Progetto Assistito Regionale per il nuovo assetto dei Centri per l Istruzione per gli Adulti DPR 263/12



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Progetto Assistito Regionale per il nuovo assetto dei Centri per l Istruzione per gli Adulti DPR 263/12 RELAZIONE FINALE PROGETTO ASSISTITO CPIA CATANIA 2 A cura del Dirigente Scolastico della Scuola Capofila Prof.ssa Valeria Pappalardo CPIA CATANIA 2

SOMMARIO 1. TAVOLO 1: LA GESTIONE DEL CPIA... 5 1.1 RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 1... 5 1.2 DOCUMENTI ALLEGATI ALLA RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 1... 7 1.3 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL TAVOLO 1... 53 2. TAVOLO 2: LA DEFINIZIONE E LE MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DELLA RETE TERRITORIALE APPRENDIMENTO PERMANENTE... 56 2.1 RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 2... 56 2.2 DOCUMENTI ALLEGATI ALLA RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 2... 58 2.3 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL TAVOLO 2... 70 3. TAVOLO 3: LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE DEL PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE... 71 3.1 RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 3... 71 3.2 DOCUMENTI ALLEGATI ALLA RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 3... 72 3.3 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL TAVOLO 3... 74 4. TAVOLO 4: LA DETERMINAZIONE DEI CURRICULI E LA DEFINIZIONE DEL PIANO DI OFFERTA DIDATTICA... 75 4.1 RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 4... 75 4.2 DOCUMENTI ALLEGATI ALLA RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 4... 77 4.3 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL TAVOLO 4... 136 5. TAVOLO 5: LA PROGETTAZIONE PER UDA... 137 5.1 RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 5 - PERCORSI DI ALFABETIZZAZIONE E PERCORSI DI PRIMO LIVELLO... 137 5.2 RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 5 PROGETTAZIONE PER UDA - PERCORSI DI II LIVELLO... 191 5.3 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL TAVOLO 5... 197 6. TAVOLO 6: L OFFERTA E LA FRUIZIONE DEI PERCORSI A DISTANZA FAD... 198 6.1 RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 6... 198 6.2 DOCUMENTI ALLEGATI ALLA RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 6... 200 6.3 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL TAVOLO 6... 216 7. TAVOLO 7: I PIANI E I MODELLI PER LA PERSONALIZZAZIONE PERCORSO... 217 7.1 RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 7... 217 7.2 DOCUMENTI ALLEGATI ALLA RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 7... 219 7.3 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL TAVOLO 7... 229 8. TAVOLO 8: L ORGANIZZAZIONE DEL PERCORSO PER GRUPPI DI LIVELLO... 230 8.1 RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 8... 230 8.2 DOCUMENTI ALLEGATI ALLA RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 8... 232 8.3 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL TAVOLO 8... 245 CPIA CATANIA 2

9. TAVOLO 9: LA VALUTAZIONE... 246 9.1 RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 9... 246 9.2 DOCUMENTI ALLEGATI ALLA RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO N. 9... 248 9.3 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL TAVOLO 9... 260 10. TAVOLO 10: L ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO... 262 10.1 RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 10... 262 10.2 DOCUMENTI ALLEGATI ALLA RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 10... 264 10.3 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL TAVOLO 10... 267 CPIA CATANIA 2

PREMESSA Sulla base delle indicazioni per la realizzazione del progetto assistito USR Sicilia a. s. 2014/15, al fine di determinare gli atti necessari per il funzionamento del CPIA CATANIA 2 a decorrere dal 1 settembre 2015, sono stati prodotti i documenti relativi alle seguenti azioni: TAVOLO 1: LA GESTIONE DEL CPIA (POF, piano delle attività, organigramma...) - AZIONE A 1. FUNZIONAMENTO DEL CPIA Redazione del POF del CPIA, Atto indirizzo del CPIA, Regolamenti interni, Organigramma, Redazione del piano annuale delle attività AZIONE A. 2. GESTIONE DEL CPIA Funzionamento degli organi collegiali, Definizione del regolamenti del Consiglio della rete e Collegio della rete. TAVOLO 2: LA DEFINIZIONE E LE MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DELLA RETE TERRITORIALE APPRENDIMENTO PERMANENTE - AZIONE A. 4 -RACCORDO TRA IL CPIA E LE RETI TERRITORIALI DI APPRENDIMENTO PERMANENTE: Proposta di modelli di organizzazione, Definizione di una proposta di un modello organizzativo che parta dalla ricognizione dei modelli preesistenti, Come funziona, Chi fa che cosa, Modellizzazione delle buone pratiche. TAVOLO 3: LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE DEL PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE - AZIONE A. 5 -FUNZIONAMENTO DELLE COMMISSIONI PER LA DEFINIZIONE DEL PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE Funzionamento delle Commissioni per la definizione del Patto formativo individuale. Si occupa della definizione delle misura di sistema e l organizzazione del funzionamento. TAVOLO 4: LA DETERMINAZIONE DEI CURRICULI E LA DEFINIZIONE DEL PIANO DI OFFERTA DIDATTICA - AZIONE B. 1 - DETERMINAZIONE DEI CURRICULI Determinazione dei curriculi, ivi compresi gli indirizzi generali della valutazione,relativi ai percorsi di istruzione di primo livello, di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana e di secondo livello (primo periodo didattico), con particolare riguardo all assegnazione delle quote orarie alle competenze attese in esito ai percorsi, fermo restando l articolazione del rispettivo monte ore complessivo, (Allegati A2; A4; B3; C1; C2; C3). Definizione dell articolazione dei percorsi in relazione alla definizione del monte ore e alla declinazione dei risultati di apprendimento. TAVOLO 5: LA PROGETTAZIONE PER UDA - AZIONE B. 2 -PROGETTAZIONE PER UDA Progettazione dei curriculi per UdA, funzionale al riconoscimento dei crediti e alla personalizzazione dei percorsi di apprendimento, ivi comprese le tipologie di verifica e valutazione, utilizzando all. E. Determinazione di 3 modelli di unità di apprendimento rappresentativi dei tre percorsi. TAVOLO 6: L OFFERTA E LA FRUIZIONE DEI PERCORSI A DISTANZA FAD - AZIONE B. 3 -FRUIZIONE A DISTANZA Proposta di un modello di formazione a distanza se già posseduto ovvero progettazione e realizzazione di UDA (o parti di esse) da fruire a distanza. TAVOLO 7: I PIANI E I MODELLI PER LA PERSONALIZZAZIONE PERCORSO - AZIONE B. 4 -PERSONALIZZAZIONE PERCORSO Definizione dei diversi patti formativi (titoli posseduti, valutazione delle competenze pregresse e modellizzazione delle proposte esistenti Definizione e modellizzazione degli strumenti di rilevazione funzionali alla analisi della situazione di partenza utile per la definizione del percorso personalizzato da inserire nel patto formativo. TAVOLO 8: L ORGANIZZAZIONE DEL PERCORSO PER GRUPPI DI LIVELLO - AZIONE B. 5 -ORGANIZZAZIONE PER GRUPPI DI LAVORO Per la determinazione dei modelli rappresentativi della realtà territoriale funzionale: -all innalzamento dei livelli di istruzione della popolazione adulta -al rilascio titoli di studio -alla certificazione e al rilascio dei crediti -alla valutazione. TAVOLO 9: LA VALUTAZIONE - Il nuovo sistema di istruzione degli adulti prevede che la valutazione abbia per oggetto l accertamento delle competenze affinché i percorsi di istruzione siano organizzati in modo da consentire la personalizzazione del percorso sulla base di un patto formativo individuale definito previo riconoscimento dei saperi e delle competenze formali, informali e non formali posseduti dall adulto. (art. 6 comma 1 REGOLAMENTO) TAVOLO 10: L ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO - AZIONE A. 3 -ATTIVITÀ DI RS&S Ricerca Sperimentazione e Sviluppo - Definisce una mappatura della tipologia di utenza. Definisce una mappatura dell offerta territoriale anche in coerenza dei bisogni dell utenza. E deputata alla realizzazione sia delle attività di istruzione (percorsi di istruzione degli adulti e interventi di ampliamento dell offerta formativa) che delle attività di RS&S in materia di istruzione degli adulti. Dal mese di febbraio 2015 al mese di giugno 2015 i docenti sono stati impegnati nei lavori dei tavoli tecnici sopra elencati. Vengono di seguito illustrati i risultati finali dei lavori svolti dai tavoli tecnici del CPIA Catania 2. Le relazioni dei tavoli tecnici sono qui disposte secondo il seguente schema: 1. Relazione finale 2. Documenti allegati alla relazione finale 3. Scheda di monitoraggio e valutazione CPIA CATANIA 2

