STRESS E GUIDA NOTTURNA Stress e affaticamento da lavoro notturno sono causa di molti incidenti e infortuni su strada poiché sono responsabili di riduzione dell attenzione, con conseguente aumento del numero di errori, riduzione della vigilanza e quindi tempi di reazione più lunghi, di sonnolenza e stanchezza, di malessere generale o di vere e proprie patologie che influenzano il rendimento sul lavoro. Diventa quindi importante riconoscere lo stress a casa] e sul lavoro] al fine di fronteggiarlo con meccanismi di compenso e di attuare tecniche di prevenzione. Il lavoro di autotrasportatore viene classificato tra i cosiddetti compiti lavorativi complessi perché caratterizzato da: un elevato impegno fisico nel momento della guida (esposizione a scuotimenti e vibrazioni), durante la manutenzione del mezzo, nelle operazioni di carico e scarico; un elevato impegno mentale data la necessità di elaborare una notevole quantità di informazioni in visione di scelte e decisioni importanti per il mantenimento della sicurezza; condizioni di rischio per sé e per l altrui salute e conseguente sovraccarico emotivo. Numerosi sono quindi i rischi specifici dell attività e di conseguenza numerose sono le fonti di stress e di stanchezza. L autotrasportatore è cosciente di svolgere un lavoro particolarmente stressante e usurante che, come tale, può compromettere la propria salute, ma anche la salute di chi viaggia su strada. Non sempre però questa consapevolezza si traduce in comportamenti adeguati al mantenimento del proprio benessere e della propria sicurezza, in particolare là dove il rischio può trasformarsi in un incidente stradale. Ecco quindi l'assoluta necessità di riconoscere i pericoli, le modalità di farvi fronte e di attuare una scelta personale responsabile. Lo stress è descritto come una reazione aspecifica dell organismo a qualsiasi stimolo esterno o interno di tale intensità e durata da evocare meccanismi di compenso per ristabilire l equilibrio. E necessario cioè che vi sia un evento o una emozione (causa di stress), capace di provocare una reazione nell organismo. Il trasporto con automezzi pesanti è riconosciuto come un lavoro particolarmente stressante, le cui cause più importanti sono: l orario di lavoro spesso superiore alle otto ore giornaliere, le ore di guida notturna, le difficoltà di sonno, l esposizione a variazioni microclimatiche, l alimentazione irregolare e incongrua, l allontanamento dai familiari, lo stato di ansia per i pericoli del traffico e per l esigenza di far quadrare i bilanci. Lo stress diventa pericoloso quando è in grado di compromettere la sicurezza nella guida e quando contribuisce allo sviluppo di malattie importanti.
Il lavoro di autotrasportatore può comportare di svolgere parte dell attività di guida di notte, in special modo per i trasporti in ambito nazionale e internazionale. Il lavoro notturno, oltre ad essere responsabile di una riduzione della durata del sonno, può alterare la normale circadianicità dei ritmi biologici e in tal modo influenzare negativamente la salute e la sicurezza. Anche la performance (ad esempio tempi di reazione) e l efficienza lavorativa (n di errori e infortuni, capacità a completare il lavoro) sono influenzate dai ritmi circadiani, presentando valori minimi durante le ore notturne e condizionando quindi una maggiore frequenza di errori e infortuni. E possibile documentare infatti una riduzione della performance lavorativa nel corso delle ore notturne, la cui fluttuazione può superare il 100%. Oltre al calo notturno è frequente osservare una riduzione della vigilanza e della performance anche nel periodo postprandiale, la quale non è sempre e necessariamente connessa con l assunzione del cibo, ma sembra essere influenzata da una oscillazione ritmica della vigilanza di 12 ore, cioè una riduzione fisiologica dell attenzione ogni 12 ore. Tale curva è inoltre caratterizzata da sottofluttuazioni di 6, 3, 1.5 ore: da qui la definizione di unità di lavoro biologica corrispondente a circa 90 minuti in cui si può ottenere il massimo dell efficienza e oltre la quale è necessaria una pausa di almeno 10 minuti. Frequenze più elevate di incidenti ed errori possono essere associate anche ad un risveglio ed un inizio anticipato del lavoro: responsabile una alterazione quantitativa e qualitativa del sonno. Le conseguenze del lavoro notturno riguardano anche difficoltà di alimentazione: chi lavora di notte è abitualmente costretto a consumare pasti veloci e irregolari, spesso preconfezionati, incrementando inoltre il consumo di bevande stimolanti come caffè, thè, alcolici per mantenere lo stato di veglia. Tale situazione favorisce l instaurarsi di problemi digestivi (disturbi dell appetito, bruciori di stomaco, dolori addominali, stipsi) e di un aumento del peso. In alcuni lavoratori infine si traduce in vere e proprie malattie (gastrite, ulcera). Anche l interferenza del lavoro notturno sulla vita familiare (ripercussioni sul rapporto di coppia, accudimento ed educazione dei figli) e sociale (incontri con amici, partecipazione a spettacoli e manifestazioni sportive) svolge un ruolo importante nella genesi delle patologie sopraccitate, essendo causa di stress. Si deve comunque tenere in considerazione l elevata variabilità interindividuale nella tolleranza al lavoro notturno: per alcuni