L Information Technology per l innovazione delle imprese edili



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L Information Technology per l innovazione delle imprese edili Manuale per l imprenditore edile Con il patrocinio di

L Information Technology per l innovazione delle imprese edili Manuale per l imprenditore edile Realizzato da Microsoft in collaborazione con 3

SOMMARIO PREFAZIONE 6 INTRODUZIONE 8 IL SETTORE DELL EDILIZIA: GLI ATTORI DELLA FILIERA E IL QUADRO ECONOMICO 9 QUADRO DEL SETTORE E ANDAMENTO ECONOMICO 10 GLI ATTORI CHE COSTITUISCONO LA FILIERA 14 PECULIARITÀ OPERATIVE DEL SETTORE E TREND EVOLUTIVI 25 I MODELLI ORGANIZZATIVI DELLE IMPRESE EDILI 31 L ORGANIZZAZIONE IMPRENDITORIALE NELLE PMI EDILI 32 IL MODELLO IMPRENDITORIALE 32 DAL MODELLO IMPRENDITORIALE AL MODELLO ORGANIZZATIVO 37 PERCHÉ È IMPORTANTE DEFINIRE I PROCESSI AZIENDALI 42 IL RUOLO DELL INNOVAZIONE NELLE IMPRESE EDILI E GLI STRUMENTI PER SUPPORTARLA 43 COME LE TECNOLOGIE E SOLUZIONI INFORMATICHE SUPPORTANO L INNOVAZIONE NELLE PMI DELL EDILIZIA 51 LE PICCOLE IMPRESE/IMPRESE ARTIGIANE 53 LE MEDIE IMPRESE 63 COME PIANIFICARE E REALIZZARE PROGETTI DI INNOVAZIONE 83 L APPROCCIO DA ADOTTARE 84 COME VALUTARE LA SOLUZIONE DA IMPLEMENTARE? 87 PIANIFICARE E REALIZZARE I PROCESSI INNOVATIVI 89 LE CRITICITÀ E I FATTORI DI SUCCESSO DI UN PROGETTO 92 4

COME MISURARE I VANTAGGI CONSEGUIBILI 95 I VANTAGGI CONSEGUIBILI DALLE SOLUZIONI INNOVATIVE 96 COME VALUTARE L INVESTIMENTO E ACCEDERE AGLI STRUMENTI FINANZIARI 101 COSTO DI INVESTIMENTO E COSTO DEL NON INVESTIMENTO 102 COME REPERIRE GLI STRUMENTI FINANZIARI 106 LE AGEVOLAZIONI ECONOMICHE OFFERTE DA MICROSOFT ALLE PMI 107 COSA CHIEDERE AI FORNITORI 109 IL COMPORTAMENTO DELL IMPRENDITORE 110 COSA CHIEDERE AL FORNITORE 111 QUALI RISPOSTE DA MICROSOFT 113 CONCLUSIONI 115 APPENDICE 1: Esempi di Soluzioni Software di Microsoft e dei suoi Partner 117 LA PREVENTIVAZIONE IN 8 CLIC 119 LE RILEVAZIONI DI MANODOPERA, ATTREZZATURE E AVANZAMENTO LAVORI IN CANTIERE 125 IL CONTROLLO ECONOMICO DELLA COMMESSA IN 5 STEP 131 RIFERIMENTI SOFTWARE 142 APPENDICE 2 143 CODIFICAZIONE DEI PRODOTTI E DEI PROCESSI COSTRUTTIVI IN EDILIZIA: LA BANCA DATI DEI COSTI DI COSTRUZIONE 144 INDICE FIGURE 156 5

