Strutture residenziali per anziani: lo scenario attuale. Confronto tra le Regioni e con altri Paesi europei



Documenti analoghi
Gli standard del personale nel servizio residenziale per l anziano l non autosufficiente

Italia divisa: le disomogeneità territoriali nella gestione dell anziano fragile sul territorio

NON-AUTOSUFFICIENZA E ALZHEIMER IN ITALIA E LOMBARDIA

SVILUPPARE LE CURE DOMICILIARI SOCIO-SANITARIE RICOMPONENDO LE RISORSE

Cure Domiciliari. Corso Elettivo Malato a casa 23 gennaio 2012

L'assistenza domiciliare nella realtà piemontese: attività e costi

CERGAS Obiettivi e forme d intervento in ambito di long term care

GLI INTERVENTI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA IN TRENTINO

L assistenza domiciliare integrata nella ASL di Lecce. Cabina di regia aziendale Polo didattico

DALLE COMPLESSITÀ DI SISTEMA ALLA COMPLESSITÀ DEGLI ENTI GESTORI

Sportello informativo - Distretto di Ostiglia cead.distretto.ostiglia@aslmn.it

Il percorso assistenziale alla non autosufficienza:

Il 38% delle strutture residenziali per anziani sono a gestione pubblica, il 58% a gestione privata ed il rimanente 4% a gestione mista.

Il mercato del credito tra sviluppo economico ed equità sociale

CeRGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale. Nuovi modelli per la Long Term Care?

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane

La valutazione come occasione di confronto per la programmazione del Piano di Zona. Giovanni Bertin

LE POLITICHE SOCIOSANITARIE Relative alle IPAB - ASP CON RIFERIMENTO ALLA MAPPA-RETE

Il Welfare come layout del lavoro di comunità

L incontro fra domanda e offerta di lavoro e i servizi per l impiego

LE OPPORTUNITÀ OCCUPAZIONALI NEI SERVIZI DEL

LE RISPOSTE PER LE PERSONE ANZIANE NON AUTOSUFFICIENTI: BISOGNI, SERVIZI E SPESA. Tiziano Vecchiato Rovigo, 23 novembre 2011

Le politiche per gli anziani non autosufficienti e le loro famiglie nel quadro normativo della Lombardia

CERGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale

Assistenza Sanitaria Integrativa Commercio Turismo Servizi e Settori Affini

Le cure domiciliari nella programmazione nazionale. Carola Magni Ministero della Salute

Le cure domiciliari nel sistema di welfare in Italia e in Lombardia. Antonio Guaita Fondazione Golgi Cenci Abbiategrasso a.guaita@golgicenci.

A.P.S.P. "S. Spirito - Fondazione Montel"

EUROPA Una strategia per una crescita Intelligente Sostenibile Inclusiva. Eurosportello-Unioncamere. del Veneto

Dossier rincari ferroviari

SISTEMI DI WELFARE E INTERVENTI PER LA LONG TERM CARE

IL GOVERNO CLINICO IN RSA. Aggiornamento per Responsabili Sanitari delle RSA Brescia 2014

Residenzialità per anziani non autosufficienti: la qualità delle strutture a confronto in cinque Regioni

) NOMI (TN)

Censimento delle strutture per anziani in Italia

8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance

TREND E COMPONENTI DI SPESA PUBBLICA IN MATERIA DI NON AUTOSUFFICIENZA

Firenze, giugno 2014 LE SFIDE DEL WELFARE. La sostenibilità di un modello di copertura universale contro il rischio di non autosufficienza

Piano di Zona La formazione per i volontari La rete sociale Servizi di Assistenza Domiciliare

Continuità dell assistenza

Le politiche integrate per l accesso ai servizi socio-assistenziali e sanitari. Raffaella Vitale Direttore Politiche Sociali Regione Piemonte

Indice delle tavole statistiche su cd-rom

CITTA DI MORBEGNO Provincia di Sondrio

Indice delle tavole statistiche su cd-rom

4. I figli nelle separazioni e nei divorzi

Il ruolo delle Aziende ULSS nel garantire prestazioni, sviluppare innovazione, promuovere buone prassi

IV edizione del Workshop Le regioni italiane: ciclo economico e dati strutturali

ISEE: Modelli a confronto

L ASSISTENZA PSICOLOGICA NELLE RESIDENZE PER ANZIANI. Raffaella Bonforte - Angelita Volpe

Il Sistema Sanitario Italiano esiste ancora?

