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NGEGNERE DAD OLTAN PROGETTAZONE E D.L. OPERE DRAULCHE CL E MPANTTCHE T_0005_RELAZONE COMPATBLTA DRAULCA OMMARO 1.- PREMEA: FNALTÀ DELLO TUDO D COMPATBLTA DRAULCA...- 1-1.1 METODOLOGA GENERALE D ANAL... - 2-1.2 TATO ATTUALE DE LUOGH E PREON D PROGETTO... - 2-1.3 NDCAZON D PROGETTO NARANZA DRAULCA E MANTENMENTO DE OLUM D NAO ATTUAL... - 2-2.- COMPUTO DE OLUM D NAO ETENT E D PROGETTO...- 3-3.- ANAL DROLOGCA... - 4-3.1 ANAL DROLOGCA... - 5-3.2 DETERMNAZONE COEFFCENTE D AFFLUO MEDO D PROGETTO... - 6-4.- APPLCAZONE DEL PRNCPO D NARANZA DRAULCA...- 6-4.1 TATO D FATTO E OPERE D PROGETTO COEFF. D DEFLUO... - 7-5.- CONCLUON... - 8 - H:\02_LAOR\T_0005_PROG_P34_CADONEGHE_2015\30_EE\ALL_1-2_RELAZONE_COMPATBLTA_DRAULCA.doc TUDO OLTAN NGEGNERA - 0 - Rovigo ia L. Einaudi n.24-45100

NGEGNERE DAD OLTAN PROGETTAZONE E D.L. OPERE DRAULCHE CL E MPANTTCHE T_0005_RELAZONE COMPATBLTA DRAULCA 1.- PREMEA: FNALTÀ DELLO TUDO D COMPATBLTA DRAULCA La Giunta della Regione eneto, con deliberazione n. 3637 del 13.12.2002 aveva prescritto precise disposizioni da applicare agli strumenti urbanistici generali, alle varianti generali o varianti che comportavano una trasformazione territoriale che potesse modificare il regime idraulico. Per tali strumenti era quindi richiesta una alutazione di compatibilità idraulica dalla quale si poteva desumere che l attuale (pre-variante) livello di rischio idraulico non venisse incrementato per effetto delle nuove previsioni urbanistiche. Nello stesso elaborato dovevano essere indicate anche misure compensative da introdurre nello strumento urbanistico ai fini del rispetto delle condizioni valutate. noltre era stato disposto che tale elaborato dovesse acquisire il parere favorevole dell Unità Complessa del Genio Civile Regionale competente per territorio. Tale provvedimento aveva anticipato i Piani stralcio di bacino per l Assetto drogeologico (P.A..) che le Regioni e le Autorità di bacino avrebbero dovuto adottare conformemente alla legge n. 267 del 03.08.1998. Tali Piani infatti contengono l individuazione delle aree a rischio idrogeologico e la perimetrazione delle aree da sottoporre a misure di salvaguardia nonché le misure medesime. l fine era quello di evitare l aggravio delle condizioni del dissesto idraulico di un territorio caratterizzato da una forte urbanizzazione di tipo diffusa. n data 10 maggio 2006 la Giunta regionale del eneto, con deliberazione n. 1322 successivamente integrata con DGR n. 1841 del 19 Giugno 2007, aveva individuato nuove indicazioni per la formazione degli strumenti urbanistici. nfatti si era reso necessario fornire ulteriori indicazioni per ottimizzare la procedura e garantire omogeneità metodologica agli studi di compatibilità idraulica. noltre l entrata in vigore della LR n. 11/2004, nuova disciplina regionale per il governo del territorio, ha modificato sensibilmente l approccio per la pianificazione urbanistica. Per aggiornare i contenuti e le procedure tale DGR ridefiniva le Modalità operative e le indicazioni tecniche relative alla alutazione di Compatibilità draulica degli strumenti urbanistici. Anche il sistema di competenze sulla rete idrografica subiva in tale contesto, una modifica d assetto, con l istituzione dei Distretti drografici di Bacino, che superavano le storiche competenze territoriali di ciascun Genio Civile: la DGR 3260/2002 affidava ai Consorzi di Bonifica la gestione della rete idraulica minore. Lo scopo fondamentale dello studio di compatibilità idraulica è quello di far sì che le valutazioni urbanistiche, sin dalla fase della loro formazione, tengano conto dell attitudine dei luoghi ad accogliere la nuova edificazione o, più in generale, le modificazioni territoriariali previste, considerando le interferenze che queste hanno con i dissesti idraulici presenti e potenziali, nonché le possibili alterazioni del regime idraulico che le nuove destinazioni o trasformazioni di uso del suolo possono venire a determinare. n sintesi, lo studio idraulico, deve verificare l ammissibilità delle previsioni contenute nello strumento urbanistico, prospettando soluzioni corrette dal punto di vista dell assetto idraulico del territorio. H:\02_LAOR\T_0005_PROG_P34_CADONEGHE_2015\30_EE\ALL_1-2_RELAZONE_COMPATBLTA_DRAULCA.doc TUDO OLTAN NGEGNERA - 1 - Rovigo ia L. Einaudi n.24-45100