Tavolo 1 1. TAVOLO 1: LA GESTIONE DEL CPIA AZIONE A 1. FUNZIONAMENTO DEL CPIA Redazione del POF del CPIA, Atto indirizzo del cpia, Regolamenti interni, Organigramma, Redazione del piano annuale delle attività AZIONE A. 2. GESTIONE DEL CPIA Funzionamento degli organi collegiali, Definizione del regolamenti del Consiglio della rete e Collegio della rete. (Coordinatore: Pierina Patanè) 1.1 RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 1 COMPONENTI: 1. Patanè Pierina ( CTP 13) 2. Panarello Maria( CTP 13) 3. Gullotta Oriana( CTP 13) 4. Grasso Angela(CTP 12) 5. Maddi Caterina(CTP 12) 6. Platania Anna(CTP 12) OBIETTIVO Questo tavolo ha avuto l obiettivo di approfondire, attraverso un confronto tra i componenti del tavolo stesso, l importanza di produrre un documento comune, valido, flessibile ed operativo, già a partire dal prossimo anno scolastico, che riguarderà tutti i punti d erogazione del CPIA di Catania 2, in collaborazione con i corsi serali. MODALITA OPERATIVE Il tavolo tecnico n. 1, inizialmente diviso in due azioni (Azione A1 Funzionamento del CPIA e Azione A2 Gestione del CPIA ), si è insediato il 12/02/2015 presso il CD Giovanni XXIII di Paternò, con la nomina di due coordinatori d area: la prof.ssa Patanè Pierina per l Azione A1 ed il prof. Abate Claudio per l Azione A2. Successivamente si sono formati due distinti gruppi di lavoro, ciascuno dei quali ha elaborato i lavori attinenti alla propria area. Per il gruppo A1, la coordinatrice ha indicato ai componenti le fasi dello svolgimento delle attività ed ha programmato inizialmente degli incontri per la durata di ore 14. Per sopraggiunte esigenze di completamento dei lavori prodotti, infine, si è dovuto fare un ulteriore incontro di 2 ore. L incontro interprovinciale dei coordinatori d area, tenutosi a Caltanissetta presso l IC Lombardo Radice il 12/03/2015, ha posto in rilievo due nuove problematiche: la mancata formazione del Tavolo n. 9, relativo alla Valutazione e l ipotetica unificazione delle Azioni A1 e A2. Successivamente i componenti dell area Azione 2 si sono occupati del tavolo vacante sulla Valutazione, mentre i docenti membri dell Azione A1 hanno proceduto alla rielaborazione/integrazione dei documenti realizzati inizialmente dalla Azione A2 in altra sede. ELENCO PRODOTTI REALIZZATI In questo tavolo sono stati elaborati i seguenti lavori: 1. L allegato 1 riguarda la redazione di un ipotetico POF. 2. L allegato 2 riguardala realizzazione di un ipotetico Piano Annuale di Attività per l anno scolastico 2015/16. CPIA CATANIA 2 5

3. L allegato 3 riguarda la definizione del funzionamento e del Regolamento del Collegio Docenti. 4. L allegato 4 Regolamento del Consiglio D Istituto 5. L allegato 5 riguarda l Atto d indirizzo del CPIA di Catania 2. 6. L allegato 6 riguarda la bozza di un ipotetico Organigramma. 7. L allegato 7 Ipotesi Regolamento Interno. PUNTI DI FORZA Si evince l esperienza pregressa maturata dai docenti dei CTP, i quali tutti operano nel campo dell educazione degli adulti da lungo tempo. La notevole disponibilità di documentazione raccolta sulla normativa relativa agli argomenti affrontati; la Bozza documenti tavolo tecnico del Progetto Assistito 10 passi verso il CPIA. La fattiva collaborazione via email con lo staff della scuola capofila; ecc. CRITICITA Nonostante la fattiva collaborazione tra i partecipanti del tavolo 1 Azione1 e Azione2, è stato difficile trovare molti momenti di confronto, a causa dell orario di servizio e dei tanti impegni scolastici dei partecipanti. Inoltre bisogna segnalare la completa assenza dei docenti provenienti dai istituto scolastici di secondo grado. Tavolo 1 CPIA CATANIA 2 6

