CORSO DI LOGISTICA TERRITORIALE PIANIFICAZIONE, VALUTAZIONE E PROGETTAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE SECONDO IL NUOVO CODICE APPALTI: IL PROGETTO DI FATTIBILITA Prof. Ing. Agostino Nuzzolo Università di Roma Tor Vergata Napoli 2017
SOMMARIO Le criticità della realizzazione delle opere in Italia Il passato La Legge Obiettivo (L.443/2001) e la programmazione delle opere strategiche Gli Studi di Fattibilità - La Valutazione ex-ante delle Opere ( D.Lgs. 228/2011) Il nuovo processo di pianificazione, programmazione e progettazione delle infrastrutture (in fase finale di definizione legislativa e normativa) Le principali innovazioni Il progetto di fattibilità
CRITICITA - Tempi di realizzazione elevati 14,6 anni per opere con importo >=100 mln di euro 9,4 anni per opere con importo 10-50 mln di euro Fonte : Elaborazioni DPS-UVER su dati di monitoraggio al 31 dicembre 2013 da banche dati BDU e SGP
CRITICITA - costi di realizzazione elevati Di cui il 20-30% imputabile solo all overdesign ed a problemi normativi fonte Astrid, ItaliaDecide e ResPublica, 2011
CRITICITA - opere non completate (incompiute) 8 1 0 12 23 49 35 11 27 35 18 11 61 41 20 81 16 35 67 864 opere incompiute per un valore di circa 4,3 miliardi di euro (l elenco appare ancora incompleto) 219 94 elenco-anagrafe nazionale (marzo 2015), Mit 5
Le Verifiche di Fattibilità: breve storia Questo tipo di verifica è stato introdotta formalmente in Italia nel 1999 come lo strumento ordinario preliminare ai fini dell assunzione delle decisioni di investimento da parte delle amministrazioni pubbliche (L.144/99, art. 4). La verifica di fattibilità tecnica ed economica delle opere infrastrutturali è finalizzata a: individuare le migliori soluzioni in termini tecnici, finanziari, economico-sociali, ambientali e procedurali dunque ottimizzare le scelte di investimento, consentendo una allocazione efficiente delle risorse velocizzare la fase decisionale e realizzativa
Verifiche di fattibilità: breve storia Obiettivo (Barca e Dosi, 2002) trasformare l iniziale idea-progetto in una specifica ipotesi di intervento, attraverso l identificazione, la specificazione e la comparazione di due o più alternative atte a cogliere modalità diverse di realizzazione dell idea originaria; produrre un set di informazioni atte a supportare il processo decisionale e consentire all autorità politico-amministrativa competente una decisione fondata e motivata sull opportunità di realizzare l infrastruttura. 7
Studio di fattibilità tecnico-economico Analisi di fattibilità tecnica, ambientale, finanziaria, economicosociale e gestionale-amministrativa Si propone di accertare se, e a quali condizioni, le alternative sono tecnicamente realizzabili, compatibili con l ambiente, finanziariamente sostenibili, economicamente e socialmente redditive, coerenti con il quadro normativo esistente, e compatibili con le capacità tecnicoistituzionali dell amministrazione competente di assicurare la realizzazione dell investimento e la sua successiva operatività 8 Fattibilità tecnica Compatibilità ambientale Fattibilità finanziaria e convenienza economico- sociale Fattibilità gestionale-amministrativa
Quadro di riferimento regolatorio per gli SdF Lo SdF è definito: - dall art. 14 del D.P.R. n. 207/2010, regolamento di attuazione del precedente Codice dei contratti pubblici ( D.L.152/2008). - dal Decreto Legislativo 28/2011 Valutazione Investimenti Opere Pubbliche
Art. 14 del D.P.R. n. 207/2010, regolamento di attuazione del Codice dei contratti pubblici CONTENUTI GENERALI DI UNO SDF: Analisi dello stato di fatto per componenti (Architettoniche, Geologiche, Socio-economiche, Amministrative) Analisi delle possibili alternative Caratteristiche dell opera ( Funzionali, Tecniche, Gestionali, Economiche-finanziarie) Valutazione preventiva della sostenibilità ambientale e della compatibilità paesaggistica: - Descrizione dei requisiti dell opera da progettare - Descrizione delle caratteristiche e dei collegamenti con il contesto: vincoli ambientali, storici, archeologici, paesaggistici Verifica della possibilità di PPP ( Partenariato Pubblico Privato)
