ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità

Documenti analoghi
newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

EQAVET: Quadro di riferimento europeo per la garanzia di qualità dell istruzione e formazione professionale

PROGRESS PROGRAMMA COMUNITARIO PER L OCCUPAZIONE E LA SOLIDARIETA SOCIALE

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

PROTOCOLLO D INTESA tra

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

COMUNE DI PONTEDERA Provincia di Pisa. Regolamento. Forum Percorsi di cittadinanza

LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva

Lifelong Learning Programme - Programma di apprendimento permanente

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

PROGETTO L EUROPA PER I PICCOLI

La dimensione europea dell Assicurazione della qualità

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Accreditamento e Sistemi di Qualità nella Formazione Professionale

LIFELONG LEARNING PROGRAMME. Il Programma d'azione comunitaria nel campo dell'apprendimento

LA CONFERENZA UNIFICATA

Che cos'è l'ecvet. L'operatore socio-sanitario in prospettiva europea. Bari, 23 Aprile 2012 Sala Convegni ACLI Provinciali - Via De Bellis, 37

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana

REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE

LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

Lo Spazio Europeo dell Istruzione Superiore

Incontro per Assistenti Comenius

DECENTRAMENTO DELLE POLITICHE DEL LAVORO E SVILUPPO LOCALE L ESPERIENZA ITALIANA Note introduttive. Giovanni Principe General Director ISFOL

Allegato: PIANO NAZIONALE L2 INTERVENTI PER L INSEGNAMENTO / APPRENDIMENTO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE DI SCUOLA SECONDARIA DI

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO

Il Programma per la formazione permanente.

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Glossario ANG. Apprendimento non formale: Youthpass:

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Programma Gioventù in Azione

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

Index per l Inclusione

Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno

il Sistema di Indicatori di Qualità del sistema InFEA del Piemonte

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

Gioventù in Azione

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico

PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)

U.O. Agenda 21 Servizio Pianificazione Territoriale Dipartimento Territorio e Ambiente COMUNE DI UDINE REGOLAMENTO DEL FORUM

Europa per i cittadini

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA

Il dispositivo Europass per promuovere la mobilità: il Supplemento al Diploma Verona, 21 novembre 2014 JOB&ORIENTA 2014

ωεχϖβνµθωερτψυιοπ ασδφγηϕκτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθ ερτψυιοπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυι οπασδφγηϕκλζξχϖβνµθωερτψυιοπασδ

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015

LA COMPLESSITA COME FORZA MOTRICE DELLA SCUOLA

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO COMUNALE DEL COMITATO GEMELLAGGI, TURISMO E PROMOZIONE DEL TERRITORIO

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI

POLITICA DI COESIONE

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

Comitato codau per il coordinamento degli uffici ricerca scientifica

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Sviluppo di comunità

Comenius Regio perché? Le opportunità di un partenariato europeo legato al territorio per il miglioramento delle politiche educative

DOCENTI ESPERTI IN DIDATTICA CON TECNOLOGIE DIGITALI CERTIFICARE LE PROPRIE COMPETENZE

Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute

PROGRAMMA PER L APPRENDIMENTO PERMANENTE

VADEMECUM UFFICIO PACE

GOVERNANCE. Obiettivo Convergenza (FESR) crescita coesione trasparenza efficienza competenze integrazione UNA PA PER LA CRESCITA

valutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n del 20 maggio 2015 ;

PERCORSI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE

l Accordo in sede di Conferenza unificata del 2 marzo 2000 per la riorganizzazione e il potenziamento dell educazione degli adulti;

HOW CLUSTERS CONTRIBUTE TO THE SMART SPECIALIZATION STRATEGIES

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

Un Programma unico per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport ( )

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)

Europa 2020, salute e sociale

Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013

Struttura del corso e profilo dei docenti

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

Il contributo del Programma Leonardo da Vinci al Lifelong Learning e le prospettive per la nuova fase di programmazione

CARTA DI LECCE. Direttive della Rete Reforme

PROTOCOLLO D INTESA TRA

Schema del PON Competenze per lo Sviluppo

SPROUT Same PROfiles for Unique Training in ECEC service Presentazione

DICHIARAZIONE DI CATANIA. Spazio Euromediterraneo dell Istruzione, Alta Formazione e Ricerca

La rete per la promozione della salute in Lombardia

CRITERI DI VALUTAZIONE E PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE PER IL RICONOSCIMENTO DI MIGLIORE CITTÀ DELLO SPORT (ACES).

L Assicurazione della Qualità nei Comunicati dei Ministri del Processo di Bologna

(Avvisi) PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI COMMISSIONE EUROPEA

PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE

c. alla realizzazione e gestione di strutture di servizio per la ricerca e il trasferimento dei risultati della ricerca;

PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO NELL ISTITUZIONE SCOLASTICA DELLA PROVINCIA DI CATANIA TRA

CONCLUSIONI CONFERENZA LIBERARE IL POTENZIALE DELL ECONOMIA SOCIALE PER LA CRESCITA EUROPEA: LA STRATEGIA DI ROMA.