individui è causa di malattia, per altri non costituisce alcun problema. La tolleranza è infatti influenzata da caratteristiche come l età, il numero di anni di lavoro, la personalità, le condizioni familiari e sociali. Ad esempio le persone mattutine e quelle introverse sono meno adatte a svolgere il lavoro notturno, a differenza dei tipi serotini e delle persone estroverse. Inoltre importanti sono alcune strategie come la flessibilità negli orari di sonno e la capacità di vincere la sonnolenza. Un discorso a parte va fatto in merito alle condizioni di buon funzionamento della vista e della sua importanza nel lavoro di guida. Il conducente di automezzi utilizza a pieno tutte le principali funzioni dell apparato visivo (visione per lontano e per vicino, esplorazione continua dello spazio circostante, senso cromatico). L inquinamento sia chimico (gas di scarico), sia fisico (irrazionalità dell illuminazione) può determinare irritazioni a carico della superficie oculare e causare quindi una riduzione della vista. Inoltre si deve tener conto che il campo visivo durante la guida si riduce in maniera proporzionale alla velocità del mezzo, pertanto chi guida veloce è più soggetto ad errori.infine per chi guida col
buio è importante sapere che la visione notturna è caratterizzata da una acuità visiva di 1/10, mentre la percezione dei colori è abolita: compare una miopia cosiddetta notturna di 1-1.5 diottrie, che rende più difficile e più lenta la percezione degli ostacoli.
CONSIGLI PER LA PREVENZIONE DI DISTURBI DA STRESS Se hai scoperto di essere stressato a causa del lavoro, queste sono le tecniche più efficaci che dovresti adottare per fronteggiare il problema. In questo modo otterrai dei miglioramenti non solo nella tua efficienza lavorativa ma anche nella tua sicurezza e nella tua salute. Metodi efficaci sono: pratica settimanale di esercizio fisico e/o attività sportive; minimo di 8 ore di riposo giornaliere e sonno adeguato; utilizzo di tecniche di rilassamento (training, yoga, massaggio, meditazione, ecc.); attività di gioco e di svago per la mente (cinema, musica, hobbies, ecc.) nel tempo libero. Metodi inefficaci che quindi dovrebbero essere evitati, ma spesso adottati dagli autotrasportatori per far fronte allo stress sono: orari di guida prolungati e senza pause e/o eccesso di velocità allo scopo di terminare prima il lavoro; aumento del consumo di fumo e/o di caffè al fine di rimanere svegli ; aumento del consumo di alcool, farmaci (sedativi e antidepressivi) e/o droghe, utilizzati come compenso ; consumo di pasti ricchi ed abbondanti. A lungo andare questi provvedimenti danneggiano la salute e mettono a repentaglio la sicurezza. CONSIGLI UTILI PER MIGLIORARE LA SICUREZZA E LO STATO DI SALUTE evitare il sovraccarico lavorativo, rispettando le 8 ore max di guida giornaliera; rispettare le pause ( 10 min. ogni 1.5 ore) onde recuperare l attenzione, garantire il riposo mentale, favorire la circolazione agli arti inferiori, interrompere la postura seduta; dormire un minimo di 6-7 ore per notte evitando, se possibile, un risveglio troppo precoce nel mattino al fine di favorire un riposo quantitativamente e qualitivamente adeguato; ridurre il consumo del fumo: la sensazione di aumentare lo stato di vigilanza è illusoria! L ossido di carbonio prodotto dalla combustione delle sigarette e disciolto nel sangue favorisce infatti l addormentamento mentale ; il fumo è inoltre uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare; riprendere la guida dopo almeno un ora dalla fine del pasto: subito dopo il pasto infatti aumenta la probabilità di sonnolenza e di una riduzione dell attenzione;
evitare pasti troppo abbondanti e pesanti durante il lavoro, onde ridurre la probabilità di una conseguente riduzione di concentrazione e della soglia di attenzione, ma anche a casa al fine di prevenire stanchezza e a lungo termine malattie metaboliche, digestive e cardiovascolari; CONSIGLI PER MIGLIORARE LA SICUREZZA NELLA GUIDA NOTTURNA Limitare a 1-2 il numero di notti consecutive di lavoro. Non superare le 6 ore di guida notturna Se si svolgono turni di notte, non iniziare troppo presto i turni del mattino: posticipare il risveglio tra le 06.00 e le 07.00. Organizzare il lavoro in modo tale da ottenere il maggior numero possibile di fine settimana liberi, da utilizzare come compenso. Durante la guida notturna rispettare le pause per pisolini e ristoro, utili per compensare il deficit di sonno. Concedersi almeno 24 ore di riposo dopo il turno di notte. Consumare un pasto caldo intorno alla mezzanotte a prevalente contenuto proteico al fine di mantenere lo stato di vigilanza e l attività; un pasto ricco di glucidi è più indicato prima di andare a dormire perché concilia il sonno. Alternare periodi di guida notturna con periodi di guida solo diurna. Regolare il numero di giorni di ferie all anno in rapporto al numero di notti di lavoro (maggiore il n di notti in un anno, maggiore il n di giorni di ferie). Praticare esercizio fisico. Eseguire controlli sanitari periodici (ogni 2-3 anni) e astenersi dal lavoro notturno qualora insorgano malattie quali: ulcera peptica, malattie del fegato, diabete insulino-dipendente, malattie della tiroide, epilessia, depressione, gravi disturbi del sonno, insufficenza renale cronica, ipertensione grave, angina.
