Centro LARS I Via Beveraturo, snc I Sarno (SA) 07-08 - 09 Ottobre 2016 Destinatari: Fisioterapisti - TNPEE (numero posti limitati) Crediti ECM: 40 Docente: Francesca Gheduzzi I Dott. in Fisioterapia Pediatrica e Idrokinesiterapista Tutor Bobath E.B.T.A. e Trainer I.A.I.M. - International Association Infant Massage Presentazione Il corso si propone di creare un ponte tra le specifiche professionalità che solitamente si occupano della (ri)abilitazione in acqua in età evolutiva (fisioterapisti e neuropsicomotricisti), allo scopo di realizzare un approccio comune, dove il bambino sia visto nella sua globalità, a prescindere dalla patologia come sintomo. I riferimenti teorici di partenza perciò, non saranno quelli abituali dell idrokinesiterapia o della psicomotricità in acqua, che inevitabilmente tendono ad inquadrare il loro orientamento rispetto al deficit del bambino, ma si ispireranno alle esperienze acquatiche ancestrali proprie dell essere umano, ovvero il movimento fetale in utero. Questi sono gli stessi presupposti teorici che si trovano anche alla base del parto in acqua e della scuola russa di Igor Tcharkowskij. A pochi secondi dalla nascita, un neonato ancora completamente immerso nell acqua, apre gli occhi, si
muove fluidamente grazie al Riflesso natatorio non piange e non annega, grazie ad un altro riflesso il Riflesso di apnea. Entrambi i riflessi scompariranno entro il primo semestre di vita E proprio su questa scia che va ad inserirsi il corso di riabilitazione neuromotoria in acqua, che si propone di sensibilizzare gli operatori sull importanza dell inserimento precoce in acqua, di tutti bambini che presentino condizioni cliniche stabili. In ambito riabilitativo infatti, capita raramente che un bimbo possa scendere in vasca quando è molto piccolo, solitamente ci arriva quando è ormai già grande, e proveniente da un percorso riabilitativo consolidato, con degli schemi patologici difficilmente modificabili. Questo è uno dei motivi per cui i risultati personali in vasca, molto spesso non coincidono con i successi riportati in letteratura. Altro obiettivo del corso è quello di fornire al bambino un corretto modello di approccio all acqua, tenendo conto fin dal primo giorno, del suo fisiologico ed individuale tempo di adattamento alla situazione fuori e dentro l acqua. L ingresso precoce in vasca, la progressione a tappe e la collaborazione dei genitori, sono i prerequisiti fondamentale per il successo dell approccio all acqua. Quindi: nella prima fase del lavoro, attraverso prese di sicurezza facilitanti, si permetterà al bambino di vivere una serie di esperienze per la conoscenza dello spazio fluido, atte laddove possibile, a recuperare la memoria acquatica e a sperimentare l affidarsi all altro e il lasciarsi andare; nella seconda fase, ad adattamento avvenuto, il bambino sarà guidato in uno specifico percorso (ri)abilitativo, differenziato a seconda delle varie patologie, che gli consenta la costruzione di un repertorio motorio acquatico, in modo che sfruttando le caratteristiche intrinseche dell acqua, possa poi inserirsi positivamente nell abituale trattamento a secco. La didattica del corso sarà strutturata in parti teoriche alternate a lunghe ed accurate attività pratico-esperenziali in vasca. Durante la prima parte del corso, attraverso un lavoro a coppie sui vissuti corporei, i partecipanti potranno sperimentare le caratteristiche tonico-emozionali dell acqua. L'incontro con l'acqua infatti, facilita l incontro con se stessi, ed è fondamentale che il Terapista abbia potuto sperimentare su di sé, che cosa rappresenta l acqua per ognuno di noi, e che cosa portiamo in acqua insieme a noi, ogni volta che scendiamo in vasca. Nella seconda parte, invece, il lavoro sempre a coppie e con l ausilio un bambolotto didattico, andrà a far verificare praticamente ai partecipanti l assetto idrostatico dei corpi e l apprendimento della tecnica riabilitativa, con le prese in sicurezza, il galleggiamento (equilibrio statico), lo scivolamento (equilibrio dinamico), il rilassamento (equilibrio psichico e fisico) e l immersione del volto. N.B. Per una corretta fruizione del corso è richiesto un bambolotto tipo Cicciobello (con il corpo non di stoffa), per le parti pratiche in vasca. NORME IGIENICO-SANITARIE: Per l accesso ai locali della piscina e in vasca, ogni partecipante dovrà munirsi sempre di: Costume Ciabattine in gomma, da utilizzarsi esclusivamente all interno della piscina Cuffia per i capelli Accappatoio Corpetto di neoprene (facoltativo)
PROGRAMMA Venerdì 07/10/2016 Ore 08.30 La pratica acquatica nella cultura e nella storia (Lezioni Magistrali) L acqua, nei suoi significati collettivi, emozionali e pratici. Dal parto in acqua di Igor Tcharkowskij negli anni 60, all attuale concetto di acquaticità neonatale. Diverse esperienze a confronto: la scuola russa, la realtà americana, l Europea e l Italiana. Video. Ore 10.00 L acquaticità nel 3 millennio (Lezioni Magistrali) Cosa si intende per acquaticità. Acquaticità perché: i benefici dell esperienza. L acquaticità quando? Le caratteristiche dell Acqua: temperatura, portanza, galleggiamento, immersione, resistenza, pressione idrostatica, viscosità. Ore 11.00 L approccio in acqua con l età evolutiva, nella prassi riabilitativa (Lezioni Magistrali) Cosa si intende per Idrokinesi. L importanza dell ambiente fluido per il raggiungimento del risultato terapeutico. Patologie e bisogni speciali: - I casi neurologici (spastici e flaccidi). - I casi ortopedici. - Le malattie neuromuscolari. - Le artriti reumatoidi. - R.S.P.M e Sindromi. Ore 12.15 E allora tutti in acqua? Indicazioni e problematiche (Lezioni Magistrali) Le variabili che potrebbero vincolare i risultati: - Deficit cognitivi. - Disturbi percettivi. - Epilessia. - Problemi respiratori/asma. Ore 13.00/14.00 Pausa Pranzo Ore 14.00 Vita fetale e vita neonatale, un rapporto di continuità. (Lezioni Magistrali) Il movimento e le competenze fetali. Video. Riflessi e risorse del neonato in acqua e fuori. The Aquatic Ape Theory (A.A.T.): l ipotesi evoluzionistica di Elaine Morgan. Video. Quando il corpo ci parla delle sue origini: il Riflesso di Apnea (R. A.) e i Movimenti Riflessi Natatori degli Arti (M.R.N.A). Video. Ore 14.30 L incontro con l acqua: dalla vasca da bagno alla vasca terapeutica. Caratteristiche del primo approccio. Video Adattamento all ambiente fuori e dentro l acqua.
