1 ROUND L impatto della migrazione sul sistema dei servizi alle persone: i bisogni e le opportunità
|
|
- Marta Romeo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Consultazione tra esperti su: Migrazione e servizi alle persone: opzioni strategiche per una politica di co-sviluppo sociale 1 ROUND L impatto della migrazione sul sistema dei servizi alle persone: i bisogni e le opportunità 1
2 A) Stato e prospettive dei bisogni di servizi alle persone 1 in Albania 2 connessi alle problematiche e/o opportunità (maggiori risorse economiche e aspettative di benessere) generate dalla migrazione. A.1) Tipologia dei Bisogni. La preghiamo di riflettere sui principali bisogni di servizi alle persone che, in Albania, emergono o si rafforzano come conseguenza dell emigrazione e/o della migrazione di ritorno. Le chiediamo di riempire le caselle della tabella sottostante specificando, per ogni settore e target di beneficiari, il tipo di bisogno da lei individuato. La tabella intende offrire degli spunti di riflessione ma non è necessario compilare ogni riquadro. Tabella 1 Bisogni di servizi alle persone in Albania conseguenti al processo migratorio. Target beneficiari Assistenziale (i.e. ricovero anziani, assistenza domiciliare, asili nido, supporto educativo, centri diurni di accoglienza, etc.) Educativo(i.e. formazione professionale, formazione universitaria, sostegno scolastico, orientamento scolastico, etc.) Lavorativo (i.e. orientamento al lavoro, matching domanda-offerta di lavoro, etc.) Assicurativo/previdenziale(i.e. pensioni integrative, assicurazioni sulla vita e sulle malattie, etc.) Comunicazione (i.e. comunicazione a distanza tra membri della famiglia, comunicazione tra cittadino e servizi alle persone, etc.) Cittadini in partenza Emigrati residenti all estero Migranti di ritorno Minori Anziani 1 Con il termine servizi alle persone intendiamo riferirci a servizi: assistenziali, sanitari, educativi, legali, per il lavoro, la previdenza e la comunicazione. 2 In questo quesito e nei prossimi, gli esperti che non hanno un expertise specifico sull Albania possono fare considerazioni generali sui contesti di emigrazione o riferirsi ad un contesto specifico di cui hanno maggiore conoscenza. In questo caso si prega di sostituire la parola Albania con il contesto a cui si sta facendo riferimento. 2
3 A.2) Fattori determinanti. A commento di quanto indicato nel quesito precedente, la preghiamo di indicare i principali fattori 3 che determinano il quadro da lei descritto (bisogni di servizi alle persone in Albania conseguenti al processo migratorio). A.3) Intensità dei bisogni: scenario attuale e prospettiva di medio e lungo termine. Nella tabella 1 sono stati individuati i principali bisogni di servizi alle persone che, in Albania, emergono o si rafforzano come conseguenza dell emigrazione e della migrazione di ritorno. Nelle tabelle 2, 3 e 4 le chiediamo di specificare l intensità dei bisogni indicati: a) nello scenario attuale; b) in una prospettiva di medio termine (5-10 anni); c) in una prospettiva di lungo termine (15-20 anni). La preghiamo di utilizzare un gradiente da 1 a 4 (1 = basso; 2 = medio-basso; 3 = medioalto; 4= alto). Le caselle vanno dunque riempite esclusivamente indicando il numero del gradiente. Tabella 2 Bisogni di servizi alle persone come conseguenza del processo migratorio nello SCENARIO ATTUALE Target Cittadini in Emigrati Migranti di beneficiari partenza residenti all estero ritorno Assistenziale (i.e. ricovero anziani, assistenza domiciliare, asili nido, supporto educativo, centri diurni di accoglienza, etc.) Educativo(i.e. formazione professionale, formazione universitaria, sostegno scolastico, orientamento scolastico, etc.) Lavorativo(i.e. orientamento al lavoro, matching domanda-offerta di lavoro, etc.) Assicurativo/previdenziale(i.e. pensioni integrative, assicurazioni sulla vita e sulle malattie, etc.) Comunicazione (i.e. comunicazione a distanza tra membri della famiglia, comunicazione tra cittadino e servizi alle persone, etc.) Minori Anziani 3 L emergere di nuovi bisogni di servizi alle persone può essere dettato da numerosi fattori. Ad esempio, il drenaggio di cure dovuto all aumento dell emigrazione femminile o la trasformazione della struttura familiare, sono fattori che possono aumentare la fragilità di minori o anziani. Fattori concernenti l evoluzione dei processi di ritorno o di partenza (ad esempio l aumento del numero di ritorni da parte di migranti con poche competenze e pochi contributi accumulati, e dunque con maggiori difficoltà di re-inserimento socio-lavorativo, oppure l aumento del numero di cittadini che sono in grado di pianificare e orientare il proprio percorso migratorio attraverso una preparazione che avviene prima della partenza) sono anch essi fattori che possono incidere sulla sfera dei bisogni di servizi alle persone. Anche la maggiore disponibilità di risorse da parte dei migranti e dei loro familiari nel, è un fattore che può trasformare, e in alcuni casi elevare, i bisogni di servizi alle persone. 3
