La giustizia penale differenziata

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1 C r. Ì n e ) i Temi Diritto IL PROCESSO PENALE diretto da Alfredo Gatto e Giorgio Spangher La giustizia penale differenziata I procedimenti speciali Coordinato da Filippo Glunchedi G- Glapplchelll Editore

2 AUTORI XIX PRESENTAZIONE SCOPI DELLA GIUSTIZIA PENALE E POLITICA PROCESSUALE DIFFERENZIATA di Alfredo Gatto, Giorgio Spangher, Filippo Giunchedi e Ciro Santorielh 1. La filosofìa dei percorsi processuali differenziati XXI 2. Strategia ed etica comportamentale tra speditezza del processo e profilassi agli abusi XXVI 3. Contraddittorio e giustizia penale negoziata: quali compatibilita? XXXII SEZIONE PRIMA INQUADRAMENTO SISTEMATICO E QUESTIONI DI FONDO CAPITOLO PRIMO LA SPECIALITÀ NELLA TEORIA GENERALE DEL DIRITTO disandro Fùrfaro 1. La complessità del fenomeno normativo e lo studio del diritto secondo struttura 3

3 2. L'individuazione e la definizione dei fenomeni normativi 8 3. Diritto "generale" e diritto "particolare" Eccezionaiità e specialità La specialità Specialità e procedimenti 27 CAPITOLO SECONDO CARATTERISTICHE DEI PROCEDIMENTI SPECIALI NEL PROCESSO PENALE di Alfredo Bargi 1. La funzionalità dei riti speciali alla deflazione del dibattimento nell'ottica della ragionevole durata del giusto processo La natura non "eccezionale" delle norme regolatóri dei procedimenti speciali: il principio di elasticità della forma ordinaria e di impermeabilità della forma speciale La netta differenza tra procedimenti speciali penali e quelli civili La problematica distinzione tra riti speciali a natura inquisitoria e accusatoria Potere dispositivo sul processo e potere dispositivo probatorio: i riflessi sistematici del concetto di utilizzabilità della prova sulla natura del procedimento La pretesa natura "anticognitiva" della sentenza di patteggiamento Segue. Il patteggiamento nella giurisprudenza costituzionale, come espressione del "diritto di difendersi provando" e come definizione patteggiata del contenuto della sentenza Segue. La novità culturale del patteggiamento: il principio di utilizzabilità della prova "servente" all'accordo delle parti sul processo e sulla prova La sensibile attenuazione della "spedalità" del giudizio abbreviato riformato Segue. Il progressivo affievolimento della natura del giudizio abbreviato come giudizio "allo stato degli atti" Segue. La deroga all'esame incrociato come espressione di un modello processuale ibrido volto a coniugare efficienza e potere dispositivo sulla prova La ribadita centralità, nel rito monitorio, della volontà dell'imputato nella definizione anticipata del giudizio Il diritto di accesso ad altri riti quale connotato della centralità della volontà dell'imputato anche nei giudizi direttissimi, tipici e atipici, anche se obbligatoli 62

4 VII pag- 14. La matrice "volontaristica" del giudizio immediato ordinario: il diritto di accesso dell'imputato agli altri riti alternativi Segue. L'incidenza della volontà dell'imputato nella scelta del rito nel giudizio immediato custodiale obbligatorio ed in quello conseguente all'opposizione al decreto penale di condanna: la peculiarità dell'esercizio del diritto di accesso ai riti alternativi La centralità della volontà dell'imputato nella definizione anticipata del processo nei procedimenti speciali inerenti all'oblazione e alla contestazione suppletiva in dibattimento Conclusioni 73 CAPITOLO TERZO PROFILI SOGGETTIVI, OGGETTIVI E TEMPORALI DEI PROCEDIMENTI SPECIALI NELL'EVOLUZIONE LEGISLATIVA E NELLA PRASSI di Mariangela Montagna Sezione I PRINCIPI GENERALI 1. I procedimenti speciali: presupposti ed esigenze di politica criminale Dal processo unimodulare alla pluralità di riti alternativi. Il confronto con le esperienze antecedenti al Giustizia penale negoziata ed esigenze deflattive del dibattimento 82 Sezione II I PROCEDIMENTI ALTERNATIVI SU BASE CONSENSUALE 1. Il giudizio abbreviato L'applicazione della pena surichiestadelle parti: a) caratteri generali b) aporie costituzionali e) mutamenti legislativi "Altri" percorsi procedimentali consensuali Schemi di giustizia negoziata nel giudizio d'impugnazione 97 Sezione III I GIUDIZI CHE ANTICIPANO IL DIBATTIMENTO 1. Le recenti "tendenze" legislative 100

