PROGETTO REGIONALE PROMOZIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO PER I LAVORATORI AUTONOMI



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Transcript:

PROGETTO REGIONALE PROMOZIONE DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO PER I LAVORATORI AUTONOMI Doriano Magosso Direttore SPISAL AULSS n. 17 Presidente del Comitato Provinciale di Coordinamento 1

IL PROGETTO Piano Regionale Prevenzione 2010-2012 2012 Progetto n n 2.2.11 Promozione della salute e della sicurezza nei lavoratori autonomi Responsabile: Daniela Marcolina Direttore SPISAL ULSS n. 1 Belluno 2

LA RELAZIONE 1. Le motivazioni del progetto regionale 2. La normativa in materia di sicurezza sul lavoro e il lavoratore autonomo 3. Le azioni del progetto: a. La campagna informativa b. La sorveglianza sanitaria c. I corsi di formazione 3

LE MOTIVAZIONI DEL PROGETTO La diffusione numerica dei Lavoratori Autonomi nei vari settori produttivi è sempre più in aumento. Il numero degli infortuni sul lavoro di questa categoria di occupati è elevato è ciò merita particolare attenzione sia in termini di danno, che di costi sociali ed economici. I Lavoratori Autonomi sono esposti a rischi per la propria salute e sicurezza al pari o in misura maggiore rispetto ai lavoratori dipendenti. Interfacciandosi ed interagendo con altre persone, i Lavoratori Autonomi possono incidere, e anche compromettere, la sicurezza sui luoghi di lavoro. 4

LE MOTIVAZIONI DEL PROGETTO I Lavoratori Autonomi attualmente non sono coperti dalle direttive comunitarie specifiche per i rischi da lavoro, anche se s esiste una raccomandazione (2003/134/CE). La normativa Italiana in materia di sicurezza sul lavoro li considera solo parzialmente. Il Lavoro Autonomo risente ancora di una carenza per quanto riguarda gli indirizzi, le azioni e gli strumenti per dare adeguate ate risposte alle esigenze di sicurezza di questo ambito del mercato del lavoro. 5

LE MOTIVAZIONI DEL PROGETTO Esperienze sul campo indicano che i Lavoratori Autonomi vedono la sicurezza sul lavoro solo come un adempimento formale. Pochi Lavoratori Autonomi percepiscono la sicurezza sul lavoro come una tutela della loro integrità psicofisica. Finora il ruolo degli enti istituzionali sia statali che non statali è stato poco incisivo ai fini della formazione e delle altre azioni di tutela nei confronti dei lavoratori autonomi in materia di sicurezza sul lavoro. 6

GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO Piano Regionale Prevenzione 2010-2012 2012 Progetto 2.2.11 Promozione salute e sicurezza del Lavoratore Autonomo Riduzione degli infortuni sul lavoro Miglioramento delle condizioni di salute Rafforzamento della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro Con azioni educative e di sorveglianza sanitaria 7

D.Lgs. 81/2008, articolo 21 I BENIFICIARI DEL PROGETTO Lavoratori autonomi in genere (art. 2222 del C.C.) Componenti dell impresa familiare (art. 230-bis del C.C.) Coltivatori diretti del fondo e soci di società semplici operanti nel settore agricolo Artigiani e piccoli commercianti Con particolare riferimento ai settori più a rischio: Edilizia Agricoltura Trasporti 8

COSA FARANNO GLI SPISAL I Servizi SPISAL della provincia di Padova si impegnano in collaborazione con le associazioni di categoria a Implementare la campagna informativa a livello locale Effettuare visite specialistiche in medicina del lavoro Organizzare la formazione sui rischi lavorativi derivanti dalle mansioni effettuate Produrre la certificazione di avvenuta formazione in materia di sicurezza e di idoneità sanitaria necessarie per attestare l idoneità tecnico-professionale di cui all all all.. XVII D.Lgs. 81/2008 9

LE AZIONI DEL PROGETTO Messa a punto degli strumenti operativi da parte del gruppo di lavoro Organizzazione della campagna informativa Indicazioni per la sorveglianza sanitaria Definizione della proposta formativa 10

LA CAMPAGNA INFORMATIVA Scopi Far conoscere ai Lavoratori Autonomi, ai Consulenti del Lavoro, ai Professionisti, alle Associazioni e alla popolazione tutta i nuovi servizi offerti Sensibilizzazione al problema Divulgazione pubblicitaria Per l identificazione l della campagna e del progetto si è scelto un Brand Image Un Nome, per presentarsi Un Valore, per esprimere il motivo Un Logo, per essere riconosciuti 11