4 Tabella 3 Bisogni di servizi alle persone come conseguenza del processo migratorio in uno SCENARIO DI MEDIO TERMINE (5-10 anni) Target Cittadini in Emigrati Migranti di Minori beneficiari partenza residenti ritorno all estero Assistenziale (i.e. ricovero anziani, assistenza domiciliare, asili nido, supporto educativo, centri diurni di accoglienza, etc.) Educativo (i.e. formazione professionale, formazione universitaria, sostegno scolastico, orientamento scolastico, etc.) Lavorativo (i.e. Orientamento al lavoro, matching domanda-offerta di lavoro, etc.) Assicurativo/previdenziale (i.e. pensioni integrative, assicurazioni sulla vita e sulle malattie, etc.) Comunicazione (i.e. comunicazione a distanza tra membri della famiglia, comunicazione tra cittadino e servizi alle persone, etc.) Anziani Tabella 4 Bisogni di servizi alle persone come conseguenza del processo migratorio in uno SCENARIO DI LUNGO TERMINE (15-20 anni) Target beneficiari Cittadini in Emigrati Migranti di partenza residenti all estero ritorno Assistenziale (i.e. ricovero anziani, assistenza domiciliare, asili nido, supporto educativo, centri diurni di accoglienza, etc.) Educativo(i.e. formazione professionale, formazione universitaria, sostegno scolastico, orientamento scolastico, etc.) Lavorativo(i.e. orientamento al lavoro, matching domanda-offerta di lavoro, etc.) Assicurativo/previdenziale(i.e. pensioni integrative, assicurazioni sulla vita e sulle malattie, etc.) Comunicazione (i.e. comunicazione a distanza tra membri della famiglia, comunicazione tra cittadino e servizi alle persone, etc.) Minori Anziani 4
5 A.4) Fattori determinanti. A commento di quanto indicato nel quesito precedente la preghiamo di indicare le motivazioni secondo cui, nel contesto albanese, i bisogni di servizi alle persone tenderanno a mutare di intensità in una prospettiva di medio e lungo termine (secondo lo schema da lei descritto nelle tabelle 2-4), e di descrivere eventuali nuovi bisogni che emergeranno nei prossimi 5-10 anni e anni. B) Il ruolo dei diversi attori del welfare (pubblico, privato, comunitario/terzo settore, famiglia) nel catalizzare la domanda di servizi alle persone conseguenti al processo migratorio in Albania: scenario attuale e prospettive di medio e lungo termine. B.1) Importanza dei diversi attori del welfare (pubblico, privato, comunitario/terzo settore, famiglia) nel catalizzare la domanda di servizi alle persone in Albania: stato attuale e prospettive di medio e lungo termine. Nella tabella 1 sono stati individuati i principali bisogni di servizi alle persone che emergono o si rafforzano come conseguenza dell emigrazione e della migrazione di ritorno. Nelle tabelle 5-7, le chiediamo di specificare quanto, oggi e in una prospettiva di medio (5-10 anni) e lungo (15-20 anni) termine, la domanda di servizi alle persone, è/sarà diretta ai diversi attori del welfare (pubblico, privato, comunitario/terzo settore, famiglia). La preghiamo di utilizzare un gradiente da 1 a 4 (1 = domanda scarsamente diretta al singolo attore del welfare; 2 = domanda diretta al singolo attore del welfare in misura medio-bassa; 3 = domanda diretta al singolo attore del welfare in misura medio-alta; 4= domanda intensamente diretta al singolo attore del welfare). Le caselle vanno dunque riempite esclusivamente indicando il numero del gradiente. Tabella 5 Importanza dei diversi attori del welfare (pubblico, privato, comunitario/terzo settore, famiglia) nel catalizzare la domanda di servizi alle persone: SCENARIO ATTUALE. Target beneficiari Pubblico Privato Comunitario Famiglia Welfare /terzo settore mix Assistenziale (i.e. ricovero anziani, assistenza domiciliare, asili nido, supporto educativo, centri diurni di accoglienza, etc.) Educativo (i.e. formazione professionale, formazione universitaria, sostegno scolastico, orientamento scolastico, etc.) Lavorativo (i.e. orientamento al lavoro, matching domanda-offerta di lavoro, etc.) Assicurativo/previdenziale (i.e. pensioni integrative, assicurazioni sulla vita e sulle malattie, etc.) Comunicazione (i.e. comunicazione a distanza tra membri della famiglia, comunicazione tra cittadino e servizi alle persone, etc.) 5
