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1 Economia Monetaria - Slide 8 Giorgio Calcagnini Università di Urbino Dip. Economia, Società, Politica giorgio.calcagnini@uniurb.it Anno accademico, 2012/2013

2 2 Vediamo ora il bilancio di una BC dell Eurosistema dal punto di vista funzionale ossia isolando i fattori di policy FP* controllabili dalla BCE (Operazioni di Mercato Aperto+Standing Facilities): FP = OMA + SFN = (RP + RLT + FT + OS) + (FMg Df ) Ai fattori di policy, vanno aggiunti i fattori autonomi FA che raggruppano variabili esogene non controllate dalla BCE, che pertanto deve stimarle perché contribuiscono a determinare il livello complessivo della liquidità: FA = eru (C B + BM EC + TES PA ) Se ricomponiamo il bilancio funzionale di una BC dell Eurosistema possiamo scrivere la seguente relazione: FP + FA = LB.

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4 La variabile strategica è il livello della liquidità bancaria LB registrato nei conti di gestione delle banche presso le BC. La BCE stima i fattori esogeni FA e utilizza le variabili strumentali FP per ripristinare i livelli di LB compatibili con le esigenze di liquidità delle banche e del sistema economico. Se la FP + FA = LB può essere interpretata come l offerta di LB (LB s ), la domanda espressa dalle banche è LB d = ROB + RL e deve soddisfare le esigenze di riserve obbligatorie ROB e libere RL. L attenzione principale della BCE è concentrata sull obiettivo di mantenere questo mercato in un equilibrio compatibile con la stabilità dell intero sistema monetario e finanziario. Per raggiungere questo obiettivo di stabilizzazione della liquidità bancaria compatibile con l orientamento della politica monetaria, la BCE ha il potere di controllare direttamente l offerta e, nello stesso tempo, di orientare la domanda di LB.

5 Mettiamo ora in evidenza la distribuzione temporale degli strumenti che consente alla BCE di adattare con buona flessibilità le condizioni di offerta di LB alle mutevoli esigenze. 1 Operazioni di rifinanziamento principale RP: una volta alla settimana viene stabilito il volume di riferimento da portare in asta sulla base di stime del fabbisogno determinato dai fattori autonomi e dalla domanda di riserve bancarie. 2 Operazioni di rifinanziamento a più lungo termine RLT: l asta viene fatta una volta al mese con la quale viene fornita una integrazione di liquidità più stabile nel tempo, a scadenza trimestrale; 3 Una volta al mese il Consiglio direttivo della BCE stabilisce i tassi ufficiali (idf, i RP, i FMg ) per trasmettere i segnali di riferimento della politica monetaria al mercato interbancario e agli altri mercati monetari;

6 6 4 eventuali sbilanci di liquidità dovuti a shock imprevisti o a possibili errori di stima dei fattori automatici FA possono essere corretti ricorrendo a due tipi di stabilizzatori automatici: a su iniziativa della BCE, che può attivare operazioni di mercato aperto di fine tuning FT, per correggere squilibri temporanei, e di tipo strutturale OS, per correggere squilibri giudicati durevoli; b su iniziativa delle banche, che possono attivare le standing facilities per correggere deficit temporanei di liquidità con i finanziamenti marginali FMg e surplus temporanei con i depositi overnight Df. 5 Un importante stabilizzatore automatico è costituito dal corridoio dei tassi i FMg i Df, entro il quale vengono contenute le oscillazioni dei tassi interbancari.

7 Oltre agli interventi diretti sull offerta, la BCE può influenzare la domanda di LB in due modi: 1 direttamente, con il regime di riserva obbligatoria ROB, che pone un vincolo amministrativo quantitativo alla domanda di LB da parte delle banche; 2 indirettamente, regolando il costo e la quantità di LB e rendendo possibile la sua stretta interazione con il mercato interbancario, tramite la mobilizzazione della ROB e la gestione delle riserve libere RL.

