Società Italiana Setters delegazione LIGURIA

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1 Società Italiana Setters delegazione LIGURIA

2 Quando, tre anni fa, ho ricevuto in eredità dall amico ed esperto giudice Giuseppe FONDELLI, la delegazione SIS LIGURIA, uno degli scopi principali di questa società, era quello di divulgare quante più informazioni possibili sui nostri amici setter. Giuse mi ha sempre detto: Ricordati che la delegazione SIS deve dare informazioni sul setter a tutti gli appassionati e non, di questa razza. La nostra brochure è nata proprio con questo intento. Con la collaborazione di Gian e Gabriele Morsia, del giudice e presidente del gruppo cinofilo genovese F. Cajelli nonché consigliere SIS del club del setter irlandese Giorgio Gaggero, e del giudice e consigliere della nostra delegazione Germano Ferrari e di Gianni Bordo consigliere del gruppo cinofilo genovese; abbiamo cercato di mettere insieme alcune informazioni essenziali sul setter da divulgare facilmente ad amici, soci e simpatizzanti SIS. Chiunque ha la possibilità di acquistare un buon libro sul setter e di leggerlo, ma non tutti ne hanno voglia; questa vuole essere una lettura leggera, che non impegna, ma diretta ed essenziale. Ringraziando tutti coloro che hanno collaborato alla sua redazione auguro al lettore di poter arricchire la propria conoscenza ed il proprio amore per il setter Il delegato SIS LIGURIA _âvt VtÜÇxätÄx TÜxÄÄt

3 IL SETTER GORDON Gli amici della SIS Liguria mi chiedono di scrivere circa la caccia con il setter gordon. Accetto con piacere e, confesso, con un minimo di compiacimento mi accingo a scrivere qualcosa che non sia banale su quanto richiestomi. Ma di fronte alla pagina bianca mi avvedo subito che non è poi così facile trovare una differenza descrivibile fra il cacciare con un setter gordon e cacciare con altre razze da ferma. Un bravo cane da caccia è tale indipendentemente dalla razza cui appartiene, sia essa gordon, inglese o irlandese. Eppure un che di particolare che esuli da semplici considerazioni di standard sento ci deve essere e quindi cercherò di procedere nel compito affidatomi non senza prima però aver fatto una premessa. Parlare di cani da caccia presuppone chiarirsi su ciò che si intende per caccia ai giorni nostri, una passione, mai uno sport,vissuta dai cacciatori non sempre in maniera identica, finalizzata è vero al reperimento e uccisione di un selvatico ma che può essere interpretata nelle maniere più diverse. C è chi dedica ad essa il tempo strettamente necessario ad espletarla e chi ne fa un minimo comune denominatore della sua vita. Chi la intende come numero di colpi sparati e chi i colpi li vuole sparare, certamente, ma passando per un come e un dove. Ecco, sono convinto, colui che si accompagna ad un setter gordon molto probabilmente apparterà alla schiera di questi ultimi, probabilmente un romantico, magari un po eccentrico ma che nel proprio ausiliare ricerca quella condivisione quotidiana di un modo di sentire la caccia come parte della propria vita. Credo siano proprio questa quotidianità e famigliarità che ho riscontrato nei miei scozzesi i fattori che mi hanno regalato un particolare legame affettivo con essi soprattutto nel modo particolare di vivere la caccia anche oltre il tempo dedicato ad essa. Nel vederli accucciati ad osservare lo svolgimento delle mie faccende immagino già la giornata di caccia che sarà, così come rasserena il mio lavoro il pensarli tranquilli in canile o meglio a scorazzare in giardino in compagnia di mio figlio. Il cacciatore che già possiede un gordon o che e dallo stesso attratto penso condividerà questo mio modo di sentire.

4 Mi sono avvicinato al setter gordon grazie a Maria Teresa, mia moglie, cui il compianto dottor Zunino, allevatore e selezionatore appassionato della razza, fece dono di un cucciolo femmina figlia di Hulan proveniente da una cucciolata da lui allevata. Dotata di grande esuberanza si dimostrò da subito dotata di grande continuità di azione al limite della pervicacia e buona fermatrice. Se proprio vogliamo accennare all utilizzo tecnico della razza credo sia onesto riconoscerle una buona capacità di incontro con il selvatico accomunata quasi sempre ad un ottimo collegamento che non abbisogna quasi mai di richiami, fatto di semplici gesti o di pura intesa sul terreno di caccia. Tutto ciò fa si che il problema del colore del manto sia facilmente superato, né occorrono particolari accorgimenti quali il beeper per reperirlo in ferma, essendo sufficiente un più romantico bubbolo posto al collo del cane più spesso per prudenza che non per necessità se si caccia in territorio soggetto a battute al cinghiale. E chiaro che il colore scuro non facilita il cane nei periodi di massima calura, anche se spesso la sua storicità supera questo inconveniente, tuttavia cacciare sotto un sole cocente nelle ore centrali di giornate estive può rendere necessaria una moderazione. Il resto va da se, e poi che altro aggiungere senza cadere in ovvie affermazioni circa l attitudine a fermare, la cerca, il riporto. Solo l aggiunta finale che, vagando per le campagne in compagnia dei setter gordon è bene rifornirsi della necessaria attitudine a sopportare un cacciatore che scambia quei cani per segugi o peggio uno pseudo cinofilo che sentenzia che pochi sono i buoni ma che quando escono sono buoni davvero. Gianni Bordo

5 IL GORDON SETTER LO SCOZZESE NERO FOCATO Nel recente commento allo standard della specialista britannica Valerie Foss, presentato in occasione del meeting mondiale di Gordons 2000 in Inghilterra, il cranio del Gordon viene descritto come leggermente arrotondato e MAI a cupola né PIATTO (not domed and not flat). Il tronco è raccolto con una misura ridotta dal garrese, leggermente rilevato, alla radice della coda. La linea superiore del tronco dal garrese alla base della coda deve apparire corta e il rene corto e leggermente arcuato associato ad una groppa lunga e poco inclinata si possono trovare solo in soggetti di alta qualità. Il mantello del Gordon ha come colore predominante il nero carbone intenso e lucido con focature ben definite color rosso castagna, sono da penalizzare i soggetti con focature giallastre e quelli con focature troppo scure, sporche di nero carbonate. Sulla testa, sulla parte anteriore degli arti, all estremità delle orecchie il pelo è corto