NGEGNERE DAD OLTAN PROGETTAZONE E D.L. OPERE DRAULCHE CL E MPANTTCHE T_0005_RELAZONE COMPATBLTA DRAULCA 1.1 METODOLOGA GENERALE D ANAL Al fine di valutare l impatto idraulico delle opere di progetto si è attuata una metodologia operativa che ha previsto l attuazione dei seguenti passaggi: - Analisi della configurazione attuale del bacino scolante; - Analisi della configurazione di progetto del bacino scolante; - Confronto tra destinazione d uso attuale e di progetto con riferimento al parametro relativo all impatto idraulico atteso (correlato alla percentuale di impermeabilizzazione del bacino); - Calcolo dei volumi di accumulo che dovranno essere previsti all interno del nuovo bacino urbanizzato; 1.2 TATO ATTUALE DE LUOGH E PREON D PROGETTO Le aree oggetto di variante urbanistica sono rappresentate dai territori a lato della trada Provinciale P 34 delle Centurie nel Comune di Cadoneghe, nel tratto compreso tra la rotatoria con via Belvedere e la rotatoria con la nuova strada di collegamento all area Artigianale ndustriale del Comune a nord del Ponte dea ota (Rio dell Arzere). L intervento oggetto del presente progetto esecutivo 1 stralcio prevede l allargamento della sede stradale della strada provinciale mediante la realizzazione di pista ciclo-pedonale sul lato ovest della sede stradale nel tratto compreso tra ponte Dea ota e la rotatoria con via dei Maestri Artigiani. Nel tratto a valle di via Giotto sino alla rotatoria con via Belvedere si prevede la realizzazione della pista ciclopedonale sull esistente marciapiede e la regolarizzazione della carreggiata stradale come meglio riportato nella relazione illustrativa generale. Ai fini del mantenimento dei volumi esistenti e dell invarianza idraulica si analizzeranno i seguenti due aspetti: - olumi di invaso degli scoli, fossati e scoline esistenti - olumi di invaso delle nuove scoline, scoli, tombinamenti di progetto - Aumento di superficie impermeabilizzata e nuovi volumi di invaso a compensazione 1.3 NDCAZON D PROGETTO NARANZA DRAULCA E MANTENMENTO DE OLUM D NAO ATTUAL Nel tratto di strada compreso tra ponte Dea ota (progressiva +1.130.00) e la nuova rotatoria a nord del Ponte dea ota (progressiva +1222.00) si dovrà realizzare lo spostamento lato Ovest dello scolo Rio dell Arzere e lo spostamento lato Est della scolina di guardia della strada Provinciale. Oltre allo spostamento dello scolo di bonifica e della scolina di guardia si prevede la formazione di ulteriori nuovi volumi di invaso determinati dall applicazione del principio di invarianza idraulica per l aumento di superficie impermeabilizzata. H:\02_LAOR\T_0005_PROG_P34_CADONEGHE_2015\30_EE\ALL_1-2_RELAZONE_COMPATBLTA_DRAULCA.doc TUDO OLTAN NGEGNERA - 2 - Rovigo ia L. Einaudi n.24-45100

NGEGNERE DAD OLTAN PROGETTAZONE E D.L. OPERE DRAULCHE CL E MPANTTCHE T_0005_RELAZONE COMPATBLTA DRAULCA 2.- COMPUTO DE OLUM D NAO ETENT E D PROGETTO i esegue il computo dei volumi di invaso esistenti sulla base dei rilievi topografici effettuati, relativi alle planimetrie del rilievo topografico effettuato e alle sezioni dello stato di fatto. Le tabelle successive riportano il computo dei volumi di invaso riferiti al lato sinistro della P 34 (lato ovest) e al lato destro (lato est) a partire dalla progressiva +1.130,00 alla progressiva +1.222,00. ul lato sinistro della P 34 (lato ovest) sono presenti volumi di invaso, a partire dalla progressiva +1136,00 sino alla progressiva +1.222,00 pari a 696,06 mc. ul lato destro della P 34, come si evince dalla relativa tabella, i volumi di invaso sono presenti a partire dalla progressiva +1.170,00 per un volume pari a 104 mc. l volume di invaso complessivo attuale è pari a circa 800,6 mc. Le opere di progetto prevedono l allargamento della sede stradale sia sul lato destro (est) che sinistro (ovest) per l allargamento della sezione della carreggiata stradale e per la realizzazione della pista ciclo-pedonale. A tal fine si prevede lo spostamento, sul lato ovest, dello scolo Rio dell Arzere e della scolina di guardia sul lato est. H:\02_LAOR\T_0005_PROG_P34_CADONEGHE_2015\30_EE\ALL_1-2_RELAZONE_COMPATBLTA_DRAULCA.doc TUDO OLTAN NGEGNERA - 3 - Rovigo ia L. Einaudi n.24-45100

