L ecografia nel primo trimestre di gravidanza



Documenti analoghi
Ecografia in ostetricia Primo trimestre

home Diagnosi precoce della gravidanza multipla e ruolo dell'ecografia Premesse di embriologia

DIAGNOSI di GRAVIDANZA

Ecografia vescicale. Anatomia ecografica normale e quadri patologici

GEMELLI DIZIGOTI. zigosità 70% DEI GEMELLI CORREDO CROMOSOMICO E GENETICO DIFFERENTE POSSONO ESSERE DI SESSO DIFFERENTE

ANATOMIA ECOGRAFICA PELVI FEMMINILE. A. Stimamiglio

ECOGRAFIA OMBELICALE. Massimo Magri dvm Clinica Veterinaria Spirano

L embrione si sviluppa grazie agli scambi tra sangue materno e fetale. Problema: come fare in modo che sangue materno e fetale restino separati ma

Amniocentesi o villocentesi: quale scegliere nei casi difficili? Luigi Filippo Orsini

Principi fisici e pratici dell ecografia

L esame morfologico precoce: quando e a chi va fatto? Cosa vedo? Federico Prefumo

Anatomia ecografica della colecisti e delle vie biliari

Radiazioni e gravidanza

GRAVIDANZA GEMELLARE

prestazione Tale refertazione deve avvalersi di un linguaggio descrittivo conforme agli standard stabiliti ad oggi dalle Società Scientifiche

UNIVERSITA DI BARI ALDO MORO

Posizionamento acquisizioni e tecniche di acquisizione

APPARATO SESSUALE MASCHILE E FEMMINILE

ANATOMIA TOMOGRAFICA PELVI Dr. Luigi Camera

26/05/2016. Importanza di definire dall inizio una gravidanza come fisiologica. «piramide rovesciata di Nicolaides»

PROCEDURA PER LA GESTIONE E ASSISTENZA AMBULATORIO DI ISTEROSCOPIA DIAGNOSTICA

Il test combinato del primo trimestre:

PraenaTest. Esame non invasivo delle trisomie nel feto. Qualità dall Europa ORA NUOVO. Brochure informativa per gestanti

NPTT- NON-INVASIVE PRENATAL TESTING

LA DIAGNOSTICA PRENATALE: dal Test Combinato alle ecografie di routine

INDICAZIONI PER IL PRELIEVO CITOLOGICO NELLO SCREENING PER IL CARCINOMA CERVICALE

SCREENING PRENATALE DELLA SINDROME DI DOWN: UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

Malformazioni fetali

Alberto Viale I CROMOSOMI

Approccio intermedio fra i precedenti

IL CUORE NORMALE. La sua circolazione e il suo sviluppo

2.5.3 PROVA ULTRASONICA PROVA ULTRASONICA

Metodi di diagnosi prenatale per le anomalie fetali

1.Visione_01 Ottica geometrica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona

Diagnosi invasiva delle anomalie fetali: dall amniocentesi alla villocentesi

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

RICHIAMO ANATOMOPATOLOGICO

Diagnosi di portatrice e diagnosi prenatale: counselling genetico

La riproduzione e lo sviluppo

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

Presidio Ospedaliero di Pordenone Sacile Via Montereale 24 - Pordenone NOTA INFORMATIVA PER AMNIOCENTESI

Strumentazione Biomedica 2. Tomografia computerizzata a raggi X - 2

L ecografia ostetrica é la tecnica più usata nello studio del benessere fetale e nel 2004, a livello nazionale, sono state effettuate in media

Il polo magnetico: simulazione nel tempo

L APPARATO CIRCOLATORIO

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08

Teoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26

LA SOLUZIONE AI NODULI BENIGNI DELLA TIROIDE

LA TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA: LA TECNOLOGIA SLIP RING LA TECNOLOGIA SPIRALE E LA TC MULTISTRATO.