LA CAMPAGNA INFORMATIVA Il nome scelto rappresenta la centralità dell uomo lavoratore,, la sua sicurezza e la sua salute. L ultima sillaba diventa maiuscola per sottolineare le iniziali del Lavoratore Autonomo. Il l logo delle due mani che si uniscono esprime il significato di un gesto di solidarietà e di supporto fra il mondo del lavoro e la Pubblica Amministrazione. 12

LA SORVEGLIANZA SANITARIA Presso gli SPISAL della provincia e presso le associazioni di categoria vengono effettuate le visite mediche e gli accertamenti mirati per la verifica dell idoneit idoneità sanitaria alla mansione: o su richiesta del Lavoratore Autonomo o con oneri a carico del Lavoratore Autonomo tariffario Dipartimento di Prevenzione DGR 3888/01 tariffario Specialistica Ambulatoriale DGR 859/11 13

Effettuazione delle visita medica e compilazione della cartella sanitaria di rischio (Allegato 3 3 D.Lgs. 81/08) Effettuazione di esami mirati al rischio lavorativo Valutazione di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti nei casi e nelle condizioni previste dalle norme specifiche Redazione del giudizio relativo alla mansione Idoneità (totale, con limitazioni o prescrizioni, ) Non idoneità (temporanea o permanente) Informazioni LA SORVEGLIANZA SANITARIA Sul significato della visita e degli esami effettuati Sulla tenuta della cartella sanitaria Consegna copia degli accertamenti effettuati 14

LA PROPOSTA FORMATIVA CRITICITÀ rilevate durante la fase sperimentale Nessun obbligo (facoltà) Scarso interesse Difficoltà a frequenze superiori alle 4 ore Indicazioni dell Accordo Stato-Regioni del 21.12.11 15

MOTIVAZIONI LA PROPOSTA FORMATIVA La proposta formativa del progetto Coerente con l Accordo l Stato-Regioni del 21.12.11 per: Contenuti, Modalità,, Durata Il rischio lavorativo dei Lavoratori Autonomi è uguale o maggiore di quello dei lavoratori dipendenti appartenenti agli stessi comparti produttivi. È necessario assicurare equità di trattamento nei confronti delle imprese e società con dipendenti. Per favorire il cambiamento dei comportamenti sono indispensabili: i: presenza in aula utilizzo di metodologie didattiche di coinvolgimento dei partecipanti panti confronto con il docente 16

Moduli per la formazione specifica per i settori di interesse: Edilizia (tre moduli) Trasporti (due moduli) Agricoltura (due moduli) LA PROPOSTA FORMATIVA Il percorso si articola in più moduli di 4 ore Modulo base per la formazione generale uguale per tutti i settori produttivi Metodologia: in aula o FAD Metodologia: solo in aula 17

LA PROPOSTA FORMATIVA Lo sviluppo del percorso formativo Sviluppo graduale nel tempo (entro un anno) o Primo semestre 2013: modulo base o Successivamente: gli altri moduli Rilascio di attestati di partecipazione parziali per singoli moduli Rilascio di certificato di partecipazione al corso, al termine di tutti i moduli previsti per il settore di interesse 18

Pacchetti didattici a disposizione degli SPISAL e delle Associazioni di Categoria Supporto agli organizzatori da parte del gruppo di lavoro Organizzazione della FAD sperimentale a livello regionale su piattaforma Safetynet-Edulife per 1.000 accessi Collaborazione fra SPISAL provinciali per: Sede Docenza LA PROPOSTA FORMATIVA L organizzazione del percorso formativo: Cooperazione con associazioni di categoria 19

AREA Normativa della sicurezza sul lavoro e principali rischi lavorativi MODULO 0 BASE Formazione Generale uguale per tutti i comparti 4 ore (in aula o FAD) CONTENUTI Presentazione corso e modulo Concetto di rischio, danno prevenzione, protezione Il lavoratore autonomo nella normativa di sicurezza sul lavoro e suoi rapporti con le figure della sicurezza aziendali Gli enti di controllo e prevenzione sul lavoro Gli infortuni sul lavoro e i principali rischi per la salute LA PROPOSTA FORMATIVA CONOSCENZE Le indicazioni delle norme in materia di sicurezza sul lavoro Gli obblighi e le facoltà del lavoratore autonomo I principali problemi per la salute e sicurezza del lavoratore ABILITÀ Ricercare le informazioni per organizzare rapporti di lavoro orientati alla sicurezza Individuare i principali fattori di rischio lavorativi Valutare le conseguenze di una mancata organizzazione della sicurezza sul lavoro COMPETENZE Consapevolezza dell importanza della sicurezza sul lavoro 20