NGEGNERE DAD OLTAN PROGETTAZONE E D.L. OPERE DRAULCHE CL E MPANTTCHE T_0005_RELAZONE COMPATBLTA DRAULCA n concomitanza dello spostamento dello scolo e della scolina si prevede la formazioni di sezioni di efflusso maggiori ottenendo un aumento dei volumi di invaso presenti come riportato nelle tabelle seguenti: Complessivamente il volume di invaso delle opere di progetto risulta pari a 1085,16 mc. Rispetto ai volumi di invaso attuali si ottiene un incremento del volume di invaso pari a 284,56 mc. 3.- ANAL DROLOGCA E di primaria importanza che i contenuti del presente elaborato di valutazione di compatibilità idraulica pervengano a dimostrare che, per effetto delle nuove previsioni urbanistiche, non viene aggravato l esistente livello di rischio idraulico né viene pregiudicata la possibilità di riduzione di tale livello per le aree in esame e le zone limitrofe. A riguardo pertanto duplice è l approccio che deve ispirare lo studio. n primo luogo deve essere verificata l ammissibilità dell intervento, considerando le interferenze tra i dissesti idraulici presenti e le destinazioni o trasformazioni d uso del suolo collegate all attuazione della variante. n secondo luogo va evidenziato che l impermeabilizzazione delle superfici e la loro regolarizzazione contribuisce in modo determinante all incremento del coefficiente di deflusso delle aree trasformate. Pertanto ogni H:\02_LAOR\T_0005_PROG_P34_CADONEGHE_2015\30_EE\ALL_1-2_RELAZONE_COMPATBLTA_DRAULCA.doc TUDO OLTAN NGEGNERA - 4 - Rovigo ia L. Einaudi n.24-45100

NGEGNERE DAD OLTAN PROGETTAZONE E D.L. OPERE DRAULCHE CL E MPANTTCHE T_0005_RELAZONE COMPATBLTA DRAULCA progetto di trasformazione dell uso del suolo che provochi una variazione di permeabilità superficiale deve prevedere misure compensative volte a mantenere costante la risposta del bacino alle precipitazioni secondo il principio dell invarianza idraulica. Risulta quindi necessario individuare le caratteristiche pluviometriche del territorio Comunale che presentano un influenza diretta sui dimensionamenti delle reti e in particolare, per questa fase di studio, sui dimensionamenti dei volumi di laminazione. A tal fine si calcolano le curve di possibilità pluviometrica per il Comune di Cadoneghe. 3.1 ANAL DROLOGCA Alla base di qualsiasi dimensionamento e verifica idraulica di reti scolanti per acque meteoriche è necessario determinare gli eventi pluviometrici che si possono verificare in quella determinata area geografica nel quale è inserita la rete oggetto di studio. Per quanto riguarda la curva di possibilità pluviometrica utilizzata alla base dei calcoli, si ottempera alla DGR del 19/06/2007 n. 1841 che indica quale tempo di ritorno per la verifica di compatibilità idraulica 50 anni. Nel presente caso si utilizzeranno, ai fini dei dimensionamenti idraulici, le curve pluviometriche determiante dal Commissario Delegato per l Emergenza idraulica di enezia. l calcolo dei volumi di laminazione necessari per le aree in questione, viene effettuato utilizzando il metodo razionale e le curve di possibilità pluviometrica calcolate nell ambito dello studio idrologico promosso dal Commissario Delegato per l Emergenza. l territorio delle provincie di Padova, Treviso e enezia è stato suddiviso in quattro zone omogenee per le quali vengono calcolate le curve segnalatrici valutando per ciascuna durata la media dei massimi di precipitazione delle stazione del gruppo, calcolando poi le altezze di precipitazione per i vari tempi di ritorno e per le varie durate e producendo infine la stima dei parametri a,b,c per ottimizzazione numerica. La curva segnalatrice a tre parametri è nella forma: E i parametri a,b,c per la zona sud occidentale sono (con t in minuti e h in mm): TAB. 01 PARAMETR CURA EGNALATRCE Nel proseguo si considera la curva a tre parametri relativa al tempo di ritorno Tr= 50 anni. H:\02_LAOR\T_0005_PROG_P34_CADONEGHE_2015\30_EE\ALL_1-2_RELAZONE_COMPATBLTA_DRAULCA.doc TUDO OLTAN NGEGNERA - 5 - Rovigo ia L. Einaudi n.24-45100

