REPORT 2014 SUL FENOMENO DELLE DIPENDENZE IN VALLECAMONICA. (dati relativi anno 2013) DIPARTIMENTO DIPENDENZE ASL VALLECAMONICA SEBINO
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- Giacinto Forte
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1 REPORT 214 SUL FENOMENO DELLE DIPENDENZE IN VALLECAMONICA (dati relativi anno 213) DIPARTIMENTO DIPENDENZE ASL VALLECAMONICA SEBINO A cura dell'osservatorio Dipendenze, Dr.ssa Marina Salada e Dr. Paolo Morandini 1
2 INDICE 1 Osservatorio Regionale sulle dipendenze Attività dell'osservatorio delle Dipendenze di Vallecamonica 3 2 Aggiornamento dei dati sull utenza del SERD e dello SMI Utenza Presa in Carico Nuova Utenza Presa in Carico Utenza trattata e distribuita per sostanze d uso Guida in stato di ebbrezza - soggetti con provvedimenti legati alla sospensione della patente di guida Soggetti segnalati dalla Prefettura al SERD in base agli Artt. 75 e 121 del T.U. 39/ Tabella Comunità terapeutiche presenti in Vallecamonica 18 3 Attività di prevenzione anno Rete Regionale Prevenzione Linee d'indirizzo per la prevenzione Progetti di prevenzione Dipendenze 21 ALLEGATI: A) Soddisfazione dell utente del Servizio Dipendenze - anno 213 B) Soddisfazione dell utente dello SMI Pisogne - anno 213 C) Ricerca Il gioco d'azzardo patologico in Valle Camonica: una lettura quanti-qualitativa del fenomeno, a cura Prof. Paride Braibanti e Dott. Emilio Tanzi 2
3 1 - OSSERVATORIO REGIONALE SULLE DIPENDENZE La Regione Lombardia con DGR n.1172 del ha deliberato: l adesione al Progetto per l'attivazione e il supporto di una Rete Nazionale di Osservatori Regionali sull'uso di sostanze stupefacenti e psicotrope, in accordo con le indicazioni e gli standard europei (NIOD) della Presidenza del Consiglio Ministri-Dipartimento Politiche Antidroga; la disposizione del Tavolo Tecnico Regionale degli Osservatori (TTRO) per monitorare la qualità del flusso informativo delle ASL e garantire l'uniformità dei dati prodotti. Con DGR n.1173 del è stata deliberata l'adesione al progetto per il supporto dell'implementazione ed avvio del Sistema Informativo Nazionale sulle Dipendenze (SIND) della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Antidroga. Gli Osservatori Territoriali Dipendenze, presenti nelle 15 ASL lombarde, hanno il compito di raccogliere informazioni relative all evoluzione del fenomeno del consumo di sostanze e dei comportamenti di dipendenza e i dati relativi all offerta dei Servizi forniti alla popolazione. In questo modo gli Osservatori rappresentano un importante antenna del sistema a livello locale. Le principali aree di analisi sono: controllo di gestione: monitoraggio della domanda e dell offerta (prestazioni erogate); piano delle ricerche: attività di studio sull evoluzione del fenomeno e sugli aspetti correlati (anche in collaborazione con altri Osservatori, Università e Centri di Ricerca); piano delle attività sperimentali: applicazione e verifica di protocolli di intervento innovativi. Ogni Osservatorio è tenuto a produrre report relativi alla propria attività e a pubblicarli nel proprio sito aziendale ( in modo che siano fruibili gratuitamente ai cittadini. Ciò dovrebbe permettere di orientarsi meglio all interno del ventaglio delle prestazioni offerte e della rete dei Servizi Pubblici e Accreditati che si occupano di dipendenza, dalla cura al reinserimento e alla prevenzione, di comprendere l evoluzione di un fenomeno in costante cambiamento e di essere sempre al corrente delle misure più innovative ed efficaci di intervento. La collaborazione di tutti gli Osservatori Territoriali permette di poter contare, in Lombardia, su un ampio e variegato patrimonio di informazioni e dati descrittivi delle diverse situazioni locali ATTIVITÀ DELL OSSERVATORIO DELLE DIPENDENZE DI VALLECAMONICA Sulla scorta di sistemi di valutazione e monitoraggio delle attività erogate, viene effettuata una puntuale rilevazione del fabbisogno assistenziale e una raccolta degli interventi informativi necessari per la conoscenza epidemiologica del problema. Ciò consente di pianificare azioni programmate atte a migliorare l'efficacia degli interventi e delle prestazioni erogate al cittadino e di consolidare l'integrazione tra i soggetti che costituisco la rete dei servizi e degli interventi. Nell'elaborazione del presente Report hanno collaborato, fornendo i dati relativi alla tipologia di utenza (tossicodipendenza e alcoldipendenza) e gli esiti relativi alla soddisfazione dell utente rispetto al prodotto/servizio ricevuto nell'anno 213 i seguenti servizi ambulatoriali: il Servizio Territoriale Dipendenze, sedi di Darfo Boario Terme e Cedegolo; il Servizio Multidisciplinare integrato, sede di Pisogne. Si specifica che i dati relativi all'aggiornamento sull'utenza riguardano gli stati di tossicodipendenza e alcoldipendenza in Vallecamonica, mentre non compare l'elaborazione di dati numerici relativi ad utenti tabagisti o con comportamento a rischio di dipendenza comportamentali (GAP, ecc.). Ciò non significa che i servizi territoriali non abbiano in carico tabagisti o giocatori d'azzardo patologici, sono attivi ambulatori specifici in grado di rispondere con trattamenti di recupero a medio e lungo termine. Per la dipendenza da fumo di sigaretta è attivo il Centro Trattamento Tabagismo (CTT), afferente al SerT, con accesso dell'utenza sia in via spontanea che a seguito di invio del Medico di Medicina Generale o dei reparti dei presidi ospedalieri. 3
