Provincia di Piacenza. La qualitàdell. dell aria nella provincia di Piacenza

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1 Provincia di Piacenza La qualitàdell dell aria nella provincia di Piacenza Rapporto 211

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3 INDICE pagina Descrizione della rete di monitoraggio 1 Normativa di riferimento 5 Indicatori meteorologici 7 Raccolta dati 12 Analisi dei dati rilevati. 13 Biossido di azoto 13 Monossido di carbonio 2 Polveri fini PM1. 24 Polveri fini PM2,5 31 Ozono. 36 Benzene Considerazioni di sintesi. 43 Campagne con il laboratorio mobile ed il campionatore sequenziale.. 47 Appendice 1 L impianto di termovalorizzazione di Borgoforte: monitoraggio in continuo dell inquinamento atmosferico (211) Appendice 2 Misure di IPA e Diossine in Aria Area urbana di Piacenza (29-211) A cura di : arpa Sezione Provinciale di Piacenza Servizio Sistemi Ambientali - Area Monitoraggio e Valutazione Aria

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5 DESCRIZIONE DELLA RETE DI MONITORAGGIO Il presente rapporto ha l obiettivo primario di diffondere i risultati dei monitoraggi effettuati in continuo nel corso dell anno 211 nte gli analizzatori dalla rete fissa di rilevamento della qualità dell aria, il laboratorio mobile ed il campionatore sequenziale di polveri fini nella provincia di Piacenza. I riferimenti per la valutazione dei dati sono i valori limiti fissati dalla direttiva europea 28/5/CE recepiti nel nostro Paese con il D.Lgs. 155/21 Attuazione della direttiva 28/5/CE relativa alla qualità dell aria ambiente e per un aria più pulita in Europa, pubblicato nella G.U. n. 216 del 15 settembre 21, La rete fissa, affidata da sempre ad Arpa, nel 211 risulta costituita da nove stazioni (sei di interesse regionale e tre di interesse locale); dal 25 Arpa ha ottenuto per la gestione rete di monitoraggio dell aria la certificazione ISO 91. La manutenzione della strumentazione della rete di monitoraggio della qualità dell aria è affidata in outsourcing ad una ditta esterna aggiudicataria della relativa gara europea, ed avviene sotto il controllo e la supervisione degli operatori Arpa addetti alla gestione della rete. Giornalmente i dati sono validati, elaborati e diffusi tramite web sul sito Il bollettino giornaliero dei dati riporta il confronto con i riferimenti normativi per ciascun parametro ed il relativo numero di superamenti registrati dall inizio dell anno. Sono altresì previsti dalle procedure del Sistema Gestione Qualità ulteriori processi di controllo e validazione dei dati su base mensile, semestrale e annuale, cui corrisponde la redazione di rapporti mensili e annuali anch essi disponibili sul sito web della Sezione di Piacenza. La rete di Piacenza afferisce alla Rete Regionale di Monitoraggio della Qualità dell aria ed i dati rilevati dagli analizzatori collocati nelle singole stazioni sono archiviati in una base di dati interconnessa, in cui ogni Sezione provinciale di Arpa è responsabile della gestione dei dati di propria competenza. I dati vengono altresì utilizzati dal Servizio IdroMeteoClima di Arpa nell ambito della realizzazione, attraverso un modello di calcolo, delle mappe regionali di qualità dell aria e delle mappe di previsione e sono resi disponibili al pubblico, anche attraverso moduli di estrazione dati ( La normativa (D.Lgs. 351/1999) ha introdotto la suddivisione del territorio in aree omogenee (zone ed agglomerati) in base al rischio di superamento dei valori limite e delle soglie di allarme, individuando la necessità di attuare in queste aree piani di azione a breve termine o piani e programmi a lungo termine, la cui predisposizione in Emilia Romagna è stata, al tempo, delegata alle Province. L agglomerato gravita sui comuni con più di 5. abitanti o con comparti produttivi significativi, in cui la maggioranza dei cittadini è sottoposta a valori critici di inquinamento. L agglomerato stesso e la restante parte del territorio regionale di pianura costituiscono la zona A, mentre la zona di tutela o sensibile (zona B) è generalmente individuata dai territori di collina e montagna. Con Delibera Provinciale n. 32 del il territorio provinciale è stato suddiviso nelle tre aree omogenee: Zona A: territorio dove c è il rischio di superamento del valore limite e/o delle soglie di allarme; ne fanno parte i comuni di: Piacenza, Castel San Giovanni, Fiorenzuola d Arda, Cadeo, Podenzano, Rottofreno, Pontenure, Castelvetro, Caorso, Alseno, Monticelli d Ongina, Cortemaggiore, Sarmato, Borgonovo Val Tidone, Gragnano Trebbiense, Gossolengo, Calendasco, San Pietro in Cerro, Villanova sull Arda, Besenzone, Lugagnano Val d Arda, Vernasca, Gazzola, Rivergaro, Vigolzone, San Giorgio, Carpaneto, Castell Arquato, Ponte dell Olio. Agglomerato: porzione di zona A dove è particolarmente alto il rischio di superamento del valore limite e/o delle soglie di allarme; ne fanno parte i comuni di: Piacenza, Castel San Giovanni, Fiorenzuola d Arda, Cadeo, Podenzano, Rottofreno, Pontenure, Castelvetro, Caorso, Alseno, Monticelli d Ongina, Cortemaggiore, Sarmato, Borgonovo Val Tidone, Gragnano Trebbiese, Gossolengo. Zona B: territorio dove i valori della qualità dell aria sono inferiori al valore limite, vale a dire quella zona in cui si deve preservare la qualità dell aria affinché non siano perturbati gli ecosistemi naturali presenti; ne fanno parte i comuni di: Agazzano, Caminata, Nibbiano, Pianello, Piozzano, Pecorara, Ziano, Travo, Gropparello, Morfasso, Bettola, Bobbio, Coli, Farini, Corte Brugnatella, Ferriere, Cerignale, Zerba, Ottone. Revisione del 29/6/212, pag. 1 di 66