5 vili 2 II giudizio direttissimo: dall'evidenza della prova alt"obbligatorietà" del rito ^ H giudizio immediato: dall'evidenza della prova all'immediato "custodiale" 109 CAPITOLO QUARTO PROCEDIMENTI SPECIALI COME STRUMENTO DI DIFFERENZIAZIONE PER VIA GIUDIZIARIA: RITI ALTERNATIVI PER SCELTA DI PARTE E RITI UNIMODULARI RATIONE MATERI/E NELLA POLITICA CRIMINALE E NELLA PRASSI di Alberto Cisterna 1. Policentrismo e polimorfismo processuale L'unimodularità del rito ope legis Le intersezioni tra custodia cautelare e riti differenziati nella prassi giudiziaria La metamorfosi del giudizio immediato: da rito speciale a rito preferenziale per gli imputati in vinculis Patteggiamento della pena e "patteggiamento" sui motivi d'appello. Dall'accordo intuitu personee al governo unimodulare del processo 145 CAPITOLO QUINTO OPZIONI DI STRATEGIA PROCESSUALE E SCELTA DEL RITO di Giuseppe Della Monica 1. H ruolo del difensore nel "codice delle scelte" La distinzione tra i riti differenziati fondata sulla titolarità del potere di iniziativa D giudizio immediato disposto per effetto della rinuncia all'udienza preliminare Il giudizio abbreviato H giudizio abbreviato condizionato Il giudizio abbreviato nel processo cumulativo L'applicazione di pena concordata L'oblazione 181

6 IX 9. Le scelte conseguenti all'instaurazione dei riti attivati su iniziativa del Pubblico Ministero: a) il giudizio direttissimo Segue, b) il giudizio immediato Segue, e) il decreto penale di condanna 188 CAPITOLO SESTO VINCOLI DI POLITICA CRIMINALE E AZIONE DEL PUBBLICO MINISTERO di Francesco Mollace 1. Il Pubblico Ministero nell'ordinamento vigente. Cenni introduttivi L'azione del Pubblico Ministero tra principio di obbligatorietà e discrezionalità di fatto Limiti interni ed aporie del principio di obbligatorietà dell'azione penale Alle origini della crisi del sistema giustizia; utilità o necessità di riscrivere la Costituzione e separare giudici e Pubblici Ministeri Il lungo cammino verso una relazione effettiva tra sistema giudiziario e coordinamento delle politiche criminali Modello accusatorio ed obbligatorietà dell'azione penale: vi è dipendenza funzionale? I criteri di priorità nell'esercizio dell'azione penale: "linea neutra" e punto di equilibrio stabile nel conflitto tra indipendenza e responsabilità del Pubblico Ministero I propositi diriforma:l'alba di mutamenti annunciati Verso scenari possibili; allontanando il rischio che le soluzioni rappresentino "un pasticcio" più grave del problema che intendono risolvere 223 CAPITOLO SETTIMO CONTROLLI SULLA RICORRENZA DEI PRESUPPOSTI dì Agostino De Caro 1. Premessa: le peculiarità strutturali dei "giudizi speciali" e delle altre procedure differenziate Principio di legalità processuale,riserva di legge e controllo sui presupposti dei riti speciali 231

7 3. Il nuovo assetto dei requisiti di ammissibilità nei giudizi direttissimo ed immediato Il controllo sulla ricorrenza dei presupposti nel giudizio direttissimo e nel giudizio immediato: la restituzione degli atti al Pubblico Ministero e il rigetto della richiesta Il controllo sulla ricorrenza dei presupposti nei giudizi deflattivi premiali Le (altre) forme di verifica delle condizioni di legittimità 270 CAPITOLO OTTAVO VIZI DELLA VOLONTÀ E GIUSTIZIA PENALE NEGOZIATA di Rossetta Fonti 1. La rilevanza dei vizi della volontà nel processo penale: anamnesi del problema Segue.... le implicazioni attuali alla luce del ruolo attribuito alla volontà delle parti nelle fattispecie processuali di giustizia penale negoziata La volontà delle parti nel patteggiamento Segue. Vizi della volontà e rimedi "preventivi" rispetto alla pronuncia della sentenza Segue. Sulla possibilità di configurare rimedi "successivi" alla pronuncia della sentenza Mancata richiesta di riti speciali consensuali per scelta inconsapevole dell'imputato 310 CAPITOLO NONO PIENEZZA DEL CONTRADDITTORIO E DIRITTO ALLA PROVA NEI RITI SPECIALI di Roberta Aprati 1. Contraddittorio e diritto alla prova: un quadro d'insieme U contraddittorio processuale nei riti speciali (art. Ili, comma 2, Cost.) Diritto alla prova e al principio dispositivo nei riti speciali (artt. Ili, comma 3, e 112, Cost.) Il diritto alla prova contraria nei riti speciali (art. Ili, comma 3, Cost.) 344

