ALLEGATO SUB C) Comune di San Michele al Tagliamento

Documenti analoghi
STUDIO TECNICO DI INGEGNERIA Ing. Andrea Dessi SOMMARIO

Art. 15 Cornici di gronda Le cornici di gronda devono avere un aggetto massimo fino a ml. 1,50, compreso le grondaie.

VARIANTE AL PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN ZONA SA MINDA NOA

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE PIANO DI LOTTIZZAZIONE

protocollo Marca Settore Urbanistica !"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"##"

Corso integrativo di preparazione all Esame di Stato per l abilitazione della libera professione di Geometra anno 2016

Indice. TITOLO I - PREMESSE pag. 2 TITOLO II - PARAMETRI URBANISTICI pag. 3 TITOLO III - NORME URBANISTICHE pag. 4

ART. 1 DEFINIZIONI... 2 ART. 2 DESTINAZIONI D USO AMMESSE... 3 ART. 3 PARAMETRI E INDICI... 4 ART. 4 PARCHEGGI PRIVATI... 4

.U.A. AMBITO DI TRASFORMAZIONE URBANA AT.4 in zona omogenea B2 NORME TECNICHE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE. dal P.R.G. del comune di Grotte di Castro (VT), come area per nuovi. insediamenti di tipo Direzionale e Commerciale D2.

Art. 15 Cornici di gronda Le cornici di gronda devono avere un aggetto massimo fino a ml. 1,20, escluse le grondaie.

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DI VARIANTE

Superfici principali

ROSÀ UNITÀ IMMOBILIARE NON AD USO ARTIGIANALE, INDUSTRIALE O AGRICOLO

riccardo albertini architetto COMUNE DI PADOVA - PROVINCIA DI PADOVA - via corsica / via mandelli - NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

Norme Tecniche di Attuzione

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE D ATTUAZIONE

CITTA' DI LEGNAGO PIANO PER L EDILIZIA ECONOMICA POPOLARE DI PORTO. P.E.E.P. PORTO variante n. 5 DESCRIZIONE ELABORATO. Norme tecniche di attuazione

PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS COMUNE DI IGLESIAS

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

Allegato 1 al Regolamento Edilizio

COMUNE DI CITTADELLA Provincia di Padova

Definizioni uniformi del regolamento edilizio tipo

Tema n. 1. PROVA PRATICA (= 50 PUNTI) Intervento di nuova edificazione residenziale in lotto urbano

ESERCITAZIONE SU PIANO ATTUATIVO (PP, PEEP

Norme specifiche per i singoli interventi

NOTE: Il testo evidenziato con il colore blu è stato inserito a seguito del recepimento delle osservazioni da parte

PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA DENOMINATO VIA ISONZO COMUNE DI PADOVA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

Regolamento urbanistico e Regolamento edilizio

PIANO URBANISTICO ATTUATIVO PONTE SCRIVAN NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

TITOLO I CONTENUTO DEL PIANO

1 - PRESCRIZIONI GENERALI

COMUNE DI MONTALTO UFFUGO (Provincia di Cosenza) NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE DEL P. di L.

NORME TECNICHE Art_1 Tutte le opere edilizie, nell ambito della variante planivolumetrica, sono soggette alle norme presenti negli articoli successivi

ESERCITAZIONE SU PIANO DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

Gazzetta Ufficiale 31 maggio 1977, n [Preambolo]

NORME TECNICHE D ATTUAZIONE VARIANTE AL P.P.I.PR. P.G /2005 P.R. 4864/2005 APRILE 2013

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

PIANO DI LOTTIZZAZIONE DELLA ZONA C1 - RESIDENZIALE DI ESPANSIONE. COMPARTO UNITARIO ST2_P14 Via IV Novembre NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

L'area d intervento dell intero piano è sita in Comune di Villa Estrense (PD) nella frazione, identificata catastalmente al:

ART. 1 - AMBITO DI APPLICAZIONE DEL PIANO DI RECUPERO

N.T.A. PIANO DELLE REGOLE

COMUNE DI PALERMO. PIANO DI LOTTIZZAZIONE IN ZONA TERRITORIALE OMOGENEA Cb N.C.T. FG. 11 Part.lle nn 1547,1555,1808 e 1809

Titolo l DISPOSIZIONI GENERALI

CONTENUTO DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

COMUNE DI MONTEMARCIANO IV Settore Urbanistica e Ambiente Sportello Unico per l Edilizia

Disponibilità di spazi minimi

PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA VIA DELLA REGOLA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE P.U.A. denominato Clima, Energia, a SAN GIACOMO z.t.o. C2/42

