LAVAGGIO DELLE MANI LAVAGGIO DELLE MANI REGIONE LAZIO. Direzione Sanitaria Complesso Ospedaliero Belcolle. IO004 Rev. 3 Pag.



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Pag. 1 di 10 REGIONE LAZIO REV. DATA REDATTO VERIFICATO E APPROVATO 0 1 2 3 01.12.2003 01.06.2008 01.02.2009 04.04.2011 Franco Sileoni Antonella Ambrosini Rosella Bordo Danilo Cappelli Marco Cuboni Mario Curzi Cecilia Faina Lorenzina Fiocchetti Anna Fulgheri Roberta Giustini Alessandra Giorgi Maria Rita Lattanzio Lamberto Mecorio Christian Ramacciani Silvano Necciari Carla Marino Giuseppe Cimarello Roberto Riccardi

Pag. 2 di 10 SOMMARIO pagina Premessa 2 1. Lavaggio sociale delle mani 3 2. Lavaggio antisettico delle mani 3 3. Lavaggio chirurgico delle mani 4 4. Raccomandazioni 5 5. Frizionamento alcolico 6 6. Responsabilità 8 7. Matrice delle responsabilità 8 8. Distribuzione della procedura 8 Tabella 9 Bibliografia principale di riferimento 10 Premessa. L uso dei guanti non sostituisce il lavaggio delle mani. I guanti contaminati utilizzati dall operatore possono diventare un importante e spesso trascurato veicolo di diffusione dei microrganismi nell ambiente. In appendice al paragrafo sono riportate alcune delle attività mediche ed infermieristiche che necessitano di una accurata igiene delle mani e dell eventuale impiego dei guanti. *****************

Pag. 3 di 10 1. LAVAGGIO SOCIALE DELLE MANI 1.1.Scopo Il lavaggio delle mani rappresenta da solo il mezzo più importante ed efficace per prevenire la trasmissione delle infezioni. Serve ad allontanare fisicamente lo sporco e la maggior parte della flora transitoria della cute. 1.2. Applicabilità La gestione dell attività descritta è applicata, quale prassi ordinaria, da tutti gli operatori sanitari a garanzia dell igiene personale e dell assistito per la prevenzione delle infezioni 1.3. Modalità operative Quando: ad inizio e fine turno, prima e dopo la distribuzione degli alimenti, prima e dopo l uso dei servizi igienici, prima e dopo il rifacimento dei letti, dopo ogni contatto con i pazienti, prima e dopo l uso dei guanti, prima e dopo la somministrazione di terapie. Come: Bagnare ed insaponare le mani con sapone liquido; Strofinare accuratamente facendo particolare attenzione agli spazi ungueali e interdigitali, per 15-30 sec.; Risciacquare abbondantemente con acqua corrente; Asciugare bene con salviette monouso, o con carta o con asciugamano monodipendente; Utilizzare l ultima salvietta per chiudere eventualmente il rubinetto. 2. LAVAGGIO ANTISETTICO DELLE MANI 2.1. Scopo Prevenire le infezioni ospedaliere Distruggere rapidamente tutta la flora occasionale e di ridurre la carica microbica della flora residente. 2.2. Applicabilità Usi diversi da quelli indicati in seguito o utilizzo dell antisettico dove non sia richiesto non solo non danno vantaggi dal punto di vista microbiologico, ma possono procurare anche dermatiti da contatto e concomitanti variazioni della flora residente. 2.3. Modalità operative Quando: Prima e dopo procedure invasive, in occasione di tecniche che richiedano l utilizzo di guanti sterili, prima di assistere pazienti immunodepressi, dopo il contatto con pazienti contagiosi,