PREFAZIONE L industria delle costruzioni italiana ha vissuto negli ultimi 8 anni una ripetuta fase di congiuntura favorevole risultando il settore produttivo più vitale sia per la crescita del PIL, sia per la crescita della occupazione del Paese. Per rispondere adeguatamente alle esigenze di trasformazione del territorio, le imprese di costruzioni sono da tempo impegnate in un processo di ristrutturazione organizzativa e strutturale. Il mestiere del costruire è da sempre attività complessa, sempre diversa in ogni intervento, mai uguale, mai standardizzata. Per il governo della complessità (considerata la frantumazione dimensionale delle imprese e la strumentazione gestionale disponibile) sino ad oggi è stato privilegiato il percorso della semplificazione organizzativa. Questo modello però ha esasperato la compressione dei costi, l elusione degli adempimenti, la rincorsa alla quantità a discapito della qualità ed ha prodotto risultati spesso non corrispondenti alle esigenze ed alle aspettative della domanda. Soprattutto ha creato diffidenza tra la domanda e l offerta la cui relazione, troppo spesso, viene relegata nel vortice della conflittualità anziché nello spirito costruttivo della collaborazione. Nel quadro del mercato globale lo sviluppo del Paese, oggi più che mai, pone l esigenza di ottimizzare le infrastrutture per la competitività del sistema economico e di migliorare la qualità della vita per l attrattività delle città. Ciò rende ancora centrale il ruolo dell industria delle costruzioni. Le imprese se vogliono svolgere compiutamente questo ruolo debbono necessariamente evolvere dalla semplificazione organizzativa ad un nuovo modello di governo delle complessità. Una evoluzione in primo luogo culturale (per cui è utile il passaggio generazionale della nuova classe imprenditoriale), ma soprattutto una evoluzione organizzativa, tecnologica e strumentale. Già nel passato l industria delle costruzioni si è misurata con le tecnologie informatiche. Un rapporto subito più che governato, che ha mutuato pratiche e tecniche gestionali pensate per altri comparti produttivi e che ha rappresentato più un vantaggio per l industria informatica che un servizio al settore delle costruzioni. 6

OGGI LE TECNOLOGIE APRONO NUOVI SCENARI. La costruzione di una rete tra le imprese per l ottimizzazione di funzioni condivise (consorzi d acquisto, marchi di qualità, gestione del parco mezzi, ricerca e sviluppo, business innovativi, sicurezza del lavoro, formazione); la creazione di una rete tra gli attori della filiera (progettista, committente, imprese, fornitori, subappaltatori); la creazione di una rete tra le imprese e le istituzioni a cui è demandato il compito di verificare gli adempimenti (responsabilità solidale); l interoperatività dei processi aziendali (progettazione, offerta, contrattualistica, pianificazione, produzione, rilevazione e rendicontazione, amministrazione e controllo), l operatività a remoto tra sedi e luoghi diversi (sede centrale, cantiere, ecc.), sono una necessità imprescindibile del nuovo modello organizzativo per il governo delle complessità. Se gli scenari sono tecnologicamente possibili, perché diventino pratica di successo, non bisogna sottovalutare lo scetticismo conseguente alle negative esperienze del passato. Soprattutto non bisogna dimenticare che cultura e tecnologia senza interoperatività degli attori e dei fattori del processo non sono sufficienti. In uno scenario caratterizzato dalla presenza nel processo costruttivo di attori plurimi, ognuno autonomo ed indipendente, serve la consapevolezza della inderogabile necessità di un linguaggio condiviso, di una semantica comune nella individuazione degli elementi e dei fattori della produzione senza la quale qualsiasi tecnologia è inutile e qualsiasi cultura è insufficiente. La strada della definizione del linguaggio comune è stato intrapresa con la partecipazione di tutti i soggetti della filiera che hanno elaborato la norma UNI sulla codifica ed uniformazione degli elementi del processo costruttivo. Un sistema che, grazie alle nuove tecnologie, consentirà di far circolare con tempestività informazioni, dati, opportunità interpretabili con facilità ed immediatezza. Il tempo, la condivisione degli obiettivi, il controllo degli adempimenti sono gli elementi che consentiranno all industria delle costruzioni di essere al servizio delle esigenze del Paese. L innovazione tecnologica può essere strumento per dare un contenuto concreto a questa volontà. Dott. Piero Torretta, Incaricato ANCE Tecnologie e Innovazione 7

