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52 i dossier www.freefoundation.com LEZIONI AMERICANE PER MONTI 2 aprile 2012 a cura di Renato Brunetta

EXECUTIVE SUMMARY 2 Il presidente della Federal Reserve, la banca centrale americana, Ben Bernanke ha tenuto, tra il 20 e il 29 marzo 2012, quattro lezioni magistrali all Università George Washington sul tema La Federal Reserve e il suo ruolo nell economia di oggi ; La finalità delle lezioni è di illustrare come le crisi finanziarie del passato abbiano influenzato le decisioni della FED nella gestione della crisi degli ultimi anni (dal 2007-2008 ad oggi).

EXECUTIVE SUMMARY 3 Le riflessioni si concentrano sul ruolo delle banche centrali, sulla nascita della Federal Reserve negli Stati Uniti, sulle decisioni di politica monetaria e sulla funzione di prestatore di ultima istanza.

INDICE 4 Stabilità economica e finanziaria Panico finanziario Prestatore di ultima istanza Il gold standard La Federal Reserve La Grande Depressione Il cambio di rotta Cronologia della FED dal 1950 I tassi di interesse della FED dal 1990 a oggi La crisi del 2008 Prestatore di ultima istanza La crisi del 2008 Politica monetaria La politica di comunicazione Dati macro USA 2007-2012

STABILITÀ ECONOMICA E FINANZIARIA 5 Tutti i Paesi sovrani hanno una propria banca centrale, il cui ruolo consiste nel garantire: 1 2 Stabilità economica: inflazione bassa e stabile; livelli di crescita e di occupazione stabili. Stabilità finanziaria: vigilanza sul funzionamento del sistema finanziario; prevenzione di crisi finanziarie.

STABILITÀ ECONOMICA E FINANZIARIA 6 1 La banca centrale garantisce la stabilità economica attraverso lo strumento della politica monetaria, vale a dire fissando i tassi di interesse a livelli che consentano di: stimolare consumi, produzione e occupazione; contenere l inflazione. 2 La banca centrale garantisce la stabilità finanziaria attraverso la funzione di prestatore di ultima istanza, cioè fornendo liquidità (finanziamenti a breve termine) alle istituzioni finanziarie per prevenire, o contenere, episodi di panico sui mercati.

PANICO FINANZIARIO 7 Episodi di panico finanziario si verificano a seguito di improvvise perdite di fiducia in una o più istituzioni finanziarie; le istituzioni finanziarie non hanno le disponibilità liquide necessarie per rimborsare i clienti. i risparmiatori in blocco ritirano la liquidità depositata in banca;

PRESTATORE DI ULTIMA ISTANZA 8 Per prevenire, o contenere, episodi di panico sui mercati, la banca centrale deve poter concedere alle istituzioni finanziarie prestiti di breve termine, a fronte di garanzie reali; Le banche utilizzano la liquidità così ottenuta per soddisfare le richieste di rimborso dei clienti.

IL GOLD STANDARD 9 Per garantire la stabilità economica, fino al 1913 negli Stati Uniti vigeva, in alternativa alla banca centrale, il gold standard. In base a tale principio economico, il valore delle monete nazionali viene fissato in termini di quantità di oro. Problemi: la quantità di moneta in circolazione e, di conseguenza, il livello dei prezzi dipendono dalla quantità di oro disponibile, senza alcuna correlazione rispetto ai mutamenti delle condizioni economiche.

IL GOLD STANDARD 10 Nel gold standard : i Paesi sono vincolati a tassi di cambio fissi e gli effetti di politiche economiche sbagliate in uno di essi si propagano a macchia d olio in tutti gli altri; Per quanto sia preservata la stabilità dei prezzi nel lungo periodo, nel breve-medio termine si alternano cicli di inflazione e di deflazione.

LA FEDERAL RESERVE 11 La banca centrale degli Stati Uniti nasce con il Federal Reserve Act del 1913; Mandato: fungere da prestatore di ultima istanza; sopperire alle criticità del gold standard.

LA GRANDE DEPRESSIONE 12 La prima dura prova che la Federal Reserve ha dovuto affrontare come banca centrale è stata la Grande Depressione, durata dal 1929 fino all ingresso degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale, nel 1941.

LA GRANDE DEPRESSIONE 13 La FED ha risposto in maniera inadeguata alla crisi: non ha fornito alle istituzioni finanziarie la liquidità necessaria per fronteggiare l emergenza; non ha adempiuto, di fatto, il ruolo di prestatore di ultima istanza; per rispettare il gold standard ha adottato una politica monetaria restrittiva, inefficace nel contenere il crollo della produzione industriale, dei prezzi (deflazione) e dell occupazione.

IL CAMBIO DI ROTTA 14 Con l uscita dal gold standard, nel 1933, la Federal Reserve ha iniziato ad adottare una politica monetaria espansiva, orientata: alla crescita; a stimolare i consumi, la produzione e l occupazione; a contrastare la deflazione; a fornire liquidità alle istituzioni finanziarie.

CRONOLOGIA DELLA FED DAL 1950 15 1951-1970 William Martin 1979-1987 Paul Volcker 2006 - Ben Bernanke 1970-1978 Arthur Burns 1987-2006 Alan Greenspan inflazione e crescita non volatile inflazione e aspettative di inflazione e produzione non volatile inflazione alte tassi di interesse alti, crescita lenta e inflazione bassa (dal picco del 13% nel 1979-1980 al 4% nel 1987) politica economica espansiva e quantitative easing

I TASSI DI INTERESSE DELLA FED DAL 1990 A OGGI 16 8% 6% 5,50% 6,50% 5,25% 3% 1% 0,25% Dati Federal Reserve

LA CRISI DEL 2008 PRESTATORE DI ULTIMA ISTANZA 17 Avendo imparato dagli errori compiuti durante la Grande Depressione, la Federal Reserve, in ossequio al proprio ruolo di prestatore di ultima istanza, è intervenuta nella crisi del 2008 concedendo prestiti a breve termine alle banche, al fine di: contenere il panico sui mercati; ripristinare la fiducia dei risparmiatori; evitare il fallimento degli istituti di credito; riportare stabilità nel sistema finanziario americano.

LA CRISI DEL 2008 POLITICA MONETARIA 18 Al fine di promuovere sviluppo e crescita negli Stati Uniti e di riportare su un sentiero di stabilità l economia americana, la Federal Reserve ha utilizzato gli strumenti di politica monetaria a propria disposizione. In particolare: ha fissato tassi di interesse bassi, in maniera tale da stimolare i consumi, gli investimenti, la produzione e l occupazione; ha acquistato buoni del Tesoro americano e obbligazioni di società para-statali (quantitative easing).

LA POLITICA DI COMUNICAZIONE 19 A partire dal 2011, la Federal Reserve ha adottato un piano di comunicazione improntato alla trasparenza. In questo modo, imprese e cittadini americani: sono sempre al corrente delle decisioni, e delle motivazioni delle decisioni, di politica monetaria della banca centrale; sono nelle condizioni di orientare al meglio i propri comportamenti nel lungo periodo (es. acquisti di beni durevoli e investimenti).

LA POLITICA DI COMUNICAZIONE 20 Infine, la credibilità della Federal Reserve e l assunto impegno a garantire la stabilità dei prezzi consente di tenere bassa l inflazione e le aspettative di inflazione (è stato pubblicamente definito per il medio termine un obiettivo al 2%).

DATI MACRO USA 2007-2012 21 PIL REALE Miliardi di dollari TASSO DI DISOCCUPAZIONE % I rettangoli grigi indicano periodi di recessione Dati Federal Reserve