Revisione dei capitoli delle GMP: stato dell arte



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9 INFODAY medicinali veterinari Revisione dei capitoli delle GMP: stato dell arte Anna Rita Villani Dirigente chimico, Ufficio 05 Roma, 21 maggio 2015

le EuGMP sono abbastanza «datate» Direttiva 91/412/CE D.M. 08.11.93 n. 43 Norme di Buona Fabbricazione (volume 4) «La qualità si produce e non si controlla»

Revisione dei capitoli delle GMP: stato L applicazione delle Good Manufacturing Practice deve essere intesa come un processo dinamico che deve progredire con l evolversi della tecnologia a disposizione, tenendo presente quello che è l obiettivo principale: garantire la qualità del farmaco. In questo senso può essere inteso il termine inglese current che spesso precede la sigla GMP (cgmp), proprio a sottolineare il concetto che le buone pratiche di fabbricazione non sono un qualcosa di definito una volta per tutte, ma un insieme di norme e linee-guida che riflettono lo stato della conoscenza tecnologica, con l unico fine di promuovere un continuo miglioramento delle condizioni entro le quali si sviluppa il processo di fabbricazione di un farmaco.

2014 2015 2011 2013 Capitoli 1,7 Capitoli 2,6 Parte II API 2010 Capitolo 4, Annex 11 2009 Parte III Annex 1

Revisione dei capitoli delle GMP: stato

In quasi tutti i capitoli delle EU GMP in occasione della pubblicazione degli aggiornamenti normativi degli ultimi anni, sono stati introdotti numerosi riferimenti al Quality Risk Management, a riprova che esso è ormai parte integrante del pensiero e della cultura farmaceutica. QRM è da anni applicato all interno dei diversi e tipici contesti GMP (gestione efficace delle Non Conformità e CAPA, Cleaning Validation, gestione dei Fornitori e degli audit, tarature e manutenzioni.) Anche gli ultimi aggiornamenti utilizzano il QRM come strumento di valutazione e analisi dei diversi processi che si incontrano nelle attività legate alla produzione farmaceutica.

Crescita esponenziale della richiesta di applicazione del Quality Risk Management nelle GMP: Capitolo 5 «Produzione»: nella nuova versione la parola «RISK» viene citata 22 volte, nel documento precedente la Parola «RISK» veniva citata 6 volte Capitolo 8 «reclami, difetti di qualità e ritiro del prodotto»: nella nuova versione la parola «RISK» citata 23 volte, nel documento precedente la parola «RISK» non veniva MAI citata!

Capitolo 3 «locali e apparecchiature» Le parole chiave: «cross contamination» «toxicological evaluation»

CROSS CONTAMINATION: deve essere impedita da una adeguata progettazione e gestione degli impianti di produzione. Le misure per prevenire la contaminazione crociata devono essere commisurate ai RISCHI. Per valutare e controllare i rischi devono essere utilizzati i principi del QRM. A seconda del livello di Rischio può essere necessario dedicare locali e attrezzature per la produzione e/o il confezionamento.

Impianti DEDICATI sono NECESSARI per la produzione quando un medicinale presenti un rischio in quanto: i. Il rischio NON può essere adeguatamente controllato con misure operative e/o tecniche; ii. iii. I dati scientifici della «valutazione tossicologica» NON supportano un rischio controllabile (ad es. sostanze ad alto potere sensibilizzante come i betalattamici); I limiti di residui, derivati dalla valutazione tossicologica, non possono essere determinati in modo soddisfacente con un metodo analitico convalidato.

TOXICOLOGICAL EVALUATION: GMP Parte III: Linea guida sulla valutazione tossicologica

TOXICOLOGICAL EVALUATION: Dal 1 giugno 2015 per ogni nuovo medicinale prodotto su linee condivise; Entro il 1 dicembre 2015 per medicinali già prodotti alla data del 31 maggio in impianti di produzione condivisi, dove vengono prodotti anche medicinali ad uso umano; Entro il 1 giugno 2016 per quanto riguarda i medicinali ad uso veterinario già prodotti alla data del 31 maggio 2015 in impianti di produzione condivisi.

Capitolo 5 «produzione» Le parole chiave: «cross contamination» «selezione, qualifica ed approvazione dei fornitori» «Tracciabilità della supply chain» «analisi delle materie prime» «restrizioni sulle scorte»

CROSS CONTAMINATION: Sono state introdotte modifiche alle sezioni da 17 a 21, per migliorare gli aspetti della prevenzione della contaminazione crociata in linee di produzione condivise. E stato introdotto, nella sezione 5.20, il concetto di valutazione basata sul Quality Risk Management, che comprende sia la «potency evaluation» che la «toxicology evaluation» per valutare e controllare i rischi di cross contamination in linee di produzione condivise. L'esito del processo del QRM deve essere la base per determinare la portata delle misure tecniche e organizzative necessarie per eliminare o controllare i rischi della contaminazione crociata (la misura entro cui i locali e le attrezzature devono essere dedicati a un particolare prodotto o famiglia di prodotti)

SELEZIONE, QUALIFICA ED APPROVAZIONE DEI FORNITORI: sono state apportate modifiche alle sezioni da 27 a 30 ed è stata introdotta una nuova sezione sulla qualifica dei fornitori (produttori, importatori, distributori); le procedure per l acquisto e l accettazione dei materiali, inclusi i materiali di confezionamento critici, devono far parte del sistema di gestione della Qualità e coinvolgere persone capaci di valutare i rischi associati; le procedure di valutazione dei fornitori di materie prime devono prendere in considerazione tutti gli aspetti della produzione delle materie prime; I fornitori di API e di materie prime critiche devono essere periodicamente ispezionati e le ispezioni devono essere condotte sulla base del RISCHIO.

TRACCIABILITA DELLA SUPPLY CHAIN: la tracciabilità della catena di fornitura di ogni materia prima deve essere valutata e sottoposta a riesame periodico; è necessario un documento che illustri dove ciascun API è prodotto, processato e manipolato prima dell uso, comprensivo del nome ed indirizzo del produttore, distributore, fornitore, trader/broker. ANALISI DELLE MATERIE PRIME: Sono state inserite le sezioni 35 e 36 per chiarire e armonizzare i test da eseguire sugli starting materials; i produttori di medicinali sono responsabili delle analisi delle materie prime; possono utilizzare i risultati delle analisi (parziali o totali) del produttore ma DEVE essere eseguito almeno il test di identità su ogni contenitore; deve essere posta particolare attenzione alla distribuzione, con particolare attenzione alle condizioni di conservazione. RESTRIZIONE DELLE SCORTE: il produttore deve riferire tempestivamente al titolare dell AIC qualsiasi impedimento nelle operazioni di produzione che possa comportare restrizioni nella fornitura.

Capitolo 8 «reclami, difetti di qualità e ritiro del prodotto» Le parole chiave: «Quality Risk Management» «difetti di qualità»

QUALITY RISK MANAGEMENT: nell ambito delle indagini sui difetti di Qualità e/o dei reclami devono essere applicati i principi del QRM; DIFETTI DI QUALITA : è stata introdotta la gestione dei difetti di qualità oltre che dei reclami; è stata enfatizzata la necessità di indagare sulle cause e sulle azioni preventive che devono essere messe in atto al fine di evitare il ripetersi dell evento.

Il futuro delle GMP nel Paese delle Meraviglie -Vorresti dirmi quale strada devo prendere? -chiese Alice al Gatto -Dipende molto da dove vuoi andare.. -rispose il Gatto -Poco m'importa dove andare... -disse Alice -Allora importa poco sapere quale strada devi prendere.. -soggiunse il Gatto