Decr. Leg. 228/2011 Valutazione Investimenti Opere Pubbl. ase Art. di 4 programmazione prescrive: di un operazione di PPP: lo SdF «l'elaborazione degli studi di fattibilità deve consentire ai Ministeri di individuare le soluzioni progettuali ottimali per il raggiungimento degli obiettivi identificati nella valutazione ex ante dei fabbisogni di infrastrutture e servizi»; a tal fine, oltre a quanto previsto dal DPR 207/2010, lo studio di fattibilità deve contenere, tra gli altri elementi: il piano economico-finanziario del progetto di investimento, corredato dagli indicatori sintetici di valutazione della redditività; l'analisi della sostenibilità gestionale dell'opera. Per le opere il cui costo stimato sia superiore a 10 milioni di euro, gli studi di fattibilità devono presentare in allegato anche l'analisi dei rischi, pena il mancato inserimento nel Documento pluriennale di pianificazione e l avvio delle procedure di affidamento dei lavori
IL PASSATO La Legge Obiettivo e la programmazione delle opere strategiche ACCORDI DI PROGRAMMA QUADRO Individuazione opere strategiche Programmazione STATO REGIONI Pianificazione PROGRAMMA INFRASTRUTTURE (PIS) ALTRE FONTI DI PROGRAMMAZIONE Contratto di Programma di RFI Contratto di Programma ANAS Approvazione del CIPE su proposta MIT Progettazione PROGETTAZIONE PRELIMINARE (ACQUISIZIONE VIA E ALTRE AUTORIZZAZIONI NECESSARIE) Programma Investimenti Aeroporti Programmi 24 Autorità Portuali Amministrazioni Proponenti APPROVAZIONE CIPE Progetto preliminare anche con copertura finanziaria parziale Piani Regionali dei Trasporti Concessioni Autostradali Realizzazione REALIZZAZIONE Avvio gara sul Progetto Preliminare tramite General Contractor 12
Lo schema del nuovo processo di pianificazione, valutazione e progettazione Allegato: Connettere l Italia: fabbisogni e progetti di infrastrutture DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2017 STRATEGIE PER LE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO E LOGISTICA PIANO GENERALE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA (PGTL) DOCUMENTO PLURIENNALE DI PIANIFICAZIONE (DPP) PROPOSTE DEI SOGGETTI GESTORI DELLE INFRASTRUTTURE PROPOSTE DELLE REGIONI E ALTRI ENTI LOCALI OPERE PROGETTI DI FATTTIBILITÀ VALUTAZIONE EX ANTE Contratto di Programma di RFI Programma Investimenti Aeroporti REALIZZAZIONE Contratto di Programma ANAS Programmi Autorità di Sistema Portuale Concessioni Autostradali Piani Regionali dei Trasporti MONITORAGGIO AGGIORNAMENTO TRIENNALE PGTL E DPP
Lo schema del nuovo processo (1/2) 1 I NUOVI STRUMENTI 2 NUOVO PIANO GENERALE DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA (PGTL) Sarà il quadro di riferimento complessivo delle politiche per la mobilità di persone e merci per il prossimo decennio: includerà le principali strategie infrastrutturali da verificare nei successivi piani di programmazione. Verrà approvato dal Consiglio dei Ministri su proposta MIT. DOCUMENTO PLURIENNALE DI PIANIFICAZIONE (DPP) Includerà e renderà coerenti tutti i programmi di investimento di competenza del MIT. Conterrà la programmazione triennale degli investimenti per la realizzazione delle infrastrutture prioritarie e l individuazione delle infrastrutture per le quali redigere il documento di fattibilità tecnico economica. E approvato dal MIT e inviato al CIPE per la relativa presa d atto 3 PROJECT REVIEW Consentirà di valutare e rivedere i progetti sovradimensionati ma non ancora realizzati, anche se inclusi nelle precedenti programmazioni, fornendo uno stimolo alla celerità delle procedure 4 PROGETTO DI FATTIBILITÀ TECNICO-ECONOMICA Costituisce il primo livello di progettazione, inglobando il progetto preliminare, per verificare (anche attraverso la Consultazione Pubblica) la convenienza nel realizzare un opera per soddisfare una esigenza, confrontando più soluzioni alternative sulla base di elementi tecnici, economici, sociali ed ambientali e coinvolgendo i portatori di interesse. Il progetto di fattibilità fornirà gli elementi per valutare la priorità di realizzazione delle opere e il conseguente inserimento nel DPP. 14