4 Per quanto concerne il GAP, vengono riportati i dati nazionali e regionali, confrontabili con quelli locali attualmente in fase di monitoriaggo e di indagine. A tal proposito si allega l'elaborato dal titolo Il gioco d'azzardo patologico in Valle Camonica: una lettura quantiqualitativa del fenomeno. Tale documento è stato redatto in seguito alla formazione-azione L'implementazione di buone pratiche di prevenzione del gambling nell'ambito distrettuale della Comunità Montana di Vallecamonica, curata dal Professor Paride Braibanti dell'università degli Studi di Bergamo, e dal Dottor Emilio Tanzi, SDA Bocconi di Milano. Operativamente il documento è il prodotto di un'indagine sul fenomeno GAP svolto in sinergia tra: Dipartimento Dipendenze; Servizio Territoriale Dipendenze; Servizio Multidisciplinare Integrato; Dipartimento ASSI - Area Consultoriale; Dipartimento Salute Mentale; Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona; Terzo Settore. Il Report, oltre all'attività clinica, illustra l'attività di prevenzione delle dipendenze anno 213 e la progettualità attuata in ambito scolastico e territoriale. L'attivazione di interventi preventivi è stata realizzata in sinergia con i professionisti del Servizio Territoriale Dipendenze, del Dipartimento ASSI e del Dipartimento Prevenzione Medica. In allegato sono stati infine inseriti gli elaborati relativi al grado di soddisfazione dell'utenza afferente alle unità d'offerta territoriali, SERD e SMI. 2 - AGGIORNAMENTO DEI DATI SULL UTENZA DEL SERD E DELLO SMI: DATI STATISTICI ANNO 213 Dalle indagini campionarie sulla popolazione e dalle analisi delle acque reflue eseguite dal Dipartimento Politiche Antidroga, contenute nell'ultima Relazione al Parlamento 213 sull'uso di sostanze stupefacenti e tossicodipendenza, in Italia emerge che prosegue anche quest'anno il trend del calo dei consumi di sostanze stupefacenti in Italia. Negli ultimi 12 mesi la popolazione generale anni conferma la tendenza alla contrazione del numero dei consumatori per le sostanze quali eroina, cocaina, allucinogeni, stimolanti e cannabis. Il confronto del trend dei consumi di stupefacenti negli ultimi 11 anni pur evidenziando una iniziale e progressiva contrazione della prevalenza dei consumatori di cannabis, segnala una tendenza all'aumento nell'ultimo anno. La cocaina e l'eroina segnano una costante e continua contrazione della prevalenza di consumatori. Si osserva un trend in leggero aumento del consumo di allucinogeni e stimolanti. Il DPA ha inoltre rilevato il fenomeno cannabis su internet, è stato possibile stimare che il numero dei siti tematici, che offrono sostanze o ne promuovono l'uso, abbia superato nel corso dell'anno 8. unità. Si stima che i soggetti con dipendenza da sostanze stupefacenti (tossicodipendenti con bisogno di trattamento) siano circa il 11/1 residenti della popolazione tra i 15 e i 64 anni. Il Servizio Territoriale Dipendenze dell ASL nel 213 ha preso in carico per dipendenza da sostanze illegali 272 soggetti, lo SMI ne segnala 11; questi dati corrispondono alla media delle strutture pubbliche nazionali (33%). Per quanto concerne l'abuso di alcol, secondo i dati presentati nella Relazione al Parlamento 213 dal Ministero della Salute, in Italia il 25,4% degli uomini ed il 7,3% delle donne di età superiore a 11 anni, corrispondente a circa persone rispetto alla popolazione della Vallecamonica, consumano alcolici senza rispettare le indicazioni di consumo delle agenzie di sanità pubblica, esponendosi a rischi alcolcorrelati.tale quadro appare ancora più preoccupante se si considera che nei consumatori di bevande alcoliche sono presenti, più frequentemente che nei non consumatori, comportamenti o abitudini che possono aggravare il rischio connesso all uso di alcol, quali l uso quotidiano dell automobile o l abitudine al fumo. Lo studio HBSC (Health Behaviour School Aged Children) sui comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare segnala che in Italia il dato relativo alla frequenza di consumo settimanale di alcolici mostra una situazione mediamente peggiore di quella internazionale 4
