COLLABORAZIONI TRA GIUDICI, AVVOCATI E CTU NEL CONFLITTO FAMILIARE Claudia SPETTU
|
|
- Susanna Tucci
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 COLLABORAZIONI TRA GIUDICI, AVVOCATI E CTU NEL CONFLITTO FAMILIARE Claudia SPETTU PD&.IT psicologa, psicoterapeuta, Cagliari Affrontare la questione della regolamentazione dei rapporti genitori figli nei casi di separazione e divorzio significa confrontarsi con molteplici aspetti. Il primo dato da considerare è che il conflitto familiare si compone di elementi psicologici, sociali e legali. È stato evidenziato da più autori che la separazione non coincide con l atto sancito nelle aule del Tribunale e né si esaurisce con esso, ma ha inizio ancora prima della decisione definitiva di porre fine alla convivenza e spesso continua anche dopo la conclusione del processo legale vero e proprio (Maggioli, Pocar, Ronfani, 1988; Dell Antonio, 1992). È necessario un lungo cammino psicologico, che richiede tempi differenti per ciascuno, per poter accettare emotivamente la separazione, prendere atto del mutato equilibrio familiare ed affrontare la nuova situazione, sentendosi capaci di procedere e realizzarsi senza l ex partner. Se poi ci sono figli, il distacco diventa più difficile perché gli ex partner devono trovare nuove modalità di relazione tra loro per svolgere le funzioni genitoriali. Quando la famiglia intraprende la via legale per regolamentare la crisi, l affidamento dei figli rappresenta il problema di maggiore delicatezza e un contesto privilegiato nel quale il diritto e la psicologia si incontrano per definire una nuova regolamentazione degli assetti relazionali della famiglia. Nei casi più difficili da definire, generalmente quelli in cui i figli sono pesantemente coinvolti nel conflitto genitoriale, il giudice per acquisire informazioni di natura psicologica e, quindi, adempiere al meglio al suo compito decisionale, può avvalersi di ausiliari esperti con specifiche competenze tecniche: i consulenti tecnici d ufficio. Così, il consulente tecnico compare nella scena giudiziaria in una fase in cui il conflitto viene spesso esasperato e le parti vedono nel procedimento davanti al giudice l unica soluzione per individuare chi ha torto e chi ha ragione. Delegando al terzo (giudice) la risoluzione della conflittualità, le parti rinunciano al proprio potere decisionale (Malagoli Togliatti, Consegnati, 1995; Gulotta, 1997). In questo senso, il lavoro del consulente è di particolare rilievo perché, oltre a costituire un aiuto per il giudice ai fini dei provvedimenti da adottare, rappresenta uno spazio in cui la famiglia coinvolta può acquisire consapevolezza dei cambiamenti in atto, riconoscere e attivare le risorse necessarie per affrontare per affrontare la situazione e costruire un nuovo equilibrio (Cigoli, 2000). L incremento delle richieste di consulenze tecniche riscontrato negli ultimi anni (Turchi, Orrù, 2008; Marzotto, Belladonna, 2011) induce a riflettere ulteriormente sul ruolo e sulle funzioni del consulente, sulle competenze che deve possedere e su come egli articola il proprio lavoro. In quest ottica si pone anche il nostro lavoro di ricerca, promosso e finanziato dalla Regione Autonoma della Sardegna (L.R. Promozione della ricerca scientifica e dell innovazione tecnologica in Sardegna)[1], per indagare l impatto che l esperienza della CTU ha avuto sulle famiglie coinvolte e, allo stesso tempo, le percezioni che gli altri
2 interlocutori delle stesse vicende giudiziarie, ovvero i giudici, avvocati e gli stessi consulenti tecnici, hanno di questo lavoro psicologico. L obiettivo perseguito era quello di comprendere e descrivere aspetti positivi e negativi della consulenza tecnica al fine di individuare linee di buone prassi. La ricerca ha interessato alcune realtà giudiziarie del territorio sardo e ha permesso di rilevare criticità importanti della CTU. In questa sede, vogliamo concentrare l attenzione su una questione delicata, sollevata dai magistrati e dagli avvocati che hanno collaborato alla ricerca: quella del contesto di conflittualità entro cui si svolge la consulenza tecnica. Un dato da non sottovalutare, dal quale derivano molte delle difficoltà incontrate dall esperto e dalle altre professionalità impegnato nel contesto forense. In un clima di intenso coinvolgimento emotivo, aumenta il rischio delle pressioni sul lavoro del consulente e delle conseguenti dinamiche collusive (Cigoli, 2000). Dai dati raccolti, abbiamo rilevato che per i giudici è importante che gli avvocati non alimentino la lite e che i consulenti tecnici d ufficio siano in grado di gestire le pressioni esercitate dalle parti, dai consulenti tecnici di parte e dai legali. Per gli avvocati, invece, è fondamentale che il consulente nominato dal giudice mantenga una posizione di neutralità rispetto alla contrapposizione