Un adolescente con uno strano dolore addominale

Dr.ssa IVANA ALGERI IL LIQUIDO AMNIOTICO

Il problema delle calcificazioni. Este

Lettura e interpretazione dell elettrocardiogramma: nozioni fondamentali. Elementi morfologici essenziali dell elettrocardiogramma

Hub-PA Versione Manuale utente

Costruirsi un cannocchiale galileiano

Capitolo 2 - Teoria della manutenzione: classificazione ABC e analisi di Pareto

Capitolo 03 LA PRESSIONE ATMOSFERICA. 3.1 Esperienza del Torricelli 3.2 Unità di misura delle pressioni

Pisa, 2/6/2012. LABIOPALATOSCHISI: La diagnosi prenatale

Traduzioni & Corsi di Lingue Udine. Via Cussignacco 27/4. P. IVA: tel/fax: scuola@jmi.it

Capitolo 3: Cenni di strategia

S. Zucchini. UO di Ostetricia e Ginecologia Ospedale S.Maria della Scaletta Imola

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica

a completamento viene applicato un pannello ad elevato peso specifico in grado di abbattere il livello sonoro residuo.

e oltre Un percorso che ora possiamo affrontare insieme.

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:

COLONSCOPIA VIRTUALE - stato dell arte - Dr. P. QUADRI Dip. Diagnostica per Immagini Ospedale S.Paolo - SV -

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia

Idro RM. Queste diapositive fanno parte di un corso completo e sono a cura dello staff di rm-online.it E vietata la riproduzione anche parziale

VERIFICHE PERIODICHE DEL MANTENIMENTO DI REQUISITI IMPIANTISTICI ED IGIENICO AMBIENTALI IN SALA OPERATORIA.

Principi generali. Vercelli 9-10 dicembre G. Bartolozzi - Firenze. Il Pediatra di famiglia e gli esami di laboratorio ASL Vercelli

Esercitazione di gruppo

LA GRAFICA E LA GEOMETRIA OPERATIVA

Gentile signora, Carlo Lusenti

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

L ANGIOGRAFIA DIGITALIZZATA NELLA DIAGNOSTICA DELLA PATOLOGIA VASCOLARE PERIFERICA: TSA, aorta addominale, arterie renali, asse iliaco, arti inferiori

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

Disabilità e Sport. La classificazione funzionale nello sport per disabili

Te T cnologie c hirurgiche chirurgiche e Infermiere

ECOGRAFIA DEL POLSO E DELLA MANO

Dalle pari opportunità alla partecipazione protagonista

PROCEDURA GESTIONE AMNIOCENTESI E VILLOCENTESI ECOGUIDATA

Fisica II - CdL Chimica. Formazione immagini Superfici rifrangenti Lenti sottili Strumenti ottici

CONTROLLO MANUALE DELLE SALDATURE

AVIS SOVRACOMUNALE MEDIO VARESOTTO. Aldo Cardani

Sezione Ticino. Gravidanza

Mappe catasto terreni Mappe catasto edifici Planimetria chiesa

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR

GUIDA ALLA RILEVANZA

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

Capitolo 25: Lo scambio nel mercato delle assicurazioni

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

CORSO DI ECOGRAFIA OFFICE L esame ecografico: tecniche, apparecchiature ed anatomia ecografica dell embrione embrione e del feto

Controlli Non. Distruttivi Ultrasuoni. (Non Destructive Testing) MaGyc Innovation in Engineering GPTI. Gruppo Professionale Tecnica / Industria

Esempi di algoritmi. Lezione III

Transcript:

L ecografia nel primo trimestre di gravidanza Introduzione L esame ecografico nella gravidanza iniziale ha come ruolo precipuo la dimostrazione dell impianto fisiologico e l individuazione dello sviluppo embrio-fetale normale per distinguerlo da una perdita precoce della gravidanza (early pregnancy failure) e dalla gravidanza ectopica. Proponiamo a tale scopo l adesione alle linee guida Sieog per il primo trimestre in modo da eseguire in modo sistematico questo esame, che puo apparire semplice e facile anche in mani inesperte. Il presente capitolo fornisce gli strumenti tecnici e le conoscenze anatomiche e fisiologiche dello sviluppo embriofetale per eseguire un esame ecografico della gravidanza iniziale secondo lo stato dell'arte. L età gestazionale sará considerata in questo capitolo solo ed esclusivamente come epoca mestruale (amenorrea) ed espressa in settimane e giorni compiuti, in quanto ritenuto più agevole per l ostetrico. Vie di accesso per l esame ecografico del primo trimestre e preparazione della paziente. La via transaddominale tradizionale, utilizzata con la vescica piena come finestra acustica, non è necessariamente la via ideale per eseguire questo esame. La attenuazione, dispersione ed artefatti prodotti dovuti ai vari strati che deve attraversare il fascio ultrasonoro (cute, sottocute, muscoli addominali e miometrio) rendono questa via spesso inutilizzabile per l'esame ecografico della gravidanza iniziale. Sono descritti ad esempio artefatti di doppie camere gestazionali o doppio contorno craniale dovuti alla refrazione del fascio causata dai muscoli retti addominali. In donne magre, esercitando anche una decisa pressione con la sonda sull addome senza causare fastidio alla donna, questo accesso può essere adeguato anche a vescica vuota. A questo scopo possono essere utilizzate anche le moderne sonde ad alta frequenza (6-8 MHz) con le quali si ottiene una buona penetrazione ed al contempo una ottima risoluzione che permette di visualizzare in molti casi strutture piccole quali il sacco vitellino, la vescicola romboencefalica e il battito embrionale in modo soddisfacente. A partire dalle dieci settimane la ecografia transaddominale può essere utilizzata nella maggioranza dei casi senza un riempimento vescicale abbondante e quindi permette un esame istantaneo senza preparazione della paziente. Per la visualizzazione transaddominale degli annessi uterini normali la finestra acustica vescicale deve essere generalmente più ampia. Con una scansione longitudinale si inclina la sonda partendo da un lato dell ipogastrio verso la parete pelvica controlaterale per visualizzare i grossi vasi iliaci che spesso costituiscono il punto di repere ideale per la individuazione dell ovaio. La stessa procedura si esegue dal lato opposto per l' altro ovaio. Nelle pazienti con utero retroverso l approccio transaddominale è molto più difficile. La via transvaginale L'ecografia transvaginale è lo strumento più accurato per affrontare i problemi della gravidanza iniziale. Anzitutto non deve essere trascurata la preparazione psicologica della paziente all esame. Alcuni studi hanno dimostrato che la via transvaginale è ugualmente bene accettata o addirittura preferita dalle donne rispetto alla transaddominale che necessita del fastidioso riempimento vescicale. Una minore percentuale di donne (20%) ha timore invece del fastidio prodotto dalla sonda o teme che questo esame più invasivo possa mettere in pericolo la gravidanza stessa (Braithwaite). Nell'ecografia transvaginale è preferibile esaminare la paziente a vescica vuota. Generalmente è sufficiente posizionare la paziente seduta su un cuscino più elevato del lettino di esame in modo da permettere all'operatore di inclinare sufficentemente in avanti la sonda. La donna stessa non deve essere reclinata troppo indietro per evitare lo svuotamento di una eventuale raccolta liquida pelvica. Noi utilizziamo regolarmente un coprisonda in polietilene con gel di accoppiamento già pronto per l uso. Sono riportati infatti rari casi di grave shock anafilattico da allergia al lattice durante la esecuzione di endosonografie. L approccio endosonografico per lo studio degli organi pelvici