LA PROPOSTA FORMATIVA MODULO 1 EDILIZIA Formazione Specifica 4 ore (in aula) AREA CONTENUTI CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE Organizzazione del cantiere Rischi per la salute e prevenzione Le figure della sicurezza nel cantiere I documenti della sicurezza del cantiere Rischi per la salute nel cantiere La gestione delle emergenze in cantiere La tutela assicurativa INAIL Obblighi e responsabilità di: committente, coordinatori, impresa affidataria, lavoratori e lavoratori autonomi Contenuti dei documenti da tenere in cantiere I livelli di rischio personale per rumore e vibrazioni e come proteggersi Le etichette e le schede tecniche di sicurezza Gli impieghi dell amianto in edilizia e i MCA Il piano di primo soccorso e antincendio del cantiere Ricercare le informazioni per valutare i rischi fisici e chimici (libretto d uso d e manutenzione, schede tecniche di sicurezza) Individuare i rischi per la salute delle lavorazioni in cantiere Applicare le procedure per la salute Utilizzare i DPI Conoscere i documenti per la sicurezza del cantiere Conoscere gli obblighi del lavoratore autonomo in cantiere Sa scegliere e utilizzare in modo corretto i DPI appropriati per ogni situazione di rischio per la salute Èconsapevole degli obblighi richiesti al lavoratore autonomo in cantiere 21

AREA Sicurezza di macchine e impianti e altri rischi MODULO 2 EDILIZIA Formazione Specifica 4 ore (in aula) CONTENUTI Area di lavoro: delimitazione (barriere, recinzioni, segnaletica) La documentazione di macchine e attrezzature Rischi connessi all utilizzo di macchine: ribaltamento, sollevamento, investimento, collisioni, linee elettriche, etc Problemi connessi allo spostamento di materiali e passaggi sottoposti a carichi sospesi Il rischio elettrico: le norme e la documentazione Demolizioni, scavi e fondazioni Statistiche infortuni in edilizia LA PROPOSTA FORMATIVA CONOSCENZE Il contesto lavorativo: delimitazione aree lavoro, distanze e situazioni di pericolo Manuale d uso d e manutenzione Valutazione e sollevamento dei carichi, gli imbrachi La valutazione del rischio elettrico La valutazione del rischio da crollo e seppellimento Analisi di alcuni infortuni edili (escluso le cadute dall alto) alto) ABILITÀ Ricercare le informazioni per l utilizzo delle macchine nei documenti a corredo dei mezzi stessi (libretto d uso d e manutenzione, certificazioni) Individuare i rischi delle lavorazioni in cantiere Utilizzare i DPI Applicare le procedure di sicurezza in cantiere COMPETENZE Sa riconoscere i principali rischi delle varie situazioni di cantiere Sa scegliere e utilizzare in modo corretto i DPI appropriati per ogni situazione di rischio per la sicurezza 22

LA PROPOSTA FORMATIVA MODULO 3 EDILIZIA Formazione Specifica 4 ore (in aula) AREA CONTENUTI CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE Sicurezza contro le cadute dall alto alto Le DGRV 2774/09 e DGRV 97/12 Ponteggi e opere provvisionali e loro documentazione Elevazione con sistemi tradizionali, industrializzati e prefabbricati Finiture esterne ed interne Statistiche infortuni in edilizia I sistemi fissi di protezione contro le cadute dall alto alto I documenti delle opere provvisionali I sistemi personali di protezione (imbracatura, ganci e funi di trattenuta) Analisi di alcuni infortuni da caduta dall alto alto Ricercare le informazioni preventive per valutare l idoneitl idoneità delle opere (PIMUS, certificazioni, etc) Individuare i rischi per la salute delle lavorazioni in cantiere Applicare le procedure di salute in cantiere Utilizzare i DPI Sa scegliere e utilizzare in modo corretto i sistemi fissi e personali contro le cadute dall alto alto 23