delle soggettive realtà espresse dalle parti in conflitto, e che il giudice non aderisca acriticamente alle conclusioni peritali e adotti i provvedimenti in autonomia. La richiesta degli operatori di arginare il più possibile il conflitto e rispettare i ruoli e le competenze di ciascuno è un dato positivo ma può essere indicativo del fatto che presso le realtà giudiziarie contattate prevale ancora una logica antagonista, organizzata su posizioni torto ragione, che può colludere con le posizioni conflittuali delle parti. Proviamo a fare un ragionamento a monte. La cornice normativa che definisce il compito del giudice e degli avvocati impegnati in cause di famiglia e, conseguentemente, quello dei consulenti tecnici è costituita dall art. 155 c.c. La norma, prendendo atto della necessità di tutelare le relazioni familiari, chiede al giudice di progettare un futuro in cui i legami familiari siano coltivati in maniera continuativa e significativa. A riguardo, bisogna riconoscere che già da tempo, la cultura giuridica si era mostrata sensibile ad assicurare l accessibilità e il mantenimento delle relazioni genitori figli la cultura giuridica, tanto da individuare l interesse del minore nella soddisfazione del bisogno di poter contare sull effettivo apporto assistenziale e educativo di ambedue le figure genitoriali, (Quadri, 2001). In questo modo, iniziava a farsi strada che il compito del giudice dovesse non più stabilire la priorità di una relazione con un genitore rispetto a quella con l altro, ma salvaguardare la continuità delle relazioni del bambino (Moro, 1995). Non a caso, l accesso del figlio all altro genitore, cioè la disponibilità di ciascun genitore di permettere all altro di mantenere la
3 relazione con il figlio anche a separazione avvenuta, veniva individuato come un fattore fondamentale nella valutazione delle capacità genitoriali (Cigoli, Galimberti, Mombelli, 1988). Questo in linea con le teorie psicologiche che avevano superato la teoria del genitore psicologico, ovvero del genitore che rappresenta nella quotidianità il riferimento psicologico ed affettivo per i figli, per affermare invece l importanza della tutela del rapporto con entrambi i genitori (Dell Antonio, Vincenzi Amato, 1992; De Bernart et al., 1999). Nella pratica questo è stato disatteso da prassi giurisprudenziali troppo disinvolte nel favorire l affidamento in via esclusiva ad uno dei genitori. L inversione di rotta avviene con la L.54/2006 che afferma l importanza della continuità dei legami intergenerazionali e configura l affidamento condiviso come la regola e l affidamento del figlio ad un solo genitore una soluzione residuale che il giudice può adottare, con provvedimento motivato, quando ritiene la formula condivisa impraticabile o contraria all interesse del minore. Certamente la nuova legge ha introdotto principi fondamentali e ha modificato le prassi dei tribunali italiani (ISTAT, 2009), ma non ha risolto le criticità della disciplina dell affidamento. Sappiamo che nessuna disposizione normativa e nessun provvedimento del giudice possono garantire che il rapporto tra genitori e figli sia mantenuto e sviluppato. Inoltre, la modalità di affidamento non è associata necessariamente ad una continuità del rapporto genitoriale funzionale o ad una minore conflittualità (Mazza Galanti, 2006). Per mettere in pratica una reale condivisione dell affidamento, occorre che i genitori siano in grado di subordinare la loro conflittualità al diritto dei figli a mantenere i legami familiari. Torniamo all art. 155 c.c. e al sistema peritale. Se la finalità sottesa al dettato normativo è quella di un esercizio comune della responsabilità genitoriale, è opportuno che ciascuna figura professionale impegnata nel conflitto familiare aiuti le parti in causa ad individuare un nuovo equilibrio, nel rispetto dei bisogni dei figli e delle qualità genitoriali (Rosa, Tura, 2012). Il giudice della famiglia, prima della riforma, decideva in merito al genitore più idoneo a svolgere compiti educativi nei confronti dei figli, oggi, deve indicare le modalità concrete per attuare il principio di corresponsabilità dei genitori nella cura dei figli. In questo mutato scenario, il consulente tecnico potrebbe tradurre i dati che raccoglie dall osservazione e dalle valutazioni in informazioni utili per la famiglia; e condividerli con i consulenti di parte e con gli avvocati. Il legale e il consulente di parte potrebbero adottare una linea comune rispetto al lavoro con il proprio cliente, e aiutarlo a comprendere il messaggio dell art. 155 c.c., la situazione peritale e l importanza di raggiungere intese con la controparte nell interesse dei figli. Allo stesso modo, sarebbe opportuno che il magistrato presentasse la CTU alle parti come un opportunità piuttosto che come un contesto di giudizio e valutazione.