NORME DI ATTUAZIONE PREMESSA

ELEMENTI BASE DI PROGETTAZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

PROVINCIA DI VITERBO

PIANO URBANISTICO ATTUATIVO DI INIZIATIVA PRIVATA DEL COMPARTO EX PISCINA COMUNALE IN VIALE PORTA ADIGE NEL CAPOLUOGO

Norme specifiche per i singoli interventi

PROVA PRATICA 26 GIUGNO 2012 TEMA N. 1

CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE RESIDENZIALE

UMBERTINO ZAGO ARCHITETTO

soluzione B Edificazione con abitazioni plurifamiliari (isolate, case in linea, a corridoio, ballatoio)

VARIANTE PARZIALE AL PROGRAMMA DI FABBRICAZIONE VIGENTE, AREA DI S. ANNA

Piano di Lottizzazione di iniziativa privata denominato MACULAN - ZOPPELLO

NORME TECNICHE ATTUATIVE. Art. 1 Norme generali

Piano di Lottizzazione di iniziativa privata. Denominato Al Sole NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

COMUNE DI PISTOIA Area SERVIZIO AL TERRITORIO, AMBIENTE E SVILUPPO ECONOMICO Servizio GOVERNO DEL TERRITORIO E EDILIZIA PRIVATA

AREA AT_02 Via dei Mulini Tav 02 - DISCIPLINA DEI SUOLI UTOE G1 - G2 - G3

di cui alla Convenzione con l Unione dei Comuni Valli e Delizie e con il Comune di Argenta del Rep., con la quale sono stati stabiliti

RELAZIONE ILLUSTRATIVA

Tipo edilizio: CASA IN LINEA

Piano esecutivo convenzionato in aree R3Q2

COMUNE DI POGGIO BERNI PROVINCIA DI RIMINI

Allegato B) alla D.C.C. in data..., n...

ART. 2 ELABORATI DEL PIANO Il presente PUA è composto dai seguenti elaborati:

ALLEGATO 2 PARAMETRI E INDICI EDILIZI E URBANISTICI A CUI FARE RIFERIMENTO NEL CORSO DELLA FASE TRANSITORIA

INDICE N.T.A. ART. 1 OGGETTO E CONTENUTI... 2 ART. 2 MODALITA DI ATTUAZIONE E AMBITI TERRITORIALI DI INTERVENTO... 4 ART. 3 DESTINAZIONI D USO...

Art.1 Contenuto della disciplina del P.I.I.in variante al P.R.G. vigente

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

COMUNE DI MASI P.I REPERTORIO NORMATIVO INTERVENTI CODIFICATI Elaborato conforme DGR 1438/06 e parere Dir. Reg /57/09 del

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

AUTOCERTIFICAZIONE CONFORMITA DEL PROGETTO ALLE NORME IGIENICO SANITARIE (Art. 20 comma 1 del DPR 380/2001 e ss mm.ii.)

Allegato A. ESTRATTI STRUMENTO URBANISTICO GENERALE (VIGENTE, VARIANTE) ART e 24 DELLE NTA DEL PRG

Allegato B) alla D.C.C. in data..., n...

COMUNE DI SETTIMO TORINESE

Limiti e obblighi nel piano regolatore generale

ALLEGATO 2 B TABELLE DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO DI COSTRUZIONE CONTRIBUTO SUL COSTO DI COSTRUZIONE

NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

INDICE PARTE PRIMA: DISPOSIZIONI GENERALI ART.1 ELABORATI GRAFICI ART.2 INDICI URBANISTICI ART.3 INDICI EDILIZI

Titolo I NORME GENERALI Art. 1 Ambito di applicazione delle norme Art. 2 Formazione dei lotti... 3

PEEP DEL DOSSETTO Piano per l Edilizia Economica e Popolare NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

NTA - STATO DI FATTO NTA - STATO DI PROGETTO

PROGETTO PRELIMINARE UNITARIO MODIFICATO COMPARTO RESIDENZIALE "LA VECCHIA FORNACE" (GIÀ SCUOLA MATERNA N.BIXIO)

PIANO PER L EDILIZIA ECONOMICA E POPOLARE DESCRIZIONE ELABORATO. Relazione PROGETTAZIONE COMUNE DI LEGNAGO - SETTORE 3 LL.PP.