8 5. Il diritto al contraddittorio nella formazione della prova nei riti speciali (art. Ili, commi 4 e5, Cost.) Il diritto al contraddittorio argomentativo per la valutazione delle prove (art. Ili, comma 2, Cost.) H diritto alla valutazione delle prove nei riti speciali (art. Ili, comma 6, Cost.) 354 PH- CAPITOLO DECIMO DALL'UNICITÀ DEL FATTO ALLA PLURALITÀ DELLE PROCEDURE: PROFILI DI INTERFERENZA E PROBLEMI DI COORDINAMENTO di Gabriele Lino Verrina 1. Il problema preliminare d'ordine ontologico e metodologico: il "giusto processo" come modello processuale nell'ari. Ili, commi 1,2 e 4, Cost., e negli artt. 6, paragrafo 1, Conv. eur. dir. uomo e 14, paragrafo 1, Patto intern. dir. cìv. poi H fragile equilibrio e le incongruenze tra processo accusatorio eritialternativi La fattispecie criminosa astratta, come descrizione di un fatto tipico, e la concreta valutazione e intelligibilità della sua dimensione oggettiva, soggettiva e di quella causale nei procedimenti ed. "speciali" Il giudizio saggiato sul terreno dei procedimenti ed. "speciali" prefigurati dal libro VI, titolo I (giudizio abbreviato), titolo II (applicazione della pena surichiestadelle parti), titolo III (giudizio direttissimo), titolo IV (giudizio immediato), titolo V (procedimento per decreto) Aspetti problematici di evidente interferenza e di coordinamento tra i procedimenti ed. "speciali" e questione della loro compatibilita con il fine ineludibile del processo penale: l'accertamento della verità Riflessioni conclusive sui riti alternativi, dopo un ventennio di applicazione degli istituti, con riferimento alla finalità del "giusto processo" e agli imprescindibili princìpi costituzionali 409 CAPITOLO UNDICESIMO LA DIVERSA EFFICACIA DELLE DECISIONI TERMINATIVE di Gianni Reynaud 1. Generale applicabilità del paradigma del giudicato formale e del ne bis in idem processuale

9 2.... ed eccezionale produzione degli effetti riflessi del giudicato nei procedimenti extrapenali Efficacia extrapenale della sentenza dibattimentale di assoluzione o di condanna emessa nei moduli processuali differenziati: giudizio direttissimo e giudizio immediato Peculiarità nel caso di sentenza sfavorevole al danneggiato emessa nel dibattimento celebrato a seguito di rito direttissimo Giudizio abbreviato ed efficacia nel procedimento civile o amministrativo di danno delle decisioni di assoluzione e delle sentenze di condanna Inefficacia delle decisioni emesse in sede di giudizio abbreviato nei procedimenti civili ed amministrativi diversi da quelli di danno L'assoluta inefficacia extrapenale del provvedimento terminativo del procedimento per intervenuta oblazione e del decreto penale di condanna e quella (relativa) della sentenza di patteggiamento Irrilevanza del patteggiamento sul rito o sulla pena quanto agli effetti della sentenza penale nel procedimento disciplinare Cenni sull'efficacia terminativa delle decisioni emesse in procedimenti differenziati non previsti dal codice di rito: il procedimento avanti al giudice di pace; il processo penale nei confronti di imputati minorenni; il procedimento per l'accertamento di responsabilità degli enti 463 pai- SEZIONE SECONDA L'ANALISI DEI PROCEDIMENTI SPECIALI RISPETTO ALLE FORME CODICISTICHE ORDINARIE CAPITOLO PRIMO OBLAZIONE di Cantillo Carini 1. Definizione, tipologie, caratteri e limiti d'applicazione Segue. La problematica ricostruzione della natura giuridica Segue. L'oblazione quale rito speciale differenziato deflattivo premiale Segue. Simmetrie rispetto al "patteggiamento", al procedimento per decreto e alle "condotte riparatone" innanzi al giudice di pace Segue. Profili di compatibilita con le direttive costituzionali e sovranazionali 496