4 È auspicabile quindi la collaborazione di tutti gli operatori, oltre che del singolo consulente, in questa direzione. Se ciascuno recepisce che la distruzione dei legami familiari è contraria e non praticabile per l interesse del singolo, diventa possibile aiutare le parti a ridefinire gli equilibri relazionali tra loro e con i figli, processo questo che deve essere il più possibile condiviso dai suoi protagonisti. Riferimenti bibliografici Cigoli V., Psicologia della separazione e del divorzio, Franco Angeli, Milano Cigoli V., Galimberti C., Mombelli M., 1988, Il legame disperante. Il divorzio come dramma di genitori e figli, Raffaello Cortina, Milano. De Bernart R., Francini G., Mazzei D., Pappalardo L., 1999, Quando la coppia finisce la famiglia può continuare? Interventi psico giuridici nella crisi e nella crisi e nella rottura della coppia, in: Andolfi M, (a cura di), La crisi della coppia. Una prospettiva sistemico relazionale, Raffaello Cortina Editore, Milano Dell Antonio A., Vincenzi Amato D., 1992, L affidamento dei minori nelle separazioni giudiziali. Ricerca interdisciplinare sui criteri di affido in alcuni tribunali italiani, Giuffrè, Milano. Dell Antonio A., 1993, Il bambino conteso, Giuffrè, Milano
5 Gulotta G., 1997, L affidamento dei figli. Riflessioni per gli anni 2000, in Cigoli V., Gulotta G., Santi G., Separazione, divorzio e affidamento dei figli, Giuffrè, Milano Malagoli Togliatti M., Consegnati M.G., 1995, Le diverse forme di aiuto alle famiglie in trasformazione tra il contesto giuridico e quello terapeutico, in Loriedo C., Malagoli Togliatti M., Micheli ;. (a cura di), Genitori, individui e relazioni intergenerazionali nella famiglia, Franco Angeli, Milano. Maggioni G., Pocar V., Ronfani P., 1988, La separazione senza giudice. Il conflitto coniugale e gli operatori del diritto, Franco Angeli, Milano. Marzotto C., Belladonna M., 2011, La mediazione familiare e i gruppi di parola per i figli di genitori separati, in Donati P. (a cura di) La tutela dei minori, Erickson, Trento. Mazza Galanti F., 2006, Un esperienza in corso presso il Tribunale di Genova, in Guida A. (a cura di) I figli dei genitori separati, Franco Angeli, Milano Moro A., 1995, Diritto e relazioni intergenerazionali, in Donati P. (a cura di), Quarto rapporto CISF sulla famiglia in Italia, Edizioni San Paolo, Cinisiello Balsamo. Quadri E., 2001, L affidamento del minore, profili generali, in Famiglia e diritto, n.6/2001, pp Rosa S., Tura M., La separazione genitoriale. Manuale operativo rivolto a psicologi, avvocati, educatori, Maggioli, Bologna Turchi G.P., Orrù L., 2008, Il ruolo dello psicologo e l attività peritale in ambito penale e civile in Salvini A., Ravasio A., Da Ros T., Psicologia clinica giuridica, Giunti, Firenze [1] Ricerca La percezione dei protagonisti del conflitto rispetto all intervento delle Consulenze Tecniche d Ufficio, finanziata dalla Regione Autonoma della Sardegna e co finanziata con fondi a valere sul PO
