PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA



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PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

INDICE SEZIONE 1 DISPOSIZIONI GENERALI, RUOLI E RESPONSABILITA 4 1.1 Oggetto 4 1.2 Normativa di riferimento 4 1.3 Ambito 5 1.3.1 In particolare le Informazioni Privilegiate (art. 4.C.1 Codice di Autodisciplina delle Società Quotate) 5 1.4 Destinatari 6 1.5 Norme comportamentali 7 1.6 Ruoli e responsabilità dei soggetti direttamente coinvolti nei processi di formazione, gestione e diffusione delle Informazioni Privilegiate. 8 1.6.1 CEO e CFO 8 1.6.2 Comitato per il Controllo Interno / Audit Committee 9 1.6.3 Disclosure Committee 10 1.6.4 Direzione Servizi Amministrativi, Fiscali e Societari 10 1.6.5 Relazioni con gli Investitori 12 1.6.6 Pianificazione e Controllo di Gestione 13 1.6.7 Direzione Comunicazione e Relazioni Esterne 14 1.6.8 Internal Audit 14 1.6.9 Consulente Legale Esterno 14 1.6.10 Responsabili di altre Funzioni 15 SEZIONE 2 ATTESTAZIONI E DICHIARAZIONI RELATIVE ALL INFORMATIVA SOCIETARIA 16 FINANZIARIA 2.1 Obiettivi 16 2.2 Attestazioni e dichiarazioni 16 2.2.1 Sarbanes Oxley Act 16 2.2.2 Legge 262/2005 (Legge sul Risparmio) 17 2.2.3 Attestazioni a cascata 18 2.3 Gestione e monitoraggio del Sistema di Controllo Interno Amministrativo-Contabile e delle procedure amministrativo-contabili 18 1PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

SEZIONE 3 PROCEDURE DI FORMAZIONE DELL INFORMATIVA FINANZIARIA SOCIETARIA (Bilancio, Form 20-F e situazioni contabili infrannuali) 20 3.1 Procedura di formazione dei Bilanci annuali 20 3.1.1 Predisposizione e revisione del progetto di bilancio annuale (di esercizio e consolidato) 20 3.1.2 Attestazione ex Lege 262/2005 21 3.1.3 Approvazione da parte del CdA e divulgazione 22 3.1.4 Approvazione da parte dell Assemblea e deposito/inoltro a Consob 22 3.2 Form 20-F 23 3.2.1 Predisposizione e revisione del documento 23 3.2.2 Attestazione ex Sarbanes & Oxley Act (Section 302, 404 e 906) 24 3.2.3 Inoltro a SEC 24 3.3 Situazioni contabili infrannuali 25 3.3.1 Relazione Semestrale 25 3.3.2 Relazione Trimestrale 26 SEZIONE 4 PROCEDURA PER LA DIFFUSIONE AL MERCATO DELLE INFORMAZIONI PRIVILEGIATE 28 4.1 Obbligo informativo generale 28 4.2 Eventi e circostanze che accadono nella sfera di attività della Società o di società controllate esplicitati e formalizzati in delibere del Consiglio di Amministrazione 28 4.3 Eventi e circostanze che accadono nella sfera di attività della Società o di società controllate non esplicitati né formalizzati nel contesto di riunioni consiliari. 29 4.3.1 Rumors 30 4.3.2 Richieste di informazioni o di comunicazioni al mercato formulate da parte di Borsa Italiana o di Consob 30 4.3.3 Interviste ed incontri con la stampa 30 4.3.4 Incontri con la comunità finanziaria 31 4.3.5 Interventi da parte del Management a conferenze, convegni, corsi e/o conventions 31 4.3.6 Informazione in assemblea 32 4.3.7 Pubblicazione sul sito Internet e/o sulla rete intranet aziendale di informazioni, documentazione, elaborati di varia natura 32 4.4 Requisiti del comunicato stampa 32 4.4.1 Diffusione di dati previsionali od obiettivi quantitativi 33 2PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

SEZIONE 5 DIFFUSIONE ED AGGIORNAMENTO DELLA PROCEDURA 34 5.1 Approvazione 34 5.2 Modalità di diffusione e di aggiornamento della Procedura 34 ALLEGATI 1. Regolamento del Disclosure Committee 2. Modelli di attestazione ai sensi della Section 302, 404 e 906 del Sarbanes Oxley 3. Modelli di dichiarazione e attestazione ai sensi della Legge 262/2005 4. Regolamento del Registro degli Insiders 5. Regolamento Internal Dealing 6. Lettera di attestazione interna semestrale da parte di CEO e CFO delle società controllate ( Rep Letter ) 7. Lettera di attestazione interna annuale da parte dei Responsabili di Direzione delle Società del Gruppo Ristretto 3PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