LA PROPOSTA FORMATIVA MODULO 1 AGRICOLTURA Formazione Specifica 4 ore (in aula) AREA CONTENUTI CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE Organizzazione del lavoro Rischi per la salute e prevenzione Le figure della sicurezza nei lavori agricoli in appalto I documenti della sicurezza nei lavori in appalto Rischi per la salute in agricoltura La gestione delle emergenze La tutela assicurativa INAIL Il DUVRI I livelli di rischio personale per i singoli rischi e come proteggersi Le etichette e le schede tecniche di sicurezza dei prodotti fitosanitari Come proteggersi nei confronti dei vari fattori di rischio (agenti biologici, movimentazione carichi, colpo di calore, etc) Procedure minime per le emergenze Individuare e riconoscere i rischi per la salute Ricercare le informazioni per valutare preventivamente i singoli rischi Utilizzare i DPI Sa riconoscere i principali rischi per la salute Sa scegliere e utilizzare in modo corretto i DPI appropriati per ogni situazione di rischio per la salute Èconsapevole degli obblighi richiesti al lavoratore autonomo 24

LA PROPOSTA FORMATIVA MODULO 2 AGRICOLTURA Formazione Specifica 4 ore (in aula) AREA CONTENUTI CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE Sicurezza macchine e impianti e altri rischi Rischi connessi all utilizzo del trattore: ribaltamento, sollevamento dei carichi, investimento, collisioni, trascinamento (giunto cardanico) I I rischi delle atre attrezzature da lavoro (motoseghe, decespugliatori, motofalciatrici, scale, etc) I I rischi delle strutture: cadute dall alto, alto, silos, etc Statistiche infortuni in agricoltura Il contesto lavorativo Macchine e attrezzature: il manuale d uso d e manutenzione Valutazione e sollevamento dei carichi, gli imbrachi Analisi di alcuni infortuni Individuare e riconoscere i rischi per la sicurezza Ricercare le informazioni preventive all utilizzo dei macchinari / attrezzature nei documenti a corredo dei mezzi stessi (libretto d uso d e manutenzione, certificazioni) Utilizzare i DPI Applicare le procedure di sicurezza Sa riconoscere i principali rischi per la sicurezza Sa scegliere e utilizzare in modo corretto i DPI appropriati per ogni situazione di rischio per la sicurezza 25

LA PROPOSTA FORMATIVA MODULO 1 TRASPORTI Formazione Specifica 4 ore (in aula) AREA CONTENUTI CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE Organizzazione del lavoro Rischi per la salute e prevenzione Le figure della sicurezza nei lavori in appalto I documenti della sicurezza nei lavori in appalto Rischi per la salute La gestione delle emergenze La tutela assicurativa INAIL Il DUVRI I livelli di rischio personale per i singoli rischi e come proteggersi Le etichette e le schede tecniche di sicurezza Stress lavoro correlato Movimentazione manuale dei carichi Le procedure di esodo e norme antincendio, le procedure organizzative per il primo soccorso Individuare e riconoscere i rischi per la salute Ricercare le informazioni per valutare preventivamente i singoli rischi Utilizzare i DPI Sa riconoscere i principali rischi per la salute Sa scegliere e utilizzare in modo corretto i DPI appropriati per ogni situazione di rischio per la salute Èconsapevole degli obblighi richiesti al lavoratore autonomo 26

LA PROPOSTA FORMATIVA MODULO 2 TRASPORTI Formazione Specifica 4 ore (in aula) AREA CONTENUTI CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE Sicurezza di macchine e impianti e altri rischi Rischi generici di infortunio: meccanici, elettrici, manutenzione attrezzature, rischi da esplosione Rischi connessi all utilizzo di macchine: ribaltamento, sollevamento dei carichi, investimento, collisioni, linee elettriche, lavori interferenti Movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi di trasporto) Segnaletica Statistiche infortuni nel comparto Trasporti Il contesto lavorativo Macchine e attrezzature: il manuale d uso d e manutenzione Valutazione e sollevamento dei carichi, gli imbrachi Analisi di alcuni infortuni Individuare e riconoscere i rischi per la sicurezza Ricercare le informazioni per l utilizzo di macchine nei documenti a corredo dei mezzi stessi (libretto d uso d e manutenzione, certificazioni) Utilizzare i DPI Applicare le procedure di sicurezza Sa riconoscere i principali rischi per la sicurezza Sa scegliere e utilizzare in modo corretto i DPI appropriati per ogni situazione di rischio per la sicurezza 27

INFORMAZIONI Informazioni su visite mediche e corsi Presso ogni Servizio SPISAL Presso le Associazioni di Categoria www.regione.veneto.it Sanità Prevenzione Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro Promozione salute e sicurezza del Lavoratore Autonomo 28