6 e fine; su tutte le altre parti del corpo è di lunghezza moderata. La frangiatura del petto e dello sterno, nella parte posteriore degli arti, e in quella anteriore della coscia e della gamba, oltre che della coda deve essere di una tessitura consistente e mai lanosa. La coda deve essere corta, non deve raggiungere la punta del garretto e deve essere spessa alla radice e con frangia triangolare, portata orizzontale. I soggetti timidi che portano la coda tra le gambe devono essere penalizzati, perché il temperamento dignitoso e nobile del Gordon non va d accordo con la timidezza. La funzione principale per la quale il Gordon è stato selezionato, è la caccia alla grouse sui moor della Scozia, terreni duri che non permettono alte velocità al galoppo, ma richiedono forza, resistenza e coraggio per sviluppare un andatura potente e caratterizzata da molti balzi. Quindi la costruzione deve dare l impressione di un cane robusto e atletico, con una dorsale stabile e una muscolatura molto sviluppata anche nell anteriore e una buona superficie d appoggio. Il problema sanitario principale del Gordon è la displasia dell anca, chi si vuole quindi avvicinare a questa splendida razza, che dal punto di vista caratteriale non ha niente da invidiare ai più apprezzati Irlandesi e ai Retriever, deve prestare attenzione ai riproduttori e pretendere che abbiano almeno due generazioni di cani controllati per la dispalsia e che siano tutti ben al di sotto della media della razza, i dati devono essere segnati sui pedigree dei genitori del cucciolo. Il temperamento del Gordon, se ben allevato, dovrebbe essere quello descritto nello Standard: dignitoso, nobile, con atteggiamento calmo e riservato. Allo stesso tempo lo Standard richiede intelligenza e abilità sia nel senso di addestrabilità che di agilità e di obbedienza. Il Gordon ha anche uno spiccato senso protettivo e ciò si dimostra nei confronti dei bambini e a volte anche della proprietà, è un cane molto personale ma si adatta bene alla vita in famiglia. Nel suo lavoro, la caccia, è in grado di dare molte soddisfazioni al suo padrone, ma questi deve essere un vero cacciatore cinofilo, non solamente un fucile in cerca di carniere. Il Gordon è un cane lento a maturare e il bravo cacciatore lo potrà apprezzare pienamente dopo i tre anni d età. Per questo motivo, il cacciatore moderno preferisce al Gordon altre razze, perché gli permettono di far carniere già nella prima stagione di caccia. Purtroppo molti buoni Gordon vengono rovinati da cacciatori impazienti e da

7 addestratori poco esperti che utilizzano mezzi coercitivi, come il collare elettrico, per ottenere risultati in breve tempo. Il Gordon è molto sensibile e non sopporta punizioni troppo severe, va premiato quando fa bene piuttosto che punito quando sbaglia. Se preso per il verso giusto è un cane che può dare grandissime soddisfazioni nel lavoro e non solo nella caccia, ma anche in altre discipline e nelle prove di utilità e protezione civile. SETTER GORDON STANDARD MORFOLOGICO Traduzione letterale da " The Gordon Setter Association " year book Utilizzazione: Cane da caccia e compagnia. Classificazione: Gruppo 7 cani da ferma Sezione 2 cani da ferma Britannici. Soggetti a prova di lavoro.

8 Apparenza generale: cane caratteristico, costruito con linea adatta al galoppo, di apparenza conforme alla costruzione, che può essere definita di importante ausiliare di fatica. Conformazione simmetrica in ogni sua parte, ben bilanciata. Forte posteriore, moderatamente corto e non avvallato, coda corta. Testa razionalmente lunga, di profili ben definiti espressione intelligente, colori decisi pelo lungo e liscio. Testa e Cranio: testa più lunga che larga, ma definitivamente più larga del muso, cranio di buon sviluppo, leggermente convesso e largo fra le orecchie. Testa con ben definito stop al naso.sotto e sopra gli occhi ben cesellato, guance asciutte come il rimanente della testa. Muso piuttosto lungo con profili paralleli, non a punta, sia visto di fronte che di profilo. Commessure non pendule, ma labbra ben definite. Naso grosso e largo, con narici aperte e di colore nero. Il muso non deve essere così profondo come la sua lunghezza. Occhi: non troppo incavati né troppo prominenti, ma l' arco sopracciliare sufficientemente sviluppato. Arguta e intelligente espressione. Colore dell' iride bruno scuro e brillante. Orecchie: attaccate basse, ricadenti aderenti alle guance, di media lunghezza e spessore. Bocca: chiusura dentale a forbice o a tenaglia mai prognato o enognato. Collo: lungo, pulito e arcuato all' inserzione, privo di giogaia. Anteriore: spalle lunghe e inclinate, con ossa larghe e leggermente chiuse al garrese, non devono essere pesanti. Né spesse da interferire nella scioltezza del movimento. Gomiti bassi e aderenti, per consentire libertà di azione.arti forti, ossa piatte e robuste, pastorali forti e ben conformati. Corpo: di moderata lunghezza petto fondo, costole cerchiate. Ultime costole profonde e ben cerchiate. Rene largo e leggermente arcuato.torace non troppo cerchiato. Posteriore: gambe dall' anca al garretto lunghe, larghe e muscolose, metatarso corto e forte, con corretta inclinazione. Metatarsi dritti, né in fuori né in dentro. La groppa tende all' orizzontale, in opposizione alla groppa d' oca ( avvallata).

9 Piede: ovale, con dita unite e bene arcuate spesso fra le falangi. Dita compatte con polpastrelli elastici e resistenti. Coda: alquanto corta, dritta o leggermente a scimitarra, non raggiunge la punta del garretto. Portata orizzontale o sotto la linea dorsale. Forte all' attacco e fine verso la punta. La frangia o bandiera, che comincia vicino all' inserzione, deve essere lunga e diminuire gradatamente verso la punta. Mantello: sulla testa, sull' anteriore delle gambe e alla punta delle orecchie, corto e fine: in tutte le altre parti del corpo e arti: di moderata lunghezza, liscio e possibilmente senza ondulazioni o riccioli. Le frange all' attacco delle orecchie devono essere lunghe e setose, nella parte posteriore degli arti lungo e fine con ricca frangia estesa dalla gola al costato. Tutte le frange il più lisce e stirate possibile. Colore: brillante nero-carbone, senza segni di ruggine, con macchie di un forte castano-rosso, del colore di marrone d' india maturo. La fuocatura deve essere brillante.pennellate sopra gli occhi di non più di due centimetri, sui lati del muso la fuocatura non deve oltrepassare la base del naso,come una striscia intorno alla fine del muso, da una parte all' altra: sulla gola e due chiare macchie sul petto. Nella faccia interna degli arti posteriori e all' interno della coscia sino al garretto, anche sino alle dita: non deve però eliminare completamente il nero. Negli arti anteriori, dal gomito ai pastorali. Una macchia bianca sul petto meglio se piccola. Peso e altezza: maschio: cm.66 peso Kg. 29,500 Femmina cm. 62 peso Kg.25,500 circa in condizione da esposizione. Difetti: apparenza generale poco intelligente, il tipo Bloodhound con testa e orecchi pesanti e grosse e tronco goffo. Il tipo collie col muso a punta e coda ricurva. Testa a punta con facce laterali del muso non parallele, linee divergenti o convergenti. Occhi troppo chiari, incavati o troppo prominenti. Orecchie attaccate troppo alte, troppo lunghe e pesanti. Collo grosso e corto. Spalle e dorso non corretti. Petto troppo largo. Arti storti, gomiti in fuori, dita aperte, piedi piatti. Coda troppo lungamal portata o ricurva alla fine. Mantello riccio come lana non brillante ( opaco).