SEZIONE 1 DISPOSIZIONI GENERALI, RUOLI E RESPONSABILITA 1.1 Oggetto La presente Procedura ha l obiettivo di definire le modalità operative di gestione e trattamento di tutte le informazioni divulgate all esterno da Benetton Group S.p.A. (di seguito anche Benetton o la Società ) e dalle società da essa controllate (nel complesso, di seguito, il Gruppo ). Le finalità della Procedura sono di: - disciplinare le norme comportamentali, i ruoli e le responsabilità delle strutture organizzative aziendali a vario titolo coinvolte nel processo di predisposizione e divulgazione di (i) Bilancio Annuale (Civilistico e Consolidato), (ii) Documento Annuale nel Form 20-F, (iii) Situazioni Contabili Infrannuali (Relazioni Semestrale e Trimestrali e relativi Form 6-K), e (iv) altre informazioni finanziarie e/o di natura riservata e/o privilegiata (come di seguito meglio definite); - disciplinare le modalità per una puntuale e tempestiva comunicazione al mercato delle Informazioni Privilegiate (come di seguito definite all Articolo 1.3.1) in conformità alla normativa vigente. 1.2 Normativa di riferimento Benetton Group S.p.A. è una società italiana quotata sul mercato Italiano (i.e. Borsa Italiana), Statunitense (i.e. NYSE) e Tedesco (i.e. Frankfurt Stock Exchange). La normativa vigente in materia di informativa al mercato impone a Benetton Group S.p.A. la comunicazione agli organi di controllo e di gestione dei tre mercati (Italiano, Statunitense e Tedesco) nonché al pubblico di informazioni che riguardano direttamente Benetton e le società da essa controllate (di seguito anche il Gruppo ). La Presente Procedura è volta a garantire l allineamento di Benetton alle seguenti disposizioni: - Sarbanes Oxley Act del 2002 e articoli 13a-15 e 15d-15 dell Exchange Act; - Legge n.262/05; - Normativa su Informativa Privilegiata 1. 1 Le disposizioni normative in ambito Informativa Privilegiata sono: - Direttive UE in materia di market abuse (Direttiva 2003/6/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2003; Direttiva 2003/124/CE della Commissione del 22 dicembre 2003; Direttiva 2004/72/CE della Commissione del 29 aprile 2004). - Articoli 114 e ss., 181 e ss., del D.lgs. n. 58/1998 (TUF) - Parte III, Titolo II ( Informazione Societaria ) del Regolamento adottato con delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni (Regolamento Consob), Capo II ( Comunicazioni al Pubblico ) e Capo III ( Comunicazioni alla Consob ). - Regolamento dei Mercati Organizzati e Gestiti da Borsa Italiana S.p.A., adottato da Borsa Italiana con delibera del 21 dicembre 2005, approvato dalla Consob con delibera n. 15319 dell 8 febbraio 2006 e successive modifiche ed integrazioni ( Regolamento Borsa ). - Art. 4 del Codice di Autodisciplina delle Società quotate (adottato dal Comitato per la Corporate Governance delle Società quotate), che raccomanda l adozione di procedure per la gestione interna e per la comunicazione all esterno di documenti ed informazioni riguardanti la Società, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate. - Raccomandazioni e chiarimenti contenuti nella Comunicazione CONSOB n.dme/6027054 del 28 marzo 2006, avente ad oggetto Informazione al pubblico su eventi e circostanze rilevanti e adempimenti per la prevenzione degli abusi di mercato. - Comunicazione CONBOB n.dme/6064291 del 28 luglio 2006, relativa a Chiarimenti in relazione ai comunicati stampa emessi in occasione dell approvazione delle rendicontazioni contabili periodiche. - Guida per l Informazione al mercato, emessa da Borsa Italiana. 4PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

1.3 Ambito La presente Procedura trova applicazione nella comunicazione di tutta l informativa pubblica divulgata dalla Società in Italia, negli Stati Uniti ed in Germania, compresi, tra gli altri, i seguenti documenti / ambiti: - Bilancio Annuale d esercizio e Consolidato depositato presso la CONSOB; - Documento Annuale nel Form 20-F depositato presso la SEC; - Relazioni Trimestrali e Relazione Semestrale presentate alla CONSOB ed alla SEC nel Form 6-K cartaceo; - Dati previsionali, obiettivi quantitativi e dati contabili di periodo; - Comunicati stampa sui risultati; - Presentazioni agli analisti, road show per investitori e documentazione prodotta per conference call/webcast; - Altri comunicati stampa e informativa pubblica, incluse le comunicazioni effettuate tramite il sito web. - Informazioni Privilegiate in genere la cui diffusione al mercato risulti obbligatoria ai sensi della normativa vigente. La Procedura si focalizza sulle modalità di raccolta e divulgazione al mercato delle informazioni racchiuse nei sopraccitati documenti rinviando, per quanto riguarda le modalità di formazione delle informazioni pubblicate all interno dei Documenti periodici (Trimestrale, Semestrale, Bilancio Annuale e Form 20-F), alle specifiche procedure operative e di controllo che costituiscono il tessuto del Sistema di Controllo Interno Amministrativo-Contabile. 1.3.1 In particolare le Informazioni Privilegiate (art. 4.C.1 Codice di Autodisciplina delle Società Quotate) La presente Procedura viene adottata dal Consiglio di Amministrazione della Società anche ai fini del disposto dell art. 4.C.1 del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate, in virtù del quale la Società deve dotarsi di una procedura per la gestione interna e la comunicazione all esterno di documenti ed informazioni riguardanti l emittente, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate. Ai sensi dell articolo 181, comma 1 del TUF, per informazione privilegiata si intende un informazione di carattere preciso, che non è stata resa pubblica, concernente, direttamente o indirettamente, uno o più emittenti strumenti finanziari o uno o più strumenti finanziari, che, se resa pubblica, potrebbe influire in modo sensibile sui prezzi di tali strumenti finanziari. 5PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

Il comma 3 del medesimo articolo specifica che un informazione si ritiene di carattere preciso se: a. si riferisce ad un complesso di circostanze esistente o che si possa ragionevolmente prevedere che verrà ad esistenza o ad un evento verificatosi o che si possa ragionevolmente prevedere che si verificherà; b. è sufficientemente specifica da consentire di trarre conclusioni sul possibile effetto del complesso di circostanze o dell evento di cui alla lettera a) sui prezzi degli strumenti finanziari. Per informazione che, se resa pubblica, potrebbe influire in modo sensibile sui prezzi di strumenti finanziari, si intende un informazione che presumibilmente un investitore ragionevole utilizzerebbe come uno degli elementi su cui fondare le proprie decisioni di investimento. (comma 4). L Informazione Privilegiata si distingue dall Informazione solo Potenzialmente Privilegiata, rappresentata da un Informazione Privilegiata in itinere, alla quale manca ancora uno dei requisiti di cui all articolo 181 TUF (in particolare i requisiti di precisione di cui al 3 comma) e per la quale non sussistono pertanto gli obblighi di diffusione. L informazione Potenzialmente Privilegiata si distingue a sua volta dall Informazione Riservata, rappresentata da qualunque notizia inerente il Gruppo di natura confidenziale, che, se divulgata in maniera non autorizzata o involontaria, potrebbe causare danni alla Società o al Gruppo ovvero creare nel mercato delle aspettative ancora prive di fondamento. 1.4 Destinatari La presente Procedura si applica a Benetton Group S.p.A e a tutte le società da essa controllate e, nell ambito di tali società, ad ogni soggetto che dispone di, o ha l accesso a, informazioni di natura privilegiata. Sono tenuti al rispetto della Procedura (di seguito Destinatari della Procedura) i dipendenti e i collaboratori del Gruppo che si trovano ad avere accesso ad informazioni di natura finanziaria o privilegiata, nonché i componenti degli organi sociali. In particolare, ai fini della presente Procedura, per collaboratori si intendono esclusivamente quei soggetti che operano in nome o per conto della Società in forza di un contratto di collaborazione a progetto e gli interinali, in relazione all attività esplicata all interno della Società. I Destinatari adegueranno il proprio comportamento a quanto esposto nella presente Procedura e, laddove necessario, la integreranno con specifiche normative interne. Devono peraltro ritenersi destinatari di un particolare obbligo di riservatezza nella gestione delle informazioni acquisite tutti i soggetti che abbiano accesso, nell esercizio 6PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