INTRODUZIONE Competitività e innovazione sono ormai i due cardini inscindibili in cui si impernia la sviluppo del Sistema Italia e del nostro tessuto produttivo, costituito per lo più da piccole e medie imprese. Sappiamo bene che in molti Paesi dell Occidente l adozione di tecnologie informatiche da parte delle imprese ha già dimostrato di poter contribuire in modo sostanziale alla creazione di valore e al miglioramento della competitività. Molto si è dibattuto, ma ancora relativamente poco si è fatto per contribuire a colmare il gap culturale che finora non ha permesso alla PMI italiana di comprendere i benefici concreti e il valore apportato dalla tecnologia. Questo manuale è stato appositamente pensato da Microsoft per offrire un primo strumento pratico agli imprenditori edili che intendano valutare l introduzione nella loro azienda di soluzioni informatiche innovative ed accompagnarli nel processo di trasformazione indispensabile per il recupero di competitività. La piccola e media impresa italiana si trova in una situazione di ritardo rispetto alla concorrenza europea in termini di spesa in Information Technology, anche se si misura la spesa per dipendente. E non solo a causa della minore dimensione media delle imprese italiane. Questo ritardo sottintende un grave deficit strategico. L impresa italiana non sta facendo leva su tutti gli strumenti a sua disposizione per recuperare competitività, primo fra tutti l utilizzo di tecnologie che garantiscono un reale contributo al successo della PMI. L imprenditoria italiana, da sempre attenta all innovazione di prodotto, deve oggi cogliere il valore che risiede nell innovazione dei processi. Innovare i processi significa infatti migliorare il livello di integrazione tra le attività, disporre di informazioni sempre aggiornate, ridurre i costi e migliorare l efficienza per rispondere ai cambiamenti e raggiungere per primi nuovi mercati. Innovazione di prodotto e innovazione di processo trovano, dunque nelle soluzioni IT uno strumento indispensabile. Gli imprenditori possono raccogliere questa sfida sapendo di non essere solo nel percorso da compiere: Microsoft infatti ha creato un offerta progettata su misura per le piccole e medie imprese, veicolata attraverso un sistema di oltre 1000 Partner qualificati. 8

1Il settore dell edilizia: gli attori della filiera e il quadro economico 9

1 In questo capitolo vogliamo tracciare un quadro panoramico del settore dell edilizia, cerchiamo cioè di capire qual è l andamento economico del settore, chi sono gli attori che vi operano, quali sono le particolarità operative che lo contraddistinguono e quali possibili evoluzioni future è plausibile attendersi. QUADRO DEL SETTORE E ANDAMENTO ECONOMICO Il mercato immobiliare italiano, a partire dal 1998 ha fatto registrare una notevole crescita. Lo scoppio della bolla speculativa in borsa sui titoli della cosiddetta New Economy, gli scandali finanziari che hanno investito Parmalat e Cirio, la questione dei Bond Argentini, hanno spinto sempre più italiani a privilegiare per i propri investimenti il mattone. Inoltre, il livello molto basso dei tassi di interesse negli ultimi anni, ha reso più facile e conveniente accedere ai mutui per finanziare l acquisto di un immobile. A oggi, molte famiglie nella scelta tra prendere una casa in affitto e pagare un mutuo per acquistarla, stanno propendendo per quest ultima soluzione. Dal 1997 i prezzi delle abitazioni sono aumentati di quasi il 70%. Questa crescita vertiginosa porta a sostenere che esista un pericolo di bolla immobiliare, ovvero che i prezzi degli immobili siano notevolmente superiori al loro reale valore di mercato e che quindi possano crollare improvvisamente con ripercussioni negative sia per il settore dell edilizia sia per l economia del paese. Tuttavia, l analisi sull andamento dei prezzi, anche in confronto con i mercati europei e internazionali fa ritenere poco probabile un crollo dei prezzi delle case, seppur un loro calo sia da mettere in conto nel prossimo futuro. Gli investimenti 1 in costruzioni segnano per il 2005 una crescita dell 1,5% (contro il +3,1% del 2004), che mostra alcune differenze nelle tre grandi aree geografiche del nostro Paese: se il Centro è infatti l area che mostra il 1 Fonte Ance 10