Il massaggio pre-natatorio. La paura dell acqua e la teoria di Desmond Morris. La gestione della paura e l importanza del genitore in acqua o bordo vasca. Ore 15.45 L acqua come riscoperta. Il richiamo del Riflesso di Apnea e dei Movimenti Riflessi degli Arti. Video. Dai riflessi, al galleggiamento (prono, supino e verticale), fino alla propulsione volontaria. Le possibili autonomie natatorie. Il lavoro in vasca piccola e in quella grande. Ore 16.30 Laboratorio di movimento in sala (Parte pratica-esperenziale con esecuzione diretta da parte dei partecipanti) Aspetti emozionali e relazionali dell affidarsi all altro (lavoro a coppie) Le pluriminorazioni sensoriali: limiti e strategie (lavoro a coppie) Ore 18.30 Conclusioni e considerazioni Ore 08.30 La Riabilitazione in acqua e la terapia nel setting a secco. Paralleli e diversità con il setting in sala. Sabato 08/10/2016 Ore 09.30 L acqua, elemento che abbraccia e destabilizza. Il corpo e l acqua, aspetti sensoriali e propriocettivi. L acqua come strumento di comunicazione. Ore 10.00 Il terapista, il bambino e l acqua Ore 11.00 La sindrome da annegamento: accortezze e prevenzione Alimentazione prima e dopo l attività in acqua. Cenni sulle norme igieniche. Ore 13.00/14.00 Pausa Pranzo Ore 14.00 Che cosa è la riabilitazione dell età evolutiva in acqua? I prerequisiti (età del bambino, stato di salute generale...). Il concetto base. - L approccio acquatico.
- La percezione dell'equilibrio verticale e orizzontale. - L'esplorazione dello spazio sommerso. - La consapevolezza del galleggiamento (equilibrio statico). - La consapevolezza dello scivolamento (equilibrio dinamico). Gli obiettivi: realistici e dimostrabili. L ambiente operativo e il materiale didattico. Ore 15.30 La valutazione neuromotoria in acqua L analisi dell assetto idrostatico. I parametri del recupero motorio e funzionale. Ore 16.30 La tecnica in acqua Le prese in sicurezza. Gli spostamenti in posizione prona e supina. L immersione. L educazione respiratoria - dove possibile. Ore 17.00 Vissuti corporei in vasca: le caratteristiche tonico-emozionali dell acqua - lavoro a coppie. diretta da parte di tutti i partecipanti di attività pratiche o tecniche) Percorso personale di esperienza percettiva. (Esecuzione Ore 18.30 Conclusioni e considerazioni Ore 08.30 L acqua come strumento e luogo di apprendimento In acqua come muoversi con il bambino. Le 8 prese dorsali. Il passaggio dolce da orizzontale a verticale. Domenica 09/10/2016 Ore 10.00 Pratica in vasca: la tecnica (Esecuzione diretta da parte di tutti i partecipanti di attività pratiche o tecniche) Lavoro a coppie e pratica con il bambolotto didattico. Ore 13.00/14.00 Pausa Pranzo Ore 14.00 Pratica in vasca: la tecnica (Esecuzione diretta da parte di tutti i partecipanti di attività pratiche o tecniche) Ore 18.00 Test verifica apprendimento e valutazione evento Ore 18.30 Conclusione dei lavori
SCHEDA DI ISCRIZIONE Da compilare e inviare via mail entro il 03/10/2016 all indirizzo imma.mazzotta@eliosengineering.it unitamente all attestazione di avvenuto pagamento SI PREGA DI COMPILARE IN STAMPATELLO QUOTA DI PARTECIPAZIONE: 200,00 Segreteria organizzativa Dr.ssa Imma Mazzotta Infoline: +393207172464 mail: imma.mazzotta@eliosengineering.it