PROGRAMMA PER LE SCUOLE: ANNO SCOLASTICO 2015/2016

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1 STOP BULLYING! A HUMAN RIGHTS BASED APPROACH TO TACKLING DISCRIMINATION IN SCHOOLS JUST/2013/DAP/AG/5578 PROGRAMMA PER LE SCUOLE: ANNO SCOLASTICO 2015/2016 Amnesty International attraverso progetti di Educazione ai diritti umani si propone da anni di diffondere nelle nuove generazioni il rispetto e la diffusione dei diritti umani in ambito scolastico. Quest anno il programma di Amnesty International per le scuole secondarie di secondo grado si arricchisce di un nuovo importante progetto internazionale: Stop Bullying! A human rights based approach to tackling discrimination in schools. Il progetto, che ha come obiettivo il contrasto di ogni forma di discriminazione e bullismo a scuola, prevede il coinvolgimento diretto di tutte le componenti scolastiche e si inserisce nel programma europeo Daphne, istituito nel 2000 dall Unione Europea per contribuire alla prevenzione e alla lotta contro tutte le forme di violenza che si verificano in ambito pubblico e privato. La durata delle attività previste dal progetto è biennale e riguarderà 17 scuole secondarie di secondo grado in Italia, Irlanda, Portogallo e Polonia. Di seguito le azioni previste: QUESTIONARIO Come primo passo, verrà chiesto alle scuole di compilare un questionario online (anonimo) che servirà a capire quanto nella propria scuola siano diffusi episodi di discriminazione e bullismo e la loro tipologia (discriminazione di genere, bullismo omofobico ). Il questionario dovrà essere compilato da tutte le componenti scolastiche (studentesse/i, professoresse/i, personale ATA, segreteria, dirigente scolastico..) e i suoi risultati serviranno come base per stabilire un piano condiviso per contrastare ogni forma di discriminazione e bullismo. Nel mese di febbraio Amnesty International fornirà alla scuola un link attraverso il quale ognuno potrà accedere alla pagina web del questionario. FORMAZIONE Già dal primo anno di progetto tutte le componenti scolastiche saranno coinvolte in una serie di appuntamenti finalizzati all elaborazione di proposte e strategie per rendere la scuola un ambiente sicuro dai fenomeni discriminatori e dal bullismo. Per i docenti (20 per ogni scuola) è previsto un percorso di formazione partecipativo con educatori ed esperti, finalizzato alla creazione di proposte concrete per migliorare la situazione della propria scuola riguardo ai temi del bullismo e della discriminazione. Il percorso formativo sarà di 12 ore, i tempi e la distribuzione delle ore saranno concordati con i partecipanti. Gli studenti (20 per ogni scuola) parallelamente al corpo insegnante saranno invitati a partecipare a workshop in cui si confronteranno insieme sui temi ed elaboreranno soluzioni per rendere la propria scuola un luogo sicuro e accogliente. I workshop avranno una durata di 12 ore, anche in questo caso i tempi e la distribuzione delle ore saranno concordati con i partecipanti.