5 (16% rispetto a 11%). Indipendentemente dal tipo di bevanda consumata (superalcolici, birra o vino) si nota un incremento con l'età della percentuale di ragazzi che bevono con frequenza almeno settimanale, con valori maggiori fra maschi rispetto alle coetanee femmine. Rispetto all'ubriachezza i dati mostrano come il fenomeno sia più frequente nei maschi e aumenti con l'età. Possiamo però rilevare che dal 21 la quota di consumatori di bevande alcoliche si presenta in diminuzione, interrompendo la relativa stabilità dei valori registrati negli ultimi 1 anni. L analisi delle stime di mortalità evidenzia un decremento del numero delle morti alcolcorrelate. I servizi alcologici territoriali continuano ad assicurare importanti attività di accoglienza, prevenzione, diagnosi e attuazione di programmi terapeutico-riabilitativi, rilevazione epidemiologica e formazione, a favore di un utenza in costante aumento e con un contestuale, progressivo calo dei ricoveri ospedalieri per sindrome di dipendenza da alcol. I servizi territoriali collaborano sia con le strutture riabilitative residenziali che con i gruppi di auto-mutuo-aiuto e in particolare con i Club di alcolisti in trattamento e i gruppi di Alcolisti Anonimi, Narcotici Anonimi e Giocatori Anonimi con finalità soprattutto riabilitative, ma anche di prevenzione nella popolazione generale e nei gruppi a rischio. Si stima che circa il 3% della popolazione tra i 15 e i 64 anni sia affetta da ludopatia,gioco d'azzardo patologico in tutte le sue forme. La Lombardia è la Regione italiana dove si gioca di più d'azzardo, circa il 17,9% del totale. Nella popolazione regionale di anni, il 4% circa almeno una volta nella vita ha praticato giochi in cui si puntano soldi, in particolare i maschi, 53%, contro il 29% delle femmine. Tra i giovani adulti di anni si osservano le quote più rilevanti di giocatori (6% dei maschi, 35% delle femmine), seguiti dagli adulti di anni (59%maschi, 33% femmine ), per decrescere tra i soggetti delle classi di età successive e raggiungere il 5% tra i maschi ed il 13% tra le femmine di anni. Nella Regione Lombardia la quota di donne che, almeno una volta nella vita, ha praticato giochi in cui si puntano soldi risulta in linea con quella nazionale (29%), fatta eccezione per la quota rilevata tra le donne di anni che in provincia corrisponde al 13%, mentre in Italia al 2%. Tra la popolazione maschile della Regione, invece, la quota di soggetti che ha praticato questi giochi risulta superiore rispetto a quella nazionale (corrispondente al 5%), in tutte le classi di età UTENZA PRESA IN CARICO Nell anno 213 il Servizio Dipendenze ha trattato 559 soggetti residenti nel territorio di Vallecamonica Sebino, di cui 272 per problematiche connesse all uso di sostanze stupefacenti illegali e 287 per dipendenza da sostanze alcoliche. Rispetto all'anno 213 si rileva un aumento del numero di soggetti tossicodipendenti che accedono al SERD e un lieve calo del numero di soggetti con problematiche alcoliche. Lo SMI ha trattato 181 soggetti, di cui 11 per abuso e/o dipendenza da sostanze stupefacenti e 8 per uso e/o abuso di alcol. Rispetto all'anno precedente si rileva un aumento complessivo del numero di soggetti con problematiche legate all'uso di sostanze stupefacenti legali e illegali. Si evidenzia una maggior incidenza dell utenza di sesso maschile sul totale dei soggetti in trattamento, distribuita in fasce d età che comprendono l'età minorile fino agli over 6 anni. Si assiste progressivamente ad un invecchiamento dell utenza e ad un innalzamento dell età media dei soggetti trattati, tale dato rispecchia la realtà del fenomeno dipendenza a livello Regionale e Nazionale. Gli utenti in carico ai Servizi hanno prevalentemente un età oltre i 39 anni. Si registra un lieve calo del dato relativo ai soggetti con provvedimenti amministrativi della Prefettura e un lieve aumento del dato relativo a soggetti con provvedimenti emessi dalla Commissione Medica Locale. Nel corso del 213, rispetto alle sostanze, si evidenzia un aumento considerevole di soggetti dipendenti da cocaina e una riduzione di utenti che utilizzano oppiacei. Dal punto di vista epidemiologico il dato complessivo di soggetti che richiedono la presa in carico ai Servizi è da considerare un indicatore solo della richiesta, non è un dato esaustivo per la conoscenza dell'evoluzione del fenomeno locale. Un indicatore più descrittivo circa la diffusione di droghe è il numero dei nuovi casi. 5
6 Si segnala inoltre che l'atteggiamento delle nuove generazioni verso l uso e l abuso di sostanze stupefacenti si presenta mutato rispetto al passato e sembra polarizzarsi verso nuove tendenze che richiedono opportune strategie di prevenzione e di intervento. UTENTI SERD IN CARICO ANNI Anno Tossicodipendenti Alcolisti Totale Tossicodipendenti Alcolisti UTENTI SMI IN CARICO ANNI Anno Tossicodipendenti Alcolisti Totale Maschi Femmine UTENTI DISTRIBUITI PER SESSO IN CARICO AL SERD ANNI Anno Maschi Femmine Totale Maschi Femmine