Pag. 4 di 10 dopo l esecuzione di medicazioni infette o dopo manipolazione di secreti, escreti, sangue o altri materiali biologici, dopo contatto accidentale con materiale biologico Materiale : Detergente antisettico iodio povidone o clorexidina; Salviette monouso. Come: Bagnare mani e polsi con acqua corrente; Applicare uniformemente 5 ml di soluzione antisettica con detergente; Frizionare accuratamente unghie, dita, palmi e dorsi delle mani, polsi e parte degli avambracci per almeno 1 minuto; Sciacquare accuratamente sotto l acqua corrente ; Asciugare con salviette monouso (tamponando); Se non c è rubinetto a gomito o pedale con la salvietta chiudere il rubinetto. 3. LAVAGGIO CHIRURGICO DELLE MANI 3.1. Scopo Prevenire le infezioni ospedaliere; Rimuovere lo sporco e la flora transitoria da unghie, mani e avambracci; Ridurre al minimo la flora residente; Inibire la rapida crescita dei microrganismi. 3.2. Applicabilità La corretta esecuzione della procedura descritta è applicata da parte di tutta l équipe chirurgica prima di interventi chirurgici. 3.3. Modalità operative Materiale: Detergente antisettico iodio povidone o clorexidina; Spugne monouso sterili; Telini sterili monouso o salviette comprese nel kit del camice sterile. Come: Regolare la temperatura dell acqua alla temperatura più confortevole; Bagnare uniformemente mani e avambracci fino a 2 dita al di sopra della piega dei gomiti; Tenere le mani più alte rispetto ai gomiti; Distribuire uniformemente 5 ml di soluzione antisettica, premendo la leva del dispenser con il gomito o utilizzando la spugna monouso;

Pag. 5 di 10 Strofinare accuratamente per 2 minuti ogni lato di ogni dito, tra le dita, palmo e dorso di entrambi le mani; Lavare ciascun lato del braccio dal polso al gomito per 1 minuto; Risciacquare per 1 minuto prima le mani e dopo gli avambracci avendo cura di tenere le mani al disopra del livello dei gomiti per evitare che l acqua dagli avambracci coli sulle mani; Risciacquare mani e avambracci facendoli passare sotto il getto dell acqua in una sola direzione, dalla punta delle dita ai gomiti; non muovere le braccia avanti e indietro sotto l acqua. Asciugare mani e avambracci, tamponando e non strofinando, con un panno sterile: va asciugato prima ciascun dito, quindi la restante parte della mano, e da ultimo l avambraccio sino alla piega del gomito con movimento circolare, avendo cura di non ripassare dall avambraccio alla mano. 4. RACCOMANDAZIONI I medici e gli infermieri devono tenere le unghie corte e ben curate, senza smalto e non devono indossare orologi o altri monili. La cute delle loro mani deve essere integra e non presentare ferite ed escoriazioni. Le mani e le braccia fino al gomito andrebbero lavate con sapone detergente prima di entrare in sala operatoria, se visibilmente sporche. La temperatura dell acqua consigliata è di 37 C poiché a temperature inferiori si ha un vaso costrizione e un restringimento dei pori che impediscono la penetrazione dell antisettico; temperature superiori possono provocare irritazione cutanea nonché il passaggio in superficie di germi residenti in profondità. In caso di accidentale contatto con superfici o oggetti non sterili durante il lavaggio delle mani, è indispensabile ripetere la procedura dall inizio, allungando di 1 minuto il lavaggio della parte contaminata. Gli erogatori di antisettico devono essere a muro e provvisti di apposita leva per funzionamento a gomito; quando vuoti, se riutilizzabili, devono essere lavati e sterilizzati prima del successivo riempimento. Scegliere prodotti, tra quelli consigliati, in base alla sensibilità individuale.

5. FRIZIONAMENTO ALCOLICO Pag. 6 di 10 Molti dei disinfettanti per le mani a base d alcol contengono rispettivamente, etanolo, isopropanolo o n-propanolo o una combinazione di due di questi prodotti. L attività antimicrobica dei disinfettanti a base alcolica è data dalla loro capacità di denaturare le proteine batteriche. Le soluzioni alcoliche contenenti una percentuale di alcol compresa tra il 60-80% sono le più efficaci, con concentrazioni più alte tale capacità si riduce. Questo paradosso è dovuto dal fatto che le proteine batteriche non sono facilmente denaturabili in assenza di acqua. Numerosi studi hanno documentato in vivo una buona attività antimicrobica dei disinfettanti a base alcolica, con una effettiva diminuzione della conta batterica sulle mani. Quando: È preferibile usare il frizionamento alcolico per il lavaggio routinario antisettico delle mani in tutte le situazioni cliniche descritte di seguito, comunque se le mani non sono visibilmente sporche; in alternativa applicare il lavaggio antisettico: Prima e dopo il contatto diretto con il paziente (1B); Dopo aver rimosso i guanti (1B); Dopo manovre invasive effettuate per la cura del paziente, sia che vengano o meno usati i guanti (1B); Dopo il contatto con fluidi o secrezioni corporee, mucose, cute lesa o ferite (1A); Se si passa da un procedura contaminata ad una pulita durante l assistenza al paziente (1B); Dopo il contatto con oggetti inanimati (incluso l equipaggiamento medico) presenti nelle immediate vicinanze del paziente (1B). Non usare il lavaggio antisettico in concomitanza al frizionamento alcolico (II).