Il settore dell edilizia: gli attori della filiera e il quadro economico maggior sviluppo (+2,6%), gli investimenti in costruzioni al Nord sono cresciuti dell 1,4% mentre al Sud dello 0,7%. Per quanto riguarda l occupazione, l edilizia ha visto crescere nei primi sei mesi del 2005 il numero di occupati del 7,2%, confermando l andamento positivo degli ultimi anni. L edilizia continua a mostrare un aumento dei posti di lavoro che non trova riscontro in nessun altro settore di attività economica. Tra il 1999 e il 2005, il settore costruzioni è cresciuto complessivamente del 22,9%, contro una crescita dell economia italiana dell 8,6%. Nello stesso periodo l occupazione nel settore è cresciuta di oltre il 30%, e il tasso di irregolarità nelle costruzioni (il cosiddetto lavoro sommerso) è sceso sensibilmente fino a circa il 12%. Figura 1. Variazione % dell indice del costo di costruzione di un fabbricato residenziale su anno precedente 4,50% 4,00% 4,00% 3,70% 3,50% 3,00% 3,00% 2,50% 2,00% 2,20% 1,50% 1,00% 0,50% 0,00% 2001 2002 2003 2004 Fonte: Eurostat 11

1 Se consideriamo invece l andamento dei costi di costruzione, nel 2004 si è registrato un aumento di circa il 4% dei costi di costruzione sia di un fabbricato residenziale, sia di un fabbricato non residenziale. Questo aumento è dovuto principalmente all aumento del costo della manodopera e al rincaro del ferro, il cui peso totale sui costi di costruzione è notevole e per alcune lavorazioni può raggiungere circa il 20%. Proprio il caro ferro ha spinto il Governo a introdurre il meccanismo del prezzo chiuso per coloro che partecipano all esecuzione di un lavoro pubblico. In pratica, questo meccanismo prevede una compensazione dell appalto, nel caso i prezzi crescano (o diminuiscano) più del 10% del prezzo corrente al momento di presentazione dell offerta. Quindi, gli indicatori disponibili mostrano una tendenza nel complesso positiva per il settore delle costruzioni, tuttavia vi sono delle differenze negli andamenti dei singoli comparti di attività. Infatti, se da un lato prosegue la crescita nell edilizia residenziale e nelle opere pubbliche, dall altro l edilizia destinata alle attività economiche rimane in fase di stallo. Figura 2. Investimenti in costruzioni 2005 (composizione %) Fabbricati non residenziali destinati alle attività economiche 26,1% Nuovo 27,2% Abitazioni 56,1% Opere Pubbliche 17,9% Manutenzione Straordinaria 28,9% Fonte: Ance 12

Il settore dell edilizia: gli attori della filiera e il quadro economico Gli investimenti in edilizia residenziale costituiscono nel 2005 circa il 56% del totale degli investimenti in costruzioni. L edilizia abitativa è il comparto che traina l intero settore, anche se nel 2005 la crescita, pari al 2,2%, è in rallentamento rispetto alla crescita del 2004 (+4,8%). La crescita interessa sia la costruzione di nuove abitazioni sia la ristrutturazione/riqualificazione di edifici già esistenti. Sull attività di riqualificazione hanno influito positivamente le agevolazioni, sotto forma di detrazioni fiscali, per l acquisto da parte delle famiglie delle abitazioni realizzate nei fabbricati ristrutturati dalle imprese edili. Anche per il 2006 è prevista una crescita dell edilizia residenziale simile a quella del 2005. Per quanto riguarda gli investimenti in fabbricati non residenziali destinati ad attività economiche, nel 2005 si registra un andamento sostanzialmente piatto (-0,1%), in miglioramento però rispetto all andamento negativo degli ultimi due anni. L andamento di questo comparto è fortemente influenzato dalla crisi economica che sta attraversando il nostro Paese e che rallenta gli investimenti da parte degli operatori economici. Anche gli investimenti in opere pubbliche crescono nel corso del 2005, seppur il tasso di crescita (+1,7%) risulti dimezzato rispetto al 2004 (+3,5%). Tale minor crescita è da attribuirsi a una riduzione significativa della crescita dei bandi di gara per appalti pubblici, questi ultimi sono cresciuti del 6,1% nel 2005 e del 2,8% nel 2004, dopo aver fatto registrare incrementi del 21,1% nel 2002 e del 55% nel 2003. In questo contesto, una quota sempre più rilevante degli investimenti è assorbita dai maxilavori, cioè dalle opere di rilevante importo, mentre l importo delle opere ordinarie si è ridotto. Infatti, le opere di importo superiore ai 50 milioni di Euro rappresentano ben il 35% del valore complessivo dei bandi. Ciò va a danneggiare le piccole e medie imprese del settore. Come abbiamo visto, quindi, il settore dell edilizia mostra ancora segnali positivi, migliori dell economia italiana nel suo complesso. 13