presenta due vantaggi: 1) la vicinanza della sonda alle strutture da esaminare permette l impiego di frequenze di insonazione piú elevate con notevole miglioramento della risoluzione e si evita l attenuazione, 2) la dispersione e refrazione degli ultrasuoni da parte delle strutture interposte. Per via vaginale si possono ottenere ottime immagini anche con sonde multifrequenza che giungono fino a 10 MHz. La attenuazione del fascio ultrasonoro è data solo dalla parete vaginale, dallo spessore del miometrio e dalla decidua ma esiste comunque una notevole variabilità fra soggetto e soggetto nella qualità dell'immagine come per esempio la presenza di nuclei di mioma o una contrazione focale. Noi preferiamo utilizzare la proiezione capovolta della immagine sullo schermo per maggiore analogia topografica con la anatomia della paziente. Durante l esame una mano dell operatore può essere utilizzata per muovere l utero e gli altri organi pelvici e conseguentemente anche l embrione o la camera ovulare portandoli nel fuoco della sonda. Segni ecografici iniziali della gravidanza Dobbiamo soprattutto a Ilan Timor Trisch il merito per lo sviluppo delle basi sistematiche per lo studio ecografico transvaginale della gravidanza iniziale definito come sonoembriologia. Viene descritto in letteratura come iniziale segno di impianto, un segno chiamato intradecidual sign costituito da un ispessimento e quindi iniziale cavitazione nello spessore della decidua gravidica. Tale sede viene anche definita come eccentrica rispetto alla rima interdeciduale che rappresenta la cavità virtuale dell utero. La camera gestazionale o sacco gestazionale è un ulteriore sviluppo del segno intradeciduale e si presenta come cavità circolare anecogena circondata da un sottile orletto iperecogeno. Il suo diametro va misurato escludendo l'orletto ed aumenta di ca. 1 mm al giorno. La camera gestazionale visualizzata ecograficamente appare costituita quasi unicamente da celoma extraembrionale. La camera gestazionale non ha necessariamente un aspetto circolare ma può essere più o meno elissoide forse in rapporto anche ad una eventuale attività contrattile uterina. Un correlato biochimico di questa struttura ecografica è il valore delle subunità beta dell'hcg nel siero materno fra 500 e 1500 UI/l (dosate con il Second International Standard). In quest'epoca gestazionale le HCG raddoppiano ogni due giorni. Il sacco gestazionale deve essere distinto da altre strutture similari come raccolte ematiche intracavitarie, cisti endometriali ed il sacco pseudogestazionale presente spesso nelle gravidanza ectopiche (v. capitolo). La camera gestazionale va quindi valutata come struttura dinamica in evoluzione che entro pochi giorni presenterà al suo interno una seconda struttura cistica del diametro di 1-2 mm costituita dal sacco vitellino secondario. Alcuni autori descrivono un segno molto specifico della gravidanza indicato come doppio segno deciduale. È costituito da un secondo anello iperecogeno concentrico alla cavità gestazionale, verosimilmente attribuibile alla reazione deciduale e comprendente la decidua basale e la decidua capsulare dal lato della rima interdeciduale (fig. 1). Il diametro del sacco gestazionale ha una grande variabilità. La sua forma è raramente sferica ed uno dei tre diametri è generalmente molto minore degli altri due. Le pareti sono sempre liscie e in presenza di un sacco con bordi frastagliati bisogna sospettare una perdita embrionale precoce (early embryonic failure). Il sacco vitellino Il sacco vitellino è la prima struttura embrionale ecorilevabile a ca. 5 settimane di amenorrea. Si sviluppa progressivamente fino a 9 settimane raggiungendo un diametro massimo di ca. 7 mm ed è osservabile fino a 12 settimane. La presenza del sacco vitellino nella camera gestazionale costituisce una struttura relativamente complessa che consente con notevole sicurezza di localizzare la gravidanza. Il diametro del sacco vitellino è inizialmente di ca 1/3 fino a 1/2 della cavità gestazionale ma si possono osservare gravidanze intatte con sacco vitellino anche molto ampio rispetto alla cavità gestazionale. Il sacco vitellino è sempre eccentrico perchè ha origine in un punto della parete coriale dalla quale si allontana progressivamente mentre fra sacco e parete si sviluppa il cosidetto polo embrionale. All interno del polo embrionale, che appare come ispessimento iperecogeno, si osservano a sei