Lo schema del nuovo processo (2/2) 5 I NUOVI STRUMENTI 6 FONDO PER IL FINANZIAMENTO DELLA PROGETTAZIONE DI FATTIBILITÀ E LA PROJECT REVIEW Individuerà per la prima volta una fase di valutazione ex ante della effettiva esigenza di ciascun intervento e delle possibili soluzioni tecniche ed economiche per la sua realizzazione, e introdurrà la possibilità di una revisione dei progetti per eventuale ridefinizione progettuale e riduzione dei costi FONDO UNICO PER LA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE Consentirà di riprogrammare le risorse con revoche e rideterminazioni sulla base della project review, consentendo la concentrazione delle risorse in ottica di programmazione unitaria degli interventi, sulla base del processo valutativo che conduce al DPP 7 GESTIONE DEL TRANSITORIO Formulazione del primo Documento Pluriennale di Pianificazione (DPP) che includerà le 25 opere strategiche dell Allegato Infrastrutturale 2015, le opere dell ultimo Allegato Infrastrutture (approvato nel 2013) con Obblighi Giuridicamente Vincolanti e una selezione delle opere inserite nel PIS senza obblighi giuridicamente vincolanti e delle nuove proposte delle Regioni sulla base dei criteri di priorità definiti nelle Linee Guida per la redazione del DPP. 15
Quadro di riferimento regolatorio per i Progetti di Fattibilità Il nuovo Codice degli Appalti - D. Leg. n. 50/2016 introduce il Progetto di Fattibilità. Il Decreto Ministeriale (attualmente in approvazione) Definizione dei contenuti della progettazione nei tre livelli progettuali ai sensi dell articolo 23, comma 3 del D. Leg. n. 50/2016 ne specifica i contenuti.
Progetto di fattibilità (tecnica ed economica) delle opere (Artt.23 e 202 d.lgs. n. 50/2016 «Cod. Appalti.») Si individuano tre livelli di progettazione: 1) fattibilità, 2) definitivo, 3) esecutivo (art. 23, comma 1). Nel progetto di fattibilità si verificano le fattibilità tecnicoeconomiche, ambientali e territoriali di più soluzioni per la realizzazione dell infrastruttura (art. 23, comma 1 e comma 5) si individua tra più soluzioni quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività (art. 23, comma 5) indispensabile per ammissione a finanziamenti delle opere (art.202, comma 1)
Art. 23.1 (Livelli della progettazione per gli appalti, per le concessioni di lavori nonché per i servizi) 1. La progettazione in materia di lavori pubblici si articola secondo tre livelli di successivi approfondimenti tecnici, in progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto esecutivo ed è intesa ad assicurare: a) il soddisfacimento dei fabbisogni della collettività; b) la qualità architettonica e tecnico funzionale e di relazione nel contesto dell opera; c) la conformità alle norme ambientali, urbanistiche e di tutela dei beni culturali e paesaggistici, nonché il rispetto di quanto previsto dalla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza; d) un limitato consumo del suolo; e) il rispetto dei vincoli idro-geologici, sismici e forestali nonché degli altri vincoli esistenti; f) il risparmio e l'efficientamento energetico, nonché la valutazione del ciclo di vita e della manutenibilità delle opere; g) la compatibilità con le preesistenze archeologiche; h) la razionalizzazione delle attività di progettazione e delle connesse verifiche attraverso il progressivo uso di metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l edilizia e le infrastrutture; i) la compatibilità geologica, geomorfologica, idrogeologica dell'opera; j) accessibilità e adattabilità secondo quanto previsto dalle disposizioni vigenti in materia di barriere architettoniche.