6 RETE DI MONITORAGGIO E ZONIZZAZIONE PROVINCIALE Successivamente con Delibera n. 77 del la Provincia ha approvato, ai sensi della L.R. 2/2, il Piano Provinciale di Risanamento e Tutela della Qualità dell'aria (PPRTQA) ( Al 211 la rete di Piacenza risulta dunque costituita da 6 stazioni regionali fisse (Piacenza Giordani Farnese, Piacenza Pubblico Passeggio, Piacenza Parco Montecucco, Besenzone, Lugagnano e Corte Brugnatella - Carana), un laboratorio mobile, di proprietà dell Amministrazione Provinciale, ed una unità mobile per la rilevazione del particolato fine che consentono la realizzazione di specifiche campagne di misura; sono altresì presenti 3 stazioni di interesse locale: Piacenza-Montale (per il controllo dell area del Polo Logistico), Piacenza-Ceno e Piacenza-Gerbido (per il controllo dell area circostante l impianto di termovalorizzazione). La stazione di Piacenza- Gerbido è in realtà una stazione mobile in gestione alla Sezione Arpa di Piacenza e, come la stazione Ceno, è di proprietà di Tecnoborgo S.p.A. La configurazione per l anno 211 in termini di localizzazione, classificazione e appartenenza alla rete regionale, nonché di dotazione strumentale è riportata in Tabella 1. Rispetto al 21 è stata implementata la misura del particolato fine PM 2,5 presso la stazione mobile di Gerbido; le rilevazioni sono state avviate nell agosto 211. Revisione del 29/6/212, pag. 2 di 66

7 Tabella 1 CONFIGURAZIONE DELLA RETE DI MONITORAGGIO - ANNO 211 STAZIONE TIPO LOCALIZZAZIONE NO 2 CO PM 1 PM 2,5 O 3 C 6H 6 PIACENZA GIORDANI FARNESE PIACENZA PUBBLICO PASSEGGIO PIACENZA PARCO MONTECUCCO LUGAGNANO BESENZONE CORTE BRUGNATELLA Regionale/Traffico Agglomerato R1 X X X X Regionale/Fondo Residenziale Regionale/Fondo Urbano Regionale/Fondo Suburbano Regionale/Fondo Rurale Regionale/Fondo Rurale Remoto Agglomerato R1 X X Agglomerato R1 X X X X Zona A X X X Zona A X X X Zona B X X X PIACENZA CENO Locale Area inceneritore X X X X PIACENZA GERBIDO Locale Area inceneritore X X X X PIACENZA MONTALE Locale Area Polo logistico X X X STAZIONE di BESENZONE A seguito dell emanazione del D.Lgs. 155/21 è stata predisposta una nuova zonizzazione regionale nonché il "Programma di valutazione" della qualità dell'aria, da attuarsi nel biennio , nell ambito del quale è stata definita anche la nuova Rete regionale di monitoraggio (DGR 21/211). Dal 212 il territorio regionale risulta suddiviso in 4 zone ( Agglomerato di Bologna, zona Appennino, zona Pianura Ovest e zona Pianura Est ), come illustrato nella figura seguente; l adeguamento della rete di misura in automatico, in linea con i criteri fissati dal Revisione del 29/6/212, pag. 3 di 66

8 DLgs 155/21, prevede sul territorio regionale un numero di stazioni ridimensionato, da 63 a 47, di cui 5 in provincia di Piacenza. Per quanto concerne nel dettaglio il territorio piacentino, dal 212 la stazione di Piacenza-Pubblico Passeggio e le stazioni industriali di Piacenza-Ceno, Piacenza-Gerbido e Piacenza-Montale vengono classificate come stazioni locali. Tali stazioni, in quanto di interesse esclusivamente a scala locale, dal 212 non fanno più parte della Rete regionale di monitoraggio della qualità dell aria (al cui finanziamento contribuisce la Regione Emilia-Romagna) e seppure gestite secondo le procedure del Sistema Gestione Qualità di Arpa Emilia-Romagna non sono in certificazione UNI EN ISO 91/28. ZONIZZAZIONE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA ai sensi del D. Lgs. 155/21 (DGR 21 del 27/12/211) CONFIGURAZIONE DELLA RETE 212 Revisione del 29/6/212, pag. 4 di 66

9 NORMATIVA DI RIFERIMENTO La normativa di riferimento è costituita dal D.Lgs. 13 agosto 21, n Il decreto disciplina l intera materia, unificando, aggiornando ed integrando le normative precedenti, ed introduce la misurazione del PM 2,5. I principali valori di riferimento di interesse per il presente rapporto vengono riassunti nel seguito, per i diversi inquinanti: Inquinante Biossido di azoto (NO 2 ) Inquinante Monossido di carbonio (CO) Riferimenti Valore limite orario: 2 da non superarsi più di 18 volte per anno civile Valore limite annuo: 4 Soglia di allarme: 4 per tre ore consecutive in una stazione con rappresentatività >1 Km 2 Riferimenti Valore limite ( di 8 ore massima giornaliera): 1 mg/m 3 Inquinante Biossido di zolfo (SO 2 ) Riferimenti Valore limite orario: 35 da non superarsi per più di 24 volte per anno civile Valore limite giornaliero: 125 da non superarsi più di 3 volte per anno civile Soglia di allarme: 5 per tre ore consecutive in una stazione con rappresentatività >1 Km 2 Inquinante Polveri fini PM 1 Riferimenti Valore limite giornaliero:5 da non superarsi più di 35 volte l'anno Valore limite annuo: 4 Inquinante Riferimenti Valore limite annuo (dal 1/1/215): 25 Polveri fini Valore limite annuo + margine di tolleranza per il 211: 28 PM 2,5 Valore obiettivo annuo: 25 (da raggiungere entro il 1/1/21) Inquinante Ozono (O 3 ) Inquinante Benzene (C 6 H 6 ) Riferimenti Valore obiettivo per la protezione della salute: 12 trascinata di 8 ore massima giornaliera da non superare più di 25 volte per anno civile come su 3 anni (prima verifica nel 213, relativamente al triennio ) Soglia di informazione: 18 ( oraria) Soglia di allarme: 24 ( oraria) per tre ore consecutive Riferimenti Valore limite annuo: 5 Revisione del 29/6/212, pag. 5 di 66