settimane i primi battiti cardiaci embrionali. La cavità gestazionale rilevata è tuttora la cavità coriale. Il sacco vitellino è una struttura extraamniotica. Si osserva infatti, in ecografia, il suo progressivo allontanamento dal polo embrionale con la crescita della cavità amniotica e la formazione di un tralcio sottile, peduncolo vitellino, che può raggiungere notevole lunghezza. Nel peduncolo vitellino si può rilevare, utilizzando sonde ad alta frequenza (10 MHz) anche senza la utilizzazione del Doppler, la presenza di un flusso sanguigno corrispondente alla circolazione vitellina persistente generalmente fino a 10 settimane (van Zahlen Sprock). Il peduncolo vitellino può essere rilevato distintamente lungo la superfice esterna del sacco amniotico dove si congiunge in corrispondenza della parete coriale al peduncolo allantoideo che costituirà il cordone ombelicale definitivo. La cavità amniotica A 7 settimane si può visualizzare con sonde vaginali ad alta frequenza il sacco amniotico all interno della ampia cavità gestazionale costituita dal celoma extraembrionale. Il sacco amniotico appare sempre circolare essendo sferico, avvolge l embrione ed il suo diametro corrisponde al diametro embrionale fino a ca 10 settimane (Grisolia). Il rapporto del diametro della camera gestazionale con il diametro del sacco amniotico si riduce progressivamente fino ad una obliterazione dello spazio extraamniotico (celoma extraembrionale) verso le 12 settimane. La visualizzazione del sacco amniotico nel primo trimestre non è sempre facile essendo le pareti molto sottili ed è possibile generalmente solo con sonde ad alta frequenza che per effetto Tyndall discriminano la densità diversa fra liquido celomatico e liquido amniotico. Una discriminazione fra le due cavità è più facile con le sonde che utilizzano la cosidetta seconda armonica (Brideron). L embrione Si manifesta generalmente con le prime pulsazioni cardiache evidenziabili fra sacco vitellino e parete della camera gestazionale. Il polo embrionale aumenta progressivamente di diametro dando a sei settimane un immagine chiamata da alcuni autori a due bolle (double bleb). A 6-7 settimane si puó riconoscere in corrispondenza del polo embrionale l estremo cefalico per la presenza di una vescicola. Contemporaneamente si visualizzano anche i quattro abbozzi degli arti e i primi segni della cavità amniotica. Anatomia embrionale Al fine di potere correttamente misurare la lunghezza vertice sacro dell embrione (CRL) è importante individuare l asse lungo embrionale ed il suo estremo cefalico e caudale. Già a 6-7 settimane Il punto di repere più evidente è la vescicola romboencefalica. Nell embrione tale vescicola encefalica è la più grande delle cinque vescicole encefaliche ed è situata all estremo più apicale tanto da potere essere confusa anche con il sacco vitellino. Al fine di evitare di includere il sacco vitellino nella misurazione del CRL è importante individuare sempre entrambe le strutture e ricordare che il sacco vitellino si trova sempre in posizione extraamniotica. Le vescicole encefaliche si possono visualizzare contemporaneamente nelle sezioni sagittali dell estremo cefalico. A 9 settimane si osserva nelle sezioni trasverse della testa fetale la presenza di due strutture parallele iperecogene costituite dai plessi corioidei divisi dalla falce mediana. Una caratteristica anatomica costante nell embrione è la presenza dell'erniazione fisiologica dell intestino che si evidenzia come una struttura più ecogena in prossimità dell inserzione del cordone ombelicale (fig.2). A 12 settimane tale erniazione deve essersi risolta. L estremo caudale dell embrione è caratterizzato dalla presenza del tubercolo genitale e della prominenza sacrococcigea. La definizione di sesso può essere fatta con certezza solo dopo le 11 settimane. I movimenti embrionali vermicolari a sette settimane assumono un carattere di flessione-estensione del capo sul tronco. A 9 settimane i movimenti diventano più complessi e a 10-12 settimane sono caratterizzati da flessione-estensione degli arti ed il tipico movimento di sollevazione rapida dalla parete amniotica caratteristico per quell epoca gestazionale. A 10 settimane, 70 giorni di amenorrea, corrispondenti a 56 giorni di sviluppo termina la embriogenesi e l embrione