NGEGNERE DAD OLTAN PROGETTAZONE E D.L. OPERE DRAULCHE CL E MPANTTCHE T_0005_RELAZONE COMPATBLTA DRAULCA 3.2 DETERMNAZONE COEFFCENTE D AFFLUO MEDO D PROGETTO Le direttive sulle piene di progetto da assumere per le progettazioni e le verifiche di compatibilità idraulica sottolineano come la stima del coefficiente di afflusso sia estremamente difficile e costituisca il maggior elemento di incertezza nella valutazione della portata meteorica. l coefficiente di afflusso rappresenta il rapporto tra il volume totale di deflusso e il volume totale di pioggia caduta sul bacino. fattori che intervengono a determinare la relazione tra la portata al colmo e l intensità media di pioggia, come la natura dei terreni e la loro copertura vegetale, la capacità di accumulo del bacino e l effetto di laminazione del reticolo, la dimensione del bacino e l acclività dei versanti, per citarne alcuni, sono rappresentati nel loro insieme dal coefficiente di afflusso ϕ il cui valore è oltre tutto sensibile, in misura elevata, alle condizioni climatiche che precedono l evento, alla tipologia di evento, all intensità, alla durata, al tempo di ritorno. n fase di verifica e progettazione è opportuno far riferimento a coefficienti di afflusso critici cioè determinati nelle condizioni limite in cui si può trovare un determinato bacino. Nel presente caso si adotteranno i valori indicati convenzionalmente nell Allegato A della DGR 1841 del 19/06/2007: Aree agricole -> ϕ = 0.10 uperfici permeabili (aree a verde) -> ϕ = 0.20 uperfici semi-permeabili (strade bianche, stabilizzate, grigliati dreannti) -> ϕ = 0.60 uperficie impermeabile (tetti, lastricati, strade e piazzali asfaltati)-> ϕ = 0.90 4.- APPLCAZONE DEL PRNCPO D NARANZA DRAULCA Ai fini della valutazione di compatibilità idraulica applicata alla variante parziale al PRG delle opere in oggetto, è necessario valutare la variazione di rischio idraulico indotto dalla variante stessa e individuare le mitigazioni adottabili al fine dell applicazione del principio di invarianza idraulica delle aree oggetto di variazione. l rischio idraulico, nelle zone fortemente urbanizzate, è direttamente collegato alla maggiore impermeabilizzazione del suolo. A questa si può porre rimedio con interventi diffusi a piccola scala che, nell insieme, sono determinanti ai fini di un migliore deflusso delle acque meteoriche quale la conservazione dei volumi d invaso. Un dato di fatto è che l urbanizzazione territoriale avvenuta negli ultimi anni non ha tenuto conto dell equilibrio raggiunto dalla rete idraulica esistente. L impermeabilizzazione ha provocato un aumento del coefficiente di deflusso (da 0.2 per le zone agricole a 0.8-0.95 per quelle urbane), incrementando così la quantità di acqua meteorica che defluisce nei canali. n tal modo, si sono ridotti notevolmente i tempi di corrivazione con conseguente aumento dei coefficienti udometrici, utilizzati per il dimensionamento dei canali e delle reti di scolo dei Consorzi di Bonifica. Per l applicazione dell invarianza idraulica è necessario calcolare il valore dei volumi di laminazione necessari alle aree in oggetto al fine della conservazione della capacità idraulica delle aree H:\02_LAOR\T_0005_PROG_P34_CADONEGHE_2015\30_EE\ALL_1-2_RELAZONE_COMPATBLTA_DRAULCA.doc TUDO OLTAN NGEGNERA - 6 - Rovigo ia L. Einaudi n.24-45100