7 UTENTI DISTRIBUITI PER SESSO IN CARICO AL SMI ANNI Anno Maschi Femmine Totale Maschi Femmine SUDDIVISIONE PER FASCE D ETÀ DEGLI UTENTI IN CARICO AL SERD Anno < 19 anni 2/29 anni 3/39 anni 4/49 anni 5/59 anni Over 6 anni Totale < 19 anni 2/29 anni 3/39 anni 4/49 anni 5/59 anni Over 6 anni SUDDIVISIONE PER FASCE D ETÀ DEGLI UTENTI IN CARICO ALLO SMI Anno < 19 anni 2/29 anni 3/39 anni 4/49 anni 5/59 anni Over 6 anni Totale < 19 anni 2/29 anni 3/39 anni 4/49 anni 5/59 anni Over 6 anni 7
8 2.2 - NUOVA UTENZA PRESA IN CARICO La nuova utenza presa in carico costituisce un dato significativo dell andamento del fenomeno nell'ultimo biennio: nel 213 gli utenti trattati sono stati 166 al SERD e 6 allo SMI. Da segnalare che la stabile presenza di uno SMI potrebbe aver comportato lo spostamento di utenti e un conseguente decremento degli accessi al SERD. Tale andamento risulta in accordo con i dati nazionali che registrano una contrazione a partire dal 211. Al SERD il 72%, della nuova utenza è rappresentata dal sesso maschile ed il 28% da quella femminile, mentre allo SMI l'83,4% della nuova utenza è rappresentata dal sesso maschile ed il 16,6% da quella femminile. Si può notare che la maggioranza dei soggetti che accedono per la prima volta al servizio hanno un'età compresa tra i 2 e i 6 anni. Quella tra i 2 e i 49 anni rappresenta la classe d'età più numerosa oltre cui si colloca il 5% dei casi. NUOVI UTENTI IN CARICO AL SERD Anno Tossicodipendenti Alcolisti Totale Tossicodipendenti Alcolisti NUOVI UTENTI IN CARICO ALLO SMI Anno Tossicodipendenti Alcolisti Totale Tossicodipendenti Alcolisti
9 NUOVI UTENTI DISTRIBUITI PER SESSO IN CARICO AL SERD Anno Maschi Femmine Totale Maschi Femmine NUOVI UTENTI DISTRIBUITI PER SESSO IN CARICO ALLO SMI ANNI Anno Maschi Femmine Totale Maschi Femmine SUDDIVISIONE PER FASCE D ETÀ NUOVI UTENTI SERD Anno < 19 anni 2/29 anni 3/39 anni 4/49 anni 5/59 anni > 6 anni Totale < 19 anni 2/29 anni /39 anni 4/49 anni 5/59 anni > 6 anni 9
10 NUOVI UTENTI DISTRIBUITI PER FASCE D ETÀ SMI ANNO Anno < 19 anni 2/29 anni 3/39 anni 4/49 anni 5/59 anni > 6 anni Totale < 19 anni 2/29 anni 3/39 anni 4/49 anni 5/59 anni > 6 anni % NUOVI UTENTI SUL TOTALE UTENTI IN CARICO SERD ANNO Anno Nuovi utenti Utenti da anno precedente % 73% % 64% 8% 6% 4% 2% Nuovi utenti Utenti da anno precedente % % NUOVI UTENTI SUL TOTALE UTENTI IN CARICO SMI ANNO Anno Nuovi utenti Utenti da anno precedente % 53% % 52% 54% 52% 5% 48% 46% Nuovi utenti Utenti da anno precedente 44% 42%
11 2.3 - UTENZA TRATTATA DISTRIBUITA PER TIPOLOGIA SOSTANZE D USO Sono state elaborate due tavole distinte per soggetti con abuso o dipendenza da sostanze stupefacenti e soggetti con problemi di abuso o dipendenza da alcol. Al SERD si segnala una diminuzione di soggetti che presentano dipendenza da eroina, e un aumento di assuntori di cocaina. Si segnala anche l'incremento lieve ma costante del numero di utenti che si presentano al servizio con problemi legati all uso di cannabinoidi. Allo SMI si registra per il biennio una certa stabilità numerica di assuntori di eroina e un aumento sensibile di assuntori di cocaina, da segnalare inoltre la presenza di assuntori di crack e altre sostanze. Il decremento del numero di assuntori di cannabinoidi afferenti allo SMI fa ipotizzare che il Servizio sia prevalentemente organizzato per accoglienza e presa in carico di soggetti con dipendenza da oppiacei. UTENTI DISTRIBUITI PER SOSTANZA PRIMARIA D ABUSO IN CARICO AL SERD ANNO Anno Eroina Cocaina Cannabinoidi Crack Altro % 23% 16% % 2% 213 5% 32% 18% % % 6% 5% 4% 3% 2% 1% Eroina Cocaina Cannabinoidi Crack Altro % Anno Eroina Cocaina Cannabinoidi Crack Altro % 23% 17% % 1% % 28% 14% 1% 2%,6,5,4,3,2 Eroina Cocaina Cannabinoidi Crack Altro,
12 Gli alcoldipendenti afferenti al SERD nel 213 hanno presentato prevalentemente una dipendenza da vino. L abuso di birra e di superalcolici è in netta diminuzione rispetto agli anni precedenti. Allo SMI si registra un aumento di soggetti con dipendenza da birra e da superalcolici contro una riduzione di dipendenza da vino e aperitivi. UTENTI DISTRIBUITI IN % PER SOSTANZA PRIMARIA D ABUSO ALCOLICO IN CARICO AL SERD ANNO Anno Superalcolici Aperitivi Vini Birra 212 7,21% 13,45% 46,56% 32,78% 213 6,% 1,% 54,% 3,% 6% 5% 4% 3% 2% Superalcolici Aperitivi Vini Birra 1% % UTENTI DISTRIBUITI IN % PER SOSTANZA PRIMARIA D ABUSO ALCOLICO IN CARICO AL SMI ANNO Anno Superalcolici Aperitivi Vini Birra ,35% 7,86% 48,31% 31,46% ,28% 4,2% 43,69% 37,81% 5% 45% 4% 35% 3% 25% 2% Superalcolici Aperitivi Vini Birra 15% 1% 5% %
