CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA

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2 Oggetto: Lavori di miglioramento sismico dell ex convento di San Biagio Importo intervento ,00 RELAZIONE GENERALE DEL PROGETTO ESECUTIVO Articolo 34 del Regolamento approvato con D.P.R.207/2010 Sommario Premessa Descrizione dell intervento Pareri acquisiti sul progetto definitivo Superamento delle barriere architettoniche Reti e servizi infrastrutturali

3 RELAZIONE GENERALE DEL PROGETTO ESECUTIVO Premessa L edificio oggetto del presente progetto, denominato convento di San Biagio, è un complesso monumentale sito nel centro storico di Fabriano, in prossimità dell omonima chiesa, contiguo, lungo un lato, al monastero di San Biagio di cui in origine faceva parte. Il monastero fu edificato per conto dell ordine monastico camaldolese tra il 1539 e il 1576, periodo al quale risalgono probabilmente anche i locali a piano terra; quelli del piano primo furono realizzati successivamente, nel 1700, e adibiti a foresteria del monastero. Il corpo più a Nord, anch esso su due piani, è stato edificato più di recente. La proprietà del bene è stata alternativamente esercitata dal Comune e dall ordine ecclesiastico: nel 1868 tutto il complesso fu ceduto dal Fondo per il Culto al Comune di Fabriano e, nel 1931, l ordine monastico ne rientrò in possesso. L edificio in seguito è stato adibito a caserma dei carabinieri, fino all inizio degli anni 80, quando è stato parzialmente ristrutturato e adibito a casa di riposo per anziani, destinazione d uso che mantiene. L edificio allo stato attuale è stato sottoposto a verifica sismica, ai sensi della O.P.C.M. 3274/2003, nel rispetto delle vigenti norme tecniche sulle costruzioni, D.M. 14/01/2008, da parte dell ing. Giorgio Vergnetta, incaricato con Determina n. 757 del 08/11/2011. Trattandosi di un bene tutelato appartenente al patrimonio culturale, per la verifica sono state applicate le Linee guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale allineate alle nuove norme tecniche per le costruzioni (D.M. 14 gennaio 2008) di cui alla Circolare del MIBAC n. 26 del 02/12/2010, e in particolare i contenuti del capitolo 7 attinenti la valutazione della sicurezza sismica di palazzi, ville e altre strutture con pareti di spina e orizzontamenti intermedi. Inoltre, dato che dal punto di vista strutturale l edificio può essere considerato come un complesso edilizio, si è fatto riferimento anche alla Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici n. 617 del 02/02/2009 di applicazione del D.M. 2008, seguendo quanto indicato per l analisi degli aggregati edilizi. In conclusione, l analisi sismica globale del complesso edilizio è stata condotta identificando unità strutturali secondo i criteri della Circolare Min. LL.PP. n. 617/2009, adottando per le verifiche i metodi semplificati di cui alla Circolare MIBAC n. 26/2010. Per le verifiche dei meccanismi locali si è proceduto secondo i dettami della Circolare n. 617/2009. Esso è stato suddiviso in tre unità strutturali, evidenziate nell immagine riportata di seguito: il blocco 1, parallelo a via Saffi; il blocco 2, ortogonale al primo, comprendente anche la piccola appendice parallela a via Cavallotti; il blocco 3 identificato con il corpo dell ingresso. L esito delle analisi effettuate è stato sintetizzato nella tabella conclusiva dell elaborato C1 delle verifiche sismiche, ove sono riportati gli indicatori di rischio relativi a ciascun tipo di verifica effettuata e i tempi di ritorno dell azione sismica che provocherebbe il collasso o il danneggiamento della parte strutturale indagata o la formazione del cinematismo considerato, in funzione della classe d uso dell edificio. Dai tempi di ritorno si desumono i tempi di intervento 2

4 entro i quali attivare i rimedi a ciascuna inadeguatezza individuata, secondo quanto contenuto nella Circolare del 04/11/2010 del Dipartimento della Protezione Civile. Fig. 1 planimetria con identificazione dei blocchi utilizzati nell analisi sismica Le opere di miglioramento sismico inserite nel presente progetto sono state desunte da questo programma temporale. Sono stati presi in considerazione gli interventi che permettono di rimandare i tempi di intervento successivi di almeno sei anni. L effetto migliorativo degli interventi previsti e brevemente descritti di seguito è stato implementato nel modello di calcolo già elaborato per la verifica sismica allo stato attuale dall ing. Giorgio Vergnetta, incaricato con Determinazione del Dirigente n. 71/2014 per la collaborazione con il Servizio Progettazione comunale per la redazione del progetto definitivo. La verifica sismica dell edificio allo stato di progetto è contenuta nell elaborato C del progetto definitivo, che costituisce parte integrante anche del presente progetto esecutivo. 3