Art. 23.5 (Livelli della progettazione per gli appalti, per le concessioni di lavori nonché per i servizi) Il progetto di fattibilità tecnica ed economica individua, tra più soluzioni, quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire. Il progetto di fattibilità comprende tutte le indagini e gli studi necessari per la definizione degli aspetti di cui al comma 1, nonché schemi grafici per l'individuazione delle caratteristiche dimensionali, volumetriche, tipologiche, funzionali e tecnologiche dei lavori da realizzare e le relative stime economiche, ivi compresa la scelta in merito alla possibile suddivisione in lotti funzionali.
Art. 202.1 Finanziamento e riprogrammazione delle risorse per le infrastrutture prioritarie Al fine di migliorare la capacità di programmazione e riprogrammazione della spesa per la realizzazione delle infrastrutture di preminente interesse nazionale e in coerenza con l'articolo 10, commi 2 e 4, del decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, sono istituiti, nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti: a) il Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate; b) il Fondo da ripartire per la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese.
D. M. Definizione dei contenuti della progettazione nei tre livelli progettuali in appr. ART. 2 QUADRO ESIGENZIALE 1. Al fine di assicurare la rispondenza delle opere da progettare ai fabbisogni della collettività, nonchè alle specifiche esigenze dell amministrazione aggiudicatrice e dell utenza alla quale le opere stesse sono destinate, le amministrazioni aggiudicatrici elaborano il Quadro Esigenziale da porre a base della programmazione e della progettazione degli interventi, che individua: - gli obiettivi generali da perseguire; - i fabbisogni da porre a base dell intervento; - le specifiche esigenze qualitative e quantitative da soddisfare. 2. Le amministrazioni aggiudicatrici danno adeguata pubblicità al Quadro Esigenziale di cui al comma 1, anche ai fini dell
D. M. Definizione dei contenuti della progettazione nei tre livelli progettuali ART. 3 DISPOSIZIONI GENERALI PER LA PROGETTAZIONE E DOCUMENTO DI INDIRIZZO ALLA PROGETTAZIONE 1. La progettazione ha la finalità di attuare il Quadro esigenziale di cui all art. 2 in un'ottica di qualità del processo oltre che di qualità del progetto, sia per quanto concerne gli aspetti legati alle regole tecniche che ai principi della sicurezza e della sostenibilità economica, territoriale ed ambientale dell intervento, nel rispetto del miglior rapporto fra i benefici e i costi globali di costruzione, manutenzione e gestione, nonché, ove previsto, in relazione ai costi del ciclo di vita dell intervento, di cui all art. 96 del codice. 2. OMISSIS. In particolare, la progettazione, a tutti i livelli di approfondimento, in linea generale è intesa ad assicurare: a) il soddisfacimento dei fabbisogni della collettività e delle specifiche esigenze poste a base dell intervento;
D. M. Definizione dei contenuti della progettazione nei tre livelli progettuali ART. 4 LIVELLI DELLA PROGETTAZIONE DI LAVORI PUBBLICI 1. La progettazione in materia di lavori pubblici, ai sensi dell art. 23, comma 1, del codice si articola, secondo tre livelli di successivi approfondimenti tecnici, in: progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto definitivo e progetto esecutivo. 2. I tre livelli costituiscono una suddivisione di contenuti che si sviluppano senza soluzione di continuità, al fine di assicurare la coerenza della progettazione ai diversi livelli di elaborazione e la rispondenza al Quadro esigenziale di cui all art. 2 ed al Documento di Indirizzo alla Progettazione di cui all art. 4. 3. La stazione appaltante, previa istruttoria del responsabile del procedimento, in rapporto alla specifica tipologia e alla dimensione dell'intervento, indica le caratteristiche, i requisiti e gli elaborati progettuali necessari per la definizione di ogni fase della progettazione. E' consentita l'omissione di uno o di entrambi i primi due livelli di progettazione, purché il livello successivo contenga tutti gli elementi previsti per il livello omesso, salvaguardando la qualità della progettazione.