13 2.4 - GUIDA IN STATO DI EBBREZZA, SOGGETTI CON PROVVEDIMENTI LEGATI ALLA SOSPENSIONE DELLA PATENTE DI GUIDA L alcol e le sostanze stupefacenti sono spesso causa di incidenti stradali: per l'alcol si stima che circa il 4% dei sinistri siano causati dall alterazione della capacità di guida. Il tasso di alcol consentito per chi è alla guida è fissato a,5 grammi per litro, mentre per le sostanze stupefacenti illegali non è prevista alcuna soglia di tollerabilità. Qualora le Forze dell'ordine abbiano motivo di ritenere che il conducente di un veicolo si trovi in stato di alterazione psico-fisica derivante dall influenza dell alcol o da sostanze stupefacenti illegali, hanno facoltà di effettuare l accertamento con strumenti e procedure determinanti l uso di alcol o di sostanze illegali. Nel corso del 213 si rileva sia al SERD che allo SMI un incremento del numero di soggetti inviati dalla Commissione Medica Locale o con provvedimenti legati alla sospensione della patente di guida per fermo in stato di ebbrezza o per sostanze stupefacenti illegali. SOGGETTI INVIATI AL SERT DALLA COMMISSIONE MEDICA PATENTI CON PROVVEDIMENTI PATENTE DI GUIDA PER ALCOL ANNO GENERE Maschi Femmine 3 8 TOTALE Maschi Femmine SOGGETTI INVIATI ALLO SMI DALLA COMMISSIONE MEDICA PATENTI CON PROVVEDIMENTI PATENTE DI GUIDA PER ALCOL ANNO GENERE Maschi Femmine 1 1 TOTALE Maschi Femmine 13
14 I soggetti inviati ai servizi territoriali con provvedimento relativo alla patenti di guida sono prevalentemente maschi di età compresa tra i 3 e gli over 39 anni d'età. I fermi da parte delle Forze dell Ordine, vengono per lo più effettuati in orario notturno e di sabato notte. Per la maggior parte di questi soggetti è stata effettuata una diagnosi di dipendenza da sostanze alcoliche che comporta la presa in carico e l'effettuazione di progetto terapeutico individualizzato. SOGGETTI INVIATI AL SERD CON PROVVEDIMENTI PATENTE DI GUIDA DISTRIBUITI PER ETÀ ANNO Anno < 19 anni 2/29 anni 3/39 anni > 39 anni Totale < 19 anni 2/29 anni 3/39 anni > 39 anni SOGGETTI INVIATI ALLO SMI CON PROVVEDIMENTI PATENTE DI GUIDA DISTRIBUITI PER ETÀ ANNO Anno < 19 anni 2/29 anni 3/39 anni > 39 anni Totale < 19 anni 2/29 anni 3/39 anni > 39 anni 14
15 2.5 - SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA AL SERD IN BASE AGLI ARTT. 75 E 121 DEL T.U. 39/9 Il numero di soggetti segnalati nel corso del 213 dalla Prefettura per violazione artt.75 e 121 del DPR 39/199 è in lieve diminuzione rispetto al dato rilevato nel corso degli anni precedenti. NUMERO SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA AL SERD ANNO Anno Numero Soggetti Numero Soggetti NUMERO SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA AL SMI ANNO Anno Numero Soggetti Numero Soggetti La cannabis risulta essere la sostanza consumata dalla maggioranza dei soggetti inviati. Il dato relativo alla casella Non specificato è in aumento rispetto all anno precedente e riguarda segnalazioni di soggetti assuntori di sostanze stupefacenti (art.121) che si presentano al sevizio con verbale nel quale non viene specificata la sostanza d abuso. Presso la Prefettura è costituito un Nucleo Dipendenze Prefettura che, a seguito della segnalazione degli Organi di Pubblica Sicurezza, convoca per un colloquio la persona trovata in possesso di sostanza stupefacente, per accertare la ragione della violazione. Se dal colloquio emergono elementi tali da far presumere che la persona si asterrà per il futuro dal consumo di stupefacenti e la sostanza sequestratagli è compresa nella II o IV tabella, il Prefetto, per una sola volta, definisce il procedimento con il formale invito a non fare più uso di sostanze stupefacenti, omettendo l applicazione delle sanzioni previste. 15
16 Nel corso del colloqui con l Assistente sociale della Prefettura, viene illustrata la possibilità di intraprendere un percorso terapeutico presso il Servizio Dipendenze (SERD) o presso lo SMI. In tal caso, il Nucleo Dipendenze Prefettura concorda un ulteriore appuntamento con il soggetto durante il quale verifica che lo stesso abbia intrapreso e concluso un programma terapeutico presso uno dei Servizi Territoriali. SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA AL SERD DISTRIBUITI PER SOSTANZA ANNO Sostanze Cannabis Cocaina Eroina 3 3 Policonsumo 5 1 Non specificato Cannabis Cocaina Eroina Policonsumo Non specificato SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA ALLO SMI DISTRIBUITI PER SOSTANZA ANNO Sostanze Cannabis 2 1 Cocaina 1 2 Eroina Policonsumo 2 Non specificato 2 1, ,5 Cannabis Cocaina Eroina Policonsumo Non specificato 16
17 SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA AL SERD DISTRIBUITI PER FASCE D'ETÀ ANNO Anno Minori Tra i 18 e i 25 anni Più di 25 anni Minori Tra i 18 e i 25 anni Più di 25 anni SOGGETTI SEGNALATI DALLA PREFETTURA ALLO SMI DISTRIBUITI PER FASCE D'ETÀ ANNO Anno Minori Tra i 18 e i 25 anni Più di 25 anni ,5 2 1,5 Minori Tra i 18 e i 25 anni Più di 25 anni 1,
