Il controllo dell offerta di moneta

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1 Corso interfacoltà in Economia Politica economica e finanza Modulo in Teoria e politica monetaria Il controllo dell offerta di moneta Giovanni Di Bartolomeo gdibartolomeo@unite.it

2 Moltiplicatore monetario Ricordiamo che M = m BM dove m = (C+D)/(C+R) = (c+1)/(c+r) èil moltiplicatore monetario (con r=k+q) Una variazione della base monetaria BM genera una variazione dell offerta di moneta: M = m BM Invece una variazione del moltiplicatore m: M = m BM

3 Fasi della politica monetaria Possiamo distinguere due fasi della politica monetaria: Fase strategica individua gli obiettivi finali da raggiungere (tasso d inflazione, livello dell output, ecc.) e le modalità con cui intervenire Fase tattica individua gli strumenti e gli obiettivi operativi

4 Strumenti ed obiettivi operativi e finali Strumenti di politica monetaria tassi ufficiali di interesse operazioni di mercato aperto riserva obbligatoria ceilings su depositi e crediti erogati Obiettivi operativi Tasso di interesse di mercato monetario e interbancario Base monetaria Obiettivi finali Contenimento dell inflazione Crescita ed occupazione Equilibrio della bilancia dei pagamenti (tasso di cambio)

5 Strumenti 1. Tassi ufficiali di interesse 2. Operazioni di mercato aperto 3. Riserva obbligatoria 4. Ceilings su depositi e crediti erogati

6 Tasso di sconto Il tasso di sconto costituisce il costo sostenuto dalle banche per rifinanziarsi presso la banca centrale. Sue variazioni hanno inevitabilmente effetti sulla domanda e sull'offerta di prestiti bancari. effetti diretti effetto d'annuncio

7 Tasso di sconto: Effetti diretti Se le banche sono scoperte possono ricorrere ad un prestito dalla banca centrale, se il tasso è basso deterranno meno riserve libere. Riduzione/aumento del coefficiente di riserva k k r m ( m>0) M = m BM M k r m ( m>0) M = m BM M In realtà la domanda di rifinanziamento dipende dal differenziale tra il tasso di interesse di mercato (ad esempio, quello sull'interbancario) e il tasso di sconto.

8 Tasso di sconto: Effetti annuncio Variazioni del tasso di sconto possono segnalare cambiamenti nell'impostazione della politica monetaria. A seguito di tale annuncio il mercato può reagire "anticipando" variazioni effettive delle condizioni di mercato. Ad esempio, una riduzione del tasso di sconto, se costituisce un segnale di una successiva espansione dell'offerta di base monetaria, può indurre nelle banche una più elevata propensione ad erogare prestiti.

9 Operazioni di mercato aperto Operazioni di mercato aperto = acquisto o vendita di attività (ad esempio, titoli pubblici). operazioni di vendita = riduzione liquidità nel sistema operazioni di acquisto = incremento liquidità nel sistema. Attraverso le operazioni di mercato aperto la banca centrale influisce sull'offerta di BM e così sul livello dei tassi di interesse di mercato. Nel corso degli anni 80 le operazioni di mercato aperto sono divenute a poco a poco strumento principale cui si ricorre.

10 Operazioni di mercato aperto e BM La banca centrale compra titoli = incremento di titoli nell attivo, incremento di circolante detenuto dai privati nel passivo. C BM ( BM>0) M = m BM M La banca centrale vende titoli = diminuzione di titoli nell attivo, riduzione di circolante detenuto dai privati nel passivo. C BM ( BM<0) M = m BM M

11 Coefficiente di riserva obbligatoria Variando il coefficiente di riserva obbligatoria la banca centrale può influire su r=r/d e quindi data BM su M Riduzione/aumento del coefficiente di riserva q q r m ( m>0) M = m BM M q r m ( m>0) M = m BM M Ceilings su depositi e crediti erogati funzionano in modo simile variando la capacità delle banche di creare moneta fiduciaria

12 1. Aggregati monetari 2. Tassi di interesse Obbiettivi operativi

13 Mercato monetario: Certezza Fisso l offerta di moneta (obbiettivo operativo) a cui corrisponde un certo tasso di interesse. Oppure fisso un tasso di interesse (obbiettivo operativo) cui corrisponde una certa offerta di moneta

14 Mercato monetario: Incertezza Domanda di moneta instabile

15 Obbiettivo operativo: Base monetaria

16 Obbiettivo operativo: Tasso di interesse

17 Obiettivo operativo: Aggregato monetario Se la banca centrale ha come obbiettivo operativo un aggregato monetario (M0, M1, M2, M3), lo controlla attraverso il controllo della base monetaria. Come abbiamo visto: Variazioni della base monetaria comporteranno variazioni dell aggregato monetario in base al moltiplicatore

18 Obiettivo operativo: Tasso di interesse Le banche operano sul mercato interbancario Le banche in sofferenza chiedono, in condizioni normali, fondi a prestito a breve alle altre banche non alla banca centrale (prestatore in ultima istanza). Le banche che hanno eccedenza di denaro (riserve) fanno questo prestito alle altre banche che hanno necessità di liquidità (riserve). Il tasso overnight èil tasso al quale le banche prestano denaro per la durata massima di 24 ore attraverso depositi overnight.

