Proprietà che distinguono i nomi-massa dai nomi numerabili (Chierchia 1998, 55-57):

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LEZIONE 6 KEYWORDS: nomi plurali, nomi massa, semireticolo, cumulatività, nomi collettivi 1. Nomi plurali e nomi massa Abbiamo assunto che un nome comune denota la funzione caratteristica di un insieme di individui. Ma intuitivamente, questo non sembra plausibile per a) i nomi plurali (cani, sedie ) b) le coordinazioni di nomi propri singolari (Tom e Alice) c) i nomi massa ( non denumerabili ) (acqua, oro).. Proprietà che distinguono i nomi-massa dai nomi numerabili (Chierchia 1998, 55-57): i) Designano tipi di materia, entità non contabili (oro, acqua); oppure (mobili vs. mobilio, foglie vs. fogliame, capelli vs. capigliatura ) possono designare una quantità di oggetti che in sé sono numerabili ii) E possibile passare da un significato-massa a uno numerabile, e viceversa: (1) Oggi ho mangiato maiale ( un maiale). (2) Le birre belghe sono molto buone. iii) Morfosintatticamente singolari (sottospecificati?) A) Impossibilità di pluralizzare (3)a. Ho visto una macchia / macchie sul muro b. Ho visto sangue / * sangui sul muro B) Incompatibilità con i numerali cardinali (4) a. tre macchie, almeno una macchia b. *tre sangui, *almeno un sangue C) Necessità di classificatori o sintagmi di misura per denumerare: (5) tre chicchi di riso, due chili di riso Proprietà che assimilano i nomi massa ai nomi plurali: iv) Il sistema dei determinanti li raggruppa con i nomi plurali (mai con i numerabili singolari): a) [±numerabile] : il b) solo [+numerabile]: ogni, un, molti, pochi c) solo [-numerabile] (massa): molto, poco d) [-numerabile] o [+numerabile], [+plurale]: un sacco di, più, la maggior parte di v) I nomi-massa e i nomi plurali, a differenza dei nomi singolari, possono occorrere senza articolo in alcuni contesti sintattici: (6) a.non ho mangiato panini. b. Non ho mangiato riso. 1

c. * Non ho mangiato panino. vi) I nomi plurali e nomi massa hanno in comune la proprietà della referenza cumulativa: (7) a.se gli animali in questo recinto sono cavalli e quelli nell altro recinto sono cavalli, gli animali nei due recinti sono cavalli. b. Se il liquido nel mio bicchiere è whisky e il liquido nel tuo bicchiere è whisky, il liquido nei nostri bicchieri è whisky. c.! Se l animale in questo recinto è un cavallo e quello nell altro recinto è un cavallo, l animale nei due recinti è un cavallo. Come dare un trattamento unificato della denotazione dei termini singolari e plurali? (8) il cane abbaia (9) I cani abbaiano (10) Shelby abbaia (11) Shelby e Hannibal abbaiano Come esprimere nel metalinguaggio insiemistico la denotazione dei nomi-massa e la proprietà della cumulatività? La proposta di Link (1983): ARRICCHIRE LA STRUTTURA del dominio. 2. I plurali M = <<A, +,, AT>, [[ ]]> A è un insieme parzialmente ordinato da parte individuale di AT(a) [ b a b = a] (AT = l insieme di individui (atomi) della struttura) Per un quasiasi B A: +B = il più piccolo elemento di A tale che b B: b +B La relazione stabilisce un ordine parziale che si può rappresentare con la seguente struttura: {a, b, c, d} {a, b,c} {a, b,d} {b,c,d} {a,c,d} {a, b} {a, c} {a,d} {b,c} {b,d} {c,d} a b c d (=AT) * è l operatore di pluralizzazione [*P] ={y A: X [P] y = +X} [cavalli] ={y A: X [cavallo] y = +X} 2

Il punto cruciale è che tutti gli elementi del reticolo sono individui, di tipo e; si avranno individui singolari (=atomi) e individui plurali (=pluralità). Chierchia (1998, 58) assimila le pluralità a insiemi di individui, assegnandoli al tipo e. L estensione di un nome numerabile singolare è un insieme di atomi: [[ tavolo ]] = {u: u è un tavolo} = {a,b,c} Applicando l operatore di pluralizzazione *, si ottiene un semi-reticolo che comprende sia gli atomi che le pluralità. Secondo Chierchia (1998, 59), l estensione di un nome plurale è l insieme delle pluralità di tavoli: [[ tavoli ]] = { {a,b}, {a,c}, {b,c}, {a,b,c} } (NB: Chierchia usa {a,b} invece di a+b) il morfema di plurale è una funzione che proietta un insieme di atomi in un insieme di pluralità costituite da quegli atomi, esclusi però gli atomi stessi che generano il semi-reticolo: Per qualsiasi A U, PL(A) = *A A (complementazione insiemistica; Chierchia 1998, 61) Secondo Sauerland (2005), invece, ci sono argomenti empirici per avere anche gli atomi nella denotazione dei nomi plurali: (12) In questa stanza non ci sono sedie. (13) In questa stanza ci sono sedie? Sì, ce n è una. (14) Porta pure i tuoi bambini alla cena. (invito valido anche se l interlocutore ha un solo bambino) (15) Bussano alla porta. [mio esempio, VB] (12) In questa stanza non ci sono sedie. (16) In questa stanza ci sono sedie. (17) In questa stanza c è una sedia. Dato che *P è la chiusura di P sotto la somma, si ha: > REFERENZA CUMULATIVA *P(a+b) & *P(c+d) *P(a+b+c+d) (cf. (7a)) 3