Decreto Ministeriale Definizione dei contenuti della progettazione nei tre livelli progettuali ART. 6 - PROGETTO DI FATTIBILITA TECNICA ED ECONOMICA 1. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica viene redatto sulla base di quanto indicato nel Quadro esigenziale di cui al comma 1 dell art. 2 e nel Documento di Indirizzo alla Progettazione di cui all art. 3. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica è finalizzato a definire gli obiettivi e le caratteristiche dell intervento da realizzare, attraverso l individuazione e l analisi di tutte le possibili soluzioni progettuali alternative, ove pertinenti, compresa l opzione zero (ossia la non realizzazione dell intervento), in relazione sia al contesto territoriale ed ambientale in cui l intervento si inserisce, sia alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire.
Decreto Ministeriale Definizione dei contenuti della progettazione nei tre livelli progettuali ART. 6 - PROGETTO DI FATTIBILITA TECNICA ED ECONOMICA COMMA 2 2. Ai fini di cui al comma 1, il progetto di fattibilità tecnica ed economica, in relazione al tipo ed alla dimensione dell intervento, può essere redatto in due fasi o una fase: due fasi di elaborazione: la prima fase consente l individuazione e l analisi delle soluzioni progettuali alternative, di cui al c.1, ove esistenti, ed è finalizzata alla redazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali, di cui al seguente art. 7. seconda fase, in cui viene sviluppato il PdF della soluzione progettuale prescelta, a seguito delle determinazioni assunte dall amministrazione aggiudicatrice.
Decreto Ministeriale Definizione dei contenuti della progettazione nei tre livelli progettuali ART. 6 - PROGETTO DI FATTIBILITA TECNICA ED ECONOMICA COMMA 2 (CONTINUA) oppure in un unica fase di elaborazione: è il PdF che dapprima individua ed analizza tutte le possibili alternative progettuali di cui al comma 1, al fine di pervenire alla scelta della soluzione migliore sotto il profilo qualitativo, tecnico ed economico, e successivamente sviluppa tale soluzione con un livello di approfondimento differenziato in relazione alle dimensioni ed alla tipologia dell intervento da realizzare.
Decreto Ministeriale Definizione dei contenuti della progettazione nei tre livelli progettuali ART. 7 DOCUMENTO DI FATTIBILITÀ DELLE ALTERNATIVE PROGETTUALI 1. Il documento di fattibilità delle alternative progettuali, art. 6, c. 2, costituisce la prima fase di elaborazione del PdF ed è finalizzato, ove ne ricorrano i presupposti, a consentire all amministrazione aggiudicatrice di individuare, tra più soluzioni alternative, quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività, in relazione alle specifiche esigenze/fabbisogni da soddisfare, individuate dall amministrazione aggiudicatrice nel Quadro esigenziale di cui all art. 2 e nel Documento di indirizzo alla progettazione di cui all art. 3, ed alle correlate prestazioni da fornire. 2. Il documento di fattibilità delle alternative progettuali è redatto anche ai fini della programmazione triennale, secondo quanto indicato nel decreto ministeriale emanato in attuazione dell articolo 21 del Codice, in relazione al tipo ed alla dimensione dell intervento da realizzare. 3. Il documento di fattibilità delle alternative progettuali presenta un livello di approfondimento differenziato in relazione alle caratteristiche dell opera o dell intervento da realizzare, secondo la seguente articolazione: omissis
D. M. Definizione dei contenuti della progettazione nei tre livelli progettuali VALUTAZIONE DELLE ALTERNATIVE Le valutazioni relative a ciascuna delle alternative progettuali sono effettuate secondo le modalità indicate nei documenti approvati con apposito provvedimento, quali, le linee guida di cui all art. 8 del decreto legislativo n. 228/2011.