Tavolo 1 1.2 DOCUMENTI ALLEGATI ALLA RELAZIONE FINALE DEL TAVOLO 1 ALLEGATO 1 IPOTETICO PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA Anno Scolastico 2015/2016 PARTE PRIMA IDENTITA' DEI CPIA (CENTRI PROVINCIALI PER L'ISTRUZIONE DEGLI ADULTI) Con l entrata in vigore del D.P.R. 263/2012 Regolamento recante le norme generali per la ridefinizione dell assetto organizzativo-didattico dei centri di istruzione degli adulti, ivi compresi i corsi serali, prendono il via i CPIA (Centri Provinciali di Istruzione per gli Adulti), strutture del Ministero dell Istruzione che realizzano un offerta formativa per adulti e giovani adulti. Essi nascono dalla riorganizzazione degli attuali CTP (Centri Territoriali Permanenti) per l educazione degli adulti, funzionanti presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. Essi hanno la medesima autonomia attribuita alle istituzioni scolastiche di cui al D.P.R. 275/1999; sono dotati di uno specifico assetto organizzativo e didattico, di un proprio organico e hanno i medesimi organi collegiali delle istituzioni scolastiche; sono articolati in reti territoriali di servizio, di norma su base provinciale, nel rispetto della programmazione regionale, dimensionata secondo i criteri e i parametri definiti ai sensi della normativa vigente e con l'osservanza dei vincoli stabiliti per la finanza pubblica. I CPIA costituiscono un importante risposta nazionale in linea con gli indirizzi dell Unione Europea per dare un contributo significativo allo sviluppo delle persone nel quadro dell apprendimento permanente, in relazione ai nuovi fabbisogni formativi del Paese, che sta cambiando rapidamente la sua struttura sociale. Mirano pertanto a stabilire uno stretto raccordo con le autonomie locali, il mondo del lavoro e delle professioni. Essi realizzano un'offerta formativa finalizzata al conseguimento della certificazione attestante il conseguimento del livello di istruzione corrispondente a quello previsto dall'ordinamento vigente a conclusione della scuola primaria; di titoli di studio di primo e secondo ciclo (IT, IP, LA); della certificazione attestante l'acquisizione delle competenze di base connesse all'obbligo di istruzione; CPIA CATANIA 2 7

del titolo attestante il raggiungimento di un livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue. Inoltre, nel quadro di accordi con le Regioni, gli Enti locali ed altri soggetti pubblici e privati, con particolare riferimento alle strutture formative accreditate dalle Regioni, i CPIA realizzano un offerta formativa strutturata per livelli di apprendimento, che possono ampliare, nell ambito della loro autonomia e nei limiti delle risorse disponibili e delle dotazioni organiche assegnate (ai sensi dell art. 64 del Decreto-Legge 112/2008 e dell art. 19, comma 7 del Decreto- Legge 98/2011, convertito con modificazioni dalla Legge 111/2011, secondo quanto previsto dal D.P.R. 275/1999). Il ruolo del CPIA quale "struttura di servizio" è volta, per quanto di competenza, a predisporre - in coerenza con gli obiettivi europei in materia le seguenti "misure di sistema": a) lettura dei fabbisogni formativi del territorio; b) costruzione di profili di adulti definiti sulla base delle necessità dei contesti sociali e di lavoro; c) interpretazione dei bisogni di competenze e conoscenze della popolazione adulta; d) accoglienza e orientamento; e) miglioramento della qualità e dell'efficacia dell'istruzione degli adulti. Pertanto, il CPIA è una Rete Territoriale di Servizio deputata alla realizzazione sia delle attività di istruzione degli adulti che delle attività di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo (R&S). Tale configurazione caratterizza il CPIA quale luogo funzionale allo sviluppo di quel "triangolo della conoscenza" (istruzione, ricerca, innovazione) più volte richiamato in sede europea. PRESENTAZIONE E OBIETTIVI DEL CPIA CATANIA 2 Il CPIA Catania 2 dà avvio al suo operato il 1 Settembre del 2015. Esso si definisce come Rete territoriale di servizio (sede centrale e punti di erogazione, tra cui le sedi carcerarie) che realizza percorsi di primo livello (art. 2, comma 1); inoltre, per favorire organici raccordi tra i percorsi di primo livello ed i percorsi di secondo livello, deve stipulare (ai sensi del DPR 275/99) accordi in rete con le istituzioni scolastiche di secondo grado ( IT; IP e LA) nell'ambito dei quali vengono costituite le Commissioni per la definizione del Patto Formativo Individuale (art. 5, comma 2). La Rete è finalizzata a raggiungere il maggior numero di persone interessate, favorendone la partecipazione, prevenendo il rischio di esclusione sociale e favorire il pieno esercizio dei loro diritti di cittadinanza. Mira, inoltre, alla realizzazione sia delle attività di istruzione destinate agli adulti (sia italiani che stranieri), attraverso la realizzazione di percorsi formativi e interventi di ampliamento dell offerta formativa; sia delle attività di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo inerente all istruzione degli adulti. Per realizzare ciò il CPIA Catania 2 tiene innanzitutto conto delle esigenze socio-culturali, formative, lavorative ed economiche del territorio in cui esplica il suo servizio. Nella fattispecie tale attività di R&S riguarda: a) L innovazione metodologica e disciplinare. b) La progettazione formativa e la ricerca valutativa. c) La formazione e l aggiornamento culturale e professionale dei docenti. d) La ricerca didattica sulle tecnologie dell informazione e della comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi, anche in vista della fruizione a distanza, dello scambio di informazioni, di esperienze e materiali didattici. Tavolo 1 CPIA CATANIA 2 8

