di coprigiunto, la foratura dei pezzi ecc.

30 La saldatura, purtroppo, presenta anche notevoli svantaggi, soprattutto se impiegata per unire le parti da assemblare in opera, per la difficoltà di eseguire saldature prive di difetti e per il rischio che le deformazioni dovute alriscaldamento dei pezzi saldati possano provocare distorsioni e autotensioni indesiderate. Per questi motivi i collegamenti mediante saldatura si eseguono preferenzialmente in officina, dove si può disporre di macchinari che eseguono saldature in condizioni controllate, più affidabili di quelle eseguite manualmente in cantiere, spesso in condizioni disagiate. Inoltre è possibile sottoporre queste saldature a controlli, p. es. radiografici, che permettono di rilevare eventuali difetti. I collegamenti saldati e bullonati quindi non sono esclusivi; generalmente le parti che possono essere montate in officina sono unite mediante saldatura, mentre l assemblaggio in opera di queste parti avviene mediante bullonatura.

31 Tipi di saldatura Si distinguono tre tipi di saldatura, schematicamente rappresentati nella Fig La saldatura a completa penetrazione (a) ripristina integralmente la continuità dei pezzi collegati. Questo avviene solo parzialmente nel caso di saldatura a parziale penetrazione (b). Nelle giunzioni a cordoni d angolo (c), il collegamento avviene mediante la realizzazione di cordoni di saldatura attraverso i quali debbono passare le forze che le due parti, non direttamente collegate, si scambiano.

32 Verifica delle saldature Le saldature a completa penetrazione si verificano come se il pezzo fosse continuo, assumendo la resistenza minore tra i materiali di collegamento

33 Saldature a cordone d angolo

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37 Calcolo delle sollecitazioni

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