10 pag- 6. Il procedimento: l'informativa sul diritto di chiedere di essere ammesso all'oblazione Segue. La domanda: legittimati, caratteri, termini ed effetti Segue. Il parere del P.M. e gli accertamenti sull'ammissione della domanda Segue. La discrezionalità dell'organo giudicante nel procedimento dell'oblazione ed. facoltativa Segue. I provvedimenti giurisdizionali sulla domanda Segue. Contestazioni suppletive e diversa qualificazione del fatto Segue. Pagamento ed effetti dell'accoglimento della domanda di oblazione Limitazioni alle impugnazioni 557 CAPITOLO SECONDO CONDANNA PER DECRETO di Benedetta Bocchini 1. Premesse storico-metodologiche Presupposti applicativi Attività preliminari all'emissione del decreto penale: art. 415 bis c.p.p La richiesta di emissione del decreto penale H controllo giurisdizionale Benefici concedibili con il decreto penale di condanna: a) confisca Segue, b) mancata condanna al pagamento delle spese processuali Segue, e) mancata applicazione delle pene accessorie Segue: à) inefficacia di giudicato del decreto penale di condanna nei giudizi civili e amministrativi Segue: e) estinzione del reato Segue, f) beneficio della non menzione L'atto di opposizione I possibili sviluppi processuali in seguito all'atto di opposizione: a) giudizio immediato Segue, b) giudizio abbreviato Segue, e) patteggiamento Segue, d) oblazione Prospettive de iure condendo 594

11 XIV INDICE pai- CAPITOLO TERZO PATTEGGIAMENTO TIPICO E ALLARGATO, PATTEGGIAMENTO SUI MOTIVI di Marco Maria Monaco 1. Il patteggiamento nel sistema del codice Il procedimento. La richiesta e il consenso. L'oggetto dell'accordo Il procedimento. I termini e le forme Il procedimento. I provvedimenti del giudice ed i criteri di valutazione Natura ed effetti della sentenza La motivazione ed il sistema dei controlli Il patteggiamento in esecuzione Il patteggiamento ed. allargato Il patteggiamento sui motivi 652 CAPITOLO QUARTO GIUDIZIO ABBREVIATO di Filippo Giunchedi 1. Aspetti sistematici. Specialità del procedimento, cenni di diritto comparato e profili costituzionali Profili storici. Dal "patteggiamento del rito" al modello attuale passando attraverso gli interventi manipolativi della Consulta e delle Sezioni unite Il modello riformato. Dagli aneliti del legislatore alle resistenze culturali L'instaurazione del rito: a) la richiesta "semplice" b) La richiesta "condizionata" e) La richiesta "parziale" nei processi soggettivamente ed oggettivamente cumulativi Lo svolgimento del giudizio: a) profili generali b) La pubblicità dell'udienza e le prospettive nuove e) L'integrazione probatoria d'ufficio d) La modifica dell'imputazione Giudizio abbreviato e misure cautelari: i termini di fase La decisione: a) gli atti utilizzabili b) La sentenza e) H trattamento sanzionatorio L'appello 720

12 16. Il giudicato Le vicende della parte civile Gli abbreviati "atipici". Rinvio Giudizio abbreviato e giusto processo: quali scenari per l'accertamento della verità? 732 CAPITOLO QUINTO GIUDIZIO DIRETTISSIMO di Elvira e Nadia La Rocca 1. Profili storici e sistematici I connotati di "specialità" La funzione del giudizio direttissimo Le situazioni di evidenza probatoria Le diverse ipotesi. U modello bifasico per "convalida e contestuale giudizio" L'ipotesi di giudizio direttissimo consensuale L'ipotesi di giudizio direttissimo ad arresto già convalidato H giudizio direttissimo nei confronti di chi ha reso la confessione H "grave pregiudizio per le indagini": tra l'obbligatorietà e la discrezionalità nella scelta del rito Connessione di reati e giudizio direttissimo Profili procedurali. La scelta del giudice L'instaurazione del rito nei confronti di soggetto in vinculis L'instaurazione mediante citazione del soggetto "libero" La notifica al difensore La formazione del fascicolo dibattimentale Lo svolgimento del giudizio direttissimo La contestazione dell'imputazione e gli avvertimenti processuali all'imputato Dibattimento e controllo giurisdizionale sulla legittima instaurazione del rito L'accesso ai riti premiali attraverso la "conversione" La scelta del rito abbreviato , L'opzione del patteggiamento H giudizio direttissimo davanti al tribunale in composizione monocratica. Profili generali L'instaurazione e lo svolgimento Riflessionifinali.Rito direttissimo e processo "equo" 796