Valutazione ex-ante delle singole opere (Cap. 3) Sommario 3.1. Premessa; 3.2. Classificazione delle opere; 3.3 L individuazione delle soluzioni progettuali; 3.4. La stima dei costi e dei tempi di realizzazione; 3.5. L analisi trasportistica; 3.6. L Analisi finanziaria: -Il valore residuo; -Il tasso di attualizzazione finanziaria; 3.7. L Analisi Costi-Benefici: -I fattori di conversione dei costi; L Analisi degli impatti; Il tasso di attualizzazione sociale; 3.8. L Analisi dei rischi: L analisi qualitativa del rischio; L analisi di sensitività; L analisi quantitativa del rischio; 3.9. L Analisi Costi-Efficacia 3.10 Possibili approfondimenti
CONFRONTO ALTERNATIVE: esempio linea AV/AC Napoli -Bari Prof. Ing. Agostino Nuzzolo Università di Roma Tor Vergata 2017 31
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELL ITINERARIO FERROVIARIO ROMA-NAPOLI-BARI CORRIDOIO ROMA NAPOLI - BARI AREE DI PROGETTO 32
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELL ITINERARIO FERROVIARIO ROMA-NAPOLI-BARI Tratta Cancello-Benevento Foggia Caserta Benevento Irpinia Napoli Afragola POTENZIAMENTO AFRAGOLA- BENEVENTO NAPOLI
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELL ITINERARIO FERROVIARIO ROMA-NAPOLI-BARI CARATTERIZZAZIONE FUNZIONALE DELLA LINEA Approccio iniziale: Alta Velocità servizi viaggiatori lunga percorrenza (vel. max tratto appenninico 200 Km/h) 34
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELL ITINERARIO FERROVIARIO ROMA-NAPOLI-BARI Tratta Cancello Benevento: Alternative di Tracciato dello Studio di Fattibilità Caserta - Benevento Linee esistenti Linee in concessione TELESE PONTE S. LORENZO SOLOPACA CASALDUNI MAGG. SOLUZIONE 1 AMOROSI SOLUZIONE 2 SOLUZIONE 3 VITULANO SOLUZIONE 4 BENEVENTO CASERTA VALLE DI MADD. FRASSO AIROLA MADDALONI CANCELLO
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELL ITINERARIO FERROVIARIO ROMA-NAPOLI-BARI CARATTERIZZAZIONE FUNZIONALE Approcci possibili: DELLA LINEA Alta Velocità servizi viaggiatori lunga percorrenza (vel. max tratto appenninico 200 Km/h) Alta Capacità servizi viaggiatori lunga percorrenza (vel. max tratto appenninico 160 Km/h) servizi merci servizi regionali 36
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELL ITINERARIO FERROVIARIO ROMA-NAPOLI-BARI Confronto tra le alternative di tracciato in relazione ai servizi ferroviari 37
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELL ITINERARIO FERROVIARIO ROMA-NAPOLI-BARI SERVIZI DI LUNGA PERCORRENZA 8 coppie di treni AV da Roma 2 coppie di treni AV da Milano 1 coppia di treni AV da Torino 8 coppie di treni IC da Roma 4 coppie di treni ES da Napoli 4 coppie di treni IC da Napoli 8 coppie di treni AV da Roma 2 coppie di treni AV da Milano 1 coppia di treni AV da Torino 8 coppie di treni IC da Roma 4 coppie di treni ES da Napoli 4 coppie di treni IC da Napoli 38