6 Sardegna2007/2013 (L.R. 7/2007 Promozione della ricerca scientifica e dell innovazione tecnologica in Sardegna).
di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare
Servizio di consulenza legale in diritto di famiglia e mediazione familiare Associazione italiana per l educazione demografica Sezione di Roma Scopo del servizio è offrire consulenza legale su tutte le
DettagliAlessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma
Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE
Dettagliun percorso volontario, per la gestione dei conflitti parentali e la riorganizzazione delle relazioni familiari. terzo imparziale,
Si intende per Mediazione Familiare, nei casi di cessazione di un rapporto di coppia a qualsiasi titolo costituito, prima, durante o dopo l evento separativo, un percorso volontario, sollecitato dalle
DettagliCorso in Mediazione Familiare a Tivoli. Programma
presentano Corso in Mediazione Familiare a Tivoli Programma La mediazione familiare è un percorso per la riorganizzazione delle relazioni familiari in vista o in seguito alla separazione o al divorzio.
Dettagli1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.
Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere
DettagliCONFLITTUALITA E PROCESSI DI CRESCITA CONIUGALE E FAMILIARE. di Luigi Pati
CONFLITTUALITA E PROCESSI DI CRESCITA CONIUGALE E FAMILIARE di Luigi Pati Due osservazioni sui rapporti coniugali nel tempo di oggi: a) Accentuazione del conflitto di coppia, che spesso si traduce in separazione
DettagliCAPITOLO 1 LUCI ED OMBRE NELLA PERIZIA PER L AFFIDAMENTO DEI MINORI (di GUGLIELMO GULOTTA)
Autori........................................... XIII CAPITOLO 1 LUCI ED OMBRE NELLA PERIZIA PER L AFFIDAMENTO DEI MINORI (di GUGLIELMO GULOTTA) 1. Introduzione.................................... 1 2.
DettagliPATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le
DettagliFormazione genitori. I percorsi
Formazione genitori Sappiamo che spesso è difficile trovare un po di tempo per pensare a come siamo genitori e dedicarci alla nostra formazione di educatori, sappiamo però anche quanto sia importante ritagliarsi
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliCENTRO DI MEDIAZIONE FAMILIARE
CENTRO DI MEDIAZIONE FAMILIARE Direzione Sociale Servizio Famiglia Infanzia Eta Evolutiva Via Paganini n.1 Brescia - 030 320835 / 310115 CHE COS E IL CENTRO DI MEDIAZIONE FAMILIARE Il centro di Mediazione
DettagliCentro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus
Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori
DettagliEvoluzione storica del concetto di famiglia Il riconoscimento costituzionale della famiglia fondata sul matrimonio status, diritti e potestà
Evoluzione storica del concetto di famiglia Il riconoscimento costituzionale della famiglia fondata sul matrimonio status, diritti e potestà familiari La convivenza more uxorio o famiglia di fatto I rapporti
DettagliMilano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni
Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento
DettagliFORMAZIONE AVANZATA. Laboratorio sull orario di lavoro e time-management
FORMAZIONE AVANZATA Laboratorio sull orario di lavoro e time-management 1.Scenario di riferimento Il ruolo manageriale nella Pubblica Amministrazione è notevolmente mutato negli ultimi anni, sia per l
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliSANDRA COSTA AVVOCATO
Curriculum vitae SANDRA COSTA AVVOCATO Abilitata all esercizio della professione forense nell anno 2004. Ho maturato la mia esperienza professionale soprattutto in campo familiare e minorile, acquisendo
DettagliPERCORSO NASCITA. Modelli familiari, relazioni e processi familiari. Jutta Bologna, psicologa/psicoterapeuta.