Transcript:

ALLEGATO SUB C) Comune di San Michele al Tagliamento Città Metropolitana di Venezia PIANO PARTICOLAREGGIATO INSEDIAMENTO PER RESIDENTI STABILI A BIBIONE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE VARIANTE 1

SOMMARIO CAPO I GENERALITA.Pag. 3 CAPO II CONTENUTO DELLE PRESCRIZIONI DI PIANO Pag.4 CAPOI III MODALITA DI ATTUAZIONE DEL PIANO Pag.6 2

CAPO I GENERALITA Art. 1 ) Aree soggette al Piano Sono soggette nelle presenti norme le aree il cui perimetro complessivo è indicato negli elaborati grafici di Piano Particolareggiato di cui al successivo art.2 e che negli stessi sono indicate come Settore A, la maggiore più settentrionale e Settore B, la minore più a Sud-Ovest. Art. 2) Elaborati di Piano IL Piano Particolareggiato consta dei seguenti elaborati: 1 a) Tav. estratto del P.R.G. vigente; 2 a) Tav. estratto della variante del P.R.G.; 3) Tav., rilievo e stato di fatto ; 4) Documentazione fotografica ; 5) Tav. Zonizzazione e viabilità; 6) Tav. Planivolumetrica; 7) Tav. Sezioni stradali; 8) Tav. Reti tecnologiche; 9) Relazione illustrativa; 10) Norme Tecniche di Attuazione. 3

CAPO II CONTENUTO DELLE PRESCRIZIONI DI PIANO Art.3) Norme relative all uso del suolo Le aree comprese nei due Settori A e B costituenti il Piano sono distinte secondo tre differenti usi del suolo e relative prescrizioni: a) Aree per viabilità e parcheggi, distinte come segue: a1 viabilità veicolare, con indicazione della sede rotabile e dei marciapiedi e precisazione delle sezioni totali e parziali, nonché con indicazione di massima degli incroci attrezzati; a2- parcheggi di superficie, con precisazione delle dimensioni e indicazione di massima degli accessi nonché della distribuzione interna ; a3- percorsi pedonali, con precisazione della rispettiva sezione. Sia i percorsi veicolari che quelli pedonali sono inoltre distinti in pubblici o privati di uso pubblico. b) Aree a verde, distinte in verde pubblico e verde privato di uso pubblico, entrambe non recintate o comunque ad accesso libero. c) Aree per la residenza: tutto il Settore A è destinato esclusivamente a insediamenti residenziali, cioè a locali di abitazione e relativi accessori, mentre nel Settore B, oltre alla residenza, sono previsti esercizi commerciali a piano terra. L edificazione è soggetta alle seguenti prescrizioni: c1- Unità Minima d Intervento: nella Tav. 5 sono indicati gli ambiti entro i quali l edificazione, anche se comprendente più unità abitative, deve essere attuata mediante progetto unico e avere caratteri unitari, dalla recinzione fino alle rifiniture; in particolare tutte le tre Unità Minime d Intervento relative alle previste case a schiera dovranno essere accomunate da uguale recinzione e omogenei caratteri architettonici dell edificazione c2 indice di edificabilità: su tutta l area del Piano Particolareggiato compresa nel Settore A, secondo la variante al P.R.G., è previsto in indice di edificabilità fondiaria di 1/1mq/mc, riferito all intera superficie dell Unità Minima d Intervento, comprese le parti destinate a percorsi di uso pubblico o a verde di uso pubblico ; i portici terreni e le eventuali logge superiori, in entrambi i Settori del Piano, non sono computate agli effetti della cubatura realizzabile e quindi non potranno in alcun modo essere racchiusi. Per il Settore B la volumetria massima consentita inferiore a quella già stabilita dal Piano Particolareggiato originario, è fissata in metri cubi 12.306 dei quali mc.1848 commerciali e mc. 10458 residenziali. c3 perimetri di massima occupazione e allineamenti obbligatori: nella Tav. 6 sono indicati i perimetri massimi di edificabilità, relativi ad un previsto distacco minimo di ml. 5 sia dal bordo delle strade che dai confini con altri lotti; nei lotti prospicienti Via Andromeda e in parte l area a verde pubblico sono altresì precisati gli allineamenti sui quali dovrà sorgere la fronte di fabbrica. c4 tipologie edilizie : come indicato nella Tav. 5 sono previste le seguenti tipologie edilizie: -case isolate: unifamiliari, bifamiliari ad alloggi sovrapposti, abbinate con due alloggi duplex; - case a schiera: con elementi composti ciascuno da un alloggio duplex ; 4