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELL ITINERARIO FERROVIARIO ROMA-NAPOLI-BARI Irpinia RETE FERROVIARIA PRIMARIA DEL MEZZOGIORNO PER IL TRASPORTO MERCI E LA LOGISTICA 39
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELL ITINERARIO FERROVIARIO ROMA-NAPOLI-BARI Servizi Merci Domanda di trasporto merci su ferro Trend di crescita traffici Container Puglia Campania negli ultimi 4 anni: 5,5% 51.000 carri Container all anno nel 2015 6 coppie di treni container al giorno tra Campania e Puglia + Ulteriori sviluppi traffico combinato + Altri tipi di traffico e altre relazioni O/D 10 coppie di treni al giorno su direttrice NA-BN-FG 40
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELL ITINERARIO FERROVIARIO ROMA-NAPOLI-BARI Le dinamiche insediative e gli scenari territoriali: Popolazione residente Caserta Caserta Metrop. CE ovest Telesina (CE) Caudina(CE) Metrop. CE est Acerra Aversa Casoria Napoli Napoli Telesina (BN) Caudina(BN) Caudina(AV) Morcone Benevento Ceppaloni Altavilla Irpina Avellino Benevento Apice Alta Irpinia Variazione % popolazione 1991-2001 Lieve Calo (-10 a -3) Avellino Medio-Forte Calo (maggiore -10) Stazionari (-3 a 3) Lieve Crescita (3 a 10) Media-Forte Crescita (maggiore 10) Bacini Pop Pop Var % (1991) (2001) (91-01) Napoli 1.067.365 1.004.500-5,9 Casoria 283.334 284.604 0,5 Aversa 153.330 163.933 6,9 Acerra 150.281 172.716 14,9 Metrop. CE ovest 104.586 110.755 5,9 Caserta 69.027 75.208 9,0 Caudina(CE) 16.920 18.700 10,5 Telesina (BN) 67.497 67.906 0,6 Caudina(AV) 20.471 20.533 0,3 Caudina(BN) 30.555 32.673 6,9 Benevento 62.561 61.791-1,2 Morcone 22.316 18.883-15,4 Apice 24.285 24.410 0,5 Alta Irpinia 47.831 46.427-2,9 Ceppaloni 12.738 12.856 0,9 Avellino 55.662 52.703-5,3 Telesina (CE) 7.144 7.572 6,0 Altavilla Irpina 13.501 12.053-10,7 Metrop. CE est 60.064 62.098 3,4 TOTALE 2.269.468 2.250.321-0,8 41
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELL ITINERARIO FERROVIARIO ROMA-NAPOLI-BARI Servizi viaggiatori Regionali Scenari futuri Definizione dei bacini di traffico 13 bacini di traffico con 91 comuni (13 Prov. AV, 39 Prov BN, 28 Prov. CE, 14 Prov. NA) 2.300.000 abitanti 95.000 spost. Extracomunali/giorno 42
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELL ITINERARIO FERROVIARIO ROMA-NAPOLI-BARI SERVIZI DELLA METROPOLITANA REGIONALE 18 coppie di treni 9 coppie di treni 18 coppie di treni NA-Cancello-BN via V. Caudina 18 coppie treni CE-BN via Telese 9 coppie treni NA-Cancello-BN-Irpinia-Foggia 9 coppie treni via Telese 43
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELL ITINERARIO FERROVIARIO ROMA-NAPOLI-BARI RETE METROPOLITANA REGIONALE ATTUALE [%] FUTUR A [%] V.A. FERR O 5 20 25500 BUS 21 15 19000 AUTO 74 65 82500 TOT 100 100 127000 44
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELL ITINERARIO FERROVIARIO ROMA-NAPOLI-BARI TRAFFICO TRENI Traffico previsto treni merci n. 20 treni viaggiatori lunga percorrenza n. 60 treni regionali n. 36 TOTALE 116 Potenzialità della linea attuale per le tratte a semplice binario 70-80 treni/giorno Potenzialità della linea futura per le tratte a doppio binario 200-220 treni/giorno 45