10 Si riportano le definizioni del decreto in relazione ai valori di riferimento citati: VALORE LIMITE: livello fissato in base alle conoscenze scientifiche al fine di evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi per la salute umana o per l ambiente nel suo complesso, che deve essere raggiunto entro un termine prestabilito e che non deve essere successivamente superato. MARGINE DI TOLLERANZA: percentuale del valore limite entro la quale è ammesso il superamento del valore limite alle condizioni stabilite dalla normativa. VALORE OBIETTIVO: livello fissato al fine di evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi per la salute umana o per l ambiente nel suo complesso, da conseguire, ove possibile, entro una data prestabilita. SOGLIA DI INFORMAZIONE: livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione ed il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive. SOGLIA DI ALLARME: livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per la popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di adottare provvedimenti imti. Tutta la normativa (comunitaria, nazionale e regionale) è disponibile sul sito di Arpa alla pagina: Revisione del 29/6/212, pag. 6 di 66

11 INDICATORI METEOROLOGICI La dispersione degli inquinanti è legata alle condizioni dell atmosfera in cui vengono immessi, pertanto si riporta l andamento delle variabili meteorologiche che più influenzano l accumulo, la diffusione, la dispersione, il trasporto, la rimozione e le eventuali trasformazioni fotochimiche degli inquinanti in atmosfera: la velocità del vento, che determina la maggiore o minore dispersione degli inquinanti, e la direzione del vento, che indica la direzione lungo la quale avviene il trasporto degli inquinanti stessi; la temperatura, che dà la misura (in particolare nel periodo estivo) della potenzialità delle reazioni fotochimiche che conducono alla formazione di ozono e di altri inquinanti fotochimici; le precipitazioni, che rappresentano un importante meccanismo di rimozione degli inquinanti; l altezza dello strato di rimescolamento, che indica l estensione verticale dello strato turbolento vicino alla superficie terrestre (turbolenza di origine termica, dovuta al riscaldamento della superficie terrestre, e di origine meccanica, dovuta al vento) ed influenza i meccanismi di dispersione verticale. I parametri sono rilevati dalla stazione meteorologica urbana (localizzata sul tetto dell ospedale G. da Saliceto di Piacenza e rappresentativa della situazione meteorologica del territorio urbanizzato di Piacenza) gestita da Arpa Servizio IdroMeteoClima (SIMC); il parametro altezza di rimescolamento è invece calcolato dal pre-processore meteorologico CALMET che ricostruisce i valori dei parametri meteorologici su un grigliato ed usa algoritmi parametrici per stimare i parametri non osservati (ad esempio quelli che descrivono la turbolenza) e per tener conto degli effetti dell orografia. DIREZIONE E VELOCITA DEL VENTO La distribuzione di frequenza delle direzioni di provenienza del vento (a 36 settori). rilevate presso la stazione meteorologica urbana per l anno 211, mostra un diagramma con le direzioni del vento prevalenti lungo l asse ONO-ESE, asse della circolazione dei venti lungo la valle del Po, cui si sovrappongono le componenti SSO e N dovute al regime locale di brezza dei venti per la presenza delle valli appenniniche. Anno 211 Revisione del 29/6/212, pag. 7 di 66

12 Seguono i grafici delle frequenze delle direzioni di provenienza del vento per le singole stagioni: in estate i regimi di brezza risultano più evidenti, mentre in inverno prevalgono i settori ONO-ESE, coerentemente con la maggiore e minore potenza dei regimi di brezza di monte e di valle generata dalla maggiore e minore energia solare a disposizione. Primavera Estate Autunno Inverno Per quanto riguarda l intensità del vento nell arco dell anno si osservano valori non superiori a 7 m/s e l 8% dei dati non supera la soglia dei 2 m/s; primavera ed estate registrano attività anemologica più intensa rispetto ad autunno ed inverno. Revisione del 29/6/212, pag. 8 di 66

13 La velocità del vento nel corso del 211 è stata di 1,5 m/s e le velocità medie mensili più elevate sono state registrate in primavera/estate, in particolare durante i mesi di maggio (1,9 m/s) e luglio (1,8 m/s), mentre le velocità più basse in gennaio e dicembre (1,2 m/s). Relativamente alle precipitazioni, il mese più piovoso del 211 è stato giugno (147 mm di pioggia), mentre agosto è stato estremamente siccitoso. In generale, nel corso del 211 le precipitazioni sono risultate inferiori alla norma. Piacenza - stazione urbana: velocità del vento - medie mensili 211 m/s 2,5 2, 1,5 1,,5, gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre TEMPERATURA Piacenza - stazione urbana: temperatura - medie mensili C gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre PRECIPITAZIONI Piacenza - stazione urbana: precipitazioni totali cumulate mensili mm gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Revisione del 29/6/212, pag. 9 di 66

14 ALTEZZA DELLO STRATO DI RIMESCOLAMENTO Piacenza - stazione urbana: altezza di rimescolamento - medie mensili m gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Il grafico riporta l andamento mensile dell altezza dello strato di rimescolamento, calcolata dal modello CALMET: emerge come il periodo invernale risulti critico per l inquinamento atmosferico, in quanto il volume d aria all interno del quale le sostanze inquinanti si diluiscono risulta molto minore rispetto a quello estivo. Giugno registra un anomalia negativa rispetto all anno precedente. GIORNI CRITICI Il Servizio IdroMeteoClima di Arpa ha elaborato, sulla base dei dati meteorologici, l indicatore numero di giorni critici mensili per PM 1 e O 3. I giorni critici sono definiti come segue: sono favorevoli all accumulo di PM 1 le giornate senza pioggia (precipitazione <.3 mm) in cui l indice di ventilazione (definito come prodotto dell altezza di rimescolamento giornaliera e dell intensità giornaliera del vento) assume valori al di sotto della soglia di 8 m 2 /s sono favorevoli alla formazione di ozono le giornate la cui temperatura massima è maggiore di 29 C. In questo modo sono stati costruiti i grafici che seguono (ARPA, SIMC) che confrontano l anno 211 con minimo, na, massimo 25 e 75 percentile degli anni precedenti (21-21). PM1 NUMERO DI GIORNI CRITICI MENSILI O3 Revisione del 29/6/212, pag. 1 di 66