della propria attività nell ambito del Gruppo, anche solo ad Informazioni Potenzialmente Privilegiate o meramente Riservate. 1.5 Norme comportamentali I Destinatari, a qualsiasi titolo coinvolti nel processo di gestione interna, comunicazione a terzi e divulgazione al mercato dell informativa societaria, sono tenuti ad osservare le previsioni di Legge esistenti in materia, i principi comportamentali richiamati nel Codice Etico (in particolare nel capitolo 5 - Trattamento delle informazioni riservate e delle informazioni price sensitive e nel capitolo 7 - Informativa gestionale e contabile), improntati a principi di trasparenza, completezza e tempestività, nonché le disposizioni esposte nella presente Procedura. I Destinatari devono provvedere alle comunicazioni delle Informazioni Privilegiate e Potenzialmente Privilegiate alla funzione Affari Societari, come meglio disciplinato all Articolo 4.1 della presente Procedura. A tutti i Destinatari è inoltre richiesto, per quanto di competenza, di rispettare i seguenti obblighi: a. garantire la tempestività della comunicazione interna di informazioni di carattere finanziario necessarie per la predisposizione dei bilanci annuali e delle situazioni contabili infrannuali; b. garantire la corrispondenza delle informazioni di carattere finanziario alle risultanze dei libri contabili; c. mantenere la riservatezza circa i documenti e le informazioni acquisite nello svolgimento dei propri compiti; d. assicurare che la circolazione interna e verso terzi di documenti contenenti informazioni di natura finanziaria e privilegiata sia soggetta ad ogni necessaria attenzione, cautela ed autorizzazione, onde evitare pregiudizi al Gruppo e indebite divulgazioni; e. non comunicare ad altri, se non per ragioni d ufficio, le informazioni di natura privilegiata di cui si viene a conoscenza nello svolgimento dei compiti assegnati; f. far sottoscrivere a terzi (persone fisiche e società) cui si comunicano informazioni di natura privilegiata in occasione del conferimento degli incarichi, un impegno di riservatezza (che prevede altresì l obbligo, se del caso, di inserimento nel Registro degli Insiders); g. in ipotesi di operazioni rilevanti (immobiliari, societarie, joint venture, accordi commerciali o altri accordi che coinvolgano uno o più partner, anche sottoposti a normative nazionali straniere), negoziare e formalizzare un espressa obbligazione contrattuale in capo ai soggetti parti dell operazione che imponga la preventiva condivisione ed accordo in merito ad ogni comunicazione al mercato che abbia ad oggetto la conclusione dell operazione ed ogni sua successiva vicenda. 7PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

h. assicurarsi in genere, nell esercizio delle proprie funzioni, che le Informazioni Riservate (e pertanto anche le Informazioni Potenzialmente Privilegiate e le Informazioni Privilegiate), quando siano oggetto di circolazione all interno dell Azienda, tramite invio cartaceo o telematico (e-mail), non vengano comunicate a soggetti che non abbiano effettiva necessità di venirne a conoscenza e/o processarle ai fini dello svolgimento del proprio lavoro; i. apporre la dicitura strettamente confidenziale su tutti i documenti (nel campo oggetto per le e-mail) che contengano Informazioni Privilegiate. Tale indicazione rende obbligatoria, da parte sia dei destinatari che dei mittenti, una gestione assolutamente riservata del documento con accorgimenti che ne possano impedire la conoscenza e la diffusione a qualsiasi soggetto diverso da chi deve inevitabilmente processare l informazione nell esercizio della propria attività lavorativa. E fatto divieto a soggetti diversi da coloro i quali hanno originato il documento fare copia e distribuire lo stesso se non previa espressa comunicazione al soggetto che ha emesso il documento (v. successivo art. 1.6.10 relativo alle responsabilità dei Responsabili di Direzione). j. informare tempestivamente l Organo di Vigilanza (costituito ai sensi del Decreto Legislativo n.231 del 8 giugno 2001) della Società di ogni atto, fatto, omissione che possa rappresentare una violazione della presente Procedura. 1.6 Ruoli e responsabilità dei soggetti direttamente coinvolti nei processi di formazione, gestione e diffusione delle Informazioni Privilegiate 1.6.1 CEO 2 e CFO 3 Con riferimento all informativa finanziaria il CEO e il CFO: - Sono responsabili per il Gruppo della istituzione, dell implementazione e del monitoraggio della presente Procedura e del connesso Sistema di Controllo Interno, con particolare riferimento alle procedure Amministrativo-Contabili 4 ; - Valutano su base semestrale l efficacia delle procedure implementate e riportano al mercato (nel bilancio annuale separato e consolidato, nella relazione semestrale e nel Form 20-F) le conclusioni delle proprie valutazioni 5 ; - Comunicano ai Revisori esterni ed all Audit Committee tutte le significant deficiencies e le material weaknesses 6, o eventuali frodi, rilevate a seguito della propria valutazione; 2 Chief Executive Officer, Amministratore Delegato. 3 Chief Financial Officier, Direttore Amministrazione Finanza e Controllo; Per Benetton: Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari. 4 Per Sistema di Controllo Interno Amministrativo-Contabile Si intende l insieme delle regole, delle procedure, delle disposizioni organizzative e dei controlli posti in essere per assicurare l affidabilità delle informazioni e dei dati sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria, previsti per Legge o diffusi al mercato. Il Sistema di Controllo Interno Amministrativo-contabile coincide con il cosiddetto ICoFR - Internal Control over Financial Reporting richiamato dalla normativa SOX. 5 Sulla base dei modelli riportati nell allegato 2 e nell allegato 3. 6 Una significant deficiency (carenza rilevante) è una carenza nel Sistema di Controllo Interno, o un insieme di carenze, che possa limitare la capacità della Società di registrare, elaborare, riassumere e divulgare informazioni e dati economico-finanziari in modo affidabile, in accordo con i principi contabili generalmente accettati, così che vi sia una più che remota probabilità che un errore rilevante nel bilancio annuale o nelle situazioni infrannuali non sia tempestivamente individuato e corretto. Una material weakness (debolezza significativa) è una carenza rilevante nel Sistema di Controllo Interno, ovvero una combinazione di più carenze rilevanti, tale che esista una più che remota probabilità che un errore materiale nel bilancio annuale o nelle situazioni infrannuali non sia tempestivamente individuato e corretto. 8PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