18 2.6 COMUNITÀ TERAPEUTICHE PRESENTI IN VALLECAMONICA Il recupero terapeutico riabilitativo di soggetti affetti da tossicodipendenza viene realizzato tramite inserimento in tre comunità terapeutiche residenziali presenti nel territorio dell'asl Vallecamonica Sebino. I dati riportati nelle due seguenti tabelle si riferiscono ad utenti inviati dal Servizi Dipendenze pubblici e privati operativi in tutta Lombardia. Posti accreditati e posti autorizzati in Comunità per Tossicodipendenti presenti nel territorio di Vallecamonica Comune Ente Gestore Posti Accreditati Posti Autorizzati Capo di Ponte Cooperativa di Bessimo 2 2 Cividate Camuno Cooperativa di Bessimo Sonico Exodus Capo di Ponte Cooperativa di Bessimo Cividate Camuno Cooperativa di Bessimo Sonico Exodus La fascia d'età degli utenti ospiti nelle comunità terapeutiche del nostro territorio è quella compresa tra i 3 e i 39 anni. SUDDIVISIONE PER FASCE D ETÀ UTENTI COMUNITÀ TERAPEUTICHE OPERANTI IN VALLECAMONICA ANNO 213 Comune Ente Gestore < 19 anni 2/29 anni 3/39 anni 4/49 anni 5/59 anni > 6 anni TOTALE Capo di Ponte Cooperativa di Bessimo Cividate Camuno Cooperativa di Bessimo Sonico Exodus TOTALE Capo di Ponte Cooperativa di Bessimo Cividate Camuno Cooperativa di Bessimo Sonico Exodus 5 < 19 anni 2/29 anni3/39 anni4/49 anni5/59 anni > 6 anni 18
19 3 - ATTIVITÀ DI PREVENZIONE ANNO RETE REGIONALE PREVENZIONE La DGR n.7223/8 ha affidato ad ogni ASL il compito di sostenere la promozione della Rete Locale Prevenzione (nell'ambito del più ampio progetto di sviluppo della Rete Regionale Prevenzione ) con lo scopo di sviluppare patti locali per la prevenzione delle dipendenze che in linea con scelte programmatorie generali condivise a livello di zona e coerentemente inserite in più ampie strategie regionali coinvolga sinergicamente le diverse realtà territoriali. Il Dipartimento Dipendenze riunendo i soggetti del territorio, pubblici e privati che hanno titolo a valorizzare una rete territoriale unitaria sul tema della prevenzione di tutte le forme di dipendenza, intende: consolidare i rapporti di collaborazione interistituzionale, attivare un livello formalizzato di confronto sul tema della prevenzione delle dipendenze, garantire un lavoro di analisi dei bisogni, in linea con le indicazioni dettate dalla normativa Regionale. Nello specifico il Dipartimento Dipendenze di questa ASL ha avviato un processo in rete tra servizi Socio-Sanitari (SERD Servizio Territoriale delle Dipendenze, Servizio Multidisciplinare Integrato SMI) Enti Locali e Azienda Scuola (CSS e Ufficio Scolastico Provinciale) Terzo Settore (Cooperativa di Bessimo e Forum del Terzo Settore), Forze dell'ordine (Caserma dei Carabinieri di Breno), Prefettura e realtà del volontariato locale (Oratori ecc.) Il processo di costruzione della rete comporta in prospettiva futura l'ampliamento della rete stessa e la promozione di interventi in un'ottica di miglioramento della qualità dell'offerta preventiva erogata dai diversi attori del sistema integrato pubblico-privato LINEE D'INDIRIZZO PER LA PREVENZIONE DEI COMPORTAMENTI DI ABUSO DI ALCOL E DROGHE Il Dipartimento Dipendenze recepite le evidenze scientifiche in merito all'evoluzione del fenomeno delle dipendenze, intende sviluppare e consolidare azioni preventive in grado di ridurre i fattori di rischio e di potenziare i fattori protettivi nel rispetto delle regole di sistema, basandosi sui seguenti principi: la prevenzione è fondamentale per la riduzione della domanda di droga; tutte le sostanze stupefacenti sono da considerarsi pericolose e dannose per la salute psico-fisica e sociale dell'individuo; le attività di prevenzione devono essere strutturate considerando che il policonsumo di sostanze (vari tipi di droghe, alcol e tabacco) è ormai il comportamento prevalente di assunzione; le azioni di prevenzione devono essere sviluppate a lungo termine e sostenute nel tempo al fine di assicurare alla comunità ambienti liberi dalle droghe; le campagne di prevenzione devono esplicitare tutti i danni e i rischi derivanti dall'uso di sostanze stupefacenti e promuovere stili di vita alternativi fin dalla prima infanzia; la famiglia e la scuola, dove la maggior parte dei giovani ricevono adeguati supporti formativi, sono le agenzie educative più importanti verso le quali è necessario promuovere interventi di supporto e azioni specifiche e concrete; gli interventi di tipo universale e selettivo, risultano efficaci se vengono sviluppati con approcci di tipo educativo e psico-comportamentale. Le linee di indirizzo per la prevenzione di comportamenti a rischio di abuso o dipendenza da sostanze stupefacenti sono: partecipazione alle attività di Rete Regionale Prevenzione attraverso il Tavolo Tecnico Regionale Prevenzione; consolidamento delle attività della Rete Locale per la Prevenzione finalizzato al coinvolgimento e allo sviluppo di partnerschip tra i diversi attori presenti sul territorio; raccordo tra la rete Locale di prevenzione e Osservatorio territoriale Dipendenze; collaborazione tra Servizio Dipendenze e Dipartimento ASSI; 19