2 Anche il personale parascolastico (10 per ogni scuola), visto il ruolo chiave che può avere nella prevenzione e nel contrasto di episodi di discriminazione e bullismo, è invitato a partecipare al percorso di formazione e di costruzione delle competenze pensato per supportare ed integrare al meglio il loro importante lavoro. La formazione avrà una durata di 5 ore, i tempi e la distribuzione delle ore saranno concordati con i partecipanti. Durante il ciclo di formazione due rappresentanti di ogni componente scolastica (professori, studenti, personale parascolastico) verranno invitati a costituire un gruppo di lavoro misto che avrà a disposizione un piccolo fondo per realizzare eventi di sensibilizzazione sul tema del bullismo e della discriminazione nella propria scuola. Compito del gruppo di lavoro sarà inoltre quello di redigere un vademecum in cui vengano evidenziate soluzioni pratiche e proposte concrete per la prevenzione di fenomeni di discriminazione e bullismo. Obiettivi generali della formazione Identificare relazioni di causa tra bullismo e discriminazione. Riflettere sulle relazioni tra bullismo e violazione dei diritti umani. Analizzare la capacità di tutelare e difendere i diritti umani nei propri contesti scolastici. Riconoscere attitudini e comportamenti discriminatori e definire modalità di intervento. Realizzare azioni concrete e consigli pratici per contrastare il bullismo nei contesti scolastici. Metodologia Negli incontri verranno proposte diverse metodologie e tecniche. Le attività potranno variare in base al gruppo di partecipanti e ai loro bisogni formativi specifici, mantenendo immutati obiettivi di apprendimento e prediligendo un approccio partecipativo che valorizzi esperienze e idee di ogni componente del gruppo. PROGRAMMA DEI CORSI DI FORMAZIONE WORKSHOP STUDENTI 12 ore (tre incontri da 4 ore) 20 studenti e studentesse Primo incontro (4 ore) Il primo incontro formativo servirà da introduzione al tema del bullismo e di pianificazione condivisa delle attività future. Le ore saranno suddivise in tre sessioni conseguenti: introduzione, approfondimento, pianificazione. Introduzione: Laboratorio interattivo in Educazione ai Diritti Umani su bullismo e discriminazione, relazioni di causa e effetto. Analisi di casi studio e gruppi di lavoro: riconoscere e contrastare il fenomeno a scuola.

3 Presentazione delle attività in programma e loro adattamento sulla base dei feedback Secondo e terzo incontro (8 ore) Il secondo e il terzo incontro saranno di tipo laboratoriale e si concentreranno sulla comunicazione corporea e la percezione dell immagine di sé e dell altro. Il laboratorio si svilupperà in due percorsi che si intrecceranno fra loro: il lavoro in sala sul CORPO e in un set fotografico, il lavoro sull IMMAGINE. Il lavoro su IL CORPO L attività in sala si concentrerà sul lavoro legato al corpo e al movimento: attraverso l approccio fisico si sperimenteranno le pratiche di relazione, comunicazione e conoscenza di sé e dell altro. Semplici esercizi saranno utilizzati per creare un confronto su quelle che sono le dinamiche relazionali ed emotive che sono alla base della definizione dei ruoli all interno di gruppi e contesti sociali. Il GIOCO sarà il punto focale attraverso cui si svolgeranno le attività laboratoriali: i partecipanti lavoreranno sul proprio corpo e quello dell altro per allargare la propria percezione e dare nuovi strumenti per modificare e leggere in modo diverso e più sensibile le dinamiche del quotidiano. Il lavoro su L IMMAGINE Su ispirazione della silhouette, una tecnica di ritratto utilizzata verso la metà del XVIII secolo, in un vero studio fotografico ricostruito in sala, le persone lavoreranno in coppia simulando il lavoro di uno scultore con la sua materia. Chi interpreterà il ruolo dello scultore sarà invitato a modellare il corpo di un'altra persona per creare una sequenza d immagini. Le fotografie saranno riprese in controluce su fondo bianco, il nero dei corpi non sarà mai totale ma si potranno vedere piccoli dettagli a colori: del viso, delle mani, degli abiti etc.. Il lavoro sul corpo e la percezione di sé si tradurrà in immagine fotografica, astratta e concreta allo stesso tempo, e diverrà strumento attivo e di comunicazione utile al confronto e al ragionamento sul tema del bullismo. La ricerca intimista realizzata in sala nel set fotografico si amplificherà divenendo mezzo di trasmissione di contenuti e messaggi. Le immagini potranno divenire poster, proiezioni o altro, attraverso cui attivare delle azioni di sensibilizzazione sul bullismo nelle scuole. FORMAZIONE DOCENTI 12 ore (tre incontri da 4 ore) 20 professori e professoresse