- Rivedono tutte le altre informazioni di carattere finanziario 7 rilasciate al mercato (tra cui in particolare le relazioni trimestrali) e dichiarano in forma scritta la corrispondenza delle stesse alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili; - Comunicano nel Form 20-F, tutti i cambiamenti sostanziali nel Sistema di Controllo Interno Amministrativo-Contabile o in altri fattori che potrebbero condizionare in modo significativo il Sistema stesso, successivamente alla data della loro ultima valutazione; - Attestano la veridicità e la corretta rappresentazione contabile dei bilanci e dei rapporti con società estere aventi sede legale in Stati che non garantiscono la trasparenza societaria ( black list ); Inoltre, con riferimento all informativa privilegiata, il CEO: - Approva i comunicati stampa, le presentazioni presso analisti e investitori istituzionali, gli altri documenti contenenti informazioni privilegiate da divulgare al mercato; - Valuta e autorizza l attivazione della procedura di ritardo nella comunicazione al mercato di informazioni privilegiate ai sensi dell Art. 66 bis del Regolamento Consob; - In presenza di rumors ovvero in caso di fuga di notizie e previa verifica della sussistenza dei requisiti stabiliti dalla legge, approva i comunicati stampa ai sensi dell art.66, comma 8 del Regolamento Consob, informando circa la veridicità delle notizie stesse e integrandone o correggendone ove necessario il contenuto, al fine di ripristinare condizioni di parità informativa. 1.6.2 Comitato per il Controllo Interno / Audit Committee 8 Con riferimento all informativa finanziaria, il Comitato ha il compito di: - Riferire al Consiglio di Amministrazione, almeno semestralmente, in occasione dell approvazione del bilancio e della relazione semestrale, sull attività svolta e sull adeguatezza del sistema di controllo interno; - Fornire al Consiglio di Amministrazione indicazioni ed informazioni sul rispetto delle regole di governo societario; - Valutare, unitamente al Responsabile della Direzione Amministrazione e Bilanci ed alla Società di Revisione, l adeguatezza dei principi contabili utilizzati; - Verificare, con l ausilio del Responsabile del Controllo Interno, il processo di formazione dei dati di bilancio; 7 Diverse dal bilancio annuale e dalla relazione semestrale. 8 Nominato dal Consiglio di Amministrazione ed è costituito da amministratori non esecutivi ed indipendenti. Per la descrizione dettagliata del ruolo e delle responsabilità, si rimanda al Regolamento approvato dal CdA. 9PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

- Ricevere, quale soggetto di riferimento della Società di Revisione, informazioni e/o comunicazioni in merito al bilancio consolidato ed al Form 20-F su criticità relative a determinati trattamenti contabili e/o trattamenti contabili alternativi; - Ricevere dal Management, o trasmettere allo stesso, informazioni e/o comunicazioni relative agli argomenti di cui al punto precedente. 1.6.3 Disclosure Committee Il Disclosure Committee della Società costituisce parte integrante della presente Procedura ed assume un ruolo determinante nel processo di riconoscimento, raccolta, trattamento e gestione delle informazioni divulgate all esterno dalla Società. Il Disclosure Committee costituisce in primo luogo uno strumento a disposizione del CFO e del CEO nell ambito dei controlli ad essi richiesti - e della responsabilità su di essi gravante - in ordine alla correttezza, chiarezza, tempestività, completezza, affidabilità e trasparenza dell informativa al mercato. Le finalità, i compiti, la composizione e le modalità di funzionamento del Disclosure Commitee della Società sono indicate nel Regolamento del Disclosure Committee allegato n. 1 alla presente Procedura. 1.6.4 Direzione Servizi Amministrativi, Fiscali e Societari La Direzione Servizi Amministrativi, Fiscali e Societari, sotto la direzione del CFO, è il principale responsabile della gestione dei processi che presidiano il Sistema di Controllo Interno Amministrativo Contabile definito e disegnato dal CEO e dal CFO stesso. In particolare, all interno della Direzione Servizi Amministrativi, Fiscali e Societari la Direzione Amministrazione e Bilanci: - assicura la corretta e tempestiva rilevazione dei fatti amministrativi delle Società del Gruppo Ristretto (ovvero delle società del Gruppo che hanno sede legale amministrativa in Ponzano Veneto) e delle Branch estere, garantendo il rispetto della normativa di legge civilistica e fiscale vigente; - è responsabile della stesura delle bozze del Bilancio d esercizio e della Situazione Semestrale della Capogruppo, delle Relazioni Trimestrali, della Situazione Semestrale e del Bilancio Consolidato di Gruppo e del documento annuale Form 20-F (che include il bilancio consolidato, l MD&A e tutta l informativa obbligatoria prevista per il Form stesso). Nel processo di redazione del bilancio, delle situazioni trimestrali e semestrali e del Form 20- F, provvede alla stesura delle relative note esplicative e raccoglie dagli altri enti aziendali tutte le informazioni necessarie per l assemblaggio della relazione sulla gestione; 10PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