e) La valorizzazione del ruolo del CPIA quale struttura di servizio, il cui scopo è di predisporre azioni di accoglienza, orientamento e supporto indirizzate agli adulti appartenenti, in particolare, alle fasce svantaggiate tramite: - l attivazione di sportelli informativi ed orientativi per promuovere la conoscenza delle opportunità presenti nel territorio riguardo l apprendimento permanente; - l organizzazione di una manifestazione di Open Day della rete del CPIA Catania 2 che coinvolga gli Istituti partner di rete; - attività divulgative presso i Comuni del territorio su cui il CPIA Catania 2 insiste; - l organizzazione di incontri per la presentazione della Rete al territorio e per la ricerca di nuovi partner nei settori socio - economici. f) Azioni di integrazione fra i percorsi di primo e di secondo livello cioè fra i partner scolastici della Rete del CPIA Catania2, per segnalare e favorire gli utenti che abbiano difficoltà nel proseguire il percorso scolastico o coloro che, nell ottica della continuità, debbano usufruire di attività di orientamento. g) L intesa e il raccordo con i Soggetti istituzionali competenti, le Associazioni sindacali, gli Ordini professionali e fra i diversi sistemi formativi, compresa la formazione professionale. Il CPIA Catania 2 agisce perciò in stretto raccordo con le autonomie locali, il mondo del lavoro e delle professioni, con i soggetti pubblici e privati che, a vario titolo, si occupano di istruzione e formazione degli adulti. La sua finalità prioritaria è quella di agevolare una migliore conoscenza del mondo del lavoro e una più consapevole partecipazione alla vita civile e sociale. Altri obiettivi prioritari saranno la personalizzazione dei percorsi, il riconoscimento dei crediti e la progressiva realizzazione del sistema integrato di certificazione, lo sviluppo di attività di orientamento, informazione e consulenza in collegamento con i servizi offerti dal sistema integrato di istruzione, formazione e lavoro, la formazione e l aggiornamento degli operatori e l adozione di misure di accompagnamento per facilitare il conseguimento degli obiettivi fissati. Il POF si qualifica quindi come Piano dell Offerta Formativa di Rete e di conseguenza tiene conto delle peculiarità didattiche, dell utenza e delle caratteristiche di tutti gli Istituti associati alla rete stessa. TERRITORIO E UTENZA L area di intervento del CPIA Catania 2 si esplica su un bacino di utenza che comprende i paesi etnei (Paternò, Biancavilla, Adrano, San Giovanni La Punta ) e il versante costiero da Calatabiano ad Acireale. In coerenza con quanto indicato all art. 2 c.1 del DPR 263/2012, esso è articolato su tre livelli: LIVELLO A: CPIA Il CPIA, quale istituzione didattica autonoma, ha una sede organizzativa e diversi punti di erogazione, pertanto ha una struttura organizzata in: 1. Unità amministrativa: si trova presso la sede centrale dell'istituto, sito in via... Nella sede centrale si svolgono tutte le attività amministrative e il coordinatore di ogni punto di erogazione sarà individuato anche come possibile referente amministrativo. 2. Unità didattica: le unità didattiche si collocano nelle sedi associate ovvero nei punti di erogazione presso cui si realizzano percorsi di primo livello (primo e secondo periodo didattico) e percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana. Tavolo 1 CPIA CATANIA 2 9

Attraverso accordi di rete, crea inoltre sistema con le Istituzioni scolastiche di II livello, definisce la progettazione organizzativo-didattica, la Commissione per il Patto Formativo Individuale e specifiche misure di raccordo. Il CPIA Catania 2 comprende le seguenti SEDI ASSOCIATE: CD Giovanni XXIII Paternò IC Don Milani Misterbianco IC Galilei Acireale IS E. Fermi R. Guttuso Giarre IC Falcone San Giovanni La Punta SMS L. Sturzo Biancavilla IPSSAR G. Falcone Giarre IPSIA Maiorana + Sabin Giarre IS Pietro Branchina Adrano IIS Enrico De Nicola San Giovanni La Punta ITE G.Russo Paternò Casa Circondariale Trepunti di Giarre Istituto Penale Minorile Acireale. Tavolo 1 3. Unità formativa: amplia l offerta formativa tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali. Stipula convenzioni (es. Università, Regioni), intese contrattuali (associazioni e privati), partecipa ad associazioni temporanee (agenzie pubbliche e private per progetti integrati di formazione). LIVELLO B: SECONDO LIVELLO DI ISTRUZIONE DA REALIZZARSI PRESSO GLI ISTITUTI DI SECONDO GRADO IN DIRETTA CORRELAZIONE CON IL CPIA Il CPIA si riferisce, altresì, dal punto di vista organizzativo-didattico, alle istituzioni scolastiche di secondo grado dove si erogano percorsi di istruzione degli adulti di secondo livello; tali punti di erogazione di secondo livello sono "incardinati" nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado a tal fine individuate nell'ambito della competenza esclusiva delle Regioni. Il CPIA Catania 2, in quanto unità amministrativa, stipula specifici accordi di rete, ai sensi dell'art. 7 del D.P.R. 275/99 con le suddette istituzioni scolastiche per definire, tra l'altro, criteri e modalità per la progettazione comune organizzativo-didattica dei percorsi di secondo livello, la costituzione e il funzionamento della Commissione per la definizione del Patto formativo individuale e la realizzazione di specifiche misure di sistema destinate, altresì, a favorire gli opportuni raccordi tra i percorsi di istruzione di primo e secondo livello, anche attraverso l'uso delle nuove tecnologie. LIVELLO C: ATTIVITA' FORMATIVA QUALE AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA DEL CPIA CATANIA 2 DA REALIZZARSI CON STRUTTURE TERZE Il CPIA per ampliare l'offerta formativa - art. 2, comma 5, Regolamento - stipula accordi con gli enti locali ed altri soggetti pubblici e privati, con particolare riferimento alle strutture formative accreditate alla Regione. Questo ampliamento consiste in iniziative coerenti con le finalità del CPIA e che tengono conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale. In quest'ottica può essere opportuno avviare iniziative tese ad integrare ed arricchire i percorsi di istruzione degli adulti e/o favorire il raccordo con altre tipologie di percorsi di istruzione e formazione (percorsi di formazione continua, percorsi in apprendistato, percorsi di IFTS, percorsi di ITS, ecc...). CPIA CATANIA 2 10