CARTA DEI SERVIZI ANG

CENTRO FORMAZIONE REGIONALE

Istituto comprensivo di Finale Ligure. Cittadinanza e Costituzione

La CAssetta degli attrezzi

Transcript:

ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità

Il Reference Point italiano sulla qualità dei Sistemi di Istruzione e Formazione professionale A cura di Ismene Tramontano Ricercatrice Isfol Debora Gentilini Collaboratrice Tecnica di ricerca 1. Le tappe del processo europeo di sviluppo della qualità dei Sistemi di Istruzione e formazione professionale Il miglioramento continuo dei Sistemi di Istruzione e Formazione Professionale (IFP) costituisce uno degli obiettivi strategici a livello comunitario, definiti nell ambito del Consiglio europeo di Lisbona del Marzo 2000 e del programma di lavoro Istruzione e Formazione 2010 per promuovere lo sviluppo di una società della conoscenza, accrescere l occupabilità e l inclusione sociale, e migliorare l accesso all apprendimento permanente (lifelong learning). La strategia di Lisbona ha come obiettivo finale quello di fare dell Europa l economia basata sulla conoscenza più competitiva al mondo (Consiglio europeo di Lisbona del 23 e 24 Marzo 2000) 1 e dei sistemi di istruzione e formazione dell Unione Europea un punto di riferimento di qualità a livello mondiale (Consiglio europeo di Barcellona del 15 e 16 Marzo 2002) 2 al fine di conciliare coesione sociale e competitività sulla base della correlazione positiva tra il miglioramento dei livelli di istruzione della popolazione e la crescita economica dei Paesi che investono nell Istruzione e Formazione Professionale. Per l attuazione degli obiettivi di Lisbona il Consiglio Istruzione, Gioventù e Cultura ha approvato il 12 Novembre 2002 una risoluzione sulla promozione di una maggiore cooperazione europea in materia di istruzione e formazione professionale, il cui contenuto è stato successivamente recepito e ampliato dalla Dichiarazione approvata a Copenaghen il 29-30 Novembre 2002, al fine di promuovere la qualità e l attrattività dell Istruzione e Formazione professionale (Processo di Bruges-Copenaghen). In relazione all obiettivo qualità nel Documento del Consiglio dell Unione Europea del Maggio 2004 gli Stati membri sono stati invitati a promuovere un quadro comune di garanzia 1 Nel Consiglio europeo di Lisbona del 23 e 24 Marzo 2000 l Unione europea si è prefissata un obiettivo strategico: diventare l economia fondata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale. 2 Il Consiglio europeo di Barcellona del 15 e 16 Marzo 2002 ha fissato l obiettivo di rendere entro il 2010 i sistemi di istruzione e di formazione dell Unione europea un punto di riferimento di qualità a livello mondiale e ha adottato obiettivi concreti per migliorare i sistemi di istruzione e di formazione degli Stati membri tra cui il perfezionamento dell istruzione e della formazione destinata agli insegnanti e ai formatori. Il Consiglio ha invitato, altresì, gli Stati membri a intraprendere ulteriori azioni per migliorare la padronanza delle competenze di base, mediante l insegnamento di almeno due lingue straniere sin dall infanzia. 1

della qualità in tema di istruzione e formazione, a coordinare le attività a livello nazionale e regionale tra i principali attori dell istruzione e della formazione professionale, ad incentivare la creazione di reti cooperative per consentire gli scambi transnazionali delle migliori pratiche messe in campo nei diversi Paesi. L Unione europea, nella consapevolezza dell esigenza di uno sforzo comune sulla qualità, ha istituito nel 2005 una Rete europea sulla qualità (European Quality Network for Vet- ENQA-VET) 3 intesa come strumento di cooperazione tra i Paesi dell Unione europea sui temi della qualità. Sulla base del lavoro della Rete europea per la Qualità (ENQA-VET) il 9 Aprile 2008 è stata formalizzata la Proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 4, attualmente in corso di approvazione da parte degli Stati membri, con la quale si invitano gli Stati membri ad utilizzare su base volontaria il Quadro Comune Europeo di Assicurazione della Qualità per l IFP (Common Quality Assurance Framework-CQAQ) 5 come strumento che permetta agli Stati membri di promuovere e monitorare il miglioramento costante dei Sistemi di Istruzione e Formazione Professionale (IFP) sulla base di criteri comuni. Nella Raccomandazione proposta, si invitano, altresì, gli Stati membri a designare un punto di riferimento nazionale per l assicurazione della qualità dell IFP che riunisca gli Organismi competenti in questo settore e associ le parti sociali e tutti i soggetti interessati a livello nazionale e regionale, al fine di informare i soggetti interessati sulle attività della rete europea, dare un sostegno attivo alla realizzazione del programma di lavoro della Rete Europea per la Qualità (ENQA-VET) e adottare iniziative concrete per promuovere lo sviluppo del quadro europeo di riferimento per l assicurazione della qualità a livello nazionale. 3 La Rete Europea per la Qualità nell IFP (ENQA-VET) é formata da 23 Paesi e dalle Parti Sociali con il supporto del Cedefop e dell ETF. Si propone di promuovere e sostenere l assicurazione della qualità nell IFP dei diversi Stati membri. La Rete presenta un Board esecutivo formato da Austria (Presidente) Italia e Regno Unito (V.Presidente) Finlandia, Ungheria, Svezia. La Rete promuove ed organizza le seguenti attività: 2 Assemblee generali annuali, Peer Learning, Gruppi tematici di lavoro, studi transnazionali, conferenze tematiche. 4 La Proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla qualità nell IFP, auspicata dal Comunicato di Helsinky (2006) è stata predisposta dalla Commissione Europea sulla base del lavoro della Rete europea sulla qualità (ENQA-VET). Propone l adozione di un modello di qualità, di descrittori ed indicatori per la sua attuazione. L approvazione della raccomandazione è prevista all inizio del 2009, l applicazione a partire dal 2010. 5 Il Quadro Comune Europeo di Assicurazione della Qualità (CQAQ) messo a punto dal Gruppo Tecnico di Lavoro sulla Qualità nell Istruzione e Formazione Professionale adottato dal Consiglio europeo nel 2004, è fondato su un set comune di criteri di qualità, indicatori, procedure e linee guida e comprende un ciclo di assicurazione e di miglioramento della qualità per la pianificazione, l attuazione, la valutazione e il riesame dell IFP sulla base di criteri qualitativi comuni, descrittori indicativi e indicatori comuni. 2