- gestisce il processo di raccolta e rappresentazione della informativa e di tutte le operazioni fuori bilancio significative e di tutte le altre relazioni della Società con entità non consolidate che potrebbero avere un impatto significativo sulla situazione patrimoniale - finanziaria della stessa; - gestisce il processo di riconciliazione tra i diversi principi contabili adottati (Italiani, Statunitensi e Internazionali); - coordina a livello centrale i rapporti con la Società di Revisione ed è responsabile di recepire gli adeguamenti correttivi significativi che sono stati identificati dal Revisore esterno, dopo averli condivisi con il Responsabile di Servizi Amministrativi, Fiscali e Societari, con il CFO e, qualora significativi e materiali, con il CEO; - fornisce il supporto alla Direzione Relazioni con gli Investitori per raccolta delle altre informazioni finanziarie da comunicare al mercato; - effettua le verifiche di congruità dei dati del bilancio annuale e delle situazioni periodiche inclusi nei comunicati stampa; - effettua e documenta le attività di controllo chiave identificate nei documenti di mappatura SOX relativi al processo di Financial Reporting 9. Inoltre, all interno della Direzione Servizi Amministrativi, Fiscali e Societari la funzione Affari Societari: - partecipa, fornendo le proprie osservazioni, relativamente alle parti di competenza (corporate governance, mutamenti organizzativi e societari, eventi di rilievo intervenuti dopo la chiusura del bilancio o delle situazioni periodiche), al processo di analisi e rivisitazione delle bozze di Bilancio d Esercizio, Relazione Semestrale, Relazioni Trimestrali, Documento Annuale nel Form 20-F, Documento trimestrale nel Form 6-K e dei comunicati sui risultati. - assicura l osservanza, da parte della Società, degli obblighi di informativa, secondo le leggi in materia di mercati finanziari e le norme regolamentari per la quotazione vigenti, con particolare riferimento a: - i requisiti di formato e gli altri obblighi relativi ai depositi obbligatori per la Società; - le questioni sollevate dal Disclosure Committee, dal CEO, dal CFO o dal Comitato per il Controllo Interno relativamente alla natura e alla portata degli obblighi di informativa in vigore; 9 Riferimento: Processo 10 Informativa e Bilancio. 11PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

- l accuratezza e la conformità con gli obblighi vigenti dell informativa della Società relativamente a questioni in materia legale o di regolamentazione. - coordina il deposito dei report periodici, presso la SEC (mediante il Sistema Edgar) e presso la CONSOB (attraverso il sistema NIS), il deposito di tutti i documenti prescritti presso il New York Stock Exchange (NYSE), Borsa Italiana e Borsa di Francoforte (attraverso il sistema Hugin). - partecipa nel processo di identificazione e gestione dell Informativa Privilegiata, in particolare: - fornisce, ove richiesto, supporto tecnico al CEO, al CFO e al Management nell accertamento della qualifica di natura privilegiata dell informazione segnalata e nella valutazione delle misure da adottare (il passaggio di qualifica dell informazione da potenzialmente privilegiata a privilegiata, il ritardo nella comunicazione, la divulgazione al mercato); - alimenta e mantiene aggiornato il Registro degli Insiders 10 sulla base delle comunicazioni pervenute da CEO, CFO e dai Responsabili di Direzione; - informa i soggetti terzi della loro iscrizione nel Registro, nonché di ogni modifica o cancellazione successiva; - effettua le verifiche di completezza sui comunicati stampa, ai fini della normativa di Borsa. - riceve le comunicazioni da parte dei Soggetti Rilevanti in relazione a operazioni effettuate sul titolo della Società o su altri strumenti finanziari ad essa collegati (secondo quanto definito nel Titolo VII, Capo II del Regolamento Emittenti e dall art.114, comma 7 del TUF) e gestisce il relativo processo di comunicazione al mercato, in conformità alle disposizioni del Regolamento Internal Dealing approvato dal CdA di Benetton (in allegato). 1.6.5 Relazioni con gli Investitori La Direzione Relazioni con gli Investitori coordina la comunicazione finanziaria del Gruppo Benetton e la sua gestione nei confronti del mercato finanziario. In particolare, la Direzione ha le seguenti responsabilità: - gestisce i rapporti con i mercati finanziari, gli investitori, gli analisti e gli azionisti di minoranza; 10 Il Registro Degli Insiders è il Registro delle persone con accesso a informazioni potenzialmente privilegiate (di seguito anche Registro ) istituito e tenuto da Benetton ai sensi dell art. 115-bis del TUF e correlate regolamentazioni CONSOB, recante l indicazione dei soggetti che, in ragione dell attività lavorativa o professionale ovvero delle funzioni svolte, hanno accesso a tali informazioni. Il Regolamento del Registo degli Insiders è allegato alla presente Procedura. 12PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

- fornisce, ove richiesto, supporto tecnico al CEO, al CFO e al Management nell accertamento della qualifica di natura privilegiata dell informazione segnalata e nella valutazione delle misure da adottare (il passaggio di qualifica dell informazione da potenzialmente privilegiata a privilegiata, il ritardo nella comunicazione, la divulgazione al mercato); - coordina la predisposizione e l invio di comunicati e pubblicazioni economico-finanziarie contenenti notizie rilevanti per il mercato e la divulgazione di notizie price sensitive; - monitora le notizie diffuse al mercato ripristinando tempestivamente una corretta informazione tra gli investitori in caso di rumors o di altri elementi di incertezza che perturbino i corsi azionari della società; - assicura coerenza nelle informazioni divulgate al mercato ed alle autorità di controllo dei mercati finanziari e borsistici; - sviluppa verso l esterno presentazioni e roadshow; - partecipa, fornendo le proprie osservazioni, relativamente alle parti di competenza, al processo di analisi e rivisitazione delle bozze di Bilancio d Esercizio, Relazione Semestrale, Relazioni Trimestrali, Documento Annuale nel Form 20-F, Documento trimestrale nel Form 6-K e dei comunicati sui risultati; - redige, con riferimento al Documento Annuale della Società nel Form 20-F, la sezione Business overview, verificando, di concerto con gli Enti coinvolti, che le informazioni finanziarie (non assoggettate a revisione) siano coerenti con i comunicati stampa sui risultati aziendali ed altre informazioni divulgate al pubblico; - gestisce il sito benetton.com/investors. 1.6.6 Pianificazione e Controllo di Gestione Il Responsabile della Direzione Pianificazione e Controllo di Gestione, in relazione all informativa societaria, ha il compito di: - fornire supporto alla Direzione Servizi Amministrativi Fiscali e Societari e alla Direzione Amministrazione e Bilanci nel processo di definizione del valore degli asset aziendali (come ad esempio magazzino ed immobilizzazioni); - supportare la Direzione Relazioni con gli Investitori nella predisposizione di presentazioni per gli analisti finanziari e per roadshow. 13PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