10 Colore giallastro o giallo paglia o senza distacco ben definito tra i due colori. Troppo bianco sul petto. Esclusi peli rossi nel mantello nero, piedi bianchi. In data 24 Settembre 1994 il Setter Gordon Club Internazionale riunitosi a Strasburgo presenti: Italia, Francia, Germania, Svizzera e per delega Olanda approva una tolleranza dell' altezza al garrese di più o meno tre centimetri STANDARD SETTER GORDON. ORIGINE: Gran Bretagna DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD ORIGINALE IN VIGORE: UTILIZZO: Cane da ferma CLASSIFICAZIONE F.C.I. Gruppo 7 - Cani da ferma Sezione Pointer e Setter Britannici e Irlandesi; Setter Con prova di lavoro

11 ASPETTO GENERALE: Cane di stile, costruito per il galoppo, armonico nella sua costruzione che ricorda quella di un cavallo da caccia capace di portare del peso. Simmetrico nella conformazione in tutte le sue parti. COMPORTAMENTO / TEMPERAMENTO: Intelligente, capace, pieno di dignità. Coraggioso, socievole, di naturale gentilezza e calma. TESTA: Più profonda che larga. La lunghezza dall occipite allo stop è maggiore che dallo stop al tartufo. Asciutta al di sopra e al di sotto degli occhi. REGIONE DEL CRANIO: Cranio: Leggermente arrotondato, è più largo tra le orecchie. Più largo del muso, che mostri spazio per il cervello. Stop: Chiaramente definito. REGIONE DEL MUSO: Tartufo: Grande, largo, con narici ben aperte e nero. Muso: Lungo, con linee quasi parallele, né appuntito né concavo. Muso non tanto spesso quanto lungo. Labbra: non pendenti, i contorni labiali sono nettamente definiti. Mascelle / Denti: Mascelle forti con chiusura a forbice perfetta, regolare e completa, gli incisivi superiori ricoprono quelli inferiori, e sono impiantati perpendicolarmente alle mascelle. Guance: Tanto strette quanto l asciuttezza della testa permette. Occhi: Di colore marrone scuro, brillanti. Né infossati né prominenti, ma posizionati sufficientemente sotto alle arcate sopracciliari. Dimostrano un espressione viva e intelligente. Orecchie: Di misura media, sottili. Attaccate basse, aderenti alla testa. Collo: Lungo, asciutto, arcuato, senza giogaia. Corpo: Di lunghezza moderata. Rene: Largo, leggermente arcuato. Petto: Non troppo largo. Torace profondo, costole ben inclinate, le ultime costole profonde.

12 Coda: Diritta o leggermente a scimitarra, non deve oltrepassare il garretto. É portata orizzontalmente o al di sotto della linea dorsale. Spessa alla radice, va assottigliandosi verso la punta. Le frange partono vicino alla radice, sono lunghe, dritte e diminuiscono di lunghezza fino alla punta. ARTI Arti Anteriori: Gli anteriori sono di ossatura forte, con ossa piatte e diritte. Spalle: Le scapole sono lunghe e ben inclinate all indietro, con osso largo e piatto, ravvicinantesi al garrese, non cariche. Gomiti: Bene al di sotto e ben vicini al corpo. Metacarpi: Diritti. Arti Posteriori: Dalle anche ai garretti i posteriori sono lunghi, larghi e muscolosi, dai garretti ai calcagni sono corti e forti. Diritti dall articolazione del garretto a terra. Il bacino tende all orizzontale. Ginocchi: Ben angolati. Piedi: Ovali, dita ben chiuse e ben arcuate, tanto pelo tra le dita. I cuscinetti plantari e digitali sono ben pieni. ANDATURA / MOVIMENTO: Andatura stabile, sciolta e parallela, con molta spinta del posteriore. MANTELLO Pelo: Sulla testa, sulla parte anteriore degli arti, all estremità delle orecchie il pelo è corto e fine; su tutte le altre parti del corpo è di lunghezza moderata, piatto e senza ricci o ondulazioni. La frangia sulla parte esterna del padiglione auricolare è lunga e setosa; nella parte posteriore degli arti è lunga, fine, piatta e diritta; le frange del ventre possono estendersi fino al petto e alla gola. Il più possibile senza ricci o ondulazioni. Colore: Nero carbone intenso e lucido, senza rugginosità, con focature rosso castagna, tan brillante. Sono ammessi abbozzi di nero sulle dita e una riga nera sotto alla mandibola. Focature: Due macchie nette al di sopra degli occhi di non più di 2 cm di diametro. Ai lati del muso le focature non devono arrivare più in alto della base del tartufo,

13 sembrando una striscia che gira intorno al muso da una parte all altra con bordi ben definiti. Focature anche sulla gola e due grandi macchie evidenti sul petto. Focature sulla parte interna delle zampe posteriori e all interno delle cosce, visibili sotto al ginocchio e che si estendono alla parte anteriore dal garretto alle dita. Focature sugli anteriori, fino al gomito all interno e fino al carpo o poco sotto di fronte. Attorno all ano. Una macchia bianca molto piccola è ammessa sul petto. Nessun altro colore è ammesso. TAGLIA E PESO: Altezza al garrese: Maschi 66 cm; Femmine 62 cm. Peso: Maschi 29.5 kg; Femmine 25.5 kg. DIFETTI: Tutto ciò che si discosta dai punti sopra citati deve essere considerato un difetto la cui rilevanza è direttamente proporzionale alla sua gravità e al suo effetto sulla salute e il benessere del cane. Qualunque cane che mostri chiaramente delle anormalità fisiche o caratteriali deve essere squalidicato. NOTE: I maschi devono avere due testicoli d apparenza normale, completamente discesi nello scroto. Traduzione di Michele Ivaldi