15 Si può osservare che il 211, in particolare nel periodo invernale, è stato caratterizzato dal punto di vista meteorologico da una situazione decisamente critica per il PM 1: l ultimo bimestre dell anno ha, in particolare, avuto un numero di giorni favorevoli all accumulo dell inquinante ben superiori alla na degli anni precedenti. Per ciò che concerne l ozono, mentre in giugno e luglio le condizioni sono state meno favorevoli alla formazione dell inquinante, nei mesi di agosto e settembre si è avuto invece un numero di giorni critici molto più elevato della norma. Nei grafici che seguono, sono riportati gli andamenti annuali della percentuale di giorni critici per PM 1 e O 3: emerge come il 211 abbia fatto registrare condizioni più critiche rispetto all anno precedente. Percentuale annua di giorni favorevoli all'accumulo di PM % Percentuale annua di giorni favorevoli all'accumulo di Ozono 2 % Revisione del 29/6/212, pag. 11 di 66

16 RACCOLTA DATI La tabella che segue riassume i rendimenti dei singoli analizzatori relativi all anno 211 rispetto al totale atteso, calcolato al netto delle attività di taratura e manutenzione ordinaria, così come previsto dalla normativa (D. Lgs. 155/21) relativamente all obiettivo per la qualità dei dati in materia di raccolta minima ai fini calcolo degli indicatori (pari a 9 % sull intero anno). Nel caso di analizzatori di nuova installazione non si riporta il rendimento in quanto le misure non hanno coperto l intero anno. Nel paragrafo successivo Analisi dei dati rilevati le statistiche annuali relative ai parametri con rendimento inferiore al 9% sono in carattere corsivo. Nel corso dell anno 211 è stato sostituito l analizzatore di polveri PM 1 della stazione Gerbido con un nuovo analizzatore a doppio canale PM 1/PM 2,5 che permette di misurare, oltre al particolato PM 1, anche la frazione PM 2,5. Per quanto riguarda i rendimenti, si osserva un miglioramento delle performances degli analizzatori rispetto agli anni precedenti con un solo parametro che non raggiunge l obiettivo di qualità di raccolta minima dei dati (NO 2 stazione Gerbido); questo progresso è attribuibile, oltre che alla efficace manutenzione preventiva, al ricambio del parco analizzatori effettuato nell ultimo biennio che ha visto la sostituzione degli analizzatori più obsoleti. Revisione del 29/6/212, pag. 12 di 66

17 ANALISI DEI DATI RILEVATI BIOSSIDO DI AZOTO (NO 2 - ) Il biossido di azoto è monitorato in tutte le stazioni della rete collocate sul territorio provinciale. Il basso rendimento annuale dell analizzatore di Gerbido è legato ad un malfunzionamento dello strumento verificatosi ad inizio anno, che già si era manifestato con alcune anomalie ricorrenti alla fine del 21 che ha richiesto una prolungata analisi dei dati nei primi mesi del 211 per poter essere risolto. Riferimenti normativi Inquinante Riferimento Limiti Biossido di azoto (NO2) D. Lgs. n. 155 del 13/8/21 Valore limite orario: 2 da non superarsi più di 18 volte per anno civile Valore limite annuo: 4 Soglia di allarme: 4 per tre ore consecutive in una stazione con rappresentatività >1 Km 2 Biossido di azoto: statistiche anno 211 (valori medi orari - ) I valori inferiori a 12 sono non significativi, in quanto al di sotto del limite di rilevabilità dello strumento. Nel corso del 211 si sono verificati 2 superamenti del valore limite orario presso la stazione di Giordani-Farnese (l anno precedente ne erano stati registrati 3), mentre in tutte le altre stazioni tale valore è stato rispettato biossido di azoto limite 5 percentile 9 percentile Giordani-Farnese Pubblico Passeggio Parco Montecucco Besenzone Lugagnano Corte Brugnatella Ceno Gerbido Montale Revisione del 29/6/212, pag. 13 di 66

18 8 NO 2 : medie annuali anni Giordani - Farnese Pubblico Passeggio Parco Montecucco Lugagnano Besenzone Corte Brugnatella Ceno Gerbido Montale Relativamente all indicatore annuale si conferma per 211 il mancato rispetto del limite per le stazioni Giordani-Farnese e Ceno. La prima appartiene alla rete regionale ed è la stazione di riferimento da traffico, mentre la seconda è una stazione locale in area industriale. Si può osservare che, pur permanendo la criticità, nell ultimo triennio sembra evidenziarsi un trend lievemente decrescente del valore medio annuo. Si sottolinea che nonostante i valori più elevati di biossido di azoto siano rilevati presso queste due stazioni, l inquinante risulti comunque diffuso su tutto il territorio provinciale, fatta eccezione per la stazione di fondo rurale remoto di Corte Brugnatella (attiva dal 21) che è rappresentativa di una situazione non direttamente influenzata da sorgenti di inquinamento. Biossido di azoto: grafici dei valori massimi giornalieri Biossido di Azoto (NO 2 ) valori massimi giornalieri - Rete regionale: Agglomerato R1 Biossido di Azoto (NO 2 ) valori massimi giornalieri - Area esterna all'agglomerato /1 15/1 29/1 12/2 26/2 12/3 26/3 9/4 23/4 7/5 21/5 4/6 18/6 2/7 16/7 3/7 13/8 27/8 1/9 24/9 8/1 22/1 5/11 19/11 3/12 17/12 31/12 1/1 15/1 29/1 12/2 26/2 12/3 26/3 9/4 23/4 7/5 21/5 4/6 18/6 2/7 16/7 3/7 13/8 27/8 1/9 24/9 8/1 22/1 5/11 19/11 3/12 17/12 31/12 Giordani-Farnese Pubblico Passeggio Parco Montecucco limite Besenzone Lugagnano Corte Brugnatella limite 25 Biossido di Azoto (NO 2 ) valori massimi giornalieri - Stazioni locali /1 15/1 29/1 12/2 26/2 12/3 26/3 9/4 23/4 7/5 21/5 4/6 18/6 2/7 16/7 3/7 13/8 27/8 1/9 24/9 8/1 22/1 5/11 19/11 3/12 17/12 31/12 Ceno Gerbido Montale limite Revisione del 29/6/212, pag. 14 di 66