1.6.7 Direzione Comunicazione e Relazioni Esterne Con riferimento all informativa societaria, la Direzione Comunicazione e Relazioni Esterne è responsabile di: - garantire la coerenza delle informazioni relative al Gruppo da destinare all esterno, tramite i media; - decide con quali media divulgarle al fine di garantire al meglio la diffusione dell immagine voluta; - verificare le informazioni pubblicate sulle attività del Gruppo, provvedendo alla raccolta di documentazione in merito, anche al fine di attuare, se necessario, interventi correttivi; - gestire la rassegna stampa quale strumento di informazione interna; - garantire un aggiornato, tempestivo e reciproco flusso informativo tra gli Uffici di Pubbliche Relazioni Istituzionali e di Prodotto nelle diverse nazioni ed i media mondiali; - coordinare i contenuti dei siti Internet istituzionali e specializzati per i media. 1.6.8 Internal Audit Con riferimento all informativa societaria, la funzione Internal Audit ha la responsabilità di comunicare, almeno semestralmente, al CEO e al Comitato per il Controllo Interno i risultati delle attività di audit svolte sull adeguatezza del Sistema di Controllo Interno sul Financial Reporting, includendo: - tutte le significant deficiencies e le material weaknesses derivanti dall analisi del disegno e dell operatività del Sistema di Controllo Interno che potrebbero condizionare negativamente la capacità della Società di registrare, elaborare, riassumere e divulgare i dati economico - finanziari; - eventuali frodi, anche non significative, che coinvolgano il Management o altri dipendenti che ricoprono un ruolo di rilievo nell ambito del Sistema di Controllo Interno. 1.6.9 Consulente Legale Esterno Con riferimento all informativa societaria fornita alla SEC, il Consulente Legale Esterno (attualmente Debevoise & Plimpton): - esamina e fornisce commenti circa le bozze del Documento Annuale della Società nel Form 20-F; - comunica alla funzione Affari Societari aggiornamenti circa modifiche alle leggi o regolamenti vigenti in materia di mercati finanziari o prescrizioni di borsa, con riferimento alla quotazione nel mercato Statunitense. 14PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

1.6.10 Responsabili di altre Funzioni Con riferimento all informativa societaria tutti i Responsabili di Direzione e di Direzione del Gruppo Benetton: - effettuano e documentano le attività di controllo chiave identificate nei documenti di mappatura SOX relativi ai processi di competenza; - individuano, accertano e comunicano tempestivamente alla funzione Affari Societari, la presenza di Informazioni Potenzialmente Privilegiate, tenendo conto di tutti gli elementi utili a valutarne la rilevanza e l impatto; - supportano, ove necessario, il Vertice Aziendale nella valutazione del passaggio dell informazione da potenzialmente privilegiata a privilegiata; - individuano i soggetti interni ed esterni che hanno accesso, su base regolare o occasionale, alle Informazioni Potenzialmente Privilegiate e comunicano tempestivamente alla funzione Affari Societari i nominativi da iscrivere nel Registro degli Insiders, nonché ogni altra variazione da apportare successivamente; - attivano tutte le misure di sicurezza idonee ad assicurare la segretezza delle informazioni qualificate come di natura privilegiata e, in particolare ad: I. assicurare la corretta segregazione delle informazioni all interno della propria struttura, limitando la circolazione, interna ovvero esterna, solo nei confronti di coloro che hanno la necessità di conoscerle per esigenze lavorative ovvero per l esecuzione del rapporto, II. assicurare che i documenti (cartacei ed elettronici) contenenti informazioni di natura privilegiata, con particolare riferimento ai documenti ove si apposta la dicitura strettamente confidenziale, siano trattati, dai Destinatari che agiscono nell area di competenza, nel rispetto delle regole definite nella presente Procedura, III. elaborare e validare i dati originati dalla propria struttura e destinati ad essere comunicati a investitori istituzionali ovvero al mercato. In particolare, è responsabilità della Direzione Risorse Umane ed Organizzazione segnalare alla funzione Affari Societari ogni variazione organizzativa relativa ai dipendenti che possa essere rilevante ai fini dell aggiornamento del Registro degli Insiders, in relazione al ruolo ricoperto. 15PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

SEZIONE 2 ATTESTAZIONI E DICHIARAZIONI RELATIVE ALL INFORMATIVA SOCIETARIA FINANZIARIA 2.1 Obiettivi Il presente capitolo ha lo scopo di definire le linee guida per la gestione, il monitoraggio e l aggiornamento del Sistema di Controllo Interno Amministrativo-Contabile e delle connesse procedure amministrativo-contabili. La finalità di tale sistema di controllo e procedure è il rilascio delle attestazioni e delle dichiarazioni richieste al Management sia dalla normativa italiana (Legge Risparmio) sia dalla normativa statunitense (SOX). 2.2 Attestazioni e dichiarazioni 2.2.1 Sarbanes Oxley Act Il Sarbanes Oxley Act richiede ai Certifing Officer di Benetton (CEO e CFO) il rilascio, all interno del Documento Annuale nel Form 20-F, di certificazioni/attestazioni 11 relative all adeguatezza del Sistema di Controllo Interno. In particolare, la Section 302 dispone che i CEO e i CFO delle società emittenti strumenti finanziari sul mercato statunitense debbano personalmente certificare che: - sono responsabili dell istituzione, del monitoraggio e della valutazione delle Procedure per la divulgazione dell informativa societaria (come descritte nella seguente Sezione 3), nonché del Sistema di Controllo Interno sul Financial Reporting; - l informativa inclusa nel bilancio, finanziaria e non, è presentata in modo veritiero, completo e corretto; - hanno comunicato ai Revisori esterni e all Audit Committee ogni carenza significativa nel disegno e nell operatività del Sistema di Controllo Interno, nonché eventuali frodi poste in essere dal Management o da dipendenti con ruoli rilevanti nel Sistema di Controllo Interno; - hanno comunicato ogni cambiamento significativo nel Sistema di Controllo Interno. Secondo la Section 404 12, CEO e CFO devono certificare che: - sono individualmente responsabili dell implementazione e del mantenimento di un adeguato Sistema di Controllo Interno sul reporting economico-finanziario, e - hanno valutato, al termine del periodo contabile di riferimento, l efficacia del disegno e dell operatività del Sistema di Controllo Interno sul reporting economico-finanziario. 11 Il testo integrale delle certificazioni richieste è riportato nell Allegato 2 - Modelli di attestazione ai sensi della Section 302, 404 e 906 del Sarbanes Oxley Act. 12 L Internal Control Report, all interno del Form 20-F, deve essere accompagnato dall attestazione, da parte del Revisore Esterno (Revisore principale), in merito alla valutazione condotta dal Management. Tale attestazione deve includere: (i) l analisi del processo di valutazione adottato dal management; (ii) la raccolta delle evidenze relative al disegno ed all operatività dei controlli; (iii) la valutazione sulla bontà delle conclusioni del management. 16PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