Inoltre, al fine di realizzare progetti integrati di istruzione e formazione, che richiedono la collaborazione con altre agenzie formative pubbliche e private, anche partecipando a programmi regionali, nazionali o comunitari, il CPIA può ai sensi dell'art. 56 del D.A. 895/2001: a) stipulare convenzioni con università, Regioni ed enti pubblici; b) stipulare intese contrattuali con associazioni e privati; c) partecipare ad associazioni temporanee con agenzie pubbliche e private che realizzano collaborazioni sinergiche per l'attuazione di particolari progetti di formazione. Chi può iscriversi al CPIA Catania 2? Adulti anche stranieri che non hanno assolto l obbligo di istruzione o che non sono in possesso del titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione. Adulti stranieri in età lavorativa per la frequenza di percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana. Adulti per percorsi di II livello, che sono in possesso del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione, nonché coloro che nella stessa condizione abbiano compiuto il sedicesimo anno di età e dimostrino di non poter frequentare il percorso diurno. PERCORSI DI ISTRUZIONE NEGLI ISTITUTI DI PREVENZIONE E PENA Il DPR 263/12 riconduce, nelle norme generali per la graduale ridefinizione dell assetto organizzativo e didattico, i Corsi della scuola dell obbligo e di istruzione secondaria superiore negli istituti di prevenzione e di pena attivati ai sensi della normativa previdente. I percorsi di istruzione degli adulti negli istituti di prevenzione e pena, in ottemperanza a quanto previsto dall art. 27, Parte I, della Costituzione della Repubblica Italiana, sono finalizzati a rieducare il detenuto alla convivenza civile attraverso azioni positive che lo aiutino nella ridefinizione del proprio progetto di vita e nell assunzione di responsabilità verso se stesso e la società, tenuto conto che l istruzione costituisce il presupposto per la promozione della crescita culturale e civile del detenuto e la base necessaria alla sua formazione professionale, tecnica e culturale. Pertanto, i percorsi di istruzione degli adulti negli istituti di prevenzione e pena, in coerenza con quanto previsto dall art. 15 della Legge 354/1975 costituiscono elemento irrinunciabile nel programma del trattamento rieducativo del detenuto. Attraverso l attività didattica, assai flessibile e calibrata sui bisogni individuali dell alunno e del gruppo-classe, ciascuno costruisce, recupera e consolida la propria identità al fine di riconquistare progressivamente una dimensione progettuale sulla propria esistenza. La scuola risulta in questi contesti di fondamentale importanza, perché è anche l occasione per ristabilire una normalità nella scansione della giornata; è un impegno, favorisce una presa di responsabilità verso se stessi e verso gli altri, a partire dal rapporto umano/formativo che gradualmente si costruisce con i docenti. La programmazione dei percorsi di istruzione degli adulti negli istituti di prevenzione e pena, fermo restando quanto previsto dal DPR 230/2000, tiene conto della specificità e distintività dell istruzione nelle carceri, anche al fine di rendere compatibili i nuovi assetti organizzativi e didattici con i tempi e i luoghi della detenzione, nonché con la specificità dell utenza, utilizzando metodi adeguati alla condizione dei soggetti e predisponendo soluzioni organizzative coerenti con il principio di individualizzazione del trattamento penitenziario. Tavolo 1 CPIA CATANIA 2 11

Pertanto, vengono attivate misure di sistema finalizzate ad apportare i necessari adattamenti organizzativi in relazione alla specificità della domanda formativa degli adulti in carcere, alla peculiarità dei luoghi di apprendimento, nonché alla variabilità dei tempi di prevenzione, fermo restando gli assetti previsti dal succitato DPR. Inoltre possono essere realizzate misure di sistema attraverso specifici accordi con i soggetti anche applicativi dei protocolli di intesa di cui agli artt. 41e 43 del DPR 230/2000. La realizzazione di percorsi previsti in favore dei soggetti sottoposti a provvedimenti penali da parte dell Autorità Giudiziaria minorile, prevede attività di collaborazione e raccordo sinergico con il territorio e le strutture territoriali che compongono il Dipartimento per la giustizia minorile, volte ad assicurare ai soggetti interessati sia all interno che all esterno della struttura penale la frequenza dei suddetti percorsi, nella prospettiva di consentire il conseguimento di più elevati livelli di istruzione nonché di favorire interventi finalizzati al recupero, all integrazione e al sostegno dopo la loro uscita dal circuito detentivo. Tavolo 1 CPIA CATANIA 2 12

Tavolo 1 STRUTTURA ORGANIZZATIVA DIRIGENTE SCOLASTICO Dirigente Scolastico STAFF 1 Collaboratore Vicario 2 Collaboratore FUNZIONI STRUMENTALI RESPONSABILI DI ATTIVITÀ PROGETTUALI COMPONENTI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Responsabili punto di erogazione (ex sedi CTP) Figura di sistema Area POF Autovalutazione e valutazione d istituto Figura di sistema Area accoglienza ed orientamento Dispersione scolastica Figura di sistema Area tecnologie educative e FAD Gestione sito web e rapporti con la rete Figura di sistema Area Rapporti con gli Enti pubblici e privati del territorio Viaggi e visite d istruzione Figura di sistema Area formazione docenti Progetti e ricerca Sperimentazione e sviluppo PON, FESR, POR RSPP-ASPP-RLS CPIA CATANIA 2 13

Tavolo 1 COMMISSIONI STAFF AMMINISTRATIVO POF Autovalutazione e valutazione Patto Formativo Individuale Accoglienza ed orientamento Dispersione Tecnologie educative e FAD Progetti e ricerca Sperimentazione e sviluppo DSGA PERSONALE ATA Assistenti Amministrativi Collaboratori scolastici Personale docente - Dipartimenti Asse matematico - scientifico - tecnologico Asse dei linguaggi Alfabetizzazione ed apprendimento della lingua italiana Scienze matematiche, chimiche, fisiche e naturali Tecnologia Italiano, storia ed educazione civica, geografia Italiano, storia ed educazione civica, geografia Lingua straniera. Sede amministrativa Il Dirigente e la segreteria hanno sede presso Hanno a disposizione le seguenti attrezzature (computer, stampanti ) Punti di erogazione I punti di erogazione hanno sede presso Hanno a disposizione le seguenti attrezzature Hanno a disposizione i seguenti laboratori CPIA CATANIA 2 14

Il centro è dotato, altresì, di un sito web per le attività in rete; all interno è prevista un area amministrativa, delle aree didattiche dedicate alla formazione a distanza. Tale spazio è dotato di cartelle protette per lo scambio immediato di file di grandi dimensioni. La piattaforma per la gestione di corsi a distanza (FAD) è interamente gestita dal personale del Centro ed è utilizzata per l erogazione di corsi on line e può essere utilizzata, a richiesta, per altri progetti presenti in rete. Le suddette risorse sono raggiungibili ai seguenti link GLI ORGANISMI PRESENTI NEL CPIA CATANIA 2 I CPIA costituiscono i loro organi di governo e ne disciplinano il funzionamento, secondo le disposizioni di cui al Titolo II del decreto legislativo 297/1994, e successive modifiche Consiglio d Istituto Il Consiglio d Istituto è composto dalla componente docente, ATA e dalla rappresentanza degli studenti. Giunta esecutiva La Giunta esecutiva è composta dalla componente docente, ATA e dalla rappresentanza degli studenti. Collegio dei docenti Il Collegio dei docenti può essere articolato in sezioni funzionali alla specificità dell assetto organizzativo e didattico; lo stesso Collegio elegge nel proprio ambito il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti di cui all art. 11 del decreto legislativo 297/1994, assicurando la rappresentanza di ciascuna delle due tipologie di docenti in servizio nel CPIA Catania 2. Il Collegio dei docenti, ai fini dell ampliamento dell offerta formativa, di cui all art. 2, co. 5, del DPR 263/2012 potrà avvalersi anche di tavoli tecnici costituiti da rappresentanti di altre strutture a supporto dell istruzione degli adulti, individuati sulla base dei criteri indicati dal Consiglio d Istituto. Il Collegio, tra i suoi compiti istituzionalmente previsti, avrà il compito di identificare le funzioni strumentali al POF del CPIA Catania 2, in coerenza con la specificità degli assetti organizzativo didattici. Consiglio di classe Il Consiglio di classe è composto dai docenti del gruppo di livello e da tre studenti, eletti dal relativo gruppo. LA COMMISSIONE PER LA DEFINIZIONE DEL PATTO FORMATIVO Composizione La Commissione, presieduta dal D.S., è composta dai docenti dei percorsi di cui all art. 4, co. 1, lett. a), b) e c): a) percorsi di primo livello finalizzati al conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo d istruzione e della certificazione attestante l acquisizione delle competenze di base connesse all obbligo di istruzione di cui al decreto del Ministro della Pubblica Istruzione 139/2007, relative alle attività ed agli insegnamenti di cui al co. 2, lett. b); b) percorsi di secondo livello, realizzati dalle istituzioni scolastiche di secondo grado di cui al co. 6, finalizzati al conseguimento del diploma di istruzione tecnica, professionale ed artistica; Tavolo 1 CPIA CATANIA 2 15

c) percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana, realizzati dal CPIA Catania 2 destinati agli adulti stranieri di cui all art. 3, nei limiti dell organico assegnato, finalizzati al conseguimento di un titolo attestante il raggiungimento di un livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2. I docenti rappresentanti dei diversi percorsi vengono individuati, nel rispetto delle norme contrattuali, sulla base di criteri definiti nell istituto. Sono stabiliti, altresì, le norme di funzionamento, la composizione, anche in ordine alle competenze dei membri, le funzioni, le modalità organizzative e le forme di comunicazione e di cooperazione con gli organi collegiali delle istituzioni scolastiche firmatarie dell accordo, nel rispetto delle loro specifiche competenze. Per assicurare continuità alle azioni, la Commissione, anche ai fini del monitoraggio, valutazione dei risultati e controllo di qualità dei processi attivati, dura in carica un triennio. La composizione della Commissione assicurerà una presenza di docenti specifica per ciascuna delle fasi del percorso finalizzato alla definizione del Patto Formativo Individuale. La Commissione è articolata in sezioni funzionali alla specificità degli assetti organizzativi e didattici relativi rispettivamente ai percorsi di istruzione degli adulti di primo e secondo livello, nonché alle esigenze territoriali. Essa può essere eventualmente integrata da esperti e/o mediatori linguistici in relazione alla tipologia di utenti e di percorsi. Inoltre, potrà avvalersi di esperti provenienti dal mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca scientifica e tecnologica e del terzo settore. Compiti La Commissione per la definizione del Patto Formativo Individuale opera al fine di ammettere l adulto, che richiede di accedere, avendone titolo, nel percorso più idoneo e funzionale al raggiungimento degli obiettivi di competenza utili per lo stesso utente. Il Patto Formativo viene definito ad esito della procedura di riconoscimento dei crediti che ha origine dalle tre fasi (identificazione, valutazione, attestazione), che si realizzano nelle sedi individuate nell ambito del citato accordo di rete anche in relazione a specifiche esigenze territoriali. La Commissione si è dotata dei seguenti strumenti: - modello di domanda per il riconoscimento dei crediti; - modello di libretto personale (dossier personale per l IDA); - linee guida per la predisposizione delle specifiche metodologie valutative e dei riscontri e prove utili alla valutazione delle competenze; - modello di certificato di riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso; - modello del Patto Formativo Individuale. A questi potranno essere aggiunti ulteriori documenti utili. La Commissione formalizza le proprie sedute ed i risultati delle stesse attraverso verbali firmati da tutti i membri. Al fine di garantire agli iscritti organici interventi di accoglienza e orientamento, la Commissione predispone, nell ambito dei compiti loro assegnati e nel quadro di specifici accordi di rete, misure di sistema destinate a favorire gli opportuni raccordi tra i percorsi di istruzione realizzati dai Centri e quelli realizzati dalle istituzioni scolastiche. A tal fine le domande di iscrizione sono trasmesse oltre che alle istituzioni scolastiche di II grado anche ai Centri con i quali i predetti istituti hanno stipulato accordi di rete. Tavolo 1 CPIA CATANIA 2 16

Le misure di sistema sono finalizzate, altresì, a favorire gli opportuni raccordi tra i percorsi di istruzione di primo livello e quelli di secondo livello. Particolare rilevanza sarà attribuita agli interventi finalizzati alla definizione di criteri e modalità per la gestione comune delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche, di cui al DPR 275/99 e successive modifiche, in riferimento al POF del CPIA Catania 2 ed alla progettazione comune dei percorsi di primo e secondo livello. Tavolo 1 Il CPIA Catania 2 offre percorsi di: PARTE SECONDA OFFERTA FORMATIVA alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana per i cittadini stranieri finalizzati al conseguimento di un titolo attestante il raggiungimento di un livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore ad A2 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue, elaborato dal Consiglio d Europa. ORARIO COMPLESSIVO: 200 ore; primo livello primo periodo didattico per il conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione (ex licenza media) ORARIO COMPLESSIVO : 400 ore più eventuali 200 ore ulteriori se l adulto non possiede certificazione di scuola primaria; primo livello secondo periodo didattico finalizzati alla certificazione attestante l acquisizione delle competenze di base connesse all obbligo di istruzione e relative alle attività comuni a tutti gli indirizzi degli istituti tecnici e professionali ORARIO COMPLESSIVO: 825 ore. ACCOGLIENZA ORIENTAMENTO E ACCREDITAMENTO La fase di accoglienza ha un ruolo primario e fondamentale in ogni percorso di EDA. Essa si sviluppa nei momenti dell orientamento e dell accreditamento in ingresso. L adulto è in grado di instaurare un dialogo costruttivo quando avverte un clima positivo nella fase di inizio del processo formativo, che percepisce attento alle caratteristiche e alle motivazioni personali. Le condizioni preliminari e necessarie per la realizzazione di un ambiente idoneo all accoglienza risiedono nella qualità della presenza degli adulti e delle relazioni interpersonali. Su questi aspetti si focalizza, ma non si esaurisce, ogni strategia di accoglienza. In particolare, le buone prassi sperimentate hanno dimostrato che un percorso strutturato di accoglienza presenta le seguenti articolazioni: - pubblicizzazione - contatto - conoscenza - informazione - analisi e autoanalisi delle competenze in ingresso - individuazione del potenziale - progettazione attraverso la negoziazione del percorso formativo e individuazione del segmento di istruzione in cui il percorso si colloca (art. 3, comma 1 della direttiva). CPIA CATANIA 2 17