1 All interno del settore, alcuni comparti crescono di più (edilizia residenziale), così come alcune aree geografiche (il centro) rispetto alle altre. In generale, però, la crescita mostra qualche segno di rallentamento rispetto al biennio 2002/2003. GLI ATTORI CHE COSTITUISCONO LA FILIERA Il settore delle costruzioni è composto da un insieme molto vario di attori, di dimensione, ruolo, capacità produttive e professionalità assai diverse. La struttura del settore edilizio in Italia riflette quella che è la struttura tipica della nostra economia: vi sono pochissime grandi imprese, a cui si affiancano moltissime imprese di dimensioni medio-piccole e piccolissime. Se consideriamo le imprese di costruzioni, a livello europeo, soltanto la più grande azienda italiana è inclusa nella graduatoria delle prime 30, mentre la seconda è posizionata oltre il 50 posto, il numero medio di dipendenti non raggiunge i tre addetti per azienda. Nell insieme delle imprese edili ricadono anche tutta una serie di lavoratori che operano in autonomia con le funzioni più disparate: muratori, imbianchini, impiantisti, elettricisti, ecc. Oltre alle imprese edili il settore vede due altre categorie di attori molto importanti che svolgono il proprio ruolo a monte della realizzazione dell opera: i professionisti che curano tutta la progettazione dell opera, quali ingegneri, periti architetti e geometri; i committenti, proprietari o gestori dell immobile/opera. Volendo valutare quanti sono gli attori di questo settore in Italia, parleremmo di circa 280.000 operatori, così suddivisi: 47% rappresentato da imprese, 44% da studi e società di ingegneria, circa il 9% da committenti (Figura 3). 14

Il settore dell edilizia: gli attori della filiera e il quadro economico Figura 3. Gli attori del settore costruzioni in Italia Committenti Proprietari/Gestori 8,8% Imprese 47,1% Studi/ Soc. di ingegneria 44,2% Fonte: Capgemini Quindi, il quadro del settore dell edilizia è formato da un numero molto alto di operatori, spesso piccolissimi, ognuno specializzato nello svolgere una parte molto specifica dei lavori di un cantiere. Tuttavia, tutti questi operatori, anche se indipendenti l uno dall altro, non possono svolgere il proprio lavoro senza essere in continuo contatto e collaborando con tutti gli attori che partecipano alla realizzazione di un cantiere. Per esempio, gli elettricisti non possono ignorare il lavoro dei muratori, o quello dei piastrellisti, così come nessuno può ignorare il lavoro svolto da chi ha progettato la costruzione o realizzato i calcoli strutturali. Le imprese costruttrici, inoltre, sono spesso specializzate nella realizzazione di una parte dell opera, ma non hanno le risorse o le competenze per realizzare tutti i lavori, dal primo scavo, alla consegna dell opera. Perciò esse devono allearsi per la durata dei lavori, dando spesso vita a un azienda temporanea, che funge da cappello all attività delle imprese coinvolte, fino al termine dei lavori. 15