ASP Azienda di Servizi alla Persona Istituzioni Assistenziali Riunite di Pavia V.le Matteotti, Pavia. Carta dei Servizi

I servizi per anziani non autosufficienti

4 Convegno Nazionale I Confidi a sostegno del credito alle PMI


L ORGANIZZAZIONE SI RACCONTA

PATTO DI STABILITA INTERNO: L OPZIONE REGIONALIZZAZIONE

I percorsi assistenziali nel post-acuto: la riabilitazione

APPENDICE STATISTICA - VII RAPPORTO ANNUALE La Cultura serve al presente - 24 marzo 2011

L invecchiamento demografico: Un fenomeno mondiale

Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index

imprese, sta attraversando una fase di lunga ed intensa recessione che si protrae da anni. La crisi si inserisce ovvia-

ALLEGATI GRAFICI E TABELLARI

BIANCA DELLA VALLE CASA DI RIPOSO

PROGRAMMAZIONE DEI CONTROLLI SULLE UNITÀ D OFFERTA SOCIO-SANITARIE

I confidi e il credito alle piccole imprese durante la crisi

Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga

Conferenza Stampa. Garanzia Giovani. Roma, 10 dicembre 2014

TABELLA LE STRUTTURE SCOLASTICHE IN ITALIA: STOCK, UNITÀ LOCALI, ADDETTI

CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE UFFICIO DI STATISTICA PROGRAMMA STATISTICO NAZIONALE MODELLO MGG00129

COOPERATIVASOCIALE SOCIETA DOLCE LA DOMICILIARITA IN VAL CAVALLINA


ALZHEIMER ED ANZIANI CON DETERIORAMENTO COGNITIVO ASSISTENZA DOMICILIARE E CENTRO

COMUNICATO STAMPA presente sul sito:

MERCATO MUTUI: CRESCE DEL 21,2% IL MERCATO DEI MUTUI IN PIEMONTE

I trasferimenti ai Comuni in cifre

D.M. 21 maggio 2001, n. 308 Requisiti strutture a ciclo residenziale Preambolo, Art.1, Art.2, Art. 3, Art. 4, Art. 5, Art. 6, Art. 7, Art. 8, Art.

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI

ECONOMIA E GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI E SANITARI II PARTE I SERVIZI SANITARI

Alcol e giovani I rischi e le tendenze

La produzione di uva e di vino Anno 2005

Il turismo incoming: situazione attuale e prospettive. Fabrizio Guelpa Direzione Studi e Ricerche

ANALISI COSTO DEL PERSONALE INTERNALIZZAZIONE DI TUTTE LE CASE RESIDENZE PER ANZIANI IN GESTIONE AD ASP FIDENZA. (elaborazione ParmaDaily.

Non profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari

La Liguria all interno del contesto nazionale

Indice delle tavole statistiche

Catalogo ECM. Attività formative e servizi

L'IMPORTANZA DEL BENCHMARKING: L'ESPERIENZA LOMBARDA DELL'OSSERVATORIO SETTORIALE SULLE RSA

ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA

L assegno di cura: uno strumento dell integrazione socio sanitaria a supporto dell assistenza a domicilio per le persone non autosufficienti

WORKSHOP BEST PRACTICE E INNOVAZIONE NELLE RSA: ESPERIENZE A CONFRONTO 3 Edizione

Innovazione della PA locale e innovazione del contesto territoriale. Stefano Kluzer,, Coord. scientifico rete CRC

FIDUCIA DEI CONSUMATORI

PERSONALE: funzioni, profili, requisiti, tempi di adeguamento.

CENTRO DI SERVIZI PER PERSONE ANZIANE NON AUTOSUFFICIENTI SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO SI NO

Le Segnalazioni di Sofferenze Bancarie in Italia negli anni

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA

PICCOLE IMPRESE: CON MENO CREDITO E IN AUMENTO LA PIAGA DELL USURA

totale Dal punto di vista settoriale sono particolarmente vivaci le imprese appartenenti al comparto editoria, telecomunica-


Il documento viene adeguato sulla base delle evoluzioni regolamentari e normative disposte dalle istituzioni competenti ai vari livelli.