PERCORSO NASCITA Modelli familiari, relazioni e processi familiari. Jutta Bologna, psicologa/psicoterapeuta. Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. 13 Aprile 2013 Le ricerche degli ultimi anni sulle
DettagliLa mediazione sociale di comunità
La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati
Dettagli>> Perché l'affido familiare dei minori. >> Che cos'é l'affido. >> Chi può fare l'affido e come. >> Tipologie dell'affido. >> Le forme dell'affido
>> Perché l'affido familiare dei minori >> Che cos'é l'affido >> Chi può fare l'affido e come >> Tipologie dell'affido >> Le forme dell'affido >> I soggetti dell'affido >> I soggetti dell'affido Il bambino/ragazzo:
DettagliL uso e il significato delle regole (gruppo A)
L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole
DettagliCOMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA
COMUNE DI PACIANO PROVINCIA DI PERUGIA Cap 06060 P.zza della Repubblica n. 4 P.IVA 00436320543 Tel. 075.830186 e-mail: info@comune.paciano.pg.it fax. 075.830447 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI AFFIDAMENTO
DettagliALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!
ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto
DettagliLa Leadership efficace
La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliUn esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare
Un esperienza Servizio di Assistenza Domiciliare ai Minori creare legami per innescare A cura di Dr.ssa BOVE Daniela Laura Cooperativa Sociale AMANI Comune di Brindisi Roma, 18 Gennaio 2010 cambiamenti
DettagliLE LEGGI CHE DISCIPLINANO L ADOZIONE E L AFFIDO FAMILIARE
LE LEGGI CHE DISCIPLINANO L ADOZIONE E L AFFIDO FAMILIARE Legge 184/83 E la prima normativa specifica che disciplina l adozione e l affidamento dei minori. Legge 28 marzo 2001 n.149 Disciplina dell adozione
DettagliGruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO
Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO ART.1 - Denominazione e ambiti di rappresentanza Nell ambito dell Associazione Provinciale Albergatori di Milano di seguito Apam - è costituito
DettagliIL CONSULTORIO dalle donne...per le donne
IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne Tratto da il Corriere della Sera -66 ottobre 2008 Che compresero, attraverso la sofferenza di molte di loro, che il benessere delle donne poteva venire solo dalla
DettagliRISOLUZIONE N. 90 /E
RISOLUZIONE N. 90 /E Direzione Centrale Normativa Roma, 17 ottobre 2014 OGGETTO: Interpello Acquisto per usucapione di beni immobili Applicabilità delle agevolazioni prima casa. Con l interpello in esame,
DettagliOrdine degli Avvocati d Messina AIMeF Associazione Italiana Mediatori Familiari
Ordine Avvocati Messina Associazione Italiana Mediatori Familiari Ordine degli Avvocati d Messina AIMeF Associazione Italiana Mediatori Familiari Protocollo d intesa per l istituzione di un Punto Informativo
Dettagliairis consulting Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@airisconsulting.it web: www.airisconsulting.
Via Domenichino, 19-20149 - Milano Tel: 02.43986313 - Fax: 02.43917414 e-mail: info@.it web: www..it Chi siamo AIRIS CONSULTING è una Società di Consulenza di Direzione nata per rispondere al bisogno delle
DettagliSEPARAZIONI CONFLITTUALI E TUTELA DEL MINORE X CONGRESSO NAZIONALE AIDAI-AIRIPA Le nuove pratiche di intervento per l ADHD Sarzana, 15 maggio 2015 Dott.ssa Simona Codazzi Psicologa Esperta in Psicologia
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliQuale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013
PIANO DI ZONA 2011-2013 2013 Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013 Tavolo Minori e Famiglie: STORIE PER CRESCERE A cura di AS Angela Morabito ed AS Ilenia Petrucci Lab. Minori Sensibilizzazione
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 3338 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa dei senatori BISCARDINI, CASILLO, CREMA, LABELLARTE e MARINI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 10 MARZO 2005 Modifiche alla legge
DettagliPROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE
PROFESSIONISTI DELL'AIUTO E SICUREZZA SUL LAVORO: IL RISCHIO DI VIOLENZA E AGGRESSIONE VERSO GLI ASSISTENTI SOCIALI II EDIZIONE 24 maggio 2013 Il contributo dell Ordine dell Emilia Romagna Report dei questionari
DettagliLa collaborazione del Mediatore Familiare con il CTU e con il terapeuta della coppia e del singolo. Isabella Buzzi www.mediazioneinfamiglia.