In relazione alla valutazione effettuata, CEO e CFO devono riportare le proprie conclusioni, all interno dell attestazione. Infine, in base alle disposizioni della Section 906, all interno del Form 20-F CEO e CFO devono certificare che il Documento Annuale rispetta in pieno le disposizioni degli articoli 13(a) e 15(d) del Securities Exchange Act del 1934, in materia di informativa finanziaria e che le informazioni in esso contenute riflettono in modo corretto, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la situazione patrimoniale - finanziaria e il risultato del Gruppo. 2.2.2 Legge 262/2005 (Legge sul Risparmio) La Legge n. 262 13 del 2005, con riferimento al Bilancio Annuale e alla Relazione Semestrale, stabilisce che gli Organi Amministrativi Delegati ed il Dirigente Preposto, attestino, con apposita relazione allegata ai bilanci, l adeguatezza e l effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili nel corso dell esercizio cui si riferisce il bilancio, nonché la corrispondenza del bilancio alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e la loro idoneità a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società e del Gruppo. Inoltre, relativamente ai bilanci ed ai rapporti con società estere aventi sede legale in Stati 14 i cui ordinamenti non garantiscono la trasparenza della costituzione, della situazione patrimoniale e finanziaria e della gestione delle società, gli Organi Amministrativi Delegati ed il Dirigente Preposto, devono rilasciare attestazione 15 di corrispondenza alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili e di corretta rappresentazione contabile. Infine, la Legge sul Risparmio richiede che il Dirigente Preposto attesti la corrispondenza alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili, di tutti gli atti e le comunicazioni previste dalla Legge e/o diffuse al mercato, contenenti informazioni e dati sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo. 13 Il testo integrale dell attestazione richiesta è riportato nell Allegato 3 - Modelli di dichiarazione e attestazione ai sensi della Legge 262/2005. 14 Tali Stati sono individuati con decreti del Ministro della Giustizia, di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze. 15 L obbligo di attestazione decorre dall esercizio successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della Legge (per Benetton dall esercizio 2007, in quanto l esercizio sociale è coincidente con l anno solare). Nel caso in cui vi sia il controllo di società aventi sede legale in uno degli Stati che non garantiscono la trasparenza societaria, la Legge richiede di allegare al proprio bilancio di esercizio o al bilancio consolidato (se tenute a predisporlo) il bilancio della società estera controllata, redatto secondo i principi e le regole applicabili ai bilanci delle società italiane o secondo i principi contabili internazionalmente riconosciuti. 17PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

2.2.3 Attestazioni a cascata Al fine del rilascio delle menzionate attestazioni, il CEO, il CFO e, nel caso in cui fosse soggetto differente, il Dirigente Preposto di Benetton Group S.p.A. si avvalgono di un processo di certificazione a cascata che coinvolge: - CEO e CFO delle Società controllate (su base annuale) e - Responsabili di Direzione delle Società del Gruppo Ristretto (su base semestrale), i quali, a loro volta, devono sottoscrivere un attestazione, valida a fini interni ed in linea con le disposizioni di legge, relativamente alle proprie società/aree di competenza, in relazione all efficacia del Sistema di Controllo Interno, all adeguatezza e all effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili nel corso del periodo di riferimento, nonché alla corrispondenza del bilancio/voci contabili di competenza alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e la loro idoneità a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società e del Gruppo. 2.3 Gestione e monitoraggio del Sistema di Controllo Interno Amministrativo-Contabile e delle procedure amministrativo-contabili Il processo di gestione e monitoraggio del Sistema di Controllo Interno Amministrativo- Contabile del Gruppo Benetton implementato da CEO e CFO è rappresentabile, in sintesi, nell insieme dei seguenti documenti (archiviati a cura della funzione Internal Audit nel database SAP MIC 16 e attraverso altri strumenti informatici): - Documentazione di risk assessment dell informazione finanziaria rilevante (cosiddetto documento di scoping ) predisposto annualmente sulla base del Bilancio consolidato di Gruppo 17. - Documentazione di mappatura dei principali processi e dei connessi controlli operanti a livello di: - Processi di Financial Reporting, incluse le cosiddette attività di monitoraggio - Processi IT - Altri processi operativi: - Acquisto di beni e merci - Acquisto di servizi - Magazzino - Investimenti in capitale fisso 16 SAP MIC, Management of Internal Control, è il modulo SAP utilizzato per: (i) la gestione e l archiviazione delle mappature di processo e delle attività di controllo predisposte ai fini SOX, (ii) la gestione delle attività di test e delle relative risultanze e (iii) il monitoraggio dei piani di miglioramento definiti e da implementare 17 Il documento identifica l ambito rilevante ai fini del processo di valutazione periodica effettuato dal Management in termini di voci contabili, società e processi rilevanti. 18PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

- Investimenti immobiliari/commerciali - Costo del personale - Ciclo attivo wholsale - Gestione negozi retail - Tesoreria - Fiscalità - Procedure e manuali (tra cui il manuale contabile di Gruppo) richiamati nei citati documenti di mappatura. - Evidenze delle attività di testing indipendente svolte dalla funzione Internal Audit sulle attività di controllo rilevate. - Documentazione di attestazione a cascata (come descritta nel precedente paragrafo). Il Management e tutti i dipendenti di Benetton, in Direzione dei ruoli ricoperti all interno dell organizzazione, assicurano l efficace funzionamento del Sistema di Controllo Interno Amministrativo-Contabile, adempiendo alle proprie responsabilità con la necessaria conoscenza e comprensione delle attività, dell organizzazione, dei rischi e degli obiettivi gestionali della Società come rappresentati nei sopraesposti documenti. La funzione Internal Audit ha la responsabilità di verificare periodicamente (attraverso attività di testing indipendente ) il disegno e l efficace attuazione del Sistema di Controllo Interno Amministrativo-Contabile, nell ambito del Gruppo, segnalando l eventuale necessità di una sua revisione. Ciascun Responsabile di Direzione, con cadenza annuale (in occasione del processo di attestazione), ha il compito di comunicare alla funzione Internal Audit (in quanto responsabile del mantenimento, e dell archiviazione in SAP MIC, della documentazione di processo prodotta), la validità e l applicabilità del Sistema di Controllo Interno Amministrativo Contabile come rappresentato nei documenti di cui sopra. Inoltre, i Responsabili di Direzione devono comunicare tempestivamente tutti i cambiamenti rilevanti relativi ai processi di propria competenza e, di conseguenza, individuare, con il supporto della funzione Internal Audit, la necessità di implementazione di attività di controllo specifiche al fine di garantire un efficace Sistema di Controllo Amministrativo-Contabile. In particolare, la Direzione Amministrazione, Finanza e Controllo ha la responsabilità di monitorare l aggiornamento delle procedure con impatti amministrativo-contabili ed assicurare la loro effettiva applicazione. Gli aggiornamenti alla documentazione relativa al Sistema di Controllo Interno amministrativo-contabile sono effettuati dalla funzione Internal Audit con la collaborazione delle funzioni coinvolte. 19PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