19 Politica monetaria e tasso overnight Generalmente le banche centrali utilizzano gli strumenti (la regolazione della domanda e offerta di riserve bancarie) per influire su un obiettivo operativo come il tasso di interesse di mercato monetario poiché dato, ad esempio, il tasso overnight si determinano gli altri tassi ad esempio il tasso sui depositi, il tasso sui prestiti (vedi in seguito)

20 Operazioni del SEBC Il SEBC (Sistema europeo di banche centrali ossia BCE e Banche Centrali Nazionali) crea liquidità principalmente attraverso Le operazioni di rifinanziamento principali (ORP) sono operazioni di mercato aperto con frequenza settimanale e di pari durata. Il SECB si avvale anche di operazioni attivabili su iniziativa delle controparti: Le operazioni di rifinanziamento marginali (ORM) sono finanziamenti overnight a fronte di garanzie La remunerazione dei depositi presso la banca centrale

21 Considerando: Il corridoio EONIA Il tasso sulle ORM. Il tasso sui depositi presso la BCE. Nessuno prende a prestito ad un tasso maggiore di quello sulle ORM e nessuno da a prestito ad un tasso minire di quello sulle riserve. Questi rappresentano quindi il corridoio nel quale si muove il tasso sull interbancario: Euro overnight index average (EONIA) In modo simile: Euro interbank offered rate (EURIBOR) tasso sui depositi interbancari con scadenza fino ad un anno

22 Grafico del corridoio Tasso di interesse overnight (EONIA) R d R d 2 Mercato interbancario R s = Offerta di riserve R d = Domanda di riserve ORM Tasso overnight R d 1 R s Tasso sui depositi R s R d 2 R d R d 1 Riserve in eccesso Quantità di riserve, R

23 Il corridoio in azione EONIA 4 3 ORM 2 1 ORP Tasso sui depositi presso BCE 0 Jan-99 Jan-00 Jan-01 Jan-02 Jan-03 Jan-04 Jan-05 Jan-06 Area dell Euro EONIA Deposit rate Marginal lending Main refinancing

24 Tassi sui depositi e sui prestiti Il mercato bancario è imperfettamente concorrenziale. Dato il tasso overnight (i O ), le banche massimizzando il profitto: Costo marginale = Ricavo marginale = i O. Determinano i tassi di interesse su depositi e prestiti e l ammontare di depositi e impieghi. I tassi sui prestiti sono determinati da un mark up sul tasso overnight. I tassi sui depositi sono determinati da un markdown sul tasso overnight.

25 La crisi finanziaria

26 Crisi finanziaria: tassi a breve e ad un anno Differenziali dei tassi di interesse Media mobile su 5 giorni. Fonte: Global Insight giugno 2007: hedge funds di Bear Sterns in difficoltà 25 settembre 2008: Fallimento di Lehman Bros bp, 5 day moving average Differenziale Euribor Overnight January October 2008 Differenziale Libor FED Funds su 3 mesi

27 La BCE controlla M? La BCE può variare M a suo piacimento 1. Variando BM: M = m BM 2. Variando la riserva obbligatoria r: M = m BM In particolare BM oppure r M Ma cosa succede se 1.Al variare di BM varia c=c/d 2.Al variare di k (coefficiente di riserva obbligatoria) varia q (coefficiente di riserva libera) La BCE non ha il pieno controllo di M!!!

28 Offerta di moneta parzialmente esogena La propensione del pubblico a detenere circolante e quella delle banche a detenere riserve mutano nel tempo. In particolare si può pensare che non siano neutrali rispetto alla politica monetaria. Operazioni volte a modificare la BM o la riserva obbligatoria modificano anche il moltiplicatore monetario come conseguenza l efficacia della politica monetaria risulta, in genere, minore a causa della retroazione.

29 Settore privato Il settore privato deciderà la quota di circolante da detenere sotto forma di depositi sulla base di una serie di variabili. In particolare (vedi Baumol Tobin) si può pensare che questa dipenda dal costo opportunità di detenere depositi, ovvero Il valore di c=c/d diminuisca allorché il costoopportunità di detenere circolante (il tasso di interesse pagato sui depositi, i D ) aumenti: C = c(i D )D

30 Settore bancario Le banche tenderanno a detenere una quota di riserve libere sui depositi tanto più alta quanto più elevato èil costo di illiquidità, ossia il tasso d'interesse sulle operazioni di rifinanziamento della BCE, i (se una banca si trova in carenza di liquidità chiede un prestito alla BCE); tanto più bassa quanto più alto èil costo opportunità delle riserve medesime (tasso di rendimento degli investimenti al margine, e quindi, per esempio, dal tasso overnight, i o ) R = kd + q(i, i O )D

31 Riserve libere (Stati Uniti)

32 Moltiplicatore variabile Il moltiplicatore monetario èun parametro variabile i D c e i oppure i O q Quindi il moltiplicatore è una funzione m(i, i D, i O ) con dm/di>0 dm/di D <0 dm/di O >0 Variazioni della BM influiscono su i, i D, i O quindi su m e sugli effetti stessi di BM su M. Tuttavia, la quantità di moneta offerta è comunque esogena se il moltiplicatore è una funzione stabile di queste variabili.

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