20 partecipazione al Tavolo Stili di Vita in capo al Dipartimento funzionale per la Promozione alla Salute e dei giusti stili di vita e al Tavolo d'area per l'elaborazione e stesura del Piano di Zona stesura Piano GAP e sua attuazione; La tabella seguente raccoglie in sintesi la programmazione degli interventi preventivi a livello intersettoriale e l'estensione dell'impatto delle azioni preventive messe in atto. AZIONI Attuazione di programmi regionali di prevenzione Disponibilità di programmi di prevenzione universale e selettiva Promozione dell'associazionismo e del Volontariato nella programmazione e nella realizzazione di iniziative preventive SVILUPPO AZIONI Conclude la terza annualità LST e Unplugged. Messa a regime dei programmi preventivi regionali a supporto del consolidamento della Rete delle scuole che Promuovono Salute PROGETTI: Statale 42 in integrazione con il terzo settore per attività di aggancio precoce e di riduzione dei rischi e del danno Prevenzione selettiva per minori e soggetti minori di anni 26 segnalati dalla Prefettura in integrazione con l'area Famiglia Elaborazione del PIANO GAP in conformità con quanto previsto dalle Linee Guida e d'intesa con la Conferenza dei Sindaci. Le azioni di informazione, sensibilizzazione previste sono integrate con iniziative già in atto nei Comuni Attività informative e di collaborazione rivolte a Reti di Stakeholder del territorio (Comuni, Oratori, Terzo Settore, associazionismo genitoriale e Scuola) A favore del territorio continua la disponibilità per interventi informativi e di sensibilizzazione rivolti ai cittadini / associazioni e realtà di volontariato Sono state individuate in Reti Territoriali Figure-Chiave di tipo educativo, che hanno avviato interventi finalizzati alla promozione di stili di vita sani. Percorsi formativi e di sensibilizzazione rivolti ai cittadini ed alle comunità locali Disponibilità di programmazione di percorsi formativi per creare moltiplicatori dell'azione preventiva in raccordo con l'area Famiglia. Sviluppo del Progetto WHP secondo specifiche indicazioni e normative regionali. Percorsi formativi nel piano Aziendale di Formazione Il Piano di Formazione Aziendale comprende annualmente percorsi formativi rivolti agli operatori socio-sanitari su tematiche inerenti la prevenzione delle dipendenze PROGETTI PREVENZIONE DIPENDENZE Annualmente questa ASL emette il Piano Integrato per la Promozione della Salute, redatto in integrazione tra i diversi Dipartimenti e Servizi Socio-Sanitari. Si illustrano di seguito i singoli progetti di prevenzione dipendenze, divisi tra progetti recentemente conclusi, in atto e in programmazione PROGETTO GAP Il Progetto, innovativo e in fase di avvio, riguarda la prevenzione del fenomeno del gioco d'azzardo Patologico (GAP) che ha assunto dimensioni rilevanti coinvolgendo un numero di persone appartenenti a varie fasce d'età ed in particolare soggetti vulnerabili sul piano psicologico nei quali si può sviluppare un vero e proprio disturbo compulsivo. Prevede interventi di mappatura del territorio, di educazione alla legalità di prevenzione di comportamenti illeciti in genere assunti per sanare debiti accumulati o anche solo per alimentare la propria dipendenza. PROGETTO UNPLUGGED È un programma in atto, di tipo educativo-promozionale, ampliamente validato a livello internazionale, basato sulla ricerca, che si rivolge agli studenti del primo anno degli Istituti d'istruzione superiore. Ha dimostrato la sua efficacia preventiva in molti studi, si focalizza sul 2
21 rafforzamento delle capacità di resistenza all'adozione di comportamenti a rischio da parte degli adolescenti, all'interno di un modello più generale di incremento delle abilità personali e sociali. Hanno aderito al progetto L'Istituto Olivelli Putelli di Darfo, l'stituto Tassara di Breno e il Centro di Formazione Professionale di Edolo. Negli anni precedenti il progetto ha coinvolto anche l'istituto Meneghini di Edolo e la Scuola Edile Bresciana di Breno. PROGETTO LIFE SKILLS TRAINING PROGRAM Life Skills Training (LST) è un programma di prevenzione di abuso di sostanze stupefacenti validato scientificamente e dimostratosi capace di ridurre il rischio di abuso di alcol, tabacco e droghe. LST Lombardia ha l obiettivo di porre le premesse educative e sociali per ridurre la domanda ed il consumo di droghe (legali ed illegali) nella fascia di età compresa tra gli 11 ed i 14 anni e di ritardare l età del primo consumo da parte degli studenti. Attualmente hanno aderito 8 Istituti Comprensivi della Valle Camonica, sono stati coinvolti circa 7 insegnanti e 9 studenti. Il