14 SETTER GORDON STANDARD DI LAVORO Approvato dal Setter Gordon Club Internazionale il 24 Settembre 1994 Originario della Scozia, il Setter Gordon è stato creato per cacciare su terreni vari e difficili, come pure nelle più impervie condizioni atmosferiche, da questa selezione derivano la morfologia e le sue qualità naturali. E' un cane robusto, resistente alla fatica, intelligente, adatta rapidamente la sua caccia al tipo di vegetazione, al territorio e alla selvaggina incontrata. In ogni tempo le sue qualità di naso sono state riconosciute ed apprezzate dai cacciatori e dagli sportivi. Egli è costruito per sviluppare un galoppo potente e solido, ma senza alcun appesantimento. Il suo galoppo dovrà essere sostenuto, ben in piedi sugli arti, rapido ed energico, con falcate molto ampie. La testa è portata alta e parallela all' orizzonte, un leggero movimento in avanti ed indietro della lunga incollatura assicura il contrappeso che permette al Gordon di progredire con grandi falcate che gli donano un galoppo molto tipico. La coda è portata ben tesa sulla linea dorsale o leggermente inclinata verso il terreno, un leggerissimo movimento può tuttavia animarla. Al momento in cui il cane percepisce una emanazione certa, esegue una rimonta a passo rapido rallentando progressivamente, ben eretto sugli arti avanza con prudenza e decisione fino a fermare con sicurezza. La ferma deve essere rigida, ben eretta, collo ben teso, la testa sul livello della linea dorsale. Il posteriore qualche volta può essere leggermente rialzato o più raramente appena abbassato rispetto al garrese, la coda ben dritta sulla linea dorsale. In guidata il Setter Gordon è incollato all' emanazione ben dritto sugli arti, con calma e con movimento uniforme si mantiene il più possibile alla stessa distanza dalla selvaggina.

15 IL SETTER INGLESE Nel periodo aureo della caccia contemporanea ovvero nei decenni che dal dopoguerra ci portarono alla soglia degli anni 70 fra i cacciatori era invalso l uso del pointer e del bracco pointer,razza la prima e incrocio la seconda che corrispondevano in buona parte ai desideri dei nembrotti di allora, avvezzi ad insidiare gli allora numerosi branchi di pernici grigie e rosse in un territorio caratterizzato da un costante insediamento agricolo. Rari gli incontri col fagiano, circoscritta al periodo autunnale la caccia alla beccaccia, probabilmente in ragione della forte presenza di nobile stanziale per tutta la stagione, i pointers risultavano cani idonei allo scopo, resistenti, cacciatori eletti per il tipo di selvaggina e di ambiente. Ma fu proprio in quegli anni che i setters si affacciarono prepotentemente sulla scena venatoria italiana tanto da surclassare abbondantemente il cugino d oltremanica e ancor più le razze italiane, imponendosi numericamente in maniera preponderante. I cacciatori non sono come i cinofili che spesso sposano una razza per motivi a volte estranei alla sua praticità, se i cacciatori scelsero il setter fu a ragion veduta. Ricordiamoci che solo negli anni 30 uno scritto apparso su una rivista venatoria italiana affermava che il setter e il pointer non valgono un pelo del nostro bracco, ribelli alla educazione e poco intelligenti ma che solo alcuni decenni dopo le iscrizioni ai libri genealogici del setter superarono le unità annuali. L Italia divenne la seconda patria di questa splendida razza e non è azzardato dire che se una patria nella patria vi fu questa è stata la nostra amata terra ligure dove fra tutti ha spiccato per autorevolezza e competenza il maestro dei settermen, il Dottor Fabio Cajelli, insuperato compilatore dei più celebri commenti agli standards dei setters. Ebbi la fortuna di vivere quei tempi, probabilmente assimilabili ad uno dei migliori periodi della cinofilia venatoria nostrana, ed anch io ebbi modo di vivere il passaggio dall uso costante in caccia del pointer a quello del setter inglese. Per la verità ricordo con grande affetto e un po di nostalgia i pointers che ho posseduto, chissà saranno stati bravi o forse irripetibile quello scenario venatorio, ma devo anche dire che probabilmente un qualcosa vi fu che fece pendere l ago della

16 bilancia a favore dei setters tanto che mai da quei tempi ho interrotto di allevarli e utilizzarli a caccia. Al pointer atleta poderoso e nevrile ho preferito il setter atleta aggraziato e dal manto di seta, così radente e silenzioso nella ricerca della selvaggina da trasmetterti una pregustazione dell incontro prima ancora che questo si materializzi in una morbida ferma. Ho posseduto setters bravi e meno bravi, comunque di livello accettabile nell utilizzo venatorio, sempre pronti nell apprendere dimostrando quella grande duttilità che probabilmente ha fatto si che anche nelle mani di cacciatori poco avvezzi ai canoni della cinofilia risultassero sempre efficienti nella pratica. Vi furono e vi sono cani autodidatti che nelle mani di cacciatori poco pazienti non hanno mai seguito corsi elementari o universitari ma che tuttavia hanno raggiunto livelli eccelsi favoriti da istinto, passione e intelligenza, coltivati da appassionati con esercizio costante e carnieri concreti. Non me ne vogliano gli amici sostenitori di altre razze, ma il bianco è bianco e il nero è nero: a riscontro è sufficiente recarsi sui terreni di caccia. Germano Ferrari. SETTER INGLESE NOTIZIE STORICHE