19 Biossido di azoto: grafici dei valori medi mensili Biossido di Azoto - Medie mensili 211 stazioni della Rete Regionale Biossido di Azoto - Medie mensili 211 stazioni locali Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Giordani Farnese Pubblico Passeggio Parco Montecucco Lugagnano Besenzone Corte Brugnatella Ceno Gerbido Montale I grafici dei valori massimi giornalieri, delle medie mensili e dei profili dei giorni tipici stagionali indicano, in particolare per le stazioni presenti nell Agglomerato, il semestre invernale come il periodo più critico per questo inquinante. Le stazioni in Zona A esterne all Agglomerato (Lugagnano e Besenzone) e ancor più la stazione in zona B (Corte Brugnatella) presentano minore variabilità interstagionale come pure le stazioni locali. Il periodo più favorevole alla dispersione degli inquinanti è l estate: in questa stagione le concentrazioni di biossido di azoto nell arco della giornata sono ridotte, in modo particolare nelle ore centrali della giornata. In queste ore le reazioni fotochimiche, che avvengono nell atmosfera a causa del forte irraggiamento solare e di temperature elevate, concorrono alla riduzione degli ossidi di azoto con conseguente formazione di ozono. Biossido di azoto: grafici dei giorni tipici stagionali Giorno tipico: Biossido di azoto (NO 2 ) - Giordani Farnese Giorno tipico: Biossido di azoto (NO 2 ) - Pubblico Passeggio Primavera Estate Autunno Inverno Primavera Estate Autunno Inverno Giorno tipico: Biossido di azoto (NO2) - Parco Montecucco Giorno tipico: Biossido di azoto (NO 2 ) - Besenzone Primavera Estate Autunno Inverno Primavera Estate Autunno Inverno Revisione del 29/6/212, pag. 15 di 66

20 Giorno tipico: Biossido di azoto (NO 2 ) - Lugagnano Giorno tipico: Biossido di azoto (NO 2 ) - Corte Brugnatella Primavera Estate Autunno Inverno Primavera Estate Autunno Inverno Giorno tipico: Biossido di azoto (NO 2 ) - Ceno Giorno tipico: Biossido di azoto (NO 2 ) - Gerbido Primavera Estate Autunno Inverno Primavera Estate Autunno Inverno Giorno tipico: Biossido di azoto (NO 2 ) - Montale I grafici dei giorni tipici riportano le elaborazioni relative ai seguenti periodi: primavera (marzo, aprile, maggio 211), estate (giugno, luglio, agosto 211), autunno (settembre, ottobre, novembre 211), inverno (dicembre 211, gennaio e febbraio 212). Il dato mancante si riferisce all ora in cui gli strumenti effettuano la calibrazione automatica giornaliera Primavera Estate Autunno Inverno Nei grafici dei giorni tipici, pur nella variabilità stagionale, si evidenziano andamenti caratterizzati da due picchi (ore 8 e ore 2), quello serale leggermente più marcato rispetto a quello delle prime ore del mattino, legati alle attività antropiche; le stazioni di fondo rurale (Besenzone) e fondo rurale remoto (Corte Brugnatella) non registrano invece tale variabilità giornaliera. I grafici e le tabelle che seguono riportano le elaborazioni statistiche relative ai dati degli ultimi nove anni: sul lungo periodo non si osservano variazioni di particolare rilievo e per le stazioni di Giordani-Farnese e Ceno si conferma la criticità già riscontrata per questo inquinante. Revisione del 29/6/212, pag. 16 di 66

21 Biossido di azoto: i dati degli ultimi 9 anni Giordani - Farnese 5 percentile massimo medie orarie > 2 dati validi percentile Pubblico Passeggio percentile massimo medie orarie > 2 dati validi percentile Parco Montecucco 5 percentile massimo medie orarie > 2 dati validi percentile Revisione del 29/6/212, pag. 17 di 66

22 Besenzone 5 percentile massimo medie orarie > 2 dati validi percentile Lugagnano 5 percentile massimo medie orarie > 2 dati validi percentile Corte Brugnatella 5 percentile massimo medie orarie > 2 dati validi percentile Revisione del 29/6/212, pag. 18 di 66

23 Ceno 5 percentile massimo medie orarie > 2 dati validi percentile Gerbido 5 percentile massimo medie orarie > 2 dati validi percentile Montale 5 percentile massimo medie orarie > 2 dati validi percentile Revisione del 29/6/212, pag. 19 di 66

24 MONOSSIDO DI CARBONIO (CO mg/m 3 ) Il monossido di carbonio è monitorato nella stazione urbana da traffico e nelle stazioni locali. Riferimento normativo Inquinante Riferimento Limiti Monossido di carbonio (CO) D. Lgs. n. 155 del 13/8/21 Valore limite ( di 8 ore massima giornaliera): 1 mg/m 3 Monossido di Carbonio: statistiche anno 211 (valori medi orari - mg/m 3 ) I valori inferiori a,6 mg/m 3 sono non significativi in quanto al di sotto del limite di rilevabilità dello strumento monossido di carbonio 5 4 mg/m percentile 9 percentile Giordani-Farnese Ceno Gerbido Montale Per questo parametro non è stato registrato alcun superamento del riferimento normativo: i valori si mantengono in tutte le stazioni ampiamente al di sotto del limite previsto e si osservano concentrazioni in generale molto contenute. Il valore medio orario più elevato è stato registrato presso la stazione da traffico cittadina (Giordani Farnese). Revisione del 29/6/212, pag. 2 di 66