progetto, intende aumentare il numero degli Istituti Comprensivi del territorio a cui fornire la formazione insegnanti e gli strumenti educativi e didattici utili alla realizzazione del programma stesso a favore dei gruppi classe. PREVENZIONE SELETTIVA PER MINORI E SOGGETTI DI ETÀ INFERIORE A 26 ANNI A seguito della DGR n.8243 del Realizzazione di interventi a favore delle famiglie e dei servizi socio-educativi per la prima infanzia e del Protocollo Tecnico-Operativo tra Prefettura di Brescia, ASL Vallecamonica e ASL di Brescia, il Servizio Dipendenze in collaborazione con il Dipartimento ASSI - Area Famiglia - ha realizzato un intervento di riduzione del danno e dei comportamenti a rischio in soggetti minorenni e soggetti minori di 26 anni d età che hanno già avuto contatti con sostanze stupefacenti e segnalati ex art. 75 e 121 DPR 39/199 in linea con quanto previsto nel documento di collaborazione. Si tratta di un intervento di prevenzione che si rivolge ad un target con caratteristiche omogenee, che accede al SERD non solo in modalità volontaria ma anche per obbligo legislativo. L'accoglienza ai Servizi prevede l'avvio da parte degli operatori SERD di interventi formativi rivolti a gruppi di utenti che con modalità interattive partecipano direttamente all'attività di gruppo, portando la propria esperienza personale e acquisendo maggiori conoscenze su aspetti di tutela del proprio benessere psico-fisico e sulle questioni di tipo amministrativo e penale connesse all'uso di sostanze stupefacenti legali e illegali. Le situazioni personali presentano a volte la necessità di presa in carico individuale presso il SERD o l'invio al Consultorio Famigliare in caso di problematiche relazionali di tipo personale o famigliare. Il SERD e l'area Famiglia del Dipartimento ASSI, hanno elaborato un protocollo/procedura per la gestione integrata di soggetti minorenni e soggetti minori di 26 anni d età segnalati ex Artt. 75 e 121 DPR 39/199 con lo scopo di: aumentare i contatti dei soggetti con i servizi specialistici SERD e Consultorio Famigliare offrire prestazioni di tipo informativo educativo ai soggetti segnalati per uso di sostanze stupefacenti migliorare la gestione integrata di tipo clinico tra SERD e Consultorio Famigliare per i casi che presentano un grave rischio d'uso di sostanze stupefacenti o problematiche di tipo relazionale. Nel 213 i soggetti segnalati sono stati 77 e sono stati attivati gruppi formativi per 3 persone. Il 5% dei soggetti è stato inviato ai servizi territoriali Consultori Familiari. PROGETTO STATALE 42 Si situa nell area della riduzione dei rischi e le azioni migliorative poste in essere, nel rispetto dei criteri generali definiti dal DGR n.499 del , sono quelle previste nel decreto attuativo n.7386 del per l area della Riduzione dei Rischi/Danni. Il progetto attualizza l esperienza dei precedenti Progetti Watson e Statale 42 (annualità 212/13 realizzato dalla 21
22 Cooperativa di Bessimo) rinnovandone le strategie operative ed operando nuove modalità gestionali e di monitoraggio delle prestazioni erogate. La riduzione dei rischi/danni può essere definita come Somma delle azioni volte ad evitare/contenere/ridurre le conseguenze derivanti dal consumo (occasionale o continuativo) di sostanze (legali ed illegali) con particolare attenzione ai temi della tutela della salute, nei contesti (luoghi e tempi) in cui il consumo stesso avviene (Ministero della Solidarietà Sociale, 28). Il progetto, rivolto agli adolescenti/giovani in contesti differenziati e connotati da situazioni di rischio, propone azioni finalizzate all'aggancio precoce e all accompagnamento ai servizi di persone che presentano problemi d'uso/abuso da sostanze stupefacenti legali e illegali. Si tratta di allestire o uno spazio informativo-formativo per i giovani frequentatori dei locali dove possono usufruire di; counselling, colloqui informativi, consulenze sanitarie, orientamento alla rete dei servizi, distribuzione di materiale informativo, test alcolimetrico e distribuzione di materiale sanitario. La realizzazione del progetto ha previsto uno stretto coordinamento tra il SERD, territorio al fine di assicurare un lavoro di rete con Forze dell Ordine, Servizi Sanitari, Socio Sanitari e Sociali del territorio. Oltre all alcool che risulta la sostanza più utilizzata (84,5% dei contattati) si riscontra un consumo di sostanze psicoattive illegali. Tali sostanze sono una presenza costante nei contesti del divertimento. Il 1,5% dei contattati dichiara di consumare cannabis, il 2% cocaina, il 3% dice di utilizzare mix di sostanze. Il dato più significativo risulta essere la sottovalutazione dei rischi in quanto la maggior parte delle persone contattate ha un approccio alle sostanze poco consapevole dei rischi. 22
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