- case in linea: nel settore B, con alloggi sovrapposti su tre piani e piano terra ad esercizi commerciali preceduti da avancorpo porticato di profondità di ml.5. c5- altezze dei fabbricati: l altezza dei fabbricati computata dalla quota minima del piano stradale al lembo superiore della cornice di gronda è fissata come segue: - Nelle case isolate e nelle case a schiera detta altezza non potrà superare i ml. 8,50 e sarà comprensiva di due piani di abitazione e un piano terreno di servizi all abitazione stessa; - Nella casa in linea l altezza, computata come sopra, non potrà superare i ml. 12,50 e sarà comprensiva di n. 3 piani di abitazione e di un piano terra a negozi di altezza libera di ml. 3,50 ; è consentita la formazione di soffitte non Abitabili nel sottotetto, con eventuale abbaino di aereazione. Art. 4) Prescrizioni relative alla conformazione delle costruzioni. Al fine di conseguire la massima omogeneità ambientale dell insediamento l edificazione dovrà obbedire alle seguenti prescrizioni di conformazione. a- Recinzioni: in tutta l area del Piano Particolareggiato le recinzioni delle aree private non devono superare l altezza di ml. 1,50 se fronte strada, che dovrà essere anche quella dei cancelli di ingresso. Per siepi e recinzioni non fronte strada sono ammesse misure superiori in conformità a quanto stabilito dal Codice Civile. b- L area scoperta interna alla recinzione dovrà essere sistemata a verde con prevalenza di essenze locali. - Logge e Balconi Agli ambienti destinati al soggiorno dovrà essere assicurata la massima fruibilità di aria, di luce e di visuale. Anche in ordine a tale esigenza, gli alloggi, in relazione alle abitudini locali, saranno dotati generalmente di spazi all aperto praticabili (balcone, loggia, terrazzo ecc.) Art. 5) Dimensionamento degli alloggi - Il dimensionamento degli alloggi dovrà conseguire le previsioni del D.M.5.7.1975 e comunque presentare una superficie utile residenziale non inferiore a mq. 70 (settanta). Per superficie utile abitabile si intende la superficie di pavimento misurata al netto dello spazio occupato da murature, pilastri o tramezzi, sguinci e da vani di porte e finestre, da eventuali scale interne, da logge e da balconi ma non al netto degli spazi per armadi a muro. - Requisiti e caratteristiche degli elementi costitutivi degli alloggi con superficie minima di mq.70 a- Soggiorno: preferibilmente in ambiente autonomo e comunque distinto dall ingresso; b- Cucina: in ambiente autonomo; c- Camera da letto matrimoniale o prima camera: uguale o superiore a mq. 14; d- Camera da letto grande o seconda camera: uguale o superiore a mq. 9; e- Bagno: nel bagno dovranno essere razionalmente installati : doccia o vasca da bagno (a sdraio) delle dimensioni minime di cm.170x70, un lavabo delle dimensioni minime di cm.45x55, un bidet ed un WC; f- Ingresso: in ambiente autonomo e dimensionato al tipo di alloggio; 5

g- Lavatura biancheria: Spazio occorrente all installazione e alla manovra di apparecchi per la lavatura meccanica o manuale ed al deposito della biancheria da lavare; in ambiente proprio o in quello dell eventuale servizio igienico supplementare o nel bagno, distinto e non accessibile dalla cucina. La posizione delle porte e delle finestre dovrà consentire la collocazione degli arredi anche tradizionali propri alla destinazione degli ambienti stessi; Le scale, sia per gli edifici unifamiliari che a più alloggi, dovranno essere contenute in vani coperti e chiusi; Per gli alloggi con superficie utile abitabile superiore a mq. 100 la distribuzione dei vani, fatto salvo il D.M. 1975, è libera. - Impianti ed attrezzature degli alloggi Tutti gli alloggi devono essere dotati: - di impianti che devono essere realizzati in conformità alle normative vigenti in materia; - di un locale destinato a centrale termica, avente le caratteristiche previste dalle norme in vigore. Nel caso di edificio con più alloggi la centrale termica può essere unificata; - di un autorimessa e/o posto auto avente una superficie utile non minore di mq. 20. CAPO III- MODALITA DI ATTUAZIONE DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO Art. 6) Unità Minime di Intervento Edilizio L edificazione sarà attuata attraverso progetti unitari per ciascuna delle Unità Minime di Intervento indicate nelle Tavv. 5 e 6 del Piano, comprensiva dell area propriamente edificabile ( secondo l occupazione massima indicata nella Tav. 6 ) e aree da cedere in uso pubblico definitivo, come indicato nelle Tavole medesime. 6