8 8 Riserva obbligatoria strumento di controllo amministrativo. ROB = k ROB D B Funzioni tradizionali della ROB 1 Strumento di garanzia a tutela dei depositanti sulla liquidità dei depositi bancari; 2 Strumento di controllo del processo di creazione della moneta da parte della BC:

9 9 Creazione di moneta bancaria. BM = BM B + BM EC BM B = kd B (k = k ROB + k RL + k Df + k CB ) BM EC = hd EC BM = (k + h)d, dal momento che D B = D EC D = 1 k+h BM = m DBM

10 10 Dal lato del credito bancario, CR B, partiamo dal bilancio semplificato delle banche: D B = BM B + CR B se al posto di BM B sostituiamo BM B = kd B possiamo ricavare D B = 1 1 k CR B che essere inserita nella D = 1 k+h BM = m DBM al posto di D e ottenere CR B = 1 k k+h BM = m CRBM Valori massimi dei moltiplicatori h = 0 quando (1) quando l Economia non preleva BM dai depositi (BM EC ), ma utilizza solo moneta bancaria, D; (2) le banche utilizzano appieno la BM B per i prestiti.

11 Lezione 20/11/2012 Abbiamo visto che ROB = k ROB D B dalla cui emergono due relazioni importanti della BM con l ammontare dei depositi: D = 1 k+h BM = m DBM e con quello di crediti: CR B = 1 k k+h BM = m CRBM Valori massimi dei moltiplicatori h = 0 quando (1) quando l Economia non preleva BM dai depositi (BM EC ), ma utilizza solo moneta bancaria, D; (2) le banche utilizzano appieno la BM B per i prestiti; cioè non trattengano riserve libere RL, né depositi overnight Df presso le BC, né circolante C B.

12 12 Lezione 20/11/2012 In sintesi, la teoria dell intermediazione bancaria ha messo in evidenza che: 1 L unicità delle banche non risiede nella funzione monetaria. 2 Le banche si distinguono dagli altri intermediari nella funzione creditizia, caratterizzata dall acquisizione di attività finanziarie non negoziabili. 3 I problemi di instabilità vengono dalla particolare funzione creditizia, che comporta un assunzione diretta di rischi da parte delle banche. Il problema centrale da risolvere relativamente al ruolo delle banche risiede nella necessità di attenuare l interazione potenzialmente destabilizzante tra la funzione creditizia, che genera rischi, e la funzione monetaria, che ne amplifica gli effetti.

13 Lezione 20/11/2012 Per raggiungere questo obiettivo sono state proposte nella teoria e attuate, almeno in parte, nella realtà soluzioni che vanno in due direzioni opposte: 1 La restrizione dell intermediazione bancaria, per contenerne il potenziale destabilizzante Narrow Banking. 2 L ampliamento dell intermediazione bancaria, per consentire un asset-liability management più flessibile, orientato a compensare i rischi e ad avvicinare le banche agli altri intermediari Wide Banking.

14 Lezione 20/11/2012 Il Narrow Banking. La proposta del Narrow Banking consiste nel restringere l intermediazione bancaria, separando le due funzioni creditizia e monetaria. Alle narrow banks viene consentito di mantenere la funzione monetaria rinunziando a quella creditizia, in tutto o in parte a seconda delle ipotesi. La funzione creditizia viene svolta da altre sezioni separate della stessa banca o anche da altri intermediari, senza però la funzione monetaria, ossia senza emettere passività che entrano nel circuito dei mezzi di pagamento. L ipotesi più restrittiva prevede l imposizione di una riserva obbligatoria al 100% sui depositi, ossia con un coefficiente k ROB = 1.

15 15 Lezione 20/11/2012 Riprendendo la definizione di moneta M 1 : M 1 = BM EC + D c/c. Dal momento che D c/c = BM B M 1 = BM EC + BM B = BM. Questo significa che l unica forma di moneta è costituita dalla base monetaria, che può circolare come mezzo di pagamento o essere depositata in banca. L obiettivo della Narrow Bank è rimasto nel tempo lo stesso: assicurare piena convertibilità al deposito bancario utilizzato come mezzo di pagamento. Le forme per raggiungere questo obiettivo sono state diverse, soprattutto per quanto riguarda i tipi di riserve ammesse a garanzia della liquidità dei depositi.

16 Lezione 20/11/2012 Per diversi secoli la convertibilità veniva garantita preferibilmente con monete metalliche, meglio ancora se in oro o argento. Le variazioni a questa soluzione tradizionale sono state indotte dalla necessità di far fronte alle innovazioni nei sistemi di pagamento e ai nuovi rischi che hanno comportato. Le più importanti innovazioni, apportatrici di corrispondenti rischi, sono state l introduzione delle banconote emesse dalle banche, in progressiva sostituzione delle monete metalliche, e le crescenti necessità di finanziamento dei governi e dell Economia. Per quanto riguarda l emissione di banconote, questa prerogativa è stata gradualmente sottratta alle banche affidandola alle BC.

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