Aggressività e servizi sociali.

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Transcript:

Aggressività e servizi sociali. Fattori di protezione nel lavoro dell Assistente Sociale Mustaki Thomas La rabbia Eliana Bovo Valentina Sottana Aulss6 Euganea

Il percorso di ricerca L innesco: un episodio significativo e pionieristico; costituzione del gruppo di lavoro sul tema della sicurezza degli operatori; ricognizione delle fonti documentali utili e delle buone prassi; indagine sul campo (questionario con domanda aperta di approfondimento sugli episodi aggressivi); analisi testuale ermeneutica mediante software specifico; restituzione dei risultati e proposta operativa. 2

La domanda di ricerca Approfondire come fenomeno emergente quello degli episodi aggressivi nei confronti degli assistenti sociali; contribuire ad esplorare i fattori di rischio e i fattori di protezione nell ambito dell attività professionale; apportare elementi conoscitivi utili a disegnare nuovi percorsi d azione a fronte di potenziali, nuovi accadimenti. 3

Dati generali sul campione analizzato Età del campione 42% 21% 2 13 19 meno di 30 30-40 40-50 più di 50 18 Suddivisione per Aree di lavoro 37% 50% adulti anziani minori e famiglia disabilità dipendenze 4 5 26 17 33%

Le Minacce Minacce verbali N Minacce 51% 37% 1 più di 5 volte Da 3 a 5 volte 1 o 2 volte mai 8 20 8 7 4 9 8 23 14 45% Assistito ad aggressioni verbali a colleghi 65% 1 4 13 34 si no non so non risponde più di 10 volte non sono in grado di contarle >5 5-10 volte 3-4 volte 1-2 volte non precisa

Aggressioni fisiche Aggressioni fisiche subite 20% 12 si mai 40 Assistito ad aggressione fisica 16% 1 9 42 Non ha mai assistito Ha Assistito Non sa

Rilevazione armi Conoscenza possesso armi da fuoco 53% 69% si no 16 36 33,4% 19 19% 19,5% 50%

Dispositivi e procedure Dispositivi di controllo Efficacia dispositivi di controllo 17% 17% 1 SI NO NON SO 23 4 per nulla efficaci (0) poco efficaci (1-2) efficaci molto efficaci (4) 4 1 28 55% 15 65% Procedure di Controllo presenti 4 92% SI NO 48

Lo scenario tipico 9

Le categorie di analisi 1. I contesti a rischio Sede istituzionale Visita domiciliare 2. Le tipologie di atti aggressivi Aggressioni fisiche e verbali A sfondo sessuale Stalking Vandalismo 3. I vissuti emotivi Paura Rabbia 10 Solitudine Rassegnazione

I fattori di rischio legati a specifiche mansioni La gestione di risorse e di prestazioni sociali a rilevanza economica; le prestazioni di cura verso persone fragili; i contatti con persone affette da patologie che comportano disturbi comportamentali e aggressività; lo svolgimento di funzioni che, per mandato istituzionale, portano a contatto con utenza esasperata dagli eventi di vita; lo svolgimento di funzioni di controllo per mandato istituzionale. (2012) Giribaldi 11

I fattori di protezione La collaborazione fattiva tra i servizi e le forze dell ordine; le relazioni positive tra i colleghi; le procedure chiare; il genere di chi interviene. 12

I percorsi avviati e le proposte Incremento consapevolezza assistenti sociali: è un fenomeno di cui si può parlare e svincolare dai concetti di colpa del singolo e portare sul piano della responsabilità non solo individuale ma anche di sistema (Ente, maglie dei rapporti tra servizi, le politiche); La costruzione della protezione del professionista lavoratore riguardo il setting lavorativo e la formazione (tempi, luoghi di lavoro e modalità); La costruzione di un pensiero collettivo protettivo sul tema (Convegni Regionali, pubblicazione del Vademecum sul sito del CNOAS, ricerche). Costruzione di procedure e atti aziendali a livello locale nei diversi territori; L opportunità di fare formazione sull'argomento.

Procedura 019: STRUMENTI PER LA PREVENZIONE DELLE AGGRESSIONI DEGLI OPERATORI SANITARI (prima formulazione 28/08/2012); Disponibilità dell Ente a valutare l approvazione di procedure specifiche per specifico Servizio. La procedura riprende i contenuti della Raccomandazione Ministeriale Obiettivo: implementare le misure di contrasto alle condizioni di rischio presenti e l acquisizione di competenze da parte degli operatori nel valutare e gestire le situazioni. E rivolta a tutto il personale Prevede: Misure di tipo ambientale; Misure organizzative; La gestione degli episodi e la formazione del personale.