SEZIONE 3 PROCEDURE DI FORMAZIONE DI BILANCIO, FORM 20-F E SITUAZIONI CONTABILI INFRANNUALI 3.1 Procedura di formazione dei Bilanci annuali 3.1.1 Predisposizione e revisione del progetto di bilancio annuale (di esercizio e consolidato) - Predisposizione bozza dello stato patrimoniale e del conto economico di esercizio e consolidato: La Direzione Amministrazione e Bilanci ha la responsabilità di: a. Gestire le attività di chiusura contabile del bilancio di esercizio di Benetton Group S.p.A. 18 e delle altre società del Gruppo Ristretto; b. Raccogliere, tramite il software di consolidamento, i bilanci delle società controllate e provvedere alle attività di consolidamento 19 ; c. Predisporre le prime bozze dei prospetti di bilancio (stato patrimoniale e conto economico civilistico e consolidato di Benetton Group S.p.A.) da sottoporre alle successive attività di Monitoraggio e Review. - Monitoraggio delle attività di chiusura e consolidamento: Il monitoraggio delle attività di chiusura contabile e consolidamento viene garantito attraverso: a. Bilanci di esercizio Gruppo Ristretto: Il CFO di Benetton Group S.p.A. organizza e gestisce riunioni di monitoraggio, specifiche per ciascuna area rilevante di bilancio delle società del Gruppo Ristretto, al fine di ripercorrere il corretto processo di formazione dei dati e di rivedere la coerenza e la correttezza di calcolo delle poste valutative e i relativi trattamenti contabili. I verbali di tali incontri, cosiddetti attività di monitoraggio, sono archiviati a cura della funzione Internal Audit; b. Bilancio consolidato Benetton Group S.p.A: I Responsabili della Direzione Amministrazione e Bilanci, dell Ente Bilancio Consolidato, dell Ente Coordinamento Partecipate e della Direzione Servizi Amministrativi, Fiscali e Societari definiscono, nel corso di riunioni specifiche, l impatto di operazioni rilevanti sulla redazione del Bilancio Consolidato e discutono di quanto emerso dagli Audit Summary Memorandum dei Revisori Esterni per ogni singola Legal Entity. 18 Il processo di formazione e stesura del bilancio di esercizio, con il dettaglio delle attività svolte e dei relativi controlli in essere, è descritto nella documentazione di processo predisposta ai fini SOX (ref.: SAP MIC Bilancio e Fiscalità Ristretto, processo 10.03 Bilancio di esercizio). 19 Il processo di formazione e stesura del bilancio consolidato, con il dettaglio delle attività svolte e dei relativi controlli in essere, è descritto nella documentazione di processo predisposta ai fini SOX (ref.: SAP MIC Bilancio e Fiscalità Ristretto, processo 10.06 Preparazione Bilancio Consolidato). 20PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA

- Predisposizione delle Note al Bilancio e della bozza della Relazione degli Amministratori: La Direzione Amministrazione e Bilanci, sulla base delle informazioni raccolte dai differenti Enti e Direzioni, prepara la bozza iniziale della Relazione sulla Gestione. Le Note Esplicative vengono predisposte dall Ente Bilancio Consolidato sulla base delle informazioni raccolte su appositi moduli compilati da parte delle società del Gruppo. Le bozze della Relazione sulla Gestione sono quindi sottoposte al review di: a. La funzione Affari Societari, che fornisce le proprie osservazioni sulle parti di competenza, relative a tematiche di corporate governance, a mutamenti organizzativi e societari e ad eventi di rilievo intervenuti dopo la chiusura del bilancio. b. Direzione Relazioni con gli Investitori, che rivede la bozza della Relazione sulla Gestione al fine di monitorare che le informazioni finanziarie riportate siano coerenti con quanto comunicato nel corso dell esercizio in relazione ai risultati aziendali e alle altre informazioni divulgate al pubblico. - Review del fascicolo di bilancio: Il fascicolo di bilancio viene sottoposto dalla Direzione Amministrazione e Bilanci ad un ultimo review da parte delle singole Direzioni/Enti che hanno contribuito alla sua formazione per le parti di competenza, del Disclosure Committee e, in ultima istanza, del CFO e del CEO. - Verifiche da parte del Collegio Sindacale e della società di Revisione: Al termine del processo, la versione finale completa del progetto di Bilancio di Esercizio e del Bilancio Consolidato approvate dal CEO e CFO è presentata alla verifica del Revisore Esterno. 3.1.2 Attestazione ex Lege 262/2005 - Valutazione del Sistema di Controllo interno Amministrativo-Contabile: Il CEO e il CFO, con il supporto della funzione Internal Audit, raccolgono e analizzano la seguente documentazione: - Attestazioni interne rilasciate sulla base del Processo descritto al precedente paragrafo 2.1.2.3 - Attestazioni a cascata ; - Relazioni semestrali rilasciate dall Audit Committee; - Relazioni della funzione Internal Audit relativamente alle attività di analisi e di valutazione del Sistema di Controllo Interno e delle procedure amministrativocontabili; - Eventuali segnalazioni dei revisori esterni. Tali attività di istruttoria sono verbalizzate dalla funzione Internal Audit. 21PROCEDURA PER LA DIVULGAZIONE DELL INFORMATIVA SOCIETARIA