6 Tabella 6 Importanza dei diversi attori del welfare (pubblico, privato, comunitario/terzo settore, famiglia) nel catalizzare la domanda di servizi alle persone: SCENARIO DI MEDIO TERMINE (5-10 anni). Target beneficiari Pubblico Privato Comunitari Famiglia Welfare o/terzo mix settore Assistenziale (i.e. ricovero anziani, assistenza domiciliare, asili nido, supporto educativo, centri diurni di accoglienza, etc.) Educativo (i.e. formazione professionale, formazione universitaria, sostegno scolastico, orientamento scolastico, etc.) Lavorativo (i.e. orientamento al lavoro, matching domanda-offerta di lavoro, etc.) Assicurativo/previdenziale (i.e. pensioni integrative, assicurazioni sulla vita e sulle malattie, etc.) Comunicazione (i.e. comunicazione a distanza tra membri della famiglia, comunicazione tra cittadino e servizi alle persone, etc.) Tabella 7 Importanza dei diversi attori del welfare (pubblico, privato, comunitario/terzo settore, famiglia) nel catalizzare la domanda di servizi alle persone: SCENARIO DI LUNGO TERMINE (15-20 anni). Target beneficiari Pubblico Privato Comunitari Famiglia Welfare o/terzo mix settore Assistenziale (i.e. ricovero anziani, assistenza domiciliare, asili nido, supporto educativo, centri diurni di accoglienza, etc.) Educativo (i.e. formazione professionale, formazione universitaria, sostegno scolastico, orientamento scolastico, etc.) Lavorativo (i.e. orientamento al lavoro, matching domanda-offerta di lavoro, etc.) Assicurativo/previdenziale (i.e. pensioni integrative, assicurazioni sulla vita e sulle malattie, etc.) Comunicazione (i.e. comunicazione a distanza tra membri della famiglia, comunicazione tra cittadino e servizi alle persone, etc.) 6
7 B.2) Fattori determinanti. A commento di quanto indicato nelle tabelle 5-7, la preghiamo di indicare le motivazioni secondo cui, nel contesto albanese, alcuni attori del welfare locale (pubblico, privato, comunitario/terzo settore, famiglia) e/o la sinergia tra questi attori (welfare mix) assumeranno maggiore o minore rilevanza nei prossimi 5-10 anni e anni, e quali sono gli attori che a suo parere dovrebbero essere rafforzati (e perché). B.3) Relazione tra settore comunitario privato e pubblico. A suo parere, la nuova e più complessa domanda di servizi alle persone in Albania, scaturita dal processo migratorio, comporta il bisogno di nuove modalità organizzative dei servizi? Si prega di mettere una croce in una delle due caselle sottostanti e di specificare, se la risposta è affermativa, a quali modalità organizzative ci si riferisce. Tabella 8 SI NO Modalità organizzative a cui ci si riferisce: C. Obiettivi di politica sociale transnazionale per rispondere al bisogno di inserimento/benessere familiare, sociale e lavorativo nella terra di approdo già prima della partenza e a cavallo tra arrivo e di. C.1) Rilevanza nel futuro delle politiche transnazionali di integrazione A suo parere, in uno scenario di medio termine quale sarà il peso nell agenda politica internazionale, di politiche di integrazione promosse prima della partenza e/o a cavallo tra arrivo e di? La preghiamo di mettere una croce in una delle caselle sottostanti. Tabella 9 Calante crescente Eventuali precisazioni e motivazioni: 7
8 C.2) Obiettivi per una politica sociale transnazionale La preghiamo di indicare i principali obiettivi di politica sociale che, attraverso partnership transnazionali tra istituzioni e servizi, possono rispondere alla necessità di coloro che migrano per lavoro, ricongiungimento familiare o che intendono tornare nel di: Mantenere e gestire i legami tra chi parte e chi resta (specie in seno alle famiglie transnazionali) Assicurarsi diritti fondamentali e/o anticipare le tappe del proprio inserimento/benessere familiare, sociale e lavorativo nella terra di approdo già prima della partenza. D. Opportunità e rischi, connessi alla migrazione, per lo sviluppo del sistema di servizi alle persone in Albania: scenario attuale e prospettive di medio termine. D.1) Rischi e opportunità Anche tenendo conto degli scenari sopra descritti, le proponiamo di riflettere sui principali rischi e opportunità 4, connessi alle migrazioni, nello scenario attuale e in una prospettiva di medio termine (5-10 anni), per lo sviluppo del sistema di servizi alle persone in Albania. La preghiamo inoltre di motivare le affermazioni date. Tabella 10 - Opportunità e rischi connessi alla migrazione per lo sviluppo del sistema di servizi alle persone in Albania: SCENARIO ATTUALE