4 Primo incontro (4 ore) Il primo incontro formativo servirà introdurre il tema del bullismo, favorire lo scambio di nuove pratiche e pianificare insieme attività future. Le ore saranno suddivise in tre sessioni conseguenti: introduzione, approfondimento, pianificazione. Introduzione: Scambio di esperienze e competenze su temi e attività del progetto. Inquadramento dei fenomeni di bullismo e discriminazione, relazioni di causa e effetto. Analisi del contesto scolastico, principali sfide e punti di forza. Approfondimento metodologico: l Educazione ai Diritti Umani per riconoscere e contrastare il fenomeno a scuola, analisi di buone pratiche. Presentazione delle attività in programma e loro adattamento sulla base dei feedback Secondo e terzo incontro (8 ore) Il secondo e il terzo incontro saranno di tipo laboratoriale e si concentreranno sulla comunicazione corporea e la percezione dell immagine di sé e dell altro. Il laboratorio si svilupperà in due percorsi che si intrecceranno fra loro: il lavoro in sala sul CORPO e in un set fotografico, il lavoro sull IMMAGINE. ll lavoro su IL CORPO L attività in sala si concentrerà sul lavoro legato al corpo e al movimento: attraverso l approccio fisico si sperimenteranno le pratiche di relazione, comunicazione e conoscenza di sé e dell altro. Semplici esercizi saranno utilizzati per creare un confronto su quelle che sono le dinamiche relazionali ed emotive che sono alla base della definizione dei ruoli all interno di gruppi e contesti sociali. Il GIOCO sarà il punto focale attraverso cui si svolgeranno le attività laboratoriali: i partecipanti lavoreranno sul proprio corpo e quello dell altro per allargare la propria percezione e dare nuovi strumenti per modificare e leggere in modo diverso e più sensibile le dinamiche del quotidiano. Il lavoro su L IMMAGINE Su ispirazione della silhouette, una tecnica di ritratto utilizzata verso la metà del XVIII secolo, in un vero studio fotografico ricostruito in sala, le persone lavoreranno in coppia simulando il lavoro di uno scultore con la sua materia. Chi interpreterà il ruolo dello scultore sarà invitato a modellare il corpo di un'altra persona per creare una sequenza d immagini. Le fotografie saranno riprese in controluce su fondo

5 bianco, il nero dei corpi non sarà mai totale ma si potranno vedere piccoli dettagli a colori: del viso, delle mani, degli abiti etc.. Il lavoro sul corpo e la percezione di sé si tradurrà in immagine fotografica, astratta e concreta allo stesso tempo, e diverrà strumento attivo e di comunicazione utile al confronto e al ragionamento sul tema del bullismo. La ricerca intimista realizzata in sala nel set fotografico si amplificherà divenendo mezzo di trasmissione di contenuti e messaggi. Le immagini potranno divenire cartoline, poster, proiezioni o altro, attraverso cui attivare delle azioni di sensibilizzazione sul bullismo nelle scuole. PERSONALE PARASCOLASTICO 5 ore 20 studenti e studentesse Sessione introduttiva: Scambio di esperienze e competenze su temi e attività del progetto. Inquadramento dei fenomeni di bullismo e discriminazione, relazioni di causa e effetto. Analisi del contesto scolastico, principali sfide e punti di forza. Presentazione delle attività in programma e loro adattamento sulla base dei feedback IL CAMPO INTERNAZIONALE Entro la fine del primo anno scolastico ogni scuola dovrà individuare due studenti e un rappresentante dei docenti per partecipare, nell autunno 2015, a un campo internazionale di 6 giorni aperto a tutte le scuole europee che aderiscono al progetto. Il campo, si svolgerà in Italia e sarà un vero e proprio laboratorio di idee in cui studentesse e studenti potranno confrontarsi, condividere proposte e modalità di azione e infine mobilitarsi per contrastare il bullismo e la discriminazione a scuola. Il campo servirà come base per costruire una rete internazionale che nell anno scolastico dovrà realizzare, in ognuno dei Paesi coinvolti nel progetto, tre attivazioni contro il bullismo e la discriminazione. Le ragazze e i ragazzi che avranno partecipato al campo riporteranno la propria esperienza a scuola e condivideranno con gli altri studenti le competenze e le conoscenze acquisite.

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