Pag. 7 di 10 Come: Applicare il prodotto nel palmo della mano messo a coppa, riempiendolo completamente Frizionare le mani partendo dalla parte interna Frizionare il dorso della mano sin con il palmo della mano dx, compresi gli spazi interdigitali e viceversa Frizionare i palmi delle mani, incrociando le dita Unire le mani chiuse a pugno in modo che il palmo dell una contenga le dita dell altra Frizionare con movimenti rotatori il pollice sin, chiuso nel pugno dx e viceversa Frizionare con movimenti rotatori avanti e indietro con le dita unite della mano dx nel palmo della mano sin e viceversa Una volta asciutte, le mani sono pronte

Pag. 8 di 10 6. RESPONSABILITA La responsabilità di effettuare correttamente il lavaggio delle mani spetta a tutto il personale sanitario che effettua procedure assistenziali. Il Direttore della U.O. deve portare a conoscenza di tutto il personale medico alle proprie dipendenze (strutturato e non) la procedura adottata dall Azienda relativamente al lavaggio delle mani. Il direttore di farmacie è responsabile della regolare fornitura di prodotti disinfettanti idonei a tale scopo e riconosciuti scientificamente validi. I Coordinatori Infermieristici e Tecnici, devono portare a conoscenza di tutto il personale la procedura in questione, e devono assicurare il regolare rifornimento e l idoneo immagazzinamento dei prodotti necessari. L infermiere epidemiologo ed il nucleo operativo del Comitato di lotta alle Infezioni Ospedaliere (C.I.O.) verificano, durante la sorveglianza epidemiologica la corretta esecuzione della procedura. Il responsabile medico del nucleo operativo, congiuntamente all infermiere epidemiologo propongono al C.I.O. l aggiornamento e l eventuale variazione della procedura in oggetto. 7. MATRICE DELLE RESPONSABILITA R= responsabile azione A= approvazione Direttore Direttori Medici Caposala SAIO Sanitario UU.OO. UU.OO. UU.OO. Applicazione A R R R A procedura Revisione della procedura A R A Informare R R Verificare applicabilità R R Archiviazione modulo scritto in cartella clinica R R C 8. DISTRIBUZIONE DELLA PROCEDURA Direttore Generale Direttore Amministrativo Direttore Assicurazione Qualità Direttori UU.OO. Caposala UU.OO. Coordinatore Infermieristico Coordinatore Tecnico Sanitario Componenti C.I.O. Componenti Nucleo Operativo C.I.O.