La collaborazione del Mediatore Familiare con il CTU e con il terapeuta della coppia e del singolo Isabella Buzzi www.mediazioneinfamiglia.it Particolarità del mediatore familiare rispetto alle questioni
DettagliBUONE PRATICHE PER LA VALUTAZIONE DELLA GENITORIALITA : RACCOMANDAZIONI PER GLI PSICOLOGI. Venerdì, 11 dicembre 2009
BUONE PRATICHE PER LA VALUTAZIONE DELLA GENITORIALITA : RACCOMANDAZIONI PER GLI PSICOLOGI Venerdì, 11 dicembre 2009 LA VALUTAZIONE DELLE RELAZIONI FAMILIARI: STRUMENTI DI MISURA a cura di M. Tafà Premesse
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliLe funzioni educative del consultorio familiare
Le funzioni educative del consultorio familiare Consultori familiari Legge quadro n. 405/1975: ai consultori è affidata la funzione di aiutare la famiglia ad affrontare nel modo migliore i propri stadi
DettagliREGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE
REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE Premessa L affidamento etero-familiare consiste nell inserire un minore in un nucleo familiare diverso da quello originario per un tempo determinato. È un esperienza di accoglienza
DettagliLa terapia di coppia. 13 maggio2013 Dott. Marino Magnaghi
La terapia di coppia 13 maggio2013 Dott. Marino Magnaghi Cosa caratterizza una coppia Due persone che hanno un rapporto esclusivo Aspetto affettivo: innamoramento, sesso, complicità, condivisione, intimità
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliI percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie
L impegno per le famiglie adottive in Toscana. Lavorare insieme per favorire l inserimento e l accoglienza a scuola I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie 1 Adottare
DettagliFORMAZIONE AVANZATA. Laboratorio sulla negoziazione
FORMAZIONE AVANZATA Laboratorio sulla negoziazione 1. Scenario di riferimento Il ruolo manageriale nella Pubblica Amministrazione è notevolmente mutato negli ultimi anni, sia per l inserimento di sistemi
Dettagli1. Oggetto e struttura del disegno di legge
Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni
DettagliBASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza
BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza Rev. 03 del 27 maggio 2008 La BASILE PETROLI S.p.A., nell ambito delle proprie attività di stoccaggio e commercializzazione di
DettagliIL MOBBING. Alcune considerazioni per inquadrare il problema anche alla luce delle normative su salute e sicurezza sul lavoro
IL MOBBING Alcune considerazioni per inquadrare il problema anche alla luce delle normative su salute e sicurezza sul lavoro Paola Cenni GdL: Mobbing and Diversity Management Comitato Pari Opportunità,
DettagliC. Parla con i collaboratori e poi stabilisce degli obiettivi. D. Lascia al gruppo la completa responsabilità della situazione.
QUESTIONARIO SULL EFFICACIA E FLESSIBILITA DELLA LEADERSHIP Di Paul Hersey e Kenneth Blanchard ISTRUZIONI Si presume che Lei sia coinvolto in ognuna delle seguenti 12 situazioni. Legga attentamente ogni
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 AFFIDO FAMILIARE
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 16 2. TITOLO AZIONE AFFIDO FAMILIARE 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno dell
DettagliNorma. Laura Landi - avvocato
Laura Landi Norma legge 4 maggio 1983, n. 184 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori Modificata da Legge 28 marzo 2001, n. 149 Diritto del minore ad una famiglia Laura Landi - avvocato
DettagliStrategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno
Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Scopo della Fondazione La persegue quale scopo la promozione dell allattamento in Svizzera, in particolare mediante un informazione
DettagliCORSO DI MEDIAZIONE FAMILIARE
Esma Cif Onlus Con il Patrocinio di Ordine Assistenti Sociali della Campania Ente Morale Scuole Materne - Centro Italiano femminile ONLUS Ente di Formazione Professionale accreditato dalla Regione Campania
DettagliMaster in Europrogettazione
Master in Europrogettazione Marzo Aprile 2013 4 Edizione Milano Bruxelles Due moduli in Italia* e uno a Bruxelles con consegna dell attestato finale di partecipazione Basato sulle linee guida di Europa
DettagliRelatore: Paula Eleta
A scuola nessuno è straniero Firenze, 30 settembre 2011 Sessione: L integrazione comincia dai più piccoli Una scuola aperta che guarda al futuro Percorsi interculturali e di integrazione presso le Scuole
Dettagliil Sistema di Indicatori di Qualità del sistema InFEA del Piemonte
REGIONE PIEMONTE In.F.E.A. - attività di sistema il Sistema di Indicatori di Qualità del sistema InFEA del Piemonte Provincia di Torino Lab. ter. Canavese Lab. ter. Pinerolese 13 gennaio 2010 valutare?