diventa ufficialmente un feto. Frequenza cardiaca embrionale Il tubo cardiaco embrionale inizia a pulsare a 5 settimane e 2 giorni ma la visualizzazione ecografica del fenomeno è generalemnte possibile solo qualche giorno dopo verso le 6 settimane. La individuazione dei batti cardiaci embrionali iniziali non è sempre agevole potendosi confondere con artefatti dati da pulsazioni materne trasmesse. È necessario quindi avere molta confidenza con la propria apparecchiatura e con la propria esperienza. La frequenza cardiaca rilevata inizialmente è di non meno di 100 battiti al minuto ed aumenta linearmente fino a 9 settimane e 3 giorni per regredire poi lentamente e stabilizzarsi intorno ai 140-150 battiti per minuto. Questa correlazione lineare del battito cardiaco con l' epoca gestazionale è espressa anche dalla concordanza di frequenza dei battiti cardiaci embrionali nelle gravidanze multiple vitali. È difficile un conteggio manuale della frequenza cardiaca embrionale mentre è di ausilio la modalità time motion anche per la documentazione grafica. È sconsigliabile l utilizzo del Doppler nel primo trimestre di gravidanzaa perchè comporta una esposizione dell embrione ad elevata energia sonora. Cordone ombelicale A otto settimane il peduncolo allantoideo ed il peduncolo vitellino sono evidenziati come un tralcio spesso che collega l embrione con la parete della camera gestazionale. In corrispondenza della membrana amniotica il peduncolo vitellino si divide dal cordone e segna il suo percorso lungo la parere amniotica. Spesso si osservano nello spessore del peduncolo embrionale (allantoide e peduncolo vitellino congiunti nel tratto intraamniotico) cisti transitorie che devono essere discriminate dal sacco vitellino che ha una sede extramniotica. Datazione morfologica. La identificazione ecografica per via vaginale di marcatori ecografici della gravidanza iniziale permette una datazione della gravidanza precoce prima di potere affidabilmente misurare la lunghezza vertice sacro dell embrione. Il calendario dello sviluppo gravidico può pertanto essere articolato con la individauzione della camera gestazionale a 4 settimane, la comparsa del sacco vitellino a 5 settimane, la comparsa del polo embrionale con il battito embrionale a 6 settimane ed infine la visualizzazione di una struttura embrionale evidente per la presenza della vescicola romboencefalica e degli abbozzi degli arti a 7 settimane, i plessi coriali e la falce cerebrale a 9 settimane. Segni ecografici della gravidanza multipla iniziale. La diagnosi o esclusione di gravidanza plurima e il conteggio del numero degli embrioni può essere fatta con certezza soltanto con la individuazione ecografica di ogni singolo embrione o relativo annesso embrionale consistente nel sacco vitellino. Un eccezione per il numero di sacchi vitellini è data solo dall associazione di due embrioni con un singolo sacco vitellino in alcuni casi rarissimi di gravidanza monoamniotica o nei gemelli congiunti. Al fine di determinare con sicurezza la corionicità e amnioticità nelle gravidanze multiple è indispensabile uno studio ecografico precoce, possibilmente fra le 7 e le 9 settimane di amenorrea. In quest epoca si possono distinguere nettamente con l ecografia vaginale ad alta risoluzione (10 MHz) il numero degli embrioni con le rispettive camere amniotiche ed i sacchi vitellini. La gravidanza plurima multicoriale si presenta con sacchi coriali, sacchi amniotici e sacchi vitellini nettamente distinti. Nella gravidanza multicoriale la membrana coriale separante le cavità gestazionali appare fino a 10-11 settimane sempre come una membrana molto spessa e iperecogena per la presenza di due strati di corion. Nella gravidanza multicoriale i sacchi vitellini sono sempre separati da una membrana (fig. 3). Nella gravidanza monocoriale si osservano i sacchi amniotici distinti in una unica cavità gestazionale corrispondente all unico celoma extraembrionale. Tale cavità contiene i sacchi vitellini che non sono separati fra di loro dal corion e possono appaiarsi formando una tipica struttura ad 8 (fig. 4). Nelle gravidanze monocoriali i sacchi amniotici combaciano progressivamente