P(a) & P(b) *P(a+b), cf. (18): (18) Se John è inglese e Joe è inglese, John e Joe sono inglesi > DISTRIBUTIVITÀ *P(a+b) P(a) & P(b) (19) Se John e Joe sono inglesi, John è inglese e Joe anche L ARTICOLO DETERMINATIVO corrisponde all operatore σ che, applicato a un nome plurale, dà l elemento massimo del semireticolo: σx.*p(x) =ιx(*p(x) & y(*p(y) y x)) Applicato ad un nome singolare, σ è definito solo se tale nome denota un insieme di atomi con un solo elemento ne segue la condizione di unicità per le descrizioni definite singolari. In sintesi: Un nome singolare denota un insieme di atomi Un nome plurale denota il semireticolo generato dall insieme di atomi che il singolare denota La struttura a semireticolo rende conto delle proprietà di cumulatività e distributività 3. I nomi-massa Riguardo ai nomi-massa, Link (1983) definisce un sotto-dominio NON NECESSARIAMENTE ATOMICO di porzioni di materia, anch esso organizzato in un semi-reticolo dalla relazione m (=parte materiale di) e dall operazione (fusione materiale): <D, m, > e introduce un OMOMORFISMO dagli individui (nel dominio A) alle porzioni di materia (nel dominio D) di cui sono costituiti, cf: (20) There is apple in the salad. (21) a. Questo anello è nuovo. b. L oro di cui è fatto questo anello è vecchio Bach (1986) nota cheil passaggio da A a D (da individui a porzioni di materia) è semanticamente regolare e predicibile. Il passaggio inverso, da porzioni di materia a individui, è molto meno sistematico in quanto la relazione è uno-a-molti: (22) a. Ho bevuto birra. b. Le birre belghe sono ottime (tipo di birra) c. Vorrei una birra (un bicchiere di birra) > Data la struttura a semireticolo, anche in questo caso si ottiene la proprietà di cumulatività (7b): P(a) & P(b) P(a b) > La distributività o chiusura verso il basso è meno scontata, per il problema delle parti minime (ogni sottoporzione di limonata è ancora limonata?) Chierchia (1998, 67-70) obietta che questo approccio stabilisce una distinzione qualitativa fondamentale tra la denotazione dei nomi-massa (semireticolo non atomico) e quella dei nomi numerabili (semireticolo basato su atomi). Tuttavia, nel caso di nomi-massa come mobilio o fogliame, non c è motivo di postulare che la denotazione abbia una struttura non atomica: una 4

sedia, parte del mobilio di una stanza, è ancora mobilio, ma una gamba della sedia non è mobilio. Chierchia assume, al contrario di Link, che anche i nomi-massa abbiano una struttura atomica; soltanto che per molti nomi-massa c è vaghezza riguardo a che cosa conta come un atomo (es. acqua o riso). Secondo Chierchia (1998), ciò che contraddistingue i nomi-massa è il fatto che essi denotano UN INTERO SEMIRETICOLO, includendo sia gli atomi che le pluralità. La denotazione di un nome-massa non è sensibile alla differenza tra individui atomici e non atomici: la distinzione tra singolare e plurale è neutralizzata. Es.: [[ mobile]] = a,b,c [[mobili]]= { {a,b}, {a,c}, {b,c}, {a,b,c} } [[mobilio]] = {a, b, c, {a,b}, {a,c}, {b,c}, {a,b,c} } controlla! O a+b ecc? In tal modo, I nomi massa non richiedono un ulteriore arricchimento della struttura del dominio, con una relazione qualitativamente distinta (parte materiale di). La denotazione che Chierchia propone per i nomi massa è uguale a quella che Sauerland (2003) propone per i nomi plurali (e dunque, come si potrebbero differenziare i due?) Secondo Link, la proprietà comune ai nomi plurali e ai nomi massa è la referenza cumulativa. Secondo Chierchia, i nomi massa sono inerentemente plurali. In entrambi gli approcci, non c è alcuna proprietà che unisca le denotazioni dei nomi numerabili singolari e dei nomi massa escludendo le denotazioni dei nomi plurali: infatti non c è nessun determinante che abbia un tale dominio. 4. I nomi collettivi Accenniamo soltanto ai nomi collettivi, che pur essendo sintatticamente singolari, sembrano rimandare a una pluralità di individui: a) in inglese britannico possono far scattare l accordo plurale b) come i nomi plurali, possono essere soggetto di predicati collettivi (23): (23) a. La commissione si è riunita. b. I commissari si sono riuniti. c. * Il commissario si è riunito. Chierchia, G. 1998. Plurality of mass nouns and the notion of semantic parameter. In S. Rothstein (ed.), Events and Grammar, Dordrecht, Kluwer. Link, G. 1983. The logical analysis of plural and mass terms: a lattice-theoretic approach. In: Bauerle, Schwartze & von Stechow, eds., Meaning, Use and Interpretation of Language, Berlino, de Gruyter. Sauerland, U. 2003. A New Semantics for Number. In: R. Young and Y. Zhou (ed.), Proceedings of SALT 13, CLC Publications, Cornell University, Ithaca Sauerland, U., J. Andersen and K. Yatsushiro. In press. The plural is semantically unmarked. In: S. Kepser and M. Reis (eds.): Linguistic Evidence. Mouton de Gruyter, Berlin. 5