Opportunità Rischi Motivazioni: 4 Tra i fattori di rischio può ad esempio essere consideratoa la perdita di personale qualificato dovuto al drenaggio di professionisti. In alcuni contesti può accadere, come documentato dal rapporto della Banca mondiale From red to grey. The third transition of aging populations in Eastern Europe and the Former Soviet Union (Chawla, Betcherman e Banerji, 2007) che l aumento del numero di anziani lasciati soli si rifletta in una crescita della domanda di assistenza di lungo (erroneamente) indirizzata al settore ospedaliero, e che ciò imponga un aumento dei costi e nuove difficoltà nella presa in carico dei pazienti. Anche l aumento di minori può creare nuove difficoltà di funzionamento nell ambito di determinati servizi (si pensi in particolare al sistema scolastico), creare nuove difficoltà nella programmazione e nel coordinamento dei servizi, imporre un aumento della spesa sociale o un aggiornamento dei curricula professionali. Tra le opportunità, può essere, ad esempio, menzionata la possibilità di potenziare il legame tra rimesse e promozione della qualità o della sostenibilità dei servizi alle persone in loco, o la possibilità di valorizzare, attrarre o circolare le competenze dei migranti impegnati nel settore socio-sanitario o della cura all estero. 8
9 Tabella 11 - Opportunità e rischi connessi alla migrazione per lo sviluppo del sistema di servizi alle persone in Albania: SCENARIO DI MEDIO TERMINE (5-10 anni) Opportunità Rischi Motivazioni: D.3)Esempi di policies. Può fornire esempi di programmi già implementati nel contesto albanese o in altri contesti locali con l obiettivo di attrarre i capitali dei migranti (finanziario, sociale e umano) verso servizi alle persone, di qualità, in loco? E) Altri elementi o osservazioni generali relative al quadro sia attuale che futuro delineato che ritiene non siano stati evidenziati nelle risposte precedenti. La risposta è facoltativa. E.1) Quali elementi ritiene che non siano stati colti dalle domande sopra esposte? 9
1 ROUND L impatto della migrazione sul sistema dei servizi alle persone: i bisogni e le opportunità
Consultazione tra esperti su: Migrazione e servizi alle persone: opzioni strategiche per una politica di co-sviluppo sociale 1 ROUND L impatto della migrazione sul sistema dei servizi alle persone: i bisogni
Dettagli1 ROUND L impatto della migrazione sul sistema dei servizi alle persone: i bisogni e le opportunità
Consultazione tra esperti su: Migrazione e servizi alle persone: opzioni strategiche per una politica di co-sviluppo sociale 1 ROUND L impatto della migrazione sul sistema dei servizi alle persone: i bisogni
Dettagli1 ROUND L impatto della migrazione sul sistema dei servizi alle persone: i bisogni e le opportunità
Consultazione tra esperti su: Migrazione e servizi alle persone: opzioni strategiche per una politica di co-sviluppo sociale 1 ROUND L impatto della migrazione sul sistema dei servizi alle persone: i bisogni
DettagliMigrazione e servizi alle persone: opzioni strategiche per una politica di co-sviluppo sociale
Consultazione tra esperti su: Migrazione e servizi alle persone: opzioni strategiche per una politica di co-sviluppo sociale 1 ROUND L impatto della migrazione sul sistema dei servizi alle persone: i bisogni
Dettagli1 ROUND L impatto della migrazione sul sistema dei servizi alle persone: i bisogni e le opportunità
Consultazione tra esperti su: Migrazione e servizi alle persone: opzioni strategiche per una politica di co-sviluppo sociale 1 ROUND L impatto della migrazione sul sistema dei servizi alle persone: i bisogni
Dettagliregolamento scuola primaria e secondaria
regolamento scuola primaria e secondaria La mia biblioteca FINALITÀ ED OBIETTIVI GENERALI Sostenere e valorizzare gli obiettivi delineati nel progetto educativo e nel curriculo; Sviluppare e sostenere
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
Dettagli- Perchè definire un modello ideale di assistenza
- Perchè definire un modello ideale di assistenza La Federazione UNIAMO, attraverso numerosi incontri e momenti di riflessione e confronto realizzati con le associazioni federate e non all interno di percorsi
DettagliASILI NIDO E OPPORTUNITA' REGIONALI
ASILI NIDO E OPPORTUNITA' REGIONALI A cura della Commissione Provinciale Pari Opportunità 17 maggio 2012 Le politiche di Le politiche per la rappresentano un importante fattore di innovazione dei modelli
DettagliRISOLUZIONE N. 10/E. OGGETTO: Interpello Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Attività consultoriale a pagamento - Qualificazione ONLUS.