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELL ITINERARIO FERROVIARIO ROMA-NAPOLI-BARI Servizi Lunga percorrenza TRATTA Servizi viaggiatori Confronto tempi di tratta delle diverse ipotesi di scenario Attuale Scen.1 (V. Caudina) Differenza (NV. Caudina) Differenza (combinato) Differenza (storica) Differenza Napoli - Benevento 1h:25 0h:34-0h:51 0h:33-0h:52 0h:37-0h:48 0h:44-0h:41 Benevento - Bari (1) 2h:15 1h:29-0h:45 1h:29-0h:46 1h:29-0h:46 1h:29-0h:46 Napoli - Benevento - Bari (1) 3h:40 2h:03-1h:37 2h:02-1h:38 2h:06-1h:34 2h:13-1h:27 Roma - Caserta (2) 1h:42 1h:08-0h:34 1h:08-0h:34 1h:08-0h:34 1h:08-0h:34 Caserta - Benevento 0h:40 0h:19-0h:21 0h:16-0h:24 0h:20-0h:20 0h:26-0h:14 Roma-CE-BN-FG-Bari (3) 4h:37 2h:56-0h:41 2h:53-0h:44 2h:57-0h:40 3h:03-1h:34 MI-BO- Roma-CE-BN-FG-Bari 8h:00 6h:05-1h:55 6h:02-1h:58 6h:06-1h:54 6h:12-1h:48 Scen.2 Scen.3 Scen.4 (1) Apice Orsara: soluzione diretta + baffo di Foggia (2) Via AV/AC (3) Via AV/AC + Apice Orsara: soluzione diretta + baffo di Foggia Servizi Regionali Tratta Attuale Scenario 1 e 2 (V. Caudina - N. V. Caudina) Differenza Scenario 3 (comb. 1+2) Differenza Scenario 4 (radd. Storica) Differenza Napoli-Benevento via Telese 1h:50 1h:50 0 1h:20-0h:30 1h:10-0h:40 46
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELL ITINERARIO FERROVIARIO ROMA-NAPOLI-BARI Servizi regionali: Conclusioni Soluzione 1 (V. Caudina), 2 (N. V. Caudina) e 3 (combinata) non portano alcun miglioramento nei tempi di viaggio per Napoli via Telese e servono limitatamente il territorio attraversato; Soluzione 4 (radd. Storica), con la connessione Frasso-Cancello, porta miglioramenti dei tempi di viaggio per Napoli via Telese (risparmio circa 30-40 min. rispetto all attuale 1h:50) Servizi Lunga percorrenza: Soluzione 1 (V. Caudina), 2 (N. V. Caudina) e 3 (combinata) migliorano le connessioni della Valle Caudina con Roma, Napoli, Foggia e Bari e il tempo di percorrenza della direttrice NA-BN-BA delle tre soluzioni è circa 2h:05 con un risparmio di 1h:36 rispetto agli attuali 3h:40; Soluzione 4 (radd. Storica) migliora la connessione della Valle Telesina con Roma, Napoli, Foggia e Bari e il tempo di percorrenza della direttrice NA-BN-BA è circa 2h:13 con un risparmio di 1h:27 rispetto agli attuali 3h:40; La direttrice MI-BO-RM-CE-BA consente un risparmio di circa 1h:50 rispetto agli attuali 8h:00 consentendo un collegamento diretto tra Firenze e Bari ora non esistente. 47
RIQUALIFICAZIONE E POTENZIAMENTO DELL ITINERARIO FERROVIARIO ROMA-NAPOLI-BARI Tratta Cancello Benevento: Soluzione adottata Caserta - Benevento TELESE Linee esistenti PONTE S. LORENZO Linee in concessione SOLOPACA CASALDUNI MAGG. Soluzione Adottata AMOROSI VITULANO BENEVENTO CASERTA VALLE DI MADD. FRASSO MADDALONI CANCELLO