formando verso le 10-12 settimane un setto divisorio che appare in ecografia unico e molto sottile essendo costituito solo dalle due membrane amniotiche appaiate. All inserzione sulla parete coriale le due membrane divergono lasciando al loro interno lo spazio triangolare residuo del celoma extraembrionale in via di obliterazione. Tale spazio anecogeno non deve essere in nessun modo confuso con il caratteristico delta o lambda o delta sign costituito dalla congiunzione non delle membrane amniotiche ma delle membrane coriali. Il delta sign è iperecogeno per la presenza di corion ed è una caratteristica della gravidanza bicoriale più avanzata. Per fare diagnosi di gravidanza monoamniotica si deve evidenziare una unica cavità amniotica sferica, contenente gli embrioni generalmente strettamente appaiati, e nettamente distinta dal celoma extraembrionale (fig. 5). Erroneamente si può fare diagnosi precoce di gravidanza monoamniotica iniziale osservando due embrioni in un unica cavità se non si distinguono bene le cavità amniotiche dal celoma extraembrionale. Bibliografia Braithwaite J M,Economides D L.Acceptability by patients of transvaginal sonography in the elective assessment of the first trimester fetus.ultrasound Obstet Gynecol 1997;9:91 93 Timor-Trisch IE; Farine D, Rosen MG. A close look at early embryonic development with the high-frecuency transvaginal transducer. Am J Obstet Gynecol 1988 ;159:676. Jurkovic D, Jauniaux E (eds.) Ultrasound and early pregnancy. Progress in Obstetrical and Gynaecological Sonography Series. London: Parthenon, 1996 van Zalen-Sprock MM, van Vugt JMG, Colenbrander GJ and van Geijn HP. First trimester uteroplacental and fetal blood flow velocity waveforms in normally developing fetuses: a longitudinal study. Ultrasound Obstet Gynecol. 4(1994) 284-8. Grisolia G., Milano K., Pilu G., Banzi C., David C., Gabrielli S., Rizzo N., Morandi R. and Bovicelli L.. Biometry of early pregnancy with transvaginal sonography Ultrasound in Obstetrics & Gynecology Volume 3 Issue 6 Page 403 - November 1993 Brideron J-M. L'harmonique ou l'autre manière d'écouter. Pour GYNEWEB le 5/06/2002 http://pro.gyneweb.fr/sources/echographie/newsletter/02-06.htm Figure Figura 1

Camera gestazionale del diametro medio di 1,5 cm. impiantata nello spessore deciduale prossimale con sacco vitellino secondario e orletto iperecogeno (chorion), lievemente sporgente nello spazio interdeciduale. Figura 2 Feto in sezione sagittale mediana con profilo addominale anteriore interrotto da una protuberanza rotondeggiante riferibile ad ernia ombelicale transitoria. Si osserva inoltre un tubercolo genitale (feto femmina). Figura 3

Gravidanza bigemina bicoriale di sette settimane. Sono evidenti i sacchi vitellini e le camere amniotiche divise nettamente da un ampio setto coriale che si allarga in corrispondenza delle pareti (gamma o delta sign). Figura 4 Gravidanza bigemina monocoriale biamniotica. I sacchi amniotici appaiono ancora separati in uno spazio (celoma extraembrionario) unico. I sacchi vitellini extraamniotici sono appaiati e non divisi da alcuna membrana. Figura 5

Gravidanza bigemina monoamniotica. Autori: Wolfgang Moroder, Isabella de Bellis Wolfgang Moroder Dirigente Modulo di Medicina Prenatale Divisione di Ostetricia e Ginecologia Ospedale Centrale di Bolzano Isabella de Bellis 1a Clinica Ostetrica e Ginecologica Università degli Studi di Bari