RISOLUZIONE N. 10/E Direzione Centrale Normativa Roma, 23 gennaio 2015 OGGETTO: Interpello Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Attività consultoriale a pagamento - Qualificazione ONLUS. Con l interpello
DettagliCentro Servizi Stranieri
Centro Servizi Stranieri Cittadini stranieri e italiani Servizi, enti, istituzioni, associazioni, gruppi che operano nell ambito dell immigrazione Informazione sulla normativa in tema di immigrazione Supporto
DettagliPROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA
Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo
DettagliSCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN
(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: COMUNE DI MATINO 2) Codice di accreditamento: NZ03254 3) Albo e classe di iscrizione:
DettagliWelfare pubblico - privato Proposte di integrazione per il Piemonte. Torino Incontra 13 dicembre 2013 Dott.Emiliano Mazzoli LegaCoop
Welfare pubblico - privato Proposte di integrazione per il Piemonte Torino Incontra 13 dicembre 2013 Dott.Emiliano Mazzoli LegaCoop La spesa sanitaria mondiale Evoluzione del concetto di famiglia Invecchiamento
DettagliObiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie
Mostra Dettagli Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie Il sistema sanitario è un sistema complesso in cui interagiscono molteplici fattori
DettagliLE OPPORTUNITÀ OCCUPAZIONALI NEI SERVIZI DEL
LE OPPORTUNITÀ OCCUPAZIONALI NEI SERVIZI DEL WELFARE: UN INDAGINE PROVINCIALE ricerca condotta per A cura di: Antonio Sebastiano, Direttore Osservatorio RSA LIUC Università Cattaneo Ispra, 17 luglio 2015
DettagliP.ROGRAMMA DI I.NTERVENTO P.ER LA P.REVENZIONE DELL I.STITUZIONALIZZAZIONE
PROGETTO P.I.P.P.I. P.ROGRAMMA DI I.NTERVENTO P.ER LA P.REVENZIONE DELL I.STITUZIONALIZZAZIONE Cos è P.I.P.P.I.? P.I.P.P.I. è un programma di intervento multidimensionale che persegue la finalità di innovare
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 19 2. TITOLO AZIONE Spazio di consulenza e sostegno alle famiglie e agli adolescenti 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività
DettagliELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI
ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti
DettagliALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE
ALLEGATO 1 BANDO DI GARA PER LACREAZIONE DI UNA SHORT LIST DI FORNITORI DI SERVIZI DI CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DELLE DONNE SERVIZI RIPARTITI PER TARGET DI RIFERIMENTO Centro diurno per
DettagliLe Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012
Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia
DettagliIL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI
CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dell Autismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo 25-05-2013 PALMA MONICA AREA DISABILITA L. 104/92 Legge Quadro per l assistenza, l integrazione
DettagliLA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI NELLA PRESA IN CARICO DELLE FRAGILITA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI SCIENZE SOCIALI CONVEGNO PER UN WELFARE SOSTENIBILE LEA E LIVEAS: MODELLI REGIONALI A CONFRONTO TAVOLA ROTONDA LEA E LIVEAS NELLA PRESA IN CARICO
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliAZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO
AZIONI A SOSTEGNO DELLE POLITICHE DI CONCILIAZIONE TRA FAMIGLIA E LAVORO PREMESSO: - che occorre una azione sinergica, a tutti i livelli, tra le iniziative legislative, le politiche sociali e quelle contrattuali
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliRSA Provincia di Milano
SA Provincia di Milano Popolazione e società Fig. 1: natalità e mortalità in Provincia di Milano Fig. 2: l indice di ricambio (fonte SIA) L analisi ambientale di un territorio rappresenta lo studio del
DettagliQUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE PER GLI INSEGNANTI
QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE PER GLI INSEGNANTI Nel presente questionario troverà un elenco di affermazioni riguardanti alcuni comportamenti riferiti alla sua attività professionale. Per ciascuna affermazione
DettagliFamiglie e welfare comunitario. Stefania Mazza 11 febbraio 2015
Famiglie e welfare comunitario Stefania Mazza 11 febbraio 2015 LE COMPETENZE A) Analizzare I bisogni B) Creare C) Progettare D) Realizzare E) Valutare IL FARE QUALE SENSO DELLA PROGETTAZIONE Che cosa ci
DettagliIl nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza
Il nuovo Isee (DPCM 159/2013) e la non autosufficienza Raffaele Fabrizio Direzione generale Sanità e politiche sociali Regione ER Bologna 3 aprile 2014 Cosa prevede il DPCM 159/2013 per le prestazioni
DettagliProgetto Voglia di mutualismo
Progetto Voglia di mutualismo Questionario sulla domanda di mutualismo Versione PDF per l inoltro via fax. Se vuoi rispondere tramite mail all indirizzo staff@vita.it, scarica il questionario in formato
DettagliPremessa. Relazioni Industriali
Piattaforma per il rinnovo contrattuale del CCNL Trasporti e Onoranze Funebri private (FENIOF) 2012 2014 1 Premessa Il settore delle imprese esercenti attività di servizi e trasporto funebre composto da
DettagliLe nuove geografie del lavoro di comunità. Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013
Le nuove geografie del lavoro di comunità Università degli Studi di Bergamo Dipartimento scienze umane e sociali 21 ottobre 2013 Il contesto nel quale si collocano le politiche di welfare L evoluzione
DettagliNel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari
L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare
DettagliAREA della DISABILITA
AREA della DISABILITA la Società della Salute ed i servizi per le persone disabili in Valdinievole Corso per Amministratore di Sostegno 16.06.2012 Alice Martini RUOTA di PRESENTAZIONE ORIGINI una cosa
DettagliCOMMISSIONE FORMAZIONE
COMMISSIONE FORMAZIONE ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Componenti Barbara Giacconi Silvia Eugeni Michela Bomprezzi Orazio Coppe N. incontri 12 Obbiettivi inizi 1. Dialogo e confronto con gli iscritti.
DettagliIl lavoro di comunità e l organizzazione dei servizi sociali nei nuovi assetti istituzionali
Il lavoro di comunità e l organizzazione dei servizi sociali nei nuovi assetti istituzionali Maria Adele Mimmi Direttore Servizi Sociali - Comune di Bologna Bologna, 4 febbraio 2015 L.R. 12/2013 relativa
DettagliLa trasferibilità del risparmio dei migranti fra prospettive ed ostacoli.