2- Il Reference Point italiano sulla qualità come spazio di informazione e confronto sul tema dell Assicurazione Qualità dell Istruzione e Formazione professionale. Il Reference Point italiano sulla qualità dei Sistemi di Istruzione e Formazione professionale, che è stato costituito presso l Isfol ed è sostenuto dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali attraverso un finanziamento dedicato, è uno degli strumenti previsti nell ambito della Rete promossa dalla Commissione Europea per l assicurazione della qualità nel campo dell Istruzione e Formazione Professionale (ENQA-VET). E uno spazio privilegiato di informazione e confronto sul tema dell Assicurazione Qualità dell Istruzione e Formazione Professionale, attraverso la disseminazione delle buone pratiche in corso nel nostro Paese e costituisce uno strumento di collegamento strategico tra le attività condotte a livello europeo e le iniziative nazionali di promozione e diffusione della qualità. Il Reference Point nazionale non svolge solo una funzione di informazione e diffusione di informazioni, ma anche una funzione di produzione, di supporto metodologico e di definizione di un linguaggio condiviso riguardo alla qualità. Il Reference Point italiano ha un organismo di coordinamento (Board), diretto dall Isfol, del quale fanno parte: Ministero del Lavoro, Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, Regioni e Province Autonome, Parti sociali, rappresentanti delle istituti scolastici e formativi. Il Board del Reference Point stabilisce e programma le attività del Reference Point a livello nazionale e programma le attività di disseminazione dei risultati raggiunti e promuove il collegamento tra le iniziative europee e quelle nazionale in tema di assicurazione qualità (AQ). Il Reference Point sulla qualità si propone i seguenti obiettivi: informare sulle attività della Rete Europea per la qualità dell IFP (ENQA-VET), sostenere lo sviluppo del programma della Rete europea, promuovere iniziative pratiche per rafforzare l uso di metodologie di assicurazione e sviluppo di qualità, favorire la diffusione tra gli stakeholders della consapevolezza dei benefici che derivano dall utilizzo degli strumenti di assicurazione e sviluppo della qualità, coordinare l organizzazione delle attività nazionali per la partecipazione alla Rete europea per la qualità, creare sinergie tra altre attività volte a promuovere la qualità. 3

Conclusioni Il miglioramento della qualità e dell attrattività della formazione professionale è al centro del processo di transizione verso un economia basata sulla conoscenza (Consiglio europeo di Lisbona del 2000) che necessita di una sempre maggiore cooperazione europea in materia di istruzione e formazione professionale e di un collegamento strategico tra le iniziative europee e nazionali in tema di assicurazione di qualità. L istituzione di un quadro europeo per l assicurazione di qualità (AQ) come strumento di riferimento che permetta agli Stati membri di promuovere e monitorare il miglioramento costante dei loro sistemi di istruzione e formazione professionale (IFP) sulla base di criteri comuni, si connota nelle prescrizioni comunitarie (Proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 9.04.2008) come tappa strategica di un processo virtuoso, avviato con il Consiglio europeo di Lisbona del Marzo 2000, destinato a promuovere il miglioramento della qualità e dell efficacia dei sistemi nazionali di istruzione e formazione professionale. Ne deriva il valore strategico del Reference Point italiano sulla qualità quale tavolo privilegiato di confronto dei diversi attori che a vario titolo si confrontano sulla tematica della qualità dell offerta formativa. Infatti la trasversalità della tematica dell Assicurazione Qualità (AQ) rende necessario fare sinergia su questo tema anche al fine di perseguire una sempre maggiore integrazione delle diverse istanze formative dei sistemi di Istruzione e Formazione professionale. 4