1 In sostanza, per realizzare un opera edile, le aziende coinvolte nei lavori si raggruppano e creano temporaneamente una nuova azienda che nasce e muore con la realizzazione dell opera. Nei prossimi paragrafi analizzeremo nello specifico quali sono gli attori del settore edilizia, con particolare riferimento alle piccole e medie imprese, cui questo manuale è rivolto. Figura 4. Gli attori che costituiscono la filiera Imprese subappaltate Committenti Imprese Fornitori Progettisti Fonte: NetConsulting per Microsoft Le piccole imprese/imprese artigiane Come abbiamo accennato in precedenza, la struttura del settore edile in Italia rispecchia quella degli altri settori economici: moltissime sono le imprese medie e piccole a fronte di pochissime grandi imprese che operano a livello internazionale. Questa frammentazione in imprese di dimensioni molto piccole è ancora più accentuata nel settore edile, dove sono moltissime le aziende in cui lavorano meno di 6-7 persone, il cui ruolo centrale è svolto da un imprenditore e da persone a lui legate da legami di parentela. Spesso queste imprese na- 16

Il settore dell edilizia: gli attori della filiera e il quadro economico scono dalla volontà di un lavoratore del settore di mettersi in proprio sfruttando le conoscenze e le competenze acquisite in anni di attività sul campo. Queste piccole imprese generalmente non partecipano alle gare d appalto, dal momento che non hanno le competenze e le risorse per poter adempiere a tutti gli obblighi di documentazione necessari. Esse ottengono i lavori in due modi: attraverso privati che si rivolgono all azienda attraverso conoscenze dirette o indirette; attraverso lavori concessi all azienda in subappalto da un general contractor. Queste imprese spesso non si occupano di tutte le attività che la costruzione di un opera comporta ma si specializzano in alcuni ambiti di attività: perciò avremo aziende specializzate in opere di ristrutturazione o restauro, aziende che si occupano della realizzazione degli impianti, dell imbiancatura, aziende specializzate nella realizzazione di opere civili (strade, ecc.) e così dicendo. Le imprese di questa categoria si caratterizzano per l estrema flessibilità organizzativa e operativa, dettata dalla centralità della figura dell imprenditore-proprietario che è il vero e proprio punto di riferimento e factotum dell azienda. D altra parte, la dipendenza da un unica figura di riferimento e la forte connotazione sul campo delle competenze in azienda possono costituire anche il limite allo sviluppo e alla gestione efficiente dell azienda: infatti, spesso l imprenditore viene da una lunga esperienza come lavoratore nel settore e non è in possesso di approfondite competenze su come gestire a livello amministrativo e strategico un azienda, seppur di piccole dimensioni. Tale scarsa managerialità si riflette anche in una scarsa propensione da parte delle aziende di queste dimensioni ad adottare strumenti informatici per migliorare l efficienza dell attività. Come vedremo nei prossimi capitoli, il semplice utilizzo del personal computer può portare notevoli benefici nell attività lavorativa quotidiana anche per un azienda di queste dimensioni. Ovviamente l adozione di strumenti informatici ha un costo, dato in primo luogo dal tempo che l imprenditore e i suoi collaboratori devono spendere 17

1 per imparare ad usare gli strumenti acquistati. È importante però che l imprenditore comprenda che esistono strumenti di facile utilizzo che consentono risparmi in termini di costi e tempo che giustificano appieno lo sforzo di imparare ad utilizzarli. Nel capitolo 4 illustriamo in che modo e quali strumenti possono aiutare l imprenditore in alcune delle operazioni svolte ogni giorno sul lavoro. Le medie imprese Accanto alle imprese piccole o a quelle artigiane vi sono un buon numero di aziende di dimensioni medie che, pur non dovendo affrontare la complessità tipica della grande azienda, si trovano a dover gestire lavori, collaborazioni, approvvigionamenti e committenti che richiedono strumenti di gestione e pianificazione un po più avanzati. Pur avvalendosi di collaboratori interni ed esterni per gestire l azienda, anche nelle realtà di medie dimensioni è fondamentale il ruolo dell imprenditore/titolare, sul quale si accentra ogni decisione definitiva. Le strategie di mercato, le relazioni con la committenza, l individuazione delle opportunità, ma anche la supervisione generale dell attività aziendale, l impostazione dell attività produttiva, ovvero i sopraluoghi nei cantieri, i rapporti con i direttori dei lavori con il personale tecnico e con quello amministrativo. Pur operando in un settore che, come abbiamo visto nel paragrafo 1.1, può definirsi in salute, le aziende di dimensioni medie si trovano a dover affrontare: mercati in rapida evoluzione, dove gli attori, le normative e le esigenze cambiano molto velocemente; sempre maggiori aspettative in termini di qualità dei prodotti/servizi offerti; difficoltà di interpretazione e previsione della domanda, anche dovuta all impossibilità di prevedere in modo razionale l esito dei bandi di gara; margini di guadagno sempre minori, dovuti alla fortissima concorrenza sul prezzo in atto nel settore, talvolta svolta anche attraverso l utilizzo di metodi non legali, quali il lavoro in nero o il non rispetto di tutti gli obblighi regolamentari. 18