Per poter apprendere durante il corso della vita assumono particolare rilevanza le competenze trasversali. L autostima, il saper valutare il proprio potenziale, il saper riconoscere le proprie aspettative, il sapersi collocare nei contesti, attribuire senso al proprio e altrui fare, il sapersi orientare, scegliere, decidere, conoscere i propri stili di apprendimento, sapersi dirigere nell apprendimento (capacità di progettualità e di controllo dei processi), sono aspetti strategici, per poter garantire non solo il mantenimento ma anche la gestione e lo sviluppo delle competenze. I successivi momenti dell orientamento e dell accreditamento in ingresso sono finalizzati a: - verificare le caratteristiche individuali (titoli, esperienze, competenze, motivazioni ecc.) e il fabbisogno educativo/formativo - definire un Progetto di sviluppo personale e un conseguente Patto formativo - accertare eventuali competenze già acquisite da considerarsi quali crediti per la determinazione dei percorsi individuali. In particolare il processo prevede le seguenti fasi: - orientamento: per l approfondimento delle motivazioni, del fabbisogno formativo e della progettualità individuale. In questa fase l adulto va sostenuto particolarmente per ricostruire l esperienza pregressa e per definire le prospettive di sviluppo personale - valutazione/accertamento: in questa fase vanno poste in trasparenza le effettive caratteristiche degli adulti per definirne la coerenza con gli obiettivi dei percorsi stessi - riconoscimento/attestazione: attraverso l accreditamento delle competenze già acquisite quali crediti ai fini della personalizzazione del percorso. Nella fase di accoglienza e orientamento vengono proposte dunque modalità di accertamento delle competenze in ingresso, acquisite in pregressi contesti di apprendimento formale, non formale ed informale, in relazione a quelle previste dai rispettivi livelli al fine di consentire la personalizzazione del percorso anche in funzione della definizione della durata del medesimo. L orientamento costituisce una fase estremamente importante e prosegue per l'intero anno scolastico, e anche oltre, in quanto le esigenze formative dell utente possono modificarsi relativamente a competenze via via acquisite nel percorso di istruzione intrapreso o a esigenze formative e di lavoro emerse nella vita di tutti i giorni. ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA: I GRUPPI DI LIVELLO Elemento fondamentale per la personalizzazione dei percorsi, che pone al centro le competenze dell allievo adulto, è l organizzazione per gruppi di livello. Tale organizzazione è relativa ai periodi didattici di cui all art. 4 del REGOLAMENTO, che costituiscono il riferimento per la costituzione delle classi e possono essere fruiti anche in due anni scolastici. In particolare, per i percorsi di istruzione realizzati dal CPIA Catania 2 l organizzazione per gruppi di livello fa riferimento anche alla progettazione per unità di apprendimento delle competenze di cui agli allegati A.1 e A.2 delle Linee Guida. L organizzazione per gruppi di livello facilita la personalizzazione del percorso, anche sotto il profilo dei tempi di fruizione dello stesso, sostiene lo sviluppo dei processi di apprendimento a partire dalle competenze possedute dall allievo adulto, richiede modelli aperti e flessibili, si sviluppa secondo strategie metodologiche e didattiche coerenti con i differenti contesti di riferimento. Tavolo 1 CPIA CATANIA 2 18

In tale contesto assume particolare rilevanza l adozione di metodologie attive fondate sul ricorso a stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro anche al fine di favorire l acquisizione e il potenziamento delle competenze attese in esito ai percorsi di istruzione necessarie ad assicurare la piena partecipazione di cittadini adulti al mercato del lavoro e alla vita sociale di oggi. PROGETTAZIONE DEI CURRICOLI PER UDA Tutti i corsi del CPIA Catania 2 hanno un organizzazione modulare suddivisa in Unità di Apprendimento. Ogni modulo è finalizzato al raggiungimento di un risultato e di competenze ben definite, con una precisa durata oraria, correlato al livello e al periodo didattico di riferimento e si conclude con una certificazione di competenze per gli studenti che raggiungono gli obiettivi didattici. Rispetto al monte ore complessivo la quota oraria del 10% è destinata alle azioni di accoglienza e orientamento. Gli adulti, per la loro storia individuale e per la natura degli specifici processi cognitivi, di astrazione e concettualizzazione, apprendono in modo diverso dai bambini e dai giovanissimi che frequentano la scuola, i cui curricoli scolastici sono ancora formalizzati e costituiti da contenuti disciplinari che si snodano in modo prevalentemente sequenziale. L apprendimento adulto mette in primo piano la soggettività biografica, la concreta situazione in cui si generano e contemporaneamente interagiscono gli apprendimenti e la mediazione personale. Per questo motivo è molto importante favorire la diffusione di prassi destinate a valorizzare la pluralità delle intelligenze, compresa quella emotiva, che entrano in gioco nell apprendimento adulto. Il modello formativo flessibile che caratterizza i percorsi modulari è orientato non solo ad agevolare l acquisizione delle competenze di base da parte degli adulti, ma anche a mantenere la stabilità nel tempo in rapporto al mutare delle esigenze personali, lavorative, sociali. La flessibilità formativa, inoltre, è strettamente correlala alla capacità di riflessione dell adulto sui processi cognitivi di cui è attore. La riflessione consente l apertura verso spazi di migliorabilità e pertanto è fattore non secondario per originare la tensione verso l apprendere ad apprendere e si traduce, in definitiva in fattore primario di motivazione e di sostegno per l adulto. La modularità agevola la personalizzazione dei percorsi e permette la possibilità di frequenza a persone che non possono partecipare a programmi intensivi e, allo stesso tempo, consente una marcata intenzionalità educativa, perché comporta l acquisizione di saperi essenziali, significativi, stabili e capitalizzabili. I contenuti dei moduli, inoltre, sono uno strumento per rendere reale e consapevole il diritto di cittadinanza attiva, per valorizzare la dimensione orientativa dei percorsi formativi e per fornire le competenze necessarie per fruire anche dei beni letterari, artistici e scientifici. L organizzazione modulare si dimostra utile per: - inserire in fasi e momenti diversi del percorso formativo adulti che possiedono crediti riconosciuti - fornire competenze per individuare, utilizzare e integrare forme espressive e linguaggi diversi - alternare momenti di studio e di lavoro Tavolo 1 CPIA CATANIA 2 19