Transcript:

Strutture residenziali per anziani: lo scenario attuale. Confronto tra le Regioni e con altri Paesi europei Cristiano Gori Unicatt & Irs, Milano, Lse, Londra Seminario Progetto regionale INQUA Bologna, 26 marzo 2014

1. Obiettivo e percorso

Questa relazione Obiettivo Proporvi alcuni spunti sulle strutture residenziali per anziani grazie al confronto con altre Regioni e con altri Paesi Percorso L offerta di servizi residenziali Il mix di interventi La crisi del welfare La qualità Per saperne di più

2. L offerta di servizi residenziali

Dotazione posti letto complessivi e tasso anziani non autosuff. ospiti nei presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari per livello di assistenza sanitaria erogata in alcune Regioni. Presenze al 31/12 2010 ( % pop. anziana) REGIONE P.l. presidi residenziali Livello di assistenza sanitaria Assente Basso Medio Alto Totale Piemonte 4,0 0,2 0,1 1,7 0,7 2,5 Valle d Aosta 6,7 0,0 0,6 0,7 2,3 3,6 Liguria 3,0 0,0 0,8 0,8 0,2 1,9 Lombardia 3,7 0,0 0,1 1,9 1,3 3,3 Trentino-Alto Adige 4,3 0,0 0,1 1,5 2,7 4,3 Veneto 3,6 0,0 0,9 1,6 0,4 2,9 Friuli-Venezia Giulia 3,9 0,0 0,5 1,6 0,8 2,9 Emilia-Romagna 3,3 0,0 0,4 1,8 0,3 2,5 Toscana 2,0 0,0 0,1 0,9 0,4 1,4 Umbria 1,3 0,0 0,1 0,6 0,2 0,9 Marche 2,4 0,2 1,1 0,0 0,3 1,6 Valore medio Italia 2,5 0,0 0,2 1,0 0,5 1,8 Fonte: Istat, 2012

L evoluzione della residenzialità in Lombardia, Veneto, Emilia R, Toscana Regione Strutture resid. anno 2005, % p.l. ogni 100 a. >75 Lombardia 6,6 5,9 Veneto 6,3 5,6 Emilia Romagna 4,2 4,1 Strutture resid. anno 2012, % p.l. ogni 100 a. >75 Toscana 2,5 (anno 2004) 2,7 (anno 2010) Fonte: ns. elaborazione su dati regionali, anni vari

3. Il mix di interventi

Dotazione p. letto complessivi e tasso di anziani non autosufficienti ospiti nei presidi residenziali socio-assistenziali al 31/12/ 2010 ( % pop. anziana); tasso di anziani seguiti in ADI al 31/12/2012 (% pop. anziana) REGIONE P.l. presidi residenziali ADI Piemonte 4,0 2,1 Valle d Aosta 6,7 0,4 Liguria 3,0 4,0 Lombardia 3,7 2,1 Trentino-Alto Adige 4,6 0,4 Veneto 3,6 6,3 Friuli-Venezia Giulia 3,9 3,5 Emilia-Romagna 3,3 11,9 Toscana 2,0 2,0 Umbria 1,3 7,9 Marche 2,4 3,0 Italia 2,5 4,3 Fonte: Istat, 2012 e Istat, 2013

Dotazione p. letto complessivi e tasso di anziani non autosufficienti ospiti nei presidi residenziali socio-assistenziali al 31/12/ 2010 ( % pop. anziana); indicatore di sforzo ADI riferito alla pop. anziana in alcune Regioni. REGIONE P.l. presidi residenziali indicatore di sforzo ADI * Piemonte 4,0 29,4 Valle d Aosta 6,7 24,4 Liguria 3,0 91 Lombardia 3,7 76 Trentino-Alto Adige ** 4,6 25,2 Veneto 3,6 55 Friuli-Venezia Giulia 3,9 25,2 Emilia-Romagna 3,3 238 Toscana 2,0 44 Umbria 1,3 102,7 Marche 2,4 87 Italia 2,5 86 * Ottenuto moltiplicando la % di ultra 65enni seguiti al 31/12/2012 per le ore medie di assistenza erogate al 31/12/2010. ** Dato ricavato moltiplicando la % di anziani in carico nell intera Regione per le ore medie di assistenza erogate nella sola Prov. Autonoma di Trento Fonte: ns. elaborazione su Istat, 2012 e Istat, 2013