13 XVI INDICE pag- CAPITOLO SESTO GIUDIZIO IMMEDIATO di Maria Concetta Marzo 1. Profili strutturali del giudizio immediato tra sistema costituzionale e sistema dei riti speciali. Tipologie H giudizio immediato arichiestadel Pubblico Ministero I presupposti dellarichiestadel Pubblico Ministero: a) l'evidenza della prova b) L'interrogatorio dell'indagato e) H termine di novanta giorni d) Non pregiudizio grave per le indagini: un nuovo presupposto? Lo svolgimento del giudizio: la richiesta del Pubblico Ministero e la decisione del giudice per le indagini preliminari. La discussa applicabilità dell'art. 129 c.p.p Le conseguenze del rigetto della richiesta Le conseguenze derivanti dall'accoglimento della richiesta La trasformazione del rito Le ipotesi non ricomprese nella previsione del titolo IV del libro VI c.p.p.: il giudizio immediato arichiestadell'imputato Segue. U giudizio immediato conseguente all'opposizione al decreto di condanna La connessione Conclusioni 840 CAPITOLO SETTIMO TIPOLOGIE ATIPICHE DI GIUDIZIO DIRETTISSIMO E IMMEDIATO di Mario Antinucci Sezione I PREMESSE SISTEMATICHE 1. D processo di parti e i giudizi semplificati ed. atipici. H modello processuale europeo: dalle direttive del legislatore del 1988 alla effettiva incidenza della volontà delle parti sulle forme del rito Questioni problematiche comuni: priorità assoluta nella trattazione dei processi, attività preparatoria al contraddittorio ed effettività del diritto al controllo del Giudice 849

14 Sezione II IL GIUDIZIO DIRETTISSIMO pag. 1 H giudizio direttissimo obbligatorio nelle leggi speciali in chiave diacronica Forme atipiche di giudizio direttissimo tra diritto derogatorio e divieto di estensione analogica: i "tempi" come espressione dei "modi" di celebrazione del rito Le dinamiche dei giudizi semplificati atipici: controllo dei presupposti di instaurazione del rito direttissimo obbligatorio La presentazione all'udienza dell'imputato detenuto e la citazione dell'imputato libero innanzi al giudice naturale Accertamento sulla natura del reato contestato: tassatività e materialità della fattispecie penale in chiave di garanzia Formazione del fascicolo in dibattimento: il problema della mancata discovery degli atti e le scelte del difensore Il deposito della lista testi e l'esame incrociato: il rischio di prove a sorpresa e i limiti del controesame Modalità di calcolo dei termini di carcerazione preventiva e caducazione automatica: la ragionevole durata "de liberiate" Ipotesi di trasformazione del rito ed epiloghi atipici Le forme atipiche di direttissima nelle leggi speciali: in tema di armi ed esplosivi, atipicità del fatto e forme devianti limiti temporali di instaurazione del rito: speciali indagini Reati commessi con finalità di discriminazione razziale, etnica, nazionale, religiosa o di genocidio: tassatività e materialità della fattispecie penale Le direttive della Corte costituzionale Violenza negli stadi: l'atipicità del fatto di reato e la valida instaurazione del rapporto processuale nel direttissimo obbligatorio L'arresto in flagranza differita tra diritto derogatorio e divieto di estensione analogica: lo scopo del giudizio semplificato La violazione delle disposizioni sull'immigrazione clandestina: rito direttissimo ratione materiae con arresto obbligatorio in assenza di flagranza e presentazione immediata dell'imputato innanzi al Giudice di pace 891 Sezione III IL GIUDIZIO IMMEDIATO 1. Il "caso" del giudizio immediato ed. custodiale: limite temporale dell'istanza, modalità di calcolo della durata cautelare e incompatibilità con il giudizio monocratico nei casi a citazione diretta 895

15 xvni INDICE 2. Formazione del fascicolo dibattimentale: insidie dell'attività predibattimentale e strategie del difensore Lista testi e preparazione alla controprova: la "selezione" degli atti ex art. 130 disp. att. c.p.p L'ipotesi di richiesta di giudizio immediato "a doppia rilevanza": la presunta equipollenza delle forme di interrogatorio L'oppugnabilità del decreto che dispone il giudizio immediato ed. custodiale e le scelte del difensore 917 BIBLIOGRAFIA 921 pag- INDICE DELLA GIURISPRUDENZA 947 INDICE ANALITICO 965