- valorizzare le attività pratiche e di laboratorio - certificare competenze definite e spendibili nel rientro in percorsi di istruzione, formazione e nel lavoro. Nell organizzazione dei percorsi modulari devono trovare spazio le competenze trasversali quali elementi costitutivi e fondanti della realizzazione del pieno diritto di cittadinanza in quanto danno centralità all adulto come persona. Gli consentono di diagnosticare, di relazionarsi, di affrontare le situazioni, di osservare, analizzare e situarsi in un contesto organizzativo, pianificare le risorse e gli obiettivi, lavorare in gruppo, negoziare, in una parola di essere creativo ed innovativo nel cercare soluzioni. Nella progettazione del percorso individuale vanno inoltre previsti moduli specifici per il recupero dei precedenti deficit di istruzione e formazione accertati nella fase di orientamento e di accreditamento in ingresso. Condizione necessaria e irrinunciabile per il riconoscimento dei crediti e la personalizzazione del percorso è la progettazione per Unità di apprendimento, da erogare anche a distanza, intese come insieme autonomamente significativo di conoscenze, abilità e competenze correlate ai livelli e ai periodi didattici. Ferma restando l autonomia didattica, organizzativa, di ricerca, sviluppo e sperimentazione delle istituzioni scolastiche, di cui al D.P.R. 275/99, la progettazione per Unità di apprendimento tiene conto di alcuni criteri generali. In particolare, per definire la corrispondenza tra conoscenze e abilità in relazione a ciascuna competenza è indispensabile: 1) tenere conto di tutte le competenze, conoscenze e abilità previste per il periodo di riferimento indicando quelle funzionali al raggiungimento dei singoli risultati di apprendimento; 2) stabilire la quota oraria relativa a ciascuna competenza (quota parte del monte ore complessivo previsto per ciascun periodo); 3) individuare le competenze da poter acquisire attraverso modalità di fruizione a distanza in tutto o in parte in misura di regola non superiore al 20% del monte ore complessivo del periodo di riferimento. RICONOSCIMENTO DEI CREDITI E PERSONALIZZAZIONE DEL PERCORSO I curricoli, progettati per Unità di Apprendimento, rappresentano il riferimento per il riconoscimento dei crediti e sono organizzati in modo da consentire la personalizzazione del percorso sulla base del Patto formativo individuale definito previo il riconoscimento dei saperi e delle competenze formali, informali e non formali posseduti dall'adulto. La Commissione per la definizione del Patto formativo attiva, su richiesta dell adulto, il percorso di riconoscimento dei crediti articolato in tre fasi: Identificazione: fase finalizzata all individuazione e messa in trasparenza delle competenze degli adulti acquisite nell apprendimento formale, non formale ed informale, riconducibili ad una o più competenze attese in esito al periodo didattico del percorso richiesto all atto dell iscrizione. In questa fase, la Commissione, acquisita la domanda di iscrizione, supporta l adulto nell analisi e documentazione dell esperienza di apprendimento anche mediante l utilizzo di dispositivi di documentazione della storia personale e professionale. Per ciascun adulto, sarà compilato un libretto personale (denominato dossier personale per l IDA) che consente la raccolta di titoli di studio, attestati, certificazioni, dichiarazioni ed ogni altra evidenza utile. A tal fine, sarà necessario l utilizzo di strumenti di esplorazione quali l intervista, impostata secondo un approccio biografico. La Commissione individuerà un Tavolo 1 CPIA CATANIA 2 20

docente, facente parte della Commissione stessa, a cui affidare il compito di accompagnare e sostenere l adulto nel processo di individuazione e messa in trasparenza delle competenze acquisite nell apprendimento formale, non formale ed informale e nella composizione del dossier personale. Partendo dai criteri generali presenti nelle Linee guida, la Commissione individuerà le modalità organizzative e di funzionamento che tengano anche conto del contesto territoriale di riferimento. Valutazione: fase finalizzata all accertamento del possesso delle competenze degli adulti acquisite nell apprendimento formale, non formale ed informale, riconducibili ad una o più competenze attese in esito al periodo didattico del percorso richiesto dall adulto all atto dell iscrizione. La Commissione procede insieme con l adulto all accertamento del possesso delle competenze, precedentemente acquisite, ai fini della successiva attestazione. Nel caso di competenze acquisite nell apprendimento formale, costituiscono evidenze utili quelle rilasciate nei sistemi indicati nel co. 52 dell art. 4 della L. 92/2012. Nel caso di competenze acquisite nell apprendimento non formale ed informale, questa fase implica l adozione di specifiche metodologie valutative, di riscontri e prove idonee a comprovare le competenze effettivamente possedute coerenti anche con quelle predisposte dall INVALSI, nell ambito dei progetti RICREARE e SAPA diffusione. Questa fase deve essere svolta in modo da assicurare equità, trasparenza, collegialità e oggettività. Attestazione: fase finalizzata al rilascio del certificato di riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso standardizzato secondo i criteri di seguito riportati. La Commissione certifica il possesso delle competenze, individuate e valutate nelle fasi precedenti e le riconosce, secondo le modalità e nei limiti precedentemente da essa stabiliti, come crediti riconducibili ad una o più competenze attese in esito al periodo didattico del percorso richiesto dall adulto all atto dell iscrizione. In coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo 13/13, il certificato di riconoscimento dei crediti per la personalizzazione del percorso, che ha carattere pubblico, dovrà contenere i seguenti elementi minimi: a) i dati dell ente pubblico titolare (MIUR) e dell ente titolato (CPIA); b) i dati anagrafici dell adulto; c) le competenze attese in esito al periodo didattico del percorso richiesto dall adulto all atto dell iscrizione, riconosciute come crediti; d) le modalità di accertamento per ciascuna delle competenze riconosciute come crediti; e) la firma della Commissione, del D.S. del CPIA Catania 2 e, per l adulto iscritto ad uno dei periodi didattici dei percorsi di secondo livello, anche del D.S. dell istituzione scolastica dove è incardinato il percorso di secondo livello; f) data e numero di registrazione. Quale esito delle predette fasi viene definito il Patto Formativo Individuale per ogni singolo alunno. Esso rappresenta un contratto condiviso e sottoscritto dall adulto, dalla Commissione e dal Dirigente del CPIA (per i percorsi di II livello anche dal D.S. della scuola secondaria) con il quale viene formalizzato il percorso di studio personalizzato (PSP) relativo al periodo didattico del percorso richiesto dall adulto all atto dell iscrizione. Tavolo 1 CPIA CATANIA 2 21