25 Monossido di carbonio: grafici dei valori medi di 8 ore ( mobile) Monossido di Carbonio - Valori medi 8 ore Rete Regionale Monossido di Carbonio - Valori medi 8 ore Stazioni locali mg/m mg/m gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Giordani Farnese Ceno Gerbido Montale mg/m Gennaio Monossido di Carbonio - Medie mensili 211 Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Le concentrazioni più elevate di monossido di carbonio si rilevano nel semestre invernale, ma tale parametro risulta comunque non incidere negativamente sulla qualità dell aria. Non si osservano particolari differenze tra i diversi punti di misura, pertanto la distribuzione di tale inquinante risulta pressoché omogenea in area urbana. Giordani Farnese Ceno Gerbido Montale Monossido di carbonio: grafici dei giorni tipici stagionali Giorno tipico: Monossido di carbonio - Giordani-Farnese Giorno tipico: Monossido di carbonio - Ceno mg/m 3 2 mg/m Primavera Estate Autunno Inverno Primavera Estate Autunno Inverno Giorno tipico: Monossido di carbonio - Gerbido Giorno tipico: Monossido di carbonio - Montale mg/m 3 2 mg/m Primavera Estate Autunno Inverno Primavera Estate Autunno Inverno I grafici dei giorni tipici riportano le elaborazioni relative ai seguenti periodi: primavera (marzo, aprile, maggio 211), estate (giugno, luglio, agosto 211), autunno (settembre, ottobre, novembre Revisione del 29/6/212, pag. 21 di 66

26 211), inverno (dicembre 211, gennaio e febbraio 212). Il dato mancante si riferisce all ora in cui gli strumenti effettuano la calibrazione giornaliera. La stagione che registra le maggiori concentrazioni è quella invernale in cui l evoluzione giornaliera evidenzia due picchi poco marcati in corrispondenza delle ore di punta per il traffico mattutino e serale. Monossido di carbonio: i dati degli ultimi 9 anni Giordani - Farnese 5 percentile massimo medie 8 ore > 1 dati validi ,5 1,,9,7,6,5,5,4,5 1,4 1,,8 1,,5,4,4,3,4 3,3 2,1 1,9 2, 1,3 1, 1,,9 1,1 4,2 2,7 2,4 2, 1,7 1,2 1,3 1,1 1,4 9,8 8,7 6,2 5, 9,6 3,8 3,7 2,6 4, mg/m percentile Ceno 5 percentile massimo medie 8 ore > 1 dati validi ,6,5,5,5,4,4,5,4,4,4,4,4,4,3,3,4,3,3 1,3 1,1 1,2 1,3 1,,9 1,1 1, 1,1 1,7 1,4 1,5 1,7 1,2 1,1 1,4 1,2 1,4 5,2 3,3 3,5 3,6 2,8 2,5 2,7 2,6 2, mg/m percentile Revisione del 29/6/212, pag. 22 di 66

27 Gerbido 5 percentile massimo medie 8 ore > 1 dati validi ,7,6,5,4,5,6,6,6,4,4,4,4,6,5 1,8 1,5 1,,8 1, 1,1 1,1 2,2 1,8 1,2 1, 1,1 1,3 1,2 3,1 2,7 1,8 3,1 1,7 2, 2, mg/m percentile Montale ,4,4,3,4,4,5 5 percentile,4,3,3,3,3,4 1,,9,8,9,9 1,1 1,3 1,1,9 1,1 1,1 1,3 massimo 2, 2,4 1,4 2,2 1,6 2,1 medie 8 ore > 1 dati validi mg/m percentile Il monossido di carbonio è un inquinante legato principalmente a sorgenti da traffico: dall analisi dell andamento dei parametri statistici nel corso degli ultimi anni, in particolare per la stazione da traffico, si può osservare che i valori medi annuali di concentrazione sono scesi notevolmente riducendosi ad un terzo dal 23 al 211, questo principalmente a seguito del ricambio del parco veicolare avvenuto nell ultimo decennio. Si conferma pertanto un quadro di consolidato rispetto dei limiti. Revisione del 29/6/212, pag. 23 di 66

28 POLVERI FINI PM 1 ( ) Le polveri PM 1 sono rilevate con campionamenti giornalieri in tutte le stazioni della rete di monitoraggio collocate sul territorio provinciale, fatta eccezione per la stazione di fondo rurale di Besenzone, dove sono misurate le sole polveri fini PM 2,5. Riferimenti normativi Inquinante Riferimento Limiti Polveri fini PM1 D. Lgs. n. 155 del 13/8/21 Valore limite giornaliero:5 da non superarsi più di 35 volte l'anno Valore limite annuo: 4 Polveri fini PM1: statistiche anno 211 (valori medi giornalieri - ) I valori inferiori a 5 sono non significativi in quanto al di sotto del limite di rilevabilità dello strumento polveri PM limite 5 percentile 9 percentile Giordani-Farnese Pubblico Passeggio Parco Montecucco Corte Brugnatella Lugagnano Ceno Gerbido Montale In generale l anno 211 ha fatto registrare valori di polveri fini più elevati rispetto all anno precedente: le medie annuali aumentano, e per ciò che concerne l area dell Agglomerato, si collocano tutte entro un range di valori piuttosto contenuto, da 34 nella stazione locale di Montale a 41 nella stazione locale di Gerbido, unica stazione in cui si registra il superamento del valore limite (4 ). Per le stazioni della rete regionale i valori medi annuali si mantengono al di sotto del valore limite, con la stazione di Pubblico Passeggio che registra una esattamente pari al limite. Revisione del 29/6/212, pag. 24 di 66