La trasferibilità del risparmio dei migranti fra prospettive ed ostacoli. Daniele Frigeri CeSPI Roma, 26 novembre 2009 Evoluzione bancarizzazione dei migranti in Italia Nel 2007 i migranti titolari di
DettagliINDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA
INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute
DettagliCompetenze generali delle professioni sanitarie SUP. Competenze professionali specifiche del ciclo di studio in Cure infermieristiche
Competenze finali per le professioni sanitarie SUP Versione III 9 maggio 2011 Documenti tradotti dal testo ufficiale in lingua tedesca e francese pubblicato sul sito della Conferenza dei Rettori delle
DettagliEmpowerment e comunità ciclo di incontri seminariali
Empowerment e comunità ciclo di incontri seminariali Bologna, 4 febbraio 2015 Community welfare ed empowerment di comunità Evoluzione dello stato sociale o arretramento del pubblico? Il dubbio nasce dalla
DettagliSCHEDA SOCIALE. DESTINATARIO DELL INTERVENTO Cognome Nome Nato a il / / Sesso
SCHEDA SOCIALE Allegato C alla Delib.G.R. n. 48/46 del 11.12.2012 (In base alla normativa vigente qualunque dichiarazione mendace comporta sanzioni penali, nonché l esclusione dal finanziamento del progetto
DettagliApprofondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre
Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola
DettagliPROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA
PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,
DettagliChe cosa è l Affidamento?
Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale
DettagliIndagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web
Indagine su: L approccio delle aziende e delle associazioni nei confronti dell accessibilità dei siti web Gennaio 2005 Indice Introduzione Obiettivo e metodologia dell indagine Composizione e rappresentatività
DettagliRISOLUZIONE N. 119/E
RISOLUZIONE N. 119/E Direzione Centrale Normativa Roma, 22 novembre 2010 OGGETTO: interpello - articolo 11 della legge n. 212 del 2000 - IRPEF Voucher di conciliazione - DPR 22 dicembre 1986, n. 917 QUESITO
DettagliREGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)
COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 4 del 18 febbraio 2002 Modificato
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007
DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell
DettagliFAMIGLIE AL CENTRO: Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013
FAMIGLIE AL CENTRO: funzioni di ascolto, orientamento e accompagnamento sociale delle famiglie all interno dei gruppi associati dei Medici di Medicina Generale Dott. Paola Mosa Roma 24 maggio 2013 Il contesto
DettagliNORD VENETO CENTRO LAZIO SUD CALABRIA
Università degli studi di Roma Sapienza Corso di Laurea Triennale Servizio Sociale ClaSS Le ineguaglianze sociali ed economiche all interno di paesi e regioni Martina Caioli Lorenza Castagnacci Désirée
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
DettagliSpazio riservato all'intervistatore (informazioni ad uso esclusivo interno per il controllo di qualità della rilevazione).
Spazio riservato all'intervistatore (informazioni ad uso esclusivo interno per il controllo di qualità della rilevazione). 1. Sede LILT di: 2. Referente: Con la compilazione del codice rilevatore lo stesso
DettagliBASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza
BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza Rev. 03 del 27 maggio 2008 La BASILE PETROLI S.p.A., nell ambito delle proprie attività di stoccaggio e commercializzazione di
DettagliCURE PRIMARIE E L ASSISTENZA AL MALATO CRONICO La prospettiva della Medicina Generale. G.Carriero, FIMMG - Siena
CURE PRIMARIE E L ASSISTENZA AL MALATO CRONICO La prospettiva della Medicina Generale G.Carriero, FIMMG - Siena RIFLESSIONI Un elevata qualità delle cure non è affatto correlata ad una spesa sanitaria
DettagliBisogni e necessità delle famiglie con almeno un bambino fra 0 e 4 anni Risultati del sondaggio
Bisogni e necessità delle famiglie con almeno un bambino fra 0 e 4 anni Risultati del sondaggio Conferenza stampa Paolo Beltraminelli Direttore DSS 17 marzo 2015 Indice 1. Perché il sondaggio? 2. Questionario
Dettagliaccogliamo... verso nuove storie ALBATROS Cooperativa Sociale PLANO Comunità di Pronto Intervento per minori
ALBATROS Cooperativa Sociale accogliamo... verso nuove storie PLANO Comunità di Pronto Intervento per minori La Cooperativa Albatros progetta e gestisce, in proprio o in collaborazione con le Amministrazioni
DettagliI Contratti di servizio come strumento di governance delle politiche di welfare locale
I Contratti di servizio come strumento di governance delle politiche di welfare locale Raffaele Tomba Ponzano Veneto, 20 maggio 2011 Agenzia sanitaria e sociale regionale Area innovazione sociale 1 Fasi
DettagliCOMPETENZA IMMIGRAZIONE: IDEE, CONOSCENZE E STRUMENTI PER L INCLUSIONE DEI MIGRANTI Federico Boccaletti Coordinatore RTI
COMPETENZA IMMIGRAZIONE: IDEE, CONOSCENZE E STRUMENTI PER L INCLUSIONE DEI MIGRANTI Federico Boccaletti Coordinatore RTI P.O.R FSE 2007-2013 OBIETTIVO COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE Asse V- Trasnazionalità
Dettagli2 ROUND Strategie per una Politica di co-sviluppo sociale
Consultazione tra esperti su: Migrazione e servizi alle persone: opzioni strategiche per una politica di co-sviluppo sociale 2 ROUND Strategie per una Politica di co-sviluppo sociale http://www.cespi.it/delphi-cosviluppo.html