17 Il setter inglese è senza dubbio un épagneul migliorato che i cinofili inglesi hanno, con allevamento intelligente e selezione severa, reso di forme più armoniose, con andatura più vivace e cerca più estesa di quella posseduta dagli épagneuls continentali. Per giungere alle attuali condizioni, sia in conformazione che di attività venatoria, gli allevatori inglesi hanno applicato una rigorosa selezione per molte generazioni, sino ad ottenere il tipo desiderato. Gli inglesi chiamarono questa razza con il nome di Setter, probabilmente per derivazione dal verbo to set, che significa sedere, in quanto questo cane prima di rimanere immobile in ferma si sedeva, o meglio si abbassava, sfiorando il terreno con inclinazione del posteriore (rampante). Il setter era impiegato come ausiliario della falconeria per cercare e fermare "gli uccelli", ed era pure chiamato cane da rete in quanto quando si arrestava, il cacciatore gli si avvicinava e lanciava su di lui una rete in cui rimanevano impigliati quaglie, pernici e...cane. Il primo amatore inglese che adoperò i setters in caccia fu il Conte de Leicester vissuto nella metà del secolo XVI. Il Duca di Northumberland possedeva nel 1555 degli épagneuls o setter che fermavano accucciati. Nel 1576 il Dr. Caius nel trattato English Dogs chiamava il setter inglese; " setter che rimaneva immobile quando trovava le starne, distendendosi a terra e strisciando come una serpe". Il più grande allevatore di setter inglese in ordine di tempo e per i risultati ottenuti è sicuramente Sir Edward Laverlack nato il 19 giugno 1798 e morto il 4 aprile 1877 all'età di 79 anni. Egli rimasto orfano fu adottato da uno zio industriale di Manchester. Già all'etá di 14 anni. aveva incominciato a dedicarsi alla caccia, consacrando poi tutta la sua vita allo sport cinofilo ed all'allevamento del setter. All'età di 18 anni perdette anche lo zio che gli lasciò una enorme fortuna che gli permise di abbandonare gli affari per i quali aveva scarsa disposizione e dedicarsi esclusivamente all'allevamento del cane da ferma ed al suo sport preferito, la caccia. Nel 1825 inizia la sua carriera di setterman e acquista dal Rev. Harrison una coppia di setters blue belton a nome di Ponto e Old Moll. Da questi due riproduttori nacquero tutti i setters allevati da lui, che vinsero in esposizioni e gare per parecchi anni. Laverlack commise però l'errore di ricorrere esageratamente alla consanguineità, e negli ultimi anni molti dei suoi purosangue risultarono sterili. Un'altro grande allevatore al quale Laverlack dedicò il trattato sui Setter fù Mr. Purcell Lievellin che fu anche suo intimo amico ed ammiratore. Nel 1874 si costituisce il Kennel Club con il suo Stud Book ed organizza esposizioni e field trials. Gli amatori del cane da ferma avevano però organizzato esposizioni già

18 nel 1859 e field trials già nel Tra i più noti proprietari di Setters inglesi che parteciparono dal 1865 al 1875 ai field trials, figurano A.F. Lonsdale e Barclay Field con cani di mezzo sangue Laverlack, il Rev. Y.C. Macdona con il famoso Campione di field trials Ranger, R. Garth e Purcel Llevellin con numerosi purosangue Laverlack. Rinomati allevamenti di setter inglesi da lavoro dell'epoca erano: il Canile Lingfield di Mittechel, Canile West Down di Blaine, Canile Stylish di Sharpe e il Canile of Bobbings di Bishops. Verso la fine dell'800 i setter inglesi apparvero anche in Italia. Il primo Setter inglese trialer giunto in Italia fu Lingfield Felix importato nel 1924 dal Comm. Nasturzio di Genova, pioniere e mecenate dello sport cinofilo, che importò in seguito numerosi altri eccellenti setters; Banchary Gim, Courat Egg, West Down Red Caps, West Down Turwy, il grande fra i grandi e capostipite di tanti allevamenti, che troviamo nei certificati dei setters dei cinofili liguri, Lingfield Idriz (figlia di Gambler), solo per fare alcuni nomi. Dopo Lingfield Felix arrivarono in Italia numerosi eccellenti setters trialer acquistati da cinofili italiani. Ricordiamo Giulio Colombo tra i grandi padri della cinofilia italiana che acquistò Lingfield Mystic vincitore del Derby, Fabio Cajelli, Rossi di Genova che acquistò Verdict of Bobbing e Stylish Swicher anche lui vincitore del Derby in Inghilterra, Enrico Oddo che importò West Down Gnome e Bodril de la Croix Blanche. All'epoca succedeva che tutti o quasi tutti i vincitori di gare inglesi venivano importati in Italia. Da queste intelligenti importazioni e riusciti accoppiamenti si ebbero magnifici risultati, tanto che Ciro Matteucci all'epoca pronosticò l'italia come futura patria del Setter inglese. Il suo pronostico si è avverato.

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20 SETTER INGLESE STANDARD MORFOLOGICO A cura di Fabio Cajelli. Utilizzazione: Cane da caccia e compagnia. Classificazione: Gruppo 7 cani da ferma - Sezione 2 cani da ferma Britannici. Soggetti a prova di lavoro. Aspetto generale: la conformazione generale è quella di un mesomorfo leggero, il cui tronco sta nel rettangolo e con l arto anteriore, da terra al gomito, più corto dell altezza dal gomito al garrese. Il bel setter inglese attuale deve essere cane che unisca la potenza, senza pesantezza, all eleganza delle forme. Il suo aspetto deve denotare l attitudine al lavoro; grande facilità di movimenti, muscoli lunghi, buona ossatura, ma non troppo forte, diametri trasversali non molto pronunciati. Gli assi longitudinali superiori cranio-facciali paralleli; depressione naso-frontale accentuata, occhi espressivi con sguardo dolce, labbra molto sobrie, non flaccide, orecchio attaccato in basso. Pelo setaceo, stirato. E armonico rispetto al formato (eterometria) e rispetto ai profili (alloidismo).

21 Testa Dolicocefala: la sua lunghezza totale è di 4/10 dell altezza al garrese. La lunghezza del cranio è uguale alla lunghezza del muso e la metà della lunghezza totale della testa si trova sulla linea orizzontale che congiunge i due angoli interni degli occhi. L indice cefalico totale non deve oltrepassare il numero 45, cioè la larghezza bizigomatica del cranio deve essere inferiore alla metà della lunghezza totale della testa. Le direzioni degli assi longitudinali superiori del cranio e del muso sono fra di loro paralleli. Lunga, asciutta, leggera senza esagerazione, il salto naso frontale marcato, le labbra decisamente disegnate nella loro parte anteriore devono terminare alle mascelle, non flaccide e pendenti. Laverack nel suo libro afferma che la testa pesante, grande, indica pigrizia e indolenza. Tartufo Il tartufo sarà grosso, largo, umido, fresco e brillante, nero o marrone scuro; il pigmento marrone si riscontra in genere nei bianco-arancio e nei liver. E tollerato il pigmento color carnicino. Deve essere sulla stessa linea della canna nasale e, visto di profilo, la sua faccia anteriore si trova sul medesimo piano verticale anteriore delle labbra. Narici aperte e mobili e le ali nasali. sottili. Labbra e muso Le labbra devono essere sviluppate appena solamente da coprire ai lati la mandibola, dunque labbra molto morbide, non flaccide e pendenti. Il profilo anteroinferiorelaterale del muso presenta il disegno di un semicerchio a corda poco chiusa, perciò nel Setter Inglese il profilo inferiore del muso è ancora dato dalle labbra, mentre non lo è nell Irlandese. La plica della commessura labiale, dato l esiguo sviluppo delle labbra, benché visibile è poco accentuata. La lunghezza del muso corrisponde alla lunghezza della canna nasale e le sue facce laterali sono fra di loro parallele; la faccia anteriore deve esser ben sviluppata in altezza e perciò la faccia anteriore si presenta piatta e cioè quadra. La lunghezza del muso deve raggiungere la metà della lunghezza totale della testa. Le direzioni degli assi longitudinali superiori del cranio e del muso sono fra di loro parallele. La regione sotto orbitale deve presentare delle salienze e rilievi, il tessuto cellulare sottocutaneo e i muscoli poco sviluppati, la pelle sottile: deve essere cioè ben cesellata.