L ESPERIENZA DI VERONA 29

PROGETTO LAVORATORI AUTONOMI SPISAL DI VERONA Il protocollo sanitario prevede accertamenti comuni a tutti i lavoratori ed accertamenti mirati per specifici sottogruppi di rischio, secondo protocolli regionali e nazionali. ACCERTAMENTI COMUNI visita medica con compilazione della cartella sanitaria di rischio io come previsto dall Allegato 3A del D. Lgs.. 81/2008; esame audiometrico in cabina silente con esame otoscopio, se indicato; esame spirometrico; esame elettrocardiografico, se indicato; verifica dello stato vaccinale (es. per il tetano). ACCERTAMENTI PER SOTTOGRUPPI DI RISCHIO: test per valutare l ipersuscettibilitl ipersuscettibilità in caso di esposizione ad allergeni (agricoltori, falegnami ); test per esposti a polveri di legno duro (falegnami, edili); test per valutare la funzionalità del rachide e degli arti superiori negli esposti a movimentazione manuale dei carichi, movimenti ripetitivi; accertamenti di laboratorio specifici per le sostanze stupefacenti. ti. 30

RISULTATI DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA 56 LAVORATORI AUTONOMI VISITATI Cartella sanitaria all. 3 A3 Trattamento sensibile dei dati Denunce di malattia professionale su consenso del lavoratore ETA MINIMA 21 MEDIA 42 MASSIMA 65 31

SORVEGLIANZA SANITARIA 32

SORVEGLIANZA SANITARIA Denunce malattie professionali: 4 IPOACUSIE DA RUMORE 33

L ESPERIENZA DI ROVIGO Formazione e sorveglianza sanitaria in agricoltura 34

Il corso era gratuito Corso di formazione La durata dei corsi èstata di 8 ore Il numero di partecipanti previsto era di max. 20 25 Gli argomenti da trattare: normativa specifica sulla sicurezza e sulla prevenzione compiti e obblighi dei diversi soggetti utilizzo delle attrezzature di lavoro in conformità alla normativa uso dei dispositivi di protezione individuali procedure e strumenti per un lavoro sicuro lavoro in ambienti confinati (silos) rischi di caduta dall alto alto (eternit) 35

Sorveglianza sanitaria Visita medica ed accertamenti sanitari (spirometria, audiometria) Eventuali altri esami mirati al rischio, su indicazione del Medico del lavoro, in relazione al rischio espositivo e alla situazione clinica del lavoratore, solo se necessari Compilazione della cartella sanitaria di rischio Compilazione del primo certificato di malattia professionale, quando indicato 36

Risultati Sono stati organizzati due corsi di formazione Il primo, organizzato e gestito in autonomia dallo SPISAL, è stato tenuto in ottobre 2011, in orario serale dalle 20.00 alle 22.00. Il secondo, organizzato in collaborazione con l Associazione l COLDIRETTI, è stato tenuto in febbraio 2012, in orario pomeridiano dalle 16.00 alle 19.00 37

Risultati Partecipazione ai corsi Al primo corso (organizzazione SPISAL) hanno partecipato 6 lavoratori Al secondo corso (organizzazione SPISAL + COLDIRETTI) hanno partecipato 6 lavoratori HANNO PARTECIPATO AI CORSI 12 LAVORATORI IN TOTALE 38

Risultati SORVEGLIANZA SANITARIA NESSUN LAVORATORE DELL AGRICOLTURA HA RICHIESTO LA VISITA SPECIALISTICA DI MEDICINA DEL LAVORO! IL GRANDE SFORZO ORGANIZZATIVO NON HA PRODOTTO I RISULTATI SPERATI 39

Manca l obbligo l normativo! L obbligo normativo può assumere una funzione educativa (vedi l esempio l dell obbligo di usare le cinture di sicurezza e il casco, e della legge sul divieto di fumo). In questo caso l assenza l di obbligo normativo non favorisce la fruizione di un opportunit opportunità di salute, ma esclude di fatto lo stesso lavoratore dal diritto alla tutela della salute durante il i proprio lavoro. 40

La cultura della prevenzione ècarente! Tradizionalmente il lavoro in agricoltura, all aria aria aperta è stato sempre considerato più sano in contrapposizione al lavoro in fabbrica. La coincidenza dell ambiente di vita e di lavoro e il coinvolgimento dei familiari nel lavoro portano spesso ad una sottovalutazione del rischio. 41

Il lavoro autonomo quindi contesto difficile da governare prioritario e indispensabile promuovere e rafforzare la collaborazione tra soggetti istituzionali statali e non statali e tra tutti gli attori che si occupano di lavoro e di sicurezza del lavoro 42