Escalation violenza e Tecniche di descalation Uso di espressioni Verbali Impiego di gesti Violenti Minaccia Spinta Contatto fisico Uso di Armi Lesione e/o Morte (Raccomandazione ministeriale n. 8) Quaderno d esercizi per la gestione dei conflitti di P. Ras

Diffondere cultura non violenta Rabbia è un emozione coperchio... copre tristezza, inefficacia, paura, mpotenza. La comunicazione quando la persona è arrabbiata passa dai contenuti oggettivi della discussione al piano di carattere ideologico, valoriale o identitario. L oggetto del conflitto si sposta sulla persona, sulla sua appartenenza geografica, culturale, professionale. La comunicazione non violenta ci invita a vedere gli altri, se pure in collera, come esseri umani che meritano una relazione di qualità elevata.

Per questa ragione può avere significato rinviare il colloquio proponendo uno scenario alternativo o suggerire di fare una pausa. Se si decide di provare una descalation: imparare elementi utili per il controllo di sé ; Imparare ad emettere i giusti messaggi del corpo; Filtrare i messaggi rispondere; verbali cui si decide di

Procedura n. 07/2017 AULSS6 (infortuni) 5.1 Segnalazione e registrazione degli infortuni, degli incidenti, degli stati non conformi, dei comportamenti pericolosi. a) Ogni infortunio deve essere gestito segnalato e registrato secondo le seguenti fasi: 1. attivazione della procedura di primo soccorso; 2. segnalazione da parte del lavoratore al preposto; 3. attivazione della procedura per l analisi e la registrazione dell evento, in particolare:

Procedura n.07/2017 AULSS6 (infortuni) 3. attivazione della procedura per l analisi e la registrazione dell evento, in particolare: il lavoratore infortunato si reca il prima possibile presso il Pronto Soccorso, dove viene redatto il primo certificato INAIL di infortunio; il primo certificato di infortunio deve arrivare entro 24 ore all Ufficio Personale per il proseguimento dell iter amministrativo; l Ufficio Personale registra gli infortuni che comportano assenza dal lavoro di almeno 1 giorno (D.Lgs. 81/2008). Periodicamente, con le modalità indicate da norme applicative, invia all INAIL il resoconto informatico degli stessi. Per infortuni con prognosi superiore ai 3 giorni, compila il modulo Denuncia INAIL e lo trasmette all INAL entro 2 giorni, o entro 24 ore nel caso di infortunio mortale o con prognosi riservata (DPR 1124/65, art. 53); L Ufficio Personale invia al SPP copia del primo certificato di infortunio, compresi quelli a giorni zero; Il Modulo DS 08 Rilevazione Infortuni viene compilato dal Servizio di Prevenzione e Protezione, in collaborazione con il responsabile dell infortunato e, se del caso, con il Medico Competente;

Disposizioni di Genova In ogni sede è necessaria la presenza di almeno due operatori per l apertura; Le persone in evidente stato di alterazione possono non essere accolte e invitate a presentarsi in un secondo momento, in caso di resistenza possono essere contattate le Forze dell Ordine. Qualora si preveda l accoglienza di persone in stato di alterazione, la persona dovrà essere accolta almeno da due operatori, valutando una segnalazione preventiva alle Forze dell Ordine; Le visite domiciliari nei casi difficili vengono espletate da almeno due operatori e si può decidere la presa in carico congiunta di due operatori del caso; Nel post evento è stato normata la possibilità di: - prevedere il cambio operatore nella gestione del caso; - il cambio di sede di lavoro nello stesso area di intervento o il cambio area, su richiesta dell interessato; - la previsione di riunioni di rielaborazione in gruppo dell accaduto e la possibilità di fruire di un sostegno individuale e gruppale; La chiusura temporanea del Servizio interessato o il presidio della sede a cura della Polizia Municipale; La chiusura del caso (anche se spesso non praticabile); La ridefinizione della presa in carico del caso con altri servizi coinvolti

Bibliografia di riferimento Aggressività e Non Violenza Giribaldi (2011-2015), Benasso(2012),Sicora(2013), Nardi-Tassinari-FenoglioSumini(2012), Contenuti sulla non violenza: M. Rosenberg e P. Ras Altri autori sulle teorie del servizio sociale e delle rappresentazioni sociali della professione Dominelli(2005), Neve(2008), Pittaluga(2000), Canevini-Campanini(2013) Allegri(2006)

Grazie Grazie e... E buon lavoro a ciascuno nella propria organizzazione!