Il settore dell edilizia: gli attori della filiera e il quadro economico Inoltre, anche la domanda sta cambiando. Oggigiorno, per soddisfare il cliente infatti non basta più realizzare una buona costruzione seguendo le regole dell arte e obbedendo alle normative del settore. Non è più sufficiente realizzare e mettere sul mercato un edificio regolarmente costruito, in possesso di decreto di abitabilità e delle autorizzazioni richieste dalle altre autorità (ASL, Vigili del Fuoco, ecc.) pronto per essere abitato o utilizzato per fini commerciali. Oggi il cliente spesso richiede che insieme al prodotto-costruzione vengano serviti una serie di servizi quali la manutenzione, la vigilanza, la gestione del calore, del parcheggio, dello smaltimento rifiuti, ecc. Queste nuove richieste, impongono all impresa di costruzioni tradizionale di essere in grado di gestire direttamente o indirettamente tutte le difficoltà che queste richieste comportano. Perciò l imprenditore deve essere in grado di raffrontarsi e di collaborare con terze parti in grado di: progettare e costruire l opera; predisporre gli studi di fattibilità; bonificare le aree; seguire i rapporti con l Autorità; curare la commercializzazione; curare la gestione dei servizi post-vendita. Una conferma di quali siano i cambiamenti che stanno attraversando il settore dell edilizia viene da una recente indagine che NetConsulting ha svolto su un campione di imprese del settore edile. Alle imprese è stato chiesto di indicare quali sono le problematiche di business nel settore, quali le nuove opportunità e qual è il livello di importanza degli strumenti informatici per raggiungere gli obiettivi di business. 19

1 Figura 5. Le problematiche di business per le aziende del settore edile Aumento dei costi di gestione, con conseguente riduzione dei margini 40,7% 44,4% Aumento della competitività Riduzione dei prezzi di vendita, con conseguente riduzione dei margini Instabilità dei mercati nazionali ed internazionali Flessione dei consumi, con relativa contrazione degli ordini Mancanza di strutture per fronteggiare la globalizzazione Difficoltà ad adeguarsi a nuove nomative europee 3,7% 22,2% 18,5% 14,8% 11,1% Fonte: Indagine NetConsulting (2005) Come indicato in Figura 5, quasi la metà delle aziende intervistate ha indicato l aumento dei costi di gestione, la conseguente riduzione dei margini e l aumento della competitività come i problemi prioritari da fronteggiare. L aumento della competizione costringe inoltre le imprese a ridurre i prezzi di vendita (22,2% delle aziende intervistate). 20

Il settore dell edilizia: gli attori della filiera e il quadro economico Figura 6. Opportunità di business per le aziende del settore edile Iniziative nel settore da parte di Enti istituzionali/gruppi capifiliera Ripresa della domanda pubblica e privata Apertura verso i mercati internazionali Disponibilità di nuovi macchinari per migliorare i cicli di prodduzione 14,8% 25,9% 37,0% 44,4% Fonte: Indagine NetConsulting (2005) Se si analizzano invece in quali ambiti le imprese vedono le maggiori opportunità di business (Figura 6), si nota come buona parte degli intervistati (il 44,4% delle intervistate) si affida alla crescita del subappalto per ottenere nuovi lavori. Inoltre si registra una certa fiducia nella ripresa della domanda da parte di utenti privati e pubblici (37% delle aziende). Poche sono invece le aziende (il 14,8%) che vedono all orizzonte significativi miglioramenti dei macchinari e dei cicli di produzione. Il grado di utilizzo degli strumenti informatici all interno delle imprese di questa dimensione varia notevolmente da realtà a realtà. Vi sono aziende in cui sia la parte amministrativa/contabile sia quella tecnica (preventivazione, computo metrico, gestione del cantiere) vengono gestiti in maniera integrata attraverso applicativi, e in cui le persone che lavorano in mobilità vengono dotate di palmari o computer portatili in grado di connettersi al sistema informativo dell azienda. Nel contempo vi sono realtà in cui il Personal Computer, quando presente, viene usato per svolgere attività molto semplici, come la videoscrittura, e non viene connesso a Internet per sfruttare le sue potenzialità come strumento per comunicare (e-mail) o per favorire l operatività aziendale (per es. aggiornamento listini prezzi). All interno dell analisi NetConsulting già citata in precedenza è stata analiz- 21