Confronto tra l evoluzione di residenzialità e ADI in Lombardia, Veneto, E.R. e Toscana Regione Strutture resid. anno 2005, % p.l. ogni 100 a. >75 Strutture resid. anno 2012, % p.l. ogni 100 a. >75 ADI anno 2005 % di a.> 65 su totale pop. anziana Lombardia 6,6 5,9 3,2 4,0 ADI anno 2012 % di a.> 65 su totale pop. anziana Veneto 6,3 5,6 5,0 5,5 Emilia Romagna 4,2 4,1 5,4 11,9 Toscana 2,5 (anno 2004) 2,7 (anno 2010) 2,1 2,0 Fonte: ns. elaborazione su dati Istat, anni vari, e su dati regionali, anni vari

Confronto tra l evoluzione dei servizi SAD e ADI in Lombardia, Veneto, E.R. e Toscana Regione SAD anno 2005, % di a. > 65 su totale pop. anziana SAD anno 2010, % di a. > 65 su totale pop. anziana ADI anno 2005 % di a.> 65 su totale pop. anziana ADI anno 2012 % di a.> 65 su totale pop. anziana Lombardia 1,7 1,7 3,2 4,0 Veneto 1,8 1,4 5,0 5,5 Emilia Romagna 1,9 1,4 5,4 11,9 Toscana 1,2 0,8 2,1 2,0 Fonte: ns. elaborazione su dati Istat, anni vari

Percentuale di utenti anziani seguiti nei servizi domiciliari, residenziali e beneficiari di prestazioni economiche in Inghilterra, Italia, Germania e Svezia, anno 2010 Servizi domiciliari Servizi residenziali Prestazioni economiche Inghilterra Italia Germania (a.2009) Svezia 3,0 5,2 3,0 9,1 2,0 1,9 4,6 6,5 23,6 12,5 3,8 n.d. Fonte: ILPN

Percentuale di utenti anziani seguiti nei servizi domiciliari, residenziali e beneficiari di prestazioni economiche in Inghilterra, Italia, Germania e Svezia. Confronto tra l anno 2000 e l anno 2010 Inghilterra Italia Germania Svezia 2000 2010 2000 2010 1999 2009 2000 2010 Servizi domiciliari Servizi residenziali Prestazioni economiche 3,9 3,0 3,8 5,2 2,8 3,0 9,1 9,1 2,6 2,0 1,4 1,9 5,3 4,6 8,3 6,5 20,3 23,6 5,5 12,5 3,8 3,8 n.d. n.d. Fonte: ILPN

Spesa pubblica per anziano, in ppp, fonte ILPN 7000 6000 5000 4000 3000 2000 Admin Ins tu ons Cash HCBS 1000 0 Sweden 2010 Japan 2010 England 2010 Italy 2009 US 2010 Germany 2009

4. La crisi del welfare

La crisi: aspetti sensibili Difficoltà dei gestori nel rispetto degli standard normativi Difficoltà nell adempiere ai compiti assistenziali Deterioramento del patrimonio strutturale del sistema di offerta La novità dei posti vuoti

5. La qualità

Riferimenti normativi e dimensioni previste per le strutture residenziali in Lombardia, Veneto, Emilia R. Toscana Tipologia struttura Rif. normativo Dimensioni previste Lombardia RSA Veneto D.g.r. n. 7435/2001 e All. Circolare 31/2004 (personale) strutture 20-120 p.l. moduli 10-20 p.l. UO minor carico assistenziale UO elevato carico assistenziale Emilia-Romagna disabilità grado moderato disabilità grado severo elevato bisogno sanitario disturbi comportamento Toscana RSA/modulo base RSA/disabilità motoria RSA/disabilità cognitiva RSA/stati vegetativi persistenti D.g.r. n. 84/2007 D.g.r. n. 514/2009 e D.g.r. n. 2110/2009 D.P.G.R. 26 marzo 2008, n. 15/R, All. A strutture max 120 p.l. nuclei max 30 p.l strutture max 75 p.l. (calcolo standard personale su nuclei 60 p.l.) strutture max 80 p.l. nuclei max 40 p.l. standard personale indicati per moduli 40 p.l. Fonte:NNA 4 Rapporto