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliMaster in Europrogettazione
Master in Europrogettazione DICEMBRE 2012 FEBBRAIO 2013 Milano Lecce Bruxelles Vuoi capire cosa significa Europrogettista? Vuoi essere in grado di presentare un progetto alla Commissione Europea? Due moduli
Dettagli16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA
16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati
DettagliL azienda leader in Italia nel settore investigativo
L azienda leader in Italia nel settore investigativo Axerta - Investigation consulting Axerta è l azienda leader in Italia nel settore investigativo grazie al metodo di indagine, alle competenze multidisciplinari,
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliAlcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani
Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Per quanto riguarda la richiesta di chiarimenti presentata, relativa alla corretta qualificazione
DettagliMaster professionalizzante in Psicologia Forense
Master professionalizzante in Psicologia Forense ad orientamento fenomenologico relazionale Tecniche e strumenti per la consulenza in ambito civile e penale Catania, 2016 2017 PROGRAMMA e CALENDARIO PROVVISORIO
DettagliCircolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze
Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008
DettagliCONSIGLIO NAZIONALE FORENSE PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Ufficio studi
1. D: Cosa accade ai COA attualmente in carica? F.A.Q. R: Sono prorogati di diritto sino al 31 Dicembre 2014 (art. 65 co. 2). 2. D: Quali sono le cause di incompatibilità per i Consiglieri del COA e quando
DettagliI giudizi sull esperienza universitaria
. I giudizi sull esperienza universitaria Tra i laureati si rileva una generale soddisfazione per l esperienza universitaria nei suoi diversi aspetti. Sono molto apprezzati il corso di studio inteso come
DettagliLABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2
LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 La narrazione autobiografica come progetto di cura nei pazienti uremici cronici L idea
DettagliCOMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania. Regolamento per l affidamento familiare dei minori
COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per l affidamento familiare dei minori Adottato con deliberazione consiliare n 41 del 16/03/2000 COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per
DettagliIL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013
UNIONE EUROPEA IL PROGETTO QUALITA TOTALE 2007-2013 Sentirsi protagonisti per il successo del progetto MODULO I La Qualità Totale: una sfida vincente per l Amministrazione 16 luglio 2009 Indice Obiettivi
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliAnno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin
Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,
DettagliCorso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6
Dopo la separazione: affidamento dei figli e madri sole Corso di laurea in servizio sociale Sede di Biella Anno accademico 2008-2009 Prof.ssa Elisabetta Donati Lezione n. 6 1 L affidamento dei figli: a
DettagliQuestioni deontologiche del M.F e analogie con la cornice di lavoro del conduttore dei GdP
Questioni deontologiche del M.F e analogie con la cornice di lavoro del conduttore dei GdP Rosa Maria Nicotera Consorzio Mediana www.consorziomediana.it Le carenze legislative Mancanza di una legislazione
DettagliLA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI
LA GESTIONE EFFICACE DEI COLLABORATORI La qualità organizzativa passa attraverso la qualità delle persone 1. Le ragioni del corso Nella situazione attuale, assume una rilevanza sempre maggiore la capacità
Dettaglicentro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.
centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.
DettagliConclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015
Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,
DettagliREGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE
REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in
DettagliDipartimento di Cure Primarie. (terza edizione)*
PROGETTO FORMATIVO IL FARO NELLA SCUOLA (terza edizione)* Il Centro Specialistico Provinciale contro i Maltrattamenti all Infanzia e Adolescenza ha avviato, negli anni scorsi, due edizioni de Il Faro nella
DettagliCOME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO
COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Studiare non è tra le attività preferite dai figli; per questo i genitori devono saper ricorrere a strategie di motivazione allo studio, senza arrivare all
DettagliPotenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI
Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI OGGETTO: CORSI DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA PER LAVORATORI, PREPOSTI, DIRIGENTI - ART. 37 D. LGS. 81/08 Accordi Stato Regioni del 21 dicembre
DettagliCARTA DEL CURATORE SPECIALE /DIFENSORE DEL MINORE NEI PROCEDIMENTI DI ADOTTABILITA E DE POTESTATE LINEE GUIDA. Premesso
CAMERA MINORILE DI TORINO CONSIGLIO ORDINE CARTA DEL CURATORE SPECIALE /DIFENSORE DEL MINORE NEI PROCEDIMENTI DI ADOTTABILITA E DE POTESTATE LINEE GUIDA Premesso Che l entrata in vigore delle norme processuali
DettagliVolontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni
Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare
Dettagli«Fare Rete in Psichiatria»
EXPO 2015 - Nutrire, Potenziare, Curare - Il futuro della Salute Mentale Milano 19-20 giugno 2015 «Fare Rete in Psichiatria» Il Case Manager nel percorso della presa in carico del paziente grave nel Servizi
DettagliProgramma: 130 ore ( 9,00-17,00) Modulo1: 25 ottobre 26 ottobre
Master in Psicologia Giuridica Programma: 130 ore ( 9,00-17,00) Modulo1: 25 ottobre 26 ottobre Introduzione Generale alla Psicologia Giuridica Lo psicologo giuridico in ambito civile Lo psicologo giuridico
DettagliLA VALUTAZIONE DELLE RISORSE UMANE NEI SISTEMI DI SVILUPPO E GESTIONE AZIENDALE
LA VALUTAZIONE DELLE RISORSE UMANE NEI SISTEMI DI SVILUPPO E GESTIONE AZIENDALE Schema legami fra strumenti di gestione r.u. e strategie/obiettivi aziendali ECOSISTEMA AMBIENTALE AZIENDALE Economico; Politico;
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliAccettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa
Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
DettagliL Assessorato alla Sanità della regione Marche ed il Coordinamento Regionale del Tribunale per la Tutela dei diritti del Malato CONVENGONO E STIPULANO
PROTOCOLLO D INTESA tra l Assessorato alla Tutela della salute, volontariato, veterinaria, acque minerali termali e sorgenti della Regione Marche ed il Movimento Cittadinanzattiva Tribunale per i Diritti
DettagliL affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali
L affido in Italia: dalle prime esperienze all attuale normativa giuridica L affido, il Tribunale per i Minorenni e i Servizi Sociali Interventi della dott.ssa Barbara Montisci,, Giudice Onorario del T.M.
DettagliGLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LE ATTIVITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO
DAL LAVORO AL PENSIONAMENTO 1 GLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LE ATTIVITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO Chiara Cassurino, Genova Modulo 1 Il Percorso formativo dal lavoro al pensionamento : a chi si rivolge e perché?
DettagliCostituzione italiana
Costituzione italiana Educazione e famiglia 10 dicembre 2014 10 dicembre La famiglia Persone che vivono insieme con legami di parentela Funzione sociale La famiglia istituzione fondamentale della società
DettagliLavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet
Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le
DettagliGuida al Risparmio COSA FARE PER ORIENTARSI
Guida al Risparmio COSA FARE PER ORIENTARSI Indice 1. Perché decidiamo di risparmiare?... 4 2. Perché il risparmio è sempre più importante?... 4 3. Quanto possiamo risparmiare?... 6 4. Cosa significa fare
DettagliLa mediazione familiare nel contesto dei servizi consultoriali
La mediazione familiare nel contesto dei servizi consultoriali I servizi di supporto alla persona, alla famiglia e alla comunità Qualificazione e sviluppo della mediazione familiare a Firenze Firenze,
DettagliUN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)
IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org
DettagliIX LEGISLATURA. Bologna, 12 marzo 2014 Alla c.a. Presidente dell Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna Cons.
IX LEGISLATURA Bologna, 12 marzo 2014 Alla c.a. Presidente dell Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna Cons. Palma Costi INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA Il Sottoscritto Consigliere regionale
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliEVENTO CRITICO Formazione della coppia. Matrimonio COMPITI DI SVILUPPO
Formazione della coppia Matrimonio Compiti di sviluppo coniugale Costruire una nuova identità di coppia Negoziare sui vari aspetti della vita quotidiana Attuare un rapporto di reciprocità nel rispetto
Dettagli