Pag. 9 di 10 Principali indicazioni al lavaggio delle mani ed all uso dei guanti per il personale sanitario ATTIVITÀ TIPO DI LAVAGGIO QUANDO TIPO DI GUANTI OSSERVAZIONI addestramento del personale all esecuzione di prelievi antisettico dopo non sterili, monouso, obbligatori cambiare i guanti da un paziente ad un clisteri, irrigazioni, lavande contatto con padelle, pappagalli, contenitori di urina, etc. igienico dopo non sterili, monouso, raccomandati cambiare i guanti da un paziente ad un cure igieniche al paziente igienico prima e dopo non sterili, monouso, obbligatori ogni procedura, cambiare i guanti da un paziente ad un contato di cute non integra e mucose del paziente antisettico prima sterili monouso ogni procedura, cambiare i guanti da un paziente ad un contatto con pazienti a rischio (terapia intensiva, neonati, etc) antisettico prima e dopo sterili monouso non sterili la scelta dipende dall invasività del contatto contatto con prelievi di escreti e secreti contatto con strumenti contaminati (attrezzature, ferri, siringhe, etc) igienico dopo non sterili, monouso, raccomandati igienico dopo non sterili, monouso, raccomandati possibilm. in gomma e dal rischio paziente procedere al lavaggio con antisettico in caso di contatto accidentale con materiale organico procedere al lavaggio antisettico in caso di contatto accidentale con materiale organico distribuzione vitto igienico prima e dopo non necessari la cura va posta anche nei confronti della divisa medicazioni - ferite antisettico prima e dopo sterili cambiare i guanti ad ogni medicazione prelievi ematici igienico prima, dopo e se non sterili, monouso, necessario durante raccomandati cambiare i guanti da un paziente ad un presenza di dermatiti o altre lesioni della cute dell operatore igienico prima e dopo sterili o non sterili obbligatori l uso dei guanti dipende dal tipo di procedura procedure asettiche (cateterizz. vescicale, aspiraz. tracheali,etc.) antisettico prima e dopo sterili, obbligatori cambiare i guanti da un paziente ad un procedura asettica intervento operatorio chirurgico antisettico prima e dopo monouso sterili cambiare i guanti da un paziente ad un procedure post mortem antisettico dopo gomma e monouso pulizia degli ambienti igienico dopo gomma ospedalieri pulizia degli strumenti gomma rifacimento letti igienico dopo no Tecn. invasive (piccola chirurgia, punt. stern, cateterismo ven. arterioso, vescicale) antisettico prima - dopo sterili cambiare i guanti da un paziente ad un terapia intramuscolo terapia endovena. igienico igienico prima e dopo e se necessario durante no raccomandati monouso sterili cambiare i guanti da un paziente ad un terapia orale igienico prima - dopo non necessari trasporto provette e materiali bioptici igienico dopo non necessari procedere al lavaggio antisettico in caso di contatto accidentale con materiale organico turno di lavoro igienico prima - dopo no lavaggio antisettico reparto ad alto rischio uso della toilette igienico dopo no visita medica igienico almeno ad ogni stanza di degenza no meglio ad ogni contatto con ogni paziente

Pag. 10 di 10 BIBLIOGRAFIA PRINCIPALE DI RIFERIMENTO - Catananti C Gambieri A: Igiene e tecnica ospedaliera. Il pensiero scientifico Editore. Roma 1990. - Centers for Disease Control: guida per la prevenzione e il controllo delle infezioni ospedaliere. Edizione italiana a cura di: De Giacomi G.V., Moro M.L. Istituto Superiore di Sanità. 1989 Centers for Disease Control and Prevention. Guidelines for preventing the transmission of tuberculosis in health-care facilities, 1994. MMWR 1994 ;43 (RR-13) : 1-132 and Federal Register 1994 ;59(208) :54242-54303 - Circolare n.52 Ministero della Sanità 20.12.85: "lotta contro le infezioni ospedaliere". - Circolare n. 8 Ministero della Sanità 30.1.88: "lotta contro le infezioni ospedaliere: la sorveglianza". - Curti C, Malacrida GA, Moro ML: la farmacia ospedaliera e il controllo delle infezioni. Manuale finanziato dal progetto C.N.R. "malattie da infezione - sottoprogetto epidemiologia. Istituto Superiore di Sanità, Società Italiana di Farmacia Ospedaliera. 1989. - Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana, IXa edizione, Istituto Poligrafico dello Stato, Roma 1985. - Finzi G: pulizia, antisepsi, disinfezione e sterilizzazione in ospedale. Servizio ospedaliero S. Orsola-Malpighi, II Edizione, Bologna 1988. - Gardner JF: "introdution to sterilisation and disinfection". Churchill Livingstone, Melbourne, Edinburgh, London, N.York 1986. - Joint Commision for Accreditation of Hospitals. Infection control. In: Accredidation Manual for Hospital. Chicago, 67-80, 1989. - Ministero della Sanità, Commissione per la lotta contro l'aids: "Linee guida di comportamento per gli operatori sanitari per il controllo dell'infezione da HIV. Roma 6 settembre 1989. - Moro ML : Infezioni ospedaliere, prevenzione e controllo. Centro scientifico editore. 1993 Torino. - Raitano A: antisepsi e disinfezione in ospedale. OEMF 1990 Milano. - Tanner J., Khan D. etal: Brushes and picks used on nails during the surgical scrub to reduce bacteria: a randomised trial. J Hosp infect. 2009, marzo, De Monfort University, Leicester UK. - WHO: WHO Guidelines on Hand Hygiene in Health Care Global Patient Safety Challenge 2005-2006: Clean care is safer care april 2006.