ESEMPI E CLASSIFICAZIONE DI EVENTI STRESSANTI NELLA VITA E NEL LAVORO SITUAZIONI DI VITA LIVELLO DI STRESS Morte del coniuge 100 Divorzio 73 Morte di un familiare stretto 63 Malattia personale 53 Matrimonio 50 Licenziamento 47 Pensionamento 45 Cambiamento dello stato finanziario 38 Cambiamento di lavoro 36 Cambiamento di responsabilità al lavoro 29 Lite con il capo 23 Trasloco 20 Cambiamento delle condizioni di lavoro 20 Disturbi del sonno 16 Cambiamento delle abitudini alimentari 15 Vacanze 13 Natale 12 PATOLOGIE PIU FREQUENTI NELL AUTOTRASPORTATORE Il rischio cardiovascolare, piuttosto elevato negli autotrasportatori è correlato allo stress del lavoro, all età e allo stile di vita (assenza di attività sportiva, alimentazione non equilibrata, forte consumo di sigarette e caffè, sovrappeso). La postura seduta fissa prolungata, le vibrazioni trasmesse a tutto il corpo e determinate dal fondo stradale e dal motore e gli sforzi nelle operazioni di carico e scarico sono riconosciuti come fattori di rischio per artropatie della colonna vertebrale, anch esse superiori per frequenza negli autotrasportatori rispetto alla popolazione generale. La frequenza di ernia discale è risultata addirittura doppia rispetto ai controlli. Giocano però un ruolo importante anche il sovrappeso e l assenza di attività fisica. Anche per patologie del tratto digerente, lo stress insieme alla sregolatezza degli orari dei pasti e al tipo di alimentazione favoriscono l instaurarsi di malattie come gastrite, ulcera gastrica o duodenale e colon irritabile.
I disturbi più frequentemente riferiti dagli autotrasportatori sono risultati: mal di schiena (52%) dolori reumatici (45%) dolori alla cervicale (15%) affaticamento della vista (35%) mal di testa (30%) difficoltà digestive e dolori allo stomaco (22%) stitichezza (15%) gonfiore agli arti inferiori (15%) emorroidi (11%) pressione alta (10%) insonnia (7%) disturbi urinari (6%) Tutti questi sintomi sono strettamente correlati allo stress dell attività lavorativa e in particolare si è visto che la frequenza di mal di schiena e dolori reumatici è più elevata in coloro che lavorano 6 o 7 giorni alla settimana piuttosto che 5, ed aumenta con l aumentare degli anni di attività lavorativa. La concentrazione alla guida, specie durante la notte, affatica notevolmente la vista, tanto da far salire la percentuale al 45% se le ore di guida notturna sono più di 31 alla settimana. La stanchezza fisica, lo stress, l orario di lavoro e di guida prolungato, determinano spesso mal di testa e la percentuale cresce al crescere delle ore di guida giornaliere. I disturbi della digestione e i dolori di stomaco sono più frequenti se il numero di trasporti settimanali è superiore a 16 ed aumentano con gli anni di attività lavorativa; inoltre sono fortemente correlati con il fumo di sigaretta (17% tra i non fumatori e 27% tra i fumatori). La frequenza di gonfiore agli arti inferiori cresce con il crescere delle ore di guida giornaliere fino a raggiungere il 27% per oltre 12 ore di guida. La stitichezza, le emorroidi e i disturbi urinari sono favoriti dalla sedentarietà e dalla postura forzata, prolungata per molte ore.
FATTORI CHE FANNO AUMENTARE LA DISATTENZIONE CARICO DI LAVORO: le possibilità di errori aumentano quanto più il compito è complesso e gravoso. MOTIVAZIONE: la mancanza di interesse e la noia fanno aumentare la disattenzione. DEPRIVAZIONE DI SONNO: meno tempo si è dedicato al riposo notturno maggiore è la probabilità TEMPI DI LAVORO/ATTIVITA PROLUNGATA: l attenzione diminuisce nel corso di attività prolungate in particolare quando il lavoro comincia di notte. PERSONALITA E CARATTERISTICHE COMPORTAMENTALI: i tipi mattutini sono più attivi e vigili durante la prima parte del giorno e di meno durante le ore serali e notturne, mentre i tipi serotini mostrano il comportamento opposto.