5 Si riportano di seguito le conclusioni dell elaborazione numerica del modello strutturale in cui sono stati considerati gli effetti degli interventi di progetto. Presupposto principale per la programmazione delle attività di cantiere sarà la permanenza degli ospiti della casa di riposo all interno dell edificio. Questo comporterà la scelta da concordare con i responsabili della struttura tra due diversi modi di operare: eseguire tutte le operazioni di natura strutturale nei diversi ambiti dell edificio e poi eseguire tutte le opere di finitura, oppure, per ciascun locale interessato, eseguire l intervento fino al suo completamento, finiture comprese. 4

6 1. Descrizione dell intervento. CITTÀ di FABRIANO Gli interventi di miglioramento sismico proposti con il presente progetto, sono: 1. la demolizione del balcone presente nel cortile interno dell edificio, costituito da un solaio in laterocemento sorretto da quattro colonne in muratura di mattoni. Le motivazioni che hanno condotto alla proposta di demolizione sono di diversa natura: dal punto di vista architettonico, il balcone costituisce una superfetazione realizzata in epoca non lontana, in assenza di qualsiasi tentativo di omogeneizzazione con la tipologia costruttiva presente; dal punto di vista strutturale esso si dimostra critico in sé in quanto le colonne che lo sorreggono vanno in crisi per fenomeni di instabilità pressoflessionale a causa della loro snellezza, e critico nei riguardi dell edificio in quanto, sottoposto alle forze sismiche orizzontali, genera interazioni dinamiche sotto forma di martellamento. Inoltre sotto il profilo della funzionalità dell edificio, esso non riveste alcuna importanza, dato che la maggior parte delle camere è sprovvista di spazi esterni riservati e che, al contrario, al piano terra, il porticato sul cortile offre agli ospiti un ampio spazio aperto ma coperto; 2. il consolidamento delle murature del piano terra dei blocchi 1 e 2 mediante iniezioni di miscele a base di calce, per aumentare la resistenza delle murature nei riguardi delle sollecitazioni di pressoflessione e taglio; 3. l inserimento di tiranti in vari ambiti dell edificio:, a piano terra, sulle colonne del porticato e, nel sottotetto, nella facciata lungo via Saffi (blocco 1); nel corpo di fabbrica adiacente via Cavallotti, al piano sottotetto (blocco 2); 4. l inserimento di nuovi setti in muratura portante al piano terra del blocco 1 e del blocco 3, per ricostituire la regolarità della maglia muraria e aumentare la capacità di resistenza globale dell edificio, sia alle forze verticali che a quelle orizzontali; 5. il consolidamento della colonna in muratura di mattoni del porticato interessata da una grave lesione verticale, mediante l inserimento di barre aramidiche pretensionate, previa riparazione della stessa da eseguire con riprese di muratura in profondità; 6. la ripresa di muratura da eseguire con la tecnica del cuci-scuci, a tutto spessore, localizzata principalmente al piano terra del blocco 1 nelle intersezioni tra i muri di spina e il muro del portico, e nel blocco 2, a sanare un distacco verificatosi in corrispondenza dell incrocio del muro esterno lato cortile con quello parallelo a via Cavallotti; 7. la sostituzione degli architravi danneggiati, in alcune aperture del blocco 2 a piano terra. La realizzazione di questi interventi presuppone l esecuzione di alcuni lavori di demolizione, oltre all allestimento dei ponteggi necessari. A completamento degli interventi saranno realizzate opere di finitura ad essi strettamente connesse, che consentiranno di utilizzare immediatamente l edificio nelle corrette condizioni di igiene e decoro. Tutti gli interventi dovranno essere realizzati prevedendo la permanenza degli ospiti della casa di riposo; dovranno essere quindi approntati tutti gli accorgimenti atti a consentire questa evenienza, ricorrendo, ove non diversamente possibile, al trasferimento delle attività da un locale a un altro al suo interno. Questo sarà possibile anche in considerazione del fatto che gli interventi di progetto riguardano prevalentemente i locali destinati ai servizi collettivi. Per la descrizione approfondita degli interventi sopra elencati si rimanda all elaborato B: Relazione tecnica delle opere edili. 5

7 2. Pareri acquisiti sul progetto definitivo. CITTÀ di FABRIANO L edificio oggetto del presente progetto è un bene tutelato ai sensi del Codice dei Beni Culturali, pertanto il progetto è stato sottoposto all autorizzazione della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche, come previsto dall art. 21 di suddetto codice. Il parere, richiesto con lettera prot. n in data 16 gennaio 2015, è stato trasmesso in data 11/02/2014, con prescrizioni riguardanti l esecuzione di campionature dei materiali di finitura e degli elementi a vista (come i capichiave esterni). 3. Superamento delle barriere architettoniche. Il progetto in oggetto comprende esclusivamente opere di natura strutturale, volte al miglioramento delle condizioni di sicurezza dell edificio nei riguardi delle azioni sismiche. Gli interventi proposti non hanno quindi implicazioni di nessun genere sulla fruibilità dell edificio da parte di disabili motori, ad oggi garantita. 4. Reti e servizi infrastrutturali. Il progetto riguarda un edificio già servito da tutte le reti infrastrutturali necessarie, e non comporta alcuna variazione relativamente a questa caratteristica. Esso non comporta alcuna interferenza con le infrastrutture esistenti esternamente all area di interesse. 6

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