29 Un andamento in controtendenza si registra a Lugagnano (Zona A), che vede una pari a 26, leggermente inferiore al 21. Come atteso, valori decisamente inferiori sono rilevati nella stazione di fondo rurale remoto di Corte Brugnatella ( annuale pari a 13 ), collocata in un area non direttamente influenzata da sorgenti di inquinamento. 6 PM 1 - annuale GIORDANI FARNESE PUBBLICO PASSEGGIO PARCO MONTECUCCO LUGAGNANO CORTE BRUGNATELLA CENO GERBIDO MONTALE NOTA: l'analizzatore di polveri PM1 della stazione di GERBIDO nel 29 e nel 21 ha fatto registrare numerosi malfunzionamenti che ne hanno determinato la sostituzione nel 211. Va sottolineato che l anno 211 si è contraddistinto come anno particolarmente siccitoso: dall osservazione del grafico relativo alle precipitazioni totali rilevate a Piacenza si evince come, in particolare, il semestre invernale (gen-mar; ott-dic) abbia registrato precipitazioni meno che dimezzate rispetto alla precedente annualità: questo dato ha rappresentato certamente un elemento di criticità per l inquinamento atmosferico in generale, ed in particolare per le polveri. Precipitazioni totali - Piacenza mm sem estivo sem invernale Ancora più critica è la situazione per ciò che concerne il numero di superamenti del valore limite giornaliero (5 ) che risulta maggiore dei 35 consentiti e in aumento rispetto all anno precedente in tutte le stazioni di monitoraggio, ad eccezione di Lugagnano (23 superamenti) e Corte Brugnatella (nessun superamento): anche in questo caso si conferma una condizione sostanzialmente omogenea per tutte le stazioni dell Agglomerato. Revisione del 29/6/212, pag. 25 di 66

30 POLVERI FINI PM1 Superamenti del valore limite giornaliero (5 ) 14 PM 1 - superamenti del valore limite giornaliero per la protezione della salute GIORDANI FARNESE PUBBLICO PASSEGGIO PARCO MONTECUCCO LUGAGNANO CORTE BRUGNATELLA CENO GERBIDO MONTALE NOTA: l'analizzatore di polveri PM1 della stazione di GERBIDO nel 29 e nel 21 ha fatto registrare numerosi malfunzionamenti che ne hanno determinato la sostituzione nel 211. Per le stazioni della rete regionale all interno dell area urbana si può quindi osservare nell ultimo anno un aumento nel valore medio annuale e nel numero di superamenti del valore limite giornaliero, dopo un quinquennio in cui si era invece evidenziata, in generale, una tendenza alla diminuzione, da attribuirsi alle misure ed ai provvedimenti adottati in applicazione agli accordi di programma regionali, oltre che alle condizioni meteorologiche più favorevoli alla dispersione degli inquinanti. A Lugagnano (Zona A) si conferma, invece, anche per il 211 la diminuzione sia del valore medio che del numero dei superamenti. Per le stazioni di interesse locale emerge nel 211 un andamento sostanzialmente analogo a quello dell Agglomerato: nell ultimo anno si ha un incremento sia nel valore medio di concentrazione sia nel numero di superamenti del limite giornaliero nelle stazioni di Ceno e Gerbido (per quest ultima stazione va ricordato che nel 29 e nel 21 lo strumento di misura aveva fatto registrare numerosi malfunzionamenti che ne hanno determinato poi la sostituzione, avvenuta nel 211); per la stazione di Montale si conferma il valore medio annuale registrato nel 21, mentre il Revisione del 29/6/212, pag. 26 di 66

31 numero dei superamenti del valore limite giornaliero risulta in aumento, confermando il trend già registrato negli anni precedenti, presumibilmente legato all incremento progressivo delle attività del polo logistico. Seguono i grafici annuali che riportano la precipitazione cumulata giornaliera registrata in area urbana e le medie giornaliere di PM 1: si può osservare come le precipitazioni (in particolare se consistenti e non episodiche) esercitino un effetto dilavante sull atmosfera abbattendo le concentrazioni dell inquinante. Viene confermato il tipico andamento del parametro, in parte legato alle condizioni meteorologiche, che presenta valori massimi nel semestre invernale. Polveri fini PM1: grafici dei valori medi giornalieri 14 PM 1 e precipitazioni Rete Regionale mm 1/1 15/1 29/1 12/2 26/2 12/3 26/3 9/4 23/4 7/5 21/5 4/6 18/6 2/7 PIOGGIA Limite Giordani - Farnese Pubblico Passeggio Parco Montecucco Lugagnano Corte Brugnatella 16/7 3/7 13/8 27/8 1/9 24/9 8/1 22/1 5/11 19/11 3/12 17/12 31/12 PM 1 e precipitazioni Stazioni locali /1 15/1 29/1 12/2 26/2 12/3 26/3 9/4 23/4 7/5 21/5 4/6 18/6 2/7 16/7 3/7 13/8 27/8 1/9 24/9 8/1 22/1 5/11 19/11 3/12 17/12 31/12 mm PIOGGIA Limite Ceno Gerbido Montale Dai dati relativi alla stazione di fondo rurale remoto di Corte Brugnatella, emerge che l area della provincia di Piacenza non direttamente influenzata da sorgenti di inquinamento registra concentrazioni di polveri alquanto contenute con un andamento annuale del tutto differente da quello delle altre stazioni localizzate nella zona A. Nel grafico dei valori medi mensili si osservano nell arco dell anno concentrazioni comprese tra 9 e 15 : il principale contributo Revisione del 29/6/212, pag. 27 di 66

32 all inquinamento da polveri in questo punto di misura è dovuto a fenomeni di trasporto, ai quali si sovrappongono contributi dovuti ad attività agricole locali. All interno dell Agglomerato il mese più critico è dicembre, anche a causa delle condizioni meteorologiche particolarmente sfavorevoli, come evidenziato nel grafico dei giorni critici mensili. Polveri fini PM1: grafici dei valori medi mensili PM 1 - Medie mensili Stazioni della Rete Regionale gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11 Giordani-Farnese Pubblico Passeggio Parco Montecucco Lugagnano Corte Brugnatella PM 1 - Medie mensili Stazioni Locali gen-11 feb-11 mar-11 apr-11 mag-11 giu-11 lug-11 ago-11 set-11 ott-11 nov-11 dic-11 Ceno Montale Gerbido Polveri fini PM1: i dati degli ultimi 9 anni Giordani - Farnese 5 percentile massimo medie 24 ore > 5 dati validi percentile Revisione del 29/6/212, pag. 28 di 66

33 Parco Montecucco percentile massimo medie 24 ore > 5 dati validi percentile Lugagnano 5 percentile massimo medie 24 ore > 5 dati validi percentile Corte Brugnatella 5 percentile massimo medie 24 ore > 5 dati validi percentile Revisione del 29/6/212, pag. 29 di 66

