Formazione personale Azienda Ospedaliera di Varese
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- Giancarlo Carli
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1 Formazione personale Azienda Ospedaliera di Varese 27 novembre 2009 Gabriella Sberviglieri Consigliera di Parità - Varese 1 Slide elaborate da Anna M. Ponzellini Rielaborazione di Gabriella Sberviglieri
2 FONTI NORMATIVE LEGGE 1204 del tutela delle lavoratrici madri D.P.R del regolamento di esecuzione LEGGE 903 del parità uomo donna in materia di lavoro LEGGE 546 del indennità di maternità per le lavoratrici autonome
3 Definizione di GENERE Si riferisce alle differenze sociali che sono apprese e relative alle diverse culture nei diversi momenti storici! Discriminazioni che non riguardano solo le DONNE ma la SOCIETA
4 Il lavoro a casa, il lavoro fuori casa
5 Principali strumenti a disposizione nel mondo pubblico " Legge 53/2000 " Piani di azione positiva (PAP) " Legge regionale Lombardia su Coordinamento tempi delle città 5
6 La legge 53/2000 su maternità e congedi parentali Principali novità: # allungamento agli otto anni di vita dei bambini del periodo per cui è possibile usufruire dei congedi e dei permessi # promozione della partecipazione dei padri alla normativa dei congedi. 6
7 La legge 53/2000 su maternità e congedi parentali. Congedi e permessi Congedi parentali Fino a 10 (11) mesi complessivamente, madre più padre. Per ciascuno dei due, max 6 mesi. Se il padre usufruisce almeno tre mesi anche non continuativi, vi è un premio di 1 mese. Riposi giornalieri Possibilità anche per i padri di usufruire degli ex riposi per allattamento. 7 Permessi per la malattia del bambino Fino ai 3 anni, tutte le assenze necessarie, giustificate. Dai 3 agli 8 anni, cinque giorni all anno per ciascun genitore.
8 La legge 53/2000 su maternità e congedi parentali. L art.9 ( Misure a sostegno della flessibilità dell orario ) Contributi: alle aziende anche piccole - che applicano accordi contrattuali che prevedono azioni positive per la flessibilità. Destinatari: t i genitori di bambini fino a 12 anni (15) Soggetti finanziabili: Imprese di diritto privato Anche PMI (50% dei finanziamenti) 8 Tipi di progetti finanziabili: A. flessibilità degli orari per madri e padri B. programmi di formazione per il reinserimento C. sostituzione di titolare impresa o lavoratore autonomo
9 La legge 53/2000 su maternità e congedi parentali. L art.9 ( Misure a sostegno della flessibilità dell orario ) Tipologia A - Flessibilità degli orari per madri e padri part time, telelavoro, orario elastico, banca ore, orario concentrato, etc. Il costo-lavoro per le sostituzioni part time può essere sostenuto Tipologia B - Programmi di formazione per il reinserimento iniziative straordinarie mirate a rendere meno ostili le condizioni del rientro Tipologia C - Sostituzione di titolare impresa o lavor.autonomo totale o parziale con persona della medesima condizione professionale 9 Tipologia D Sostituzione, reinserimento, articolaz. prestazione in caso di figli minori ma anche disabili e anziani non autosufficienti
10 La legge 53/2000 su maternità e congedi parentali. L art.9 ( Misure a sostegno della flessibilità dell orario ) Presupposto indispensabile per il finanziamento - per tipologie A, B e D: accordo sindacale - per tipologia C: accordo con l organizzazione datoriale Titoli preferenziali - aziende che aderiscono a sperimentazioni pilota degli enti locali 10
11 La legge 53/2000 su maternità e congedi parentali. L art.9 ( Misure a sostegno della flessibilità dell orario ) Risorse e finanziamento: circa 20 milioni euro all anno, di cui 60% tipologia A 20% tipologia B 20% tipologia C 3 scadenze annue: 10 febbraio, 10 giugno, 10 ottobre Finanziamento massimo: 1 milione euro Durata progetto: max 24 mesi 11
12 Misure di conciliazione tra famiglia lavoro " Misure legate agli orari e all organizzazione del lavoro " Misure legate alla gestione elle risorse umane " Misure legate ai servizi aziendali 12
13 Cambiare l organizzazione del lavoro e puntare su una nuova gestione delle risorse umane Quattro grandi aree di intervento: Flessibilità degli orari (part-time, permessi, entrata e uscita flessibile, etc.) Gestione attiva di maternità e congedo parentale Servizi aziendali (nidi, doposcuola, altri servizi per le famiglie) Autonomia nel lavoro (spazio-temporale): lavoro mobile e telelavoro 13 Le misure devono essere differenziate a seconda del contesto tecnico-organizzativo, del tipo di risorse umane e delle loro preferenze
14 Il part time: praticamente dovunque c è una domanda inevasa Analizzare l organizzazione: moltissime attività sono adattabili ad orari ridotti, anzi possono aumentarne la produttività ma ogni organizzazione ha vincoli diversi In generale: " i part time preferiti sono ad orario lungo (28, 30, 32, 35 ore) " non è detto che i part time debbano essere solo al mattino 14