22 Mascelle Di uguale lunghezza, con le branche della mandibola tendenti alla linea retta in tutta la loro lunghezza con arcate dentarie combacianti perfettamente (a forbice). Denti sani, completi, per sviluppo e numero. Depressione naso-frontale Accentuata ma non brusca Cranio La lunghezza del cranio è uguale alla lunghezza del muso. L indice cefalico totale non deve oltrepassare il numero 45, cioè la larghezza bizigomatica del cranio deve essere inferiore alla metà della lunghezza totale della testa. La calotta del cranio, vista di profilo, deve essere leggermente convessa, la parte posteriore deve essere ovale, sensibile la cresta occipitale. Le pareti laterali sono ovunque piatte. I seni frontali non molto sviluppati. Sutura metopica marcata. Orecchio Le orecchie devono essere attaccate in basso e cioè a livello dell arcata zigomatica o meglio sotto e indietro, cioè fra l attaccatura della testa al collo. Di lunghezza moderata, non devono mai raggiungere i 2/3 della lunghezza totale della testa. In stazione normale e con la testa in posizione orizzontale la punta sorpassa di circa tre centimetri la linea inferiore della gola. Devono pendere senza scostarsi dalle guance e non mettere in mostra la loro faccia intera. Non devono essere larghe, cioè non devono essere spiegate in tutta la loro larghezza come nel Pointer: l orecchio del Setter Inglese forma una piega su se stesso in senso longitudinale (cioè, secondo la lunghezza dell orecchio) e questa piega è permessa appunto dalla pelle sottile e morbida e dalla cartilagine sottile e fine. Le frange fini e setacee che coprono la faccia esterna del padiglione, devono diminuire in lunghezza nella parte inferiore in modo che la estremità del padiglione, che comprende lo spazio di due o tre centimetri al massimo, deve essere coperta di pelo raso e vellutato. L apice del padiglione deve terminare in una punta leggermente arrotondata. Occhi Devono essere grandi, brillanti, dolci, espressivi, denotanti intelligenza; in posizione semi-laterale, di color nocciuola scuro il più possibile; tuttavia il colore può essere un po meno scuro nei Setter bianchi, bianchi-arancio. L arcata sopraccigliare deve

23 essere nettamente separata dalla fronte. Le palpebre non devono lasciar scorgere la congiuntiva, essere cioè ben aderenti al bulbo oculare e la pigmentazione del loro margine o marrone o nera. Collo Il collo è uguale alla lunghezza della testa: deve raggiungere i 4/10 dell altezza al garrese. La sua circonferenza, a metà della sua lunghezza, in un Setter di cm 60 al garrese, deve essere di cm 40. Deve essere ben muscoloso quantunque magro, leggermente arcuato nella sua parte mediana superiore; la sua congiunzione con la testa nettamente marcata in modo da lasciare ben libera la parte posteriore del cranio. Il collo deve allargarsi con armonia ed i muscoli aumentare d importanza nel punto di congiunzione con la spalla, ma senza pesantezza e conservando sempre eleganza. Esso deve essere esente da giogaia e le frange, formando un leggero collare al margine inferiore, devono spiccare nettamente. Corpo La lunghezza del tronco misurata dalla punta della spalla (articolazione scapoloomerale) alla punta della natica (punta posteriore dell ischio) deve superare l altezza al garrese. La maggiore lunghezza del tronco non deve superare 1/20 dell altezza al garrese o al massimo 1/18. Il tronco del Setter Inglese deve restare in un rettangolo. Petto Ben aperto e largo con muscoli pettorali ben sviluppati. La sua larghezza è in proporzione diretta di quella del costato, e deve essere del 25% dell altezza al garrese, misurata fra i margini supero-anteriori delle braccia. Il manubrio è situato al livello della punta delle spalle. Torace Deve scendere sino al gomito e meglio se lo sorpassa di circa due centimetri. Profondo con coste lunghe e ben convesse e gli archi costali aperti. Le ultime false coste ben avvicinate al margine anteriore delle cosce. Ben convesse a metà della sua altezza. Il suo diametro trasversale che è piú sviluppato a metà dell altezza del costato, va gradatamente diminuendo verso lo sterno, senza formare però carena. La regione sternale lunga, deve rimontare dolcemente verso l addome. La circonferenza del costato deve essere di 1/4 superiore dell altezza al garrese e il suo diametro trasversale del 39% dell altezza stessa. In un Setter Inglese di cm 60 al garrese il

24 costato dovrebbe fornire le seguenti misure: perimetro misurato dietro il gomito cm 74 - agli archi costali cm 64 - profondità cm 33 - altezza cm 311/2; diametro trasversale cm 19. Dorso Garrese elevato sulla linea del dorso e stretto per il ravvicinamento delle punte delle scapole fra di loro. Il profilo del dorso è retto. La lunghezza del dorso deve essere in rapporto alla profondità del torace (o lunghezza): ad ogni vertebra dorsale corrisponde una costa. Lombo o rene Ben fornito di muscoli in larghezza. Ben fuso con la linea del dorso e ben arcuato visto di profilo. La sua lunghezza è un po meno del quinto dell altezza al garrese e la larghezza si avvicina alla lunghezza. Ventre e fianchi Il ventre deve rimontare leggermente, ma non troppo: non dev essere levretté. I fianchi sono lunghi quasi come i lombi e poco incavati. Groppa Larga, muscolosa, orizzontale (con inclinazione di circa 10 sull orizzontale). La sua lunghezza è di circa 1/3 dell altezza al garrese e la larghezza di 1/7 dell altezza al garrese. Coda E' inserita alta, grossa e robusta alla radice, va diminuendo di grossezza fino alla punta. La sua lunghezza deve superare di circa tre centimetri l altezza dell arto anteriore al gomito. E portata piuttosto bassa che alta, senza deviazione laterale, leggermente incurvata a forma di falce rovesciata. Le frange non devono cominciare dalla radice della coda, ma solamente due o tre centimetri piú in basso e aumentano gradatamente di lunghezza sino alla metà della sua lunghezza per diminuire gradualmente fino alla fine della coda, da assumere la forma di un triangolo isoscele. Le sete devono cadere in frange diritte o leggermente ondulate, non folte, mai increspate o arricciate. La coda potrebbe essere: a) strumento di segnalazione a fini sociali o sessuali, in quanto copre o scopre la zona ano-genitale, nascondendola o mostrandola agli altri per stimolarne l'attenzione; b) strumento di segnalazione del