1 zata l importanza dell uso degli strumenti informatici come supporto per raggiungere gli obiettivi di business (Figura 7). Figura 7. Il ruolo dell informatica a supporto degli obiettivi di business 50% 44,4% Obiettivi di business Molto importante Mediamente importante 45% 40% 33,3% 33,3% Scarsamente importante 35% 30% 25% 18,5% 18,5% 14,8% 14,8% 20% 15% 7,4% 10% 5% 0% Razionalizzazione costi Miglioramento efficienza processi produttivi Miglioramento efficienza processi logistici Miglioramento relazioni con committenti / fornitori Riorganizzazione aziendale Ampliamento mercati di riferimento Acquisizioni Alleanze Fonte: Indagine NetConsulting (2005) Quello che emerge è che il supporto dell informatica è considerato dalle imprese molto importante per perseguire quelli che sono gli obiettivi principali delle aziende in questo momento, vale a dire la riduzione dei costi e il miglioramento dell efficienza necessari ad affrontare una competenza sul prezzo sempre più agguerrita. La tecnologia è considerata uno strumento utile anche per migliorare lo scambio di informazioni con i committenti, i progettisti, i fornitori di attrezzature e materiali. 22

Il settore dell edilizia: gli attori della filiera e il quadro economico Le grandi imprese Accanto alle numerosissime PMI vi sono poche imprese che possono essere considerate di grandi dimensioni. Basti pensare che in totale nel nostro paese le imprese del settore con più di 100 addetti sono meno di 400, mentre gli operatori con più di 1000 addetti sono soltanto alcune unità. Le grandi aziende del settore hanno un ruolo molto importante anche per le PMI dal momento che, ricoprendo spesso il ruolo di capocommessa nei grandi cantieri, cedono a queste in subappalto parte dei lavori. Le aziende di grandi dimensioni si trovano a competere in un contesto sempre più aperto, dove le barriere nazionali stanno venendo meno e dove esse si ritrovano quindi a dover affrontare la concorrenza di imprese provenienti da paesi stranieri, le quali spesso possono trarre vantaggio da un minore costo del lavoro. Sono molti infatti gli investitori stranieri che, negli ultimi anni, hanno avviato iniziative imprenditoriali in Italia nel settore delle costruzioni. In genere, gli ambiti di maggiore interesse sono state le aree metropolitane di Roma e Milano, seguiti dai complessi del centro-sud. La maggiore apertura dei mercati, se da un lato costringe le imprese a ridurre i costi e ad aumentare la propria efficienza, dall altro apre nuove opportunità di business. La gestione dei sistemi informativi all interno di queste realtà è molto complessa e vede di solito la presenza di funzioni ad essa dedicate. Il ruolo delle grandi imprese rispetto all innovazione tecnologica all interno dell edilizia è molto importante, dal momento che la scelta di una determinata tecnologia o di un certo strumento possono fare da traino all adozione di queste innovazioni anche nelle realtà di minori dimensioni. L analisi delle esigenze e delle logiche di utilizzo delle nuove tecnologie nelle grandi aziende esula lo scopo di questo manuale e pertanto non verrà approfondita. Nei capitoli 3 e 4 cercheremo di analizzare quali sono le esigenze tipiche delle imprese di medie dimensioni che operano nel settore edile e in che modo gli strumenti informatici possono contribuire a soddisfarle. 23