15 Gestione attiva della maternità e congedo parentale: il percorso-tipo 15 Obiettivo generale: fare in modo che il periodo di assenza non pregiudichi la continuità della carriera del/della dipendente e pesi il meno possibile sull efficienza e dell organizzazione a o e Azioni da realizzare: $ risolvere eventuali problemi informativi connessi con il congedo (diritti legali e contrattuali, etc.) $ tenere i contatti con la lavoratrici/il lavoratore durante il periodo di congedo $ non disperdere l investimento in capitale umano (formativo/ professionale) $ facilitare il reinserimento nel posto di lavoro (dal punto di vista delle competenze e anche delle relazioni)
16 Gestione attiva dei/delle dipendenti in maternità e congedo parentale: gli strumenti Gli strumenti per una buona gestione delle risorse: " informazioni: corrette e diffuse " colloqui : col capo diretto " programmazione della sostituzione: il capo insieme alla lavoratrice e ai/alle colleghi " formazione (o coaching) al rientro Per raccogliere I migliori risultati, investire tempo, fare diventare abitudini le procedure, monitorare i risultati col gruppo 16
17 Gestione attiva dei/delle dipendenti in maternità e congedo parentale: i colloqui La gestione attiva prevede un dialogo costante con la lavoratrice (lavoratore): in fase di avvio della gravidanza (o di un congedo lungo) ha lo scopo di: pianificare meglio la sostituzione, far sentire alla/al dipendente che l azienda è attenta ai suoi bisogni al rientro ha lo scopo di: valutare la necessità di aggiornamento, esaminare richieste di cambiamento mansioni, orari, passaggio a part time, altre necessità 17
18 Gestione attiva dei/delle dipendenti in maternità e congedo parentale: i contatti La gestione attiva prevede che l azienda mantenga i contatti durante la gravidanza e durante il congedo: telefonare periodicamente mandare eventuali bollettini informativi sulla vita aziendale (house organ) far arrivare alla interessata tutte le circolari aziendali che riguardano la sua posizione/ruolo coinvolgerla nelle iniziative formative (studiare modalità per rendere possibile la partecipazione) o eventuali concorsi, selezioni interne, etc. coinvolgerla nelle iniziative sociali dell azienda 18
19 I Piani triennali di Pari Opportunità Norme di riferimento: " Legge 125/1991 " D.Lgs. 198 /2006 Codice Pari opportunità " Direttiva ministro Funzione Pubblica e ministero Pari Opportunità 23/05/
20 Direttiva 23/05/2007 Misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche I punti principali: " Eliminazione e prevenzione discriminazioni " Adozione dei PAP " Organizzazione del lavoro%favorire la conciliazione: flessibilità oraria telelavoro reinserimento, formazione e carriera dopo congedi " Politiche di reclutamento e gesstione del personale " Comitati Pari opportunità " Formazione e cultura organizzativa 20
21 Il Piano di Azioni Positive " Strumento obbligatorio di pianificazione " Mancato adempimento comporta divieto di assunzioni " Obbligatoria la relazione annuale di sintesi (in collaborazione con i CPO) delle azioni realizzate nell anno 21
22 Coordinamento dei tempi delle città In Lombardia: Legge regionale 28/2004 Politiche regionali per il coordinamento de l amministrazione dei tempi delle città : - Sistema regionale di programma zione delle politiche temporali - Criteri apertura al pubblico dei servizi pubblici e privati - Criteri adozione Piani degli Orari - Modalità finanziamento progetti dei Comuni - Azioni di promozione e ricerca a sostegno 22
23 Coordinamento dei tempi delle città Piano territoriale degli orari (PTO) " Piano di indirizzo strategico, proposta Sindaco, approvato dal Consiglio " Obbligatorio nei Comuni superiori ai 30mila abitanti, facoltativo negli altri (anche associati) " Assegnati contributi dalla Regione per attuazione di Progetti per l attuazione del PTO 23
24 Per una efficace conciliazione nei luoghi di lavoro, ci vuole però anche un nuovo welfare Alcuni capisaldi per l intervento pubblico: - aumentare la copertura retributiva e la durata dei congedi - passare ad incentivi diretti per le imprese: fiscalizzazione degli oneri per part time, telelavoro, banche delle ore, etc. - equiparare le tutele anche delle/dei lavoratori e lavoratrici atipici/che (collaboratori, partite iva, etc.) - facilitazioni per servizi aziendali e interaziendali (non solo nidi ma doposcuola, vacanze, etc.) 24
25 Diffondere una nuova cultura della condivisione e della paternità La partecipazione alla cura dei padri (e degli uomini in genere) è indipensabile per la società. Le aziende socialmente responsabili non negano anzi possibilimente favoriscono - i congedi parentali ai padri e così contribuiscono a creare una cultura più aperta alla condivisione. 25
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