25 "rango sociale" dell'individuo in quanto l'intensità e l'ampiezza dello scodinzolo possono indicare il livello di controllo dell'emotività dell'animale. Organi sessuali I due testicoli devono essere di corretto e di uguale sviluppo, contenuti nella loro sede naturale: nello scroto. Pelo Fine, stirato, mantiene in tutta la sua lunghezza, che è di circa 5-6 cm, una linea diritta senza alcuna deviazione dal suo asse. E di tessitura setacea. E raso sulla testa ad eccezione della faccia esterna del padiglione delle orecchie (parte superiore) margine anteriore e sulle facce laterali dell avambraccio e del tarso e del metatarso. Forma frange non folte al margine inferiore del collo, alla regione sternale, al margine posteriore degli arti, alle natiche e alla coda. 1 piedi sono ben guarniti di pelo specialmente fra le dita. Sottopelo abbondante solo nella stagione invernale. Manto Il colore del mantello del Setter Inglese è molto variabile: bianco e nero tendente al blu (blu-belton); bianco e arancio (lemon belton); bianco e marrone (liver belton); tricolore (bianco a macchie nere e focature); questi manti sono da preferirsi. I mantelli interamente bianchi, fegato, arancio, neri e neri focati non sono ricercati. Le moschettature possono essere più o meno numerose e le macchie più o meno grandi. Il colore del mantello da preferire è quello a fondo bianco. Pelle Sottile, con limitato connettivo sottocutaneo e perciò ben aderente al corpo, in ogni regione, non deve formare giogaia al collo e la testa non deve presentare assolutamente rughe. Le mucose e le sclerose nere o marrone e così pure le unghie e le suole dei cuscinetti digitali e plantari. Altezza al garrese Nei maschi da 56 a 62 cm; nelle femmine da 54 a 60 cm. Peso Da 20 a 30 kg.

26 Andatura In caccia a grande galoppo. L altezza al garrese ideale del veloce Setter Inglese non deve superare i 60 cm. Appiombi normali visti di profilo 1) La verticale, abbassata dall articolazione scapolo-omerale (punta della spalla o del braccio) deve cadere a terra toccando la punta delle dita. 2) La verticale abbassata dall articolazione omero-radiale deve dividere in due parti quasi uguali (la maggiore è quella anteriore) l avambraccio, il carpo, uscendo fuori posteriormente a livello della metà della lunghezza del metacarpo. Appiombi normali visti di fronte La verticale abbassata dall articolazione scapolo-omerale (punta della spalla o del braccio) deve dividere in due parti quasi uguali l avambraccio, il carpo, il metacarpo e il piede. La lunghezza dell arto anteriore da terra al gomito è inferiore alla lunghezza misurata dal gomito al garrese. Questa lunghezza ridotta dell arto misurata da terra al gomito è data dalla brevità dell avambraccio, che negli altri Setter è piú lungo del braccio. Questa peculiarità del Setter Inglese ha dato origine alla felice espressione "le setter anglais est près de terre", e questa conformazione è appunto quella che favorisce il gattonamento. Spalla Lunga 1/4 (meglio se piú lunga) dell altezza al garrese, inclinata di sull orizzontale, con muscoli ben sviluppati e libera nei movimenti. Le punte delle scapole, nel cane in stazione normale e a collo eretto devono essere molto avvicinate fra di loro (non piú distanti di un centimetro e mezzo). Braccio Come la spalla fornito di muscoli molto sviluppati e di forte ossatura. Ha un inclinazione di circa 65 sull orizzontale e la lunghezza (superiore a quella dell avambraccio) è circa il 33% dell altezza al garrese. La sua direzione è quasi parallela al piano mediano del corpo. Avambraccio Di forte ossatura, presenta una linea verticale; la sua sezione è ovale - a differenza degli altri setter, la sua lunghezza è inferiore a quella del braccio. In un Setter Inglese

27 di cm 60 al garrese l altezza dell arto anteriore al gomito è di cm 28,50. Con un altezza inferiore a questa misura si avrebbe un arto troppo corto e il cane sarebbe esageratamente "près de terre" a danno dell estetica, dell andatura e della velocità. I gomiti devono trovarsi in un piano parallelo al piano mediano del corpo: non troppo serrati alla parete del costato (detti gomiti chiusi), né deviati all infuori (gomiti aperti). La punta del gomito deve trovarsi alquanto avanti alla perpendicolare calata dall angolo caudale (punta posteriore) della scapola. Carpo Sulla linea verticale visto di fronte, mobile e asciutto con l osso pisiforme ben sporgente. Metacarpo Piatto dall avanti all indietro segue la linea verticale dell avambraccio visto di fronte; visto di profilo deve essere steso in modo che la verticale abbassata dall articolazione omero-radiale deve dividere in due parti uguali l avambraccio e il carpo e uscire fuori a metà della lunghezza del metacarpo. La sua lunghezza è un po superiore di 1/6 dell altezza di tutto l arto al gomito. Piede Di forma ovale (piede di lepre) con dita ben vicine fra loro e arcuate, ricoperte di pelo abbastanza lungo anche fra le dita. Suole dure e unghie ricurve, forti e pigmentate. Difetti Testa corta, grossa, con pelle non aderente alle parti sottostanti: assi cranio-facciali superiori divergenti o convergenti (se accentuati squalifica).tartufo rialzato sulla linea della canna nasale; piccolo, con tracce di depigmentazione (se totale qualifica) sporgente sulla linea verticale della faccia anteriore del muso, narici non ben aperte. Canna nasale corta, stretta, linee laterali convergenti fra di loro; montonina, concava (difetto grave). Labbra e muso troppo sviluppate, fiaccide; troppo poco sviluppate da permettere che il profilo del muso sia dato dalla mandibola e non dal labbro; depigmentazione del margine labiale; taglio del profilo del labbro sfuggente; plica della commessura troppo accentuata o non visibile; convergenza in avanti delle pareti laterali del muso, cioè muso a punta, e di conseguenza non piatta la faccia anteriore del muso. Assenza o deficienza di cesello. Muso corto. Congiunzione delle