NGEGNERE DAD OLTAN PROGETTAZONE E D.L. OPERE DRAULCHE CL E MPANTTCHE T_0005_RELAZONE COMPATBLTA DRAULCA stesse. A tale scopo verrà applicato il Metodo Razionale che consiste nel determinare i volumi entranti e uscenti nel sistema al variare del tempo di pioggia, dalla cui differenza si ottiene il valore del volume di invaso cercato. l contributo in ingresso reso dalle differenti superfici in cui un sito è suddiviso, è dato dal prodotto tra l estensione e il suo relativo coefficiente di afflusso Kaff, il cui valore è dato dalla media pesata dei coefficienti indicati dalla normativa, e precedentemente citati, mediante le superfici a diversa permeabilità: Contributo netto = x Kaff La ripartizione quantitativa viene stimata in relazione alla portata generata dalla superficie totale di progetto tramite il metodo razionale: Q = C J in cui: Q portata allo scarico in mc/h C coefficiente di afflusso superficie di raccolta in mq J intensità di pioggia in m/h determinata secondo le curve di possibilità pluviometrica con tempo di ritorno pari a 50 anni (riferite al territorio in esame) per scrosci e piogge intense superiori all ora. Moltiplicando questa relazione per il tempo si ottiene il volume in ingresso cercato. Nel caso del volume uscente, esso è dato esclusivamente dall aliquota dovuta allo scarico nei corpi idrici superficiali non considerando perciò l aliquota dovuta alla filtrazione nel fondo dell invaso. La portata diretta ai corpi idrici superficiali dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, gestore degli scoli della zona, risulta pari a 10 l/s; tale valore di portata, moltiplicato per la superficie oggetto di variazione di permeabilità e per il tempo, fornisce il volume in uscita dallo scarico superficiale. n formule, si ottiene la seguente relazione: invaso = in - out= ( C j ) t [ Qscarico] t Riportando in un grafico olume / tempo la precedente relazione, si ottiene la curva caratteristica dei serbatoi, avente un valore massimo che non è altro che il valore cercato del volume da invasare. 4.1 TATO D FATTO E OPERE D PROGETTO COEFF. D DEFLUO Per il calcolo dei volumi di invaso da realizzarsi ai fini dell invarianza idraulica, si riporta di seguito il calcolo delle superfici scolanti attuali e relativo coefficiente di deflusso, splittati per tratti, e il calcolo delle superfici scolanti di progetto e relativi coefficienti di deflusso. La maggiore superficie scolante determinata dalle nuove opere di progetto risulta pari a 617 mq determinata dalla differenza della sommatoria delle superfici scolanti di progetto (1085.5 mq) rispetto alla superficie scolante attuale (468.5 mq): il coefficiente di deflusso medio risulta pari pari a 0.9: H:\02_LAOR\T_0005_PROG_P34_CADONEGHE_2015\30_EE\ALL_1-2_RELAZONE_COMPATBLTA_DRAULCA.doc TUDO OLTAN NGEGNERA - 7 - Rovigo ia L. Einaudi n.24-45100

NGEGNERE DAD OLTAN PROGETTAZONE E D.L. OPERE DRAULCHE CL E MPANTTCHE T_0005_RELAZONE COMPATBLTA DRAULCA con l applicazione del metodo razionale si ottine che il volume di invaso minimo risulta pari a circa 86.3 mc rappresentato dal valore massimo raggiunto dalla curva di colore verde del grafico seguente: l valore ottenuto risulta inferiore al maggiore volume di invaso di progetto pari a 284,56 mc. 5.- CONCLUON Lo studio di compatibilità idraulica relativo alla variante urbanistica per la realizzazione di una nuova pista ciclo-pedonale nel tratto di strada provinciale P 34 delle Centurie compreso tra ponte Dea ota e la rotonda con la nuova strada di collegamento alll area industriale di Cadoneghe a nord del Ponte Dea ota, ha evidenziato la necessità di ricavare nuovi volumi di invaso per il principio di invarianza idraulica per le nuove maggiori superfici impermeabilizzate. Dal calcolo si è evidenziato che i volumi di invaso attuali vengono conservati (garantendo un aumento degli attuali pari a circa 285 mc), mentre il volume di invaso richiesto dalla maggiore superficie scolante di progetto, ai fini del principio dell invarianza idraulica, calcolato in circa circa 86 mc è compensato dal maggior volume di invaso di 285 mc ottenuto con le nuove opere di progetto. Rovigo li, 16.02.2017 ng. David oltan H:\02_LAOR\T_0005_PROG_P34_CADONEGHE_2015\30_EE\ALL_1-2_RELAZONE_COMPATBLTA_DRAULCA.doc TUDO OLTAN NGEGNERA - 8 - Rovigo ia L. Einaudi n.24-45100