Standard di assistenza medica nelle strutture residenziali in Lombardia, Veneto, Emilia R., Toscana Tipologia struttura Assistenza medica Note Lombardia RSA Secondo PAI - Veneto UO minor carico assistenziale - La presenza di personale medico UO elevato carico assistenziale - deve essere garantita dalla ULSS di riferimento Emilia-Romagna disabilità grado moderato 1,7 (resp.) + (1,7 5,1) Previsto obbligatoriamente disabilità grado severo 1,7 (resp.) + (1,7 5,1) accesso programmato di un responsabile sanitario di elevato bisogno sanitario 1,7 (resp.) + (1,7 5,1) struttura disturbi comportamento 1,7 (resp.) + (1,7 5,1) e di un ulteriore medico Toscana RSA/modulo base - RSA/disabilità motoria 2,6 RSA/disabilità cognitiva 2,6 RSA/stati vegetativi persistenti 2,6 Assistenza medica specialista per 624 ore l anno in un modulo da 40 p.l. Fonte:NNA 4 Rapporto

Standard minutaggio giornaliero di infermieristica e tutelare in Lombardia, Veneto, Emilia R., Toscana Tipologia struttura Lombardia Infermiere coordinatore Ass. infermieristica Infermiere coordinatore OSS (+ coord) OSA Ass. tutelare OSS (+ coord) OSA RSA (1) n.a. n.a. n.a. n.a. Veneto UO minor carico assistenziale 20,6 3,4 123,4 - UO elevato carico assistenziale 25,7 3,4 128,6 - Emilia-Romagna disabilità grado moderato 25,7 5,1 99,5 - disabilità grado severo 25,7 5,1 118,7 - elevato bisogno sanitario 25,7 5,1 154,3 - disturbi comportamento 25,7 5,1 154,3 - Toscana RSA/modulo base 26,9-134,3 RSA/disabilità motoria 33,5-134,3 RSA/disabilità cognitiva 33,5-141 RSA/stati vegetativi persistenti 33,5-141 1 La Regione Lombardia non indica tempi di assistenza standard per ciascun operatore professionale, ma indica solo l ammontare complessivo dell assistenza (750 minuti a settimana per ospite per autorizzazione e 901 per accreditamento): questo lascia alle singole strutture la liberta di programmare l assistenza a livello individuale, fatta salva la necessita di garantire la presenza di determinate figure professionali (medico, infermiere, fisioterapista, animatore od operatore socio-educativo/professionale, ASA, OTA, OSS nei limiti della disponibilità di questi operatori) e di altri vincoli generici. Fonte: NNA, 4 Rapporto.

Standard minutaggio giornaliero di altre forme di assistenza sociosanitaria e animazione in Lombardia, Veneto. Emilia Romagna, Toscana Altro tipo di assistenza sociosanitaria Tipologia struttura Psicologo Ass. sociale Ter. Occ. FKT Animazione Lombardia RSA n.a. n.a. n.a. n.a. n.a. Veneto UO minor carico assistenziale 2,6 2,6 - - 5,1 UO elevato carico assistenziale 2,6 2,6 - - 5,1 Emilia-Romagna disabilità grado moderato PAI - - 5,1 5,1 disabilità grado severo PAI - - 5,1 5,1 elevato bisogno sanitario PAI - - 5,1 5,1 disturbi comportamento PAI - - 5,1 5,1 Toscana RSA/modulo base - - - 6,7 6,7 RSA/disabilità motoria - - - 13,4 6,7 RSA/disabilità cognitiva - - - 10 6,7 RSA/stati vegetativi persistenti - - - 6,7 6,7 Fonte: NNA, 4 Rapporto.

Messaggi dal monitoraggio Ocse Due strade verso la qualità: clinical aspects of care e social outcomes I sei indicatori di clinical aspects of care + utilizzati: piaghe da decubito, cadute, contenzione, medicazioni/farmaci inappropriati, perdita di peso, depressione Difficoltà in molti paesi a costruire adeguati sistemi informativi su qualità

Politiche per la qualità (OCSE) STRUMENTI ESEMPI Regulation and control over inputs Care quality and elderly protection legislation Minimum quality standards Accreditation and certification of providers and organisations Monitoring and standardisation of processes Needs assessment Care planning Practice guidelines System improvment through incentives Pay for performance Users choice Public reporting and grading

6. Per saperne di più

Network Non Autosufficienza (N.N.A.) www.maggioli.it/rna

International Long-term Care policy Network (ILPN) International Conference on Evidence-based Policy in Long-term Care London School of Economics and Political Science (LSE), London, 31 st August - 3 rd September 2014. www.ilpnetwork.net

Grazie per l attenzionel