28 labbra superiori a forma di V rovesciata.denti non regolarmente allineati o deficienti in numero, branche della mandibola troppo ricurve; erosione dei denti in senso orizzontale o peggio trasversale; prognatismo (difetto leggero) se non deturpa l aspetto esteriore del muso; enognatismo, se per deficienza di lunghezza delle branche della mandibola (squalifica) se per deviata direzione dei denti (difetto leggero).cranio corto, piccolo, rotondo, massiccio. Troppo stretto ai parietali; largo ai lati cioè a livello delle arcate zigomatiche non convesso visto di profilo, piatto superiormente, masseteri troppo sviluppati; assenza di cresta occipitale; non marcata la sutura metopica, depressione naso -frontale troppo accentuata e brusca come nel Pointer. Rughe. Occhio piccolo o troppo prominente; iride chiara; gazzuolo (squalifica); ogiva a mandorla; ectropion; entropion; occhi troppo ravvicinati; sguardo indiretto, sospettoso; depigmentazione palpebrale parziale; totale (difetto gravissimo), se totale bilaterale (squalifica). Strabismo (se bilaterale: squalifica). Orecchio spesso, corto o troppo lungo; inserzione troppo larga o in alto; largo; punta del padiglione coperta di pelo lungo e non rasata. Collo esile, corto, massiccio, non arcuato, non netto il distacco dalla nuca, giogaia; mancante di collare al margine inferiore. Spalla corta, dritta, con muscoli poco sviluppati; legata nei movimenti; punte delle scapole divaricate. Braccio corto; troppo obliquo o troppo diritto; ossatura gracile; deficiente di sviluppo muscolare. Avambraccio: Ossatura esile, spongiosa; osso rotondo; lungo; deviazione dalla retta verticale, gomito divergente o convergente.carpo: Evidente ipertrofia delle ossa carpiane, spongioso, piccolo; osso pisiforme poco evidente, rampinismo. Metacarpo: Corti, troppo lunghi, troppo stesi o diritti; esili; devianti dall appiombo. Piede largo, lungo; a dita divaricate; piatto, schiacciato, rotondo, suole a tessuto sottile; deficienza di pigmento nelle unghie e nelle suole; portato in fuori o in dentro. Se piatto, schiacciato (difetto grave). Corpo: Il diametro longitudinale uguale all altezza al garrese o oltrepassante 1/18 dell altezza al garrese. L altezza dal gomito alla sommità del garrese inferiore o uguale all altezza del gomito a terra. Petto stretto, troppo largo, poco disceso, muscoli deficienti di sviluppo, manubrio dello sterno situato troppo in alto. Pelo morbido, ondulato, corto, troppo folto; non stirato; fioccoso o ricciuto (squalifica). Costato deficiente di altezza, di profondità e di perimetro stretto, carenato, troppo largo, regione sternale corta; appendice xifoide ricurva in dentro; archi costali poco aperti Coste non cerchiate; false coste corte e

29 non aperte; spazi intercostali limitati. Dorso corto, insellato, cifotico; garrese basso. Lombi lunghi, piatti, stretti. Ventre troppo retratto o niente retratto; fianchi molto incavati e lunghi. Monorchidismo (squalifica), criptorchidismo (squalifica), testicoli non contenuti nello scroto, non sufficientemente sviluppati o di non uguale sviluppo. Groppa stretta, corta, avvallata. Coscia corta; deficiente di sviluppo muscolare; stretta; portata divaricata alla regione della grassella; troppo diritta o troppo obliqua. Gamba di ossatura esile; poco evidente la scanalatura gambale; corta, troppo poco o troppo inclinata. Garretto alto, stretto; angolo del garretto troppo aperto o troppo chiuso, fuori appiombo. Metatarso lungo, esile, fuori appiombo, inclinato in avanti (sotto di sé posteriormente); sperone (squalifica). Coda: Anurismo (squalifica); brachiurismo tanto congenito che acquisito (squalifica); troppo lunga o troppo corta, inserita in basso; portamento verticale; portata a tromba sul dorso (squalifica); frangia che ha inizio subito alla base della coda; non a forma di triangolo isoscele, pelo che fascia la coda invece di formare frangia. Manto nero zaino; nero focato. Pelle spessa; abbondante; rughe sulla testa; tracce di depigmentazione al tartufo e ai margini palpebrali; depigmentazione totale bilaterale dei margini palpebrali e totale del tartufo (squalifica). Altezza al garrese deficiente o esagerata. Andatura: Ambio e trotto continuato nel lavoro. Insieme: pesante, comune, grossolano, non denotante massima velocità, facilità e scioltezza nei movimenti. SETTER INGLESE STANDARD DI LAVORO

30 L'andatura è di galoppo spigliato, elegantissimo e rapido ma non impetuoso, così che paragonandola a quella del pointer, è di velocità un pò inferiore. A parità di lunghezza del tronco, si svolge secondo una linea più presso terra (rasente) e asseconda di più anche le lievi ondulazioni del terreno, di modo che risulta più "pieghevole". E ciò è in relazione alla struttura prevista dallo standard corrispondente alla psiche che lo rende atto ad un diverso movimento degli arti. L'omero del pointer, più corto per rispetto al radio, diminuisce le possibilità angolari e forse la distanza di appoggio degli arti anteriori. Il posteriore poi è costruito per la sgroppata potente ed i due arti posteriori danno la spinta propulsiva indue tempi sì, ma più serrati, e si protendono maggiormente all'indietro. Nel setter inglese, invece, i tempi sono più larghi, e gli arti posteriori lavorano più separatamente. Nell'insieme si ha l'impressione di un sistema di locomozione non meno perfetto di quello del pointer, quantunque diverso: più elastico se meno audace, atto anch'esso alla più grande resistenza. La cerca incrociata si spiega istintivamente in diagonali più brevi, un pò meno spaziate, e questo in conseguenza della tendenza ad ispezionare più a fondo il terreno. L'educazione però può far raggiungere anche le vastità proprie dei migliori pointers. Queste diagonali, poi, non sono rigidamente rettilinee, ma spesso il tracciato seguito dal cane è lievemente serpeggiante rispetto alla retta che unisce i due punti estremi della diagonale stessa (e questo come conseguenza della speciale diligenza nell'ispezione del terreno). Facile a bruschi cambiamenti di direzione, poi ripresa nel senso regolare. La coda è portata secondo il prolungamento della linea renale, con tendenza al basso (mai più alta) ben viva e nervosa, nei rettilinei a grande velocità oscilla solo dall'alto in basso. Ma poichè, come si è detto, non si preoccupa principalmente dell'andare e tende ad una maggiore analisi, per i facilissimi distacchi dei rettilinei (ove la coda frangiata gli è efficacissimo timone), e per i continui lievissimi rallentamenti con immediata ripresa (che si impone, tenuto conto della sua natura che chiara si rileva nei soggetti lenti, i quali battono allegramente la coda in cerca), per tutte queste ragioni concomitanti nei grandi "trialers" si notano oscillazioni dall'alto in basso spesso combinate con moti trasversali, che si traducono in rotazioni contenute, ritmiche con

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