DettagliCollegio Provinciale IPASVI GORIZIA. Corso di Formazione Esercizio Libero Professionale e Previdenza: Compatibilità ed Opportunità
Collegio Provinciale IPASVI GORIZIA Corso di Formazione Esercizio Libero Professionale e Previdenza: Compatibilità ed Opportunità G. Valerio Per vivere da protagonisti la nostra professione, occorre conoscerla
DettagliAnalisi dati del Personale
Allegato A Analisi dati del Personale L analisi dell attuale situazione del personale dipendente in servizio, presenta il seguente quadro di raffronto tra la situazione di uomini e donne lavoratori: FOTOGRAFIA
DettagliCERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care
CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care di Francesco Longo Milano, 25 settembre 2013 Agenda : I DATI DI SISTEMA LE PRINCIPALI CRITICITÀ DI POLICY LE POSSIBILI VISIONI PER UNO
DettagliBadanti e Assistenti Familiari Specializzati
Presidenza della Giunta Regionale Provincia di Catanzaro Provincia di Cosenza Regione Calabria Ass. Formazione Professionale Corso di Formazione gratuito per Badanti e Assistenti Familiari Specializzati
DettagliAzienda Sanitaria Locale Roma G
Il Diabete Giornata di lavoro sul Percorso integrato Territorio Ospedale Roviano 6 giugno 2011 Verso l integrazione tra Territorio Ospedale Dr. Pasquale Trecca Presidio Ospedaliero di: Tivoli Colleferro
Dettagliampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51
ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51 Campania al Lavoro, un piano di azione per favorire l, occupazione Qualità e innovazione per l occupazione.
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliI principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.
I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni
DettagliIL RUOLO DELL ASSISTENTE SOCIALE NEL CONTESTO SOCIO-SANITARIO
IL RUOLO DELL ASSISTENTE SOCIALE NEL CONTESTO SOCIO-SANITARIO - da operatore a promotore sociale - Dott. Marcello Candotto L IDENTITÀ DELL ASSISTENTE SOCIALE L assistente sociale è un operatore sociale
DettagliLuca Pianigiani (Coordinatore del Centro di Ascolto Regionale RT) Coord.centrodiascolto@regione.toscana.it Edi Santinelli (Refente Unico Aziendale
Luca Pianigiani (Coordinatore del Centro di Ascolto Regionale RT) Coord.centrodiascolto@regione.toscana.it Edi Santinelli (Refente Unico Aziendale ASL7 - per il Centro di Ascolto della Regione Toscana)
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliCHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale
CHE FARE? - Ruolo dei medici e delle sue organizzazioni - Centralità della Formazione - Una rivoluzione culturale 1 I Medici come si inseriscono sui temi ambientali oggi? I medici rappresentano per la
DettagliLA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:
LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.
DettagliSUSSIDIARIETÀ E CONCILIAZIONE
SUSSIDIARIETÀ E CONCILIAZIONE Porre al centro i bisogni della persona e della famiglia Disegnare e coordinare in una prospettiva sussidiaria Politiche integrate che promuovano opportunità, risposte e soluzioni
DettagliDGR. n. 11496 del 17.3.2010
DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DEFINIZIONE DEI REQUISITI MINIMI DI ESERCIZIO DELL' UNITA' DI OFFERTA SOCIALE "CENTRO RICREATIVO DIURNO PER MINORI". ((PROSECUZIONE DEL PROCEDIMENTO PER DECORRENZA TERMINI PER
DettagliSocial Innovation AROUND Award
Social Innovation AROUND Award Social Innovation Around Award APPuntamento e Premio dell Innovazione Sociale, quest anno alla sua prima edizione, è una iniziativa di SIS Social Innovation Society che con
DettagliSezione Industria del Turismo e del Tempo Libero
Sezione Industria del Turismo e del Tempo Libero Programma di Attività 2011-2015 2015 ROBERTO N. RAJATA 12 maggio 2011 Introduzione Il turismo nella Regione Lazio è profondamente mutato nel corso degli
DettagliWelfare sociale in Europa e in Italia: sfide e prospettive. Prof. Emmanuele Pavolini Urbino 7 Maggio 2015
Welfare sociale in Europa e in Italia: sfide e prospettive Prof. Emmanuele Pavolini Urbino 7 Maggio 2015 Le sfide al modello sociale europeo 1. Globalizzazione 2. Il ruolo dello Stato nazionale fra integrazione
DettagliGestione diretta: I programmi comunitari
Gestione diretta: I programmi comunitari Modalità Strumenti Gestione diretta Programmi UE a finanziamento diretto IPA ENI 4 Strumenti geografici PI DCI Assistenza esterna EIDHR 3 Strumenti tematici IfS
DettagliMETODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia
METODI E OBIETTIVI PER UN USO EFFICACE DEI FONDI COMUNITARI 2014/2020 Il bilancio europeo 2014/2020, approvato ad inizio 2013, assegnerà all Italia cospicui finanziamenti per la coesione economica, sociale
DettagliScheda sintetica del progetto. "Start-up della fondazione Senegal Italia per il Co-Sviluppo"
Scheda sintetica del progetto "Start-up della fondazione Senegal Italia per il Co-Sviluppo" Informazioni generali Nome del proponente IPSIA Milano Progetto congiunto presentato da: Associazione partner
DettagliFigure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE. GREEN JOBS Formazione e Orientamento
Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE GREEN JOBS Formazione e Orientamento COMUNICATORE AMBIENTALE Il comunicatore ambientale è una figura professionale che si occupa di tutti
DettagliSistemi e profili di Long Term Care a confronto in quattro paesi Europei.
CeRGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale Sistemi e profili di Long Term Care a confronto in quattro paesi Europei. Elisabetta Notarnicola Lodi, 22 Aprile 2015 1 Agenda
DettagliLA GIUNTA COMUNALE. Premesso che:
LA GIUNTA COMUNALE Premesso che: i Comuni di Parma, Bari, Roma e Varese hanno proposto una piattaforma progettuale tra Città che scelgono di porre la famiglia al centro della propria azione amministrativa,
DettagliSTATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
DettagliA QUALI PROBLEMI FUNZIONALI RISPONDE, NEL SUO INSIEME, IL RIPETUTAMENTE DESCRITTO SISTEMA DEI SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA?
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 1 Paolo Ferrario, Dispensa didattica n.
DettagliQUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA. Nome del bambino: Sesso: F M
QUESTIONARIO SODDISFAZIONE FAMIGLIA Ministero della Salute - Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie (CCM) Progetti applicativi al programma CCM 2009 Presa in carico precoce nel primo anno di
DettagliIl futuro degli screening: dalle politiche agli strumenti, ai compagni di strada Una simbiosi più serrata è possibile?
CONVEGNO NAZIONALE GISMA 2015 Reggio Emilia 7-8 maggio Il futuro degli screening: dalle politiche agli strumenti, ai compagni di strada Una simbiosi più serrata è possibile? IL CONTRIBUTO DI EUROPA DONNA
DettagliNascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga
Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare Prof. Carlo Borzaga Sommario! alcune definizioni! perché servono politiche di welfare! i principali ambiti di intervento e i modelli di welfare!
DettagliOrientamento nelle scuole secondarie di 1 grado del Veneto. Il punto 2015
Orientamento nelle scuole secondarie di 1 grado del Veneto. Il punto 2015 Esiti del monitoraggio realizzato nei mesi di febbraio marzo 2015 Padova e Mestre, 12 e 17 marzo 2015 Annamaria Pretto Ufficio
DettagliPiano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento
DettagliSottogruppo progetto pedagogico
COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE Sottogruppo progetto pedagogico Macro punti di riflessione del gruppo a partire dal 2004 ad oggi Principali tematiche: A) Il progetto pedagogico analizzato nei suoi
DettagliIl Centro Sociale Residenziale
Il Centro Sociale Residenziale Lastra a Signa A cura di Leonora Biotti Un condominio solidale 61 mini-appartamenti, 21 doppi e 40 singoli, per anziani autosufficienti: inserito in un complesso ricco di
DettagliL evoluzione della pensione a seguito della riforma Lo Presti e della maggiore aliquota di computo. Padova, 22 maggio 2015
L evoluzione della pensione a seguito della riforma Lo Presti e della maggiore aliquota di computo Padova, 22 maggio 2015 Il secondo Welfare dei Dottori Commercialisti dott.ssa Anna Faccio In caso di gravidanza
DettagliCOORDINAMENTO INTERPROFESSIONALE PARI OPPORTUNITÀ Provincia di Padova
Incontro Commissione Provinciale di Padova Club Sommozzatori Padova Via Cornaro 1, 22/04/2015, ore 17.30 19.30 COORDINAMENTO INTERPROFESSIONALE PARI OPPORTUNITÀ Provincia di Padova CPO Interprofessionale
DettagliModulo: Scarsità e scelta
In queste pagine è presentato un primo modello di conversione di concetti, schemi e argomentazioni di natura teorica relativi all argomento le scelte di consumo (presentato preliminarmente in aula e inserito
DettagliRISOLUZIONE N. 34/E. Roma 5 febbraio 2008
RISOLUZIONE N. 34/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma 5 febbraio 2008 OGGETTO: IRAP Art. 11, comma 3, del decreto legislativo n. 446 del 1997 Esclusione dalla base imponibile dei contributi
DettagliSistemi di welfare 9. L ECONOMIA DELLA FAMIGLIA. A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione
A.A. 2013-2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze dell Amministrazione Sistemi di welfare 9. L ECONOMIA DELLA FAMIGLIA Maria Letizia Pruna SPS/09 Sociologia dei processi economici e del lavoro mlpruna@unica.it
Dettagli