34 Ceno 5 percentile massimo medie 24 ore > 5 dati validi percentile Gerbido 5 percentile massimo medie 24 ore > 5 dati validi percentile Montale 5 percentile massimo medie 24 ore > 5 dati validi percentile Revisione del 29/6/212, pag. 3 di 66

35 POLVERI FINI PM 2,5 ( ) Le polveri PM 2,5 sono rilevate con campionamenti giornalieri presso le stazioni di Piacenza Parco Montecucco (fondo urbano), Besenzone (fondo rurale), Piacenza Ceno (locale) e, dall agosto 212, Piacenza Gerbido (locale). Inquinante Riferimento Polveri fini PM2,5 D. Lgs. n. 155 del 13/8/21 Riferimenti normativi Limiti Valore limite annuo (dal 1/1/215): 25 Valore limite annuo + margine di tolleranza per il 211: 28 Valore obiettivo (annuo): 25 Polveri fini PM2,5: statistiche anno 211 (valori medi giornalieri - ) I valori inferiori a 5 sono non significativi in quanto al di sotto del limite di rilevabilità dello strumento polveri PM 2, limite + marg. Tol. 5 percentile 9 percentile Parco Montecucco Besenzone Ceno gerbido Relativamente al valore limite annuale di 25 (che prevede per il 211 un margine di tolleranza di 3 ), si registra il rispetto per tutte le stazioni fatta eccezione per la stazione di Gerbido, per la quale però il numero di dati disponibili non è sufficiente per rendere la rappresentativa, in quanto lo strumento è stato installato ad agosto 211. Risulta invece superato in tutte le stazioni, tranne Besenzone, il valore obiettivo che coincide con il valore limite di 25. Rispetto all anno precedente si registra ovunque un aumento del valore medio annuale. Seguono i grafici annuali che riportano la precipitazione cumulata giornaliera e le medie giornaliere di PM 2,5: come per le polveri PM 1, si può osservare come le precipitazioni (in particolare se consistenti e non episodiche) esercitino un effetto dilavante sull atmosfera abbattendo le concentrazioni dell inquinate. Revisione del 29/6/212, pag. 31 di 66

36 Polveri fini PM2,5: grafici dei valori medi giornalieri PM 2.5 e precipitazioni Zona A /1 15/1 29/1 12/2 26/2 12/3 26/3 9/4 23/4 7/5 21/5 4/6 18/6 2/7 16/7 3/7 13/8 27/8 1/9 24/9 mm 8/1 22/1 5/11 19/11 3/12 17/12 31/12 PIOGGIA Parco Montecucco Besenzone PM 2.5 e precipitazioni Stazioni Locali /1 15/1 29/1 12/2 26/2 12/3 26/3 9/4 23/4 7/5 21/5 4/6 18/6 2/7 16/7 3/7 13/8 27/8 1/9 24/9 8/1 22/1 5/11 19/11 3/12 17/12 31/12 mm PIOGGIA Ceno Gerbido L andamento del parametro nel corso dell anno, in parte legato alle condizioni meteorologiche, presenta valori massimi nel semestre invernale: come evidente anche dai grafici dei valori medi mensili, il 211 ha registrato concentrazioni maggiori nel mese di dicembre. Revisione del 29/6/212, pag. 32 di 66

37 Polveri fini PM2,5: grafici dei valori medi mensili PM Medie mensili Stazioni della Rete Regionale PM Medie mensili Stazioni Locali Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Parco Montecucco Besenzone Ceno Gerbido Per le stazioni di Piacenza Parco Montecucco (fondo urbano), Piacenza Ceno (locale) e Piacenza Gerbido (locale) dove vengono misurate simultaneamente le frazioni di particolato PM 1 e PM 2,5 si riportano i grafici di confronto dei due parametri. Polveri fini - anno Parco Montecucco /1 15/1 29/1 12/2 26/2 12/3 26/3 9/4 23/4 7/5 21/5 4/6 18/6 2/7 16/7 3/7 13/8 27/8 1/9 24/9 8/1 22/1 5/11 19/11 3/12 17/12 31/12 PM1 PM2,5 Polveri fini - anno Ceno /1 15/1 29/1 12/2 26/2 12/3 26/3 9/4 23/4 7/5 21/5 4/6 18/6 2/7 16/7 3/7 13/8 27/8 1/9 24/9 8/1 22/1 5/11 19/11 3/12 17/12 31/12 PM1 PM2,5 Revisione del 29/6/212, pag. 33 di 66

38 Polveri fini - anno Gerbido /1 15/1 29/1 12/2 26/2 12/3 26/3 9/4 23/4 7/5 21/5 4/6 18/6 2/7 16/7 3/7 13/8 27/8 1/9 24/9 8/1 22/1 5/11 19/11 3/12 17/12 31/12 PM1 PM2,5 Nel grafico che segue sono riportati i rapporti di concentrazione percentuali medi tra le due frazioni rilevate nel medesimo sito di misura per il semestre invernale e quello estivo: si può osservare come il particolato PM 2,5 rappresenti in generale una frazione molto significativa del PM 1 (dal 68 al 78 % nella stagione invernale, dal 56 al 68 % nella stagione estiva) con valori più elevati nel periodo invernale. A percentuali minori di polveri PM 2,5 corrisponde un maggior contributo di polveri di granulometria più alta (frazione coarse ) dovuta al risollevamento di polvere (generalmente causato dal traffico veicolare). La stazione di fondo urbano, meno direttamente influenzata dalle emissioni da traffico, risulta infatti quella con rapporti percentuali maggiori, ovvero con maggiore contributo di PM 2,5. Rapporto percentuale medio stagionale PM 2.5/PM % Parco Montecucco Ceno Gerbido semestre estivo semestre invernale Revisione del 29/6/212, pag. 34 di 66

39 Parco Montecucco 5 percentile massimo anno > 25 dati validi Polveri fini PM2,5: i dati degli ultimi 4 anni si no si Besenzone 5 percentile massimo anno > 25 dati validi no si no no percentile percentile Ceno 5 percentile massimo anno > 25 dati validi si no si percentile Revisione del 29/6/212, pag. 35 di 66

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